13/09/2022

Body positive: piacersi fa bene al piacere

Veronica Colella Pubblicato il 13/09/2022 Aggiornato il 13/09/2022

Piacersi è uno dei presupposti per una vita sessuale appagante

Blurred photo of a young girl posing in front of a mirror. Heart with lipstick on the mirror. High quality photo

Guardarsi allo specchio e piacersi, abitare il proprio corpo con la disinvoltura di chi si sente a suo agio con o senza vestiti addosso e non ha alcuna voglia di nascondersi, sono le condizioni più favorevoli per godersi anche il sesso. A sostenerlo sono diversi studi che approfondiscono il legame tra l’immagine di sé e la soddisfazione sessuale, indagando le ripercussioni di sentimenti come imbarazzo e vergogna sul piacere.

Una questione che non riguarda solo le donne ma chiunque abbia un corpo, perché nessuno ha il monopolio sull’insicurezza. Persone di tutti i generi e tutte le forme sono suscettibili alle pressioni sociali, culturali e personali legate agli standard di bellezza, spesso appiattiti su un unico modello o quasi. Non c’è dubbio però che la pressione esercitata sulle donne abbia una lunga storia, aumentando le probabilità di covare ragionevolmente una o più preoccupazioni legate al proprio aspetto, vuoi perché non si ha il seno che entra in una coppa di champagne, vuoi perché non si hanno i glutei scolpiti di un’insegnante di yoga o la pelle priva di imperfezioni di una modella coreana.

Durante l’intimità la consapevolezza di questi presunti difetti può trasformarsi in una fonte di ansia o creare un elemento di distrazione che impedisce di essere davvero presenti, interferendo con i processi fisiologici legati al piacere e non solo.

Che ansia!

Secondo le psicologhe canadesi Marissa Bowsfield e Rebecca J. Cobb della Simon Fraser University, autrici di uno studio sul tema pubblicato nel 2021 sulla rivista Archives of Sexual Behavior, vergogna e imbarazzo possono creare un effetto domino sulla soddisfazione sessuale. Tenendo traccia della vita sessuale di 123 coppie eterosessuali conviventi per circa un anno, le ricercatrici hanno individuato il tasto dolente.

Quando si è infelici del proprio aspetto, a prescindere da quanto attraenti si possa essere agli occhi degli altri, è difficile lasciare giudizi e considerazioni negative fuori dal letto. Non si tratta di vanità, ma di un disagio che può portare a vivere il sesso come una fonte di ansia. Le persone che si piacciono meno tendono a essere anche insoddisfatte sessualmente, proprio perché più inibite e preoccupate. E questa insoddisfazione tende a riflettersi anche sulla qualità del sesso, meno coinvolgente anche per il partner o la partner.

Distratte e rassegnate

Un secondo studio pubblicato sulla stessa rivista avanza l’ipotesi che la percezione di sé possa condizionare in maniera ancora più profonda il rapporto con il sesso. Studi precedenti hanno confermato che le preoccupazioni verso il proprio aspetto incidono sui processi fisiologici legati al desiderio, all’eccitazione e all’orgasmo, rendendo il piacere più elusivo. E alla lunga le motivazioni per andare a letto con qualcuno potrebbero cambiare.

La teoria della dottoressa Kendall Poovey e dei suoi colleghi è che per le donne che si piacciono meno il sesso perda parte del suo appeal. Quando la promessa del piacere è incerta, le motivazioni per cercare il contatto fisico sono di altra natura: il sesso può diventare una via di fuga dalle proprie insicurezze, dalle emozioni negative o magari dal conflitto con il partner. Peccato che quando si è immerse in questo stato d’animo si tenda a essere meno presenti e meno attente a cogliere gli stimoli erotici, in altre parole troppo distratte per focalizzarsi sulle sensazioni provate da quel corpo con cui si ha un rapporto tanto conflittuale.

Autofocalizzazione erotica femminile

Coltivare l’amore per il proprio corpo, così com’è e nella sua unicità, ha un vantaggio in più. La psicologa Marta Meana ha coniato il concetto di “autofocalizzazione erotica femminile” per descrivere il fenomeno per cui sentirsi sexy è fonte di eccitazione tanto quanto trovare sexy il partner o la partner. Non solo per via del desiderio di essere desiderate: la relazione erotica che una donna ha con se stessa è una questione centrale, come se piacersi fosse un afrodisiaco.