TRAVOPROST EG COLL 1FL 2,5ML
10,61 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 27/05/2017
Riduzione della pressione intraoculare elevata in pazienti adulti con ipertensione oculare o con glaucoma ad angolo aperto (vedere paragrafo 5.1). Riduzione della pressione intraoculare elevata in pazienti pediatrici da 2 mesi a < 18 anni di età con ipertensione oculare o glaucoma pediatrico (vedere paragrafo 5.1).
Ogni ml di soluzione contiene 40 microgrammi di travoprost. Sostanza attiva media/goccia: 0,97 - 1,4 mcg. Eccipienti con effetto noto: Benzalconio cloruro 150 microgrammi/ml, macrogol glicerolo idrossi stearato 405 mg/ml (vedere paragrafo 4.4). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
- Posologia.
Uso negli adulti, inclusa popolazione anziana: Il dosaggio è di una goccia di Travoprost EG nel sacco congiuntivale dello/gli occhio/i affetto/i una volta al giorno.
L’effetto ottimale è raggiunto se la somministrazione avviene di sera.
Si raccomanda l’occlusione nasolacrimale o di chiudere delicatamente la palpebra dopo la somministrazione.
Questo può ridurre l’assorbimento sistemico dei prodotti medicinali somministrati a livello oculare e determinare una diminuzione delle reazioni avverse sistemiche.
Se viene usato più di un medicinale topico oftalmico, i medicinali devono essere somministrati a distanza di almeno 5 minuti (vedere paragrafo 4.5).
Se si salta una dose, proseguire il trattamento con la dose successiva come programmato.
La dose non deve essere superiore ad una goccia al giorno per occhio/i affetto/i.
Quando Travoprost EG viene usato in sostituzione di un altro medicinale oftalmico antiglaucoma, interrompere la somministrazione dell’altro medicinale e iniziare la terapia con Travoprost EG il giorno successivo.
Compromissione della funzione epatica e renale: Il travoprost è stato studiato in pazienti con compromissione della funzione epatica da lieve a grave e in pazienti con compromissione della funzione renale da lieve a grave (clearance della creatinina fino a 14 ml/min).
Non è necessaria alcuna modifica del dosaggio in questi pazienti (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica: Il travoprost può essere utilizzato in pazienti pediatrici da 2 mesi a < di 18 anni di età alla stessa posologia degli adulti.
Comunque, i dati raccolti nel gruppo con età compresa tra 2 mesi e < di 3 anni (9 pazienti) sono limitati (vedere paragrafo 5.1).
La sicurezza ed efficacia di travoprost in bambini al di sotto di 2 mesi non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.Modo di somministrazione: Per uso oftalmico.
Per pazienti che indossano lenti a contatto, fare riferimento al paragrafo 4.4.
Il paziente deve rimuovere l’involucro protettivo esterno immediatamente prima di iniziare l’uso.
Per prevenire la contaminazione della punta del flacone e della soluzione, porre attenzione a non toccare le palpebre, le aree circostanti o altre superfici con la punta del flacone. Avvertenze e precauzioni
- Cambiamento del colore dell’iride: Il travoprost può indurre un graduale cambiamento del colore dell’iride aumentando il numero di melanosomi (granuli di pigmento) nei melanociti.
Prima di iniziare il trattamento i pazienti devono essere informati della possibilità di un cambiamento permanente del colore dell’iride.
Il trattamento unilaterale può portare ad eterocromia permanente.
Gli effetti a lungo termine sui melanociti e ulteriori conseguenze sono attualmente sconosciuti.
Il cambio del colore dell’iride avviene lentamente e può non essere notato per mesi o anni.
Il cambio di colorazione degli occhi è stato notato principalmente in pazienti con iridi di colore misto (es.
blumarroni, grigio-marroni, giallo-marroni, verde-marroni); è stato tuttavia osservato anche in pazienti con occhi marroni.
Tipicamente, la colorazione marrone intorno alla pupilla si diffonde concentricamente verso la periferia degli occhi interessati, ma tutta o una parte dell’iride può diventare marrone.
Non è stato osservato alcun ulteriore aumento della colorazione marrone dell’iride dopo sospensione della terapia.
Cambiamenti nella zona periorbitale e palpebrale: In studi clinici controllati è stato riportato un colorito progressivamente più scuro della zona periorbitale e/o palpebrale in associazione all’uso di travoprost nello 0,4% dei pazienti.
Il cambio della zona periorbitale e palpebrale incluso un aumento del solco palpebrale sono stati osservati anche con gli analoghi delle prostaglandine.
Il travoprost può indurre cambiamenti graduali nelle ciglia dello (gli) occhio(i) trattato(i); tali cambiamenti sono stati osservati in circa metà dei pazienti durante gli studi clinici e comprendono: aumento della lunghezza, dello spessore, della pigmentazione e/o del numero di ciglia.
Il meccanismo delle variazioni a livello delle ciglia e le loro conseguenze a lungo termine sono attualmente sconosciute.
Studi nelle scimmie hanno dimostrato che il travoprost determina un leggero allargamento della fessura palpebrale.
Comunque, questo effetto non è stato osservato durante gli studi clinici ed è considerato specie specifico.
Non vi è esperienza sull’uso di travoprost nelle infiammazioni oculari; né nei glaucomi neovascolari, ad angolo chiuso, ad angolo stretto o congenito, e solo un’esperienza limitata nelle patologie oculari legate a disfunzioni tiroidee, nel glaucoma ad angolo aperto in pazienti pseudofachici e nel glaucoma pigmentario o pseudoesfoliativo.
Il travoprost deve quindi essere utilizzato con cautela in pazienti con infiammazione intraoculare in atto.
Pazienti afachici: È stato riportato edema maculare durante il trattamento con analoghi della prostaglandina F2α.
Si raccomanda cautela nell’utilizzo di travoprost in pazienti afachici, in pazienti pseudofachici con una lacerazione della capsula posteriore o con lente in camera anteriore, o in pazienti a rischio conclamato per l’edema maculare cistoide.
Irite/uveite: In pazienti con fattori accertati di predisposizione al rischio di irite/uveite, travoprost deve essere utilizzato con cautela.
Contatto con la pelle: È da evitare il contatto di travoprost con la pelle poiché è stato dimostrato nei conigli l’assorbimento transdermico di travoprost.
È stato riportato che il benzalconio cloruro, comunemente utilizzato come sostanza conservante nei prodotti oftalmici, può causare cheratopatia puntata e/o cheratopatia tossico ulcerativa.
Dato che Travoprost EG contiene benzalconio cloruro, i pazienti devono essere sottoposti a un accurato monitoraggio in caso di utilizzo frequente o prolungato.
Le prostaglandine e gli analoghi delle prostaglandine sono sostanze biologicamente attive che possono essere assorbite attraverso la pelle.
Donne in stato di gravidanza o che intendono concepire devono adottare opportune precauzioni per evitare l’esposizione diretta al contenuto del flacone.
In caso di contatto accidentale con una quantità abbondante contenuta nel flacone, sciacquare accuratamente ed immediatamente l’area esposta.
Lenti a contatto: Travoprost EG contiene benzalconio cloruro che può causare irritazioni agli occhi e può notoriamente decolorare le lenti a contatto morbide.
Deve essere evitato il contatto con le lenti a contatto morbide.
I pazienti devono togliere le lenti a contatto prima dell'applicazione di Travoprost EG e attendere 15 minuti dall’instillazione della dose prima di inserire nuovamente le lenti a contatto.
Eccipienti: Travoprost EG contiene macrogol glicerolo idrossi stearato 40 che può causare reazioni cutanee.
Popolazione pediatrica: I dati di efficacia e sicurezza nel gruppo di età compresa tra 2 mesi e < di 3 anni (9 pazienti) sono limitati (vedere paragrafo 5.1).
Non sono disponibili dati per bambini con età inferiore a 2 mesi.
Nei bambini di età inferiore a 3 anni che soffrono principalmente di GCP (glaucoma congenito primario), la chirurgia (es.
trabeculotomia/goniotomia) rimane il trattamento di prima scelta.
Non sono disponibili dati di sicurezza a lungo termine nella popolazione pediatrica. Interazioni
- Non sono stati effettuati studi di interazione.
Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza: In studi clinici con travoprost, le reazioni avverse più comuni sono state iperemia oculare e iperpigmentazione dell’iride, verificatesi approssimativamente nel 20% e 6% dei pazienti rispettivamente.
Tabella delle reazioni avverse: Le seguenti reazioni avverse sono state classificate secondo la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a <1/10), non comune (da ≥1/1.000 a <1/100), raro (da ≥1/10.000 a <1/1000), molto raro (<1/10.000), o non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
Le reazioni avverse sono state ottenute da studi clinici e dati post-marketing con travoprost.
Popolazione pediatrica: In uno studio di fase 3 della durata di 3 mesi e in uno studio di farmacocinetica della durata di 7 giorni, in cui sono stati arruolati 102 pazienti pediatrici esposti a travoprost, la tipologia e le caratteristiche delle reazioni avverse riportate sono state simili a quelle già osservate nei pazienti adulti.Classificazione per sistemi e organi Frequenza Reazioni avverse Disturbi del sistema immunitario Non comune Ipersensibilità, allergia stagionale Disturbi psichiatrici Non nota Depressione, ansia, insonnia Patologie del sistema nervoso Non comune Cefalea Raro Capogiro, difetto del campo visivo, disgeusia Patologie dell’occhio Molto comune Iperemia oculare Comune Iperpigmentazione dell’iride, dolore oculare, fastidio oculare, occhio secco, prurito oculare, irritazione oculare Non comune Erosione corneale, uveite, irite, infiammazione della camera anteriore, cheratite, cheratite puntata, fotofobia, secrezione oculare, blefarite, eritema della palpebra, edema periorbitale, prurito palpebrale, riduzione dell’acuità visiva, visione offuscata, aumento della lacrimazione, congiuntivite, ectropion, cataratta, formazione di croste sul margine palpebrale, crescita delle ciglia Raro Iridociclite, herpes simplex oftalmico, infiammazione oculare, fotopsia, eczema delle palpebre, edema congiuntivale, visione con alone, follicoli congiuntivali, ipoestesia oculare, trichiasi, meibomite, pigmentazione della camera anteriore, midriasi, astenopia, iperpigmentazione delle ciglia, ispessimento delle ciglia Non nota Edema maculare, approfondimento del solco palpebrale Patologie dell’orecchio e del labirinto Non nota Vertigine, tinnito Patologie cardiache Non comune Palpitazioni Raro Battito cardiaco irregolare, riduzione battito cardiaco Non nota Dolore toracico, bradicardia, tachicardia, aritmia Patologie vascolari Raro Riduzione della pressione diastolica, aumento della pressione sistolica sanguigna, ipotensione, ipertensione Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune Tosse, congestione nasale, irritazione della gola Raro Dispnea, asma, disturbi respiratori, dolore orofaringeo, disfonia, rinite allergica, secchezza nasale Non nota Asma aggravata, epistassi Patologie gastrointestinali Raro Recidive di ulcera peptica, disturbi gastrointestinali, stitichezza, bocca secca Non nota Diarrea, dolore addominale, nausea, vomito Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune Iperpigmentazione cutanea (perioculare), alterazione del colore della cute, struttura dei capelli anormale, ipertricosi Raro Dermatiti allergiche, dermatiti da contatto, eritema, rash cutaneo, cambiamento di colore dei peli, madarosi Non nota Prurito, crescita dei capelli anormale Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Raro Dolore muscoloscheletrico, artralgia Patologie renali e urinarie Non nota Disuria, incontinenza urinaria Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Raro Astenia Esami diagnostici Non nota Antigene prostatico-specifico aumentato
Anche i profili di sicurezza a breve termine nelle diverse sottopopolazioni pediatriche sono stati simili (vedere paragrafo 5.1).
Le reazioni avverse più frequenti riportate nella popolazione pediatrica sono state iperemia oculare (16,9%) e crescita delle ciglia (6,5%).
In uno studio simile della durata di 3 mesi in pazienti adulti, tali eventi si sono verificati con un’incidenza dell’11,4% e 0,0%, rispettivamente.
Ulteriori reazioni avverse riportate in pazienti pediatrici in uno studio pediatrico della durata di 3 mesi (n=77), confrontato con uno studio simile condotto negli adulti (n=185), sono state eritema della palpebra, cheratite, aumento della lacrimazione e fotofobia, tutte riportate come singoli eventi con un’incidenza dell’1,3% contro lo 0,0% riscontrato negli adulti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Donne in età fertile/contraccezione: Il travoprost non deve essere usato nelle donne in età fertile/potenzialmente fertile se non sono adottate misure contraccettive adeguate (vedere paragrafo 5.3).
Gravidanza: Il travoprost ha effetti farmacologici dannosi sulla gravidanza e/o sul feto/neonato.
Il travoprost non deve essere usato durante la gravidanza, se non in caso di assoluta necessità.
Allattamento al seno: Non è noto se travoprost assunto mediante il collirio viene escreto nel latte materno.
Studi negli animali hanno mostrato escrezione di travoprost e metaboliti nel latte materno.
L'uso di travoprost durante l’allattamento non è raccomandato.
Fertilità: Non sono disponibili dati relativi agli effetti di travoprost sulla fertilità umana.
Studi condotti sugli animali non hanno evidenziato effetti di travoprost sulla fertilità a dosi 250 volte superiori alla dose massima raccomandata nell’uomo per uso oftalmico. Conservazione
- Prima di aprire, mantenere il flacone nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidità Dopo la prima apertura, questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.