Vivi in città? Sei più a rischio diabete
Il diabete urbano è sempre più diffuso. Colpa degli stili di vita sbagliati di chi abita a...
Si chiama diabete urbano ed è la nuova epidemia che colpisce molte metropoli nel mondo, tra cui anche alcune italiane. Se ne è parlato alla recente conferenza “Healthy city 2.0”, che si è tenuta durante l’ultimo Meeting di Rimini.
Roma in prima fila
Il diabete urbano deriva dall’aumento dell’obesità e dai cattivi stili di vita legati allo sviluppo urbano, per esempio l’abitudine a usare sempre l’auto, a fare poca attività fisica, a consumare spesso pasti fuori casa in modo veloce e spesso poco sano. “Solo a Roma, per esempio, si è registrata una prevalenza del diabete del 5,8% in centro e del 7,2 nelle periferie” spiega Andrea Lenzi presidente dell’Health city institute.
Non è solo un problema italiano
Nel 2010 metà della popolazione mondiale risiedeva in aree urbane e nel 2050 questa percentuale arriverà al 75%. Questi dati fanno capire come le città diventano ogni giorno di più “patogene”, perché la crescita demografica, soprattuto se incontrollata, fa aumentare malattie neurodegenerative, cardiovascolari e metaboliche, come appunto il diabete.
Serve un’azione collettiva
Secondo gli esperti riuniti a Rimini, l’aumento del diabete urbano non è solo un problema sanitario, ma è un fattore culturale che deve essere affrontato in maniere globale. In parole più semplici, non basta l’intervento dei medici di base o degli specialisti per mettere un freno a questa “epidemia”, ma servono politiche amministrative per rendere le città più sane, a misura d’uomo, con spazi verdi dedicati all’attività fisica e con politiche sociali che aiutino a limitare lo stress e la cattiva alimentazione.
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