ALFAOLEA 30CPR

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ALFAOLEA 30CPR

  • ATC: 4AA2F99
  • Descrizione tipo ricetta:
  • Presenza Glutine: No Il farmaco non contiene glutine
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 01/02/2012

Alfaolea

Complemento alimentare a base di oleoeuropea e acido alfa lipoico. Favorisce il mantenimento della normale pressione arteriosa e del metabolismo glucidico.
      L'acido alfa-lipoico E' un composto naturale che viene sintetizzato all'interno delle cellule e che posside un ruolo cruciale nel metabolismo energetico della cellula.
L'acido lipoico viene anche introdotto con la dieta e si accumula temporaneamente nei tessuti. Tale sostanza, oltre ad essere coinvolta nella produzione di energia cellulare, possiede una potente attività antiossidante e detossificante in grado di contrastare l'invecchiamento, neutralizzando i radicali liberi.
A differenza di altri antiossidanti, l'acido lipoico è attivo sia nella fase acquosa (citoplasmatica) che nella fase lipidica (propria delle membrane cellulari), quindi, è in grado di proteggere l'organismo sia dai radicali liberi intracellulari sia da quelli extracellulari come per esempio diverse specie reattive dell'ossigeno. Inoltre, esso conserva queste sue proprietà anche nella forma ridotta.
L'acido lipoico ha la capacità di rigenerare altri antiossidanti come la vitamina E, vitamina C e quindi di enfatizzarne l'efficacia.
Ha inoltre un ruolo importante come promotore del glutatione, uno dei principali e più importanti antiossidanti prodotti dall'organismo, di cui incrementa la disponibilità (1).
Probabilmente proprio grazie alle sue proprietà antiossidanti l'acido lipoico sembra avere proprietà ipotensive. Infatti in studi condotti su modelli animali è stato osservato come la supplementazione della dieta con questa molecola sia in grado di diminuire i livelli di pressione sanguigna. Tuttavia il meccanismo d'azione è ancora da chiarire (2-4).
L'acido alfa lipoico inoltre agisce sul metabolismo glucidico ed in particolare si è dimostrato utile nel trattamento di pazienti con diabete di tipo 2. Esso infatti interagisce con i recettori per l'insulina e determina una maggiore sensibilità a questo ormone; ciò determina un miglioramento nel trasporto di glucosio all'interno delle cellule e un conseguente abbassamento dei livelli di glicemia.
Come effetto secondario dell'abbassamento dei livelli di glucosio circolante, si ha una riduzione sensibile della probabilità di formazione degli AGEs (Advanced Glycation End-products), pericolosi composti di carattere radicalico, che si possono generare in seguito a reazione molecolare tra il glucosio e le proteine cellulari, con compromissione di tali proteine. Gli AGEs contribuiscono all'invecchiamento, alla degenerazione cellulare e all'incremento del rischio cardiovascolare (1). L'acido lipoico possiede anche altre proprietà come la capacità di proteggere il sistema nervoso: limitando i danni dovuti ai radicali liberi, infatti, lo preserva da una pericolosa degenerazione e, migliorando la velocità della comunicazione nervosa, ne ottimizza la funzionalità. Inoltre, in alcuni studi sulla neuropatia diabetica periferica si è dimostrato efficace nel migliorare il deficit neuropatico (5).
La ricerca ha messo in luce l'importanza di un'integrazione di acido lipoico nella prevenzione della cataratta. Questa patologia è collegata ad elevati livelli di glicemia e ad una sovraesposizione alla luce solare, fattori che contribuiscono alla formazione di radicali liberi e di AGEs dannosi per le cellule oculari. L'acido alfa lipoico, contribuendo alla rigenerazione del Glutatione, uno dei principali antiossidanti presenti nell'occhio, previene l'insorgenza della cataratta (6).
      Olea Europaea (Olivo)
L'integrazione di acido lipoico è utile anche a livello sportivo, migliora l'assimilazione di alcuni nutrienti e, intervenendo come regolatore nel metabolismo degli zuccheri, aiuta a ridurre i depositi di grasso nei tessuti, favorendo il passaggio dalla glicolisi anaerobia a quella aerobia, con conseguente miglioramento dell'attività muscolare e minore produzione di acido lattico.
Inoltre, si comporta da acceleratore metabolico, favorendo la conversione del piruvato in acetil-CoA e quindi la produzione di ATP e fornendo così più energia all'organismo.
L'olivo è una pianta originaria del bacino del Mediterraneo le cui foglie sono ricche di diversi polifenoli tra cui l'oleuropeina, la molecola principalmente responsabile dei suoi effetti benefici; abbondante è anche l'acido oleico, che rappresenta la molecola maggiormente presente nell'olio e che ne determina l'acidità, e che sembrerebbe avere interessanti proprietà (1).
L'olivo è conosciuto principalmente per la sua azione ipotensiva, di tipo essenzialmente periferico, che determina una spiccata vasodilatazione. Il meccanismo con cui questo avvenga non è stato ancora chiarito ma le ipotesi principali coinvolgono un'azione di tipo calcio antagonista da parte dell'estratto (2,3) ed un'interferenza con l'attività dell'enzima di conversione dell'angiotensina, che ne determina una ridotta attività soprattutto a livello renale (4).
Questi diversi meccanismi d'azione sono supportati dai risultati ottenuti in diversi studi clinici in cui si dimostra come l'assunzione di estratto secco di foglie d'ulivo riduce significativamente i livelli di pressione arteriosa in pazienti con ipertensione non grave, per altro senza effetti collaterali di rilievo (5-7).
Quindi, sebbene il meccanismo d'azione non sia ancora chiarito, l'utilizzo dell'olivo per il trattamento e la prevenzione dell'ipertensione risulta essere particolarmente efficace.
Un'altra importante proprietà dell'ulivo è il suo forte potere antiossidante. I polifenoli in esso contenuto mostrano infatti una forte attività antiossidante, in quanto sono in grado di contrastare varie specie reattive dell'ossigeno e determinano un aumento dei livelli di glutatione (8-11).
Questa sua attività antiossidante sembrerebbe essere all'origine anche delle sue proprietà antiglicemiche. Infatti gli estratti di questa pianta sono risultati efficaci nel controllare i livelli di glucosio nel sangue e l'iperglicemia (12,13). Secondo un recente studio, infatti, il controllo dello stress ossidativo preverrebbe la morte cellulare per tossicità che si osserva a carico delle cellule del fegato e ridurrebbe l'interferenza dei radicali liberi con i geni per la sintesi dell'insulina (14). Quindi le proprietà antiossidanti dell'olivo spiegherebbero gli effetti anti- diabetici osservati in modelli animali e in studi clinici (15).
L'utilizzo quindi di estratto di olivo risulta particolarmente indicato per il trattamenti di ipertensione lieve e per un miglior controllo del metabolismo glucidico, giovando anche dei benefici derivanti dalla sua azione antiossidante.
L'azione sinergica dei componenti di alfaolea, lo rende un valido aiuto per controllare i livelli di pressione sanguigna e quelli della glicemia, fornendo all'organismo un importante rinforzo delle proprie capacità antiossidanti.
Non contiene glutine.

Ingredienti
 per 1 compressa
Acido alfa lipoico450 mg
Olea Europaea (olivo) 150 mg

Modalità d'uso
Assumere 1 compressa al giorno.

Avvertenze
Non superare la dose giornaliera raccomandata.
Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei tre anni di età.
Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata.
Per donne in gravidanza o in allattamento e bambini si raccomanda di sentire il parere del medico.

Cod. 2.

Bibliografia
Acido alfa lipoico:
  -  1. Shay KP et al. Alpha-lipoic acid as a dietary supplement: molecular mechanisms and therapeutic potential. Biochim Biophys Acta. 2009;1790(10):1149-60.
  -  2. Vasdev S et al. Dietary lipoic acid supplementation prevents fructose-induced hypertension in rats. Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2000;10(6):339-46.
  -  3. Vasdev S et al. Dietary alpha-lipoic acid supplementation lowers blood pressure in spontaneously hypertensive rats. J Hypertens. 2000;18(5):567-73.
  -  4. Kizhakekuttu TJ, Widlansky ME. Natural antioxidants and hypertension: promise and challenges. Cardiovasc Ther. 2010;28(4):e20-32.
  -  5. Vallianou N, et al. Alpha-lipoic Acid and diabetic neuropathy.; Rev Diabet Stud. 2009;6 (4):230-6.
  -  6. Kojima M et al. Efficacy of alpha-lipoic acid against diabetic cataract in rat. Jpn J Ophthalmol. 2007;51(1):10-3.
Olea Europaea (olivo):
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  -  2. Gilani AH et al. Blood pressure lowering effect of olive is mediated through calcium channel blockade. Int J Food Sci Nutr. 2005;56(8):613-20.
  -  3. Carrillo C et al. Oleic acid versus linoleic and a-linolenic acid. different effects on Ca2+ signaling in rat thymocytes. Cell Physiol Biochem. 2011;27(3-4):373-80.
  -  4. Hansen k et al. Isolation o fan angiotensin convertin enzyme (ACE) inhibitor from Olea europeae and Olea lancea. Phytomedicine 1996;2(4):319-325.
  -  5. Susalit E et al. Olive (Olea europaea) leaf extract effective in patients with stage-1 hypertension: comparison with Captopril. Phytomedicine. 2011;18(4):251-8.
  -  6. Perrinjaquet-Moccetti T et al. Food supplementation with an olive (Olea europaea L.) leaf extract reduces blood pressure in borderline hypertensive monozygotic twins. Phytother Res. 2008;22(9):1239-42.
  -  7. Ferrara LA et al. Olive oil and reduced need for antihypertensive medications. Arch Intern Med. 2000 Mar 27;160(6):837-42.
  -  8. Cumaoglu A et al. Effects of olive leaf polyphenols against H2O2 toxicity in insulin secreting β-cells. Acta Biochim Pol. 2011;58(1):45-50.
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  -  10. Visioli F et al. Free radical-scavenging properties of olive oil polyphenols. Biochem Biophys Res Commun. 1998 9;247(1):60-4.
  -  11. Fitó M et al. Bioavailability and antioxidant effects of olive oil phenolic compounds in humans: a review. Ann Ist Super Sanita. 2007;43(4):375-81.
  -  12. Jemai H et al Antidiabetic and antioxidant effects of hydroxytyrosol and oleuropein from olive leaves in alloxan-diabetic rats. J Agric Food Chem. 2009 Oct 14;57(19):8798-804.
  -  13. Eidi A et al. Antidiabetic effect of Olea europaea L. in normal and diabetic rats. Phytother Res. 2009 Mar;23(3):347-50.
  -  14. Cumaoglu A et al. Polyphenolic extracts from Olea europea L. protect against cytokine- induced β-cell damage through maintenance of redox homeostasis. Rejuvenation Res. 2011;14(3):325-34.
  -  15. Visioli F et al. Olive phenolics increase glutathione levels in healthy volunteers. J Agric Food Chem. 2009 Mar 11;57(5):1793-6.

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