SUMATRIPTAN AUR 4CPR 50MG

6,00 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: SUMATRIPTAN SUCCINATO
  • ATC: N02CC01
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 04/11/2018

Sumatriptan Aurobindo Italia è indicato per il trattamento acuto degli attacchi di emicrania, con o senza aura. Sumatriptan Aurobindo Italia deve essere usato solo in presenza di una diagnosi certa di emicrania.
Ogni compressa contiene 50 mg di sumatriptan (come sumatriptan succinato). Ogni compressa contiene 100 mg di sumatriptan (come sumatriptan succinato). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

• Ipersensibilità a sumatriptan o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
• Sumatriptan non deve essere somministrato a pazienti con pregresso infarto miocardico, o che soffrono di cardiopatia ischemica, vasospasmo coronarico (o angina di Prinzmetal), vasculopatie periferiche o a pazienti con segni o sintomi riconducibili a cardiopatia ischemica.
• Sumatriptan non deve essere somministrato a pazienti con anamnesi di accidenti cerebrovascolari (CVA) o attacchi ischemici transitori (TIA).
• Sumatriptan non deve essere somministrato a pazienti con insufficienza epatica grave.
• L’uso di sumatriptan è controindicato in pazienti con ipertensione moderata o grave e con ipertensione lieve non controllata.
• La somministrazione concomitante con ergotamina o suoi derivati (inclusa la metisergide) o di qualsiasi triptano o agonista del recettore 5-idrossitriptamina1 (5-HT1) o litio è controindicata (vedere paragrafo 4.5).
• La somministrazione contemporanea di sumatriptan e inibitori delle monoaminossidasi è controindicata.
• Sumatriptan compresse non va utilizzato prima che siano trascorse 2 settimane dall’interruzione della terapia con inibitori delle monoaminossidasi.

Posologia

Sumatriptan è indicato per il trattamento acuto intermittente degli attacchi di emicrania.
Non deve essere assunto per la profilassi.
Non si deve superare la dose raccomandata di Sumatriptan Aurobindo Italia.
Si consiglia di assumere Sumatriptan Aurobindo Italia il più presto possibile dall’inizio dell’attacco di emicrania ma è comunque efficace in qualsiasi momento della crisi venga assunto.
La dose raccomandata di sumatriptan per via orale è di una compressa da 50 mg.
Alcuni pazienti possono richiedere 100 mg.Se il paziente ha risposto alla prima dose ma i sintomi ricompaiono, può essere somministrata una seconda dose a condizione che vi sia un intervallo minimo di 2 ore tra le due dosi.
Non si devono assumere più di 300 mg in un periodo di 24 ore.
I pazienti che non rispondono alla dose prescritta di Sumatriptan Aurobindo non ne devono prendere una seconda dose per lo stesso attacco.
In questi casi l’attacco può essere trattato con paracetamolo, acido acetilsalicilico o farmaci antinfiammatori non steroidei.
Sumatriptan Aurobindo può essere assunto per attacchi successivi.
Sumatriptan è indicato come monoterapia per il trattamento acuto dell’emicrania e non deve essere somministrato in concomitanza con ergotamina o derivati dell’ergotamina (inclusa metisergide) (vedere paragrafo 4.3).
Le compresse devono essere deglutite intere con acqua.
Popolazione pediatrica L’efficacia e la sicurezza delle compresse di sumatriptan nei bambini al di sotto dei 10 anni di età non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili in questo gruppo di età.
L’efficacia e la sicurezza delle compresse di sumatriptan nei bambini di età compresa tra 10 e 17 anni non sono state dimostrate negli studi clinici effettuati in questo gruppo di età.
Pertanto l’uso delle compresse di sumatriptan nei bambini di età compresa tra 10 e 17 anni non è raccomandato (vedere paragrafo 5.1).
Anziani (oltre i 65 anni) L’esperienza sull’uso delle compresse di sumatriptan in pazienti con oltre 65 anni è limitata.
La farmacocinetica non differisce significativamente da quella di una popolazione più giovane ma fino a che non saranno disponibili ulteriori dati clinici, l’uso di sumatriptan in pazienti di oltre 65 anni non è raccomandato.

Avvertenze e precauzioni

Sumatriptan Aurobindo Italia deve essere utilizzato solo dopo che sia stata fatta una diagnosi certa di emicrania.
L’uso di sumatriptan non è indicato nel trattamento della emicrania emiplegica, basilare od oftalmoplegica.
Prima di iniziare il trattamento con sumatriptan, devono essere escluse altre condizioni neurologiche potenzialmente gravi (ad es.
CVA, TIA) in pazienti che presentino sintomi atipici o per i quali non sia già stata fatta una diagnosi appropriata per l’uso di sumatripran.
La somministrazione di sumatriptan può essere associata a sintomi transitori tra cui dolore toracico e senso di costrizione che possono essere intensi ed interessare la gola (vedere paragrafo 4.8).
Se si ritiene che tali sintomi siano indicativi di patologia ischemica cardiaca, non devono essere somministrate ulteriori dosi di sumatriptan e devono essere condotte adeguate valutazioni.
Sumatriptan non deve essere somministrato a pazienti con fattori di rischio per la cardiopatia ischemica, inclusi i diabetici, i forti fumatori o i pazienti in terapia di sostituzione nicotinica, senza aver prima condotto una valutazione cardiovascolare (vedere paragrafo 4.3).
Deve essere prestata particolare attenzione alle donne in post-menopausa ed agli uomini con oltre 40 anni di età che abbiano questi fattori di rischio.
Tuttavia queste valutazioni possono non identificare tutti i pazienti che hanno malattie cardiache ed in casi molto rari, si sono verificati gravi eventi cardiaci in pazienti che non avevano una patologia cardiovascolare latente.
Sumatriptan deve essere somministrato con cautela a pazienti con ipertensione lieve controllata in quanto sono stati osservati, in un limitato numero di pazienti, incrementi di breve durata della pressione arteriosa e delle resistenze vascolari periferiche (vedere paragrafo 4.3).
Ci sono state rare segnalazioni post-marketing riguardanti pazienti con sindrome serotoninergica (comprendente alterazioni dello stato mentale, instabilità del sistema nervoso autonomo e anomalie neuromuscolari) a seguito dell’uso di un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina (SSRI) e sumatriptan.
La sindrome serotoninergica è stata segnalata in seguito a un trattamento concomitante con triptani e inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina (SNRI).Se il trattamento concomitante di sumatriptan con un SSRI/SNRI è clinicamente necessario, è richiesta una opportuna osservazione del paziente (vedere paragrafo 4.5).
Sumatriptan deve essere somministrato con cautela in pazienti con patologie che possano alterare significativamente assorbimento, metabolismo o escrezione del farmaco, come nel caso di insufficienza epatica (classe Child Pugh A o B) o renale (vedere paragrafo 5.2).
In caso di insufficienza epatica si deve considerare una dose di 50 mg.
Sumatriptan deve essere impiegato con cautela in pazienti con anamnesi di convulsioni o altri fattori di rischio che abbassino il livello di soglia delle convulsioni, poiché sono state segnalate convulsioni in associazione con sumatriptan (vedere paragrafo 4.8).
Pazienti con nota ipersensibilità alle sulfonamidi possono presentare una reazione allergica dopo somministrazione di sumatriptan.
Le reazioni possono variare dalla ipersensibilità cutanea all’anafilassi.
Pur essendo limitate le conoscenze relative ad una cross reattività, si deve prestare particolare cautela se sumatriptan è somministrato a questi pazienti.
Gli effetti indesiderati possono essere più frequenti durante l’uso contemporaneo di triptani e preparazioni a base di Erba di S.
Giovanni (Hypericum perforatum).
L’uso prolungato di qualsiasi analgesico per il trattamento della cefalea può peggiorare tale condizione.
Se si manifesta o si sospetta questa situazione, è necessaria una valutazione medica e il trattamento deve essere sospeso.
La diagnosi di cefalea da abuso di medicinali deve essere sospettata nei pazienti che hanno cefalee frequenti o giornaliere nonostante (o a causa di) l’uso regolare di medicinali per la cefalea.

Interazioni

Studi in volontari sani dimostrano che sumatriptan non interagisce con propranololo, flunarizina, pizotifene o alcol.
I dati sull’interazione con preparati contenenti ergotamina o altri triptani/agonisti dei recettori 5-HT1 sono limitati.
L’aumento del rischio di spasmo coronario è teoricamente possibile e la somministrazione in concomitanza è controindicata (vedere paragrafo 4.3).
Non è noto il periodo di tempo che deve trascorrere tra l’uso del sumatriptan e l’uso di preparati contenenti ergotamina o altri triptani/agonisti dei recettori 5-HT1.
Questo può dipendere anche dalle dosi e dal tipo di preparazioni utilizzate.
Gli effetti possono essere additivi.
È consigliabile attendere almeno 24 ore, dopo l’assunzione di preparati contenenti ergotamina o altri triptani/agonisti dei recettori 5-HT1, prima di somministrare il sumatriptan.
Viceversa, si raccomanda di attendere almeno 6 ore, dopo la somministrazione del sumatriptan, prima di somministrare un preparato contenente ergotamina e almeno 24 ore, prima di somministrare un altro triptano/agonista dei recettori 5-HT1.
Può verificarsi un’interazione tra sumatriptan e gli inibitori della monoammino ossidasi (I-MAO) e la somministrazione concomitante è controdincata (vedere paragrafo 4.3).
Ci sono state rare segnalazioni post-marketing riguardanti pazienti con sindrome serotoninergica (comprendente alterazioni dello stato mentale, instabilità del sistema nervoso autonomo e anomalie neuromuscolari) a seguito dell’uso di SSRI e sumatriptan.
La sindrome serotoninergica è stata osservata anche a seguito di trattamento concomitante con triptani e SNRI (vedere il paragrafo 4.4).

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati sono elencati di seguito per sistemi, organi e frequenza.
Le frequenze sono definite come: Molto comune (>1/10) Comune (>1/100, <1/10) Non comune (>1/1.000, <1/100) Raro (>1/10.000, <1/1.000) Molto raro (<1/10.000) Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) Alcuni dei sintomi segnalati come effetti indesiderati possono essere associati ai sintomi dell’emicrania.
Dati da studi clinici Patologie del sistema nervoso Comune: vertigini, sonnolenza, disturbi del sensorio inclusi parestesia e ipoestesia.
Patologie vascolari Comune: aumento transitorio della pressione del sangue che insorge subito dopo la somministrazione.
Vampate di calore.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Comune: dispnea.
Patologie gastrointestinali Comune: in alcuni pazienti si sono verificati nausea e vomito, sebbene non sia chiaro se correlati con sumatriptan o con la patologia di base.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comune: sensazione di pesantezza (di solito transitoria, può essere intensa e interessare qualsiasi parte del corpo, inclusi torace e gola).
Mialgia.
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune: dolore, sensazione di calore o di freddo, pressione o senso di costrizione (che di solito sono transitori e che possono essere intensi e interessare qualsiasi parte del corpo, inclusi torace e gola); senso di debolezza, affaticamento (entrambi per la maggior parte transitori e di intensità da lieve a moderata).
Esami diagnostici Molto raro: sono state osservate occasionalmente lievi alterazioni dei parametri di funzionalità epatica.
Dati post-marketing Disturbi del sistema immunitario Non nota: reazioni di ipersensibilità, che possono variare da ipersensibilità cutanea ad anafilassi.
Patologie del sistema nervoso Non nota: convulsioni, sebbene alcuni di questi casi si siano verificati in pazienti con anamnesi di convulsioni o di condizioni concomitanti predisponenti alle convulsioni, vi sono anche segnalazioni in pazienti per i quali tali fattori predisponenti non sono evidenti.
Tremore, distonia, nistagmo, scotoma.
Patologie dell’occhio Non nota: tremolio della vista, diplopia, visione ridotta.
Perdita della visione inclusi casi di difetti permanenti.
Tuttavia, disturbi oculari possono anche presentarsi durante lo stesso attacco di emicrania.
Patologie cardiache Non nota: bradicardia, tachicardia, palpitazioni, aritmie cardiache, modifiche transitorie dell’ECG di tipo ischemico, vasospasmo coronarico, angina, infarto del miocardio (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Patologie vascolari Non nota: ipotensione, fenomeno di Raynaud.
Patologie gastrointestinali Non nota: colite ischemica, diarrea.
Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e osseo Non nota: rigidità del collo, artralgia.
Disturbi psichiatrici Non nota: ansia.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non nota: iperidrosi.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Sono disponibili dati post-marketing sull’uso di sumatriptan durante il primo trimestre in oltre 1.000 donne.
Sebbene questi dati non contengano informazioni sufficienti per trarre conclusioni definitive, questi non hanno indicato un incremento nel rischio di difetti congeniti.
L’esperienza con l’uso di sumatriptan nel secondo e terzo trimestre è limitata.
La valutazione di studi sperimentali negli animali non indica un effetto teratogeno diretto o effetti dannosi sullo sviluppo peri- e post-natale.
Tuttavia la vitalità embriofetale può essere alterata nel coniglio (vedere paragrafo 5.3).
La somministrazione di sumatriptan deve essere considerata solo se il beneficio atteso per la madre è maggiore di ogni possibile rischio per il feto.
Allattamento È stato dimostrato che dopo somministrazione sottocutanea, sumatriptan viene escreto nel latte materno.
L’esposizione dei lattanti al farmaco può essere ridotta al minimo evitando l’allattamento al seno durante le 12 ore successive al trattamento.
In questo periodo di tempo il latte materno deve essere scartato.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.