TALVEY SC 1FL 1,5ML 2MG/ML

567,15 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: TALQUETAMAB
  • ATC: L01FX29
  • Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 21/03/2025

TALVEY in monoterapia è indicato per il trattamento di pazienti adulti affetti da mieloma multiplo recidivato e refrattario che abbiano ricevuto almeno 3 precedenti terapie, compresi un agente immunomodulante, un inibitore del proteasoma e un anticorpo anti-CD38, e che abbiano mostrato progressione della malattia durante l’ultima terapia.
TALVEY 2 mg/mL soluzione iniettabile Un flaconcino da 1,5 mL contiene 3 mg di talquetamab (2 mg/mL). TALVEY 40 mg/mL soluzione iniettabile Un flaconcino da 1 mL contiene 40 mg di talquetamab (40 mg/mL). Talquetamab è un anticorpo bispecifico umanizzato IgG4-prolina, alanina, alanina (IgG4-PAA) diretto contro il recettore accoppiato alle proteine G famiglia C gruppo 5 membro D (GPRC5D) ed i recettori dei cluster di differenziazione (CD3), prodotto in una coltura di cellule ovariche di criceto cinese mediante la tecnologia del DNA ricombinante. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Posologia

Il trattamento con TALVEY deve essere avviato e supervisionato da medici esperti nel trattamento del mieloma multiplo.
TALVEY deve essere somministrato da un operatore sanitario e da personale medico adeguatamente formato e con attrezzature mediche appropriate per gestire reazioni severe, comprese sindrome da rilascio di citochine (CRS, Cytokine Release Syndrome) e tossicità neurologica, tra cui la sindrome di neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie (ICANS, Immune Effector Cell-Associated Neurotoxicity Syndrome).
Posologia Durante la fase di trattamento secondo lo schema posologico incrementale, prima di ogni dose di TALVEY devono essere somministrati medicinali di premedicazione (vedere di seguito).
TALVEY deve essere somministrato per via sottocutanea secondo uno schema di somministrazione settimanale o bisettimanale (ogni 2 settimane) in base alla Tabella 1.
Per i pazienti che ricevono talquetamab in base allo schema di somministrazione settimanale di 0,4 mg/kg di peso corporeo e che hanno ottenuto una risposta clinica confermata in occasione di almeno due valutazioni consecutive della malattia, si può prendere in considerazione il passaggio allo schema di somministrazione bisettimanale di 0,8 mg/kg di peso corporeo.
Tabella 1.
Dose raccomandata di TALVEY
Schema posologico Fase Giorno Dose di TALVEYa
Schema di somministrazione settimanale Dose incrementale Giorno 1 0,01 mg/kg
Giorno 3b 0,06 mg/kg
Giorno 5b 0,4 mg/kg
Fase di trattamento Successivamente una volta alla settimanac 0,4 mg/kg
 
Schema di somministrazione bisettimanale (ogni 2 settimane) Dose incrementale Giorno 1 0,01 mg/kg
Giorno 3b 0,06 mg/kg
Giorno 5b 0,4 mg/kg
Giorno 7b 0,8 mg/kg
Fase di trattamento Successivamente una volta ogni 2 settimanec 0,8 mg/kg
 
a Basata sul peso corporeo effettivo e somministrata per via sottocutanea.
b La dose può essere somministrata da 2 a 4 giorni dopo l’ultima dose ricevuta e può essere somministrata fino a 7 giorni dopo l’ultima dose ricevuta per consentire la risoluzione delle reazioni avverse.
c Mantenere un intervallo minimo di 6 giorni tra le dosi settimanali, e di 12 giorni tra le dosi bisettimanali (ogni 2 settimane).
I pazienti devono essere informati di rimanere in prossimità di una struttura sanitaria e devono essere monitorati per 48 ore dopo la somministrazione di tutte le dosi dello schema posologico incrementale di TALVEY per segni e sintomi di CRS e ICANS (vedere paragrafo 4.4).
Durata del trattamento I pazienti devono essere trattati con TALVEY fino alla progressione della malattia o a tossicità inaccettabile.
Premedicazione Da 1 a 3 ore prima di ogni dose dello schema posologico incrementale di TALVEY devono essere somministrati i seguenti medicinali di premedicazione per ridurre il rischio di CRS (vedere paragrafo 4.4): • corticosteroide (desametasone 16 mg, o equivalente, per via orale o endovenosa) • antistaminico (difenidramina 50 mg, o equivalente, per via orale o endovenosa) • antipiretici (paracetamolo da 650 a 1 000 mg, o equivalente, per via orale o endovenosa) I medicinali di premedicazione devono essere somministrati prima di ogni dose successiva nei pazienti che ripetono la dose nell’ambito dello schema posologico incrementale di TALVEY a causa di ritardi nella somministrazione (Tabella 2) o nei pazienti che hanno manifestato CRS (vedere Tabella 3).
Prevenzione delle infezioni Prima di iniziare il trattamento con TALVEY, si deve valutare la profilassi per prevenire le infezioni, in base alle linee guida istituzionali.
Ritardi nella somministrazione della dose Se la somministrazione di una dose di TALVEY viene ritardata, la terapia deve essere ripresa in base alle raccomandazioni illustrate nella Tabella 2 e la somministrazione settimanale o bisettimanale deve essere ripresa di conseguenza (vedere Posologia sopra).
I medicinali di premedicazione devono essere somministrati prima di riprendere il trattamento con TALVEY e i pazienti devono essere monitorati di conseguenza.
Tabella 2.
Raccomandazioni per riprendere la somministrazione di TALVEY dopo un ritardo nella somministrazione della dose
Schema posologico Ultima dose somministrata Tempo dall’ultima dosa somministrata Raccomandazione riguardo TALVEY*
Schema posologico settimanale 0,01 mg/kg Più di 7 giorni Riprendere a 0,01 mg/kg
0,06 mg/kg Da 8 a 28 giorni Ripetere 0,06 mg/kg
Più di 28 giorni Riprendere a 0,01 mg/kg
0,4 mg/kg Da 8 a 35 giorni Ripetere 0,4 mg/kg
Da 36 a 56 giorni Riprendere a 0,06 mg/kg
Più di 56 giorni Riprendere a 0,01 mg/kg
 
Schema di somministrazione bisettimanale (ogni 2 settimane) 0,01 mg/kg Più di 7 giorni Riprendere a 0,01 mg/kg
0,06 mg/kg Da 8 a 28 giorni Ripetere 0,06 mg/kg
Più di 28 giorni Riprendere a 0,01 mg/kg
0,4 mg/kg Da 8 a 35 giorni Ripetere 0,4 mg/kg
Da 36 a 56 giorni Riprendere a 0,06 mg/kg
Più di 56 giorni Riprendere a 0,01 mg/kg
0,8 mg/kg Da 14 a 35 giorni Ripetere 0,8 mg/kg
Da 36 a 56 giorni Riprendere a 0,4 mg/kg
Più di 56 giorni Riprendere a 0,01 mg/kg
* Somministrare i medicinali di premedicazione prima di riprendere TALVEY.
Dopo aver ripreso TALVEY, ripartire con la somministrazione settimanale o bisettimanale (ogni 2 settimane) di conseguenza (vedere paragrafo 4.2).
Modifiche della dose per reazioni avverse Può essere necessario ritardare la somministrazione della dose al fine di gestire le tossicità correlate a TALVEY (vedere paragrafo 4.4).
Vedere la Tabella 2 per le raccomandazioni sulla ripresa del trattamento con TALVEY dopo un ritardo nella somministrazione della dose.
Vedere le Tabelle 3 e 4 per le azioni consigliate nella gestione di CRS e ICANS.
Vedere la Tabella 6 per le modifiche della dose raccomandate in caso di ulteriori reazioni avverse.
Sindrome da rilascio di citochine (CRS) La CRS deve essere identificata in base a segni e sintomi clinici (vedere paragrafo 4.4).
Devono essere valutate e trattate altre cause di febbre, ipossia e ipotensione.
Se si sospetta CRS, TALVEY deve essere sospeso fino alla risoluzione della CRS e si devono seguire le raccomandazioni riportate nella Tabella 3.
Deve essere somministrata una terapia di supporto per la CRS, che può includere terapia intensiva per la CRS severa o potenzialmente letale.
Si deve prendere in considerazione l’esecuzione di esami di laboratorio per monitorare la coagulazione intravascolare disseminata (CID), i parametri ematologici, nonché la funzionalità polmonare, cardiaca, renale ed epatica.
Tabella 3.
Raccomandazioni per la gestione della CRS
Grado della CRSa Azioni su TALVEY Tocilizumabb Corticosteroidic
Grado 1 Sospendere TALVEY fino alla risoluzione della CRS.
Somministrare il medicinale di premedicazione prima della dose successiva di TALVEY.
Da valutare. Non applicabile.
Temperatura ≥ 38 °Cd
Grado 2 Sospendere TALVEY fino alla risoluzione della CRS.
Somministrare i medicinali di premedicazione prima della dose successiva di TALVEY.
Monitorare il paziente per 48 ore dopo la dose successiva di TALVEY.
Informare i pazienti di rimanere in prossimità di una struttura sanitaria durante il monitoraggio.
Somministrare tocilizumabc 8 mg/kg per via endovenosa nell’arco di 1 ora (non superare 800 mg).
Ripetere la somministrazione di tocilizumab ogni 8 ore secondo necessità, se non responsivo a infusione di liquidi per via endovenosa o all’incremento dell’ossigenoterapia.
Limitare a un massimo di 3 dosi in un periodo di 24 ore; massimo 4 dosi in totale.
Se non si osservano miglioramenti entro 24 ore dall’inizio del trattamento con tocilizumab, somministrare metilprednisolone 1 mg/kg per via endovenosa due volte al giorno o desametasone 10 mg per via endovenosa ogni 6 ore.
Continuare con l’uso di corticosteroidi fino a quando l’evento avverso non migliora a grado 1 o si risolve, quindi ridurre gradualmente il dosaggio nell’arco di 3 giorni.
Temperatura ≥ 38 °Cd con:
• ipotensione responsiva a infusione di liquidi che non richiede vasopressori oppure
• necessità di ossigeno con cannula nasale a basso flussoe o a flusso libero.
Grado 3 Durata < 48 ore Somministrare tocilizumab 8 mg/kg per via endovenosa nell’arco di 1 ora (non superare 800 mg).
Ripetere la somministrazione di tocilizumab ogni 8 ore secondo necessità, se non responsivo a infusione di liquidi per via endovenosa o all’incremento dell’ossigenoterapia.
Limitare a un massimo di 3 dosi in un periodo di 24 ore; massimo 4 dosi in totale.
Se non si osservano miglioramenti, somministrare metilprednisolone 1 mg/kg per via endovenosa due volte al giorno o desametasone (per es., 10 mg per via endovenosa ogni 6 ore).
Continuare con l’uso di corticosteroidi fino a quando l’evento avverso non migliora a grado 1 o si risolve, quindi ridurre gradualmente il dosaggio nell’arco di 3 giorni.
Temperatura ≥ 38 °Cd con: Come da grado 2.
Ricorrente o durata ≥ 48 ore
• ipotensione che richiede un vasopressore con o senza vasopressina, oppure
Interrompere in modo definitivo la terapia con TALVEY.
• necessità di ossigeno con cannula nasale ad alto flussoe, maschera facciale, maschera non rebreather o maschera di Venturi
Grado 4 Interrompere in modo definitivo la terapia con TALVEY. Somministrare tocilizumab 8 mg/kg per via endovenosa nell’arco di 1 ora (non superare 800 mg).
Ripetere la somministrazione di tocilizumab ogni 8 ore secondo necessità, se non responsivo a infusione di liquidi per via endovenosa o all’incremento dell’ossigenoterapia.
Limitare a un massimo di 3 dosi in un periodo di 24 ore; massimo 4 dosi in totale.
Come sopra oppure somministrare metilprednisolone 1 000 mg per via endovenosa al giorno per 3 giorni, a discrezione del medico.
Se non si osservano miglioramenti o se le condizioni peggiorano, considerare la possibilità di alternare gli immunosoppressori.c
Temperatura ≥ 38 °Cd con:
• ipotensione che richiede più vasopressori (escluso vasopressina), oppure
• necessità di ossigeno a pressione positiva (per es., pressione positiva continua delle vie aeree [CPAP], pressione positiva bilivello delle vie aeree [BiPAP], intubazione e ventilazione meccanica)
a In base alla classificazione della CRS dell’ASTCT (Lee et al, 2019).
b Per i dettagli consultare le informazioni di prescrizione di tocilizumab.
c Trattare la CRS non responsiva secondo le linee guida standard.
d Attribuita a CRS.
La febbre potrebbe non essere sempre presente in concomitanza con ipotensione o ipossia, poiché potrebbe essere mascherata da interventi quali antipiretici o terapia anticitochinica (per es., tocilizumab o corticosteroidi).
e La cannula nasale a basso flusso eroga ≤ 6 L/min, la cannula nasale ad alto flusso eroga > 6 L/min.
Tossicità neurologica, inclusa ICANS Al primo segno di tossicità neurologica, incluso ICANS, TALVEY deve essere sospeso e deve essere presa in considerazione la valutazione neurologica.
Devono essere escluse altre cause di sintomi neurologici.
Deve essere fornita una terapia di supporto, che può includere terapia intensiva, per ICANS severa o potenzialmente letale (vedere paragrafo 4.4).
Le raccomandazioni di gestione per ICANS sono riassunte nella Tabella 4.
Tabella 4.
Raccomandazioni per la gestione di ICANS
Grado ICANSa, b CRS concomitante In assenza di CRS concomitante
Grado 1 Gestione della CRS secondo la Tabella 3.
Monitorare i sintomi neurologici e valutare un consulto neurologico o una visita neurologica, a discrezione del medico.
Monitorare i sintomi neurologici e valutare un consulto neurologico o una visita neurologica, a discrezione del medico.
Punteggio ICE 7-9c
oppure ridotto livello di coscienzad: si sveglia spontaneamente.
Sospendere la terapia con TALVEY fino alla risoluzione di ICANS.
Valutare l’uso di farmaci antiepilettici non sedativi (per es., levetiracetam) per la profilassi delle crisi epilettiche.
Grado 2 Somministrare tocilizumab secondo la Tabella 3 per la gestione della CRS.
Se non si osservano miglioramenti dopo l’inizio del trattamento con tocilizumab, somministrare desametasonee 10 mg per via endovenosa ogni 6 ore, se il paziente non sta già assumendo altri corticosteroidi.
Continuare con desametasone fino alla risoluzione a grado 1 o inferiore, quindi ridurre gradualmente il dosaggio.
Somministrare desametasonee 10 mg per via endovenosa ogni 6 ore.
Continuare con desametasone fino alla risoluzione a grado 1 o inferiore, quindi ridurre gradualmente il dosaggio.
Punteggio ICE 3-6c
oppure ridotto livello di coscienzad: si sveglia al suono della voce.
Sospendere TALVEY fino alla risoluzione di ICANS.
Valutare l’uso di farmaci antiepilettici non sedativi (per es., levetiracetam) per la profilassi delle crisi epilettiche.
Valutare un consulto neurologico e con altri specialisti per ulteriori accertamenti, se necessario.
Monitorare il paziente per 48 ore dopo la dose successiva di TALVEY.
Informare i pazienti di rimanere in prossimità di una struttura sanitaria durante il monitoraggio.
Grado 3 Somministrare tocilizumab secondo la Tabella 3 per la gestione della CRS.
Somministrare desametasonee 10 mg per via endovenosa con la prima dose di tocilizumab e ripetere la dose ogni 6 ore.
Continuare con desametasone fino alla risoluzione a grado 1 o inferiore, quindi ridurre gradualmente il dosaggio.
Somministrare desametasonee 10 mg per via endovenosa ogni 6 ore.
Continuare con desametasone fino alla risoluzione a grado 1 o inferiore, quindi ridurre gradualmente il dosaggio.
Punteggio ICE 0-2c (se il punteggio ICE è 0, ma il paziente è risvegliabile (per es., sveglio con afasia globale) e in grado di eseguire la valutazione)
oppure ridotto livello di coscienzad: si sveglia solo con stimoli tattili,
Valutare l’uso di farmaci antiepilettici non sedativi (per es., levetiracetam) per la profilassi delle crisi epilettiche.
Valutare un consulto neurologico e con altri specialisti per ulteriori accertamenti, se necessario.
Prima occorrenza: Sospendere TALVEY fino alla risoluzione di ICANS.
Monitorare il paziente per 48 ore dopo la dose successiva di TALVEY.
Informare i pazienti di rimanere in prossimità di una struttura sanitaria durante il monitoraggio.
Ricorrente: Interrompere in modo definitivo TALVEY.
oppure crisi epilettiched:
• qualsiasi crisi epilettica clinica, focale o generalizzata, che si risolve rapidamente oppure
• crisi non-convulsive in base all’elettroencefalogramma (EEG) che si risolvono con un intervento, oppure aumento della pressione intracranica: edema focale/locale all’imaging cerebraled.
Grado 4 Somministrare tocilizumab secondo la Tabella 3 per la gestione della CRS.
Somministrare desametasonee 10 mg per via endovenosa e ripetere la dose ogni 6 ore.
Continuare con desametasone fino alla risoluzione a grado 1 o inferiore, quindi ridurre gradualmente il dosaggio.
In alternativa, valutare la somministrazione di metilprednisolone 1 000 mg al giorno per via endovenosa con la prima dose di tocilizumab e continuare metilprednisolone 1 000 mg al giorno per via endovenosa per 2 o più giorni.
Somministrare desametasonee 10 mg per via endovenosa e ripetere la dose ogni 6 ore.
Continuare con desametasone fino alla risoluzione a grado 1 o inferiore, quindi ridurre gradualmente il dosaggio.
In alternativa, valutare la somministrazione di metilprednisolone 1.
000 mg al giorno per via endovenosa per 3 giorni; se il paziente migliora, gestire come descritto sopra.
Punteggio ICE 0c (se il paziente non è risvegliabile e non è in grado di eseguire la valutazione ICE)
oppure ridotto livello di coscienzad:
• paziente non risvegliabile o che richiede stimoli tattili vigorosi o ripetitivi per svegliarsi oppure
• stupor o coma, oppure crisi epilettiched:
• crisi epilettica prolungata potenzialmente letale (> 5 minuti) oppure
Interrompere in modo definitivo TALVEY.
Valutare l’uso di medicinali antiepilettici non sedativi (per es., levetiracetam) per la profilassi delle crisi epilettiche.
Valutare un consulto neurologico e con altri specialisti per ulteriori accertamenti, se necessario.
In caso di aumento della pressione intracranica/edema cerebrale, attenersi alle linee guida istituzionali locali per la gestione.
• crisi epilettiche cliniche o elettriche ripetitive senza ritorno al valore basale fra l’una e l’altra, oppure esiti motorid:
• debolezza motoria focale profonda, come emiparesi o paraparesi, oppure aumento della pressione intracranica/edema cerebraled, con segni/sintomi quali:
• edema cerebrale diffuso all’imaging cerebrale oppure
• postura decerebrata o decorticata oppure
• paralisi del VI nervo cranico oppure
• papilledema, oppure
• triade di Cushing.
a La gestione è determinata dall’evento più severo, non attribuibile ad altre cause.
b Classificazione ASTCT 2019 per ICANS.
c Se il paziente è risvegliabile e in grado di eseguire la valutazione dell’encefalopatia associata alle cellule effettrici immunitarie (ICE), valutare: Orientamento (orientato su anno, mese, città, ospedale = 4 punti); Denominazione (nomina 3 oggetti, per es., indica l’orologio, la penna, il bottone = 3 punti); Eseguire i comandi (per es., “mostra 2 dita” o “chiudi gli occhi e tira fuori la lingua” = 1 punto); Scrittura (capacità di scrivere una frase standard = 1 punto); e Attenzione (contare a ritroso da 100 di dieci in dieci = 1 punto).
Se il paziente non è risvegliabile e non è in grado di eseguire la valutazione ICE (ICANS Grado 4) = 0 punti.
d Non attribuibile ad altre cause.
e La somministrazione di desametasone si riferisce a desametasone o equivalente.
 
Tabella 5.
Raccomandazioni per la gestione della sindrome di tossicità neurologica (escluso ICANS)
Reazione avversa Gradoa Azioni
Tossicità neurologicaa (escluso ICANS) grado 1 • Sospendere TALVEY fino a quando la tossicità neurologica non si sia risolta b
grado 2 grado 3 (prima occorrenza) • Sospendere TALVEY fino a quando la tossicità neurologica non migliora a Grado 1 o inferiore b
• Somministrare cure di supporto.
grado 3 (ricorrente) grado 4 • Interrompere definitivamente la terapia con TALVEY.
• Somministrare cure di supporto, inclusa la terapia intensiva.
a In base alla versione 4.03 dei Criteri terminologici comuni per gli eventi avversi del National Cancer Institute (NCI-CTCAE).
b Vedere la Tabella 2 per le raccomandazioni per riprendere il trattamento con TALVEY dopo un ritardo nella somministrazione della dose Altre reazioni avverse Le modifiche alla dose raccomandate per reazioni avverse sono riportate nella Tabella 6.
Tabella 6.
Modifiche della dose raccomandate in caso di ulteriori reazioni avverse
Reazione avversa Gravità Modifica della dose
Infezioni gravi (vedere paragrafo 4.4) Tutti i gradi • Non avviare lo schema posologico incrementale di TALVEY nei pazienti con infezione attiva.
• Sospendere TALVEY nello schema posologico incrementale fino alla risoluzione dell’infezione.
grado 3-4 • Sospendere TALVEY durante la fase di trattamento fino a quando l’infezione non migliora a grado 2 o inferiore.
Citopenie (vedere paragrafo 4.4) Conta assoluta dei neutrofili inferiore a 0,5 x 109/L • Sospendere la terapia con TALVEY fino a quando la conta assoluta dei neutrofili sia pari a 0,5 x 109/L o superiore.
Neutropenia febbrile • Sospendere la terapia con TALVEY fino a quando la conta assoluta dei neutrofili sia 1,0 x 109/L o superiore e la febbre non si risolve.
Emoglobina inferiore a 8 g/dL • Sospendere TALVEY fino a quando l’emoglobina sia pari o superiore a 8 g/dL.
Conta piastrinica inferiore a 25 000/mcL • Sospendere la terapia con TALVEY fino a quando la conta piastrinica sia pari o superiore a 25 000/mcL e non vi sia alcuna evidenza di emorragia.
Conta piastrinica tra 25 000/mcL e 50 000/mcL con sanguinamento
Tossicità orale, compreso calo ponderale (vedere paragrafo 4.4) Tossicità che non risponde alle cure di supporto Interrompere la terapia con TALVEY fino alla stabilizzazione o al miglioramento e prendere in considerazione la ripresa del trattamento secondo uno schema modificato come segue:
• se la dose attuale è 0,4 mg/kg ogni settimana, passare a 0,4 mg/kg ogni due settimane
• se la dose attuale è 0,8 mg/kg ogni due settimane, modificare a 0,8 mg/kg ogni quattro settimane
Reazioni cutanee, incluse patologie delle unghie (vedere paragrafo 4.4) Grado 3-4 • Sospendere la terapia con TALVEY fino a quando la reazione avversa non migliora a grado 1 o non si ritorna al basale.
Altre reazioni avverse non ematologichea (vedere paragrafo 4.8) Grado 3-4 • Sospendere la terapia con TALVEY fino a quando la reazione avversa non migliora a grado 1 o non si ritorna al basale.
a In base della versione 4.03 dei Criteri terminologici comuni per gli eventi avversi del National Cancer Institute (NCI-CTCAE).
Popolazioni speciali Popolazione pediatrica Non esistono dati rilevanti sull’ uso di TALVEY nella popolazione pediatrica per il trattamento del mieloma multiplo.
Anziani Non è richiesto alcun adeguamento della dose (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione renale Non è richiesto alcun adeguamento della dose nei pazienti con compromissione renale lieve o moderata (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione epatica Non è richiesto alcun adeguamento della dose nei pazienti con compromissione epatica lieve (vedere paragrafo 5.2).
I dati relativi a pazienti con compromissione epatica moderata o severa sono limitati o non disponibili.
Modo di somministrazione TALVEY è per uso sottocutaneo.
Il volume richiesto di TALVEY deve essere iniettato nel tessuto sottocutaneo dell’addome (sede di iniezione preferibile).
In alternativa, TALVEY può essere iniettato nel tessuto sottocutaneo di altre zone (per es., la coscia).
Se sono necessarie iniezioni multiple, le iniezioni di TALVEY devono essere effettuate ad almeno 2 cm di distanza tra loro.
TALVEY non deve essere iniettato in zone con tatuaggi o cicatrici o dove la pelle è arrossata, livida, dolente, dura o non intatta.
Per le istruzioni sulla manipolazione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

Avvertenze e precauzioni

Tracciabilità Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.
Sindrome da rilascio di citochine (CRS) I pazienti trattati con TALVEY possono sviluppare CRS, incluse reazioni potenzialmente letali o fatali (vedere paragrafo 4.8).
I segni e i sintomi clinici della CRS possono comprendere, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, piressia, ipotensione, brividi, ipossia, cefalea, tachicardia e transaminasi elevate.
Le complicanze della CRS potenzialmente letali possono includere disfunzione cardiaca, sindrome da distress respiratorio acuto, tossicità neurologiche, insufficienza renale e/o epatica e coagulazione intravascolare disseminata (CID).
Il trattamento con TALVEY deve essere avviato seguendo lo schema posologico incrementale e devono essere somministrati medicinali di premedicazione (corticosteroidi, antistaminici e antipiretici) prima di ogni dose dello schema posologico incrementale per ridurre il rischio di CRS.
I pazienti devono essere monitorati di conseguenza dopo la somministrazione.
Prima della dose successiva di TALVEY, ai pazienti che hanno sviluppato CRS dopo l’ultima dose somministrata, devono essere somministrati medicinali di premedicazione (vedere paragrafo 4.2).
I pazienti che hanno manifestato CRS di grado 3 o superiore con qualsiasi precedente terapia di reindirizzamento delle cellule T sono stati esclusi dagli studi clinici.
Non è possibile escludere che una precedente CRS severa con terapia a base di cellule T che esprimo il recettore antigenicochimerico (CAR) o altri attivatori di cellule T possa influire sulla sicurezza di TALVEY.
I potenziali benefici del trattamento devono essere attentamente valutati rispetto al rischio di eventi neurologici e si deve esercitare una maggiore cautela quando si somministra TALVEY a questi pazienti.
Ai pazienti deve essere consigliato di rivolgersi a un medico qualora dovessero presentarsi segni o sintomi di CRS.
Al primo segno di CRS, i pazienti devono essere immediatamente valutati per l’ospedalizzazione e deve essere istituito un trattamento con cure di supporto, tocilizumab e/o corticosteroidi, in base alla severità.
In caso di CRS, l’utilizzo di fattori di crescita mieloidi, in particolare il fattore stimolante le colonie di granulociti e macrofagi (GM-CSF), deve essere evitato in caso di CRS.
TALVEY deve essere sospeso fino alla risoluzione della CRS (vedere paragrafo 4.2).
Tossicità neurologica, inclusa ICANS A seguito del trattamento con TALVEY si sono verificate tossicità neurologiche severe o potenzialmente letali, tra cui ICANS (vedere paragrafo 4.8).
In seguito al trattamento con TALVEY si sono verificate ICANS, comprese reazioni fatali.
L’insorgenza di ICANS può manifestarsi in concomitanza a CRS, dopo la risoluzione di CRS o in assenza di CRS.
I segni e sintomi clinici di ICANS possono includere, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, stato confusionale, riduzione del livello di coscienza, disorientamento, sonnolenza, letargia e bradifrenia.
I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di tossicità neurologiche e trattati tempestivamente.
Ai pazienti deve essere consigliato di rivolgersi a un medico qualora dovessero presentarsi segni o sintomi di tossicità neurologica, inclusa ICANS.
Al primo segno di tossicità neurologiche, tra cui ICANS, il paziente deve essere immediatamente valutato e devono essere fornite cure di supporto in base alla severità.
I pazienti che hanno manifestato ICANS di grado 2 o superiore devono rimanere nelle vicinanze di una struttura sanitaria e devono essere monitorati per segni e sintomi per 48 ore dopo la dose successiva di TALVEY.
In caso di ICANS e altre tossicità neurologiche, il trattamento con TALVEY deve essere sospeso o interrotto in base alla severità e devono essere seguite le raccomandazioni per la gestione come indicato nella Tabella 4 (vedere paragrafo 4.2).Non ci sono dati sull’uso di talquetamab in pazienti con coinvolgimento del SNC da mieloma o altre patologie del SNC a causa della loro esclusione dallo studio per il potenziale rischio di ICANS.
A causa dei possibili eventi di ICANS, i pazienti devono essere informati di non guidare e di non utilizzare macchinari durante la fase di trattamento secondo lo schema posologico incrementale e per 48 ore dopo aver completato lo schema posologico incrementale e in caso di nuova insorgenza di qualunque sintomo neurologico, fino alla loro risoluzione (vedere paragrafo 4.7).
Gestione delle tossicità neurologiche Al primo segno di tossicità neurologica, compresa ICANS, valutare la necessità di una visita neurologica.
Devono essere escluse altre cause dei sintomi neurologici.
TALVEY deve essere sospeso fino alla risoluzione della reazione avversa (vedere Tabella 4).
In caso di tossicità neurologiche severe o potenzialmente letali devono essere adottate misure di terapia intensiva e di supporto.
Tossicità orale Tossicità orali, tra cui disgeusia, bocca secca, disfagia e stomatite, si verificano molto comunemente dopo il trattamento con TALVEY (vedere paragrafo 4.8).
I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di tossicità orale.
I pazienti devono essere invitati a rivolgersi a un medico qualora dovessero presentarsi segni o sintomi di tossicità orale e deve essere fornita una cura di supporto.
Le cure di supporto possono includere agenti stimolanti la produzione di saliva, un collutorio a base di steroidi, oppure la visita da un nutrizionista.
TALVEY deve essere interrotto o deve essere presa in considerazione una somministrazione meno frequente (vedere paragrafo 4.2).
Nel tempo può verificarsi un notevole calo ponderale (vedere paragrafo 4.8).
La variazione di peso deve essere monitorata regolarmente durante la terapia.
Il calo ponderale clinicamente significativo deve essere ulteriormente valutato.
TALVEY deve essere interrotto o deve essere presa in considerazione una somministrazione meno frequente (vedere paragrafo 4.2).
Infezioni gravi Nei pazienti trattati con TALVEY sono state riportate infezioni gravi, anche potenzialmente letali o fatali (vedere paragrafo 4.8).
I pazienti devono essere monitorati per segni e sintomi di infezione prima e durante la terapia con TALVEY e trattati adeguatamente.
La profilassi antimicrobica deve essere somministrata secondo le linee guida locali.
TALVEY non deve essere somministrato a pazienti con grave infezione attiva.
TALVEY deve essere sospeso come indicato (vedere paragrafo 4.2).
I pazienti devono essere invitati a rivolgersi a un medico qualora dovessero presentarsi segni o sintomi di infezioni.
Ipogammaglobulinemia L’ipogammaglobulinemia è stata segnalata in pazienti trattati con TALVEY (vedere paragrafo 4.8).
I livelli di immunoglobuline devono essere monitorati durante il trattamento con TALVEY.
Per trattare i pazienti con ipogammaglobulinemia è stata utilizzata la somministrazione di immunoglobuline per via endovenosa o sottocutanea.
I pazienti devono essere trattati secondo linee guida istituzionali locali, tra cui misure precauzionali contro le infezioni, la profilassi antibiotica e antivirale e la somministrazione di terapia sostitutiva con immunoglobuline.
Citopenie Nei pazienti trattati con TALVEY sono state osservate neutropenia di grado 3 o 4 derivante dal trattamento, neutropenia febbrile e trombocitopenia.
La maggior parte delle citopenie si è verificata durante le prime 8-10 settimane.
L’emocromo completo deve essere monitorato al basale e periodicamente durante il trattamento.
Le cure di supporto devono essere fornite in accordo con le linee guida istituzionali locali.
I pazienti che presentano neutropenia devono essere monitorati per segni di infezione.
Il trattamento con TALVEY deve essere sospeso come indicato (vedere paragrafo 4.2).
Reazioni cutanee TALVEY può causare reazioni cutanee, tra cui eruzione cutanea, eruzione maculo-papulare, eritema, eruzione eritematosa, nonché patologie delle unghie (vedere paragrafo 4.8).
Le reazioni cutanee, incluso un peggioramento dell’eruzione cutanea, devono essere monitorate per un intervento precoce e trattamento con corticosteroidi.
Per eruzioni cutanee di grado 3 o superiore o di grado 1 o 2 in peggioramento, devono essere somministrati anche steroidi orali.
Per le reazioni cutanee diverse dall’eruzione cutanea si deve considerare una modifica della dose (vedere Tabella 6).
Per le reazioni cutanee e le patologie delle unghie, TALVEY deve essere sospeso in base alla severità e devono essere seguite le linee guida istituzionali (vedere paragrafo 4.2).
Vaccini Quando si assume TALVEY la risposta immunitaria ai vaccini può essere ridotta.
La sicurezza dell’immunizzazione con vaccini virali vivi durante o dopo il trattamento con TALVEY non è stata studiata.
La vaccinazione con vaccini contenenti virus vivi non è raccomandata per almeno 4 settimane precedenti l’inizio del trattamento, durante il trattamento e per almeno 4 settimane dopo il trattamento.
Per l’esposizione inattesa durante la gravidanza, vedere paragrafo 4.6.
Donne in età fertile/contraccezione Prima di iniziare il trattamento con TALVEY deve essere verificato lo stato di gravidanza delle donne in età fertile.
Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento e per tre mesi dopo l’ultima dose di TALVEY (vedere paragrafo 4.6).
Eccipienti Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente “senza sodio”.

Interazioni

Non sono stati effettuati studi d’interazione.
Talquetamab provoca un rilascio di citochine (vedere paragrafo 5.1) che può sopprimere l’attività degli enzimi del citocromo P450 (CYP), determinando un potenziale aumento dell’esposizione dei substrati di CYP.
Il rischio più elevato di interazione farmacologica è previsto a partire dall’avvio dello schema posologico incrementale di talquetamab fino a 9 giorni dopo la prima dose di trattamento nonché durante e dopo la CRS (vedere paragrafo 4.4).
Monitorare la tossicità o le concentrazioni dei medicinali che sono substrati di CYP (per es., CYP2C9, CYP2C19, CYP3A4/5, CYP2D6), poiché minime variazioni di concentrazione possono portare a gravi reazioni avverse.
La dose dei medicinali concomitanti che sono substrati di CYP (per es., CYP2C9, CYP2C19, CYP3A4/5, CYP2D6) deve essere adeguata secondo necessità.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse più comuni sono state CRS (77%), disgeusia (72%), ipogammaglobulinemia (67%), patologia delle unghie (56%), dolore muscoloscheletrico (48%), anemia (47%), malattia della pelle (43%), stanchezza (43%), peso diminuito (40%), eruzione cutanea (39%), bocca secca (36%), neutropenia (35%), piressia (33%), xerosi (32%), trombocitopenia (30%), infezione delle vie respiratorie superiori (29%), linfopenia (27%), disfagia (24%), diarrea (25%), prurito (23%), tosse (23%), dolore (22%), appetito ridotto (22%) e cefalea (20%).
Le reazioni avverse gravi riscontrate nei pazienti includevano CRS (13%), piressia (5%), ICANS (3,8%), sepsi (3,8%), COVID-19 (3,2%), infezione batterica (2,4%), infezione polmonare (2,4%), infezione virale (2,4%), neutropenia (2,1%) e dolore (2,1%).
Le reazioni avverse più frequenti che hanno portato all’interruzione del trattamento sono state ICANS (1,1%) e peso diminuito (0,9%).
Tabella delle reazioni avverse La sicurezza di TALVEY è stata valutata su 339 pazienti adulti con mieloma multiplo recidivato o refrattario, inclusi i pazienti trattati con TALVEY che hanno ricevuto il regime posologico raccomandato con o senza precedente terapia di reindirizzamento delle cellule T nello studio MonumenTAL-1.
La durata mediana del trattamento è stata di 7,4 mesi (intervallo: da 0,0 a 32,9 mesi).
La Tabella 7 riassume le reazioni avverse osservate nei pazienti trattati con TALVEY.
I dati di sicurezza di TALVEY sono stati valutati in tutti i pazienti trattati (N=501), senza che siano state identificate ulteriori reazioni avverse.
Le reazioni avverse osservate durante gli studi clinici sono elencate di seguito in base alla frequenza.
Le categorie di frequenza sono definite come segue: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1 000, < 1/100), raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000), molto raro (< 1/10 000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
All’interno di ciascun gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità.
Tabella 7.
Reazioni avverse in pazienti affetti da mieloma multiplo trattati con TALVEY nello studio MonumenTAL-1 (N=339)
Classificazione per sistemi e organi Reazione avversa Categoria di frequenza Qualsiasi grado (%) Grado 3 o 4 (%)
Infezioni ed infestazioni   
Infezione batterica* Molto comune 40 (12%) 11 (3,2%)
Infezione fungina* Molto comune 39 (12%) 1 (0,3%)
COVID-19*# Molto comune 63 (19%) 10 (2,9%)
Infezione delle vie respiratorie superiori* Molto comune 98 (29%) 7 (2,1%)
Sepsi*# Comune 15 (4,4%) 14 (4,1%)
Infezione polmonare* Comune 23 (7%) 11 (3,2%)
Infezione virale* Comune 23 (7%) 6 (1,8%)
Patologie del sistema emolinfopoietico   
Neutropenia* Molto comune 119 (35%) 103 (31%)
Anemia* Molto comune 158 (47%) 99 (29%)
Trombocitopenia Molto comune 101 (30%) 71 (21%)
Linfopenia Molto comune 91 (27%) 83 (25%)
Leucopenia Molto comune 62 (18%) 38 (11%)
Emorragia¹ Comune 27 (8%) 5 (1,5%)
Neutropenia febbrile Comune 7 (2,1%) 7 (2,1%)
Disturbi del sistema immunitario   
Sindrome da rilascio di citochine Molto comune 260 (77%) 5 (1,5%)
Ipogammaglobulinemia² Molto comune 227 (67%) 0
Disturbi del metabolismo e della nutrizione   
Appetito ridotto Molto comune 76 (22%) 4 (1,2%)
Ipokaliemia Molto comune 55 (16%) 12 (3,5%)
Ipofosfatemia* Molto comune 49 (15%) 21 (6%)
Ipomagnesiemia Molto comune 35 (11%) 0
Patologie del sistema nervoso   
Sindrome di neurotossicità associata a cellule effettrici immunitarie* Molto comune 26 (10%) 6 (2,3%)
Encefalopatia³ Molto comune 36 (11%) 0
Cefalea* Molto comune 69 (20%) 2 (0,6%)
Disfunzione motoria4 Molto comune 38 (11%) 2 (0,6%)
Capogiro* Molto comune 42 (12%) 8 (2,4%)
Neuropatia sensoriale5 Molto comune 34 (10%) 0
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche   
Tosse* Molto comune 78 (23%) 0
Dispnea6# Molto comune 39 (12%) 5 (1,5%)
Dolore orale* Molto comune 42 (12%) 0
Patologie gastrointestinali   
Disgeusia‡7 Molto comune 245 (72%) 0
Bocca secca Molto comune 122 (36%) 0
Disfagia Molto comune 82 (24%) 3 (0,9%)
Diarrea Molto comune 84 (25%) 4 (1,2%)
Stomatite8 Molto comune 67 (20%) 4 (1,2%)
Nausea Molto comune 64 (19%) 0
Stipsi Molto comune 61 (18%) 0
Dolore addominale* Molto comune 35 (10%) 1 (0,3%)
Vomito Molto comune 34 (10%) 2 (0,6%)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   
Eruzione cutanea* Molto comune 132 (39%) 12 (3,5%)
Malattia della pelle* Molto comune 145 (43%) 0
Xerosi9 Molto comune 109 (32%) 0
Prurito Molto comune 79 (23%) 1 (0,3%)
Patologa delle unghie* Molto comune 191 (56%) 0
Alopecia Comune 30 (9%) 0
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo   
Dolore muscoloscheletrico* Molto comune 164 (48%) 12 (3,5%)
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione   
Stanchezza* Molto comune 147 (43%) 12 (3,5%)
Peso diminuito Molto comune 134 (40%) 11 (3,2%)
Piressia* Molto comune 113 (33%) 6 (1,8%)
Dolore* Molto comune 76 (22%) 7 (2,1%)
Edema10 Molto comune 59 (17%) 0
Reazione in sede di iniezione11 Molto comune 45 (13%) 0
Brividi Molto comune 39 (12%) 1 (0,3%)
Esami diagnostici   
Fibrinogeno ridotto Molto comune 52 (15%) 12 (3,5%)
aPTT prolungato Molto comune 49 (15%) 0
Aumento dei valori delle transaminasi12 Molto comune 48 (14%) 12 (3,5%)
INR aumentato Molto comune 47 (14%) 1 (0,3%)
Gamma-glutamiltransferasi aumentata Molto comune 36 (11%) 16 (4,7%)
Le reazioni avverse sono classificate utilizzando la versione MedDRA 24.0.
Secondo i criteri CTCAE v4.03, il grado massimo di tossicità per la disgeusia è 2 e il grado massimo di tossicità per bocca secca è 3.
* Termini raggruppati # Contiene esito/i fatale/i ¹ L’emorragia include: emorragia della congiuntiva, epistassi, ematoma, ematuria, emorragia del tratto gastrointestinale inferiore, emorragia periorbitale, petecchie, emorragia rettale, ematoma subdurale ed emorragia vaginale.
² L’ipogammaglobulinemia include: ipogammaglobulinemia e/o soggetti con livelli di IgG derivanti da esami di laboratorio inferiori a 500 mg/dL dopo il trattamento con talquetamab.
³ L’encefalopatia include: agitazione, amnesia, afasia, bradifrenia, stato confusionale, delirio, disorientamento, encefalopatia, allucinazioni, letargia, compromissione della memoria, irrequietezza, disturbi del sonno e sonnolenza.
4 La disfunzione motoria include: disgrafia, disfonia, disturbi della deambulazione, spasmi muscolari, debolezza muscolare e tremore.
5 La neuropatia sensoriale include: disestesia, ipoestesia, ipoestesia orale, nevralgia, neuropatia sensoriale periferica, sciatica e neuronite vestibolare.
6 La dispnea include: insufficienza respiratoria acuta, dispnea, dispnea da sforzo, insufficienza respiratoria e tachipnea.
7 La disgeusia include: ageusia, disgeusia, ipogeusia e disturbo del gusto.
8 La stomatite include: cheilite, glossite, glossodinia, ulcerazione della bocca, fastidio orale, eritema della mucosa orale, dolore orale, stomatite, lingua tumefatta, fastidio alla lingua, eritema della lingua, edema della lingua e ulcerazione della lingua.
9 La xerosi include: occhio secco, cute secca e xerosi.
10 L’edema include: ritenzione di liquidi, gonfiore gengivale, ipervolemia, tumefazione articolare, tumefazione del labbro, edema, edema periferico, edema periorbitale, tumefazione periferica e tumefazione.
11 La reazione in sede di iniezione include: fastidio in sede di iniezione, eritema in sede di iniezione, emorragia in sede di iniezione, infiammazione in sede di iniezione, irritazione in sede di iniezione, placca in sede di iniezione, prurito in sede di iniezione, eruzione cutanea in sede di iniezione e reazione in sede di iniezione.
12 L’aumento dei valori delle transaminasi include: alanina aminotransferasi aumentata, aspartato aminotransferasi aumentata e transaminasi aumentate.
Descrizione di reazioni avverse selezionate Sindrome da rilascio di citochine Nello studio MonumenTAL-1 (N=339), la CRS è stata segnalata nel 77% dei pazienti.
La maggior parte degli eventi era di grado 1 o 2, con eventi di grado 3 riportati nell’1,5% dei pazienti.
Il trentuno percento (31%) dei pazienti ha sviluppato più di un evento di CRS.
La maggior parte si è verificata durante la fase di somministrazione secondo lo schema posologico incrementale, dopo la dose di 0,01 mg/kg (29%), la dose di 0,06 mg/kg (44%), la dose di 0,3 mg/kg (per i pazienti in trattamento con lo schema a bisettimanale [ogni due settimane]; 33%) o dopo la dose iniziale di trattamento (0,4 mg/kg [30%] o 0,8 mg/kg [12%]).
Meno del 4% degli eventi di CRS si è verificato dalla 5a settimana in avanti e tutti gli eventi sono stati di grado 1.
Il tempo mediano di insorgenza della CRS è stato di 27 ore dall’ultima dose, il 91% degli eventi si è verificato entro 48 ore dall’ultima dose e la durata mediana è stata di 17 ore.
Sono stati usati tocilizumab, corticosteroidi e tocilizumab in associazione a corticosteroidi per trattare la CRS rispettivamente nel 39%, nel 5% e nel 3,5% degli eventi di CRS.
I segni e sintomi clinici associati alla CRS possono includere, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, piressia (76%), ipotensione (15%), brividi (12%), ipossia (7%), cefalea (4,7%), tachicardia (5%) e transaminasi elevate (aspartato aminotransferasi [1,5%] e alanina aminotransferasi [0,9%]).
Tossicità neurologiche Nello studio MonumenTAL-1 (N=339) si sono manifestati eventi di tossicità neurologica nel 29% dei pazienti trattati con TALVEY.
Gli eventi di tossicità neurologica sono stati di grado 1 (17%), grado 2 (11%), grado 3 (2,3%) o grado 4 (0,3%).
L’evento di tossicità neurologica più frequente è stata la cefalea (9%).
Eventi di ICANS sono stati raccolti solo nella fase 2 dello studio MonumenTAL-1.
Dei 265 pazienti nella Fase 2, ICANS si è verificata nel 9,8% dei pazienti (n=26).
La maggior parte degli eventi è stata di grado 1 o 2, con eventi di Grado 3 e 4 osservati nel 2,3% dei pazienti.
Le manifestazioni cliniche più frequenti di ICANS sono state: stato confusionale (3,8%), disorientamento (1,9%), sonnolenza (1,9%) e riduzione del livello di coscienza (1,9%).
Il sessantotto percento (68%) è stato concomitante con la CRS (durante la CRS o entro 7 giorni dalla risoluzione della CRS).
Il tre percento (3%) dei pazienti ha manifestato più di un evento di ICANS.
Inoltre, un evento ICANS fatale è stato segnalato nello studio MonumenTAL-1.
La maggior parte dei pazienti ha manifestato ICANS durante la somministrazione secondo lo schema posologico incrementale, dopo la dose di 0,01 mg/kg, la dose di 0,06 mg/kg o la dose di trattamento iniziale (0,4 mg/kg e 0,8 mg/kg) (3% ciascuno).
Il tempo mediano di insorgenza di ICANS è stato di 28 ore dall’ultima dose, il 68% degli eventi è iniziato entro 48 ore dall’ultima dose, il 32% degli eventi si è manifestato dopo 48 ore, e la durata mediana di ICANS è stata di 9 ore.
Tossicità orale Nello studio MonumenTAL-1 (N=339), il 78% dei pazienti ha manifestato eventi di grado 1 o 2, mentre eventi di grado 3 si sono verificati nel 2% dei pazienti.
Sono stati segnalati eventi di tossicità orale come disgeusia, bocca secca, disfagia e stomatite.
Infezioni gravi Nello studio MonumenTAL-1 (N=339), si sono verificate infezioni di grado 3 o grado 4 nel 19% dei pazienti, mentre infezioni fatali si sono verificate nell’1,5% dei pazienti: infezione polmonare da COVID-19, sepsi fungina, infezione e shock settico.
L’infezione segnalata con maggiore frequenza (≥ 2%) di grado 3 o 4 è stata l’infezione polmonare.
La neutropenia febbrile è stata osservata nell’1% dei pazienti, l’1,2% dei quali ha presentato neutropenia febbrile severa.
Vedere il paragrafo 4.4 per indicazioni sul monitoraggio e la gestione.
Ipogammaglobulinemia Valori di IgG post-basale inferiori a 500 mg/ dL coerenti con ipogammaglobulinemia si sono riscontrati nel 64% dei pazienti trattati con talquetamab allo schema di somministrazione settimanale di 0,4 mg/kg, nel 66% dei pazienti allo schema di somministrazione bisettimanale di 0,8 mg/kg e nel 71% dei pazienti con precedente terapia di reindirizzamento delle cellule T (vedere paragrafo 4.4).
Reazioni cutanee Nello studio MonumenTAL-1 (N=339), la maggior parte dei casi eruzione cutanea sono stati di grado 1 o 2, mentre eventi di grado 3 sono stati osservati nel 3,5% dei pazienti.
Il tempo mediano all’insorgenza delle eruzioni cutanee dalla prima dose di trattamento è stato di 22 giorni.
La maggior parte delle tossicità cutanee esclusa l’eruzione cutanea sono state di grado 1 o 2, mentre il prurito di grado 3 si è verificato nello 0,3% dei pazienti.
Le patologie delle unghie si sono manifestate nel 56% dei pazienti e sono state di grado 1 o 2.
Vedere il paragrafo 4.4 per indicazioni sulla gestione.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Donne in età fertile/Misure contraccettive nella donna Prima di iniziare il trattamento con TALVEY deve essere verificato lo stato di gravidanza delle donne in età fertile.
Le donne in età fertile devono utilizzare misure contraccettive efficaci durante il trattamento e per 3 mesi dopo l’ultima dose di TALVEY.
Gravidanza Non sono disponibili dati relativi all’uso di TALVEY in donne in gravidanza o dati su animali per valutare il rischio di TALVEY in gravidanza.
È noto che le IgG umane attraversano la placenta dopo il primo trimestre di gravidanza.
Pertanto, talquetamab può potenzialmente essere trasmesso dalla madre al feto in via di sviluppo.
Gli effetti di TALVEY sullo sviluppo del feto non sono noti.
TALVEY non è raccomandato durante la gravidanza o in donne in età fertile che non usano misure contraccettive.
Se TALVEY viene assunto durante la gravidanza, si può verificare una ridotta risposta immunitaria ai vaccini nei neonati.
Di conseguenza, le vaccinazioni neonatali con vaccini vivi come il vaccino BCG devono essere posticipate di 4 settimane.
Allattamento Non è noto se talquetamab sia escreto nel latte materno umano.
Poiché le possibili reazioni avverse gravi associate a TALVEY nei neonati allattati al seno non sono note, l’allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con TALVEY e per almeno 3 mesi dopo avere assunto l’ultima dose.
Fertilità Non esistono dati relativi all’effetto di talquetamab sulla fertilità.
Non sono stati condotti studi su animali per valutare gli effetti di talquetamab sulla fertilità maschile e femminile.

Conservazione

Conservare in frigorifero (2 °C - 8 °C).
Non congelare.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura vedere paragrafo 6.3.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.