31/10/2023

Ansie e paure si superano in piscina con l’apnea

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 31/10/2023 Aggiornato il 31/10/2023

I corsi di apnea per il benessere non hanno nulla da spartire con l’attività sportiva delle immersioni: sono alla portata di tutti, anche di chi ha paura dell’acqua e non sa nuotare, perché adottano una progressione semplice e molto rilassante

apnea e ansia

Quando diciamo “apnea”, di solito pensiamo alla pratica sportiva e ci vengono in mente top-atleti dalle prestazioni quasi eroiche. Il passo successivo è ammettere che “non fa per noi”, invece è un esercizio accessibile a tutti anche per i suoi immensi benefici psicoemotivi. Lo riassume bene Mike Maric, ex campione e recordman di apnea, medico, docente all’Università di Pavia, coach e allenatore di sportivi di primissimo piano: «Serve per imparare a gestire il buio mentale, l’ansia, l’amarezza, la rabbia, la paura e le sconfitte: è uno strumento che può essere calibrato su chiunque, perché consente di metabolizzare e superare lo stress, i pensieri negativi e le insicurezze».

Chi ha paura dell’acqua, non nuota e magari non è mai andato in piscina non è escluso dalle potenzialità rilassanti e riequilibranti dell’apnea.

Questione di concentrazione

Il lavoro propedeutico si effettua a secco, con esercizi già di per sé molto utili. Poi il tutto si trasferisce in vasca: ma non bisogna associare il concetto di apnea a quello di profondità, perché la cosiddetta apnea statica, quella che si pratica con obiettivi wellness, non ha nulla di estremo o di difficile. È solo una questione di concentrazione: gli esercizi si eseguono affondando il viso appena sotto alla superficie dell’acqua, senza nuotare, né muoversi, né scendere verso il fondo. Spesso i principianti si irrigidiscono e hanno paura, senza ricordare che durante la gestazione ognuno di noi vive per nove mesi in apnea, immerso nel liquido amniotico, quindi in un’analoga situazione l’organismo adulto mette in atto dei riflessi di adattamento naturali, riconducibili all’esperienza prenatale, e non corre rischi.

Tanti corsi tra cui scegliere

I corsi di apnea per il benessere che si svolgono in piscina sono numerosi e seguono didattiche diverse. In alcuni si usano modalità più dinamiche, in altri un approccio più soft e spesso gli esercizi di acquaticità e le tecniche tipiche dell’apnea vengono variamente combinati al lavoro sulla respirazione ispirato allo yoga o alla meditazione. Avvolti dall’acqua (meglio ancora se termale, calda, per favorire il rilascio di tutte le tensioni psicofisiche), si scopre quanto è facile spogliarsi da ogni stress, anche se si è alle prime armi. Prima ci si appoggia alla parete della piscina e si comincia a respirare con il diaframma, chiudendo gli occhi. Progressivamente si aumenta la durata delle espirazioni, rilassandosi sempre di più. Quando ci si sente pronti, si inspira, si porta il viso nell’acqua e ci si distende a pancia in giù, trattenendo il respiro. Bisogna lasciarsi andare e si riemerge quando se ne sente il bisogno. Il coach garantisce che al terzo tentativo si arriva almeno a un minuto di apnea: ci si lascia cullare dall’acqua, i pensieri scivolano via dalla mente e ci si sente bene.