VALIUM EV IM 5F 2ML 10MG/2ML

12,10 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: DIAZEPAM
  • ATC: N05BA01
  • Descrizione tipo ricetta: RNR - NON RIPET.DA CONSERVARE
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 02/01/2023

- Stati di agitazione. Nel campo della neurologia e della psichiatria, la somministrazione intramuscolare o endovenosa di Valium è indicata soprattutto negli stati di eccitazione motoria di eziologia diversa e nei quadri clinici paranoidi-allucinatori. - Stato di male epilettico. - Spasmi muscolari. In caso di spasmi muscolari gravi, di origine centrale o periferica (reumatica) e di tetano, si ottiene una rapida spasmolisi con la prima somministrazione parenterale di Valium. - Tetano. - Convulsioni febbrili del bambino di età superiore a 2 anni.
Una fiala contiene: principio attivo: diazepam 10 mg. Eccipienti con effetti noti: alcool benzilico, etanolo, glicole propilenico, sodio benzoato, acido benzoico. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo, ad altre benzodiazepine o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; Miastenia grave; Insufficienza respiratoria severa; Insufficienza epatica severa, acuta o cronica; Sindrome da apnea notturna.

Posologia

Posologia Adulti Stati di agitazione: 1-2 fiale (10-20 mg) di Valium, 3 volte al giorno per via intramuscolare o endovenosa, fino a scomparsa dei sintomi acuti.
Stato di male epilettico: dose iniziale 1-2 fiale (10-20 mg) per via endovenosa; nelle ore successive, a seconda della necessità, 2 fiale (20 mg) per via intramuscolare o in infusione endovenosa lenta.
Spasmi muscolari: una fiala (10 mg), 1-2 volte per via intramuscolare.
Tetano: una fiala (10 mg) di Valium per via endovenosa annulla lo stato spastico per 8 ore circa.
Nei pazienti anziani deve essere utilizzata la dose efficace più bassa possibile.
Questi pazienti devono essere valutati soprattutto all’inizio del trattamento al fine di minimizzare la dose e/o la frequenza di somministrazione per prevenire un sovradosaggio dovuto ad accumulo.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Valium nei bambini sotto i 6 mesi non sono state stabilite.
Indicazione terapeutica Età Posologia
Stati di agitazione >6 mesi 0,04-0,2 mg/kg ogni 3-4 ore, fino ad un massimo di 0,6 mg/kg in un periodo di 8 ore.
Stato di male epilettico 6 mesi- 12 anni 0,3-0,4 mg/kg, da ripetere una volta dopo 10 minuti se necessario, fino ad un massimo di 10mg.
12-18 anni 10 mg, da ripetere una volta dopo 10 minuti se necessario
Spasmi muscolari >6 mesi 0,1-0,2 mg/kg ogni 2-4 ore.
Tetano >6 mesi 0,1-0,2 mg/kg ogni 2-6 ore, con titolazione della dose se necessario.
Convulsioni febbrili del bambino di età superiore a 2 anni: 0,5 mg /kg fino ad un massimo di 10mg (1 fiala) per clisma rettale; una sola somministrazione è in genere sufficiente.Le benzodiazepine non devono essere date ai bambini senza una attenta valutazione della indicazione e la durata del trattamento deve essere la più breve possibile.
Il dosaggio deve essere attentamente identificata.
L’iniezione endovenosa deve essere praticata lentamente (approssimativamente 0,5-1 ml = mg 5/minuto) e in un vaso di grosso calibro, di preferenza in una vena della piega del gomito (vedere paragrafo 4.4).
L’iniezione eccessivamente rapida o l’utilizzazione di un vaso di lume troppo piccolo comporta il rischio di tromboflebite e può causare apnea.

Avvertenze e precauzioni

L’uso concomitante di Valium con alcol e/o con farmaci che deprimono il sistema nervoso centrale deve essere evitato, poiché può aumentare gli effetti clinici di Valium, tra cui possibile sedazione profonda (che può portare al coma e alla morte) e depressione respiratoria e/o cardiovascolare clinicamente rilevanti (vedere paragrafo 4.5).
Rischio derivante dall’uso concomitante di oppioidiL’uso concomitante di Valium e oppioidi può comportare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte.
A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante di sedativi, quali benzodiazepine e farmaci correlati come Valium, e oppioidi deve essere limitata ai pazienti nei quali non è possibile ricorrere a opzioni terapeutiche alternative.
Se si decide di prescrivere Valium in concomitanza con degli oppioidi, deve essere usata la dose minima efficace, e la durata del trattamento deve essere più breve possibile (vedere anche le raccomandazioni generali sulla dose al paragrafo 4.2).
I pazienti devono essere seguiti attentamente per segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione.
In tal senso, si raccomanda vivamente di informare i pazienti e le persone che prestano loro assistenza (ove applicabile) in modo che siano a conoscenza di questi sintomi (vedere paragrafo 4.5).
Valium deve essere usato con estrema cautela in pazienti con storia di abuso di alcool o droga.
In pazienti con dipendenza da farmaci con attività depressiva sul sistema nervoso centrale e in pazienti con dipendenza da alcol, Valium deve essere evitato, eccetto in caso di necessità di trattamento di crisi acute di astinenza.
Soggetti predisposti, se trattati con diazepam a dosi elevate e per periodi prolungati, possono presentare dipendenza fisica e psicologica, così come avviene con gli altri farmaci ad attività ipnotica, sedativa ad azione simile.
Il rischio di dipendenza aumenta con la dose e la durata del trattamento; ed è maggiore nei pazienti con una storia di abuso di farmaci o alcol.
Una volta che la dipendenza fisica si è sviluppata, la brusca interruzione del trattamento sarà seguita dai sintomi da astinenza, quali cefalea, diarrea, dolori muscolari, ansia estrema, tensione, irrequietezza, confusione e irritabilità.
Nei casi gravi possono manifestarsi i seguenti sintomi: derealizzazione, depersonalizzazione, iperacusia, intorpidimento e formicolio delle estremità, ipersensibilità alla luce, al rumore e al contatto fisico, allucinazioni o convulsioni.
L’uso di Valium per un periodo di tempo prolungato può determinare una diminuzione della risposta agli effetti delle benzodiazepine.
Le benzodiazepine ai dosaggi terapeutici possono provocare amnesia anterograda, con aumento del rischio a dosaggi più elevati.
Gli effetti amnestici possono essere associati ad un comportamento inappropriato.
Reazioni psichiatriche e paradosse. Quando si usano possono insorgere irrequietezza, agitazione, irritabilità, aggressività, ansia, delirio, collera, incubi, allucinazioni, psicosi e alterazioni del comportamento.
Se ciò dovesse avvenire, l’uso del medicinale deve essere sospeso.
Tali reazioni sono più frequenti nei bambini e negli anziani.
Possono presentarsi sintomi da astinenza quando in corso di terapia si passa ad una benzodiazepina che ha un tempo di eliminazione più breve rispetto a quella usata precedentemente.
Tolleranza Una certa perdita di efficacia agli effetti ipnotici delle benzodiazepine può svilupparsi dopo un uso ripetuto per alcune settimane.
Ansia di rimbalzo All’interruzione del trattamento può presentarsi una sindrome transitoria in cui i sintomi che hanno portato al trattamento con benzodiazepine ricorrono in forma aggravata.
Inoltre, possono insorgere cambiamenti di umore, ansia, irrequietezza o disturbi del sonno.
Poiché il rischio di sintomi da astinenza o da rimbalzo è maggiore dopo l’interruzione brusca del trattamento, si raccomanda di effettuare una diminuzione graduale del dosaggio.
I pazienti trattati ambulatoriamente con Valium per via parenterale, e soprattutto per via endovenosa devono essere attentamente monitorati per almeno un'ora dopo l'iniezione e, se possibile, non devono essere dimessi se non accompagnati.
Occorre anche raccomandare di non guidare veicoli o usare macchinari nelle 12 ore successive alla somministrazione.
La somministrazione parenterale in soggetti con lesioni aterosclerotiche o con insufficienza cardiorespiratoria va limitata ai casi d'urgenza, per esempio infarto del miocardio e stati convulsivi.
In corso di terapia si raccomandano controlli ematici e della funzione epatica.
Popolazioni speciali Compromissione epatica e renale Si raccomanda cautela nella gestione dei pazienti con ridotta funzionalità epatica o renale.Nei pazienti con insufficienza epatica severa, acuta o cronica le benzodiazepine possono avere un ruolo determinante nella precipitazione dell’encefalopatia (vedere paragrafo 4.3).
Anziani Considerata l’aumentata sensibilità degli anziani alle benzodiazepine, che sembra dovuta a modifiche farmacodinamiche legate all’età, oltre che a un ridotto metabolismo epatico, si raccomanda l’uso della dose efficace più bassa (vedere paragrafi 4.2, 5.1 e 5.2).
Insufficienza respiratoria Una dose più bassa è raccomandata per i pazienti con insufficienza respiratoria cronica a causa del rischio di depressione respiratoria.
Nei soggetti con limitata riserva polmonare ed in quelli con labilità cardiocircolatoria, è necessario ricorrere con prudenza alla somministrazione parenterale di Valium, soprattutto per via endovenosa, perché può verificarsi apnea e/o arresto cardiaco.
Bambini Le benzodiazepine non devono essere date ai bambini senza valutazione attenta dell’effettiva necessità del trattamento; la durata del trattamento deve essere la più breve possibile.
Somministrazione endovenosa L’iniezione eccessivamente rapida o in un vaso di piccolo calibro può indurre l’insorgenza di tromboflebite e apnea (vedere paragrafo 4.2).
Poiché diazepam può essere assorbito dai componenti in PVC del set di infusione è necessario considerare un adeguamento di dosaggio in caso di loro utilizzo o di sostituzione con set PVC free (vedere paragrafo 6.2).
L’iniezione endoarteriosa deve essere evitata perchè può indurre necrosi.
Nella maggior parte dei casi è preferibile la via intramuscolare.
Somministrazione intramuscolare Nelle 12- 24 ore successive alla somministrazione di Valium per via intramuscolare è possibile avere un aumento della creatinfosfochinasi.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti Valium 10 mg/2 mL soluzione iniettabile contiene 31,4 mg/2 mL di Alcol benzilico Grandi volumi devono essere usati con cautela e solo se necessario, specialmente in pazienti con insufficienza epatica o renale a causa del rischio di accumulo e tossicità (acidosi metabolica).
La somministrazione endovenosa di alcol benzilico è stata associata a gravi eventi avversi e morte in neonati (sindrome da respiro agonico).
Non è nota la minima quantità di alcol benzilico per cui si manifesta la tossicità.
Rischio aumentato nei bambini piccoli a causa di accumulo.
Valium 10 mg/2 mL soluzione iniettabile contiene etanolo Questo medicinale contiene 10,1 vol% etanolo (alcol), ad es.
fino a 160 mg per fiala, equivalenti a 4 mL di birra, 1,7 mL di vino.
Può essere dannoso per gli alcolisti.
Una dose massima giornaliera di questo medicinale somministrato a un adulto di 70 kg comporterebbe un'esposizione a 13,7 mg / kg di etanolo che può causare un aumento della concentrazione di alcol nel sangue (BAC) di circa 2,3 mg / 100 ml.
Una dose massima giornaliera di questo medicinale somministrato a un bambino di 2 anni (12 kg) comporterebbe un'esposizione a 13,3 mg / kg di etanolo che può causare un aumento della concentrazione di alcol nel sangue (BAC) di circa 2,2 mg / 100 ml.Da tenere in considerazione nelle donne in gravidanza o in allattamento, nei bambini e nei gruppi ad alto rischio come le persone affette da patologie epatiche o epilessia.
Valium 10 mg/2 mL soluzione iniettabile contiene glicole propilenico Questo medicinale contiene 828 mg di glicole per fiala.
Valium 10 mg/2 mL soluzione iniettabile contiene sodio benzoato e acido benzoico Questo medicinale contiene 5 mg di acido benzoico e 95 mg di sodio benzoato per fiala.
L’aumento della bilirubinemia a seguito del suo distacco dall’albumina può aumentare l’ittero neonatale che può evolvere in kernittero (depositi di bilirubina non coniugata nel tessuto cerebrale).
Valium 10 mg/2 mL soluzione iniettabile contiene sodio Questo medicinale contiene circa 1,32 mmol (o circa 30 mg) di sodio per dose da 20 mg (2 fiale).
Da tenere in considerazione in persone con ridotta funzionalità renale o che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.

Interazioni

Interazioni farmacocinetiche Diazepam e il suo principale metabolita, dismetildiazepam (DMDZ) vengono metabolizzati dagli isozimi del citocromo P450, CYP3A4 e CYP2C19.
L’inibizione di questi citocromi causando un aumento delle concentrazioni plasmatiche di diazepam e di DMDZ, determina un’ amplificazione e prolungamento dei loro effetti sedativi e ansiolitici.
Questi effetti possono essere più pronunciati in pazienti che hanno una maggiore sensibilità alle benzodiazepine, come per esempio anziani, soggetti con funzionalità epatica ridotta o in pazienti co-trattati con altri medicinali che alterano il metabolismo ossidativo delle benzodiazepine.
al contrario, gli induttori del CYP3A4 e del CYP2C19 determinando una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di diazepam e DMDZ possono essere responsabili di mancanza di efficacia del trattamento.
Inibitori enzimatici Il succo di pompelmo contiene forti inibitori del CYP3A4.
In uno studio di cinetica, in cui sono stati somministrati 5 mg di diazepam per via orale, nei soggetti che hanno assunto il medicinale con 250 ml di succo di pompelmo, l’ esposizione al diazepam è risultata aumentata (l’AUC di 3,2 volte (P < 0,001), la Cmax di 1,5 volte (P < 0,05), il tmax è stato posticipato da 1,50 h a 2,06 h (P < 0,01)) rispetto a quanto misurato nei soggetti che hanno assunto la stessa dose con acqua.
Antimicotici, quali voriconazolo e fluconazolo inibendo il CYP3A4 e il CYP2C19, aumentano considerevolmente l’esposizione al diazepam.
In uno studio di cinetica l’AUC di diazepam è risultata aumentata di 2,2 volte nei soggetti che hanno assunto diazepam e voriconazolo e di 2,5 volte in quelli che hanno assunto diazepam con fluconazolo.
Negli stessi soggetti sono stati misurati un allungamento dell’emivita di diazepam da 31 h a 61 h e da 31 h a 73 h rispettivamente.
L’itraconazolo ha un effetto più moderato, senza un’interazione clinicamente significativa con diazepam come mostrato dai test di prestazione psicomotoria.
La fluvoxamina inibisce anche entrambe le vie di degradazione del diazepam prolungando l’emivita di eliminazione, che in uno studio di cinetica è risultata passare da 51 h a 118 h per diazepam e da 62 h a 206 h per DMDZ.
Nelle donne che assumono contraccettivi, i problemi psicomotori indotti dal diazepam possono essere maggiori durante i 7 giorni di pausa mestruale, quando si interrompe l’assunzione del preparato ormonale, rispetto al periodo in cui questo viene assunto.
L’omeprazolo , inibitore del CYP2C19 e del CYP3A4, assunto alla dose di 20 mg/die, ha ridotto la clearance del diazepam del 27% e aumentato l’emivita del 36%; alla dose di 40 mg/die ha ridotto la clearance e allungato l’emivita del 130%.
L’effetto dell’omeprazolo è stato osservato soltanto nei metabolizzatori rapidi del CYP2C19.
Studi di cinetica indicano che l’esomeprazolo (isomero S di omeprazolo) ha effetti simili sulla cinetica di diazepam.
La cimetidina poichè, inibisce il CYP3A4 e il CYP2C19, riduce il metabolismo ossidativo di diazepam e di desmetil-diazepam del 40-50%.Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche con ranitidina e famotidina.
Il disulfiram riduce la clearance del disulfiram del 41%, può conseguirne un effetto sedativo aumentato.
La terapia antitubercolare può modificare la disponibilità di diazepam: l’isoniazide ne aumenta l’emivita, soprattutto nei metabolizzatori lenti mentre la rifampicina (induttore del CYP3A4 del CYP2C19), anche in associazione con isoniazide la riduce.
Il diltiazem substrato degli stessi isoenzimi CYP del diazepam ed inibitore del CYP3A4, aumenta l’AUC e prolunga l’emivita del diazepam.
Il metabolita primario di idelalisib è un forte inibitore del CYP3A4 e aumenta le concentrazioni sieriche di diazepam; è necessario pertanto considerare una riduzione della dose.Gli psicostimolanti modafinil e armodafinil inducono il CYP3A4 ed inibiscono il CYP2C19; possono ritardare la clearance del diazepam e causare una sedazione eccessiva.
La carbamazepina,induttore del CYP3A4, riduce significativamente l’emivita di diazepam e ne aumenta la clearance di 3 volte.
La stessa induzione enzimatica aumenta le concentrazioni plasmatiche di desmetil-diazepam.
Cibo e antiacidi Il cibo e gli antiacidi riducono il tasso di assorbimento di diazepam con riduzione della sua concentrazione di picco e del tempo per raggiungerla ma non influenzanol’area sotto la curva della concentrazione plasmatica.
I farmaci procinetici aumentano il tasso di assorbimento del diazepam.
La metoclopramide per via endovenosa aumenta l’ assorbimento del diazepam e dimezza il tempo per raggiungere le concentrazioni di picco.
Sostanze narcotiche, come morfina epetidina, somministrate per via endovenosa,diminuiscono l’ assorbimento e ritardano il tempo di picco di diazepam somministrato per via orale.
Fenitoina Sono stati osservati segni di intossicazione da fenitoina quando combinata con diazepam.
Interazioni farmacodinamiche Il trattamento combinato con clozapina può determinare l’insorgenza di ipotensione severa, depressione respiratoria o perdita di coscienza.
Con la combinazione di fenotiazine e benzodiazepine, possono attendersi effetti depressivi addittivi sul SNC.
Sono state riscontrate sedazione, depression respiratoria e ostruzione delle vie aeree a seguito dell’uso combinato di levopromazina e diazepam.
Effetti addittivi della olanzapina e sulla sedazione e sull’ipotensione indotta da diazepam possono manifestarsi anche in assenza di una interazione farmacocinetica.
La somministrazione parenterale concomitante non è raccomandata.
Diazepam incrementa alcuni effetti del metadone, come la modifica del diametro delle pupille, la sedazione e il deterioramento del tempo di reazione.
In alcuni pazienti trattati con levodopa e diazepam è stata osservata una perdita reversibile del controllo della malattia di Parkinson, probabilmente indotta da una diminuzione dei livelli di dopamina a livello striatale.
Le xantine, come teofillina e caffeina, contrastano l’effetto sedativo ed ansiolitico del diazepam, in parte attraverso il blocco dei recettori per l’adenosina.
Il pretrattamento con diazepam cambia la farmacodinamica e la farmacocinetica dell’anestetico ketamina.
La N-demetilazione della ketamina viene inibita portando ad un prolungamento dell’emivita e del tempo di sonno indotto dalla ketamina.
Si raccomanda una riduzione della dose di ketamina in caso di cosomministrazione di diazepam.

Effetti indesiderati

All’inizio della terapia possono insorgere sonnolenza (anche durante il giorno), riduzione della vigilanza, confusione, affaticamento, cefalea, vertigini, debolezza muscolare, atassia, visione doppia (generalmente correlati alla dose) Questi effettisolitamente scompaiono con le successive somministrazioni.
Sono stati segnalati anchedisturbi gastrointestinali, cambiamenti nella libido e reazioni a carico cutanee.
Può insorgere amnesia anterograda anche ai dosaggi terapeutici; il rischio aumenta ai dosaggi più alti.
Gli effetti amnesici possono essere associati con alterazioni del comportamento (vedere paragrafo 4.4).
Durante l'uso di benzodiazepine può essere smascherato uno stato depressivo preesistente.
Le benzodiazepine o i composti benzodiazepino simili possono causare reazioni come: irrequietezza, agitazione, irritabilità, disorientamento, aggressività, nervosismo, ostilità, ansia, delirio, collera, incubi,sogni anomali, allucinazioni, psicosi, iperattività, comportamento inappropriato.Tali reazioni possono essere gravi.
I bambini e gli anziani sono più suscettibili all’insorgenza di effetti avversi.
In caso di comparsa di tali effetti il trattamento deve essere sospeso.
L'uso di benzodiazepine (anche alle dosi terapeutiche) può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica: la sospensione della terapia può provocare fenomeni di rimbalzo o da astinenza (vedere paragrafo 4.4).
Può verificarsi dipendenza psicologica.
È stato segnalato abuso di benzodiazepine.
Elenco degli effetti indesiderati derivanti da dati di post marketing: Patologie del sistema nervoso: atassia, disartria, difficoltà di espressione verbale, cefalea, tremori, capogiri, stato di vigilanza ridotto.
Disturbi psichiatrici: stato confusionale, disturbi dell’umore e dello stato emotivo, riduzione della vigilanza, depressione, cambi nella libido.
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura: cadute e fratture.
Il rischio di cadute e fratture è aumentato in pazienti che assumono in concomitanza sedativi (incluse bevande alcooliche) e nei pazienti anziani.
Patologie gastrointestinali: nausea, secchezza delle fauci o ipersalivazione, costipazione e altri disturbi gastrointestinali.
Patologie dell’occhio: diplopia, visione offuscata.Patologie vascolari: ipotensione, depressione circolatoria.
Esami diagnostici: frequenza cardiaca irregolare, aumento delletransaminasi, fosfatasi alcalina ematica aumentata.
Patologie renali e urinarie: incontinenza, ritenzione urinaria.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: reazioni cutanee.
Patologie dell’orecchio e del labirinto: vertigini.Patologie cardiache: insufficienza cardiaca incluso arresto cardiaco.
Patologie epatobiliari: ittero.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: possono verificarsi, soprattutto dopo rapida iniezione endovenosa, trombosi venosa, flebite, irritazione del sito di iniezione, gonfiore locale o, meno frequentemente, modificazioni a livello vascolare.
L’iniezione intramuscolo può causare dolore locale, in alcuni casi accompagnato da eritema nel sito di iniezione.
L'iniezione endovenosa può provocare occasionalmente singhiozzo.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: depressione cardiorespiratoria inclusa insufficienza respiratoria.
Può verificarsi depressione cardiorespiratoria se Valium viene somministrato per via rettale.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza La sicurezza di Valium in gravidanza non è stata definita.
In caso di gravidanza sospetta o in pianificazione considerare la modalità di sospensione del medicinale.
Valium può provocare nel feto alterazioni della frequenza cardiaca, tenerne conto in corso di monitoraggio.
Non somministrare nel primo trimestre di gravidanza.
È stato segnalato un aumento del rischio di malformazioni congenite associato all’uso di benzodiazepine durante il primo trimestre di gravidanza.
Se Valium è somministrato durante l’ultimo periodo di gravidanza può verificarsi irregolarità della frequenza cardiaca fetale.
In caso di somministrazione durante il travaglio e il parto possono insorgere ipotermia, scarsa suzione, ipotonia e depressione respiratoria nel neonato.
Inoltre, neonati di madri che hanno assunto benzodiazepine cronicamente durante le fasi avanzate della gravidanza possono sviluppare dipendenza fisica e i sintomi da astinenza nel periodo postnatale.
Allattamento Se Valium deve essere somministrato, è opportuno interrompere l’allattamento con latte materno perché le benzodiazepine sono escrete nel latte.

Conservazione

Conservare a temperatura non superiore ai 30°C.
Conservare nella confezione originale per tenerlo al riparo dalla luce.

Cerca farmaci per nome:

La fonte dei dati utilizzati e pubblicati è Banche Dati Farmadati Italia. Farmadati Italia garantisce il massimo impegno affinché la Banca dati e gli Aggiornamenti relativi a farmaci, parafarmaci, prodotti omeopatici e principi attivi siano precisi, puntuali e costantemente aggiornati. Questo materiale è fornito solo a scopo didattico e non è inteso per consulenza medica, diagnosi o trattamento e non deve in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o ad un consulto medico. Farmadati Italia e SilhouetteDonna.it non si assumono responsabilità sull’utilizzo dei dati. E’ doveroso contattare il proprio medico e/o uno specialista per la prescrizione e assunzione di farmaci. L’ultimo aggiornamento dei dati e la messa online del database da parte di Silhouette Donna è stato effettuato in data 22/11/2024.

Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.