SEVELAMER AUR OSPOLV60BUST2,4G

128,98 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: SEVELAMER CARBONATO
  • ATC: V03AE02
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 15/02/2018

Sevelamer Aurobindo è indicato per il controllo dell’iperfosfatemia in pazienti adulti sottoposti ad emodialisi o a dialisi peritoneale. Sevelamer Aurobindo è inoltre indicato nel controllo dell’iperfosfatemia in pazienti con patologia renale cronica non sottoposti a dialisi con fosforo sierico ≥ 1,78 mmol/l. Sevelamer Aurobindo deve essere usato nel contesto di un approccio politerapeutico che potrebbe includere integratori di calcio, 1,25-diidrossi-vitamina D3 o uno dei suoi analoghi per controllare lo sviluppo della malattia ossea renale.
Ogni bustina contiene 2,4 g di sevelamer carbonato anidro. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
• Ipofosfatemia.
• Occlusione intestinale.

Posologia

Posologia: Dose iniziale: La dose iniziale raccomandata per sevelamer carbonato è 2,4 g o 4,8 g al giorno, sulla base delle esigenze cliniche e dei livelli di fosforo sierico.
Sevelamer Aurobindo polvere per sospensione orale deve essere assunto tre volte al giorno, con i pasti.
Livello di fosforo sierico nei pazienti Dose giornaliera totale di sevelamer carbonato da assumere durante i 3 pasti al giorno
1.78 - 2.42 mmol/l (5.5 - 7.5 mg/dl) 2.4 g*
> 2.42 mmol/l (> 7.5 mg/dl) 4.8 g*
*Più successiva titolazione in base alle istruzioni Per pazienti che hanno precedentemente assunto chelanti del fosfato (sevelamer cloridrato o a base di calcio), la somministrazione di Sevelamer Aurobindo deve avvenire grammo per grammo, con monitoraggio dei livelli di fosfatemia a garanzia di dosi giornaliere ottimali.
Titolazione e mantenimento: Si devono monitorare i livelli di fosfatemia e si deve titolare la dose di sevelamer carbonato con incrementi di 0,8 g tre volte al giorno (2,4 g/giorno) ogni 2-4 settimane, fino a raggiungere un livello accettabile di fosforo sierico, con successivo regolare monitoraggio.
I pazienti che assumono Sevelamer Aurobindo devono attenersi alle diete prescritte.
Nella pratica clinica, il trattamento sarà continuo, in base alle esigenze di controllare i livelli di fosfatemia; la dose prevista sarà in media circa 6 g al giorno.
Popolazione pediatrica: La sicurezza e l’efficacia di Sevelamer Aurobindo non sono state stabilite in bambini di età inferiore a 18 anni.
Modo di somministrazione: Uso orale.
Ogni bustina di 2.4 g di polvere deve essere dispersa in 60 ml di acqua, prima della somministrazione.
La sospensione deve essere ingerita entro 30 minuti dalla preparazione.

Avvertenze e precauzioni

La sicurezza e l’efficacia di Sevelamer Aurobindo non sono state stabilite nei pazienti adulti con patologia renale cronica non sottoposti a dialisi con fosforo sierico < 1,78 mmol/l.
Pertanto, attualmente l’uso di Sevelamer Aurobindo non è raccomandato in questi pazienti.
La sicurezza e l’efficacia di Sevelamer Aurobindo non sono state determinate nei pazienti affetti dai disordini seguenti: • disfagia; • disturbi della deglutizione; • gravi disordini della motilità gastrointestinale compresa gastroparesi grave o non trattata, ritenzione di contenuto gastrico e anomalie o irregolarità della motilità intestinale; • malattia infiammatoria intestinale attiva; • chirurgia maggiore sul tratto gastrointestinale.
Pertanto, si deve procedere con cautela nell’uso di Sevelamer Aurobindo in questi pazienti.
Occlusione intestinale e ileo/subileo: In casi molto rari, nei pazienti sono stati osservati occlusione intestinale e ileo/subileo durante il trattamento con sevelamer cloridrato (capsule/compresse), che contiene la stessa frazione attiva di sevelamer carbonato.
La stipsi può rappresentare un sintomo prodromico.
I pazienti che soffrono di stipsi devono essere monitorati attentamente durante il trattamento con Sevelamer Aurobindo.
Il trattamento con Sevelamer Aurobindo deve essere rivalutato in caso di pazienti che sviluppano grave stipsi o altri sintomi gastrointestinali gravi.
Vitamine liposolubili: I pazienti affetti da CKD (patologia renale cronica) possono manifestare una carenza di vitamine liposolubili A, D, E e K, a seconda della dieta e della gravità della patologia.
Non è possibile escludere che Sevelamer Aurobindo possa legarsi alle vitamine liposolubili contenute negli alimenti ingeriti.
Nei pazienti che assumono sevelamer ma nessun integratore vitaminico, si devono valutare a intervalli regolari i livelli sierici di vitamina A, D, E e K.
In caso di necessità, somministrare integratori vitaminici.
Per i pazienti con CKD non sottoposti a dialisi sono raccomandati integratori di vitamina D (circa 400 UI di vitamina D nativa al giorno), parte di un preparato multivitaminico da assumere lontano dalla dose di Sevelamer Aurobindo.
Nei pazienti sottoposti a dialisi peritoneale, è raccomandato un monitoraggio supplementare di vitamine liposolubili e di acido folico, poiché in uno studio clinico su questi pazienti i livelli di vitamina A, D, E e K non sono stati misurati.
Carenza di folato: Attualmente vi sono dati insufficienti per escludere la possibilità di carenza di folato durante il trattamento a lungo termine con Sevelamer Aurobindo.
Ipocalcemia/ipercalcemia: I pazienti con CKD possono sviluppare ipocalcemia o ipercalcemia.
Sevelamer Aurobindo non contiene calcio.
Di conseguenza, monitorare a intervalli regolari i livelli di calcemia e somministrare un integratore di calcio elementare, se necessario.
Acidosi metabolica: I pazienti con patologia renale cronica sono predisposti all’acidosi metabolica.
Nell’ambito della buona pratica clinica, si raccomanda pertanto il monitoraggio dei livelli di bicarbonato sierico.
Peritonite: I pazienti dializzati sono soggetti a taluni rischi di infezione insiti nella specifica modalità di dialisi.
La peritonite è una complicanza nota nei pazienti sottoposti a dialisi peritoneale, e in uno studio clinico su sevelamer cloridrato è stato riferito un maggior numero di casi di peritonite nel gruppo di sevelamer rispetto al gruppo di controllo.
I pazienti che ricevono dialisi peritoneale devono essere seguiti attentamente, a garanzia dell’uso di una corretta tecnica asettica e della tempestiva identificazione e gestione di qualsiasi segno e sintomo associato alla peritonite.
Difficoltà di deglutizione e soffocamento: Sono state segnalate raramente difficoltà di deglutizione delle compresse di Sevelamer Aurobindo.
Molti di questi casi riguardavano pazienti con condizioni di comorbilità, tra cui disturbi della deglutizione o anomalie esofagee.
Pertanto si deve usare cautela quando Sevelamer Aurobindo viene somministrato a pazienti con disfagia.
Per i pazienti con anamnesi di disfagia si deve utilizzare Sevelamer Aurobindo in polvere per sospensione orale.
Ipotiroidismo: È raccomandato un più attento monitoraggio dei pazienti affetti da ipotiroidismo ai quali vengano somministrati in concomitanza sevelamer carbonato e levotiroxina (vedere paragrafo 4.5).
Trattamento cronico a lungo termine: Da uno studio clinico della durata di un anno non è emersa evidenza di accumulo di sevelamer.
Tuttavia, non è possibile escludere del tutto il potenziale assorbimento e accumulo di sevelamer nel trattamento cronico a lungo termine (> un anno) (vedere paragrafo 5.2).
Iperparatiroidismo: Sevelamer Aurobindo non è indicato per controllare l’iperparatiroidismo.
Nei pazienti affetti da iperparatiroidismo secondario, Sevelamer Aurobindo deve essere usato nel contesto di un approccio politerapeutico, che potrebbe includere integratori di calcio, 1,25-diidrossi-vitamina D3 o uno dei suoi analoghi, per ridurre i livelli dell’ormone paratiroideo intatto (iPTH).
Patologie gastrointestinali infiammatorie: Casi di gravi patologie infiammatorie di diverse parti del tratto gastrointestinale (comprese gravi complicanze come sanguinamento, perforazioni, ulcere, necrosi, colite,...) associati alla presenza di cristalli di sevelamer sono stati riportati in letteratura.
Tuttavia, non è stata dimostrata la causalità dei cristalli di sevelamer per l’insorgenza di tali patologie.
Il trattamento con sevelamer carbonato deve essere rivalutato in pazienti che sviluppano gravi sintomi gastrointestinali.

Interazioni

Dialisi: Non sono stati effettuati studi di interazione nei pazienti dializzati.
Ciprofloxacina: Negli studi di interazione su volontari sani, sevelamer cloridrato, che contiene la stessa frazione attiva di Sevelamer Aurobindo, ha ridotto la biodisponibilità di ciprofloxacina di circa il 50% con la somministrazione simultanea di sevelamer cloridrato, nell'ambito di uno studio monodose.
Di conseguenza, Sevelamer Aurobindo non deve essere assunto contemporaneamente a ciprofloxacina.
Ciclosporina, micofenolato mofetile e tacrolimus in pazienti trapiantati: Ridotti livelli di ciclosporina, micofenolato mofetile e tacrolimus sono stati riferiti nei pazienti sottoposti a trapianto, con somministrazione concomitante di sevelamer cloridrato, senza sequele cliniche (per esempio rigetto del trapianto).
Non è possibile escludere interazioni, pertanto si deve considerare l'attento monitoraggio delle concentrazioni ematiche di ciclosporina, micofenolato mofetile e tacrolimus durante l'uso dell'associazione e dopo la sua sospensione.
Levotiroxina: Casi molto rari di ipotiroidismo sono stati segnalati nei pazienti con somministrazione concomitante di sevelamer cloridrato, che contiene la stessa frazione attiva di sevelamer carbonato, e levotiroxina.
Pertanto, si raccomanda un attento monitoraggio dei livelli di ormone tireostimolante (TSH) nei pazienti che ricevono sevelamer carbonato e levotiroxina.
Medicinali antiaritmici e anticonvulsivanti: I pazienti che assumono antiaritmici per il controllo delle aritmie e anticonvulsivanti per il controllo di disordini convulsivi sono stati esclusi dagli studi clinici.
Si deve usare cautela nel prescrivere Sevelamer Aurobindo ai pazienti che assumono anche questi medicinali.
Digossina, warfarin, enalapril o metoprololo: In studi di interazione su volontari sani, sevelamer cloridrato, che contiene la stessa frazione attiva di sevelamer carbonato, non ha avuto effetti sulla biodisponibilità di digossina, warfarin, enalapril o metoprololo.
Inibitori di pompa protonica: Durante l'esperienza post-marketing, sono stati segnalati casi molto rari di aumento dei livelli di fosfato in pazienti trattati contemporaneamente con inibitori di pompa protonica e sevelamer carbonato.
Biodisponibilità: Sevelamer Aurobindo non è assorbito e può influire sulla biodisponibilità di altri medicinali.
Al momento di somministrare qualunque medicinale, laddove un’eventuale riduzione della biodisponibilità possa avere un effetto clinicamente significativo sulla sicurezza o sull’efficacia, il medicinale deve essere somministrato almeno un'ora prima, o almeno tre ore dopo, l'assunzione di Sevelamer Aurobindo.
In alternativa, il medico deve considerare il controllo dei livelli ematici.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza: Le reazioni avverse più comuni (≥ 5% dei pazienti) rientravano tutte nella classe delle patologie gastrointestinali secondo la classificazione per sistema e per organi.
Gran parte di tali reazioni avverse è stata di intensità da lieve a moderata.
Tabella delle reazioni avverse: La sicurezza di sevelamer (sia come sali di carbonato che come cloridrato) è stata esaminata in numerosi studi clinici su un totale di 969 pazienti sottoposti ad emodialisi, con trattamenti della durata di 4 - 50 settimane (724 pazienti trattati con sevelamer cloridrato e 245 con sevelamer carbonato), 97 pazienti sottoposti a dialisi peritoneale con trattamento della durata di 12 settimane (tutti trattati con sevelamer cloridrato) e 128 pazienti con CKD non dializzati, in trattamento per 8 - 12 settimane (trattamento di 79 pazienti con sevelamer cloridrato e 49 con sevelamer carbonato).
Le reazioni avverse, che si sono verificate durante gli studi clinici o che sono state spontaneamente segnalate dall’esperienza di post-marketing, sono elencate per frequenza nella tabella che segue.
La frequenza delle segnalazioni è classificata come molto comune (≥1/10), molto comune (≥1/100, < 1/10), non comune (≥1/1000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi Molto comune Comune Molto raro Non nota
Disturbi del sistema immunitario   Ipersensibilità* 
Patologie gastrointestinali Nausea, vomito, dolore all’addome superiore, stitichezza Diarrea, dispepsia, flatulenza, dolore all’addome  Occlusione intestinale, ileo/subileo, perforazione intestinale
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo    Prurito, eruzione cutanea
*esperienza post-marketing Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza: I dati relativi all’uso di sevelamer in donne in gravidanza non ci sono o sono in numero limitato.
Gli studi sugli animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva con la somministrazione di sevelamer a dosi elevate nei ratti (vedere paragrafo 5.3).
È stato inoltre dimostrato che sevelamer riduce l’assorbimento di numerose vitamine, compreso l’acido folico (vedere paragrafi 4.4 e 5.3).
Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto.
Sevelamer Aurobindo deve essere somministrato a donne in gravidanza solo se strettamente necessario e dopo un’attenta analisi del rapporto rischio/beneficio sia per la madre che per il feto.
Allattamento: Non è noto se sevelamer/metaboliti siano escreti nel latte materno umano.
Il fatto che sevelamer non venga assorbito rende improbabile la sua escrezione nel latte materno.
La decisione di proseguire/interrompere l’allattamento o proseguire/interrompere la terapia con Sevelamer Aurobindo deve essere presa considerando il beneficio dell’allattamento per il bambino e quello della terapia con Sevelamer Aurobindo per la donna.
Fertilità: Non vi sono dati riguardanti l'effetto di sevelamer sulla fertilità nel genere umano.
Gli studi condotti su animali hanno evidenziato che sevelamer non altera la fertilità in ratti maschi e femmine a esposizioni di dose umana equivalente doppia rispetto alla dose massima negli studi clinici di 13 g/die in base al confronto dell'area di superficie corporea relativa.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.