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Prezzo indicativo
Principio attivo: REMDESIVIR
Data ultimo aggiornamento:
28/07/2023
Veklury è indicato per il trattamento della malattia da coronavirus 2019 (COVID-19) in: • pazienti adulti e pediatrici (di almeno 4 settimane di età che pesano almeno 3 kg) con polmonite che richiedono ossigenoterapia supplementare (ossigeno a basso o alto flusso o altro tipo di ventilazione non invasiva all’inizio del trattamento) • pazienti adulti e pediatrici (che pesano almeno 40 kg) che non richiedono ossigenoterapia supplementare e presentano un aumento del rischio di progressione verso la forma severa di COVID-19 (vedere paragrafo 5.1)
Ogni flaconcino contiene 100 mg di remdesivir. Dopo la ricostituzione, ogni flaconcino contiene 5 mg/mL di soluzione di remdesivir. Eccipienti con effetti noti Ogni flaconcino contiene 3 g di etere solfobutilico di beta-ciclodestrina sale di sodio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al(ai) principio(i) attivo(i) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
- I pazienti devono essere monitorati durante il trattamento con remdesivir (vedere paragrafo 4.4).
I pazienti trattati con remdesivir in ambiente ambulatoriale devono essere monitorati secondo la pratica locale.
Utilizzare in condizioni in cui è possibile trattare le reazioni di ipersensibilità severe, inclusa l’anafilassi.
Posologia Tabella 1.
Dose raccomandata nei pazienti adulti e pediatrici | Mediante infusione endovenosa |
Pazienti adulti | Pazienti pediatrici (che pesano almeno 40 kg) | Pazienti pediatrici di almeno 4 settimane di età (che pesano almeno 3 kg ma meno di 40 kg) |
Giorno 1 (singola dose di carico) | 200 mg | 200 mg | 5 mg/kg |
Dal giorno 2 in poi (una volta al giorno) | 100 mg | 100 mg | 2,5 mg/kg |
Tabella 2.
Durata del trattamento | Pazienti adulti | Pazienti pediatrici (che pesano almeno 40 kg) | Pazienti pediatrici di almeno 4 settimane di età (che pesano almeno 3 kg ma meno di 40 kg) |
Pazienti con polmonite che richiedono ossigenoterapia supplementare | Ogni giorno per almeno 5 giorni e non più di 10 giorni. | Ogni giorno per almeno 5 giorni e non più di 10 giorni. | Ogni giorno per un totale di 10 giorni. |
Pazienti che non richiedono ossigenoterapia supplementare e presentano un aumento del rischio di progressione a COVID19 severa | Ogni giorno per 3 giorni, iniziando il prima possibile dopo la diagnosi di COVID-19 ed entro 7 giorni dall'esordio dei sintomi. | Ogni giorno per 3 giorni, iniziando il prima possibile dopo la diagnosi di COVID-19 ed entro 7 giorni dall’esordio dei sintomi. | Non applicabile. |
Popolazioni speciali Anziani Non è necessario alcun aggiustamento della dose di remdesivir nei pazienti di età superiore a 65 anni (vedere paragrafi 5.1 e 5.2).
Compromissione renale Non è necessario alcun aggiustamento della dose di remdesivir nei pazienti con compromissione renale, inclusi quelli sottoposti a dialisi.
Tuttavia, i dati sulla sicurezza nei pazienti con compromissione renale severa e nefropatia in stadio terminale (end stage renal disease, ESRD) sono limitati (vedere paragrafo 4.4) e basati su un trattamento della durata di 5 giorni.
La tempistica della somministrazione di remdesivir è indipendente dalla dialisi (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione epatica Non è necessario alcun aggiustamento della dose di remdesivir nei pazienti con compromissione epatica lieve, moderata e severa (Child-Pugh Classe A, B, C) (vedere paragrafo 5.2).
Tuttavia, i dati sulla sicurezza nei pazienti con compromissione epatica severa sono limitati e basati solo sulla somministrazione di una singola dose di 100 mg.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di remdesivir nei bambini di età inferiore a 4 settimane che pesano meno di 3 kg non sono state ancora stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Popolazione immunocompromessa La sicurezza e l’efficacia di remdesivir nei pazienti immunocompromessi non sono state ancora stabilite.
I dati disponibili sono limitati (vedere paragrafo 4.4).
Modo di somministrazione Per uso endovenoso.
Remdesivir deve essere somministrato mediante infusione endovenosa dopo la ricostituzione e un’ulteriore diluizione.
Non deve essere somministrato mediante iniezione intramuscolare (IM).
Per le istruzioni sulla ricostituzione e diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
Tabella 3.
Velocità d’infusione raccomandata - per remdesivir polvere per concentrato per soluzione per infusione, ricostituita e diluita, nei pazienti adulti e pediatrici che pesano almeno 40 kg Volume della sacca per infusione | Durata dell’infusione | Velocità d’infusione |
250 mL | 30 min | 8,33 mL/min |
60 min | 4,17 mL/min |
120 min | 2,08 mL/min |
100 mL | 30 min | 3,33 mL/min |
60 min | 1,67 mL/min |
120 min | 0,83 mL/min |
Tabella 4.
Velocità d’infusione raccomandata -remdesivir polvere per concentrato per soluzione per infusione, ricostituita e diluita, nei pazienti pediatrici di almeno 4 settimane di età che pesano almeno 3 kg ma meno di 40 kg Volume della sacca per infusione | Durata dell’infusione | Velocità d’infusionea |
100 mL | 30 min | 3,33 mL/min |
60 min | 1,67 mL/min |
120 min | 0,83 mL/min |
50 mL | 30 min | 1,67 mL/min |
60 min | 0,83 mL/min |
120 min | 0,42 mL/min |
25 mL | 30 min | 0,83 mL/min |
60 min | 0,42 mL/min |
120 min | 0,21 mL/min |
a La velocità d’infusione può essere adattata in base al volume totale che deve essere infuso. Avvertenze e precauzioni
- Ipersensibilità, incluse reazioni correlate all’infusione e reazioni anafilattiche Reazioni di ipersensibilità, incluse reazioni correlate all’infusione e reazioni anafilattiche, sono state osservate durante e in seguito alla somministrazione di remdesivir.
Segni e sintomi possono includere ipotensione, ipertensione, tachicardia, bradicardia, ipossia, piressia, dispnea, respiro sibilante, angioedema, eruzione cutanea, nausea, vomito, diaforesi e brividi.
Velocità d’infusione più basse, con un tempo di infusione massimo fino a 120 minuti, possono essere prese in considerazione per prevenire potenzialmente tali segni e sintomi.
Monitorare i pazienti durante e dopo la somministrazione di remdesivir per individuare eventuali reazioni di ipersensibilità come clinicamente appropriato.
I pazienti trattati con remdesivir in ambiente ambulatoriale devono essere monitorati dopo la somministrazione secondo la pratica locale.
Se si verificano segni e sintomi di una reazione di ipersensibilità clinicamente rilevante, interrompere immediatamente la somministrazione di remdesivir e avviare un trattamento appropriato.
Compromissione renale Prima dell’inizio della terapia con remdesivir e durante il trattamento, nei pazienti deve essere determinata l’eGFR in modo clinicamente appropriato.
I dati relativi alla sicurezza ottenuti da pazienti con compromissione renale severa ed ESRD riportati nel corso dello Studio GS-US-540-5912 erano comparabili con il profilo di sicurezza noto di remdesivir.
Tuttavia, i dati sulla sicurezza in questa popolazione di pazienti sono ancora limitati.
Pertanto, considerando l’esposizione significativamente superiore al metabolita GS441524, i pazienti con compromissione renale severa ed ESRD devono essere monitorati accuratamente per rilevare la comparsa di eventi avversi durante il trattamento con remdesivir (vedere paragrafo 5.2).
Rischio di ridotta attività antivirale in caso di co-somministrazione con clorochina o idrossiclorochina La co-somministrazione di remdesivir e clorochina fosfato o idrossiclorochina solfato non è raccomandata sulla base di dati in vitro che mostrano un effetto antagonista della clorochina sull’attivazione metabolica intracellulare e un’attività antivirale di remdesivir (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).
Pazienti immunocompromessi Non è chiaro se la durata del trattamento di tre giorni sia sufficiente per eliminare il virus nei pazienti immunocompromessi, nei quali la dispersione virale è prolungata.
Esiste il rischio potenziale di sviluppare resistenza.
I dati disponibili sono limitati.
Eccipienti Questo medicinale contiene 212 mg di sodio per dose da 100 mg, equivalente al 10,6% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto. Interazioni
- Interazioni farmacodinamiche A causa dell’antagonismo osservato in vitro, l’utilizzo concomitante di remdesivir e clorochina fosfato o idrossiclorochina solfato non è raccomandato.
Interazioni farmacocinetiche Effetti di altri medicinali su remdesivir In vitro, remdesivir è un substrato per le esterasi nel plasma e nei tessuti, per l’enzima farmaco metabolizzante CYP3A4, ed è un substrato per i polipeptidi trasportatori di anioni organici 1B1 (OATP1B1) e della glicoproteina P (P-gp).
GS-704277 (un metabolita di remdesivir) è un substrato di OATP1B1 e OATP1B3.
È stato condotto uno studio sulle interazioni farmaco-farmaco con remdesivir.
La Tabella 5 riassume gli effetti farmacocinetici di farmaci studiati su remdesivir e i metaboliti GS-704277 e GS-441524.
Tabella 5.
Effetto di altri farmaci su remdesivir e sui metaboliti GS-704277 e GS-441524 Farmaco co-somministrato Dose (mg) | Interazione Variazione della media geometrica (%) | Raccomandazione riguardante la co-somministrazione |
Ciclosporina 400 dose singola | remdesivir: Cmax ↑49% | Non è necessario alcun adattamento della dose di remdesivir quando è co-somministrato con inibitori di OATP1B1 e OATP1B3. |
AUCinf ↑89% |
GS-704277: Cmax ↑151% |
AUCinf ↑197% |
GS-441524: Cmax ↑17% |
AUCinf ↔ |
Non sono attese interazioni quando remdesivir viene co-somministrato con inibitori di OATP1B1/1B3 e/o P-gp. |
Carbamazepina 300 due volte al giorno | remdesivir: Cmax ↓13% | Non è necessario alcun adattamento della dose di remdesivir quando è co-somministrato con induttori forti di CYP3A4 e/o P-gp. |
AUCinf ↓8% |
GS-704277: Cmax ↔ |
AUCinf ↔ |
GS-441524: Cmax ↔ |
AUCinf ↓17% |
Non sono previste interazioni quando remdesivir viene co-somministrato con induttori forti del CYP3A4 o inibitori del CYP3A4. |
NOTA: studio d’interazione condotto su volontari sani.
Effetti di remdesivir su altri medicinali Remdesivir non è un inibitore clinicamente rilevante di CYP3A4, OATP1B1 e OATP1B3.
Remdesivir è un inibitore di UGT1A1, MATE1, OAT3 e OCT1 in vitro; tuttavia, non si prevedono interazioni farmacologiche clinicamente significative tra remdesivir e i substrati o trasportatori di questi enzimi.
Remdesivir non è un induttore clinicamente rilevante del CYP3A4.
Remdesivir ha indotto il CYP1A2 in vitro; tuttavia, non si prevedono interazioni farmacologiche clinicamente significative tra remdesivir e i substrati del CYP1A2.
Sono stati condotti studi sulle interazioni farmaco-farmaco con remdesivir.
La Tabella 6 riassume gli effetti di remdesivir sulla farmacocinetica dei farmaci studiati.
Tabella 6: Effetto di remdesivir su altri farmaci Farmaco co-somministrato Dose (mg) | Remdesivir Dose (mg) | Interazione Variazione della media geometrica (%) | Raccomandazione riguardante la co-somministrazione |
Midazolam 2,5 dose singola | 200 dose singola | Cmax ↑29%a | Non è necessario alcun adattamento della dose di remdesivir quando è co-somministrato con un substrato del CYP3A |
AUCinf ↑20%a |
Non si prevedono inibizioni quando remdesivir viene co-somministrato con un substrato del CYP3A |
Midazolam 2,5 dose singola | 200 dose singola seguita da 100 una volta al giorno (10 dosi)b | Cmax ↑45%c |
AUCinf ↑30%c |
Non si prevedono induzioni quando remdesivir viene co-somministrato con un substrato del CYP3A |
Pitavastatina 2 dose singola | 200 dose singola | Cmax ↑5%a | Non è necessario alcun adattamento della dose di remdesivir quando è co-somministrato con un substrato di OATP1B1/OATP1B3 |
AUCinf ↑17%a |
Non si prevedono inibizioni quando remdesivir viene co-somministrato con un substrato di OATP1B1/OATP1B3 |
NOTA: studio d’interazione condotto su volontari sani.
a.
Nessun effetto = 1,00 (0,80-1,25).
b.
Midazolam somministrato con l’ultima dose di remdesivir.
c.
Nessun effetto = 1,00 (0,70-1,43). Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza La reazione avversa più comune in volontari sani è l’aumento delle transaminasi (14%).
La reazione avversa più comune nei pazienti con COVID-19 è la nausea (4%).
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse sono elencate di seguito nella Tabella 7 per sistemi e organi e in base alla frequenza.
Le frequenze sono definite come segue: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1 000, < 1/100), raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 7.
Tabella delle reazioni avverse Frequenza | Reazione avversa |
Disturbi del sistema immunitario |
Raro | ipersensibilità |
Non nota | reazione anafilattica, shock anafilattico |
Patologie del sistema nervoso |
Comune | cefalea |
Patologie cardiache |
Non nota | bradicardia sinusale* |
Patologie gastrointestinali |
Comune | nausea |
Patologie epatobiliari |
Molto comune | transaminasi aumentate |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
Comune | eruzione cutanea |
Esami diagnostici |
Molto comune | tempo di protrombina prolungato |
Traumatismi, intossicazioni e complicazioni da procedura |
Raro | reazione correlata all’infusione |
*Segnalato nel contesto post-marketing, generalmente risoltosi entro 4 giorni dall’ultima somministrazione di remdesivir senza ulteriori interventi Descrizione di reazioni avverse selezionate Transaminasi aumentate In studi su volontari sani, l’aumento di alanina aminotransferasi (ALT), di aspartato aminotransferasi (AST) o di entrambe in soggetti che hanno ricevuto remdesivir era da 1,2 a 2,5 volte il limite superiore della norma (upper limit of normal, ULN) (10%) o da 2,5 a 5 volte l’ULN (4%).
In studi clinici in pazienti con COVID-19, l’incidenza dell’aumento delle transaminasi era simile nei pazienti trattati con remdesivir rispetto al placebo o allo standard di cura.
Tempo di protrombina prolungato In uno studio clinico (NIAID ACTT-1) condotto su pazienti con COVID-19, l’incidenza del tempo di protrombina prolungato o dell’INR (per lo più inferiore a 2 volte l’ULN) era superiore nei pazienti trattati con remdesivir rispetto al placebo, senza differenze nell’incidenza degli eventi di sanguinamento tra i due gruppi.
Nello studio GS-US-540-9012, l’incidenza dell’aumento del tempo di protrombina o dell’INR era simile nei pazienti trattati con remdesivir rispetto al placebo.
Pazienti con compromissione renale Nello studio GS-US-540-5912, 163 pazienti ricoverati con diagnosi confermata di COVID-19 e lesione renale acuta, malattia renale cronica o ESRD in emodialisi hanno ricevuto remdesivir per un massimo di 5 giorni (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
I dati sulla sicurezza relativi a questi pazienti erano comparabili con il profilo di sicurezza noto di remdesivir.
In questo stesso studio, l’incidenza dell’aumento del tempo di protrombina o dell’INR era maggiore nei pazienti trattati con remdesivir rispetto a quelli trattati con placebo, senza differenze osservate nell’incidenza degli eventi di sanguinamento tra i due gruppi (vedere paragrafo 5.1).
Popolazione pediatrica La valutazione della sicurezza di remdesivir nei bambini di almeno 4 settimane di età che pesano almeno 3 kg con COVID-19 si basa sui dati di uno studio clinico di fase 2/3, in aperto (studio GS-US-540-5823) che ha arruolato 53 pazienti che erano stati trattati con remdesivir (vedere paragrafo 5.1).
Le reazioni avverse osservate erano in linea con quelle osservate negli studi clinici con remdesivir negli adulti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza I dati relativi all’uso di remdesivir in donne in gravidanza sono in numero limitato (meno di 300 esiti di gravidanza).
La maggior parte delle esposizioni è avvenuta nel secondo o terzo trimestre o in un trimestre non noto e i dati disponibili non indicano alcun rischio.
Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva ad esposizioni del metabolita principale di remdesivir paragonabili a quelle terapeutiche negli esseri umani (vedere paragrafo 5.3).
A causa dell’esperienza molto limitata, remdesivir non deve essere somministrato durante il primo trimestre di gravidanza a meno che le condizioni cliniche della donna non rendano necessario il trattamento con remdesivir.
Può essere preso in considerazione l’uso durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza.
Le donne in età fertile devono prendere in considerazione l’uso di misure contraccettive efficaci durante il trattamento.
Allattamento Remdesivir e il suo principale metabolita sono escreti nel latte materno in quantità minime dopo la somministrazione endovenosa.
Non si prevedono effetti clinici nei lattanti a causa del basso trasferimento nel latte materno e della scarsa biodisponibilità orale.
Poiché l’esperienza clinica è limitata, la decisione di allattare durante il trattamento deve essere presa dopo un’attenta valutazione individuale del rapporto beneficio-rischio.
Fertilità Non sono disponibili dati sugli effetti di remdesivir sulla fertilità negli esseri umani.
Nei ratti maschi non sono stati osservati effetti sull’accoppiamento o sulla fertilità con il trattamento con remdesivir.
Nei ratti femmina, tuttavia, è stata osservata una compromissione della fertilità (vedere paragrafo 5.3).
La rilevanza per l’essere umano non è nota. Conservazione
- Nessuna precauzione particolare per la conservazione.
Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione e la diluizione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.
La fonte dei dati utilizzati e pubblicati è Banche Dati Farmadati Italia. Farmadati Italia garantisce il massimo impegno affinché la Banca dati e gli Aggiornamenti relativi a farmaci, parafarmaci, prodotti omeopatici e principi attivi siano precisi, puntuali e costantemente aggiornati. Questo materiale è fornito solo a scopo didattico e non è inteso per consulenza medica, diagnosi o trattamento e non deve in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o ad un consulto medico. Farmadati Italia e SilhouetteDonna.it non si assumono responsabilità sull’utilizzo dei dati. E’ doveroso contattare il proprio medico e/o uno specialista per la prescrizione e assunzione di farmaci. L’ultimo aggiornamento dei dati e la messa online del database da parte di Silhouette Donna è stato effettuato in data 22/12/2024.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.