TELZIR 60CPR RIV 700MG FL
500,92 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 01/12/2015
Telzir in associazione con una bassa dose di ritonavir è indicato nel trattamento di pazienti adulti, adolescenti e bambini dai 6 anni in poi, con infezione da Virus dell’Immunodeficienza Umana di Tipo I (HIV-1), in combinazione con altri farmaci antiretrovirali. Negli adulti, con limitata esperienza di trattamento con antiretrovirali, Telzir in combinazione con una bassa dose di ritonavir, non ha mostrato di essere efficace come lopinavir / ritonavir. Non sono stati condotti studi comparativi nei bambini o negli adolescenti. In pazienti pesantemente pre-trattati non è stato sufficientemente studiato l’uso di Telzir in combinazione con una bassa dose di ritonavir. In pazienti già trattati con inibitori della proteasi (PI), la scelta di Telzir deve essere basata sulla verifica individuale della resistenza virale e sulla storia terapeutica dei pazienti (vedere paragrafo 5.1).
Ogni compressa rivestita con film contiene 700 mg di fosamprenavir come fosamprenavir sale di calcio (equivalenti a circa 600 mg di amprenavir). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità a fosamprenavir, amprenavir o ritonavir, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.
Telzir non deve essere somministrato in concomitanza con medicinali con una ristretta finestra terapeutica che siano substrati del citocromo P450 3A4 (CYP3A4), ad esempio, alfuzosina, amiodarone, astemizolo, bepridil, cisapride, diidroergotamina, ergotamina, pimozide, quetiapina, chinidina, terfenadina, midazolam per via orale (per le precauzioni relative alla somministrazione di midazolam per via parenterale vedere paragrafo 4.5), triazolam per via orale, sildenafil usato per il trattamento dell’ipertensione polmonare arteriosa (per l’uso di sildenafil nei pazienti con disfunzione erettile, vedere paragrafo 4.4 e 4.5).
La co-somministrazione del medicinale antipsicotico lurasidone e fosamprenavir/ritonavir (FPV/RTV) è controindicata (vedere paragrafo 4.5).
La co-somministrazione di paritaprevir e fosamprenavir/ritonavir (FPV/RTV), è controindicata a causa dell’atteso aumento dell’esposizione a paritaprevir e della mancanza di dati clinici che valutino l'entità di tale aumento (vedere paragrafo 4.5).
L’uso concomitante di Telzir con simvastatina o lovastatina è controindicato a causa di un incremento delle concentrazioni plasmatiche di lovastatina e simvastatina che possono aumentare il rischio di miopatia inclusa la rabdomiolisi (vedere paragrafo 4.5).
Telzir con ritonavir non deve essere somministrato in concomitanza con farmaci con una ristretta finestra terapeutica, che siano altamente dipendenti dal metabolismo CYP2D6, ad esempio, flecainide e propafenone (vedere paragrafo 4.5).
È controindicata l’associazione di rifampicina con Telzir e ritonavir a basso dosaggio (vedere paragrafo 4.5).
Le preparazioni erboristiche contenenti l'erba di S.
Giovanni (Hypericum perforatum) non devono essere usate mentre viene assunto Telzir a causa del rischio di diminuzione delle concentrazioni plasmatiche e di riduzione degli effetti clinici di amprenavir (vedere paragrafo 4.5). Posologia
- Telzir deve essere somministrato solo con una bassa dose di ritonavir, in quanto esso aumenta la farmacocinetica di amprenavir, ed in associazione con altri medicinali antiretrovirali.
Pertanto, prima di iniziare la terapia con Telzir, deve essere consultato il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di ritonavir.La terapia deve essere iniziata da un medico esperto nel trattamento dell’infezione da HIV.
Fosamprenavir è il pro-farmaco di amprenavir e non deve essere somministrato in concomitanza con altri medicinali contenenti amprenavir.
A tutti i pazienti deve essere ricordata l'importanza di aderire all'intero regime di dosaggio raccomandato.
Si raccomanda cautela qualora si ecceda nei dosaggi raccomandati di Telzir più ritonavir di seguito indicati (vedere paragrafo 4.4).
Telzir compressa si somministra per via orale.
Telzir compressa può essere assunto con o senza cibo.
Telzir è anche disponibile in forma di sospensione orale per l’uso nei pazienti che non sono in grado di deglutire le compresse e nei pazienti pediatrici di peso corporeo inferiore a 39 kg (fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di Telzir sospensione orale).
Adulti La dose raccomandata è 700 mg di fosamprenavir due volte al giorno con 100 mg di ritonavir due volte al giorno.
Pazienti pediatrici dai 6 anni di età La dose per gli adulti, di una compressa di Telzir da 700 mg due volte al giorno, con ritonavir 100 mg due volte al giorno, può essere prescritta anche per i bambini con un peso corporeo di almeno 39 kg e in grado di deglutire le compresse.
Per i bambini di peso corporeo inferiore ai 39 kg, Telzir sospensione orale è l’alternativa raccomandata, per una miglior accuratezza di dosaggio nei bambini sulla base del peso corporeo (fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di Telzir sospensione orale).
Bambini di età inferiore ai 6 anni Telzir con ritonavir va evitato nei bambini al di sotto dei 6 anni a causa della insufficienza dei dati di farmacocinetica, sicurezza e risposta antivirale (vedere paragrafo 5.2).
Anziani (di età superiore a 65 anni) La farmacocinetica di fosamprenavir non è stata studiata in questa popolazione di pazienti (vedere paragrafo 5.2).
Pertanto, non può essere fatta alcuna raccomandazione in tale popolazione di pazienti.
Insufficienza renale Nei pazienti affetti da insufficienza renale, non è considerato necessario alcun adattamento della dose (vedere paragrafo 5.2).
Insufficienza epatica Negli adulti con insufficienza epatica lieve (punteggio di Child-Pugh: 5-6), la dose raccomandata è 700 mg di fosamprenavir due volte al giorno, con 100 mg di ritonavir una volta al giorno.
Negli adulti con insufficienza epatica moderata (punteggio di Child-Pugh: 7-9), la dose raccomandata è di 450 mg di fosamprenavir due volte al giorno, con 100 mg di ritonavir una volta al giorno.
Questo adattamento della dose non è stato valutato in uno studio clinico e deriva da un’estrapolazione (vedere paragrafo 5.2).
Poichè non è possibile ottenere questa dose di fosamprenavir mediante l’uso della formulazione in compresse, questi pazienti devono essere trattati con la sospensione orale di fosamprenavir.
Negli adulti con insufficienza epatica grave (punteggio di Child-Pugh: 10-15): fosamprenavir deve essere usato con cautela e ad un dosaggio ridotto, di 300 mg di fosamprenavir due volte al giorno, con 100 mg di ritonavir una volta al giorno.
Poiché non è possibile ottenere tale dosaggio con fosamprenavir usando la formulazione in compresse, questi pazienti devono essere trattati con fosamprenavir sospensione orale.
Nel complesso anche con questi adattamenti della dose, negli adulti con insufficienza epatica, alcuni pazienti possono avere concentrazioni plasmatiche di amprenavir e/o ritonavir maggiori o minori di quanto atteso, rispetto a pazienti con funzionalità epatica normale, a causa di una aumentata variabilità tra i pazienti (vedere paragrafo 5.2), pertanto si raccomanda un attento monitoraggio della sicurezza e della risposta virologica.
Per i bambini e gli adolescenti con insufficienza epatica, nessuna raccomandazione posologica può essere proposta, dal momento che non è stato condotto alcuno studio in tali gruppi di età. Avvertenze e precauzioni
- I pazienti devono essere informati che il trattamento con Telzir o qualsiasi altra terapia antiretrovirale disponibile, non guarisce l’HIV ed essi possono ancora sviluppare infezioni opportunistiche e altre complicanze associate all’infezione da HIV.
Fosamprenavir contiene una quota di sulfonamide.
Non si conosce il potenziale di sensibilità crociata tra i medicinali appartenenti alla classe delle sulfonamidi e fosamprenavir.
Negli studi “pivotal” di Telzir, nei pazienti trattati con fosamprenavir più ritonavir, non è stato evidenziato un aumentato rischio di eruzione cutanea nei pazienti con una storia di allergia alla sulfonamide, rispetto a quelli senza precedenti di allergia alla sulfonamide.
Tuttavia, Telzir deve essere usato con cautela nei pazienti con allergia nota alla sulfonamide.
Non è stata valutata dal punto di vista clinico la somministrazione di Telzir 700 mg due volte al giorno in associazione a dosi di ritonavir superiori a 100 mg due volte al giorno.
L’impiego di dosaggi maggiori di ritonavir potrebbe alterare il profilo di sicurezza di tale combinazione e pertanto va evitato.
Malattia epatica Negli adulti con insufficienza epatica lieve, moderata o grave, Telzir con ritonavir deve essere impiegato con cautela e a dosi ridotte (vedere paragrafo 4.2).
I pazienti con epatite cronica B o C e trattati con una terapia antiretrovirale di combinazione, sono considerati ad aumentato rischio di reazioni avverse epatiche gravi e potenzialmente fatali.
In caso di concomitante terapia antivirale contro l’epatite B o C, si faccia riferimento anche al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di tali medicinali.
I pazienti con una pre-esistente disfunzione epatica, inclusa l’epatite cronica attiva, presentano un’aumentata frequenza di anomalie nella funzionalità epatica, durante la terapia antiretrovirale di combinazione e devono essere monitorati secondo la prassi consueta.
Qualora, in tali pazienti, si evidenzi un peggioramento della malattia epatica, si deve prendere in considerazione la sospensione o la definitiva interruzione del trattamento.
Interazioni con altri medicinali L’uso di Telzir in concomitanza con alofantrina o lidocaina (sistemica) va evitato (vedere paragrafo 4.5).
Inibitori PDE5 usati per il trattamento della disfunzione erettile: l’uso di Telzir in concomitanza con inibitori del PDE5 (ad esempio, sildenafil, tadalafil, vardenafil) va evitato (vedere paragrafo 4.5).
Dalla somministrazione concomitante di Telzir con una bassa dose di ritonavir e tali medicinali, ci si attende, sostanzialmente, che aumentino le loro concentrazioni e ciò può comportare eventi avversi associati agli inibitori PDE5, quali ipotensione, alterazioni della visione e priapismo (vedere paragrafo 4.5).
È da notare che è controindicata la somministrazione concomitante di Telzir, con una bassa dose di ritonavir, con sildenafil, usato per il trattamento dell’ipertensione polmonare arteriosa (vedere paragrafo 4.3).
Si raccomanda una riduzione del dosaggio della rifabutina di almeno il 75%, qualora essa venga somministrata con Telzir più ritonavir.
Può essere necessaria un’ulteriore riduzione della dose (vedere paragrafo 4.5).
Dal momento che, con la somministrazione concomitante di fosamprenavir, ritonavir e contraccettivi orali, si potrebbe verificare un aumento del rischio di innalzamento delle transaminasi epatiche e i livelli ormonali potrebbero essere alterati, per le donne in età fertile, si raccomandano metodi contraccettivi alternativi non ormonali (vedere paragrafo 4.5).
Non sono disponibili dati sulla somministrazione concomitante di fosamprenavir più ritonavir con estrogeni e/o progestinici, quando usati come terapie ormonali sostitutive.
L’efficacia e la sicurezza di tali terapie con fosamprenavir più ritonavir non sono state stabilite.
Farmaci antiepilettici (carbamazepina, fenobarbital) devono essere impiegati con cautela.
Nei pazienti che assumono contemporaneamente tali medicinali, Telzir può risultare meno efficace a causa della diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di amprenavir (vedere paragrafo 4.5).
Per quanto riguarda i farmaci immunosoppressori (ciclosporina, tacrolimus, rapamicina), quando somministrati assieme a Telzir, si raccomanda un monitoraggio delle concentrazioni terapeutiche (vedere paragrafo 4.5).
Si raccomanda un controllo delle concentrazioni terapeutiche degli antidepressivi triciclici (ad es., desipramina e nortriptilina), qualora questi venissero somministrati in concomitanza con Telzir (vedere paragrafo 4.5).
Quando warfarin o altri anticoagulanti orali sono somministrati in concomitanza con Telzir, si raccomanda un controllo ravvicinato dell’INR (International Normalised Ratio, Tempo di Protrombina) (vedere paragrafo 4.5).
L'uso concomitante di Telzir con ritonavir e fluticasone, o altri glucocorticoidi che sono metabolizzati dal CYP3A4 andrebbe evitato, a meno che il potenziale beneficio derivante dalla terapia sia superiore al rischio di effetti sistemici da corticosteroide, incluse la sindrome di Cushing e la soppressione surrenalica (vedere paragrafo 4.5).
La somministrazione concomitante di fosamprenavir/ritonavir con altre sostanze antineoplastiche metabolizzate dal CYP3A (ad esempio dasatinib, nilotinib, ibrutinib, vinblastina ed everolimus) può aumentare le concentrazioni di questi medicinali, aumentando potenzialmente il rischio di eventi avversi solitamente associati a questi medicinali.
Si prega di fare riferimento al relativo riassunto delle caratteristiche del prodotto di questi medicinali (vedere paragrafo 4.5).
Antivirali ad azione diretta contro il virus dell’epatite C (HCV): quando medicinali antivirali ad azione diretta (DAA) contro il virus dell’epatite C, che sono metabolizzati da CYP3A4 o che sono induttori/inibitori di CYP3A4, vengono co-somministrati con fosamprenavir/ritonavir, è attesa un’alterazione delle concentrazioni plasmatiche di tali medicinali a causa dell’inibizione o induzione dell’attività enzimatica di CYP3A4 (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
Eruzione cutanea / reazioni cutanee La maggior parte dei pazienti con eruzione cutanea di entità lieve o moderata può continuare ad assumere Telzir.
Adatti antistaminici (ad esempio, cetirizina dicloridrato) possono ridurre il prurito e accelerare la risoluzione dell’eruzione cutanea.
Reazioni cutanee gravi e pericolose per la vita, inclusa la sindrome di Stevens-Johnson, sono state osservate in meno dell’1% dei pazienti inclusi nel programma di sviluppo clinico.
Telzir deve essere definitivamente interrotto in caso di grave eruzione cutanea o in caso di eruzione cutanea di moderata intensità ma con segni/sintomi sistemici o a livello delle mucose (vedere paragrafo 4.8).
Pazienti emofilici Nei pazienti con emofilia di tipo A e B, trattati con inibitori della proteasi (PI), sono stati osservati casi di aumento del tempo di sanguinamento che includono ematomi cutanei ed emartrosi spontanei.
In alcuni pazienti si è resa necessaria la somministrazione del fattore VIII.
In più della metà dei casi riportati, il trattamento con inibitori della proteasi è stato continuato o ripreso, qualora fosse stato sospeso.
Si è supposto che esista una relazione causale, anche se il meccanismo d’azione non è stato chiarito.
I pazienti emofilici dovrebbero comunque essere informati della possibilità di aumento del tempo di sanguinamento.
Peso e parametri metabolici Durante la terapia antiretrovirale si può verificare un aumento del peso e dei livelli ematici dei lipidi e del glucosio.
Tali cambiamenti potrebbero, in parte, essere correlati al controllo della malattia e allo stile di vita.
Per i lipidi, in alcuni casi, vi è evidenza di un effetto del trattamento, mentre per l'aumento di peso non esiste un’evidenza forte che lo correli a un trattamento particolare.
Per il monitoraggio dei livelli dei lipidi ematici e del glucosio, si fa riferimento alle linee guida stabilite per il trattamento dell'HIV.
I disturbi del metabolismo lipidico devono essere gestiti in maniera clinicamente appropriata.
Sindrome da riattivazione immunitaria In pazienti affetti da HIV, con grave deficienza immunitaria al momento della istituzione della terapia antiretrovirale di combinazione (CART), può insorgere una reazione infiammatoria a patogeni opportunisti asintomatici o residuali e causare condizioni cliniche serie, o il peggioramento dei sintomi.
Tipicamente, tali reazioni sono state osservate entro le primissime settimane o mesi dall’inizio della CART.
Esempi rilevanti sono la retinite da citomegalovirus, le infezioni micobatteriche generalizzate e/o focali e la polmonite da Pneumocystis carinii.
Qualsiasi sintomo infiammatorio deve essere valutato e, se necessario, deve essere istituito un adeguato trattamento.
Sono stati anche segnalati disturbi autoimmuni (come la malattia di Graves e l’epatite autoimmune), in un contesto di riattivazione immunitaria; tuttavia il tempo di insorgenza segnalato è più variabile e possono verificarsi molti mesi dopo l’inizio del trattamento.
Osteonecrosi Sebbene l’eziologia sia considerata multifattoriale (compreso l’impiego di corticosteroidi, il consumo di alcol, l’immunosoppressione grave, un più elevato indice di massa corporea), sono stati segnalati casi di osteonecrosi soprattutto nei pazienti con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo alla CART.
Ai pazienti deve essere raccomandato di rivolgersi al medico in caso di comparsa di fastidi, dolore e rigidità alle articolazioni, o difficoltà nel movimento.
Eccipienti Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per unità di dosaggio, cioè essenzialmente "privo di sodio". Interazioni
- Quando fosamprenavir e ritonavir sono somministrati in associazione, il profilo metabolico di interazione farmacologica di ritonavir può essere predominante poichè ritonavir è un inibitore del CYP3A4 più potente.
Devono pertanto essere consultate le informazioni prescrittive complete di ritonavir prima di iniziare la terapia con Telzir e ritonavir.
Ritonavir inibisce anche il CYP2D6, ma in misura minore rispetto al CYP3A4.
Ritonavir induce il CYP3A4, il CYP1A2, il CYP2C9 e la glucuronosil transferasi. Inoltre, sia amprenavir, il metabolita attivo di fosamprenavir, che ritonavir, sono principalmente metabolizzati nel fegato dal CYP3A4.
Pertanto, ogni medicinale che condivide questa via metabolica o modifica l’attività di CYP3A4, può alterare la farmacocinetica di amprenavir e ritonavir.
Allo stesso modo, la somministrazione di fosamprenavir con ritonavir potrebbe anche modificare la farmacocinetica di altri principi attivi che condividono questa via metabolica.
Studi di interazione sono stati effettuati solo negli adulti.
Se non diversamente indicato, gli studi descritti di seguito sono stati condotti con il dosaggio raccomandato di fosamprenavir/ritonavir (cioè 700/100 mg due volte al giorno), e le interazioni sono state esaminate alle condizioni dello stato stazionario (steady-state) in cui i farmaci venivano somministrati per un periodo da 10 a 21 giorni.Farmaci per area terapeutica Interazioni Modifiche nella media geometrica (%) (Possibile meccanismo) Raccomandazioni relative alla co-somministrazione MEDICINALI ANTIRETROVIRALI Inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa Efavirenz Non si osserva alcuna interazione clinicamente significativa. Non è necessario alcun adattamento del dosaggio. 600 mg una volta al giorno Nevirapina Non si osserva alcuna interazione clinicamente significativa. Non è necessario alcun adattamento del dosaggio. 200 mg due volte al giorno Etravirina Amprenavir AUC ↑ 69% Può essere richiesta una riduzione della dose di Telzir (con l’uso della sospensione orale). (Studio condotto in 8 pazienti) Amprenavir C min ↑ 77% Amprenavir C max ↑ 62% Etravirina: AUC ↔a Etravirina: Cmin ↔a Etravirina: Cmax ↔a a Confronto basato su un controllo storico. Inibitori nucleosidici/nucleotidici della trascrittasi inversa Abacavir Non è attesa alcuna interazione clinicamente significativa. Non è necessario alcun adattamento del dosaggio. Lamivudina Zidovudina Studio condotto con amprenavir Nessuno studio di interazione farmacologica con FPV/RTV. Didanosina compressa masticabile Non è attesa alcuna interazione clinicamente significativa. Non è necessaria alcuna separazione o modifica del dosaggio (vedere Antiacidi). Nessuno studio di interazione farmacologica. Didanosina capsula gastroresistente Non è attesa alcuna interazione clinicamente significativa. Non è necessario alcun adattamento del dosaggio. Nessuno studio di interazione farmacologica. Tenofovir disoproxil Non si osserva alcuna interazione clinicamente significativa. Non è necessario alcun adattamento del dosaggio. 245 mg una volta al giorno Inibitori della proteasi Secondo le attuali linee guida relative al trattamento, va evitata la duplice terapia con inibitori della proteasi. Lopinavir / ritonavir 400 mg/100 mg due volte al giorno Lopinavir: Cmax ↑ 30% L’uso concomitante va evitato. Lopinavir / ritonavir Lopinavir: AUC ↑ 37% Lopinavir: C min ↑ 52% Amprenavir: Cmax ↓ 58% Amprenavir: AUC ↓ 63% Amprenavir: Cmin ↓ 65% Lopinavir: Cmax ↔* Lopinavir: AUC ↔* Lopinavir: Cmin ↔* *confrontato con lopinavir / ritonavir 400 mg/100 mg due volte al giorno Amprenavir: Cmax ↓ 13%* 533 mg/133 mg due volte al giorno Amprenavir: AUC ↓ 26%* (Telzir 1400 mg due volte al giorno) Amprenavir: Cmin ↓42%* *confrontato con fosamprenavir / ritonavir 700 mg/100 mg due volte al giorno. (Induzione/inibizione mista CYP3A4, induzione Pgp) Indinavir Non può essere fornita alcuna raccomandazione sulla dose. Saquinavir Nessuno studio di interazione farmacologica. Atazanavir Atazanavir: Cmax ↓ 24%* Non è necessario alcun adattamento della dose. 300 mg una volta al giorno Atazanavir: AUC ↓ 22%* Atazanavir: Cmin↔* *confrontato con atazanavir/ ritonavir 300 mg/ 100 mg una volta al giorno Amprenavir: Cmax ↔ Amprenavir: AUC ↔ Amprenavir: Cmin ↔ Inibitori dell’integrasi Raltegravir Stato a digiuno L’uso concomitante va evitato.
Riduzioni significative nell’esposizione e nella Cmin, osservate sia per amprenavir che per raltegravir (specialmente in presenza di cibo) possono, nei pazienti, determinare il fallimento virologico.400 mg due volte al giorno Amprenavir: Cmax ↓ 14% (-36%; +15%) AUC ↓ 16% (-36%; +8%) Cmin ↓ 19% (-42%; +13%) Raltegravir: Cmax ↓ 51% (-75%; -3%) AUC ↓ 55% (-76%; -16%) Cmin ↓ 36% (-57%; -3%) In presenza di cibo Amprenavir: Cmax ↓ 25% (-41%; -4%) AUC ↓ 25% (-42%; -3%) Cmin ↓ 33% (-50%; -10%) Raltegravir: Cmax ↓ 56% (-70%; -34%) AUC ↓ 54% (-66%; -37%) Cmin ↓ 54% (-74%; -18%) Dolutegravir Dolutegravir Non è raccomandato alcun adattamento del dosaggio di fosamprenavir o dolutegravir sulla base delle relazioni esposizione-risposta degli studi clinici osservate.
Si richiede cautela e si raccomanda un attento monitoraggio quando tale combinazione viene somministrata ai pazienti resistenti agli inibitori dell’integrasi.50 mg una volta al giorno Cmax ↓ 24% AUC ↓ 35% Cτ ↓ 49% Amprenavir: Cmax ↔ Amprenavir: AUC ↔ Amprenavir: Cmin ↔ Antagonisti del recettore CCR5 Maraviroc Maraviroc: AUC12 ↑ 2,49 L’uso concomitante va evitato.
Le riduzioni significative nella Cmin di amprenavir osservate, possono determinare, nei pazienti, il fallimento virologico.300 mg due volte al giorno Maraviroc: Cmax ↑ 1,52 Maraviroc: C12 ↑ 4,74 Amprenavir: AUC12 ↓ 0,65 Amprenavir: Cmax ↓ 0,66 Amprenavir: C12 ↓ 0,64 Ritonavir AUC12 ↓ 0,66 Ritonavir Cmax ↓ 0,61 Ritonavir C12↔ 0,86 Medicinali contro il virus dell’epatite C Simeprevir Non studiato.
I risultati di studi con altri inibitori della proteasi dell'HIV e simeprevir o daclatasvir, suggeriscono che la co-somministrazione con fosamprenavir/ritonavir probabilmente porti ad un aumento delle esposizioni plasmatiche di simeprevir o daclatasvir a causa dell’inibizione dell’enzima CYP3A4.Non raccomandato. Daclatasvir Paritaprevir (co-formulato con ritonavir e ombitasvir e co-somministrato con dasabuvir) Non studiato.
I risultati di studi con altri inibitori della proteasi dell'HIV e paritaprevir/ritonavir/ ombitasvir ± dasabuvir suggeriscono che la co-somministrazione di fosamprenavir/ritonavir con paritaprevir/ritonavir/ ombitasvir ± dasabuvir probabilmente porti ad un aumento delle esposizioni plasmatiche di paritaprevir a causa dell’inibizione dell’enzima CYP3A4 e della dose maggiore di ritonavir.Controindicato (vedere paragrafo 4.3). ANTIARITMICI Amiodarone Amiodarone: ↑ atteso Controindicato (vedere paragrafo 4.3).
Reazioni potenzialmente gravi e/o pericolose per la vita quali le aritmie cardiache.Bepridil Bepridil: ↑ atteso Chinidina Flecainide Chinidina: ↑ atteso Propafenone (inibizione CYP3A4 da FPV/RTV) Flecainide: ↑ atteso Propafenone: ↑ atteso (inibizione CYP2D6 da RTV) DERIVATI DELL’ERGOT Diidroergotamina Diidroergotamina: ↑ atteso Controindicato (vedere paragrafo 4.3).
Reazioni potenzialmente gravi e/o pericolose per la vita, quali tossicità acuta da ergot caratterizzata da vasospasmo periferico ed ischemia delle estremità e degli altri tessuti.Ergotamina Ergonovina: ↑ atteso Ergonovina Ergotamina: ↑ atteso Metilergonovina Metilergonovina: ↑ atteso (inibizione CYP3A4 da FPV/RTV) AGENTI DELLA MOTILITA’ GASTROINTESTINALE Cisapride Cisapride: ↑ atteso Controindicato (vedere paragrafo 4.3).
Reazioni potenzialmente gravi e/o pericolose per la vita quali le aritmie cardiache.(inibizione CYP3A4 da FPV/RTV) ANTISTAMINICI (ANTAGONISTI DEI RECETTORI DELL’ISTAMINA H1) Astemizolo Astemizolo: ↑ atteso Controindicato (vedere paragrafo 4.3).
Reazioni potenzialmente gravi e/o pericolose per la vita quali le aritmie cardiache.Terfenadina Terfenadina: ↑ atteso (inibizione CYP3A4 da FPV/RTV) NEUROLETTICI Pimozide Pimozide: ↑ atteso Controindicato (vedere paragrafo 4.3).
Reazioni potenzialmente gravi e/o pericolose per la vita quali le aritmie cardiache.(inibizione CYP3A4 da FPV/RTV) ANTIPSICOTICI Quetiapina A causa dell’inibizione del CYP3A da parte di Telzir, ci si attende un aumento delle concentrazioni di quetiapina. La somministrazione concomitante di Telzir e quetiapina è controindicata poiché potrebbe aumentare la tossicità correlata a quetiapina.
L’aumento delle concentrazioni plasmatiche di quetiapina può portare al coma.Lurasidone Lurasidone: ↑ atteso La somministrazione concomitante di fosamprenavir/ritonavir e lurasidone è controindicata a causa della possibilità di reazioni gravi e/o potenzialmente pericolose per la vita dovute a lurasidone (vedere paragrafo 4.3). Nessuno studio di interazione farmacologica (FPV/RTV) (inibizione CYP3A4) INFEZIONI Antibatterici Claritromicina Claritromicina: moderato ↑ atteso Usare con cautela. Studio condotto con amprenavir (inibizione CYP3A4) Nessuno studio di interazione farmacologica con FPV/RTV Eritromicina Eritromicina: ↑ atteso Usare con cautela. Nessuno studio di interazione farmacologica. (inibizione CYP3A4 da FPV/RTV) Antimicobatterici Rifabutina Rifabutina: Cmax ↓ 14%* L’aumento della 25-O-desacetilrifabutina (metabolita attivo) potrebbe potenzialmente portare ad un aumento degli eventi avversi correlate a rifabutina, soprattutto uveite.
Si raccomanda un 75% di riduzione della dose standard di rifabutina (cioè a 150 mg a giorni alterni).
Può rendersi necessaria una ulteriore riduzione della dose (vedere paragrafo 4.4).150 mg a giorni alterni Rifabutina: AUC (0-48) ↔* 25-O-desacetilrifabutina: Cmax ↑ 6-volte* 25-O-desacetilrifabutina: AUC (0-48) ↑ 11-volte* *confrontato con rifabutina 300 mg una volta al giorno L’esposizione ad amprenavir non è cambiata se confrontata con i dati storici.
(Induzione/inibizione mista CYP3A4)Rifampicina Amprenavir: AUC ↓ 82% Controindicato (vedere paragrafo 4.3).
La diminuzione della AUC di amprenavir può comportare un fallimento virologico e lo sviluppo di resistenza.
Durante i tentativi di superare la ridotta esposizione aumentando la dose degli altri inibitori della proteasi somministrati con ritonavir, sono state osservate, con elevata frequenza, reazioni epatiche.600 mg una volta al giorno (Amprenavir senza ritonavir) Significativa ↓ APV attesa Nessuno studio di interazione farmacologica con FPV/RTV (induzione CYP3A4 da rifampicina) Antifungini Ketoconazolo Ketoconazolo: Cmax ↑ 25% Alte dosi di ketoconazolo o itraconazolo (> 200 mg/die) vanno evitate. 200 mg una volta al giorno per quattro giorni Ketoconazolo: AUC ↑ 2,69 volte. Itraconazolo Amprenavir: Cmax ↔ Amprenavir: AUC ↔ Amprenavir: Cmin ↔ Itraconazolo: ↑ atteso Nessuno studio di interazione farmacologica. (inibizione CYP3A4 da FPV/RTV) ANTIACIDI ANTAGONISTI DEI RECETTORI DELL’ISTAMINA H2 INIBITORI DI POMPA PROTONICA Singola dose di 30 ml di una sospensione di antiacido (equivalente a 3,6 g di alluminio idrossido e 1,8 g di magnesio idrossido) Amprenavir: Cmax ↓ 35% Con antiacidi, antagonisti dei recettori dell’istamina H2 ed inibitori di pompa protonica, nessun adattamento della dose è necessario. Amprenavir: AUC ↓ 18% Amprenavir: Cmin (C12h) ↔ Amprenavir: Cmax ↓ 51% (Telzir 1400 mg singola dose) Ranitidina 300 mg singola dose Amprenavir: AUC ↓ 30% (Telzir 1400 mg singola dose) Amprenavir: Cmin (C12h) ↔ Amprenavir: Cmax ↔ Esomeprazolo 20 mg una volta al giorno Amprenavir: AUC ↔ Amprenavir: Cmin (C12h) ↔ (Aumento del pH gastrico) ANTICONVULSIVANTI Fenitoina Fenitoina: Cmax ↓ 20% Si raccomanda che le concentrazioni plasmatiche di fenitoina vengano controllate e la dose di fenitoina venga aumentata se appropriato. 300 mg una volta al giorno Fenitoina: AUC ↓ 22% Fenitoina: Cmin ↓ 29% (modesta induzione CYP3A4 da FPV/RTV) Amprenavir: Cmax ↔ Amprenavir: AUC ↑ 20% Amprenavir: Cmin ↑ 19% Fenobarbital Amprenavir: ↓ atteso Usare con cautela (vedere paragrafo 4.4). Carbamazepina Nessuno studio di interazione farmacologica. (modesta induzione CYP3A4) Lidocaina (per via sistemica) Lidocaina: ↑ atteso L’uso concomitante va evitato.
Ciò può causare gravi reazioni avverse (vedere paragrafo 4.4).(inibizione CYP3A4 da FPV/RTV) Nessuno studio di interazione farmacologica. Alofantrina Alofantrina: ↑ atteso L’uso concomitante va evitato.
Ciò può causare gravi reazioni avverse (vedere paragrafo 4.4).Nessuno studio di interazione farmacologica. (inibizione CYP3A4 da FPV/RTV) INIBITORI PDE5 Sildenafil Inibitori PDE5: ↑ atteso L’uso concomitante va evitato.
Ciò può comportare un aumento delle reazioni avverse associate agli inibitori PDE5, inclusi ipotensione, alterazioni della visione e priapismo (fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto degli inibitori PDE5).
I pazienti devono essere avvertiti relativamente a questi possibili effetti collaterali, quando usano gli inibitori PDE5 con Telzir/ritonavir (vedere paragrafo 4.4).
Da notare che è controindicata la somministrazione concomitante di Telzir con una bassa dose di ritonavir con sildenafil, usato per il trattamento dell’ipertensione polmonare arteriosa (vedere paragrafo 4.3).Vardenafil (inibizione CYP3A4 da FPV/RTV) Tadalafil Nessuno studio di interazione farmacologica. sTEROIDI PER INALAZIONE E SOMMINISTRAZIONE NASALE Fluticasone propionato Fluticasone propionato: ↑ La somministrazione concomitante va evitata, a meno che il potenziale beneficio del trattamento sia superiore al rischio di effetti sistemici da corticosteroide (vedere paragrafo 4.4).
Si deve considerare una riduzione della dose del glucocorticoide con un attento monitoraggio degli effetti locali e sistemici o la sostituzione del glucocorticoide con un altro che non sia un substrato del CYP3A4 (ad esempio, beclometasone).
In caso di sospensione del glucocorticoide, la riduzione progressiva della dose dovrà essere effettuata in un periodo di tempo più lungo (vedere paragrafo 4.4).50 mcg per via intranasale 4 volte al giorno per 7 giorni Livelli di cortisolo endogeno: ↓ 86%. (Ritonavir 100 mg capsule due volte al giorno per 7 giorni) Gli effetti dell'elevata esposizione sistemica di fluticasone sui livelli plasmatici di ritonavir non sono ancora noti. E' possibile riscontrare maggiori effetti quando fluticasone propionato viene inalato. (inibizione CYP3A4 da FPV/RTV) Antagonisti degli adrenorecettori alfa-1 Alfuzosina Potenziali aumenti delle concentrazioni di alfuzosina che possono portare a ipotensione.
Il meccanismo di interazione è l’inibizione del CYP3A4 da parte di fosamprenavir/ritonavir.È controindicata la somministrazione concomitante di Telzir/ritonavir con alfuzosina (vedere paragrafo 4.3). PRODOTTI ERBORISTICI Erba di S.
Giovanni (Hypericum perforatum)Amprenavir: ↓ attesa Le preparazioni erboristiche contenenti l'erba di S.
Giovanni non devono essere somministrate con Telzir (vedere paragrafo 4.3).
Se un paziente sta già assumendo l’erba di S.
Giovanni è necessario controllare i livelli di amprenavir, ritonavir e dell’HIV RNA e interrompere l’assunzione dell'erba di S.
Giovanni.
I livelli di amprenavir e ritonavir possono aumentare interrompendo l'erba di S.
Giovanni.
L’effetto di induzione può persistere per almeno due settimane dopo la sospensione del trattamento con l'erba di S.
Giovanni.(induzione CYP3A4 da Erba di S.
Giovanni)INIBITORI DELLA HMG-COA REDUTTASI Lovastatina Lovastatina: ↑ atteso Controindicato (vedere paragrafo 4.3).
L’aumento delle concentrazioni degli inibitori della HMG-CoA reduttasi può causare miopatia, inclusa rabdomiolisi.
Si raccomanda l’impiego di pravastatina o fluvastatina poichè il loro metabolismo non dipende dal CYP3A4 e non si attendono interazioni con gli inibitori della proteasi.Simvastatina Simvastatina: ↑ atteso Nessuno studio di interazione farmacologica. (inibizione CYP3A4 da FPV/RTV) Atorvastatina Atorvastatina: Cmax ↑ 184% Devono essere somministrate dosi di atorvastatina non superiori a 20 mg/die, controllando attentamente la tossicità di atorvastatina. 10 mg una volta al giorno per 4 giorni Atorvastatina: AUC ↑ 153% Atorvastatina: Cmin ↑ 73% Amprenavir: Cmax ↔ Amprenavir: AUC ↔ Amprenavir: Cmin ↔ (inibizione CYP3A4 da FPV/RTV) IMMUNOSOPPRESSORI Ciclosporina Rapamicina Ciclosporina: ↑ atteso Si raccomanda un frequente monitoraggio delle concentrazioni terapeutiche degli immunosoppressori, fino alla stabilizzazione di questi (vedere paragrafo 4.4). Rapamicina: ↑ atteso Tacrolimus Tacrolimus: ↑ atteso Nessuno studio di interazione farmacologica. (inibizione CYP3A4 da FPV/RTV) BENZODIAZEPINE Midazolam Midazolam: ↑ atteso (3-4 volte per midazolam per via parenterale) Telzir/ritonavir non deve essere somministrato in concomitanza con midazolam, assunto per via orale (vedere paragrafo 4.3), mentre deve essere usata cautela nella somministrazione concomitante di Telzir/ritonavir e midazolam, assunto per via parenterale.
Se Telzir/ritonavir viene somministrato in concomitanza con midazolam per via parenterale, ciò deve essere effettuato in un’unità di terapia intensiva (UTI) o in condizioni similari, che assicurino un accurato monitoraggio e una gestione clinica appropriata in caso di depressione respiratoria e/o prolungata sedazione.
Devono essere considerati adattamenti del dosaggio per midazolam, specialmente se è somministrata più di una singola dose di midazolam.Nessuno studio di interazione farmacologica. Sulla base dei dati con altri inibitori della proteasi, ci si aspetta che le concentrazioni plasmatiche di midazolam siano significativamente più elevate rispetto a quando midazolam è somministrato per via orale. (inibizione CYP3A4 da FPV/RTV) ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI Desipramina Antidepressivi triciclici: ↑ atteso Si raccomanda un attento controllo degli effetti terapeutici e delle reazioni avverse degli antidepressivi triciclici (vedere paragrafo 4.4). Nortriptilina Nessuno studio di interazione farmacologica. (lieve inibizione CYP2D6 da RTV) Oppioidi Metadone (R-) metadone: Cmax ↓21% Non ci si aspetta che la diminuzione dell’(R-) metadone (enantiomero attivo) sia clinicamente significativa.
Come precauzione, i pazienti devono essere controllati per la sindrome da astinenza.≤ 200 mg una volta al giorno (R-) metadone: AUC ↓ 18% (induzione CYP da FPV/RTV) ANTICOAGULANTI ORALI Warfarin Possibile ↓ o ↑ dell’effetto antitrombotico. Si raccomanda un controllo ravvicinato dell’International Normalised Ratio (Rapporto Internazionale Normalizzato /Tempo di Protrombina (vedere paragrafo 4.4). Altri anticoagulanti orali Nessuno studio di interazione farmacologica. (Induzione e/o inibizione CYP2C9 da RTV) CONTRACCETTIVI ORALI Etinilestradiolo 0,035 mg/noretisterone 0,5 mg una volta al giorno Etinilestradiolo: Cmax ↓28% Per le donne in età fertile, si raccomandano metodi di contraccezione alternativi non ormonali (vedere paragrafo 4.4). Etinilestradiolo: AUC ↓37% Noretisterone: Cmax ↓Â-38% Noretisterone AUC ↓34% Noretisterone: Cmin ↓26% (induzione CYP3A4 da FPV/RTV) Amprenavir: Cmax ↔* Amprenavir: AUC ↔* Amprenavir: Cmin ↔* *confrontato con i dati storici. Ritonavir: Cmax ↑63%* Ritonavir: AUC ↑45%* *confrontato con i dati storici. In alcuni soggetti si sono verificati aumenti clinicamente significativi delle transaminasi epatiche. INIBITORI SELETTIVI DELLA RICAPTAZIONE DELLA SEROTONINA Paroxetina Paroxetina: Cmax ↓ 51% Si raccomanda la titolazione della dose di paroxetina, sulla base di una valutazione clinica della risposta all’antidepressivo.
I pazienti trattati con una dose stabile di paroxetina che iniziano il trattamento con Telzir e ritonavir, devono essere monitorati per la risposta all’antidepressivo.20 mg una volta al giorno Paroxetina: AUC ↓ 55% Amprenavir: Cmax ↔* Amprenavir: AUC ↔* Amprenavir: Cmin ↔* *confrontato con i dati storici. Meccanismo sconosciuto. AGENTI ANTINEOPLASTICI METABOLIZZATI DAL CYP3A Esempi di medicinali antineoplastici: dasatinib: ↑ atteso Quando medicinali antineoplastici che sono metabolizzati dal CYP3A vengono co-somministrati con fosamprenavir/ritonavir, le concentrazioni plasmatiche di questi farmaci antineoplastici possono essere aumentate e potrebbero aumentare il rischio di eventi avversi solitamente associati a questi agenti antineoplastici.
In caso di somministrazione concomitante con medicinali antineoplastici metabolizzati dal CYP3A, fare riferimento al relativo riassunto delle caratteristiche del prodotto di questi medicinali.nilotinib: ↑ atteso dasatinib nilotinib ibrutinib: ↑ atteso ibrutinib vinblastina everolimus vinblastina: ↑ atteso Nessuno studio di interazione farmacologica (FPV/RTV) everolimus: ↑ atteso (inbizione CYP3A4) Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza Il profilo delle reazioni avverse era simile per tutti i rispettivi studi condotti sugli adulti: popolazioni di pazienti naïve alla terapia antiretrovirale (APV30002, ESS100732) e pazienti già trattati con inibitori della proteasi (dosaggio due volte al giorno, APV30003).
Questo si basa su dati di sicurezza, in questi tre studi, su un totale di 864 pazienti esposti a fosamprenavir/ritonavir.
Le reazioni avverse riportate con maggior frequenza (>5% dei soggetti adulti trattati), con la combinazione fosamprenavir/ritonavir, sono state reazioni gastrointestinali (nausea, diarrea, dolore addominale e vomito) e cefalea.
La maggior parte delle reazioni avverse associate alle terapie di combinazione fosamprenavir/ritonavir sono state di gravità da lieve a moderata, precoci nell’insorgenza e raramente limitanti il trattamento.
Sono state anche riportate reazioni avverse più gravi quali gravi esantemi della cute e innalzamenti delle transaminasi epatiche (vedere paragrafo Descrizioni di reazioni avverse selezionate).
Riassunto tabulare delle reazioni avverse Le reazioni avverse sono elencate per classificazione sistemica-organica e frequenza assoluta secondo MedDRA.
Le frequenze sono definite come: Molto comune (≥ 1/10), Comune (≥ 1/100 a < 1/10), Non comune (≥ 1/1000 a < 1/100), Raro (≥ 1/10.000 a < 1/1000) o Molto raro (< 1/10.000) o Non nota.
Le categorie di frequenza per le reazioni sotto riportate sono state definite in base agli studi clinici e ai dati successivi all’immissione in commercio.
La maggior parte delle reazioni avverse di seguito elencate sono state osservate in tre grandi studi clinici negli adulti, in cui gli eventi avversi sono stati di intensità almeno moderata (grado 2 o più), si sono verificati in almeno l’1% dei pazienti e sono stati riportati dagli sperimentatori, come attribuibili ai farmaci impiegati nello studio.
Descrizioni di reazioni avverse selezionate Eruzione cutanea / reazioni cutanee: durante la terapia, possono verificarsi eruzioni cutanee eritematose o maculopapulari, con o senza prurito.Classificazione per sistemi e organi Reazione avversa Frequenza Patologie del sistema nervoso Cefalea, vertigini, parestesia orale Comune Patologie gastrointestinali Diarrea Molto comune Feci liquide, nausea, vomito, dolore addominale Comune Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Sindrome di Stevens Johnson Raro Angioedema Non comune Eruzione cutanea (vedere testo sotto riportato “Eruzione cutanea/reazioni cutanee”) Comune Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione Stanchezza Comune Esami diagnostici Colesterolo ematico aumentato Molto comune Trigliceridi ematici aumentati Comune Alanina aminotransferasi aumentata Comune Aspartato aminotransferasi aumentata Comune Lipasi aumentata Comune
L’eruzione cutanea generalmente si risolve spontaneamente, senza la necessità di sospendere il trattamento con fosamprenavir più ritonavir.
Episodi di eruzioni cutanee gravi o pericolose per la vita, inclusa la sindrome di Stevens-Johnson, sono rari.
La terapia di combinazione fosamprenavir più ritonavir deve essere definitivamente interrotta in caso di grave eruzione cutanea o in caso di eruzione cutanea di intensità lieve o moderata, associata a segni/sintomi sistemici o a livello delle mucose (vedere paragrafo 4.4).
Anomalie chimico-cliniche: le anomalie chimico-cliniche (Grado 3 o 4), potenzialmente correlate al trattamento con fosamprenavir più ritonavir, e riportate nei pazienti adulti con una frequenza maggiore o uguale all’1% comprendevano: aumento di ALT (comune), AST (comune), lipasi sieriche (comune) e trigliceridi (comune).
Parametri metabolici: durante la terapia antiretrovirale il peso e i livelli ematici dei lipidi e del glucosio possono aumentare (vedere paragrafo 4.4).
Rabdomiolisi: sono stati segnalati innalzamenti dei livelli di CPK, mialgia, miosite e, raramente, rabdomiolisi, in corso di trattamento con inibitori della proteasi, soprattutto in associazione con analoghi nucleosidici.
Sindrome da riattivazione immunitaria: in pazienti affetti da HIV, con grave deficienza immunitaria al momento dell’inizio della terapia antiretrovirale di combinazione (CART), può insorgere una reazione infiammatoria a infezioni opportunistiche asintomatiche o residuali.
Sono stati anche segnalati disturbi autoimmuni (come il morbo di Graves e l’epatite autoimmune), in un contesto di riattivazione immunitaria; tuttavia, il tempo di insorgenza segnalato è più variabile e questi eventi possono verificarsi molti mesi dopo l’inizio del trattamento (vedere paragrafo 4.4).
Osteonecrosi: sono stati osservati casi di osteonecrosi, soprattutto in pazienti con fattori di rischio generalmente noti, con malattia da HIV in stadio avanzato e/o esposti per lungo tempo alla CART.
La frequenza di tali casi è sconosciuta (vedere paragrafo 4.4).
Pazienti pediatrici/altre popolazioni Bambini e adolescenti: nei bambini e negli adolescenti il profilo delle reazioni avverse è basato su dati integrati di sicurezza ottenuti da due studi (APV29005 dati alla settimana 24 e APV20003 dati alla settimana 168 [dati finali]), nei quali 158 soggetti con infezione da HIV-1, di età compresa tra i 2 e i 18 anni, venivano trattati con fosamprenavir più ritonavir insieme ad una terapia di associazione con inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa (vedere paragrafo 5.1 per informazioni sui regimi posologici applicati per ciascun gruppo di età).
Il 79% dei soggetti è stato esposto per più di 48 settimane.
Globalmente, il profilo di sicurezza in questi 158 bambini ed adolescenti era simile a quello osservato nella popolazione adulta.
Il vomito si è verificato con maggior frequenza nei pazienti pediatrici.
Le reazioni avverse correlate al farmaco sono state più comuni nello studio APV20003 (57%) in cui i soggetti erano trattati con fosamprenavir/ritonavir una volta al giorno, in confronto allo studio APV29005 (33%) in cui i soggetti erano trattati con fosamprenavir/ritonavir due volte al giorno.
Nessun nuovo problema di sicurezza è stato identificato dall’analisi dei dati a 48 settimane dagli studi APV29005 o APV20002, nei quali 54 soggetti da 4 settimane a < di 2 anni di età erano stati trattati con fosamprenavir/ritonavir due volte al giorno con terapia di background con inibitore nucleosidico della trascrittasi inversa e 5 soggetti erano stati trattati solo con singole dosi di fosamprenavir con o senza ritonavir.
Pazienti emofilici: sono stati osservati casi di incrementi spontanei del tempo di sanguinamento, in pazienti con emofilia, trattati con inibitori antiretrovirali della proteasi (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sito web dell’Agenzia Italiana del Farmaco: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza Come regola generale, quando, nelle donne in gravidanza, si decide di usare un agente antiretrovirale per il trattamento dell’infezione da HIV e, di conseguenza, per ridurre il rischio di trasmissione verticale dell’HIV al neonato, devono essere tenuti in considerazione i dati sull’impiego negli animali (vedere paragrafo 5.3), così come l’esperienza clinica nelle donne in gravidanza.
Esiste un’esperienza clinica limitata (meno di 300 esiti di gravidanze) dell’impiego di fosamprenavir nelle donne in gravidanza.
Nell’uomo è stato dimostrato il verificarsi del passaggio di amprenavir attraverso la placenta.
In studi con animali esposti a concentrazioni sistemiche plasmatiche di amprenavir (AUC), inferiori all’esposizione terapeutica nei pazienti trattati con Telzir, sono stati osservati effetti tossici sullo sviluppo (vedere paragrafo 5.3).
Alla luce della bassa esposizione negli studi di tossicità riproduttiva, non è stato pienamente determinato il potenziale degli effetti tossici di Telzir sullo sviluppo.
Telzir deve essere usato durante la gravidanza solo se il potenziale beneficio giustifica il potenziale rischio per il feto.
Allattamento Metaboliti associati ad amprenavir sono stati trovati nel latte di ratto, ma non è noto se amprenavir sia escreto nel latte materno umano.
I piccoli di ratto esposti ad amprenavir e fosamprenavir, prima e dopo la nascita, hanno mostrato effetti tossici sullo sviluppo (vedere paragrafo 5.3).
Si raccomanda alle donne affette da HIV di non allattare al seno al fine di evitare la trasmissione dell’HIV.
Fertilità Non sono disponibili dati nell’uomo circa gli effetti di fosamprenavir sulla fertilità.
Nei ratti, con fosamprenavir, non vi è stato alcun effetto importante sulla fertilità o sulla capacità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.