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Prezzo indicativo
Principio attivo: VILDAGLIPTIN/METFORMINA CLORIDRATO
Data ultimo aggiornamento:
30/04/2023
Vildagliptin e Metformina Aurobindo è indicato nel trattamento del diabete mellito di tipo 2: - Vildagliptin e Metformina Aurobindo è indicato nel trattamento di pazienti adulti che non sono in grado di ottenere un sufficiente controllo glicemico con la dose massima tollerata della sola metformina orale o che sono già in terapia con una associazione di vildagliptin e metformina somministrate in compresse separate. - Vildagliptin e Metformina Aurobindo è indicato in combinazione con una sulfonilurea (triplice terapia di associazione) come terapia aggiuntiva alla dieta ed all’esercizio fisico in pazienti adulti non adeguatamente controllati con metformina ed una sulfonilurea. - Vildagliptin e Metformina Aurobindo è indicato per la triplice terapia di associazione con insulina come terapia aggiuntiva alla dieta e all’esercizio fisico per migliorare il controllo glicemico in pazienti adulti per i quali l’insulina a dose stabile e metformina da sole non forniscono un controllo glicemico adeguato.
Vildagliptin e Metformina Aurobindo 50 mg/850 mg compresse rivestite con film Ogni compressa rivestita con film contiene 50 mg di vildagliptin e 850 mg di metformina cloridrato (equivalenti a 660 mg di metformina). Eccipienti con effetti noti Contiene 1,690 mg di maltodestrina (che contiene glucosio). Vildagliptin e Metformina Aurobindo 50 mg/1000 mg compresse rivestite con film Ogni compressa rivestita con film contiene 50 mg di vildagliptin e 1000 mg di metformina cloridrato (equivalenti a 780 mg di metformina). Eccipienti con effetti noti Contiene 1,975 mg di maltodestrina (che contiene glucosio). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- - Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
- Qualsiasi tipo di acidosi metabolica acuta (come acidosi lattica, chetoacidosi diabetica).
- Pre-coma diabetico.
- Insufficienza renale severa (GFR < 30 ml/min) (vedere paragrafo 4.4).
- Condizioni acute potenzialmente in grado di alterare la funzionalità renale, come: • disidratazione • infezione grave • shock • somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati (vedere paragrafo 4.4).
- Patologie acute o croniche che possono causare ipossia tissutale, come: • insufficienza cardiaca o respiratoria • recente infarto del miocardio • shock - Compromissione della funzionalità epatica (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 4.8).
- Intossicazione alcolica acuta, alcolismo.
- Allattamento al seno (vedere paragrafo 4.6). Posologia
- Posologia Adulti con normale funzione renale (GFR ≥ 90 ml/min) La dose di terapia anti-iperglicemica con Vildagliptin e Metformina Aurobindo deve essere individualizzata sulla base dell’attuale regime terapeutico del paziente, dell’efficacia e della tollerabilità senza superare la dose massima giornaliera raccomandata di 100 mg di vildagliptin.
Vildagliptin e Metformina Aurobindo può essere iniziato o con la compressa rivestita con film da 50 mg/850 mg o da 50 mg/1000 mg due volte al giorno, una compressa rivestita con film al mattino e l’altra alla sera.
- Per pazienti non adeguatamente controllati alla dose massima tollerata di metformina in monoterapia: La dose iniziale di Vildagliptin e Metformina Aurobindo deve fornire 50 mg di vildagliptin due volte al giorno (100 mg di dose totale giornaliera) più la dose di metformina già in uso.
- Per pazienti che passano da una co-somministrazione di vildagliptin e metformina in compresse separate: Vildagliptin e Metformina Aurobindo deve essere iniziato con la dose di vildagliptin e metformina già in uso.
- Per pazienti non adeguatamente controllati con la duplice associazione con metformina e una sulfonilurea: Le dosi di Vildagliptin e Metformina Aurobindo devono fornire 50 mg di vildagliptin due volte al giorno (100 mg di dose totale giornaliera) e la dose di metformina simile alla dose già in uso.
Quando Vildagliptin e Metformina Aurobindo è utilizzato in associazione con una sulfonilurea, per ridurre il rischio di ipoglicemia, può essere presa in considerazione una dose di sulfonilurea più bassa.
- Per pazienti non adeguatamente controllati con la duplice terapia di associazione con insulina e la dose massima tollerata di metformina: La dose di Vildagliptin e Metformina Aurobindo deve fornire 50 mg di vildagliptin due volte al giorno (100 mg di dose totale giornaliera) ed una dose di metformina simile alla dose già in uso.
La sicurezza e l’efficacia di vildagliptin e metformina come terapia triplice orale in associazione con un tiazolidinedione non sono stati stabiliti.
Popolazioni speciali Anziani (≥ 65 anni) Poiché la metformina viene escreta per via renale ed i pazienti anziani hanno la tendenza a presentare una riduzione della funzione renale, si deve sottoporre a controllo regolare la funzione renale dei pazienti anziani che assumono Vildagliptin e Metformina Aurobindo (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Compromissione renale La velocità di filtrazione Glomerulare (GFR) deve essere valutata prima di iniziare il trattamento con medicinali contenenti metformina e, successivamente, almeno una volta all’anno.
Nei pazienti con aumentato rischio di ulteriore progressione della compromissione renale e negli anziani, la funzione renale deve essere valutata più frequentemente, ad es.
ogni 3-6 mesi.
La dose massima giornaliera di metformina deve essere preferibilmente suddivisa in 2-3 dosi giornaliere.
I fattori che possono aumentare il rischio di acidosi lattica (vedere paragrafo 4.4) devono essere riesaminati prima di prendere in considerazione l’inizio del trattamento con metformina in pazienti con GFR < 60 ml/min.
Qualora non fosse disponibile un dosaggio adeguato di vildagliptin/metformina cloridrato, i singoli monocomponenti devono essere utilizzati al posto dell’associazione a dose fissa.
GFR ml/min | Metformina | Vildagliptin |
60-89 | La massima dose giornaliera è 3.000 mg. Una riduzione della dose può essere presa in considerazione a fronte del peggioramento della funzionalità renale. | Nessun aggiustamento di dose. |
45-59 | La massima dose giornaliera è 2.000 mg. La dose iniziale non deve superare metà della dose massima. | La dose massima giornaliera totale è 50 mg. |
30-44 | La massima dose giornaliera è 1.000 mg. La dose iniziale non deve superare metà della dose massima. |
<30 | Metformina è controindicata. |
Compromissione epatica Vildagliptin e Metformina Aurobindo non deve essere usato in pazienti con compromissione epatica, compresi i pazienti che prima del trattamento hanno valori di alanina aminotransferasi (ALT) o aspartato aminotransferasi (AST) > 3 volte il limite superiore della norma (ULN) (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 4.8).
Popolazione pediatrica L’uso di Vildagliptin e Metformina Aurobindo non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti (< 18 anni).
La sicurezza e l’efficacia di vildagliptin/metformina cloridrato nei bambini e negli adolescenti (< 18 anni) non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione Uso orale.
Assumere Vildagliptin e Metformina Aurobindo con il cibo, oppure immediatamente dopo il pasto, può ridurre i sintomi gastrointestinali associati alla metformina (vedere anche paragrafo 5.2). Avvertenze e precauzioni
- Generali Vildagliptin e Metformina Aurobindo non è un sostituto dell’insulina nei pazienti insulino-dipendenti e non deve essere usato in pazienti con diabete di tipo 1.
Acidosi lattica L’acidosi lattica, una complicanza metabolica molto rara ma grave, insorge con maggior frequenza a causa del peggioramento acuto della funzionalità renale o di malattia cardiorespiratoria o sepsi.
L’accumulo di metformina si manifesta con il peggioramento acuto della funzionalità renale e aumenta il rischio di acidosi lattica.
In caso di disidratazione (diarrea o vomito grave, febbre o ridotta assunzione di liquidi), la somministrazione di metformina deve essere interrotta temporaneamente e si deve raccomandare al paziente di rivolgersi a un operatore sanitario.
Deve essere prestata cautela nell’iniziare il trattamento con medicinali che possano compromettere in modo acuto la funzionalità renale (come antipertensivi, diuretici e FANS) in pazienti trattati con metformina.
Altri fattori di rischio di acidosi lattica sono l’eccessivo consumo di alcol, la compromissione epatica, il diabete scarsamente controllato, la chetosi, il digiuno prolungato e qualsiasi condizione associata ad ipossia, nonché l’uso in concomitanza di medicinali che possono causare acidosi lattica (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
I pazienti e/o coloro che li assistono devono essere informati in merito al rischio di acidosi lattica.
L’acidosi lattica è caratterizzata da dispnea acidotica, dolore addominale, crampi muscolari, astenia e ipotermia seguiti da coma.
In presenza di sintomi sospetti, il paziente deve interrompere l’assunzione di metformina e richiedere immediatamente assistenza medica.
I risultati diagnostici di laboratorio sono pH ematico ridotto (< 7,35), un aumento dei livelli di lattato plasmatico (> 5 mmol/l) e un aumento gap anionico e del rapporto lattato/piruvato.
Somministrazione di agenti di contrasto iodati La somministrazione intravascolare di agenti di contrasto iodati può portare a nefropatia indotta da mezzo di contrasto, risultante nell’accumulo di metformina e maggior rischio di acidosi lattica.
La somministrazione di metformina deve essere interrotta prima o nel momento in cui viene effettuata l’indagine di imaging e non deve essere ripresa finché non siano trascorse almeno 48 ore, a condizione che la funzionalità renale sia stata rivalutata e trovata stabile (vedere paragrafi 4.2 e 4.5.) Funzione renale La GFR deve essere valutata prima di iniziare il trattamento e, successivamente, a intervalli regolari (vedere paragrafo 4.2).
Metformina è controindicata in pazienti con GFR < 30 ml/min e deve essere interrotta temporaneamente in presenza di condizioni patologiche che alterano la funzionalità renale (vedere paragrafo 4.3).
Compromissione della funzionalità epatica I pazienti con compromissione della funzionalità epatica, compresi i pazienti con ALT o AST > 3 volte ULN prima del trattamento, non devono essere trattati con Vildagliptin e Metformina Aurobindo (vedere paragrafi 4.2, 4.3 e 4.8).
Controllo degli enzimi epatici Con vildagliptin sono stati riportati rari casi di disfunzione epatica (compresa epatite).
In questi casi i pazienti sono stati generalmente asintomatici, senza conseguenze cliniche e gli esami di funzionalità epatica (LFT) sono ritornati nella norma dopo la sospensione del trattamento.
Prima di iniziare il trattamento con Vildagliptin e Metformina Aurobindo si devono effettuare esami di funzionalità epatica per conoscere il valore basale del paziente.
Durante il trattamento con Vildagliptin e Metformina Aurobindo la funzionalità epatica deve essere controllata ad intervalli di tre mesi durante il primo anno di trattamento e in seguito periodicamente.
I pazienti che sviluppano un aumento dei livelli delle transaminasi devono essere controllati con una seconda valutazione della funzionalità epatica per confermare i risultati e devono essere poi seguiti con frequenti test di funzionalità epatica fino a quando la(le) anormalità ritorna(no) a valori normali.
Se l’aumento dei livelli di AST o ALT persiste a 3 volte il limite superiore della norma o oltre, si raccomanda di sospendere la terapia con Vildagliptin e Metformina Aurobindo.
I pazienti che sviluppano ittero o altri segni che suggeriscono disfunzione epatica, devono sospendere il trattamento con Vildagliptin e Metformina Aurobindo.
Dopo la sospensione del trattamento con Vildagliptin e Metformina Aurobindo e la normalizzazione dei parametri della funzionalità epatica (LFT), il trattamento con Vildagliptin e Metformina Aurobindo non deve essere ripreso.
Patologie della cute In studi non clinici di tossicologia, con vildagliptin sono state riportate lesioni cutanee, incluse vesciche ed ulcerazioni, alle estremità delle scimmie (vedere paragrafo 5.3).
Benché negli studi clinici non sia stata osservata un’aumentata incidenza di lesioni cutanee, c’è stata una limitata esperienza in pazienti con complicanze diabetiche cutanee.
Inoltre, ci sono state segnalazioni post-marketing di lesioni cutanee bollose ed esfoliative.
Pertanto, in conformità alla cura routinaria del paziente diabetico, si raccomanda pertanto il monitoraggio di eventuali patologie della cute, come vesciche e ulcerazioni.
Pancreatite acuta L’uso di vildagliptin è stato associato ad un rischio di sviluppare pancreatite acuta.
I pazienti devono essere informati del sintomo caratteristico della pancreatite acuta.
Nel caso si sospetti pancreatite, vildagliptin deve essere sospeso; se la pancreatite acuta è confermata, vildagliptin non deve essere ripreso.
Deve essere esercitata cautela in pazienti con una storia di pancreatite acuta.
Ipoglicemia Le sulfoniluree sono note per causare ipoglicemia.
I pazienti che ricevono vildagliptin in associazione con una sulfonilurea possono essere a rischio di ipoglicemia.
Quindi, per ridurre il rischio di ipoglicemia, può essere presa in considerazione una dose più bassa di sulfonilurea.
Interventi chirurgici Metformina deve essere interrotta al momento di un intervento chirurgico in anestesia generale, spinale o epidurale.
La terapia può essere ripresa non prima delle 48 ore successive all’intervento chirurgico o al riavvio della nutrizione orale, sempre che la funzionalità renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile.
Vildagliptin e Metformina Aurobindo contiene maltodestrina I pazienti con raro malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale. Interazioni
- Non sono stati effettuati studi di interazione per vildagliptin/metformina cloroidrata.
Le seguenti affermazioni riflettono le informazioni disponibili sulle singole sostanze attive.
Vildagliptin Vildagliptin ha un basso potenziale di interazione quando associato ad altri medicinali.
Poiché vildagliptin non è un substrato dell’enzima citocromo P (CYP) 450 e non inibisce o induce gli enzimi CYP 450, non è probabile l’interazione con sostanze attive che sono substrati, inibitori o induttori di questi enzimi.
I risultati degli studi clinici effettuati con gli antidiabetici orali pioglitazone, metformina e glibenclamide in associazione con vildagliptin non hanno evidenziato interazioni farmacocinetiche clinicamente rilevanti nella popolazione di riferimento.
Studi di interazione con digossina (substrato della glicoproteina P) e warfarin (substrato del CYP2C9) in soggetti sani non hanno evidenziato interazioni farmacocinetiche clinicamente rilevanti in seguito a somministrazione contemporanea con vildagliptin.
Sono stati effettuati studi di interazione tra farmaci con amlodipina, ramipril, valsartan e simvastatina in soggetti sani.
In questi studi non sono state osservate interazioni farmacocinetiche clinicamente rilevanti in seguito a somministrazione contemporanea con vildagliptin.
Questa evidenza non è stata tuttavia confermata nella popolazione di riferimento.
Associazione con ACE-inibitori Vi può essere un rischio maggiore di angioedema in pazienti che assumono in concomitanza ACE- inibitori (vedere paragrafo 4.8).
Come per altri medicinali antidiabetici orali, l’effetto ipoglicemico di vildagliptin può essere ridotto da alcuni principi attivi, compresi tiazidi, corticosteroidi, medicinali per la tiroide e simpaticomimetici.
Metformina Uso concomitante non raccomandato Alcol L’intossicazione acuta da alcol è associata a un aumentato rischio di acidosi lattica, in particolare nei casi di digiuno, malnutrizione o compromissione epatica.
Agenti di contrasto iodati La somministrazione di metformina deve essere interrotta prima o nel momento in cui viene effettuata l’analisi con metodiche di imaging e non deve essere ripresa finché non siano trascorse almeno 48 ore dall’esame, a condizione che la funzione renale sia stata rivalutata e riscontrata stabile (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Principi attivi cationici I principi attivi cationici eliminati tramite secrezione renale tubulare (es.
cimetidina) possono interagire con la metformina perché competono con gli stessi sistemi di trasporto tubulare renale e ridurre in tal modo l’eliminazione della metformina, aumentando il rischio di acidosi lattica.
Uno studio condotto su volontari sani ha dimostrato che la cimetidina, somministrata alla dose di 400 mg due volte al giorno, aumenta del 50% l’esposizione sistemica (AUC) alla metformina.
Durante la co- somministrazione di medicinali cationici che vengono eliminati tramite secrezione renale tubulare, si devono pertanto prendere in considerazione un attento monitoraggio del controllo glicemico, l’aggiustamento del dosaggio nell’ambito della posologia raccomandata e modifiche nella terapia del diabete (vedere paragrafo 4.4).
Associazioni che richiedono precauzioni per l’uso Alcuni medicinali possono influire negativamente sulla funzionalità renale, aumentando quindi il rischio di acidosi lattica, ad es.
FANS, compresi gli inibitori selettivi della ciclossigenasi (COX) II, gli ACE-inibitori, gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II e i diuretici, in particolare i diuretici dell’ansa.
Quando questi medicinali vengono utilizzati in associazione a metformina, si rende necessario un attento monitoraggio della funzionalità renale.
I glucocorticoidi, i beta-2-agonisti ed i diuretici possiedono attività iperglicemizzante intrinseca.
Il paziente deve essere informato e deve essere effettuato con maggiore frequenza il controllo della glicemia, particolarmente all’inizio del trattamento.
Se necessario, il dosaggio di Vildagliptin e Metformina Aurobindo può essere regolato durante la terapia concomitante ed al momento della sua interruzione.
Gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE-inibitori) possono diminuire i livelli ematici di glucosio.
Se necessario, il dosaggio del farmaco ipoglicemizzante deve essere regolato durante la terapia con l’altro medicinale assunto in concomitanza ed al momento della sua interruzione. Effetti indesiderati
- Non sono stati effettuati studi clinici a scopo terapeutico con vildagliptin/metformina cloroidrata.
Tuttavia, è stata dimostrata la bioequivalenza di vildagliptin/metformina cloroidrata con vildagliptin e metformina somministrati contemporaneamente (vedere paragrafo 5.2).
I dati qui presentati si riferiscono alla co-somministrazione di vildagliptin e metformina, dove vildagliptin è stato aggiunto alla metformina.
Non sono stati effettuati studi in cui la metformina è stata aggiunta a vildagliptin.
Riassunto del profilo di sicurezza La maggior parte delle reazioni avverse è stata di natura lieve e transitoria e non ha richiesto l’interruzione della terapia.
Non è stata rilevata alcuna associazione tra le reazioni avverse e l’età, l’etnia, la durata dell’esposizione o la dose giornaliera.
Con vildagliptin sono stati riportati rari casi di disfunzione epatica (compresa epatite).
In questi casi i pazienti sono stati generalmente asintomatici, senza conseguenze cliniche e la funzionalità epatica è ritornata nella norma dopo la sospensione del trattamento.
Dai dati di studi controllati in monoterapia o in terapia di associazione aggiuntiva della durata fino a 24 settimane, l’incidenza degli aumenti di livelli di ALT o AST ≥ 3 volte il limite superiore della norma (classificato come presente in almeno 2 controlli consecutivi o alla visita finale durante il trattamento) è risultata rispettivamente 0,2%, 0,3% e 0,2% per vildagliptin 50 mg una volta al giorno, vildagliptin 50 mg due volte al giorno e tutti i farmaci, rispettivamente.
Questi aumenti delle transaminasi sono stati generalmente asintomatici, di natura non progressiva e non associati a colestasi o ittero.
Sono stati riportati rari casi di angioedema con vildagliptin, con un’incidenza simile al gruppo di controllo.
Una percentuale maggiore dei casi è stata riportata quando vildagliptin è stato somministrato in associazione a un ACE inibitore.
La maggior parte degli eventi è stata di moderata gravità e si è risolta nel corso del trattamento con vildagliptin.
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse riportate in pazienti che hanno ricevuto vildagliptin in studi in doppio-cieco come monoterapia e terapie di associazione aggiuntiva sono elencate di seguito secondo la classificazione sistemica organica e la frequenza assoluta.
Le reazioni avverse elencate in Tabella 5 si basano sulle informazioni dal Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto della metformina disponibili a livello europeo (EU).
La frequenza è definita come molto comune (≥ 1/10), comune (da ≥1/100, a <1/10), non comune (da ≥1/1.000, a <1/100), raro (da ≥1/10.000, a <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
Tabella 1 Reazioni avverse riportate in pazienti che hanno ricevuto 100 mg di vildagliptin al giorno in associazione aggiuntiva con metformina in confronto a placebo più metformina in studi in doppio cieco (N=208) Disturbi del metabolismo e della nutrizione |
Comune | Ipoglicemia |
Disturbi del sistema nervoso |
Comune | Tremore, Cefalea, Vertigini |
Non comune | Affaticamento |
Disordini gastrointestinali |
Comune | Nausea |
Descrizione di reazioni avverse selezionate Negli studi clinici controllati effettuati con l’associazione di vildagliptin 100 mg al giorno più metformina non è stata segnalata alcuna interruzione dovuta a reazioni avverse, sia nel gruppo vildagliptin 100 mg al giorno più metformina che nel gruppo placebo più metformina.
Negli studi clinici, l’incidenza di ipoglicemia è risultata comune nei pazienti che hanno ricevuto vildagliptin in associazione a metformina (1%) e non comune nei pazienti che hanno ricevuto placebo + metformina (0,4%).
Non sono stati riportati gravi eventi ipoglicemici nei bracci con vildagliptin.
Negli studi clinici, il peso non è variato rispetto al basale quando ai 100 mg di vildagliptin al giorno è stato aggiunto metformina (+0,2 kg e -1,0 kg per vildagliptin e placebo, rispettivamente).
Studi clinici di durata fino a più di 2 anni non hanno mostrato alcun segnale aggiuntivo di sicurezza o rischi non previsti, quando vildagliptin era associato a metformina.
Associazione con una sulfonilurea Tabella 2 Reazioni avverse riportate in pazienti che hanno ricevuto 50 mg di vildagliptin due volte al giorno in associazione con metformina e una sulfonilurea (N=157) Disturbi del metabolismo e della nutrizione |
Comune | Ipoglicemia |
Disturbi del sistema nervoso |
Comune | Vertigini, tremore |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
Comune | Iperidrosi |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione |
Comune | Astenia |
Descrizione di reazioni avverse selezionate Non ci sono state interruzioni dovute a reazioni avverse riportate nel gruppo di trattamento con vildagliptin + metformina + glimepiride rispetto allo 0,6% nel gruppo di trattamento con placebo + metformina + glimepiride.
L’incidenza di ipoglicemia è stata comune in entrambi i gruppi di trattamento (5,1% per il gruppo vildagliptin + metformina + glimepiride rispetto all’ 1,9% del gruppo placebo + metformina + glimepiride).
Nel gruppo vildagliptin è stato segnalato un evento di ipoglicemia grave.
Alla fine dello studio l’effetto sul peso corporeo medio è stato neutro (+0,6 kg nel gruppo vildagliptin e -0,1 kg nel gruppo placebo).
Associazione con insulina Tabella 3 Reazioni avverse riportate in pazienti che hanno ricevuto 100 mg di vildagliptin al giorno in associazione con insulina (con o senza metformina) in studi in doppio cieco (N=371) Disturbi del metabolismo e della nutrizione |
Comune | Diminuzione di glucosio nel sangue |
Disturbi del sistema nervoso |
Comune | Cefalea, brividi |
Disordini gastrointestinali |
Comune | Nausea, malattia da riflusso gastro-esofageo |
Non comune | Diarrea, flatulenza |
Descrizione di reazioni avverse selezionate Negli studi clinici controllati effettuati con l’associazione di vildagliptin 50 mg due volte al giorno più insulina, con o senza metformina in concomitanza, l’incidenza complessiva delle interruzioni dovute a reazioni avverse è stata di 0,3% nel gruppo di trattamento con vildagliptin e non ci sono state interruzioni nel gruppo placebo.
L’incidenza di ipoglicemia è stata simile in entrambi i gruppi di trattamento (14,0% nel gruppo vildagliptin rispetto a 16,4% nel gruppo placebo).
Due pazienti nel gruppo vildagliptin e 6 pazienti nel gruppo placebo hanno riportato eventi ipoglicemici gravi.
Alla fine dello studio l’effetto sul peso corporeo medio è stato neutro (variazione di +0,6 kg dal rispetto al basale nel gruppo vildagliptin e nessuna variazione di peso nel gruppo placebo).
Ulteriori informazioni sui singoli principi attivi dell’associazione fissa Vildagliptin Tabella 4 Reazioni avverse riportate in pazienti che hanno ricevuto 100 mg di vildagliptin al giorno come monoterapia in studi in doppio cieco (N=1855) Infezioni e infestazioni |
Molto raro | Infezione del tratto respiratorio superiore, Naso-faringite |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione |
Non comune | Ipoglicemia |
Disturbi del sistema nervoso |
Comune | Vertigine |
Non comune | Cefalea |
Patologie vascolari |
Non comune | Edema periferico |
Disordini gastrointestinali |
Non comune | Stipsi |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo |
Non comune | Artralgia |
Descrizione di reazioni avverse selezionate L’incidenza complessiva di interruzioni da studi controllati in monoterapia dovuti a reazioni avverse non è stata superiore nei pazienti trattati con vildagliptin a dosi di 100 mg al giorno (0,3%) rispetto a quelli trattati con placebo (0,6%) o medicinali di confronto (0,5%).
In studi controllati comparativi in monoterapia, l’ipoglicemia è risultata non comune, segnalata nello 0,4% (7 su 1.855) dei pazienti trattati con vildagliptin alla dose di 100 mg al giorno rispetto allo 0,2% (2 su 1.082) dei pazienti nei gruppi trattati con un medicinale di confronto o con placebo, senza alcun evento serio o grave segnalato.
Negli studi clinici, il peso non è variato rispetto al basale quando vildagliptin 100 mg al giorno è stato somministrato in monoterapia (-0,3 kg e -1,3 kg per vildagliptin e placebo, rispettivamente).
Studi clinici di durata fino a 2 anni non hanno mostrato alcun segnale aggiuntivo di sicurezza o rischi non previsti con quando vildagliptin in monoterapia.
Metformina Tabella 5 Reazioni avverse relative al componente metformina Disturbi del metabolismo e della nutrizione |
Molto raro | Riduzione dell’assorbimento della vitamina B12 e acidosi lattica* |
Disturbi del sistema nervoso |
Comune | Sapore metallico |
Disordini gastrointestinali |
Molto comune | Nausea, vomito, diarrea, dolore addominale e perdita di appetito |
Patologie epatobiliari |
Molto raro | Anomalie dei test di funzionalità epatica o epatite** |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
Molto raro | Reazioni cutanee quali eritema, prurito e orticaria |
*Molto raramente è stata osservata una riduzione nell’assorbimento della vitamina B12 con riduzione dei livelli serici in pazienti trattati a lungo termine con metformina. Se il paziente presenta anemia megaloblastica, si raccomanda di considerare tale eziologia. |
**Sono stati riportati casi isolati di anomalie dei test di funzionalità epatica o epatite che si sono risolti dopo sospensione della metformina. |
Le reazioni avverse gastrointestinali si verificano più frequentemente all’inizio della terapia e nella maggior parte dei casi si risolvono spontaneamente.
Per prevenirli si raccomanda di assumere la metformina in 2 dosi giornaliere, durante o dopo i pasti.
Un lento aumento della dose può anche migliorare la tollerabilità gastrointestinale.
Esperienza post-marketing Tabella 6 Reazioni avverse post-marketing Disordini gastrointestinali |
Non nota | Pancreatite |
Patologie epatobiliari |
Non nota | Epatite (reversibile dopo interruzione del medicinale), test di funzionalità epatica alterati (reversibili dopo interruzione del medicinale) |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
Non nota | Orticaria, lesioni cutanee esfoliative e bollose, incluso pemfigoide bolloso |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo |
Non nota | Mialgia |
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza Non esistono dati adeguati relativi all’uso di vildagliptin/metformina cloroidrata in donne in gravidanza.
Studi sugli animali con vildagliptin hanno mostrato una tossicità riproduttiva ad alte dosi.
Studi sugli animali con metformina non hanno mostrato una tossicità riproduttiva.
Gli studi con vildagliptin e metformina effettuati su animali non hanno evidenziato teratogenicità, ma effetti fetotossici a dosi tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3.).
Il rischio potenziale per gli umani non è noto.
Vildagliptin e Metformina Aurobindo non deve essere usato durante la gravidanza.
Allattamento Studi su animali hanno mostrato che sia vildagliptin sia metformina sono escreti nel latte.
Non è noto se vildagliptin è escreto nel latte materno, ma la metformina viene escreta in piccole quantità nel latte umano.
Vildagliptin e Metformina Aurobindo non deve essere utilizzato durante l’allattamento, sia per il potenziale rischio di ipoglicemia neonatale dovuto alla metformina, che per la mancanza di dati nell’essere umano con vildagliptin (vedere paragrafo 4.3).
Fertilità Non sono stati condotti studi sull’effetto sulla fertilità umana di vildagliptin/metformina cloroidrata (vedere paragrafo 5.3). Conservazione
- Non conservare a temperatura superiore ai 30°C.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.