TEPKINLY SC 1F 48MG/0,8ML

10.068,93 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: EPCORITAMAB
  • ATC: L01FX27
  • Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 26/09/2024

Tepkinly, in monoterapia, è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) recidivato o refrattario, dopo due o più linee di terapia sistemica. Tepkinly, in monoterapia, è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da linfoma follicolare (FL) recidivato o refrattario, dopo due o più linee di terapia sistemica.
Ogni flaconcino da 0,8 mL contiene 48 mg di epcoritamab ad una concentrazione di 60 mg/mL. Ogni flaconcino contiene un’eccedenza che consente di prelevare la quantità nominale indicata. Epcoritamab è un anticorpo bispecifico immunoglobulina G1 (IgG1) umanizzato, diretto contro gli antigeni CD3 e CD20, prodotto in cellule ovariche di criceto cinese (Chinese hamster ovary, CHO) attraverso la tecnologia del DNA ricombinante. Eccipiente con effetti noti Ogni flaconcino di Tepkinly contiene 21,9 mg di sorbitolo e 0,42 mg di polisorbato 80. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Posologia

Tepkinly deve essere somministrato solamente sotto la supervisione di un operatore sanitario qualificato nell’uso della terapia anticancro.
Nel Ciclo 1, prima della somministrazione di epcoritamab, deve essere disponibile almeno 1 dose di tocilizumab da utilizzare in caso di CRS.
L’accesso a una dose supplementare di tocilizumab deve essere disponibile entro 8 ore dall’uso della dose di tocilizumab precedente.
Posologia Premedicazione e schema posologico raccomandati Tepkinly deve essere somministrato secondo il seguente schema posologico con dose incrementale, in cicli di 28 giorni, come illustrato nella Tabella 1 per i pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B e nella Tabella 2 per i pazienti con linfoma follicolare.
Tabella 1 Schema posologico di Tepkinly con dose incrementale in 2 fasi per i pazienti con linfoma diffuso a grandi cellule B
Schema posologico Ciclo di trattamento Giorni Dose di epcoritamab (mg)a
Ogni settimana Ciclo 1 1 0,16 mg (1a dose incrementale)
8 0,8 mg (2a dose incrementale)
15 48 mg (prima dose completa)
22 48 mg
Ogni settimana Cicli 2-3 1, 8, 15, 22 48 mg
Ogni due settimane Cicli 4-9 1, 15 48 mg
Ogni quattro settimane Cicli 10+ 1 48 mg
a0,16 mg è la dose iniziale, 0,8 mg è la dose intermedia e 48 mg è la dose completa.
Tabella 2: Schema posologico di Tepkinly con dose incrementale in 3 fasi per i pazienti con linfoma follicolare
Schema posologico Ciclo di trattamento Giorni Dose di epcoritamab (mg)a
Ogni settimana Ciclo 1 1 0,16 mg (1a dose incrementale)
8 0,8 mg (2a dose incrementale)
15 3 mg (3a dose incrementale)
22 48 mg (prima dose completa)
Ogni settimana Cicli 2-3 1, 8, 15, 22 48 mg
Ogni due settimane Cicli 4-9 1, 15 48 mg
Ogni quattro settimane Cicli 10+ 1 48 mg
a 0,16 mg è la dose iniziale, 0,8 mg è la dose intermedia, 3 mg è la seconda dose intermedia e 48 mg è la dose completa.
Tepkinly deve essere somministrato fino alla progressione della malattia o ad una inaccettabile tossicità.
I dettagli sulla premedicazione raccomandata per la sindrome da rilascio di citochine (CRS) sono mostrati nella Tabella 3.
Tabella 3 Premedicazione per epcoritamab
Ciclo Paziente che necessita di premedicazione Premedicazione Somministrazione
Ciclo 1 Tutti i pazienti Desametasoneb (15 mg per via orale o endovenosa) o prednisolone (100 mg per via orale o endovenosa) o equivalente • 30-120 minuti prima di ogni somministrazione settimanale di epcoritamab •
  • E per 3 giorni consecutivi dopo ogni somministrazione settimanale di epcoritamab nel Ciclo 1
Ciclo Paziente che necessita di premedicazione Premedicazione Somministrazione
   • Difenidramina (50 mg per via orale o endovenosa) o equivalente • 30-120 minuti prima di ogni somministrazione settimanale di epcoritamab
• Paracetamolo (da 650 a 1 000 mg per via orale) 
Ciclo 2 e oltre Pazienti che hanno manifestato CRS di Grado 2 o 3a con una dose precedente • Desametasoneb (15 mg per via orale o endovenosa) o prednisolone (100 mg per via orale o endovenosa) o equivalente • 30-120 minuti prima della successiva somministrazione di epcoritamab dopo un evento di CRS di Grado 2 o 3a
  • E per tre giorni consecutivi dopo la successiva somministrazione di epcoritamab fino a quando epcoritamab non viene somministrato senza un successivo episodio di CRS di qualsiasi grado
aI pazienti interromperanno definitivamente epcoritamab dopo un evento di CRS di Grado 4.
bDesametasone è il corticosteroide preferibile per la profilassi della CRS sulla base della fase di ottimizzazione dello studio GCT3013-01
È fortemente raccomandata la profilassi contro la polmonite da Pneumocystis jirovecii (PCP) e le infezioni da Herpes virus, specialmente durante l’uso concomitante di steroidi.
Tepkinly deve essere somministrato a pazienti adeguatamente idratati.
Durante il Ciclo 1, l’adesione alle seguenti linee guida per i liquidi è fortemente raccomandata per tutti i pazienti, a meno che non sia controindicata da un punto di vista medico: • Assumere 2-3 L di liquidi durante le 24 ore prima di ogni somministrazione di epcoritamab • Sospendere i medicinali antipertensivi per 24 ore prima di ciascuna somministrazione di epcoritamab • Somministrare 500 mL di liquidi isotonici per via endovenosa (e.v.) il giorno in cui viene dato epcoritamab, prima che ne venga somministrata la dose; E • Assumere 2-3 L di liquidi durante le 24 ore successive a ciascuna somministrazione di epcoritamab.
Per i pazienti ad aumentato rischio di sindrome da lisi tumorale clinica (CTLS), sono raccomandati idratazione e un trattamento preventivo con un agente che riduce l’acido urico.
Dopo la somministrazione di epcoritamab, i pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di CRS e/o sindrome da neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie (ICANS) e gestiti secondo le linee guida della prassi corrente.
I pazienti devono essere informati su segni e sintomi associati a CRS e ICANS e devono essere invitati a rivolgersi immediatamente a un medico qualora si manifestassero segni o sintomi in qualsiasi momento (vedere paragrafo 4.4).
Dopo la somministrazione della dose di 48 mg al Ciclo 1 15° Giorno, i pazienti con DLBCL devono essere ospedalizzati per 24 ore al fine di monitorare segni e sintomi di CRS e/o ICANS.
Modifiche della dose e gestione delle reazioni avverse Sindrome da rilascio di citochine (CRS) I pazienti trattati con epcoritamab possono sviluppare la CRS.
Valutare e trattare altre cause di febbre, ipossia e ipotensione.
In caso di sospetta CRS, la sua gestione deve basarsi sulle raccomandazioni riportate nella Tabella 4.
I pazienti che manifestano la CRS devono essere monitorati più frequentemente durante la successiva somministrazione programmata di epcoritamab.Tabella 4 Linee guida per la classificazione e la gestione della CRS
Gradoa Terapia raccomandata Modifica della dose di epcoritamab
Grado 1
• Febbre (temperatura ≥ 38 °C)

Fornire cure di supporto come antipiretici e idratazione per via endovenosa

È possibile iniziare desametasoneb

Nei casi di età avanzata, carico tumorale elevato, cellule tumorali circolanti, febbre refrattaria agli antipiretici

• Prendere in considerazione una terapia anti-citochinica o tocilizumabd

Per la CRS con ICANS concomitante fare riferimento alla Tabella 5

Sospendere epcoritamab fino alla risoluzione dell’evento di CRS

Grado 2
• Febbre (temperatura ≥ 38 °C)

e

• Ipotensione che non richiede vasopressori

e/o

• Ipossia che richiede ossigeno a basso flussoe mediante cannula nasale o a flusso libero (blow-by)

Fornire cure di supporto come antipiretici e idratazione per via endovenosa

Deve essere preso in considerazione desametasoneb

Si raccomanda una terapia anti-citochinica, tocilizumabd

Se la CRS è refrattaria a desametasone e tocilizumab:

• devono essere somministrati immunosoppressori alternativig e metilprednisolone 1 000 mg/die per via endovenosa fino al miglioramento clinico

Per la CRS con ICANS concomitante fare riferimento alla Tabella 5

Sospendere epcoritamab fino alla risoluzione dell’evento di CRS

Grado 3
• Febbre (temperatura ≥ 38 °C)

e

• Ipotensione che richiede un vasopressore con o senza vasopressina

e/o

• Ipossia che richiede ossigeno ad alto flussof mediante cannula nasale, maschera facciale, maschera nonrebreather o maschera di Venturi

Fornire cure di supporto come antipiretici e idratazione per via endovenosa

È necessario somministrare desametasonec

Si raccomanda una terapia anti-citochine, tocilizumabd

Se la CRS è refrattaria a desametasone e tocilizumab:

• devono essere somministrati immunosoppressori alternativig e metilprednisolone 1 000 mg/die per via endovenosa fino al miglioramento clinico

Per la CRS con ICANS concomitante fare riferimento alla Tabella 5

Sospendere epcoritamab fino alla risoluzione dell’evento di CRS

In caso di CRS di Grado 3 che duri più di 72 ore, epcoritamab deve essere interrotto

Se si verificano 2 eventi separati di CRS di Grado 3, anche se ciascun evento si trasforma in Grado 2 entro 72 ore, epcoritamab deve essere interrotto

Grado 4
• Febbre (temperatura ≥ 38 °C)

e

Ipotensione che richiede ≥ 2 vasopressori (ad eccezione della vasopressina)

e/o

• Ipossia che richiede ventilazione a pressione positiva (ad es.
CPAP, BiPAP, intubazione e ventilazione meccanica)

Fornire cure di supporto come antipiretici e idratazione per via endovenosa

È necessario somministrare desametasonec

Si raccomanda una terapia anti-citochinica, tocilizumabd

Se la CRS è refrattaria a desametasone e tocilizumab:

• devono essere somministrati immunosoppressori alternativig e metilprednisolone 1 000 mg/die per via endovenosa fino al miglioramento clinico

Per la CRS con ICANS concomitante fare riferimento alla Tabella 5

Interrompere definitivamente epcoritamab
aCRS classificata secondo i criteri di consenso ASTCT
bDesametasone deve essere somministrato a 10-20 mg al giorno (o equivalente)
cDesametasone deve essere somministrato a 10-20 mg, per via endovenosa, ogni 6 ore
dTocilizumab 8 mg/kg, per via endovenosa, nell’arco di 1 ora (non superare 800 mg per dose).
Ripetere tocilizumab dopo almeno 8 ore se necessario.
Massimo 2 dosi in un periodo di 24 ore
ePer ossigeno a basso flusso si intende ossigeno erogato a < 6 L/minuto
f Per ossigeno ad alto flusso si intende ossigeno erogato a ≥ 6 L/minuto
g Riegler L et al.
(2019)
Sindrome da neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie (ICANS) I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di ICANS.
Altre cause di sintomi neurologici devono essere escluse.
Se si sospetta l’ICANS, la sua gestione deve basarsi sulle raccomandazioni della Tabella 5.
Tabella 5 Linee guida per la classificazione e la gestione dellICANS
Gradoa Terapia raccomandata Modifica della dose di epcoritamab
Grado 1b
Punteggio ICE c 7-9 b oppure, riduzione del livello di coscienza b: risveglio spontaneo

Trattamento con desametasoned

Prendere in considerazione medicinali antiepilettici non sedativi (ad es., levetiracetam) fino alla risoluzione di ICANS CRS non concomitante:

• Terapia con anti-citochine non raccomandata Per ICANS con CRS concomitante:

• Trattamento con desametasoned

• Se possibile, scegliere immunosoppressori alternativie a tocilizumab

Sospendere epcoritamab fino alla risoluzione dell’evento
Grado 2b
Punteggio ICEc 3-6 oppure, riduzione del livello di coscienzab: risveglio con stimolo verbale

Trattamento con desametasonef

Prendere in considerazione medicinali antiepilettici non sedativi (ad es., levetiracetam) fino alla risoluzione di ICANS CRS non concomitante:

• Terapia con anti-citochine non raccomandata

Per ICANS con CRS concomitante:

• Trattamento con desametasoned

• Se possibile, scegliere immunosoppressori alternativie a tocilizumab

Sospendere epcoritamab fino alla risoluzione dell’evento

Grado 3b
Punteggio ICEc 0-2 oppure, riduzione del livello di coscienza b: risveglio solo con stimoli tattili, oppure

crisi convulsiveb dei seguenti tipi:

• qualsiasi crisi convulsiva clinica, focale o generalizzata che si risolve rapidamente, oppure

• crisi non- convulsive all’elettroencefalo gramma (EEG) che si risolvono con un intervento, o aumento della pressione endocranica: edema focale/localeb al neuroimagingc

Trattamento con desametasoneg

• In caso di mancata risposta, iniziare il trattamento con metilprednisolone 1 000 mg/die

Prendere in considerazione medicinali antiepilettici non sedativi (ad es.
levetiracetam) fino alla risoluzione di ICANS CRS non concomitante:

• Terapia con anti-citochine non raccomandata

Per ICANS con CRS concomitante:

• Trattamento con desametasone

o

In caso di mancata risposta, iniziare il trattamento con metilprednisolone 1 000 mg/die

• Se possibile, scegliere immunosoppressori alternativie a tocilizumab

Interrompere epcoritamab definitivamente

Grado 4b
Punteggio ICEc, b 0

oppure, riduzione del livello di coscienzab, con:

• paziente che non si risveglia o che richiede stimoli tattili vigorosi o ripetitivi per svegliarsi, oppure

• stupore o coma, o crisi convulsiveb dei seguenti tipi:

• crisi convulsiva prolungata rischiosa per la vita (> 5 minuti), oppure

• ripetute crisi convulsive cliniche o elettriche senza ritorno, fra l’una e l’altra, al valore basale, oppure esiti motorib:

• debolezza motoria focale profonda, come emiparesi o paraparesi, oppure aumento della pressione endocranica/edema cerebraleb, con segni/sintomi quali:

• edema cerebrale diffuso al neuroimaging,
oppure
• assunzione di una postura decerebrata o decorticata,
oppure
• paralisi del VI nervo cranico,
oppure
• papilledema,
oppure
• triade di Cushing

Trattamento con desametasoneg

• In caso di mancata risposta, iniziare il trattamento con metilprednisolone 1 000 mg/die

Prendere in considerazione medicinali antiepilettici non sedativi (ad es.
levetiracetam) fino alla risoluzione di ICANS CRS non concomitante:

• Terapia con anti-citochine non raccomandata

Per ICANS con CRS concomitante:

• Trattamento con desametasone

o

In caso di mancata risposta, iniziare il trattamento con metilprednisolone 1 000 mg/die

• Se possibile, scegliere immunosoppressori alternativie a tocilizumab

Interrompere epcoritamab definitivamente
aICANS classificata sulla base di ASTCT ICANS Consensus Grading
bIl grado ICANS è determinato dall’evento più grave (punteggio ICE, livello di coscienza, crisi convulsive, esiti motori, aumento della pressione endocranica/edema cerebrale), non attribuibile ad altre cause
cSe il paziente è risvegliabile e in grado di eseguire la valutazione dell’encefalopatia da cellule effettrici immunitarie (ICE), valutare: Orientamento (orientato su anno, mese, città, ospedale = 4 punti); Nominare (nomina 3 oggetti, ad es., indica l’orologio, la penna, il pulsante = 3 punti); Eseguire i comandi (ad es., "mostrami due dita" o "chiudi gli occhi e tira fuori la lingua" = 1 punto); Scrittura (capacità di scrivere una frase tipo = 1 punto); e Attenzione (partendo da 100, contare alla rovescia di dieci in dieci = 1 punto).
Se il paziente non è risvegliabile e non è in grado di eseguire la valutazione ICE (ICANS di Grado 4) = 0 punti.
dDesametasone deve essere somministrato a 10 mg per via endovenosa ogni 12 ore
eRiegler L et al.
(2019)
fDesametasone deve essere somministrato a 10-20 mg per via endovenosa ogni 12 ore
gDesametasone deve essere somministrato a 10-20 mg per via endovenosa ogni 6 ore
Tabella 6 Modifiche della dose raccomandata a causa di altre reazioni avverse
Reazione avversa¹ Gravit๠Azione
Infezioni (vedere paragrafo 4.4) Gradi 1-4 • Nei pazienti con infezione attiva, sospendere epcoritamab fino a risoluzione dell’infezione
• Per il Grado 4 considerare l’interruzione permanente di epcoritamab
Neutropenia o neutropenia febbrile (vedere paragrafo 4.8) Conta assoluta dei neutrofili inferiore a 0,5 x 109/L • Sospendere epcoritamab fino a quando la conta assoluta dei neutrofili non arriva ad essere pari o superiore a 0,5 x 109/L
Trombocitopenia (vedere paragrafo 4.8) Conta delle piastrine inferiore a 50 x 109/L • Sospendere epcoritamab fino a quando la conta delle piastrine non arriva ad essere pari o superiore a 50 x 109/L
Altre reazioni avverse (vedere paragrafo 4.8) Grado 3 o superiore • Sospendere epcoritamab fino a quando la tossicità non arriva ad essere di Grado 1 o basale
¹Sulla base dei National Cancer Institute Common Terminology Criteria per le Reazioni Avverse (NCI CTCAE), Versione 5.0.
Dose dimenticata o ritardata Linfoma diffuso a grandi cellule B È necessario un ciclo di risomministrazione (identico al Ciclo 1 con profilassi standard per la CRS): • Se trascorrono più di 8 giorni tra la dose iniziale (0,16 mg) e la dose intermedia (0,8 mg), oppure • Se trascorrono più di 14 giorni tra la dose intermedia (0,8 mg) e la prima dose completa (48 mg), oppure • Se trascorrono più di 6 settimane tra le dosi complete (48 mg) Dopo il ciclo di risomministrazione, il paziente deve riprendere il trattamento con il Giorno 1 del successivo ciclo di trattamento programmato (successivo al ciclo durante il quale la dose è stata ritardata).
Linfoma follicolare È necessario un ciclo di risomministrazione (identico al Ciclo 1 con profilassi standard per la CRS): • Se trascorrono più di 8 giorni tra la dose iniziale (0,16 mg) e la dose intermedia (0,8 mg), oppure • Se trascorrono più di 8 giorni tra la dose intermedia (0,8 mg) e la seconda dose intermedia (3 mg), oppure • Se trascorrono più di 14 giorni tra la seconda dose intermedia (3 mg) e la prima dose completa (48 mg), oppure • Se trascorrono più di 6 settimane tra due dosi complete (48 mg) Dopo il ciclo di risomministrazione, il paziente deve riprendere il trattamento con il Giorno 1 del successivo ciclo di trattamento programmato (successivo al ciclo durante il quale la dose è stata ritardata).
Popolazioni speciali Compromissione renale Nei pazienti con compromissione renale da lieve a moderata, non si ritiene necessario un adeguamento della dose.
Epcoritamab non è stato studiato in pazienti con compromissione renale severa fino alla nefropatia allo stadio terminale.
Per i pazienti con compromissione renale severa, fino alla nefropatia allo stadio terminale, non è possibile fornire raccomandazioni sulla dose (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione epatica Nei pazienti con compromissione epatica lieve, non si ritiene necessario un adeguamento della dose.
Epcoritamab non è stato studiato in pazienti con compromissione epatica severa (definita come bilirubina totale > 3 volte l’ULN e qualsiasi AST) e i dati sono limitati nei pazienti con compromissione epatica moderata (definita come bilirubina totale da > 1,5 a 3 volte l’ULN e qualsiasi AST).
Per i pazienti con compromissione epatica, da moderata a severa, non è possibile fornire raccomandazioni sulla dose (vedere paragrafo 5.2).
Anziani Nei pazienti di età ≥ 65 anni, non è necessario alcun adeguamento della dose (vedere paragrafi 5.1 e 5.2).
Popolazione pediatrica Nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni, la sicurezza e l’efficacia di Tepkinly non sono state ancora stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione Tepkinly è per uso sottocutaneo.
Deve essere somministrato esclusivamente mediante iniezione sottocutanea, preferibilmente nella parte inferiore dell’addome o della coscia.
Si raccomanda di cambiare la sede di iniezione da sinistra a destra o viceversa, soprattutto durante il programma di somministrazione settimanale (ovvero, Cicli 1-3).
Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

Avvertenze e precauzioni

Tracciabilità Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.
Sindrome da rilascio di citochine (CRS) In pazienti trattati con epcoritamab, si è manifestata la CRS, che può essere rischiosa per la vita o fatale.
I segni e sintomi più comuni di CRS includono piressia, ipotensione e ipossia.
Altri segni e sintomi di CRS manifestatisi in più di due pazienti hanno incluso brividi, tachicardia, cefalea e dispnea.
La maggior parte degli eventi di CRS si è manifestata nel Ciclo 1 ed è stata associata alla prima dose completa di epcoritamab.
Per mitigare il rischio di CRS, somministrare corticosteroidi come profilassi (vedere paragrafo 4.2).
Dopo la somministrazione di epcoritamab, i pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di CRS.
Ai primi segni o sintomi di CRS, deve essere fornita terapia di supporto con tocilizumab e/o corticosteroidi come appropriato (vedere paragrafo 4.2, Tabella 4).
I pazienti devono essere informati sui segni e sintomi associati a CRS e, qualora dovessero manifestarsi segni o sintomi in qualsiasi momento, devono essere invitati a contattare il proprio operatore sanitario e a rivolgersi immediatamente a un medico.
La gestione della CRS, sulla base della sua gravità, può richiedere un ritardo temporaneo o l’interruzione di epcoritamab (vedere paragrafo 4.2).
I pazienti con DLBCL devono essere ricoverati in ospedale per 24 ore dopo la somministrazione della dose di 48 mg al 15° Giorno del Ciclo 1 per monitorare segni e sintomi di CRS.
Sindrome da neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie (ICANS) In pazienti trattati con epcoritamab si sono manifestati casi di ICANS, compreso un evento fatale.
L’ICANS può manifestarsi con afasia, alterazione del livello di coscienza, compromissione delle capacità cognitive, debolezza motoria, crisi convulsive ed edema cerebrale.
La maggior parte dei casi di ICANS si è manifestata durante il Ciclo 1 del trattamento con epcoritamab, tuttavia alcuni casi si sono manifestati con insorgenza ritardata.
Dopo la somministrazione di epcoritamab, i pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di ICANS.
Ai primi segni o sintomi di ICANS, deve essere somministrato un trattamento con corticosteroidi e medicinali antiepilettici non sedativi, come appropriato (vedere paragrafo 4.2, Tabella 5).
I pazienti devono essere informati sui segni e sintomi dell’ICANS e sul fatto che l’insorgenza degli eventi può essere ritardata.
Qualora dovessero manifestarsi segni o sintomi in qualsiasi momento, i pazienti devono essere invitati a contattare il proprio operatore sanitario e a rivolgersi immediatamente a un medico.
Epcoritamab deve essere ritardato o interrotto come raccomandato (vedere paragrafo 4.2).
I pazienti con DLBCL devono essere ricoverati in ospedale per 24 ore dopo la somministrazione della dose di 48 mg al 15° Giorno del Ciclo 1 per monitorare segni e sintomi di ICANS.
Infezioni gravi Il trattamento con epcoritamab può comportare un aumento del rischio di infezioni.
Negli studi clinici, in pazienti trattati con epcoritamab, sono state osservate infezioni gravi o fatali (vedere paragrafo 4.8).
In pazienti con infezioni sistemiche attive clinicamente significative, la somministrazione di epcoritamab deve essere evitata.
Come profilassi, devono essere somministrati antimicrobici prima e durante il trattamento con epcoritamab, come appropriato (vedere paragrafo 4.2).
I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di infezione, prima e dopo la somministrazione di epcoritamab, e trattati in modo appropriato.
In caso di neutropenia febbrile, i pazienti devono essere valutati per l’infezione e gestiti con antibiotici, liquidi e altre cure di supporto, secondo le linee guida locali.
Sindrome da lisi tumorale (TLS) La TLS è stata segnalata in pazienti trattati con epcoritamab (vedere paragrafo 4.8).
Per i pazienti a maggior rischio di TLS sono raccomandati idratazione e trattamento profilattico con un agente che riduce l’acido urico.
I pazienti devono essere monitorati per rilevare segni o sintomi di TLS, in particolare i pazienti con elevato carico tumorale o tumori a rapida proliferazione, nonché i pazienti con funzionalità renale ridotta.
I parametri ematochimici dei pazienti devono essere monitorati e le anomalie devono essere gestite tempestivamente.
Tumour flare In pazienti trattati con epcoritamab, è stato segnalato tumour flare (vedere paragrafo 4.8).
Le manifestazioni possono includere dolore e tumefazione localizzati.
A seguito della somministrazione di epcoritamab, coerentemente con il meccanismo d'azione di epcoritamab, il tumour flare è verosimilmente dovuto all'afflusso di cellule T nei siti tumorali.
Non sono stati identificati fattori di rischio specifici per il tumour flare; tuttavia, esiste un elevato rischio di compromissione e morbilità dovuto all'effetto di massa secondario al tumour flare nei pazienti con tumori voluminosi situati in prossimità delle vie aeree e/o di un organo vitale.
I pazienti trattati con epcoritamab devono essere monitorati e valutati per il tumour flare nei siti anatomici critici.
Patologia CD20-negativa Sono disponibili dati limitati su pazienti con DLBCL CD20-negativo e pazienti con FL CD20negativo trattati con epcoritamab ed è possibile che i pazienti con DLBCL CD20-negativo e i pazienti con FL CD20-negativo possano avere minori benefici rispetto ai pazienti con DLBCL CD20-positivo e ai pazienti con FL CD20-positivo, rispettivamente.
I potenziali rischi e benefici associati al trattamento di pazienti con DLBCL e FL CD20-negativo con epcoritamab devono essere considerati.
Scheda per il Paziente Il medico deve informare il paziente del rischio di CRS e ICANS e di qualunque segno e sintomo di CRS e ICANS.
Ai pazienti deve essere indicato di rivolgersi immediatamente ad un medico se manifestano segni e sintomi di CRS e/o ICANS.
Ai pazienti deve essere fornita la Scheda per il Paziente e devono essere istruiti a portarla sempre con sé.
Questa scheda descrive i sintomi di CRS e ICANS che, se si manifestano, devono indurre il paziente a rivolgersi immediatamente a un medico.
Immunizzazione Durante la terapia con epcoritamab non devono essere somministrati vaccini vivi e/o vivi attenuati.
Non sono stati condotti studi su pazienti che hanno ricevuto vaccini vivi.
Eccipienti con effetti noti Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per flaconcino, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.Questo medicinale contiene 21,9 mg di sorbitolo per flaconcino, equivalente a 27,33 mg/mL.
Questo medicinale contiene 0,42 mg di polisorbato 80 per flaconcino, equivalenti a 0,4 mg/mL.
Il polisorbato 80 può causare reazioni allergiche.

Interazioni

Non sono stati effettuati studi d’interazione.
L’aumento transitorio di alcune citochine proinfiammatorie causato da epcoritamab, può sopprimere le attività dell’enzima CYP450.
In pazienti trattati con substrati del CYP450 con un indice terapeutico ristretto, all’inizio della terapia con epcoritamab deve essere preso in considerazione il monitoraggio terapeutico.

Effetti indesiderati

Sommario del profilo di sicurezza La sicurezza di epcoritamab è stata valutata nello studio GCT3013-01 non randomizzato, a braccio singolo, in 382 pazienti con linfoma a grandi cellule B (N = 167), linfoma follicolare (N = 129) e linfoma follicolare (schema posologico con dose incrementale in 3 fasi N = 86) recidivato o refrattario dopo due o più linee di terapia sistemica e ha incluso tutti i pazienti arruolati alla dose di 48 mg e che avevano ricevuto almeno una dose di epcoritamab.
La durata mediana dell’esposizione a epcoritamab è stata di 4,9 mesi (intervallo: da < 1 a 30 mesi).
Le reazioni avverse più comuni (≥ 20%) sono state CRS, reazioni in sede di iniezione, stanchezza, infezione virale, neutropenia, dolore muscoloscheletrico, piressia e diarrea.
Reazioni avverse gravi si sono verificate nel 50% dei pazienti.
La reazione avversa grave più frequente (≥ 10%) è stata la sindrome da rilascio di citochine (34%).
Quattordici pazienti (3,7%) hanno manifestato una reazione avversa fatale (infezione polmonare in 9 (2,4%) pazienti), infezione virale in 4 pazienti (1,0%) e ICANS in 1 paziente (0,3%).
Le reazioni avverse che hanno portato all’interruzione si sono manifestate nel 6,8% dei pazienti.
L’interruzione di epcoritamab a causa di infezione polmonare si è manifestata in 14 (3,7%) pazienti, l’infezione virale in 8 pazienti (2,1%), la stanchezza in 2 (0,5%) pazienti, la CRS, l’ICANS o la diarrea, in 1 (0,3%) paziente ciascuno.
Nel 42% dei pazienti si sono verificati ritardi nella somministrazione dovuti a reazioni avverse.
Le reazioni avverse che hanno portato a ritardi nella somministrazione della dose (≥ 3%) sono state infezioni virali (17%), CRS (11%), neutropenia (5,2%), infezione polmonare (4,7%), infezione delle vie respiratorie superiori (4,2%) e piressia (3,7%).
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse di epcoritamab segnalate in studi clinici (Tabella 7) sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi MedDRA e si basano sulla seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, <1/10); non comune (≥ 1/1 000, <1/100); raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000); e molto raro (< 1/10 000).
All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità.
Tabella 7 Reazioni avverse osservate nello studio GCT3013-01, in pazienti con LBCL o FL recidivato o refrattario trattati con epcoritamab
Classificazione per sistemi e organi/termine preferito o reazione avversa Tutti i gradi Grado 3-4
Infezioni ed infestazioni
Infezione viralea Molto comune Comune
Infezione polmonareb Molto comune Comune
Infezione delle vie respiratorie superioric Molto comune Comune
Infezione micoticad Comune 
Sepsie Comune Comune
Cellulite Comune Comune
Tumori benigni, maligni e non specificati (inclusi cisti e polipi)
Tumour flare Comune 
Patologie del sistema emolinfopoietico
Neutropeniaf Molto comune Molto comune
Anemiag Molto comune Comune
Trombocitopeniah Molto comune Comune
Linfopeniai Molto comune Comune
Neutropenia febbrile Comune Comune
Disturbi del sistema immunitario
Sindrome da rilascio di citochinej Molto comune Comune
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Appetito ridotto Molto comune Non comune
Ipokaliemia Comune Comune
Ipofosfatemia Comune Comune
Ipomagnesiemia Comune Non comune
Sindrome da lisi tumoralek Comune Non comune
Patologie del sistema nervoso
Cefalea Molto comune Non comune
Sindrome di tossicità associata a cellule effettrici immunitariej Comune 
Classificazione per sistemi e organi/termine preferito o reazione avversa Tutti i gradi Grado 3-4
Patologie cardiache
Aritmia cardiacal Comune Non comune
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Versamento pleurico Comune Comune
Patologie gastrointestinali
Diarrea Molto comune Non comune
Dolore addominalem Molto comune Comune
Nausea Molto comune Non comune
Vomito Comune Non comune
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Eruzione cutanean Molto comune 
Prurito Comune 
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Dolore muscoloscheletrico° Molto comune Comune
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione
Reazioni in sede di iniezionep Molto comune 
Stanchezzaq Molto comune Comune
Piressiar Molto comune Comune
Edemas Molto comune Comune
Esami diagnostici
Alanina aminotransferasi aumentata Comune Comune
Aspartato aminotransferasi aumentata Comune Comune
Creatinina ematica aumentata Comune 
Sodio ematico diminuitot Comune Non comune
Fosfatasi alcalina aumentata Comune 
Le reazioni avverse sono state classificate utilizzando la versione 5.0 dell’NCI CTCAE aInfezione virale include COVID-19, corioretinite da Cytomegalovirus, colite da Cytomegalovirus, infezione da citomegalovirus, riattivazione dell’infezione da citomegalovirus, gastroenterite virale, herpes simplex, riattivazione di Herpes simplex, infezione da Herpes virus, Herpes zoster, Herpes orale, sindrome post-COVID-19 acuto e infezione da virus Varicella zoster bInfezione polmonare include polmonite da COVID-19 e infezione polmonare cInfezione delle vie respiratorie superiori include laringite, faringite, infezione da virus respiratorio sinciziale, rinite, infezione da rinovirus e infezione delle vie respiratorie superiori dInfezione micotica include infezione da Candida, candidiasi esofagea, candidiasi orale e candidiasi orofaringea eSepsi include batteriemia, sepsi e shock settico fNeutropenia include neutropenia e conta dei neutrofili diminuita gAnemia include anemia e ferritina sierica diminuita hTrombocitopenia include conta delle piastrine diminuita e trombocitopenia iLinfopenia include conta linfocitaria diminuita e linfopenia jEventi classificati utilizzando i criteri di consenso dell’American Society for Transplantation and Cellular Therapy (ASTCT) kLa sindrome da lisi tumorale clinica è stata classificata sulla base dei criteri Cairo-Bishop lAritmia cardiaca include bradicardia, bradicardia sinusale, tachicardia sinusale, tachicardia sopraventricolare e tachicardia mDolore addominale include fastidio addominale, dolore addominale, dolore addominale inferiore, dolore addominale superiore e dolorabilità addominale nEruzione cutanea include eruzione cutanea, esantema eritematoso, eruzione cutanea maculare, eruzione cutanea maculo-papulare, eruzione cutanea papulare, eruzione cutanea pruriginosa, esantema pustoloso ed eruzione cutanea vescicolare °Dolore muscoloscheletrico comprende dolore dorsale, dolore osseo, dolore al fianco, dolore toracico muscoloscheletrico, dolore muscoloscheletrico, mialgia, dolore al collo, dolore toracico non cardiaco, dolore, dolore a un arto e dolore spinale pReazioni in sede di iniezione includono lividura in sede di iniezione, eritema in sede di iniezione, ipertrofia in sede di iniezione, infiammazione in sede di iniezione, massa in sede di iniezione, nodulo in sede di iniezione, edema in sede di iniezione, dolore in sede di iniezione, prurito in sede di iniezione, eruzione cutanea in sede di iniezione, reazione in sede di iniezione, tumefazione in sede di iniezione e orticaria in sede di iniezione qStanchezza include astenia, stanchezza e letargia rPiressia include temperatura corporea aumentata e piressia sEdema include edema della faccia, edema generalizzato, edema, edema periferico, tumefazione periferica, tumefazione e tumefazione del viso tSodio ematico diminuito include sodio ematico diminuito e iponatriemia Descrizione di reazioni avverse selezionate Sindrome da rilascio di citochine Schema posologico con dose incrementale in 2 fasi (linfoma a grandi cellule B e linfoma follicolare) Nello studio GCT3013-01, la CRS di qualsiasi grado si è manifestata nel 58% (171/296) dei pazienti con linfoma a grandi cellule B e linfoma follicolare trattati con epcoritamab allo schema posologico con dose incrementale in 2 fasi.
L’incidenza degli eventi di Grado 1 è stata pari al 35%, quella degli eventi di Grado 2 è stata del 21% e gli eventi di Grado 3 si sono verificati nel 2,4% dei pazienti.
La CRS si è manifestata in maniera recidivante nel 21% dei pazienti.
La CRS di qualsiasi grado si è manifestata nel 9,8% dei pazienti dopo la dose iniziale (Ciclo 1, 1° Giorno), nel 13% dopo la dose intermedia (Ciclo 1, 8° Giorno), nel 51% dopo la prima dose completa (Ciclo 1, 15° Giorno), nel 6,5% dopo la seconda dose completa (Ciclo 1, 22° Giorno) e nel 3,7% dopo la terza dose completa (Ciclo 2, 1° Giorno) o oltre.
Dalla dose di epcoritamab somministrata più di recente, il tempo mediano all’insorgenza della CRS è stato di 2 giorni (intervallo: da 1 a 12 giorni).
Dopo la prima dose completa, il tempo mediano all’insorgenza è stato di 19,3 ore (intervallo: da < 0,1 a 7 giorni).
La CRS si è risolta nel 99% dei pazienti e la durata mediana degli eventi di CRS è stata di 2 giorni (intervallo da 1 a 54 giorni).
Dei 171 pazienti che hanno manifestato la CRS, i segni e i sintomi più comuni di CRS includevano piressia 99%, ipotensione 32% e ipossia 16%.
Altri segni e sintomi di CRS in ≥ 3% dei pazienti includevano brividi (11%), tachicardia (inclusa tachicardia sinusale (11%)), cefalea (8,2%), nausea (4,7%) e vomito (4,1%).
Nel 4,1% dei pazienti con CRS, gli enzimi epatici aumentati in via transitoria (ALT o AST > 3 x ULN) erano concomitanti con la CRS.
Vedere i paragrafi 4.2 e 4.4 per le linee guida sul monitoraggio e la gestione.
Schema posologico con dose incrementale in 3 fasi (linfoma follicolare) Nello studio GCT3013-01, la CRS di qualsiasi grado si è verificata nel 49% (42/86) dei pazienti trattati con epcoritamab allo schema posologico raccomandato con dose incrementale in 3 fasi per il linfoma follicolare.
L’incidenza di Grado 1 è stata del 40% e quella di Grado 2 è stata del 9%.
Non sono stati segnalati eventi di CRS di Grado ≥ 3.
La CRS si è manifestata in maniera recidivante nel 23% dei pazienti.
La maggior parte degli eventi di CRS si è verificata durante il Ciclo 1, dove il 48% dei pazienti ha manifestato un evento.
Nel Ciclo 1, CRS si è verificata nel 12% dei pazienti dopo la dose iniziale (Ciclo 1, 1° Giorno), nel 5,9% dopo la dose intermedia (Ciclo 1, 8° Giorno), nel 15% dei pazienti dopo la seconda dose intermedia (Ciclo 1, 15° Giorno) e nel 37% dei pazienti dopo la prima dose completa (Ciclo 1, 22° Giorno).
Dalla dose di epcoritamab somministrata più di recente, il tempo mediano all’insorgenza della CRS è stato di 59 ore (intervallo: da 1 a 8 giorni).
Dopo la prima dose completa, il tempo mediano all’insorgenza è stato di 61 ore (intervallo: da 1 a 8 giorni).
La CRS si è risolta nel 100% dei pazienti e la durata mediana degli eventi di CRS è stata di 2 giorni (intervallo da 1 a 14 giorni).
Reazioni avverse gravi dovute a CRS si sono verificate nel 28% dei pazienti trattati con epcoritamab.
Nel 19% dei pazienti trattati con epcoritamab si sono verificati ritardi nella somministrazione dovuti a CRS.
Dei 42 pazienti che hanno manifestato la CRS alla dose raccomandata, i segni e i sintomi più comuni (≥ 10%) di CRS includevano piressia (100%) e ipotensione (14%).
Oltre ai corticosteroidi, tocilizumab è stato usato per la gestione dell’evento di CRS nel 12% dei pazienti.
Sindrome da neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie Nello studio GCT3013-01, l’ICANS si è manifestata nel 4,7% (18/382) dei pazienti trattati con epcoritamab; il 3,1% ha manifestato eventi di Grado 1 e l’1,3% di Grado 2.
In un paziente (0,3%) si è manifestato un evento ICANS di Grado 5 (fatale).
Il tempo mediano alla prima insorgenza di ICANS dall’inizio del trattamento con epcoritamab (Ciclo 1, 1° Giorno) è stato di 18 giorni (intervallo: da 8 a 141 giorni).
L’ICANS si è risolta nel 94% (17/18) dei pazienti con cura di supporto.
Il tempo mediano alla risoluzione di ICANS è stato di 2 giorni (intervallo: da 1 a 9 giorni).
Nei 18 pazienti con ICANS, l’insorgenza di ICANS è avvenuta prima della CRS nell’11% dei pazienti, nel 44% in concomitanza con la CRS, nel 17% dopo l’insorgenza della CRS e nel 28% in assenza di CRS.
Infezioni gravi Linfoma a grandi cellule B Nello studio GCT3013-01, nel 25% (41/167) dei pazienti con linfoma a grandi cellule B trattati con epcoritamab si sono manifestate infezioni gravi di qualsiasi grado.
Le infezioni gravi più frequenti includevano COVID-19 (6,6%), polmonite da COVID-19 (4,2%), infezione polmonare (3,6%), sepsi (2,4%), infezione delle vie respiratorie superiori (1,8%), batteriemia (1,2%) e shock settico (1,2%).
Il tempo mediano all’insorgenza della prima infezione grave dall’inizio del trattamento con epcoritamab (Ciclo 1, 1° Giorno) è stato di 56 giorni (intervallo: da 4 a 631 giorni), con una durata mediana di 15 giorni (intervallo: da 4 a 125 giorni).
Gli eventi di infezione di Grado 5 si sono verificati in 7 (4,2%) pazienti.
Linfoma follicolare Nello studio GCT3013-01, infezioni gravi di qualsiasi grado si sono manifestate nel 32% (68/215) dei pazienti con linfoma follicolare trattati con epcoritamab.
Le infezioni gravi più frequenti includevano COVID-19 (8,8%), polmonite da COVID-19 (5,6%), infezione polmonare (3,7%), infezione delle vie urinarie (1,9%), e polmonite da Pneumocystis jirovecii (1,4%).
Il tempo mediano all’insorgenza della prima infezione grave dall’inizio del trattamento con epcoritamab (Ciclo 1, 1° Giorno) è stato di 81 giorni (intervallo: da 1 a 636 giorni), con una durata mediana di 18 giorni (intervallo: da 4 a 249 giorni).
Eventi di infezione di Grado 5 si sono verificati in 8 (3,7%) pazienti, 6 (2,8%) dei quali sono stati attribuiti a COVID-19 o a polmonite da COVID-19.
Neutropenia Nello studio GCT3013-01, la neutropenia di qualsiasi grado si è manifestata nel 28% (105/382) dei pazienti, tra cui il 23% di eventi di Grado 3-4.
Il tempo mediano all’insorgenza della prima neutropenia/conta dei neutrofili diminuita è stato di 65 giorni (intervallo: da 2 a 750 giorni), con una durata mediana di 15 giorni (intervallo: da 2 a 415 giorni).
Dei 105 pazienti che hanno manifestato neutropenia/conta dei neutrofili diminuita, il 61% ha ricevuto G-CSF per trattare gli eventi.
Sindrome da lisi tumorale Nello studio GCT3013-01, la TLS si è manifestata nell’1,0% (4/382) dei pazienti.
Il tempo mediano all’insorgenza è stato di 18 giorni (intervallo: da 8 a 33 giorni), e la durata mediana è stata di 3 giorni (intervallo: da 2 a 4 giorni).
Tumour flare Nello studio GCT3013-01, il tumour flare si è verificato nell’1,6% (6/382) dei pazienti, tutti di grado 2.
Il tempo mediano all’insorgenza è stato di 19,5 giorni (intervallo da 9 a 34 giorni) e, la durata mediana è stata di 9 giorni (intervallo da 1 a 50 giorni).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

Gravidanza e allattamento

Donne in età fertile/contraccezione nelle donne Le donne in età fertile devono essere informate circa l’uso di misure contraccettive efficaci durante il trattamento con epcoritamab e per almeno 4 mesi dopo l’ultima dose.
Nelle donne in età fertile, prima di iniziare il trattamento con epcoritamab, verificare lo stato di gravidanza.
Gravidanza Epcoritamab, quando somministrato a donne in gravidanza, sulla base del suo meccanismo d’azione, può causare danno fetale, inclusa linfocitopenia delle cellule B e alterazioni delle normali risposte immunitarie.
non esistono dati sull’uso di epcoritamab in donne in gravidanza.
Non sono stati condotti studi con epcoritamab sulla riproduzione animale.
Gli anticorpi IgG1, come epcoritamab, possono attraversare la placenta con conseguente esposizione fetale.
Informare le donne in gravidanza del potenziale rischio per il feto.
Epcoritamab non è raccomandato durante la gravidanza e nelle donne in età fertile che non usano misure contraccettive.
Allattamento Non è noto se epcoritamab sia escreto nel latte materno o il suo effetto sulla produzione di latte.
Poiché è noto che le IgG sono presenti nel latte, l’esposizione neonatale a epcoritamab può avvenire durante l’allattamento.
L’allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con epcoritamab e per almeno 4 mesi dopo l’ultima dose.
Fertilità Non sono stati condotti studi con epcoritamab sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3).
L’effetto di epcoritamab sulla fertilità maschile e femminile non è noto.

Conservazione

Conservare e trasportare in frigorifero (da 2 °C a 8 °C), Non congelare.
Tenere il flaconcino nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura, vedere paragrafo 6.3.

Cerca farmaci per nome:

La fonte dei dati utilizzati e pubblicati è Banche Dati Farmadati Italia. Farmadati Italia garantisce il massimo impegno affinché la Banca dati e gli Aggiornamenti relativi a farmaci, parafarmaci, prodotti omeopatici e principi attivi siano precisi, puntuali e costantemente aggiornati. Questo materiale è fornito solo a scopo didattico e non è inteso per consulenza medica, diagnosi o trattamento e non deve in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o ad un consulto medico. Farmadati Italia e SilhouetteDonna.it non si assumono responsabilità sull’utilizzo dei dati. E’ doveroso contattare il proprio medico e/o uno specialista per la prescrizione e assunzione di farmaci. L’ultimo aggiornamento dei dati e la messa online del database da parte di Silhouette Donna è stato effettuato in data 23/12/2024.

Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.