VISOFID 21CPR RIV 2MG+0,035MG

4,72 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: CIPROTERONE ACETATO/ETINILESTRADIOLO
  • ATC: G03HB01
  • Descrizione tipo ricetta: RNR - NON RIPETIBILE (EX C/F)
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: Il farmaco contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 01/01/2011

Trattamento dell’acne da moderata a grave correlata a sensibilità agli androgeni (con o senza seborrea) e/o irsutismo nelle donne in età fertile. Per il trattamento dell’acne, VISOFID dev’essere utilizzato esclusivamente dopo che la terapia topica od il trattamento antibiotico sistemico siano falliti. Poiché VISOFID è anche un contraccettivo ormonale, non dev’essere utilizzato in associazione ad altri contraccettivi ormonali (vedere paragrafo 4.3).
Ogni compressa rivestita contiene 2,0 mg di ciproterone acetato e 0,035 mg di etinilestradiolo. Eccipiente con effetti noti: lattosio e saccarosio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

I preparati estro-progestinici non devono essere usati in presenza di una delle condizioni sotto elencate.
• Gravidanza accertata o presunta.
• Allattamento.
• Giovani donne nelle quali i cicli mestruali non sono ancora stabilizzati.
• Precedenti personali o familiari di patologia tromboembolica venosa idiopatica (TEV), quando l’anamnesi familiare si riferisce a TEV in fratelli o genitori in età relativamente giovane.
• Processi trombotici o embolici venosi in atto.
• Processi trombotici o embolici arteriosi in atto o pregressi.
• Un alto rischio di trombosi venosa ed arteriosa (vedere 4.4 “Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego”).
• Disturbi cardiovascolari: ipertensione, patologia coronarica, valvulopatie, disturbi del ritmo che possono originare trombi.
• Anemia drepanocitica.
• Anamnesi di emicrania con sintomatologia neurologica focale.
• Diabete mellito complicato da micro o macroangiopatie.
• Patologia oftalmica di origine vascolare.
• Disturbi del metabolismo lipidico.
• Gravi disturbi della funzionalità epatica, finché gli indici di funzionalità epatica non siano tornati alla norma, ittero o intenso prurito gravidico nell’anamnesi, sindrome di Dubin-Johnson, sindrome di Rotor.
• Tumori epatici, in atto o pregressi (benigni o maligni).
• Meningioma o anamnesi di meningioma.
• Malattie displasiche mammarie accertate con visita medica specialistica.
• Patologie maligne ormono-dipendenti, accertate o sospette, degli organi genitali o della mammella.
• Emorragia vaginale di natura non accertata.
• Herpes gestationis nell’anamnesi.
• Peggioramento dell’otosclerosi in corso di gravidanza.
• Ipersensibilità nei confronti di uno qualunque dei componenti di VISOFID.
• Uso concomitante di un altro contraccettivo ormonale (vedere paragrafo 4.1) • Presenza od anamnesi positiva di trombosi venosa (trombosi venosa profonda, embolia polmonare) • Presenza od anamnesi positiva di trombosi arteriosa (ad es.
infarto miocardico) o condizioni prodromiche (ad es.
angina pectoris ed attacco ischemico transitorio) • Presenza od anamnesi positiva di accidente cerebrovascolare • Presenza di gravi o molteplici fattori di rischio di trombosi venosa od arteriosa (vedere paragrafo 4.4), come: - diabete mellito con sintomi vascolari; - ipertensione grave; - dislipoproteinemia grave.
• Predisposizione ereditaria od acquisita alla trombosi venosa od arteriosa, come resistenza alla proteina C attivata (activated protein C, APC), deficit di antitrombina III, deficit di proteina C, deficit di proteina S, iperomocisteinemia ed anticorpi antifosfolipidici (anticorpi anticardiolipina, anticoagulante tipo lupus) È controindicato l’uso concomitante di VISOFID con medicinali contenenti ombitasvir/paritaprevir/ritonavir e dasabuvir (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Qualora durante l'impiego di VISOFID compaia per la prima volta una qualunque di queste condizioni l'assunzione deve essere immediatamente interrotta.
VISOFID non deve essere utilizzato nell'uomo.

Posologia

Metodo di somministrazione Uso orale.
Posologia Avendo una composizione simile a quella dei contraccettivi orali combinati VISOFID inibisce l'ovulazione e pertanto previene il concepimento.
Le pazienti in trattamento con VISOFID, pertanto, non devono utilizzare altri contraccettivi ormonali in quanto ciò esporrebbe la paziente a dosi eccessive di ormoni senza alcuna necessità ai fini di un efficace trattamento contraccettivo.
Per la stessa ragione le donne che desiderano pianificare una gravidanza non dovrebbero assumere VISOFID.
VISOFID deve essere assunto regolarmente, per ottenere l’effetto terapeutico e la protezione contraccettiva desiderata.
Il regime posologico di VISOFID è analogo a quello della maggior parte dei contraccettivi orali combinati.
Ci si deve per tanto attenere alle stesse regole per la somministrazione.
I contraccettivi orali, assunti correttamente, hanno un tasso d’insuccesso di circa l’1% per anno.
L’assunzione irregolare di VISOFID può dare luogo ad emorragie intermestruali e può compromettere l’affidabilità terapeutica e contraccettiva.
Prima di iniziare l'assunzione di VISOFID, è opportuno eseguire una visita medica generale e ginecologica completa (compreso la mammella e lo striscio secondo Papanicolau) e valutare attentamente l'anamnesi familiare.
Se qualche membro della famiglia è stato affetto da malattie tromboemboliche (come trombosi venosa profonda, ictus, infarto miocardico) in giovane età, sarà necessario escludere eventuali disturbi della coagulazione.
Escludere uno stato di gravidanza.
Le compresse devono essere assunte con un po’ di liquido, ogni giorno approssimativamente alla stessa ora, nell’ordine indicato sulla confezione.
Primo ciclo L'assunzione delle compresse della prima confezione di VISOFID deve iniziare il 1° giorno del ciclo mestruale, cioè il primo giorno di mestruazione.
Il trattamento proseguirà con l'assunzione di una compressa in ognuno dei successivi 21 giorni, seguiti da un intervallo senza trattamento di 7 giorni, nel corso del quale si verificherà un’emorragia da sospensione.
Cicli successivi L'assunzione delle compresse della successiva confezione riprenderà dopo i 7 giorni di intervallo, nello stesso giorno della settimana nel quale è stata iniziata la prima confezione.
Passaggio da un contraccettivo orale a VISOFID La prima compressa di VISOFID deve essere assunta il primo giorno della emorragia che si verifica dopo l'assunzione dell'ultima compressa del precedente contraccettivo orale usato dalla paziente.
Assunzione irregolare Qualora la paziente dimenticasse di prendere una compressa di VISOFID all'ora consueta dovrà prenderla entro le successive 12 ore.
Se trascorrono più di 36 ore dall'assunzione dell'ultima compressa, la protezione contraccettiva non è più garantita.
Tralasciare la compressa dimenticata e riprendere la normale assunzione giornaliera, ma adottare ulteriori precauzioni contraccettive per il resto del ciclo, per evitare l'instaurarsi di una gravidanza che renderebbe necessaria l'immediata interruzione del trattamento.
Impiego post-partum e post-abortum Normalmente, dopo un parto o un aborto, VISOFID deve essere prescritto solo dopo il completamento del primo ciclo mestruale normale.
Qualora motivi medici impongano anche un immediato ed affidabile effetto contraccettivo, il trattamento con VISOFID potrà essere iniziato entro il 12° (ma non prima del 7°) giorno dopo il parto o non più tardi del 5° giorno dopo l'aborto.
Quando si somministrano contraccettivi orali nel periodo immediatamente successivo a un parto o un aborto, è necessario valutare l'aumento del rischio di malattia tromboembolica.
Assenza di emorragia da sospensione Qualora, in casi eccezionali, non si verifichi l'emorragia da sospensione, prima di continuare l'assunzione di VISOFID bisognerà escludere l'eventualità di una gravidanza in atto, che renderebbe necessaria l'immediata interruzione del trattamento.
Provvedimenti in caso di emorragia irregolare Si osservano a volte lievi emorragie (spotting) o emorragie intermestruali, in particolare durante i primi tre mesi di impiego, che cessano in genere spontaneamente.
La donna può quindi continuare l'assunzione di VISOFID anche in caso di emorragia irregolare.
Ove l’emorragia perduri o ricorra, sono consigliabili interventi diagnostici atti a escludere cause organiche e l'eventuale necessità di un raschiamento.
Ciò vale anche nel caso di lievi emorragie che si ripresentino ad intervalli irregolari in parecchi cicli consecutivi o si verifichino per la prima volta dopo un prolungato uso di VISOFID.
Disturbi gastrointestinali In caso di gravi disturbi gastrointestinali, l’assorbimento può essere incompleto.
Se si manifestano vomito o diarrea entro 3-4 ore dall'assunzione della compressa, l'efficacia contraccettiva potrebbe diminuire, come se fosse stata saltata una compressa, per cui continuare la normale assunzione giornaliera, ma adottare ulteriori precauzioni contraccettive per il resto del ciclo, per evitare l'instaurarsi di una gravidanza che renderebbe necessaria l'immediata interruzione del trattamento (vedere anche paragrafo 4.4 “Riduzione o perdita dell’efficacia”).
Se il disturbo gastrointestinale dovesse protrarsi, si dovranno prendere in considerazione altri metodi contraccettivi.
Durata d’impiego La durata d'uso dipende dalla gravità del quadro clinico e dalla risposta al trattamento; di norma il trattamento deve essere proseguito per molti mesi.
L’acne e la seborrea solitamente rispondono in tempi più brevi rispetto all’irsutismo.
Nel caso si ripresenti una recrudescenza dei sintomi dopo settimane o mesi dalla sospensione è necessario riprendere il trattamento con VISOFID.
Il tempo necessario al sollievo dei sintomi è di almeno tre mesi.
La necessità di proseguire il trattamento deve essere valutata periodicamente dal medico.
In caso di ripresa del trattamento con VISOFID (successivamente ad un intervallo libero da pillola di 4 settimane o più), deve essere preso in considerazione un aumento del rischio di tromboembolismo venoso (TEV).
Vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego.
Informazioni supplementari per categorie particolari di pazienti Popolazione pediatrica VISOFID è indicato solo dopo il menarca.
Popolazione geriatrica Non pertinente.
VISOFID non è indicato dopo la menopausa.Pazienti con compromissione della funzionalità epatica VISOFID è controindicato nelle pazienti con gravi malattie epatiche.
Vedere anche paragrafo 4.3.
Pazienti con compromissione della funzionalità renale VISOFID non è stato studiato in modo specifico in pazienti con funzionalità renale compromessa.

Avvertenze e precauzioni

VISOFID è composto dal progestinico ciproterone acetato e dall'estrogeno etinilestradiolo, e viene somministrato per 21 giorni del ciclo mestruale.
La sua composizione è simile a quella deicontraccettivi orali combinati.
L'esperienza clinica ed epidemiologica con combinazioni di estrogeni/progestinici come VISOFID è basata prevalentemente su contraccettivi orali combinati.
Pertanto, le seguenti avvertenze, relative all’uso dei contraccettivi orali combinati valgono anche per VISOFID.
Durata d’impiego Il tempo necessario al sollievo dei sintomi è di almeno tre mesi.
La necessità di proseguire il trattamento dev‘essere valutata periodicamente dal medico (vedere paragrafo 4.2).
Avvertenze: Il fumo di sigarette aumenta il rischio di gravi effetti collaterali cardiovascolari associati all'utilizzo di contraccettivi orali combinati o di VISOFID.
Tale rischio aumenta con l'età e con il numero di sigarette fumate (quindici o più sigarette al giorno), ed è più marcato nelle donne con più di trentacinque anni d'età.
Le donne che utilizzano contraccettivi orali combinati o VISOFID devono essere fermamente avvertite di non fumare.
Esame medico Prima di iniziare o di ricominciare la somministrazione di VISOFID si deve raccogliere una completa anamnesi clinica e si deve effettuare una visita medica, sulla base di quanto indicato alle voci “Controindicazioni” (sezione 4.3) e “Avvertenze” e deve essere ripetuta periodicamente.
Una visita medica periodica è importante perché alcune controindicazioni (per esempio un attacco ischemico transitorio, ecc.) o fattori di rischio (per esempio un'anamnesi familiare di trombosi venosa o arteriosa) possono comparire per la prima volta durante l'impiego di VISOFID.
La frequenza ed il tipo di queste visite devono essere adattati individualmente alla paziente, ma devono in genere rivolgere particolare attenzione alla pressione sanguigna, al seno, agli organi addominali e pelvici, compresa la citologia cervicale e gli esami di laboratorio rilevanti.
Le donne devono essere avvisate che le preparazioni come VISOFID non proteggono nei confronti dell'infezione da HIV (AIDS) né di altre malattie a trasmissione sessuale. In presenza di una qualsiasi delle condizioni o dei fattori di rischio riportati di seguito, i benefici dell’uso di VISOFID devono essere valutati caso per caso in rapporto ai possibili rischi e discussi con la donna prima che questa decida d‘iniziare ad assumere VISOFID.
In caso di peggioramento, esacerbazione o prima comparsa di una qualsiasi delle condizioni o dei fattori di rischio citati, la donna deve contattare il medico.
Il medico dovrà quindi decidere se l’uso di VISOFID debba essere interrotto.
Patologie circolatorie • L’uso di VISOFID comporta un aumento del rischio di tromboembolia venosa (TEV) in confronto al mancato uso.
L’aumento del rischio di TEV è massimo nel primo anno di utilizzo di VISOFID o in caso di ripresa del trattamento o passaggio da un altro trattamento dopo un intervallo di assunzione di almeno un mese.
La tromboembolia venosa può essere fatale nell’1-2% dei casi.
• Gli studi epidemiologici hanno evidenziato che l’incidenza di TEV è da 1,5 a 2 volte maggiore nelle utilizzatrici di VISOFID in confronto alle utilizzatrici di contraccettivi orali combinati contenenti levonorgestrel e può essere simile al rischio correlato ai contraccettivi orali combinati contenenti desogestrel/gestodene/drosperinone.
• È probabile che il gruppo di utilizzatrici di VISOFID comprenda pazienti che possono essere maggiormente a rischio d’incorrere in eventi cardiovascolari per cause ereditarie, come in caso di sindrome dell’ovaio policistico.
• Dagli studi epidemiologici emerge, inoltre, un’associazione tra l’uso dei contraccettivi ormonali ed un aumento del rischio di tromboembolia arteriosa (infarto miocardico, attacco ischemico transitorio).
• In casi estremamente rari, nelle utilizzatrici di contraccettivi ormonali è stata segnalata una trombosi a carico di altri vasi sanguigni, ad es.
delle vene e delle arterie epatiche, mesenteriche, renali, cerebrali o retiniche.
• I sintomi della trombosi venosa od arteriosa o di un accidente cerebrovascolare possono comprendere: insolito dolore e/o gonfiore unilaterale all’arto inferiore; dolore improvviso ed intenso al torace, con o senza irradiazione al braccio sinistro; dispnea improvvisa; crisi improvvisa di tosse; qualsiasi cefalea inusuale, grave e prolungata; improvvisa perdita parziale o totale del visus; diplopia; disartria od afasia; vertigine; collasso con o senza crisi focale; improvvisa debolezza od intorpidimento molto marcato a carico di un lato o di una parte del corpo; disturbi motori; addome acuto.
• Il rischio di eventi tromboembolici venosi aumenta con: - l’aumentare dell’età; - l’abitudine al fumo (il rischio aumenta ulteriormente nelle forti fumatrici e con l’aumento dell’età, in particolare nelle donne sopra i 35 anni.
Le donne di età superiore ai 35 anni devono essere esortate a non fumare se desiderano utilizzare VISOFID); - un’anamnesi familiare positiva (cioè tromboembolia venosa pregressa in un fratello/sorella o genitore in età relativamente giovane).
In caso di sospetta predisposizione ereditaria, la donna deve consultare uno specialista prima che si decida l'uso di un qualsiasi contraccettivo ormonale; - immobilizzazione prolungata, interventi di chirurgia maggiore, qualsiasi intervento chirurgico agli arti inferiori o trauma maggiore.
In tali situazioni è opportuno sospenderne l’uso (in caso di interventi di chirurgia elettiva, almeno quattro settimane in anticipo) e non riprenderlo prima che siano trascorse due settimane dopo la completa mobilizzazione.
Un trattamento antitrombotico dev’essere preso in considerazione se l’uso di VISOFID non è stato interrotto.
- obesità (indice di massa corporea superiore a 30 kg/m²).
• Il rischio di complicanze tromboemboliche arteriose o di un accidente cerebrovascolare aumenta con: - l’aumentare dell’età; - l’abitudine al fumo (il rischio aumenta ulteriormente nelle forti fumatrici e con l’aumento dell’età, in particolare nelle donne sopra i 35 anni.
Le donne di età superiore ai 35 anni devono essere esortate a non fumare se desiderano utilizzare VISOFID); - dislipoproteinemia; - obesità (indice di massa corporea superiore a 30 kg/m²); - ipertensione; - emicrania; - valvulopatia cardiaca; - fibrillazione atriale; - anamnesi familiare positiva (trombosi arteriosa pregressa in un fratello/sorella o genitore in età relativamente giovane).
In caso di sospetta predisposizione ereditaria, la donna deve consultare uno specialista prima che si decida l'uso di un qualsiasi contraccettivo ormonale.
• Le altre condizioni mediche che sono state associate ad eventi avversi circolatori comprendono diabete mellito, lupus eritematoso sistemico, sindrome uremico-emolitica, malattie intestinali infiammatorie croniche (ad es.
morbo di Crohn o colite ulcerosa) e anemia falciforme.
• L’aumento del rischio di tromboembolia nel puerperio deve essere tenuto in considerazione (per informazioni su “Gravidanza e allattamento” vedere paragrafo 4.6).
• Un aumento della frequenza o gravità dell’emicrania (che può essere prodromica ad un evento cerebrovascolare) durante l’uso di VISOFID può essere motivo di interruzione immediata del suo uso.
Non vi è consenso sul possibile ruolo di vene varicose e tromboflebite superficiale nel tromboembolismo venoso.
Le utilizzatrici di VISOFID devono essere specificamente istruite a contattare il medico in caso di possibili sintomi di trombosi.
In caso di trombosi sospetta o confermata, l’uso di VISOFID dev’essere interrotto.
Dev’essere iniziata una contraccezione adeguata a causa della teratogenicità della terapia anticoagulante (cumarine).
Gli eventi di tromboembolismo arterioso possono essere pericolosi per la vita o possono avere esito fatale.
Nelle donne che possiedono una combinazione di fattori di rischio o che mostrano una gravità maggiore per un singolo fattore di rischio bisogna considerare il potenziale per un aumento sinergico di rischio di trombosi.
Questo incremento del rischio può essere maggiore rispetto al semplice rischio cumulativo dei fattori.
VISOFID non deve essere prescritto nel caso in cui la valutazione del rapporto rischio/ beneficio risulti negativa (vedere “Controindicazioni”).
Tumori Carcinoma degli organi riproduttivi e della mammella In alcuni studi epidemiologici è stato riportato un aumentato rischio di cancro della cervice in donne che utilizzano associazioni estro-progestiniche orali per periodi prolungati; tuttavia continua a non esservi consenso su quanto questo risultato sia attribuibile ad effetti confondenti, dovuti a comportamenti sessuali e ad altri fattori, quali il papilloma virus umano (HPV).
Una meta-analisi su 54 studi epidemiologici ha evidenziato che le donne che stanno utilizzando associazioni estro-progestiniche orali hanno un rischio relativo lievemente aumentato (RR=1,24) di avere una diagnosi di cancro della mammella.
L'eccesso di rischio scompare gradualmente nel corso dei dieci anni successivi all'interruzione del trattamento.
Poiché nelle donne al di sotto dei quaranta anni il cancro mammario è un evento raro, il maggior numero delle diagnosi di cancro mammario nelle donne che assumono o hanno assunto di recente un'associazione estro-progestinica orale è basso rispetto al rischio di cancro mammario che si corre durante l'intera vita di una donna.
Questi studi non forniscono alcuna prova di un rapporto causale.
L'incremento di rischio che si è osservato può essere dovuto ad una più precoce diagnosi di cancro mammario nelle donne che assumono associazioni estro-progestiniche orali, agli effetti biologici degli stessi o ad una combinazione di entrambi i fattori.
Il cancro mammario, diagnosticato nelle utilizzatrici di associazioni estro-progestiniche orali, tende ad essere clinicamente meno avanzato rispetto a quello diagnosticato nelle donne che non hanno mai usato un'associazione estro-progestinica orale.
Neoplasia epatica Nelle donne che assumono associazioni estro-progestiniche orali sono stati riportati, raramente, tumori epatici benigni e, ancor più raramente, tumori epatici maligni.
In casi isolati, questi tumori hanno provocato un'emorragia intraddominale che ha messo la paziente in pericolo di vita.
Se una donna che assume un'associazione estro-progestinica orale dovesse presentare forte dolore nella parte superiore dell'addome, epatomegalia o segni indicativi di emorragia intraddominale, la diagnosi differenziale deve tenere conto della possibilità che si tratti di un tumore epatico.
Le neoplasie possono essere pericolose per la vita o possono avere esito fatale.
Meningioma: È stata segnalata la comparsa di meningiomi (singoli e multipli) in associazione con l’uso di ciproterone acetato, in particolare a dosi elevate pari o superiori a 25 mg e oltre e per un tempo prolungato (vedere paragrafo 5.1).
Se a un paziente viene diagnosticato un meningioma, qualsiasi trattamento contenente ciproterone, VISOFID incluso, deve essere interrotto come misura precauzionale.
Altre condizioni Funzionalità epatica Disturbi acuti o cronici della funzione epatica possono richiedere l'interruzione del trattamento con VISOFID finché i markers della funzionalità epatica non siano tornati alla norma.
La ricomparsa di ittero colestatico già manifestatosi in gravidanza o durante precedente trattamento con steroidi sessuali richiede l'interruzione di VISOFID.
Malattie della cistifellea Studi precedenti avevano riportato un aumentato rischio relativo di interventi alla colecisti in donne che utilizzano associazioni estro-progestiniche orali ed estrogeni.
Studi più recenti hanno comunque mostrato che il rischio relativo di sviluppare malattia alla colecisti nelle donne che utilizzano associazioni estro-progestiniche orali, può essere minimo.
Lesioni oculari Durante l'utilizzo di associazioni estro-progestiniche orali sono stati riportati casi di trombosi alla retina.
Se si verifica una non spiegabile parziale o completa perdita della vista, l'insorgenza di proptosi o diplopia, papilledema o lesioni vascolari della retina, l'uso di VISOFID deve essere interrotto e deve essere valutata immediatamente la causa.
Cefalea La comparsa o l'esacerbazione di emicrania o lo sviluppo di cefalea con una nuova caratteristica che è ricorrente, persistente e di grave entità, costituiscono situazioni che richiedono l'interruzione di VISOFID e la valutazione della causa.
Effetti sul metabolismo dei lipidi e dei carboidrati Benché le associazioni estro-progestiniche orali possono influenzare la resistenza periferica all'insulina e la tolleranza al glucosio, non vi è prova della necessità di un aggiustamento del regime terapeutico nelle pazienti diabetiche che usano associazioni estro-progestiniche.
Tuttavia durante l'assunzione di VISOFID le pazienti diabetiche devono essere attentamente seguite.
Donne con ipertrigliceridemia o storia familiare di questa condizione possono presentare un aumentato rischio di pancreatite qualora assumano associazioni estro-progestiniche orali.
Livello dei folati I livelli sierici dei folati possono essere diminuiti dalla terapia con associazioni estro-progestiniche orali.
Questa potrebbe avere un'importanza clinica se la donna inizierà una gravidanza poco tempo dopo l'interruzione di VISOFID.
Ritenzione dei liquidi Le associazioni estro-progestiniche orali devono essere prescritte con cautela alle donne le cui condizioni mediche potrebbero essere aggravate dalla ritenzione dei liquidi.
Elevata pressione sanguigna L'uso delle associazioni estro-progestiniche orali è controindicato in donne con storia di ipertensione o con malattie correlate all'ipertensione o malattie renali (vedere sezione 4.3).
Se donne ipertese scelgono di utilizzare VISOFID, devono essere tenute sotto stretto controllo e, nel caso si verificasse un significativo aumento della pressione sanguigna, l'assunzione di VISOFID deve essere interrotta.
Benché in molte donne che assumono associazioni estro-progestiniche orali o VISOFID sia stato riscontrato un lieve innalzamento della pressione sanguigna, un aumento clinicamente rilevante è evento raro.
Tuttavia, se durante l'uso di un'associazione estro-progestinica orale si verifica ipertensione clinicamente significativa, per prudenza il medico deve far sospendere l'assunzione del prodotto e trattare l'ipertensione.
Se appropriato l'impiego dell'associazione estro-progestinica orale può essere ripreso qualora, a seguito di terapia antiipertensiva, siano stati ottenuti valori normali di pressione sanguigna.
Patologia dell'intestino In concomitanza all'impiego di associazioni estro-progestiniche orali sono stati riportati morbo di Chron e colite ulcerosa.
Disturbi della sfera emotiva L’umore depresso e la depressione sono effetti indesiderati ben noti dell’uso di contraccettivi ormonali (vedere paragrafo 4.8).
La depressione può essere grave ed è un fattore di rischio ben noto per il comportamento suicidario e il suicidio.
Alle donne va consigliato di contattare il medico in caso di cambiamenti d’umore e sintomi depressivi, anche se insorti poco dopo l’inizio del trattamento.
Le donne che, durante l'assunzione di associazioni estro-progestiniche orali, diventano significativamente depresse devono interrompere il trattamento per determinare se tale sintomo è farmaco-correlato.
Donne con storia di depressione devono essere tenute sotto controllo e il trattamento deve essere sospeso se si presenta una depressione di grado grave.
Sanguinamenti irregolari Durante l'assunzione di qualunque associazione estro-progestinica orale possono verificarsi sanguinamenti vaginali irregolari (spotting o emorragia da rottura), soprattutto nei primi mesi di trattamento.
Pertanto, la valutazione di un qualunque sanguinamento vaginale irregolare ha significato solo dopo una fase di assestamento di circa tre cicli di trattamento.
Se le emorragie irregolari persistono o si manifestano dopo cicli precedentemente regolari, si deve prendere in considerazione un'eziologia non ormonale e, per escludere malignità o una gravidanza, devono essere attuate misure diagnostiche adeguate, che possono comprendere un raschiamento.
In alcune donne può non presentarsi emorragia da sospensione durante l'intervallo libero da trattamento.
Se VISOFID è stato assunto secondo quanto descritto alla sezione 4.2 è improbabile che si sia instaurata una gravidanza.
Tuttavia, se prima della mancata emorragia da sospensione VISOFID non è stato assunto correttamente o se le emorragie da sospensione non verificatesi sono due, prima di continuare ad assumere VISOFID si deve escludere una gravidanza.
Durante l'assunzione di associazioni estro-progestiniche orali può comparire occasionalmente cloasma, soprattutto nelle donne con storia di cloasma gravidico; le pazienti con tendenza al cloasma devono evitare l'esposizione al sole o alle radiazioni ultraviolette.
Sia durante la gravidanza che durante l'assunzione di associazioni estro-progestiniche orali è stata riportata comparsa o aggravamento delle condizioni di seguito elencate, tuttavia non vi è prova conclusiva per quanto attiene la correlazione tra dette condizioni e associazioni estro-progestiniche orali: ittero e/o prurito da colestasi, formazione di calcoli biliari, porfiria, lupus eritematoso sistemico, sindrome uremico-emolitica, corea di Sydenham, herpes gestationis, perdita dell'udito da otosclerosi, epilessia .
Angioedema In donne affette da angioedema ereditario, gli estrogeni esogeni possono indurre o esacerbare i sintomi di angioedema.
Aumento di ALT Durante gli studi clinici con pazienti in trattamento per infezioni da virus dell’epatite C (HCV) con medicinali contenenti ombitasvir/paritaprevir/ritonavir e dasabuvir con o senza ribavirin, si sono verificati aumenti delle transaminasi (ALT) più alti di 5 volte il normale limite superiore (ULN) in modo significativamente più frequente in donne che utilizzavano medicinali contenenti etinilestradiolo come contraccettivi ormonali combinati (COC) (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
Riduzione o perdita dell’efficacia L'efficacia delle associazioni estro-progestiniche orali può diminuire in caso si dimentichi di assumere compresse (sezione 4.2) o in caso di vomito e/o diarrea (sezione 4.2), oppure in caso di assunzione contemporanea di altri medicinali (sezione 4.5).
Preparazioni a base di Hypericum perforatum non dovrebbero essere assunte in contemporanea con medicinali contenenti contraccettivi orali, digossina, teofillina, carbamazepina, fenobarbital, fenitoina a causa del rischio di un decremento dei livelli plasmatici e di diminuzione dell'efficacia terapeutica delle associazioni estro-progestiniche orali, digossina, teofillina, carbamazepina, fenobarbital, fenitoina (vedi sezione 4.5 “Interazioni con altri farmaci ed altre forme d’ interazione”).
Motivi che richiedono l'immediata sospensione del trattamento con Visofid: 1.
insorgenza per la prima volta, o esacerbazione, di emicranie o aumento della frequenza di cefalee di intensità insolita; 2.
improvvisi disturbi della vista o dell'udito o altri disturbi della percezione; 3.
primi sintomi di tromboflebite o sintomi tromboembolici (ad es.
dolori insoliti o edema agli arti inferiori, dolore puntorio durante la respirazione o tosse di natura non accertata).
Sensazione di dolore e costrizione al petto; 4.
sei settimane prima di un intervento chirurgico rilevante (ad es.
addominale, ortopedico) inclusi interventi chirurgici agli arti inferiori e terapia sclerosante delle varici, e per tutta la durata di uno stato di immobilizzazione, come in caso di incidenti o interventi chirurgici.
Il trattamento con VISOFID potrà essere ripreso due settimane dopo la piena ripresa deambulatoria.
In caso di interventi d'emergenza, sarà indicata una profilassi antitrombotica come ad es.
eparina sottocutanea; 5.
insorgenza di ittero, epatite, prurito generalizzato; 6.
aumento delle crisi epilettiche; 7.
sensibile aumento della pressione arteriosa; 8.
insorgenza di depressione grave; 9.
dolore intenso nella regione addominale superiore o ingrossamento del fegato; 10.
peggioramento delle condizioni che notoriamente peggiorano durante l'uso dei contraccettivi orali o durante la gravidanza; 11.
la gravidanza è ragione per l'immediata sospensione del trattamento, poiché alcuni studi suggeriscono che i contraccettivi orali assunti nelle fasi iniziali della gravidanza potrebbero aumentare leggermente il rischio di malformazioni fetali.
Altre sperimentazioni non hanno evidenziato tale rischio.
Tale possibilità tuttavia non può essere esclusa, anche se il rischio è sicuramente molto basso.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti VISOFID contiene lattosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
VISOFID contiene saccarosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insufficienza di sucrasi isomaltasi, non devono assumere questo medicinale.

Interazioni

Nota: devono essere consultate le informazioni riguardanti la prescrizione di medicinali concomitanti per identificare potenziali interazioni.
Effetti di altri medicinali su VISOFID L’interazione può avvenire con medicinali che inducono gli enzimi microsomiali la quale può portare ad un aumento della clearance degli ormoni sessuali e che può portare ad emorragia da rottura o ridurre l'efficacia del contraccettivo orale.
L’induzione enzimatica può essere già osservata dopo qualche giorno di trattamento.
L’induzione enzimatica massimale si osserva generalmente entro poche settimane.
Dopo l’interruzione della terapia l’induzione enzimatica può persistere per circa 4 settimane.
Le donne sottoposte a trattamenti con uno o più farmaci appartenenti ad una qualunque delle summenzionate classi devono temporaneamente adottare un metodo contraccettivo di barriera per tutta la durata di assunzione contemporanea del farmaco e nei 28 giorni successivi alla sospensione della terapia.
Se la somministrazione del farmaco concomitante prosegue anche dopo la fine di una confezione di Visofid, la successiva confezione del contraccettivo dovrà essere iniziata senza osservare il consueto intervallo libero da pillola.
Le seguenti interazioni sono state riferite in letteratura.
Sostanze che aumentano la clearance di VISOFID (diminuzione dell’efficacia di VISOFID a causa dell’induzione enzimatica) per es.: Fenitoina, barbiturici, primidone, carbamazepina, rifampicina e probabilmente anche oxcarbazepina, topiramato, felbamato, griseofulvina e prodotti contenenti l’erba di San Giovanni).
Sostanze con effetto variabile sulla clearance di VISOFID, per esempio: Quando vengono somministrati con VISOFID molti HIV/HCV inibitori delle proteasi ed i non nucleosidi inibitori della trascrittasi inversa possono far aumentare o far diminuire la concentrazione plasmatica di estrogeni e progestinici.
I cambiamenti possono essere clinicamente rilevanti in alcuni casi.
Preparazioni a base di Hypericum perforatum non dovrebbero essere somministrate contemporaneamente a contraccettivi orali, in quanto si potrebbe avere una perdita dell'efficacia anticoncezionale.
Sono state riportate gravidanze indesiderate e ripresa del ciclo mestruale.
Ciò a seguito dell'induzione degli enzimi responsabili del metabolismo dei farmaci da parte delle preparazioni a base di Hypericum perforatum.
L'effetto di induzione può persistere per almeno 2 settimane dopo l'interruzione del trattamento con prodotti a base di Hypericum perforatum.
Sostanze che riducono la clearance dei contraccettivi ormonali combinati (inibitori enzimatici) La rilevanza clinica delle potenziali interazioni con inibitori enzimatici rimane sconosciuta.
La somministrazione concomitante di inibitori potenti del CYP3A4 può aumentare le concentrazioni di estrogeno, di progestinico o di entrambi.
È stato dimostrato che dosi di Etoricoxib da 60 a 120 mg/die aumentano le concentrazioni plasmatiche di etinilestradiolo da 1,4 a 1,6 volte, rispettivamente quando assunte in concomitanza con un contraccettivo ormonale combinato contenente 0,035 mg di etinilestradiolo.
Effetti delle combinazioni di estrogeno/progesterone su altri prodotti medicinali Le associazioni estro-progestiniche come VISOFID possono interferire con il metabolismo di altri farmaci.
Pertanto le loro concentrazioni plasmatiche o tissutali possono esserne influenzate, nel senso di un aumento (ad es.
la ciclosporina) o di una diminuzione (ad es.
la lamotrigina).
Consultare le istruzioni del farmaco concomitante.
Dati clinici suggeriscono che l’etinilestradiolo inibisce la clearance dei substrati del CYP1A2 portando a un debole (es.
teofillina) o moderato (ad es.
tizanidina) aumento della loro concentrazione plasmatica.
• Interazioni farmacodinamiche L’uso concomitante con medicinali contenenti ombitasvir/paritaprevir/ritonavir e dasabuvir, con o senza ribavirin può aumentare il richio di aumento delle ALT (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Perciò, le utilizzatrici di VISOFID devono passare ad un metodo alternativo di contraccezione (esempio contraccettivo con solo progestinico o metodi non ormonali) prima di iniziare la terapia con questo regime di associazione.
Il trattamento con VISOFID può essere ripreso 2 settimane dopo la fine del trattamento con tale regime di associazione.
Esami di laboratorio L’uso di VISOFID può influenzare i risultati di alcuni esami di laboratorio tra i quali parametri biochimici della funzionalità epatica, tiroidea, surrenalica e renale, livelli plasmatici delle proteine di trasporto, per esempio della globulina legante i corticosteroidi e delle frazioni lipido/lipoproteiche, parametri del metabolismo glucidico, della coagulazione e della fibrinolisi.
Le variazioni rientrano, in genere, nel range dei valori normali di laboratorio.
Il personale di laboratorio dovrà essere informato dell'uso di VISOFID quando vengono richiesti dei test di laboratorio.

Effetti indesiderati

4.8.1 Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse più comuni riportate con VISOFID sono: nausea, dolori addominali, aumento di peso, cefalea, umore depresso, umore alterato, dolore mammario, dolorabilità mammaria.
Si verificano in ≥ 1% delle utilizzatrici.
In tutte le donne che usano VISOFID vi è un aumento del rischio di tromboembolismo (vedere paragrafo 4.4).
4.8.2 Tabella delle reazioni avverse
Classificazione Sistemica Organica (MeDRA) Comune (≥1/100, <1/10) Non Comune (≥1/1000, <1/100) Raro (≥1/10000, <1/1000) Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Patologie dell’occhio Intolleranza alle lenti a contatto
Patologie gastrointestinali Nausea Dolore addominale Vomito Diarrea
Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità
Esami diagnostici Peso aumentato  Peso diminuito
Disturbi del metabolismo e della nutrizione  Ritenzione di liquidi 
Patologie del sistema nervoso Cefalea Emicrania 
Disturbi psichiatrici Umore depresso Umore alterato Libido diminuita Libido aumentata
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Dolore mammario, dolorabilità mammaria Ipertrofia del seno Secrezione vaginale Secrezione mammaria
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo  Eruzione cutanea Orticaria Eritema nodoso Eritema multiforme o polimorfo 
Patologie vascolari   Tromboembolia Aumento della pressione sanguigna
4.8.3 Descrizione di alcune reazioni avverse Nelle donne che usano contraccettivi ormonali combinati è stato osservato un maggior rischio di eventi trombotici e tromboembolici arteriosi e venosi, tra cui infarto miocardico, ictus, attacchi ischemici transitori, trombosi venosa ed embolia polmonare, e tale rischio è discusso più dettagliatamente nel paragrafo 4.4.
Nelle utilizzatrici di contraccettivi ormonali combinati sono state segnalate le seguenti reazioni avverse gravi, discusse nel paragrafo 4.4 “Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego”: - disturbi tromboembolici venosi; - disturbi tromboembolici arteriosi; - ipertensione; - tumori epatici; - insorgenza o aggravamento di condizioni per le quali l’associazione con l’uso dei contraccettivi orali combinati non è dimostrata: morbo di Crohn, colite ulcerosa, epilessia, mioma uterino, porfiria, lupus eritematoso sistemico, herpes gestationis, corea di Sydenham, sindrome emolitico-uremica, ittero colestatico; - cloasma; - disturbi cronici o acuti della funzionalità epatica possono richiedere l’interruzione dei contraccettivi orali combinati fino a quando gli indici di funzionalità epatica non siano ritornati nella norma; nelle donne con angioedema ereditario gli estrogeni esogeni possono indurre o aggravare i sintomi dell’angioedema.
La frequenza di diagnosi di cancro alla mammella tra le utilizzatrici di contraccettivi orali combinati è aumentata molto lievemente.
Dato che il cancro alla mammella è raro nelle donne di età inferiore a 40 anni, il numero di casi in più è modesto rispetto al rischio complessivo di cancro alla mammella.
Non è noto se vi sia un nesso di causalità con i contraccettivi orali combinati.
Per ulteriori informazioni vedere i paragrafi 4.3 e 4.4.
L’interazione tra contraccettivi orali ed altri farmaci (induttori enzimatici) può causare sanguinamento da rottura e/o insuccesso della contraccezione stessa (vedere paragrafo 4.5).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza L'assunzione di VISOFID è controindicata in gravidanza.
In caso di gravidanza durante l’assunzione di VISOFID, interrompere immediatamente l’assunzione del preparato.
Allattamento L'uso di VISOFID è controindicato durante l’allattamento.
Il ciproterone acetato si trasferisce nel latte materno.
Circa lo 0,2% della dose materna viene assorbito dal neonato attraverso il latte, corrispondendo ad una dose di circa 1 mcg/kg.
Durante l'allattamento lo 0,02% della dose giornaliera materna di etinilestradiolo può essere trasferita con il latte al neonato.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 25 °C.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.