XEREDIEN 28CPR DISPERS 20MG
6,10 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 15/06/2022
Adulti Episodi di depressione maggiore Disturbo ossessivo compulsivo Bulimia nervosa: Xeredien è indicato in associazione alla psicoterapia per la riduzione delle abbuffate e delle condotte di eliminazione Bambini e adolescenti di 8 anni di età ed oltre: Episodio di depressione maggiore di grado da moderato a grave, se la depressione non risponde alla psicoterapia dopo 4-6 sedute. La terapia con antidepressivo deve essere proposta ad un bambino o ad una persona giovane con depressione da moderata a grave solo in associazione con una contemporanea psicoterapia
XEREDIEN 20 mg compresse dispersibili Ogni compressa contiene: Principio attivo: Fluoxetina mg 20 (come fluoxetina cloridrato) Eccipienti con effetti noti: sorbitolo Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1 XEREDIEN 20 mg/5 ml soluzione orale 5 ml di soluzione contengono: Principio attivo: Fluoxetina mg 20 (come fluoxetina cloridrato) Eccipienti con effetti noti: saccarosio, glicerina e acido benzoico Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 La Fluoxetina è controindicata in associazione con gli inibitori irreversibili non selettivi delle monoamino ossidasi (iproniazide) (vedere sezione 4.4 e 4.5).
Fluoxetina è controindicata in associazione con metoprololo usato nell’insufficienza cardiaca (vedere paragrafo 4.5). Posologia
- Per somministrazione orale Episodi di depressione maggiore Adulti e anziani: La dose raccomandata è 20 mg al giorno (1 compressa o 5 ml di soluzione orale).
Se necessario il dosaggio deve essere rivisto e corretto entro 3-4 settimane dall’inizio della terapia e quindi valutato se clinicamente appropriato.
Sebbene ai dosaggi più alti vi possa essere un potenziale aumento di effetti indesiderati, in alcuni pazienti, con insufficiente risposta ai 20 mg la dose può essere gradualmente aumentata fino ad un massimo di 60 mg (vedere paragrafo 5.1).
Variazioni del dosaggio devono essere effettuate con attenzione su ogni singolo individuo per mantenere il paziente alla più bassa dose efficace.
I pazienti con depressione devono essere trattati per un periodo sufficiente di almeno 6 mesi per essere sicuri che siano privi di sintomatologia.
Disturbo ossessivo compulsivo Adulti e anziani: La dose raccomandata è 20 mg al giorno (1 compressa o 5 ml di soluzione orale).
Sebbene ai dosaggi più alti vi possa essere un potenziale aumento di effetti indesiderati, in alcuni pazienti, se dopo 2 settimane c’è un’insufficiente risposta terapeutica ai 20 mg, la dose può essere gradualmente aumentata fino ad un massimo di 60 mg.
Se entro 10 settimane non si osserva alcun miglioramento il trattamento con Fluoxetina deve essere ripreso in esame.
Se è stata ottenuta una buona risposta terapeutica il trattamento può essere continuato ad un dosaggio adattato su base individuale.
Anche se non ci sono studi sistematici che consentano di stabilire per quanto tempo continuare il trattamento con Fluoxetina, il disturbo ossessivo compulsivo è una condizione cronica ed è ragionevole considerare un prolungamento della terapia oltre le 10 settimane nei pazienti che rispondono al trattamento.
Variazioni del dosaggio devono essere effettuate con attenzione su ogni singolo individuo, per mantenere il paziente alla più bassa dose efficace.
La necessità del trattamento deve essere rivalutata periodicamente.
Alcuni clinici ritengono utile una contemporanea psicoterapia comportamentale nei pazienti che hanno risposto bene alla farmacoterapia.
Nel disturbo ossessivo compulsivo non è stata dimostrata un’efficacia nel lungo termine (più di 24 settimane).
Bulimia nervosa Adulti e anziani: Si raccomanda una dose da 60 mg al giorno.
Nella bulimia nervosa non è stata dimostrata l’efficacia nel lungo termine (più di tre mesi).
Adulti - tutte le indicazioni La dose raccomandata può essere aumentata o diminuita.
Non sono state sistematicamente valutate dosi superiori a 80 mg al giorno.
La Fluoxetina può essere somministrata in dose singola o frazionata, durante o lontano dai pasti.
Quando la somministrazione viene sospesa le sostanze farmacologicamente attive persisteranno nell’organismo per alcune settimane.
Ciò deve essere tenuto presente quando si inizia o si interrompe il trattamento.
Le compresse di Xeredien e la soluzione orale di Xeredien sono tra loro bioequivalenti.
Bambini e adolescenti di 8 anni di età ed oltre (Episodi di depressione maggiore da moderato a grave) Il trattamento deve essere iniziato e controllato sotto la supervisione dello specialista.
La dose iniziale è di 10 mg al giorno o 2,5 ml di soluzione orale.
Aggiustamenti della dose devono essere effettuati con attenzione in base alla risposta individuale per mantenere il paziente alla dose minima efficace.
Dopo 1 o 2 settimane la dose può essere aumentata a 20 mg al giorno.
L’esperienza clinica con dosi giornaliere superiori a 20 mg è minima.
Esistono solo dati limitati al trattamento oltre le 9 settimane.Bambini con ridotto peso corporeo A causa dei più alti livelli plasmatici che si raggiungono nei bambini di ridotto peso corporeo l’effetto terapeutico può essere raggiunto con dosaggi più bassi (vedere paragrafo 5.2).
Nei pazienti pediatrici che rispondono al trattamento la necessità di continuare il trattamento dopo 6 mesi deve essere rivalutata.
Se entro 9 settimane non è stato raggiunto alcun beneficio clinico il trattamento deve essere riconsiderato.
Anziani Si raccomanda cautela quando si aumenta la dose e la dose giornaliera non deve generalmente superare i 40 mg.
La dose massima raccomandata è 60 mg al giorno.
Una dose più bassa o meno frequente (esempio 20 mg a giorni alterni) deve essere presa in considerazione nei pazienti con insufficienza epatica (vedere paragrafo 5.2) o nei pazienti in cui vi è la possibilità di un’interazione tra Xeredien e medicinali assunti in associazione (vedere paragrafo 4.5).
Sintomi da sospensione osservati in seguito ad interruzione del trattamento Si deve evitare un’interruzione brusca del trattamento.
Quando si interrompe il trattamento con Xeredien la dose deve essere ridotta gradualmente in un periodo di almeno 1-2 settimane per ridurre il rischio di reazioni da sospensione (vedere sezione 4.4 “ e sezione 4.8 “).
Se si dovessero manifestare, a seguito della riduzione della dose o al momento della interruzione del trattamento, sintomi non tollerabili, si può prendere in considerazione il ripristino della dose prescritta in precedenza.
Successivamente il medico può continuare a ridurre la dose, ma in modo più graduale. Avvertenze e precauzioni
- Popolazione pediatrica- Bambini e adolescenti di età inferiore ai 18 anni Comportamenti suicidari (tentativi di suicidio e ideazione suicidaria) e ostilità (essenzialmente aggressività, comportamento di opposizione e collera) sono stati osservati con maggiore frequenza negli studi clinici effettuati su bambini e adolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo.
Xeredien deve essere usato nei bambini e negli adolescenti di età compresa tra gli 8 e i 18 anni per il trattamento degli episodi di depressione maggiore di grado da moderato a grave e non deve essere usato per altre indicazioni.
Qualora, in base ad esigenze mediche, dovesse essere presa la decisione di effettuare il trattamento, il paziente deve essere monitorato attentamente per la comparsa di sintomi suicidari.
Inoltre nei bambini e negli adolescenti sono disponibili solo dati limitati per quanto concerne gli effetti a lungo termine sulla sicurezza inclusi gli effetti sulla crescita, sulla maturazione sessuale e sullo sviluppo cognitivo, emotivo e comportamentale (vedere paragrafo 5.3).
In uno studio clinico della durata di 19 settimane, nei bambini e negli adolescenti trattati con Fluoxetina sono stati osservati una riduzione dell'altezza ed un aumento di peso (vedere paragrafo 5.1).
Non è stato stabilito se c'è un effetto sul raggiungimento dell'altezza normale in età adulta.
Non può essere esclusa la possibilità di un ritardo nella pubertà (vedere paragrafo 5.3 e 4.8).
La crescita e lo sviluppo puberale (altezza, peso e stadiazione secondo TANNER) devono pertanto essere monitorate durante e dopo il trattamento con Fluoxetina.
Se entrambi risultano rallentati, deve essere richiesta una valutazione pediatrica.
In studi clinici pediatrici, mania e ipomania sono state riportate frequentemente (vedere paragrafo 4.8).
Pertanto, si raccomanda di effettuare un regolare monitoraggio per la comparsa di mania/ipomania.
Fluoxetina deve essere sospesa in qualunque paziente che stia entrando in una fase maniacale.
E' importante che il medico discuta attentamente i rischi ed i benefici del trattamento con il ragazzo o il giovane e/o i loro genitori.
Eruzione cutanea e reazioni allergiche: Sono stati riportati eruzione cutanea, eventi anafilattoidi ed eventi sistemici progressivi, talvolta gravi (coinvolgenti la cute, i reni, il fegato o i polmoni).
Alla comparsa dell’eruzione cutanea o di altri fenomeni di natura allergica per i quali non può essere identificata una diversa etiologia, la somministrazione di Fluoxetina deve essere sospesa.
Convulsioni: Le convulsioni costituiscono un rischio potenziale con i farmaci antidepressivi.
Pertanto, come per altri antidepressivi, Fluoxetina deve essere somministrata con cautela nei pazienti con anamnesi di convulsioni.
Il trattamento deve essere sospeso in qualunque paziente che manifesti la comparsa di convulsioni o in cui si osservi un aumento nella frequenza delle convulsioni.
La somministrazione di Fluoxetina deve essere evitata nei pazienti con disturbi convulsivi instabili/epilessia ed i pazienti con epilessia controllata devono essere attentamente monitorati (vedere paragrafo 4.5) Terapia elettroconvulsiva (ECT): In pazienti trattati con Fluoxetina che ricevono un trattamento con ECT, sono stati riportati rari casi di convulsioni prolungate, per cui si consiglia cautela.
Mania: Gli antidepressivi devono essere usati con cautela nei pazienti con anamnesi di mania/ipomania.
Come con tutti i medicinali antidepressivi, Fluoxetina deve essere sospesa in qualunque paziente che stia entrando in una fase maniacale.
Funzionalità Epatica/Renale: La Fluoxetina è ampiamente metabolizzata dal fegato ed eliminata dai reni.
Nei pazienti con disfunzione epatica significativa è consigliata una dose più bassa, per es.
un dosaggio a giorni alterni.
Quando è stata somministrata Fluoxetina 20 mg al giorno per 2 mesi, i pazienti con grave insufficienza renale (GFR < 10 ml/min) che necessitavano della dialisi non hanno mostrato alcuna differenza nei livelli plasmatici di Fluoxetina o norFluoxetina rispetto ai soggetti di controllo con normale funzionalità renale.
Tamoxifene: Fluoxetina, un potente inibitore del citocromo CYP2D6, può portare a ridotte concentrazioni plasmatiche di endoxifene, uno dei più importanti metaboliti attivi del tamoxifene.
Pertanto, ogni qual volta è possibile la Fluoxetina deve essere evitata durante il trattamento con tamoxifene (vedere paragrafo 4.5).
Effetti cardiovascolari: Nel periodo successivo alla commercializzazione sono stati riportati casi di prolungamento dell’intervallo QT e di aritmia ventricolare inclusa la torsione di punta (vedere paragrafi 4.5, 4.8 e 4.9).
La Fluoxetina deve essere usata con cautela nei pazienti con patologie quali la sindrome congenita del QT lungo, una familiarità per il prolungamento dell’intervallo QT ed altre condizioni cliniche che predispongono alle aritmie (ad es., ipopotassiemia ed ipomagnesemia, bradicardia, infarto miocardico acuto o insufficienza cardiaca scompensata) o ad un’aumentata esposizione alla Fluoxetina (ad es., insufficienza epatica).
Se vengono trattati pazienti con malattia cardiaca stabile, deve essere preso in considerazione un ECG di controllo prima di iniziare il trattamento.
Se durante il trattamento con Fluoxetina si manifestano segni di aritmia cardiaca, il trattamento deve essere interrotto e deve essere effettuato un ECG.
Disfunzione sessuale Gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e della serotonina-noradrenalina (SNRI) possono causare sintomi di disfunzione sessuale (vedere paragrafo 4.8) Sono stati segnalati casi di disfunzione sessuale a lungo termine con persistenza dei sintomi dopo l’interruzione dell’uso SSRI/SNRI Fluoxetina Perdita di peso: Nei pazienti che assumono Fluoxetina può verificarsi perdita di peso, ma questa è abitualmente proporzionale al peso corporeo di partenza.
Diabete: Nei pazienti diabetici, il trattamento con un SSRI può alterare il controllo glicemico.
Durante terapia con Fluoxetina si è verificata ipoglicemia, mentre iperglicemia si è sviluppata dopo sospensione del farmaco.
Può essere necessario un aggiustamento del dosaggio dell'insulina e/o dell'ipoglicemizzante orale.
Suicidio/pensieri suicidari o peggioramento del quadro clinico: La depressione è associata ad un aumentato rischio di pensieri suicidari, autolesionismo e suicidio (eventi correlati al suicidio).
Tale rischio persiste fino a che non si verifica una remissione significativa della malattia.
Poiché il miglioramento può non verificarsi durante le prime settimane di trattamento o nelle successive, i pazienti devono essere attentamente controllati fino ad avvenuto miglioramento.
È esperienza clinica generale che il rischio di suicidio possa aumentare nelle prime fasi del processo di guarigione.
Anche altre patologie psichiatriche in cui viene prescritto Xeredien possono essere associate con un aumentato rischio di eventi correlati al suicidio.
Inoltre, queste condizioni possono essere in co-morbidità con il disturbo depressivo maggiore.
Le stesse precauzioni osservate durante il trattamento di pazienti con disturbo depressivo maggiore devono pertanto essere attuate durante il trattamento di pazienti affetti da altri disturbi psichiatrici.
Tra i pazienti con una storia di eventi correlati al suicidio, quelli che presentano un significativo grado di ideazione suicidaria prima dell'inizio del trattamento hanno un maggior rischio di pensieri suicidari e di tentativi di suicidio, e devono ricevere un attento monitoraggio durante il trattamento.
Una metanalisi degli studi clinici condotti con medicinali antidepressivi in confronto con placebo nella terapia di disturbi psichiatrici, ha mostrato un aumento del rischio di comportamento suicidario nei pazienti di età inferiore ai 25 anni trattati con antidepressivi rispetto al placebo.
Una stretta sorveglianza dei pazienti, e in particolare di quelli ad alto rischio, deve accompagnare la terapia farmacologica specialmente nelle fasi inziali del trattamento e dopo cambiamenti di dose.
I pazienti (o chi si prende cura di loro) devono essere avvisati della necessità di controllare e di riferire immediatamente al medico curante qualsiasi peggioramento del quadro clinico, l’insorgenza di comportamento o pensieri suicidari o di insoliti cambiamenti comportamentali, qualora questi sintomi si manifestino.
Acatisia/irrequietezza psicomotoria: L’uso di Fluoxetina è stato associato con lo sviluppo di acatisia, caratterizzata da un’irrequietezza soggettivamente spiacevole o penosa e dal bisogno di muoversi spesso accompagnato da un’incapacità a stare seduto o immobile.
Questo è più probabile che si verifichi entro le prime settimane di trattamento.
Nei pazienti che sviluppano questi sintomi, l’aumento della dose può essere dannoso.
Sintomi da sospensione osservati all’interruzione del trattamento con SSRI: I sintomi da sospensione sono comuni quando il trattamento viene interrotto, specialmente se l’interruzione avviene in maniera brusca (vedere paragrafo 4.8).
In studi clinici, eventi avversi osservati con l’interruzione brusca del trattamento si sono verificati in circa il 60% dei pazienti in entrambi i gruppi con Fluoxetina e placebo.
Di questi eventi avversi, il 17% nel gruppo con Fluoxetina ed il 12% nel gruppo con placebo sono stati di natura grave.
Il rischio di sintomi da sospensione può dipendere da parecchi fattori inclusi la durata e la dose della terapia e la velocità di riduzione della dose.
Le reazioni più comunemente riportate sono capogiro, disturbi del sensorio (compresa la parestesia), disturbi del sonno (compreso insonnia e sogni vividi), astenia, agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore e cefalea.
Generalmente questi sintomi sono di intensità variabile da lieve a moderata, tuttavia in alcuni pazienti possono essere di intensità grave.
Abitualmente questi sintomi si manifestano entro i primi giorni dall’interruzione del trattamento.
Generalmente questi sintomi sono autolimitanti ed abitualmente si risolvono entro 2 settimane, anche se in alcuni soggetti possono essere prolungati (2-3 mesi o più).
Si raccomanda pertanto che Xeredien venga gradualmente ridotto in un periodo di almeno 1-2 settimane prima dell’interruzione del trattamento, secondo le necessità del paziente (vedere Sintomi da sospensione osservati all’interruzione del trattamento con Xeredien, paragrafo 4.2).
Emorragia: Con l’impiego di SSRI sono state riportate manifestazioni di sanguinamento a livello cutaneo come ecchimosi e porpora.
Durante il trattamento con Fluoxetina l’ecchimosi è stata riportata come un evento raro.
Altre manifestazioni emorragiche (per es.
emorragie ginecologiche, sanguinamenti a carico del tratto gastrointestinale ed altri sanguinamenti a livello cutaneo o mucoso) sono stati riportati con frequenza non comune.
Nei pazienti che assumono SSRI si consiglia cautela, specialmente durante l’uso contemporaneo con anticoagulanti orali, farmaci noti per influenzare la funzione piastrinica (per es.
gli antipsicotici atipici come la clozapina, le fenotiazine, la maggior parte degli antidepressivi triciclici, l’aspirina, i FANS) o altri farmaci che possono aumentare il rischio di sanguinamento, così come nei pazienti con una storia di disturbi caratterizzati da sanguinamento (vedere paragrafo 4.5).
Midriasi: È stata riportata midriasi in associazione con l’uso di Fluoxetina; pertanto, deve essere usata cautela nel prescrivere Fluoxetina a pazienti con aumentata pressione intraoculare o a quelli a rischio di glaucoma acuto ad angolo chiuso.
Sindrome serotoninergica o eventi simili alla sindrome neurolettica maligna In rare occasioni lo sviluppo di una sindrome serotoninergica o di eventi simili alla sindrome maligna da neurolettici sono stati riportati in associazione al trattamento con Fluoxetina, particolarmente quando la Fluoxetina viene somministrata in associazione con altri farmaci serotoninergici (fra gli altri L-triptofano) e/o neurolettici (vedere paragrafo 4.5).
Poiché queste sindromi possono dare luogo a condizioni potenzialmente pericolose per la vita del paziente, se si verificano tali eventi (caratterizzati da raggruppamenti di sintomi quali ipertermia, rigidità, mioclono, instabilità del sistema nervoso autonomo con possibili fluttuazioni rapide dei segni vitali, modificazioni dello stato mentale che comprendono stato confusionale, irritabilità ed agitazione estrema fino al delirio ed al coma) il trattamento con Fluoxetina deve essere sospeso e deve essere iniziato un trattamento sintomatico di supporto.
Inibitori irreversibili non selettivi delle monoamino-ossidasi (iproniazide) Casi di reazioni gravi e talvolta letali sono stati riportati in pazienti che assumevano un SSRI in associazione con un inibitore della monoamino ossidasi (IMAO), e in pazienti che avevano recentemente sospeso il trattamento con un SSRI ed iniziato quello con un IMAO.
Alcuni casi si sono presentati con caratteristiche simili alla sindrome serotoninergica (che possono assomigliare ed essere diagnosticati come sindrome maligna da neurolettici).
La ciproeptadina o il dantrolene possono essere di beneficio ai pazienti che presentano tali reazioni.
Sintomi di un’interazione farmacologica con un IMAO comprendono: ipertermia, rigidità, mioclono, instabilità del sistema nervoso autonomo con possibili fluttuazioni rapide dei segni vitali, modificazioni dello stato mentale che comprendono stato confusionale, irritabilità ed agitazione estrema fino al delirio ed al coma.
Pertanto, la Fluoxetina è controindicata in associazione con un IMAO irreversibile non selettivo (vedere paragrafo 4.3).
Poiché la durata dell’effetto è di 2 settimane il trattamento della Fluoxetina deve essere iniziato solo 2 settimane dopo la sospensione del trattamento con l’IMAO irreversibile non selettivo.
Allo stesso modo, devono trascorrere almeno 5 settimane dopo la sospensione del trattamento con Fluoxetina prima dell’inizio della terapia con un IMAO irreversibile non selettivo.
Avvertenze sugli eccipienti Le compresse dispersibili contengono sorbitolo: ciascuna compressa fornisce 6,7 mg di sorbitolo, equivalente a un massimo di 0,28 mg/kg/giorno nell’adulto di 70 kg per un dosaggio pari a 60 mg/giorno e a 0,24 mg/kg/giorno nel bambino per un dosaggio pari a 20 mg/giorno (vedi paragrafo 4.2) La presenza di sorbitolo nelle compresse dispersibili può causare disturbi gastrici e diarrea.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, non devono assumere questo medicinale.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa cioè essenzialmente senza sodio La soluzione orale contiene saccarosio: quando il prodotto è assunto nel dosaggio raccomandato, ogni dose fornisce 3 g di saccarosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio- galattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.
La soluzione orale contiene glicerina: questa sostanza pericolosa ad alte dosi può causare mal di testa, disturbi gastrici e diarrea.
La soluzione orale contiene mg 2,5 di acido benzoico per dose da 5 ml XEREDIEN 20 mg compresse dispersibili: deglutire senza masticare oppure sciogliere la compressa in acqua, diluendo a piacere.
XEREDIEN 20 mg/5 ml soluzione orale: 5 ml di soluzione equivalgono ad una compressa. Interazioni
- Studi di interazione sono stati effettuati solo negli adulti.
Emivita: Deve essere tenuta presente la lunga emivita di eliminazione di entrambi, Fluoxetina e norFluoxetina (vedere paragrafo 5.2 “Proprietà farmacocinetiche”), quando si devono prendere in considerazione le interazioni farmacologiche di tipo farmacodinamico o farmacocinetico (per es.
nel cambiare da Fluoxetina ad altri antidepressivi).
Associazioni controindicate Inibitori irreversibili e non selettivi della Monoamino Ossidasi: (ad esempio Iproniazide, vedere paragrafo 4.3 e 4.4).
Metoprololo usato nello scompenso cardiaco: può verificarsi un aumento dei rischi di effetti indesiderati al Metoprololo inclusa un’eccessiva bradicardia, a causa dell’effetto inibitorio della Fluoxetina sul metabolismo di quest’ultimo (vedere paragrafo 4.3).
Associazioni non raccomandate : Tamoxifene È stato riportato in letteratura che interazioni farmacocinetiche tra inibitori dell’isoenzima CYP2D6 e Tamoxifene mostrano una riduzione dei livelli plasmatici pari al 65-75% di una delle forme più attive del Tamoxifene: Endoxifene.
Ridotta efficacia del Tamoxifene è stata riportata in alcuni studi con l’uso concomitante con alcuni antidepressivi SSRI.
La co-somministrazione con potenti inibitori dell’isoenzima CYP2D6 (incluso Fluoxetina) deve essere evitata se possibile poiché una riduzione dell’effetto del Tamoxifene non può essere escluso (vedere paragrafo 4.4).
Alcool: Nei test abituali, la Fluoxetina non determina un aumento dei livelli di alcolemia né potenzia gli effetti dell’alcool.
Tuttavia, l'associazione del trattamento con SSRI ed alcool non è consigliabile.
IMAO-Tipo A incluso linezolid e metiltioninio cloruro (blu di metilene) rischi di sindrome serotoninergica incluso diarrea, tachicardia, sudorazione, tremore, confusione o coma.
Se non può essere evitato l’uso concomitante di queste sostanze attive con Fluoxetina, si raccomanda di seguire un monitoraggio clinico mirato e iniziare la terapia in associazione utilizzando dosi ridotte (vedere paragrafo 4.4) Mequitazina: può verificarsi un aumento dei rischi di effetti indesiderati alla Mequitazina (quale prolungamento del tratto QT) a causa dell’effetto inibitorio della Fluoxetina sul suo metabolismo.
Associazioni che richiedono cautela per il loro impiego: Fenitoina: Quando viene associata con Fluoxetina sono state osservate alterazioni dei livelli ematici.
In alcuni casi si sono verificate manifestazioni di tossicità.
Si consiglia pertanto di somministrare la fenitoina secondo schemi terapeutici conservativi e di seguire attentamente le condizioni cliniche del paziente.
Farmaci serotoninergici (litio, tramadolo, triptani, triptofano, selegilina (IMAO-B), Erba di S.
Giovanni (Hypericum perforatum)): Quando gli SSRIs sono stati somministrati in associazione con farmaci che avevano un effetto serotoninergico si sono avuti rapporti di sindrome serotoninergica.
Perciò l’uso concomitante di Fluoxetina con questi medicinali deve essere effettuato con cautela e richiede un monitoraggio clinico più mirato e frequente (vedere paragrafo 4.4).
L’associazione con triptani aggiunge un ulteriore rischio di vasocostrizione coronarica ed ipertensione arteriosa.
Prolungamento dell’intervallo QT: Non sono stati condotti studi di farmacocinetica e di farmacodinamica tra la Fluoxetina e altri medicinali che causano un prolungamento dell’intervallo QT.
Non si può escludere un effetto additivo tra Fluoxetina a questi medicinali.
Pertanto la co-somministrazione di Fluoxetina con medicinali che determinano un prolungamento dell’intervallo QT come gli antiaritmici di classe IA e III, gli antipsicotici (esempio derivati fenotiazinici, pimozide e aloperidolo), gli antidepressivi triciclici, alcuni agenti antibatterici (esempio sparfloxacina, moxifloxacina, eritromicina IV, pentamidina), il trattamento contro la malaria e in particolare alofantrina, antistaminici (astemizolo, mizolastina), deve essere effettuata con cautela (vedere paragrafo 4.4, 4.8 e 4.9).
Medicinali che influenzano l’emostasi (anticoagulanti orali qualunque sia il loro meccanismo, antiaggreganti piastrinici incluso aspirina e FANS): aumentato rischio di sanguinamento.
Con gli anticoagulanti orali deve essere condotto un monitoraggio clinico e un più frequente monitoraggio dell’INR.
Un aggiustamento della dose durante il trattamento con Fluoxetina e dopo la sua interruzione può essere necessario (vedere paragrafo 4.4 e 4.8).
Ciproeptadina: ci sono segnalazioni di casi individuali di ridotta attività antidepressiva della Fluoxetina quando usata in associazione con ciproeptadina.
Medicinali che inducono iponatriemia: L’iponatriemia è un effetto indesiderato della Fluoxetina.
L’uso in associazione con altri agenti causa di iponatriemia (esempio diuretici, desmopressina, carbamazepina e oxacarbazepina) possono condurre a un aumento di tale rischio (vedere paragrafo 4.8).
Medicinali che abbassano la soglia epileptogenica: Le convulsioni sono un effetto indesiderato della Fluoxetina.
L’uso in associazione con altri medicinali che possono abbassare la soglia delle convulsioni (esempio TCAs, altri SSRIs, fenotiazine, butirrofenoni, meflochina, clorochina, bupropione, tramadolo) possono condurre ad un aumentato rischio.
Altri medicinali metabolizzati da Isoenzima CYP2D6: Poiché il metabolismo di Fluoxetina (come per gli antidepressivi triciclici ed altri antidepressivi selettivi per la serotonina) interessa il sistema isoenzimatico del citocromo CYP2D6 a livello epatico, una concomitante terapia con farmaci ugualmente metabolizzati da questo sistema enzimatico può portare ad interazioni farmacologiche.
La terapia concomitante con farmaci prevalentemente metabolizzati da questo isoenzima, e che hanno un basso indice terapeutico (così come flecainide, encainide, propafenone, nebivololo atomoxetina, carbamazepina ed antidepressivi triciclici e risperidone), deve essere iniziata o adattata a partire dalla dose efficace più bassa.
Ciò dovrà essere attuato anche se la Fluoxetina è stata assunta nelle 5 settimane precedenti.
Farmaci ad azione sul Sistema Nervoso Centrale - La somministrazione di Fluoxetina può determinare aumento dei livelli ematici di aloperidolo, clozapina, alprazolam,; in alcuni casi sono state osservate manifestazioni cliniche di tossicità.
Si consiglia pertanto di somministrare il farmaco concomitante secondo schemi terapeutici prudenti e di seguire le condizioni cliniche del paziente.
Diazepam: Si potrebbe verificare un allungamento degli effetti di questo farmaco. Effetti indesiderati
- a) Sommario del profilo di sicurezza Gli effetti più comunemente riportati nei pazienti trattati con Fluoxetina erano mal di testa, nausea, insonnia, fatica e diarrea.
Gli effetti indesiderati possono diminuire di intensità e frequenza con il trattamento continuato e generalmente non portano ad una interruzione della terapia.
b) tabella della lista degli effetti indesiderati La tabella sotto riporta gli effetti indesiderati negli adulti e nella popolazione pediatrica in trattamento con Fluoxetina.
Alcuni di questi effetti indesiderati sono comuni con altri SSRIs.
Le seguenti frequenze sono state calcolate da studi clinici negli adulti (n=9297) e da report spontanei.
Valutazione della frequenza Molto comune (≥1/10) Comune (da ≥1/100 a <1/10) Non comune (da ≥1/1.000 a <1/100) Rara (da ≥1/10.000 a <1/1.000) Molto rara (<1/10.000) Non nota (non può essere stimata dai dati disponibili)
1. Inclusa l’anoressia.Molto comune Comune Non comune Rara Non nota Patologie del sistema emolinfopoietico Trombocitopenia, neutropenia, leucopenia Disturbi del sistema immunitario Reazioni anafilattiche, malattia da siero Patologie endocrine Secrezione inappropriata di ormone antidiuretico Disturbi del metabolismo e della nutrizione Diminuzione dell’appetito¹ Iponatriemia Ipokaliemia, ipoglicemia Disturbi psichiatrici Insonnia² Ansia, nervosismo, irrequietezza, tensione, diminuzione della libido³, disturbi del sonno, sogni anomali4 Depersonalizzazione,umore elevato, umore euforico, pensiero anormale, orgasmo anormale5, bruxismo, ideazione e comportamento suicidario6 Ipomania, mania, allucinazioni, agitazione, attacchi di panico, stato confusionale, disfemia, aggressività Patologie del sistema nervoso Cefalea Disturbi dell’attenzione, capogiro, disguesia, letargia, sonnolenza7, tremore Iperreattività psicomotoria, discinesia, atassia, disturbo dell’equilibrio, mioclono, disturbi della memoria Convulsioni, acatisia, sindrome bucco-linguale, sindrome serotoninergica Patologie dell’occhio Visione offuscata Midriasi Patologie dell’orecchio e del labirinto Tinnito Patologie cardiache Palpitazioni, prolungamento del QT all’ECG (QTcF ≥ 450 msec) 8 Aritmia ventricolare comprendente la torsione di punta Angina pectoris Patologie vascolari Rossore9 Ipotensione Vasculite, vasodilatazione Ipertensione Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Sbadiglio Dispnea, epistassi Faringite, eventi polmonari (processi infiammatori di istopatologia variabile e/o fibrosi)10 Patologie gastrointestinali Diarrea, nausea Vomito, dispepsia, secchezza delle fauci Disfagia, emorragia gastrointestinale11 Dolore esofageo Patologie epatobiliari Epatite idiosincrasica Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea12, orticaria, prurito, iperidrosi Alopecia, aumentata tendenza a sviluppare lividi, sudorazione fredda, Angioedema, ecchimosi, reazioni di fotosensibilità, porpora, eritema multiforme, sindrome di Stevens Johnson, necrolisi tossica epidermica (sindrome di Lyell) Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Artralgia Contrazione muscolare Mialgia Patologie renali e urinarie Frequente bisogno di urinare13 Disuria Ritenzione urinaria, disturbo della minzione Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Sanguinamento a carico dell’apparato riproduttivo femminile,14 disfunzione erettile, disturbo dell’eiaculazione15 Disfunzione sessuale Galatorrea, iperprolattinemia, priapismo Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Affaticamento16 Sensazione brividi nervosi Malessere, sentirsi strano, sensazione di freddo, sensazione di caldo Emorragia della mucosa Esami diagnostici Riduzione di peso Aumento delle transaminasi, aumento delle gamma-glutammil-transferrasi
2. Inclusi il precoce risveglio mattutino, l’insonnia iniziale e l’insonnia centrale.
3. Inclusa la perdita della libido 4. Inclusi gli incubi 5. Inclusa l’anorgasmia.
6. Incluso il suicidio completo, depressione suicidaria, autolesionismo intenzionale, ideazione autolesionista, suicidio, comportamento suicidario, ideazione suicidaria, tentativo di suicidio, pensieri morbosi, comportamento autolesionistico.
Questi sintomi possono essere dovuti a una malattia di base.
7. Inclusi l’ipersonnia e la sedazione.
8. In base a misurazioni dell’ECG nel corso di studi clinici.
9. Inclusa la vampata di calore.
10. Inclusa atelectasia, patologia interstiziale del polmone, polmoniti 11. Inclusi più frequenti sanguinamenti gengivali, ematomesi, ematochezia, emorragia rettale, diarrea emorragica, melena, ulcere gastriche emorragiche.
12. Inclusi l’eritema, l’eruzione esfoliativa, l’eruzione da calore, l’esantema eritematoso, l’esantema follicolare, l’eruzione cutanea generalizzata, l’esantema maculare, l’esantema maculo-papulare, l’esantema morbilliforme, l’esantema papulare, l’esantema pruriginoso, l’esantema vescicolare, l’eruzione cutanea con eritema ombelicale.
13. Inclusa la pollachiuria.
14. Incluse l’emorragia della cervice, la disfunzione uterina, il sanguinamento uterino, l’emorragia genitale, la menometrorragia, la menorragia, la metrorragia, la polimenorrea, l’emorragia postmenopausale, l’emorragia uterina e l’emorragia vaginale.
15. Incluse la mancata eiaculazione, disfunzione dell’eiaculazione, l’eiaculazione precoce, l’eiaculazione ritardata e l’eiaculazione retrograda.
16. Inclusa l’astenia.
c) Descrizione di particolari effetti indesiderati Suicidio, pensieri suicidari o peggioramento clinico: Casi di ideazione suicidaria e comportamento suicidario sono stati riportati durante la terapia con Fluoxetina o nelle fasi precoci dopo la sospensione del trattamento (vedere paragrafo 4.4).
Fratture ossee: Studi epidemiologici, condotti principalmente su pazienti di 50 anni di età e più anziani, mostrano un aumentato rischio di fratture ossee nei pazienti trattati con SSRI e antidepressivi triciclici (TCA).
Il meccanismo che determina questo rischio non è noto.
Sintomi da sospensione osservati all’interruzione del trattamento con Fluoxetina: L’interruzione del trattamento con Fluoxetina porta comunemente alla comparsa di sintomi da sospensione.
Le reazioni più comunemente riportate sono capogiro, disturbi del sensorio (compresa la parestesia), disturbi del sonno (compreso insonnia e sogni vividi), astenia, agitazione o ansia, nausea e/o vomito, tremore e cefalea.
Generalmente questi sintomi sono di intensità variabile da lieve a moderata e sono auto-limitanti, tuttavia in alcuni pazienti possono essere di intensità grave e/o prolungati (vedere paragrafo 4.4).
Si raccomanda pertanto di effettuare un’interruzione graduale mediante una progressiva riduzione della dose quando il trattamento con Xeredien non è più necessario (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
d) Popolazione pediatrica (vedere paragrafo 4.4 e 5.1) Ulteriori reazioni avverse che sono state specificamente osservate o con una frequenza differente in questa popolazione di pazienti vengono di seguito riportate.
Le frequenze per queste reazioni sono basate sulle esposizioni durante studi clinici pediatrici (n=610).
In studi clinici pediatrici, i comportamenti correlati al suicidio (tentativo di suicidio e pensieri suicidari) ed atteggiamento ostile (le reazioni riportate erano rabbia, irritabilità, aggressività, agitazione, sindrome da attivazione) reazioni maniacali, incluse mania e ipomania (episodi non precedentemente riportati in questi pazienti) e epistassi sono stati più frequentemente osservati nei bambini e adolescenti trattati con antidepressivi rispetto a quelli trattati con placebo.
Nell’impiego clinico sono stati riportati casi isolati di ritardo di crescita (vedere anche paragrafo 5.1).
In studi clinici pediatrici, il trattamento con Fluoxetina è stato associato con una diminuzione dei livelli di fosfatasi alcalina.
Nell’impiego clinico in pediatria sono stati riportati casi isolati di eventi avversi potenzialmente indicanti una ritardata maturazione sessuale o una disfunzione sessuale (vedere anche paragrafo 5.3).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza: Nelle donne in gravidanza e allattamento il trattamento con Xeredien deve essere attentamente valutato dal medico ed il medicinale utilizzato solo se i benefici attesi giustificano i potenziali rischi per il feto.
Dati epidemiologici riportano un aumento del rischio di difetti cardiovascolari associati all'uso della Fluoxetina durante il primo trimestre di gravidanza.
Il meccanismo è sconosciuto.
Nel complesso i dati suggeriscono che il rischio di avere un bambino con un difetto cardiovascolare a seguito di esposizione materna di Fluoxetina è nell’ordine del 2/100 paragonato ad un tasso atteso dei medesimi difetti di circa l’1/100 nella popolazione generale.
I dati epidemiologici evidenziano che l'uso di SSRI in gravidanza, soprattutto nella fase avanzata della gravidanza, può aumentare il rischio di ipertensione polmonare persistente nel neonato (PPHN).
Il rischio osservato è stato di circa 5 casi ogni 1.000 gravidanze.
Nella popolazione generale, si verificano da 1 a 2 casi di ipertensione polmonare persistente nel neonato ogni 1000 donne in gravidanza.
Inoltre, anche se la Fluoxetina può essere usata durante la gravidanza, si deve prestare cautela, specialmente nelle ultime fasi di gravidanza o subito prima dell'inizio del travaglio di parto dal momento che sono stati segnalati i seguenti effetti nei neonati: irritabilità, tremore, ipotonia, pianto persistente, difficoltà a succhiare o a dormire.
Questi sintomi possono indicare sia effetti serotoninergici, sia una sindrome da sospensione.
Il momento di insorgenza e la durata di questi sintomi possono essere correlati alla lunga emivita di Fluoxetina (4-6 giorni) e del suo metabolita attivo, norFluoxetina (4-16 giorni).
Allattamento: È noto che la Fluoxetina ed il suo metabolita attivo norFluoxetina vengono escreti nel latte materno umano.
Eventi avversi sono stati riportati nei neonati allattati al seno.
Se il trattamento con Fluoxetina è ritenuto necessario, deve essere presa in considerazione la sospensione dell’allattamento al seno; comunque, se l’allattamento al seno viene continuato, deve essere prescritta la più bassa dose efficace di Fluoxetina.
Fertilità: I dati sugli animali hanno dimostrato che Fluoxetina può influire sulla qualità dello sperma (vedere paragrafo 5.3).
Nell’uomo segnalazioni provenienti da pazienti trattati con SSRI hanno dimostrato che l’effetto sulla qualità dello sperma è reversibile.
Finora non è stato osservato impatto sulla fertilità. Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.