SENSHIO 28CPR RIV 60MG

46,00 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: OSPEMIFENE
  • ATC: G03XC05
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: Il farmaco contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 01/01/2021

Senshio è indicato per il trattamento dell’atrofia vulvare e vaginale sintomatica (AVV) da moderata a severa nelle donne in post-menopausa.
Ogni compressa rivestita con film contiene 60 mg di ospemifene. Eccipiente con effetti noti Ogni compressa rivestita con film contiene 1,82 mg di lattosio come monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
- Eventi di tromboembolismo venoso (TEV) in atto o pregressi, che includono trombosi venosa profonda, embolia polmonare e trombosi della vena retinica.
- Emorragia vaginale di origine sconosciuta.
- Pazienti con sospetto carcinoma mammario o pazienti sottoposte a trattamento attivo (inclusa terapia adiuvante) per carcinoma mammario (vedere paragrafo 4.4).
- Tumore maligno dipendente dagli ormoni sessuali sospetto o attivo (ad es.
carcinoma endometriale).
- Pazienti con segni o sintomi di iperplasia endometriale; in questo gruppo di pazienti, la sicurezza non è stata studiata.

Posologia

Posologia La dose raccomandata è una compressa da 60 mg una volta al giorno da assumere con del cibo ogni giorno alla stessa ora.
Se dimentica una dose, la paziente deve assumerla con del cibo non appena se ne ricorda.
In uno stesso giorno non deve essere assunta una dose doppia.
Anziani Non è necessario alcun adattamento della dose nelle pazienti di età superiore ai 65 anni (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione renale Non è necessario alcun adattamento della dose nelle pazienti con compromissione renale lieve, moderata o severa (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione epatica Non è necessario alcun adattamento della dose nelle pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata.
Ospemifene non è stato studiato in pazienti con compromissione epatica severa; pertanto, l’uso di Senshio non è raccomandato in queste pazienti (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica Non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di ospemifene nella popolazione pediatrica per l’indicazione del trattamento dell’AVV sintomatica da moderata a severa nelle donne in post-menopausa.
Modo di somministrazione Uso orale.
Deve essere assunta una compressa intera una volta al giorno con del cibo, ogni giorno alla stessa ora.

Avvertenze e precauzioni

Per il trattamento dell’atrofia vulvare e vaginale, l’uso di ospemifene deve essere iniziato solo per sintomi che compromettono la qualità di vita, come dispareunia e secchezza vaginale.
In tutti i casi, almeno una volta all’anno devono essere valutati con attenzione i rischi e i benefici, tenendo in considerazione gli altri sintomi della menopausa, gli effetti sui tessuti uterini e mammari, il rischio tromboembolico e cerebrovascolare.
Il trattamento con ospemifene deve proseguire solo fintanto che il beneficio superi il rischio.
Referti endometriali Negli studi clinici è stato osservato un aumento medio dello spessore endometriale pari a 0,8 mm dopo 12 mesi (determinato tramite ecografia, come specificato dal protocollo) e non si è verificato alcun aumento delle emorragie vaginali o dello spotting nel gruppo trattato con ospemifene in confronto al gruppo trattato con placebo.
In caso di emorragia o spotting che si presentano durante la terapia o che persistono dopo l’interruzione del trattamento, devono sempre essere effettuate analisi, che possono includere una biopsia endometriale, per escludere una patologia maligna dell'endometrio.
L’incidenza di iperplasia endometriale è risultata essere dello 0,3% (1 caso su 317 biopsie) dopo 1 anno di trattamento, con un limite superiore di confidenza al 95% pari a 1,74% (vedere paragrafo 5.1).
Nelle donne in post-menopausa trattate con ospemifene per un massimo di 1 anno sono stati segnalati polipi endometriali benigni nello 0,4% dei casi, in confronto allo 0,2% dei casi nelle donne che hanno ricevuto placebo.
Eventi tromboembolici venosi (TEV) Il rischio di TEV (trombosi venosa profonda ed embolia polmonare) aumenta con altri modulatori selettivi del recettore degli estrogeni (selective estrogen receptor modulators, SERM).
Il rischio di TEV associato a ospemifene non può essere escluso.
I fattori di rischio generalmente riconosciuti di TEV comprendono l'età avanzata, un’anamnesi familiare positiva, l’obesità severa (BMI > 30 kg/m²) e il lupus eritematoso sistemico (LES).
Il rischio di TEV è temporaneamente aumentato in caso di immobilizzazione prolungata, trauma importante o intervento chirurgico importante.
L’uso di ospemifene deve essere interrotto almeno 4-6 settimane prima e durante un’immobilizzazione prolungata (ad es.
recupero post-operatorio, prolungata permanenza a letto).
Il trattamento deve essere ripreso solo dopo che la paziente ha recuperato la capacità motoria.
Qualora si sviluppi un evento di TEV dopo l’inizio della terapia, il trattamento deve essere interrotto.
Le pazienti devono essere avvertite della necessità di contattare immediatamente il medico qualora si manifesti un possibile sintomo di tromboembolia (ad es.
gonfiore e dolore a una gamba, dolore improvviso al torace, dispnea).
Eventi cerebrovascolari Il rischio di eventi cerebrovascolari può aumentare con altri SERM.
Il rischio di eventi cerebrovascolari associati a ospemifene non può essere escluso.
Questo aspetto deve essere considerato quando si prescrive ospemifene a donne in post-menopausa con anamnesi di ictus o altri significativi fattori di rischio per l’ictus.
Patologie ginecologiche preesistenti diverse dall’atrofia vaginale I dati di studi clinici relativi all’uso di ospemifene in pazienti con altre patologie ginecologiche sono limitati.
Si raccomandano una valutazione e un trattamento appropriati di qualsiasi ulteriore patologia prima di iniziare l’uso di ospemifene.
Carcinoma mammario Ospemifene non è stato valutato con studi specifici in donne con anamnesi di carcinoma mammario.
Non sono disponibili dati sull’uso concomitante con medicinali utilizzati nel trattamento del carcinoma mammario in stadio precoce o avanzato.
Pertanto, ospemifene deve essere usato per il trattamento della AVV solo dopo che sia stato completato il trattamento del carcinoma mammario, inclusa la terapia adiuvante.
Vampate di calore Ospemifene può aumentare l’incidenza di vampate di calore e non è in grado di ridurre le vampate associate al deficit di estrogeni.
In alcune pazienti asintomatiche possono verificarsi vampate all’inizio della terapia.
Circa l’1% dei soggetti ha interrotto il programma clinico di fase 2/3 a causa delle vampate di calore.
Co-somministrazione di fluconazolo Si raccomanda cautela in caso di co-somministrazione di ospemifene e fluconazolo (vedere paragrafo 4.5).
Se necessario per motivi di tollerabilità, l’uso di ospemifene deve essere sospeso per l’intera durata del trattamento con fluconazolo.
Contenuto di lattosio Senshio contiene lattosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Contenuto di sodio Senshio contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.

Interazioni

Effetti di altri medicinali su ospemifene Fluconazolo, un moderato inibitore del CYP3A / moderato inibitore del CYP2C9 / potente inibitore del CYP2C19, ha aumentato l’area sotto la curva (AUC) di ospemifene di 2,7 volte.
Questi risultati suggeriscono che la co-somministrazione di ospemifene con qualsiasi medicinale che inibisce l’attività del CYP3A4 e del CYP2C9 (ad es.
fluconazolo) può aumentare in modo analogo l’esposizione di ospemifene.
Pertanto, si raccomanda cautela in caso di co-somministrazione di ospemifene e fluconazolo.
In caso di problemi di tollerabilità a ospemifene, questo deve essere sospeso per l’intera durata del trattamento con fluconazolo.
Ketoconazolo, un potente inibitore del CYP3A4 e un inibitore moderato della glicoproteina P, ha aumentato l’AUC di ospemifene di 1,4 volte.
Tale aumento non è considerato clinicamente significativo a causa della variabilità farmacocinetica caratteristica di ospemifene.
Non vi è quindi motivo per ritenere che i potenti inibitori del CYP3A4 alterino l’esposizione di ospemifene in misura clinicamente rilevante.
La co-somministrazione di ospemifene con inibitori potenti o moderati del CYP3A4 deve essere evitata in pazienti nelle quali sia noto o si sospetti che siano metabolizzatori lenti per il CYP2C9 sulla base del genotipo o dell’anamnesi/esperienza con altri substrati del CYP2C9.
Rifampicina, un potente induttore enzimatico del CYP3A/CYP2C9, ha ridotto l’AUC di ospemifene del 58%.
Pertanto, si ritiene che la co-somministrazione di ospemifene con potenti induttori enzimatici come carbamazepina, fenitoina, Erba di S.
Giovanni e rifabutina riduca l’esposizione di ospemifene, con possibile riduzione dell’effetto clinico.
L’inibizione di UGT1A3, UGT2B7, UGT1A1, o UGT1A8 può potenzialmente interessare la glucuronazione di ospemifene e/o 4-idrossiospemifene.
Nei soggetti sani, l’assorbimento di ospemifene non è influenzato dalla co-somministrazione di omeprazolo per via orale, un medicinale che aumenta il pH gastrico.
Effetti di ospemifene su altri medicinali Studi di interazione sono stati condotti con substrati del CYP2C9 (warfarin), del CYP3A4 (midazolam), del CYP2C19, del CYP3A4 (omeprazolo) e del CYP2B6 (bupropione).
Ospemifene non ha modificato in misura clinicamente rilevante l’esposizione ai substrati, il che indica che ospemifene non altera tali attività enzimatiche in vivo in misura clinicamente significativa.
Ospemifene e il suo metabolita principale, 4-idrossiospemifene, hanno inibito il trasportatore dei cationi organici (or ganic cation transporter, OCT)1 in vitro a concentrazioni clinicamente rilevanti.
Pertanto, ospemifene può aumentare le concentrazioni dei medicinali che sono substrati di OCT1 (ad es.
metformina, aciclovir, ganciclovir e oxaliplatino).In vitro, ospemifene e 4-idrossiospemifene hanno inibito la glucuronazione principalmente tramite UGT1A3 e UGT1A9 a concentrazioni clinicamente rilevanti.
La farmacocinetica di medicinali metabolizzati principalmente da UGT1A3 e UGT1A9 può risultare compromessa se somministrati in concomitanza con ospemifene, pertanto la co-somministrazione deve essere svolta con cautela.
La sicurezza dell’uso concomitante di ospemifene con estrogeni o altri SERM come tamoxifene, toremifene, bazedoxifene e raloxifene non è stata studiata e l’uso concomitante non è raccomandato.
A causa della sua natura lipofila e delle sue caratteristiche di assorbimento, un’interazione tra ospemifene e medicinali come orlistat non può essere esclusa.
Pertanto, si raccomanda cautela quando ospemifene viene associato a orlistat.
È opportuno il monitoraggio clinico in merito a una riduzione dell’efficacia di ospemifene.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse segnalate più frequentemente sono le vampate di calore (7,5%).
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse sono elencate di seguito classificate per sistemi e organi secondo i termini preferiti MedDRA e per frequenza.
Le frequenze sono definite come molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1 000, < 1/100), raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000), molto raro (< 1/10 000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 1 Reazioni avverse
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Comune Non comune
Infezioni ed infestazioni Candidiasi vulvovaginale/infezioni micotiche -
Disturbi del sistema immunitario  Ipersensibilitàb a farmaci, Ipersensibilitàb, Lingua tumefatta
Patologie del sistema nervoso Cefaleac 
Patologie vascolari Vampata di calored -
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea (comprende esantema eritematoso, eruzione cutanea generalizzata) Prurito Orticaria
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Spasmi muscolari -
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Secrezione vaginale, Secrezione genitale, emorragia vaginale Ipertrofia dell’endometrioa (spessore endometriale all’ecografia)
a L’ipertrofia dell’endometrio è un termine del dizionario MedDRA riferito ai referti ecografici dello spessore endometriale.
b Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità comprendenti reazioni avverse elencate alla voce patologie della cute e del tessuto sottocutaneo, lingua tumefatta, edema della faringe e costrizione alla gola.
c La frequenza della cefalea riportata nella tabella è quella calcolata dagli studi clinici di fase 2/3 ed è risultata paragonabile nei due gruppi, quello trattato con ospemifene 60 mg (5,4%) e quello con placebo (5,9%).
d Vampate di calore inclusa iperidrosi.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco.
Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Senshio deve essere utilizzato esclusivamente in donne in post-menopausa e non deve essere usato in donne in età fertile.
In caso di gravidanza durante il trattamento con ospemifene, l’uso di ospemifene deve essere interrotto immediatamente.
I dati relativi all’uso di ospemifene in donne in gravidanza non esistono.
Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto.
Allattamento Senshio non deve essere usato durante l’allattamento.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.