VYEPTI EV 1FL 100MG 1ML

2.325,77 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: EPTINEZUMAB
  • ATC: N02CD05
  • Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 01/11/2024

VYEPTI è indicato per la profilassi dell’emicrania negli adulti, con almeno 4 giorni di emicrania al mese.
VYEPTI 100 mg concentrato per soluzione per infusione Ciascun flaconcino contiene 100 mg di eptinezumab/mL. VYEPTI 300 mg concentrato per soluzione per infusione Ciascun flaconcino contiene 300 mg di eptinezumab/3 mL. Eptinezumab è un anticorpo monoclonale umanizzato prodotto nelle cellule del lievito Pichia pastoris. Eccipiente(i) con effetti noti Questo medicinale contiene 40,5 mg di sorbitolo/mL e 0,15 mg di polisorbato 80 in ogni mL. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Posologia

Il trattamento deve essere iniziato da un medico esperto nella diagnosi e nel trattamento dell’emicrania.
L’infusione di VYEPTI deve essere iniziata e supervisionata da un operatore sanitario.
Posologia La dose raccomandata è di 100 mg, somministrata per via endovenosa ogni 12 settimane.
Alcuni pazienti potrebbero trarre beneficio da una dose di 300 mg, somministrata mediante infusione endovenosa, ogni 12 settimane (vedere paragrafo 5.1).
La necessità di aumentare la dose deve essere valutata entro 12 settimane dall’inizio del trattamento.
Quando si cambia dosaggio, la prima dose del nuovo regime deve essere somministrata alla data della somministrazione programmata successiva.Il beneficio complessivo e la continuazione del trattamento devono essere valutati 6 mesi dopo l’inizio della terapia.
Qualunque ulteriore decisione in merito alla continuazione del trattamento deve essere su base individuale, per ogni singolo paziente.
Popolazioni speciali Anziani (di età pari o superiore a 65 anni) Nei pazienti di età ≥ 65 anni, sono disponibili dati limitati sull’uso di VYEPTI.
Nei pazienti anziani, non sono necessari adattamenti della dose, in quanto la farmacocinetica di eptinezumab non è influenzata dall’età.
Compromissione renale/compromissione epatica Nei pazienti con compromissione renale o epatica, non sono necessari adattamenti della dose (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di VYEPTI nei bambini di età compresa tra 6 e 18 anni non sono state ancora stabilite.
Attualmente non ci sono dati disponibili.
Nei bambini di età inferiore a 6 anni, per la profilassi dell’emicrania, non esiste alcuna indicazione specifica per un uso di VYEPTI.
Modo di somministrazione VYEPTI deve essere somministrato esclusivamente per via endovenosa dopo diluizione.
Per le istruzioni sulla diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
Dopo la diluizione VYEPTI va infuso per circa 30 minuti.
L’operatore sanitario che somministra l’infusione deve osservare o monitorare i pazienti durante e dopo l’infusione, come previsto dalla normale pratica clinica.
Non somministrare VYEPTI come iniezione in bolo.

Avvertenze e precauzioni

Tracciabilità Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.
Pazienti con patologie cardiovascolari, neurologiche o psichiatriche I pazienti con anamnesi di patologie cardiovascolari (es., ipertensione, cardiopatia ischemica) sono stati esclusi dagli studi clinici (vedere paragrafo 5.1).
Non sono disponibili dati sulla sicurezza per tali pazienti.
Per i pazienti con fattori di rischio cardiovascolare, quali diabete, malattie circolatorie e iperlipidemia, sono disponibili dati limitati sulla sicurezza.
I pazienti con una anamnesi di patologie neurologiche o i pazienti con patologie psichiatriche non controllate e/o non trattate sono stati esclusi dagli studi clinici.
Per questi pazienti sono disponibili dati limitati sulla sicurezza.
Ipersensibilità grave Sono state osservate reazioni da grave ipersensibilità, incluse reazioni anafilattiche, che possono svilupparsi entro qualche minuto dopo l’infusione.
La maggior parte delle reazioni da ipersensibilità si è manifestata durante l’infusione e non era di grave entità (vedere paragrafo 4.8).
Se si verifica una reazione di grave ipersensibilità, interrompere immediatamente la somministrazione di VYEPTI e iniziare la terapia appropriata.
Se la reazione da ipersensibilità non è grave, la continuazione del trattamento con VYEPTI è a discrezione del medico curante, tenendo conto del rapporto beneficio/rischio per il singolo paziente.
Eccipienti VYEPTI contiene sorbitolo (E420).
Ai pazienti con intolleranza ereditaria al fruttosio non deve essere somministrato questo medicinale, se non strettamente necessario.
Prima di somministrare il presente medicinale, raccogliere l’anamnesi dettagliata relativa ai sintomi di intolleranza ereditaria al fruttosio.

Interazioni

Eptinezumab non è metabolizzato dagli enzimi del citocromo P450.
Di conseguenza, si considerano improbabili le interazioni di eptinezumab con farmaci concomitanti che sono substrati, induttori o inibitori degli enzimi del citocromo P450.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza Negli studi clinici sono stati trattati oltre 2 000 pazienti con VYEPTI.
Di questi, circa 1 000 sono stati esposti per 48 settimane (quattro dosi).
Le reazioni avverse più comuni sono state nasofaringite e ipersensibilità.
La maggior parte delle reazioni da ipersensibilità si è manifestata durante l’infusione e non era di grave entità.
Gli eventi avversi in sede di infusione si sono manifestati di rado e in percentuali simili sia nei pazienti trattati con VYEPTI che in quelli trattati con placebo (< 2%), senza un rapporto evidente con la dose di VYEPTI.
L’evento avverso in sede di infusione che si è manifestato con maggiore frequenza è stato lo stravaso in sede di infusione, che si è manifestato in < 1% dei pazienti trattati con VYEPTI e con placebo.
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse verificatesi durante gli studi clinici e l’esperienza successiva all’immissione in commercio (tabella 1) sono presentate secondo la classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA e la frequenza.
Le frequenze sono state valutate in base alla seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1 000, < 1/100); raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000); molto raro (< 1/10 000).
Tabella 1 Elenco delle reazioni avverse
Classificazione per sistemi e organi Termine preferito per la reazione avversa Categoria di frequenza
Infezioni ed infestazioni Nasofaringite Comune
Disturbi del sistema immunitario Reazioni da ipersensibilità Comune
Reazione anafilattica¹ Non comune
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione Reazione correlata a infusione Comune
Stanchezza Comune
¹Non osservato in PROMISE 1 e PROMISE 2, ma osservato in altri studi e contesti, successivamente all’immissione in commercio.
Descrizione di reazioni avverse selezionate Nasofaringite Negli studi PROMISE 1 e PROMISE 2, circa l’8% dei pazienti che hanno ricevuto 300 mg, il 6% dei pazienti che hanno ricevuto 100 mg e il 6% di quelli che hanno ricevuto placebo hanno manifestato nasofaringite.
La nasofaringite era più frequente dopo la prima somministrazione di VYEPTI, indipendentemente dalla dose.
L’incidenza diminuiva notevolmente dopo le successive somministrazioni e, quindi, restava piuttosto costante.
Reazioni da ipersensibilità e correlate a infusione Sono state osservate reazioni da grave ipersensibilità, incluse reazioni anafilattiche, che possono svilupparsi entro qualche minuto dall’infusione (vedere paragrafo 4.4).
Le reazioni anafilattiche osservate hanno incluso sintomi di ipotensione e difficoltà respiratorie e hanno portato all’interruzione di VYEPTI.
Negli studi PROMISE 1 e PROMISE 2, sono state osservate altre reazioni da ipersensibilità, incluse angioedema, orticaria, rossore, eruzione cutanea e prurito, in circa il 4% dei pazienti che hanno ricevuto 300 mg, il 3% dei pazienti che hanno ricevuto 100 mg e l’1% dei pazienti che hanno ricevuto placebo Altri sintomi segnalati in associazione con l’infusione di eptinezumab includono sintomi respiratori (congestione nasale, rinorrea, irritazione della gola, tosse, starnuto, dispnea) e stanchezza (vedere sotto).
La maggior parte di questi eventi è stata di natura non grave e transitoria.
Stanchezza Negli studi clinici controllati con placebo, circa il 3% dei pazienti che hanno assunto eptinezumab e il 2% dei pazienti che hanno assunto placebo hanno manifestato stanchezza.
La stanchezza era più frequente il giorno della prima infusione.
Dopo la prima settimana, e con le infusioni successive, la stanchezza è stata osservata con incidenze inferiori paragonabili al placebo.
Immunogenicità In entrambi gli studi clinici, PROMISE 1 (fino a 56 settimane) e PROMISE 2 (fino a 32 settimane), l’incidenza degli anticorpi anti-eptinezumab è stata del 18% (105/579) e del 20% (115/574) nei pazienti che hanno ricevuto, rispettivamente, 100 mg e 300 mg ogni 12 settimane.
In entrambi gli studi, l’incidenza degli anticorpi anti-eptinezumab ha raggiunto il picco alla 24a settimana e, successivamente, ha mostrato una diminuzione costante anche dopo le somministrazioni successive ogni 12 settimane.
In entrambi gli studi, l’incidenza degli anticorpi neutralizzanti è stata dell’8,3% (48/579) e del 6,1% (35/574) per i gruppi trattati, rispettivamente, con 100 mg e 300 mg.
In uno studio in aperto, PREVAIL (fino a 96 settimane di trattamento con VYEPTI 300 mg, ogni 12 settimane), il 18% (23/128) dei pazienti ha sviluppato anticorpi anti-eptinezumab, con un’incidenza complessiva di anticorpi neutralizzanti del 7% (9/128).
Il 5,3% dei pazienti era positivo agli anticorpi anti-farmaco (anti-drug antibody, ADA) alla 48a settimana, il 4% era ADA positivo alla 72a settimana e tutti i pazienti, fatta eccezione per uno solo perso al controllo (follow-up), erano ADA negativi alla 104a settimana (l’ultima valutazione dello studio).
Negli studi clinici, le concentrazioni plasmatiche di eptinezumab sono risultate inferiori nei pazienti che avevano sviluppato gli anticorpi anti-eptinezumab.
Negli studi clinici non sono state riscontrate evidenze circa l’impatto dello sviluppo di anticorpi anti-eptinezumab sull’efficacia o sulla sicurezza.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco.
Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza I dati relativi all’uso di eptinezumab in donne in gravidanza sono in numero limitato.
Gli studi sugli animali con eptinezumab non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
È noto che le IgG umane attraversano la barriera placentare; pertanto, eptinezumab può essere trasmesso dalla madre al feto in sviluppo.
A scopo precauzionale, è preferibile evitare l’uso di VYEPTI durante la gravidanza.
Allattamento Non sono disponibili dati riguardanti la presenza di eptinezumab nel latte materno, gli effetti sui neonati allattati con latte materno o sulla produzione di latte.
È noto che nei primi giorni dopo la nascita, le IgG umane vengono escrete nel latte materno e la loro concentrazione diminuisce rapidamente nel periodo immediatamente successivo; di conseguenza, in questo breve lasso di tempo, un rischio per i neonati allattati con latte materno non può essere escluso,.
Successivamente, durante l’allattamento, è possibile prendere in considerazione l’uso di eptinezumab, solo se clinicamente necessario.
Fertilità L’effetto di eptinezumab sulla fertilità umana non è stato valutato.
Studi su animali con eptinezumab, non hanno mostrato alcun impatto sulla fertilità femminile e maschile (vedere paragrafo 5.3).

Conservazione

Conservare in frigorifero (2 °C - 8 °C).
Non congelare o agitare.
Tenere il flaconcino nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
Se viene rimosso dal frigorifero, VYEPTI deve essere utilizzato entro 7 giorni se conservato nella confezione originale a temperatura ambiente (fino a 25 °C), altrimenti deve essere smaltito.
Se viene conservato a una temperatura superiore o per un periodo più lungo, deve essere smaltito.
Dopo la diluizione, la soluzione per infusione di VYEPTI (VYEPTI e sodio cloruro allo 0,9% iniettabile) può essere conservata a temperatura ambiente (inferiore a 25 °C) o in frigorifero a 2 °C - 8 °C.
Dopo la diluizione, la soluzione per infusione di VYEPTI deve essere infusa entro 8 ore.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.