TERBINAFINA HEX 8CPR 250MG

9,69 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: TERBINAFINA CLORIDRATO
  • ATC: D01BA02
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine: No Il farmaco non contiene glutine
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 21/04/2011

Il trattamento con terbinafina delle infezioni micotiche sensibili quali Tinea corporis, Tinea cruris e Tinea pedis (causate da Dermatofiti, vedere il paragrafo 5.1) è considerato appropriato in ragione della localizzazione, della gravità e dell’estensione dell’infezione. Trattamento dell’onicomicosi (infezioni micotiche delle unghie sensibili a terbinafina) causata da dermatofiti. Devono essere prese in considerazione le raccomandazioni emanate a livello nazionale sull’uso appropriato e sulla prescrizione degli agenti antifungini. Nota: a differenza di terbinafina topica, terbinafina orale non è efficace nella pityriasis versicolor e nella candidosi vaginale.
Ogni compressa contiene 125 mg di terbinafina come terbinafina cloridrato. Ogni compressa contiene 250 mg di terbinafina come terbinafina cloridrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.

Controindicazioni

• Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
• Terbinafina è controindicata nei pazienti con compromissione epatica grave

Posologia

Posologia Adulti 250 mg una volta al giorno.
La durata del trattamento dipende dall’indicazione e dal grado di gravità dell’infezione.
Infezioni cutanee La durata media del trattamento per Tinea corporis e Tinea cruris è compresa fra 2 e 4 settimane.
Per la tinea pedis (interdigitale, plantare o “a mocassino”) il periodo di trattamento raccomandato può raggiungere le 6 settimane.
Onicomicosi La durata del trattamento (unghie delle dita delle mani e dei piedi), per la maggioranza dei pazienti oscilla fra le 6 settimane e i 3 mesi.
Nel trattamento delle infezioni delle unghie dei piedi, di solito sono sufficienti 3 mesi di trattamento, sebbene alcuni pazienti possano necessitare di un trattamento di 6 mesi o più.
Una scarsa crescita dell’unghia durante le prime settimane di trattamento può permettere l’individuazione di quei pazienti per i quali si renderà necessaria una terapia di maggiore durata.
La completa scomparsa dei segni e sintomi di infezione può non verificarsi prima che siano trascorse diverse settimane dall’eradicazione micologica, ed è osservabile soltanto alcuni mesi dopo aver completato il trattamento, il che costituisce il tempo necessario per la ricrescita di un’unghia sana.
Informazioni aggiuntive per popolazioni speciali Pazienti con compromissione epatica Terbinafina compresse non è raccomandata nei pazienti con malattia epatica cronica o attiva (vedere i paragrafi 4.3 e 4.4).
Pazienti con compromissione renale L’uso di terbinafina compresse non è stato adeguatamente studiato nei pazienti con compromissione renale e pertanto non è raccomandato in questa popolazione di pazienti (vedere i paragrafi 4.4 e 5.2).
Popolazione anziana Non vi sono evidenze che suggeriscono che i pazienti anziani (65 anni di età e maggiori) richiedano un diverso dosaggio o che siano soggetti ad effetti indesiderati diversi da quelli riscontrati in pazienti più giovani.
Nel prescrivere terbinafina compresse ai pazienti in questa fascia d’età, deve essere tenuta in considerazione la possibilità di una pre-esistente compromissione della funzionalità epatica o renale (vedere paragrafi 4-3, 4.4 e 4.8).
Popolazione pediatrica Non c’è esperienza sull’uso della terbinafina nei bambini, pertanto l’uso non è raccomandato in questa popolazione.
Modo di somministrazione Uso orale.
Le compresse devono essere prese oralmente con dell’acqua.
Devono essere prese preferibilmente alla stessa ora ogni giorno e possono essere prese a stomaco vuoto o dopo i pasti.
La biodisponibilità di terbinafina non è influenzata dall’assunzione di cibo.

Avvertenze e precauzioni

Funzionalità epatica Terbinafina compresse non è raccomandata nei pazienti con malattia epatica cronica o attiva.
Prima di prescrivere terbinafina compresse, è necessario effettuare un test di funzionalità epatica poiché può verificarsi tossicità epatica in pazienti con e senza malattia epatica pre-esistente.
Pertanto, si raccomanda il monitoraggio periodico (dopo 4-6 settimane di trattamento) con un test di funzionalità epatica.
La terbinafina deve essere immediatamente interrotta in caso di aumento dei valori nei parametri di funzionalità epatica.
Sono stati segnalati in pazienti trattati con terbinafina compresse casi molto rari di grave insufficienza epatica (alcuni con esito fatale, o che hanno richiesto il trapianto del fegato).
Nella maggior parte dei casi di insufficienza epatica i pazienti presentavano pregresse patologie sistemiche gravi (vedere paragrafo 4.3 e 4.8).
È opportuno che i pazienti in trattamento con terbinafina compresse siano informati di comunicare prontamente al medico qualsiasi segno e sintomo di nausea persistente senza causa apparente, diminuzione dell’appetito, stanchezza, vomito, dolore addominale del quadrante superiore destro, ittero, urine scure o feci chiare.
I pazienti che presentano questi sintomi devono interrompere la terapia con terbinafina orale e occorre valutare immediatamente la loro funzionalità epatica.
Effetti dermatologici Sono stati segnalati in pazienti trattati con terbinafina compresse casi molto rari di gravi reazioni dermatologiche (es.
sindrome di Stevens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, eruzione cutanea da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici [DRESS]).
Qualora si manifestasse rush cutaneo in progressivo peggioramento, il trattamento con terbinafina compresse deve essere interrotto.
La terbinafina deve essere utilizzata con cautela nei pazienti con psoriasi o lupus eritematoso pregressi, poiché nell’esperienza post-marketing sono stati segnalati casi di drastico peggioramento ed esacerbazione della psoriasi e del lupus eritematoso cutaneo e sistemico.
Effetti ematologici Sono stati segnalati in pazienti trattati con terbinafina compresse casi molto rari di disturbi ematici (neutropenia, agranulocitosi, trombocitopenia, pancitopenia).
Deve essere valutata l’eziologia di qualsiasi disturbo ematico che dovesse incorrere in pazienti in trattamento con terbinafina compresse e si devono considerare possibili cambiamenti del regime terapeutico, inclusa l’interruzione del trattamento con terbinafina compresse.
Funzionalità renale L’uso di terbinafina compresse in pazienti con compromissione renale (clearance della creatinina < 50 ml/min o creatinina sierica > 300 micromoli/l) non è stato adeguatamente studiato e non è pertanto raccomandato (vedere il paragrafo 5.2).
Interazioni Studi in vitro e in vivo hanno evidenziato che la terbinafina inibisce il metabolismo mediato dall'enzima CYP2D6 (vedere paragrafo 4.5).
Terbinafina Hexal contiene sodio Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa, cioè essenzialmente 'senza sodio'.

Interazioni

Effetti di altri medicinali sulla terbinafina La clearance plasmatica di terbinafina può essere accelerata se i medicinali che inducono il metabolismo vengono co-somministrati.Rifampicina aumenta la clearance plasmatica di terbinafina del 100%.
Con l’uso concomitante associazione di medicinali che inibiscono il citocromo P450, la clearance plasmatica di terbinafina può essere inibita.
Cimetidina diminusce la clearance plasmatica di terbinafina del 33%.
Quando è necessaria la co-somministrazione di questi medicinaliil dosaggio di terbinafina deve essere di conseguenza adeguato.
Il fluconazolo ha aumentato la Cmax e la AUC della terbinafina rispettivamente del 52% e 69% in seguito all'inibizione di entrambi gli enzimi CYP2C9 e CYP3A4.
Un simile aumento nell'esposizione si può verificare quando altri farmaci che inibiscono sia il CYP2C9 sia il CYP3A4 come ad esempio ketoconazolo e amiodarone sono somministrati in concomitanza a terbinafina.
Effetti della terbinafina su altri medicinali La terbinafina può potenziare l’effetto o aumentare la concentrazione plasmatica dei seguenti medicinali • La terbinafina ha diminuito del 19% la clearance della caffeina somministrata per via endovenosa.
Medicinali metabolizzati prevalentemente dal CYP2D6 Studi in vitro e in vivo hanno evidenziato che la terbinafina inibisce il metabolismo mediato dall’enzima CYP2D6.
Questo può essere clinicamente significativo per i medicinali metabolizzati principalmente da CYP2D6,, in particolare se hanno anche una finestra terapeutica stretta, ad es.
alcuni farmaci appartenenti alle seguenti classi: antidepressivi triciclici (TCAs), beta-bloccanti, inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), inibitori della monoaminossidasi (MAO-Is) di tipo B, antiaritmici (inclusi quelli di Classe 1A, 1B e 1C) e i recettori dei beta-bloccanti (vedere paragrafo 4.4).La terbinafina ha diminuito la clearance della desipramina dell’82% (vedere paragrafo 4.4).
Negli studi in soggetti sani identificati come metabolizzatori di destrometorfano (farmaco antitosse e substrato del CYP2D6), la terbinafina ha aumentato il rapporto metabolico destrometorfano/destrorfano nelle urine di 16 - a 97 volte in media.
Così, la terbinafina può convertire forti metabolizzatori del CYP2D6 allo stato di metabolizzatori poveri.
Informazioni su altri f medicinali che portano a nessuna o minore interazione quando usati in concomitanza con terbinafina. Studi condotti in vitro e studi su volontari sani hanno mostrato che, la terbinafina risulta avere solo un potenziale inibitorio irrilevante o migliorativo della clearance plasmatica dei medicinali che vengono metabolizzati tramite il sistema enzimatico del citocromo P450 (es.
terfenadina, triazolam, tolbutamide, etinilestradiolo [per es.
nei contraccettivi orali], ad eccezione ldei medicinali metabolizzati attraverso il CYP2D6 (vedere sopra).
La terbinafina non ha effetto sulla clearance del fenozone o della digossina.
Terbinafina non ha effetto sulla farmacocinetica del fluconazolo.
Inoltre non è stata evidenziata alcuna interazione clinicamente significativa tra la terbinafina e i potenziali farmaci concomitanti cotrimoxazolo (trimetoprim e sulfametossazolo), zidovudina o teofillina.
Donne in età fertile Disturbi mestruali (per es.
irregolarità mestruale, sanguinamento da rottura, sanguinamento intermestruale e amenorrea) sono stati osservati in alcune pazienti, che hanno assunto terbinafina in concomitanza a contraccettivi orali.
Tuttavia, questi disturbi non si sono verificati più frequentemente rispetto alle donne che assumono contraccettivi orali da soli.
Non sono disponibili dati a sostegno di raccomandazioni speciali per le donne in età fertile.
La terbinafina può attenuare gli effetti o diminuire la concentrazione plasmatica dei seguenti medicinali La terbinafina ha aumentato la clearance plasmatica della ciclosporina del 15%.
Nei pazienti che ricevevano terbinafina in concomitanza con warfarin ci sono state segnalazioni spontanee di un aumento o di una diminuzione del tempo di protrombina.
Tuttavia, non è stato dimostrato alcun nesso causale tra l'assunzione di terbinafina e i cambiamenti osservati.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse al medicinale osservate durante gli studi clinici o nell'esperienza post-marketing sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi MedDRA.
All'interno di ciascuna classe di sistemi e organi, le reazioni avverse sono classificate per frequenza, con le reazioni più frequenti per prime.
All'interno di ogni gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono elencate in ordine decrescente di gravità.
La categoria di frequenza corrispondente per ciascuna reazione avversa è definita in base alla seguente convenzione: Molto comune (≥1/10); Comune (≥1/100, <1/10); Non comune (≥1/1.000, <1/100); Raro (≥1/10.000, <1/1.000); Molto raro (<1/10.000) Frequenza non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi Molto comune (≥1/10) Comune (≥1/100, <1/10) Non comune (≥1/1000, <1/100) Raro (≥1/10.000, <1/1000) Molto raro (<1/10.000) Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)*
Patologie del sistema emolinfo–poietico   Anemia  Neutropenia, agranulocitosi, trombocitopenia, pancitopenia (vedere il paragrafo 4.4) 
Disturbi del si–stema immunitario      Reazioni anafilattoidi an–gioedema -, lupus Eritematoso cutaneo e sistemico Reazioni anafilattiche, Reazioni simili alla malattia da siero
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Diminuzione dell’appetito     
Disturbi psichiatrici  Depressione Ansia   Sintomi depressivi secondari a disgeusia
Patologie del sistema nervoso Cefalea Disgeusia inclusa ageusia** Capogiri Parestesia, ipoestesia   Anosmia inclusa anosmia permanente e iposmia
Patologie dell’occhio  Compromissione della vista    Visione offuscata, riduzione dell'acuità visiva.
Patologie dell’orecchio e del labirinto   Tinnito   Ipoacusia, Alterazioni dell’udito
Patologie vascolari      Vasculite
Patologie ga–strointestinali Gonfiore addominale, Dispepsia nausea dolore addominale diarrea     Pancreatite
Patologie epatobiliari     Insufficienza epatica, Epatite Ittero Colestasi Aumento dei livelli degli enzimi epatici (vedere paragrafo 4.4)Insufficienza epatica, con successivo trapianto di fegato o morte.
Nella maggior parte di questi casi i pazienti avevano gravi patologie di base.
 
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea, orticaria  Reazioni di fotosensibilità, (es.
fotodermatosi, reazioni di fotosensibilità allergica ed eruzione polimorfa da luce
  Eritema multiforme, sindrome di Ste–vens-Johnson, necrolisi epidermica tossica, pustolosi esantematosa generalizzata acuta (AGEP) Eruzione cutanea tossica Dermatite esfoliativa Dermatite bollosa Eruzioni psoriasi formi o esacerbazioni di psoriasi, Alopecia Eruzione cutanea da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS)
Patologie del sistema muscolo–scheletrico e del tessuto connettivo Artralgia, mialgia     Rabdomiolisi
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di sommini–strazione  Affaticamento Piressia   Sindrome simil-influenzale
Esami diagnostici   Perdita di peso***   Aumento della creatinin fosfochinasi ematica
* Le seguenti reazioni avverse sono state derivate dall'esperienza post-marketing con terbinafina tramite segnalazioni spontanee e casi di letteratura.
Poiché tali reazioni sono segnalate volontariamente da una popolazione di dimensione incerta, non è possibile stimare in modo attendibile la loro frequenza che viene quindi classificata come non nota.
** Disgeusia, inclusa ageusia, che generalmente si risolve nell’arco di alcune settimane dopo l’interruzione del trattamento.
Sono stati segnalati casi isolati di ipogeusia prolungata.
*** Perdita di peso secondaria a disgeusia.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Non ci sono studi clinici adeguati o ben controllati della terbinafina nelle donne in gravidanza. Studi su animali non hanno dimostrato alcuna tossicità per la riproduzione (vedere paragrafo 5.3). A causa della limitata esperienza clinica nelle donne in gravidanza e della lunga durata di trattamento, le compresse di terbinafina dovrebbero essere utilizzate solo in gravidanza dopo una rigorosa valutazione del beneficio/ rischio. Allattamento La terbinafina è escreta nel latte materno; e può accumularsi al suo interno; Poiché non è noto se la terbinafina provoca effetti indesiderati nel bambino allattato al seno, le madri che allattano non devono essere trattate con compresse di terbinafina.
Se il trattamento è necessario, l'allattamento al seno deve essere interrotto Fertilità Non sono sono disponibili dati clinici nell’uomo.
Studi nei ratti non hanno mostrato effetti indesiderati sulla fertilità maschile e femminile (vedere paragrafo 5.3).

Conservazione

Flaconeconservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Blister: lasciare i blister all’interno della scatola per proteggere il medicinale dalla luce.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.