TREMFYA SC 1PEN 100MG/1ML
3.404,74 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 26/01/2021
Psoriasi a placche Tremfya è indicato per il trattamento della psoriasi a placche da moderata a severa in pazienti adulti che sono candidati ad una terapia sistemica. Artrite psoriasica Tremfya, da solo o in associazione a metotrexato (MTX), è indicato per il trattamento dell’artrite psoriasica attiva in pazienti adulti che hanno avuto una risposta inadeguata o che hanno mostrato intolleranza a una precedente terapia con farmaci antireumatici modificanti la malattia (DMARD) (vedere paragrafo 5.1).
Tremfya 100 mg soluzione iniettabile in siringa preriempita. Ciascuna siringa preriempita contiene 100 mg di guselkumab in 1 ml di soluzione. Tremfya 100 mg soluzione iniettabile in penna preriempita. Ciascuna penna preriempita contiene 100 mg di guselkumab in 1 ml di soluzione. Guselkumab è un anticorpo monoclonale (mAb) interamente umano, costituito da una immunoglobulina lambda G1 (IgG1λ), diretto contro l’interleuchina (IL) -23, e prodotto nelle cellule ovariche di criceto cinese (Chinese Hamster Ovary, CHO) mediante la tecnologia del DNA ricombinante. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità grave al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Infezioni attive clinicamente importanti (ad es., tubercolosi attiva, vedere paragrafo 4.4). Posologia
- Tremfya deve essere usato esclusivamente sotto la guida e la supervisione di un medico esperto nella diagnosi e nel trattamento delle condizioni per cui Tremfya è indicato.
Posologia Psoriasi a placche La dose raccomandata di Tremfya è di 100 mg da somministrare mediante iniezione sottocutanea alla Settimana 0 e alla Settimana 4, seguita da una dose di mantenimento ogni 8 settimane.
È necessario valutare l’eventualità di interrompere il trattamento in pazienti che non hanno mostrato alcuna risposta dopo 16 settimane di trattamento.
Artrite psoriasica La dose raccomandata di Tremfya è di 100 mg da somministrare mediante iniezione sottocutanea alla Settimana 0 e alla Settimana 4, seguita da una dose di mantenimento ogni 8 settimane.
Per i pazienti ad alto rischio di danno articolare, secondo il giudizio clinico, si può prendere in considerazione la somministrazione di una dose di 100 mg ogni 4 settimane (vedere paragrafo 5.1).
È necessario valutare l’eventualità di interrompere il trattamento in pazienti che non hanno mostrato alcuna risposta dopo 24 settimane di trattamento.
Popolazioni speciali Anziani (≥ 65 anni) Non è richiesto alcun adeguamento della dose (vedere paragrafo 5.2).
Ci sono informazioni limitate nei soggetti di età ≥ 65 anni e informazioni molto limitate nei soggetti di età ≥ 75 anni (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione epatica o renale Tremfya non è stato studiato in queste popolazioni di pazienti.
Non è possibile effettuare alcuna raccomandazione sulla dose.
Per ulteriori informazioni sull’eliminazione di guselkumab, vedere paragrafo 5.2.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Tremfya nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 18 anni non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione Uso sottocutaneo.
Se possibile, evitare le iniezioni nelle aree di cute che mostrano la psoriasi.
Dopo una adeguata formazione sulla tecnica di iniezione sottocutanea, i pazienti possono iniettare Tremfya se il medico lo ritiene opportuno.
Comunque, il medico deve garantire un appropriato follow-up dei pazienti.
I pazienti devono essere istruiti a iniettare la quantità intera di Tremfya in base alle “Istruzioni per l’uso” fornite separatamente nella scatola.
Per ulteriori istruzioni sulla preparazione e per le precauzioni speciali per la manipolazione, vedere il paragrafo 6.6 e il foglio illustrativo “Istruzioni per l’uso”. Avvertenze e precauzioni
- Tracciabilità Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del prodotto somministrato devono essere chiaramente registrati.
Infezioni Tremfya può aumentare il rischio di infezione.
Il trattamento con Tremfya non deve essere iniziato nei pazienti con qualsiasi tipo di infezione attiva, clinicamente importante, fino alla risoluzione dell’infezione o al suo adeguato trattamento.
I pazienti trattati con Tremfya devono essere istruiti a richiedere una consulenza medica in caso di segni o sintomi di infezione acuta o cronica clinicamente importanti.
Se un paziente sviluppa una infezione clinicamente importante o grave oppure non sta rispondendo alla terapia standard, deve essere attentamente monitorato e Tremfya deve essere sospeso fino alla risoluzione dell’infezione.
Valutazione pre-trattamento per la tubercolosi Prima di iniziare il trattamento con Tremfya, i pazienti devono essere valutati per la tubercolosi (TB).
I pazienti che ricevono Tremfya devono essere monitorati per l’insorgenza di segni e sintomi di TB attiva durante e dopo il trattamento.
Una terapia anti-TB deve essere presa in considerazione prima di iniziare Tremfya nei pazienti con una pregressa anamnesi di TB latente o attiva, nei quali non è possibile confermare un adeguato percorso terapeutico Ipersensibilità Sono state riportate gravi reazioni di ipersensibilità, compresa l’anafilassi, nelle osservazioni post-marketing.
Alcune gravi reazioni di ipersensibilità si sono manifestate parecchi giorni dopo il trattamento con guselkumab, inclusi casi di orticaria e dispnea.
Se si verifica una grave reazione di ipersensibilità, la somministrazione di Tremfya deve essere interrotta immediatamente e deve essere avviata una terapia appropriata.
Aumento delle transaminasi epatiche Negli studi clinici sull’artrite psoriasica è stata osservata una maggiore incidenza di aumento degli enzimi epatici nei pazienti trattati con Tremfya ogni 4 settimane (q4w) rispetto ai pazienti trattati con Tremfya ogni 8 settimane (q8w) o placebo (vedere paragrafo 4.8, Tabella 2).
Quando si prescrive Tremfya q4w nell’artrite psoriasica, si raccomanda di valutare gli enzimi epatici al basale e successivamente in base alla gestione di routine del paziente.
Se si osserva un aumento dei valori di ALT o AST e si sospetta una lesione epatica indotta dal farmaco, il trattamento con Tremfya deve essere temporaneamente sospeso fino all’esclusione di questa diagnosi.
Vaccinazioni Prima di iniziare la terapia con Tremfya, deve essere considerato il completamento del programma di vaccinazioni secondo le attuali linee guida.
I vaccini vivi non devono essere utilizzati in concomitanza al trattamento i con Tremfya.
Non ci sono dati disponibili sulla risposta ai vaccini vivi o inattivi.
Prima della vaccinazione con virus o batteri vivi, il trattamento con Tremfya deve esserestato interrotto da almeno 12 settimane dopo l'ultima dose e può essere ripreso almeno 2 settimane dopo la vaccinazione.
I prescrittori devono consultare il Riassunto delle Caratteristiche di Prodotto del vaccino specifico per ulteriori informazioni e indicazioni sull'uso concomitante degli agenti immunosoppressori post-vaccinazione. Interazioni
- Interazioni con i substrati CYP450 In uno studio di Fase 1 in soggetti affetti da psoriasi a placche da moderata a grave, variazioni nelle esposizioni sistemiche (Cmax e AUCinf) di midazolam, S-warfarin, omeprazolo, destrometorfano, e caffeina dopo una singola dose di guselkumab non sono state clinicamente rilevanti, indicando che le interazioni farmacologiche tra guselkumab e substrati di vari enzimi CYP (CYP3A4, CYP2C9, CYP2C19, CYP2D6, e CYP1A2) sono improbabili.
Non vi è alcuna necessità di un aggiustamento della dose in caso di co-somministrazione tra guselkumab e i substrati di CYP450.
Terapia immuno soppressiva concomitante o fototerapia Negli studi sulla psoriasi, la sicurezza e l’efficacia di Tremfya in combinazione con immunosoppressori, inclusi farmaci biologici o fototerapia, non sono state valutate. Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza La reazione avversa al farmaco (Adverse Drug Reaction, ADR) più comune è stata l’infezione delle vie respiratorie superiori Tabella delle reazioni avverse Nella Tabella 1 è riportato l’elenco delle reazioni avverse osservate negli studi clinici sulla psoriasi e sull’artrite psoriasica, così come quelle osservate nell’esperienza post-marketing.
Le reazioni avverse sono riportate in base alla classificazione per sistemi e organi MedDRA e alla frequenza, utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10,000, < 1/1,000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 1: Elenco delle reazioni avverse
Descrizione di reazioni avverse selezionate Transaminasi aumentate In due studi clinici di Fase III sull’artrite psoriasica, per tutto il periodo controllato con placebo, i casi di aumento delle transaminasi (alanina aminotransferasi [ALT] e aspartato aminotransferasi [AST]) sono stati segnalati più frequentemente come eventi avversi nei gruppi trattati con Tremfya (8,6% nel gruppo q4w e 8,3% nel gruppo q8w) rispetto al gruppo trattato con placebo (4,6%).Classificazione per sistemi e organi Frequenza ADR Infezioni ed infestazioni Molto comune Infezioni del tratto respiratorio Non comune Infezioni da Herpes Simplex Non comune Infezioni da tinea Non comune Gastroenterite Esami diagnostici Comune Transaminasi aumentate Non comune Conta dei neutrofili diminuita Disturbi del sistema immunitario Non comune Ipersensibilità Non comune Anafilassi Patologie del sistema nervoso Comune Cefalea Patologie gastrointestinali Comune Diarrea Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune Orticaria Non comune Eruzione cutanea Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comune Artralgia Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Reazioni in sede di iniezione
In base alle analisi di laboratorio, nella maggioranza dei casi gli aumenti delle transaminasi erano ≤ 3 volte il limite superiore della norma (ULN).
Aumenti delle transaminasi da > 3 a ≤ 5 volte l’ULN e > 5 volte l’ULN si sono verificati con una fre quenza ridotta e più spesso nel gruppo Tremfya q4w rispetto al gruppo Tremfya q8w (Tabella 2).
Nel corso di un anno, nella maggior parte dei casi, l’innalzamento delle transaminasi è stato transitorio e non ha portato alla sospensione del trattamento.
Conta dei neutrofili diminuita In due studi clinici di Fase III sull’artrite psoriasica, per tutto il periodo controllato con placebo, una riduzione della conta dei neutrofili è stata segnalata più frequentemente come evento avverso nel gruppo trattato con Tremfya (0,9%) rispetto al gruppo trattato con placebo (0%).Tabella 2: Frequenza di pazienti con innalzamento delle transaminasi post-basale in due studi clinici di Fase III sull’artrite psoriasica Fino alla Settimana 24a Fino a 1 annob Placebo Tremfya 100 mg q8w Tremfya 100 mg q4w Tremfya 100 mg q8w Tremfya 100 mg q4w N=370 N=373 N=371 N=373 N=371 ALT Da > 1 a ≤ 3 volte l’ULN 30,0% 28,2% 35,0% 33,5% 41,2% Da > 3 a ≤ 5 volte l’ULN 1,4% 1,1% 2,7% 1,6% 4,6% > 5 volte l’ULN 0,8% 0,8% 1,1% 1,1% 1,1% AST Da > 1 a ≤ 3 volte l’ULN 20,0% 18,8% 21,6% 22,8% 27,8% Da > 3 a ≤ 5 volte l’ULN 0,5% 1,6% 1,6% 2,9% 3,8% > 5 volte l’ULN 1,1% 0,5% 1,6% 0,5% 1,6% a periodo controllato con placebo b pazienti randomizzati a ricevere Tremfya al basale
Nella maggioranza dei casi, la riduzione della conta ematica dei neutrofili è stata lieve, transitoria, non associata a infezioni e non ha portato alla sospensione del trattamento.
Gastroenterite In due studi clinici di Fase III sulla psoriasi, per tutto il periodo controllato con placebo, la gastroenterite si è verificata più frequentemente nel gruppo trattato con Tremfya (1,1%) rispetto al gruppo trattato con placebo (0,7%).
Alla Settimana 156, il 4,9% di tutti i pazienti trattati con Tremfya ha riportato gastroenterite.
Le reazioni avverse di gastroenterite non sono state gravi e non hanno comportato l’interruzione di Tremfya fino alla Settimana 156.
Le percentuali dei casi di gastroenterite osservate negli studi clinici sull’artrite psoriasica,per tutto il periodo controllato con placebo,sono risultate simili a quelle osservate negli studi clinici sulla psoriasi.
Reazioni in sede di iniezione In due studi clinici di Fase III sulla psoriasi fino alla Settimana 48, lo 0,7% delle iniezioni di Tremfya e lo 0,3% di iniezioni di placebo sono state associate a reazioni in sede di iniezione.
Alla Settimana 156, lo 0,5% delle iniezioni di Tremfya sono state associate a reazioni in sede di iniezione.
Reazioni avverse di eritema in sede di iniezione e dolore in sede di iniezione sono stati gli eventi più comunemente riportati di reazione nel sito di iniezione e sono stati generalmente di gravità da lieve a moderata; nessuna di queste è stata grave e nessuna ha portato alla sospensione di Tremfya.
In due studi clinici di Fase III sull’artrite psoriasica, fino alla Settimana 24 il numero di soggetti che hanno riferito 1 o più reazioni in sede di iniezione è stato basso e leggermente superiore nei gruppi trattati con Tremfya rispetto al gruppo trattato con placebo; 5 soggetti (1,3%) nel gruppo Tremfya q8w, 4 soggetti (1,1%) nel gruppo Tremfya q4w e 1 soggetto (0,3%) nel gruppo placebo.
Un soggetto ha interrotto la terapia con Tremfya a causa di una reazione in sede di iniezione durante il periodo controllato con placebo negli studi clinici sull’artrite psoriasica.
Complessivamente, la percentuale di iniezioni associata a reazioni in sede di iniezione osservata negli studi clinici sull’artrite psoriasica per tutto il periodo controllato con placebo è risultatasimile alle percentuali osservate negli studi clinici sulla psoriasi.
Immunogenicità L’immunogenicità di Tremfya è stata valutata mediante un dosaggio immunologico sensibile e farmaco-tollerante.
Psoriasi a placche Nelle analisi combinate di Fase II e di Fase III in pazienti con psoriasi, meno del 6% dei pazienti trattati con Tremfya ha sviluppato anticorpi anti-farmaco in un periodo massimo di 52 settimane di trattamento.
Tra i pazienti che hanno sviluppato anticorpi anti-farmaco, circa il 7% ha prodotto anticorpi che sono stati classificati come neutralizzanti, il che equivale allo 0,4% di tutti i pazienti trattati con Tremfya.
Nelle analisi congiunte di fase III, circa il 9% dei pazienti trattati con Tremfya ha sviluppato anticorpi anti-farmaco in un periodo massimo di 156 settimane di trattamento.
Gli anticorpi anti-farmaco non erano associati a un’efficacia inferiore del farmaco o allo sviluppo di reazioni in sede di iniezione.
Artrite psoriasica Nelle analisi combinate degli studi di Fase III in pazienti con artrite psoriasica, il 2% (n=15) dei pazienti trattati con Tremfya ha sviluppato anticorpi anti-farmaco in un periodo fino a 24 settimane di trattamento.
Tra questi pazienti, 1 paziente ha prodotto anticorpi che sono stati classificati come neutralizzanti.
Nessuno di questi pazienti ha sviluppato reazioni in sede di iniezione.
Nel complesso, il numero esiguo di pazienti con anticorpi anti-farmaco limita la possibilità di giungere a una conclusione definitiva sull’effetto dell’immunogenicità sulla farmacocinetica, sull’efficacia o sulla sicurezza di guselkumab in pazienti con artrite psoriasica.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Donne in età fertile Le donne in età fertile devono utilizzare metodi di contraccezione efficaci durante il trattamento e per almeno 12 settimane dopo la sospensione del trattamento.
Gravidanza Non ci sono dati disponibili sull’uso di guselkumab nelle donne in gravidanza.
Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo postnatale (vedere paragrafo 5.3).
Come misura precauzionale, è preferibile evitare l’uso di Tremfya in gravidanza.
Allattamento Non è noto se guselkumab sia escreto nel latte umano.
È noto che le immunoglobuline sono escrete nel latte materno durante i primi giorni a ridosso della nascita e che la loro concentrazione raggiunge bassi livellisubito dopo; di conseguenza, il rischio per il bambino allattato al seno in questo periodo non può essere escluso.
È necessario decidere se interrompere o astenersi dall'iniziare il trattamento con Tremfya, tenendo conto del beneficio dell'allattamento per il bambino e dei benefici della terapia con Tremfya per la donna.
Vedere paragrafo 5.3 per informazioni su sull’escrezione di guselkumab (scimmie cynomolgus) nel latte degli animali.
Fertilità L’effetto di guselkumab sulla fertilità umana non è stato valutato.
Gli studi condotti sugli animali non indicano effetti nocivi diretti o indiretti sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3). Conservazione
- Conservare in frigorifero (2°C - 8°C).
Non congelare.
Conservare la siringa preriempita o la penna preriempita nella scatola esterna per proteggerla dalla luce.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.