Coppia: si può passare dall’amicizia all’amore?
A dispetto di tutti i cliché, il colpo di fulmine è piuttosto raro. Per molte coppie è più facile essere stati prima amici e poi amanti
Non sempre il grande amore si riconosce da subito. La ricerca di quella scintilla di attrazione tra completi sconosciuti, anziché essere il preludio di ogni relazione, è solo uno dei possibili percorsi di coppia. E non è nemmeno uno dei più battuti, almeno a livello statistico.
Lo racconta un recente studio canadese pubblicato sul Journal of Social Psychological and Personality Science, sfatando il luogo comune secondo cui amicizia e amore viaggiano su binari paralleli.
Amici prima di tutto
Innamorarsi degli amici potrebbe essere la norma invece dell’eccezione: secondo le stime dei ricercatori, ottenute confrontando i campioni di sette indagini relative a studi precedenti, circa il 68% delle coppie avrebbe iniziato a conoscersi proprio in questo modo, percentuale che sale all’85% se si considerano i soli under 30 o le persone appartenenti alla comunità LGBTQ+. Allora perché tanto spazio alla narrativa del colpo di fulmine? Secondo gli autori, è solo questione di comodità: in laboratorio è più facile indagare l’attrazione in potenza, cercando di capire quali caratteristiche rendono più appetibili agli occhi di potenziali partner. Ma quando il focus sono le coppie stabili si scopre che per molte persone è più facile innamorarsi gradualmente, magari proprio di un amico.
Le ambiguità della friendzone
I teorici della friendzone tendono a pensare che amicizia e amore si escludano a vicenda, ma è una semplificazione che non tiene conto delle tante ambiguità legate ai sentimenti. Anche volendo escludere gli amici di letto, zona di grigio abitata di chi è più di un amico ma meno di un fidanzato, i confini tra amicizia e amore si sono rivelati piuttosto permeabili. Se è vero che il desiderio può complicare l’amicizia, è più probabile che lo faccia quando l’attrazione è unilaterale o quando rimane volutamente inespressa per timore di rovinare il rapporto, ma non necessariamente per una questione di tempismo.
In una relazione tra due persone si possono distinguere due tipi di intimità, spiegano i ricercatori, quella basata sull’amicizia – fatta di interdipendenza psicologica, calore, comprensione e di quel profondo affetto che si stabilisce nel tempo – e quella basata sulla passione, più emotiva che mentale, tipica dei nuovi amori.
Per chi passa dall’amicizia all’amore il desiderio nasce quando si è già stabilità l’intimità tipica dell’amicizia, dopo mesi o anni passati a frequentarsi senza alcun secondo fine. È la dinamica che nei romanzi rosa è stata ribattezzata friends-to-lovers, cliché che sta lentamente soppiantando quello dell’amore a prima vista proprio perché ritenuto più credibile.
La verità è che non gli piaci abbastanza
Per indagare l’effettiva popolarità di questa modalità di incontro, i ricercatori hanno condotto uno studio separato coinvolgendo 298 studenti, scoprendo che metà di loro sognano di incontrare l’anima gemella proprio in questo modo. Si potrebbe pensare che per molti l’amicizia sia solo un pretesto, ma non è così. Per il 70% di chi in passato ha già avuto una relazione con un amico o un’amica, l’amore è arrivato e basta, senza che ci fosse l’intenzione di cercarlo.
Perché allora quando si tratta di respingere qualcuno con gentilezza si dice “ti vedo solo come un amico (o un’amica)”? Probabilmente quello che si intende comunicare è la mancanza di attrazione o di compatibilità sotto il profilo romantico, contro cui c’è poco da fare se non rassegnarsi.
Ti potrebbe interessare anche:
- Autostima: 3 consigli per (ri)conquistarla
- Intelligenza emotiva: perché la stiamo perdendo
- Paura dei cambiamenti? Superala in 6 mosse
- Cybercondria: fare troppe ricerche online sulla propria salute fa male
- Stressata sul lavoro? Ritrova serenità ed equilibrio con lo sport