07/03/2024

Udito: non trascurare i piccoli disturbi

Simona Lovati
A cura di Simona Lovati
Pubblicato il 07/03/2024 Aggiornato il 07/03/2024

Se non curati in modo tempestivo possono peggiorare. Ecco la mini guida dell’otorinolaringoiatra

Woman have tinnitus,noise whistling in her ears

Secondo le ultime stime, oltre sette milioni di italiani (il 12,5% della popolazione) hanno problemi di udito. La percentuale è in crescita tra gli over 65, per i quali i disturbi interessano una persona su tre.

E con l’aumento delle aspettative di vita, l’Oms prevede che l’ipoacusia colpirà 2,5 miliardi di persone nel 2050 e oltre 700 milioni di queste avranno bisogno di cure e riabilitazione.

L’obiettivo è prendersi cura del benessere dell’udito fin da giovani, adottando un sano stile di vita e le giuste precauzioni.

I segnali da non sottovalutare

«Se senti una variazione o un peggioramento dell’udito, specie da un solo orecchio, oppure se percepisci dei fischi o la sensazione di avere l’orecchio ovattato anche quando è libero da cerume, contata subito lo specialista», commenta il dottor Pietro Francoli, otorinolaringoiatra dei centri Humanitas Medical Care e all’Istituto Clinico Humanitas di Milano. I soggetti più a rischio sono gli anziani e quanti soffrono di patologie al sistema cardiovascolare (anche nel microcircolo sanguigno dell’orecchio si possono formare delle placche che ostruiscono il flusso di sangue) e i lavoratori sempre esposti a un alto livello di rumore.

La prevenzione in 5 mosse

1) Segui uno stile di vita sano. Lo sport non deve mai mancare, perché aiuta il sistema cardiovascolare e l’ossigenazione di tessuti e membrane, soprattutto quello di tipo aerobico (camminata, corsa leggera, balli di gruppo, nuoto). La dieta mediterranea è sempre da preferire: sì a frutta, verdura, legumi, limita carne rossa, grassi saturi e sale.

2) Pollice verso per il fumo che provoca infiammazione e riduce il microcircolo nell’orecchio.

3) Se sei una frequentatrice di discoteche e vai spesso ai concerti, ricorda di proteggere le orecchie con dei tappi per ridurre il volume dei suoni.

4) Attenzione alle cuffie quando ascolti la musica: se il volume è alle stelle non ti possono comunque proteggere.

5) Programma un controllo annuale comprensivo di esame dell’udito. In casi particolari lo specialista valuterà visite più ravvicinate.

Le terapie disponibili

Il calo dell’udito o ipoaclusia può essere improvviso, dovuto a un micro-infarto dell’orecchio o a un’infiammazione. In questo caso si utilizzano dei cortisonici e se questo non dà i risultati sperati si passa alla terapia iperbarica con alte percentuali di ossigeno. Se il problema è cronico e progressivo si utilizza una protesi acustica che funziona come amplificatore del suono. «L’ultima novità è l’impianto cocleare od orecchio bionico, che si inserisce nell’orecchio e ne svolge le funzioni: il dispositivo sente e processa i suoni, trasmettendoli poi al nervo acustico e da qui al cervello», conclude Francoli.