SECTRAL 30CPR 400MG
10,71 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 01/10/2006
Ipertensione arteriosa di qualsiasi tipo e gravità; angina pectoris, tachiaritmie sopraventricolari (tachicardia sinusale, fibrillazione, aritmie extrasistoliche, flutter atriale); tachicardia ventricolare; aritmie da iperdigitalizzazione; alterazioni del ritmo da iperstimolazione adrenergica.
SECTRAL 400 mg compresse Una compressa contiene: 443,4 mg di acebutololo cloridrato pari a 400 mg di acebutololo. Eccipienti con effetti noti: lattosio, amido di frumento.Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Sectral non dev'essere somministrato nei seguenti casi: • Ipersensibilità al principio attivo, ad altri beta-bloccanti o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 • Shock cardiogeno • Ipotensione, estrema cautela è richiesta nel caso di pazienti con pressione dell’ordine di 100/60 mmHg o inferiore • Blocco A-V di Secondo e Terzo grado • Sindrome del nodo seno-atriale • Blocco seno-atriale • Bradicardia spiccata (< 45-50 bpm) • Insufficienza cardiaca scompensata • Acidosi metabolica • Forme gravi del fenomeno di Raynaud e arteriopatia periferica • Feocromocitoma non trattato • Iperreattività bronchiale (ad esempio nell’asma bronchiale) e malattie polmonari croniche ostruttive, in forme gravi
Posologia
- Le compresse vanno deglutite intere con poco liquido, preferibilmente prima dei pasti.
Ipertensione Posologia iniziale 400 mg/die per os, in dose unica o in due dosi di 200 mg.
Se la risposta non è adeguata la posologia può venire aumentata a 800-1200 mg/die (2-3 somministrazioni).
Angina pectoris Solitamente 400 mg/die per os, in 1-2 somministrazioni.
Nelle forme più gravi la posologia può venire aumentata a 800 mg/die (2-4 somministrazioni).
Aritmie cardiache Si consiglia di iniziare la terapia orale con una dose di 200 mg.
La somministrazione di Sectral per via orale esplica il suo pieno effetto circa tre ore dopo l'assunzione.
Di norma sono sufficienti 400 mg/die (2 dosi di 200 mg), ma alcuni soggetti possono richiedere una posologia di 600 mg/die (3 dosi di 200 mg).
Pazienti con alterata funzionalità renale ed epatica: il dosaggio di Sectral va stabilito con attenzione. Avvertenze e precauzioni
- Patologie renali e urinarie L’insufficienza renale non è una controindicazione assoluta all’uso di Sectral che ha vie di escrezione renale e non-renale.
La frequenza della somministrazione non deve superare la singola dose giornaliera per i pazienti con insufficienza renale.
Di norma il dosaggio deve essere ridotto del 50% quando la velocità di filtrazione glomerulare è compresa tra 25 - 50 ml/min e del 75% quando è inferiore a 25 ml/min.
Usare particolare cautela in pazienti con compromissione della funzione epatica e specialmente in pazienti con concomitante grave insufficienza epatica e renale per il possibile accumulo del medicinale.
Patologie cardiache I beta-bloccanti possono indurre bradicardia.
In tali casi il dosaggio deve essere ridotto.
I beta-bloccanti devono essere utilizzati con cautela nei pazienti con insufficienza cardiaca compensata.
Utilizzare con particolare attenzione nei pazienti affetti da angina di Prinzmetal.
La sospensione del trattamento con beta-bloccanti deve essere effettuata mediante una riduzione graduale del dosaggio; ciò è particolarmente importante in pazienti con cardiopatia ischemica.
Patologie vascolari I beta-bloccanti possono aggravare i disturbi circolatori periferici.
Patologie endocrine I beta-bloccanti possono mascherare i sintomi di tireotossicosi.Disturbi del metabolismo e della nutrizione È richiesta particolare cautela nel caso di pazienti diabetici con forti oscillazioni della glicemia, digiuno stretto e strenuo esercizio fisico a causa della possibilità di gravi stati ipoglicemici.
Segni di ridotta glicemia (particolarmente la tachicardia) possono essere mascherati durante il trattamento con acebutololo (vedere il paragrafo 4.5).
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) I beta-bloccanti possono essere usati in pazienti con feocromocitoma solo se trattati contemporaneamente con farmaci alfa-adrenergici.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Pazienti con psoriasi manifesta dovrebbero assumere i beta-bloccanti solo dopo attenta valutazione dal momento che sono stati segnalati come causa di aggravamento della psoriasi.
Disturbi del sistema immunitario I beta-bloccanti possono aumentare sia la sensibilità verso gli allergeni che la gravità delle reazioni anafilattiche e devono perciò essere usati solo quando strettamente indicato nei pazienti con una storia di grave reazione di ipersensibilità ed in quelli in trattamento desensibilizzante.Procedure mediche e chirurgiche -anestesia generale I beta-bloccanti inducono un'attenuazione della tachicardia riflessa e un aumentato rischio di ipotensione.
Se prima di un intervento chirurgico viene deciso di interrompere il beta-bloccante, la terapia deve essere sospesa per almeno 24 ore per consentire la ricomparsa della sensibilità alle catecolamine.
Il proseguimento della terapia riduce il rischio di aritmie, ischemia miocardica e riacutizzazioni ipertensive ma aumenta il rischio di ipotensione.
Occorre fare attenzione all’uso di alcuni farmaci anestetici.
In ogni caso occorre che l'anestesista sia informato di tale terapia (vedere paragrafo 4.5).
In alcuni casi, il trattamento con beta-bloccanti non può essere interrotto: nei pazienti con insufficienza coronarica, è auspicabile continuare il trattamento secondo procedura, dato il rischio correlato all'improvvisa interruzione dei beta-bloccanti.
Il paziente può essere protetto da reazioni vagali mediante somministrazione intravenosa di atropina.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Sebbene i beta-bloccanti cardioselettivi abbiano sulla funzione polmonare un effetto inferiore rispetto ai beta-bloccanti non selettivi essi, così come con tutti i medicinali appartenenti a questa classe, devono essere evitati in pazienti con malattia ostruttiva delle vie aeree a meno di ragioni cliniche impellenti per il loro uso.
In caso di esistenza di tali ragioni i beta-bloccanti cardioselettivi devono essere usati con la massima attenzione.
Il broncospasmo indotto da farmaci è di solito parzialmente reversibile mediante l'uso di un agonista adatto.
Patologie del sistema emolinfopoietico Poiché in corso di trattamento con acebutololo, così come con altri beta-bloccanti, possono insorgere porpora trombocitopenica e non trombocitopenica, si deve prestare attenzione alla comparsa dei segni di tali patologie.
Patologie dell’occhio Utilizzare con attenzione nei pazienti portatori di lenti a contatto per l’eventualità di secchezza degli occhi (vedere paragrafo 4.8).
Popolazioni speciali Pazienti anziani: Sectral è stato usato negli anziani senza un aggiustamento specifico del dosaggio.
Tuttavia, questa popolazione di pazienti può richiedere dosi di mantenimento più basse poiché la biodisponibilità sia di acebutololo cloridrato che del suo metabolita è approssimativamente raddoppiata in questa fascia di età.
Questa maggiore biodisponibilità è probabilmente dovuta a una diminuzione del metabolismo di primo passaggio e della funzionalità renale negli anziani.
Per chi svolge attività sportiva L’uso del farmaco senza necessità terapeutica costituisce doping e può determinare comunque positività ai test anti-doping.
Informazioni su alcuni eccipienti Sectral contiene lattosio I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Sectral contiene amido di frumento Sectral contiene solo una piccolissima quantità di glutine (dall’amido di frumento).
Questo medicinale è considerato “senza glutine” ed è molto improbabile che possa causare problemi alle persone affette da morbo celiaco.
Una compressa di Sectral (400 mg di acebutololo) contiene non più di 4 microgrammi di glutine.
Le persone con allergia al frumento (condizione diversa dal morbo celiaco) non devono prendere questo medicinale. Interazioni
- Verapamil Acebutololo non deve essere somministrato in associazione con verapamil e bisogna attendere alcuni giorni dalla fine di una terapia con verapamil prima di iniziare la terapia con acebutololo (e viceversa).
Antiaritmici Occorre particolare cautela se vengono contemporaneamente somministrati farmaci antiaritmici ad azione cardio-depressiva (per esempio chinidina), o anestetici, o morfina, così come è suggerita cautela nei pazienti affetti da diabete, specie se in trattamento con ipoglicemizzanti.
Farmaci antiaritmici di classe I (come la disopiramide) e amiodarone possono aumentare il tempo di conduzione atriale e indurre effetti inotropi negativi quando somministrati contemporaneamente ai beta-bloccanti.
Clonidina Se un beta-bloccante è usato contemporaneamente a clonidina, si deve proseguire la terapia con quest’ultimo per diversi giorni anche dopo che il beta-bloccante è stato interrotto.
Una brusca sospensione della clonidina durante trattamento con acebutololo può causare un eccessivo aumento della pressione arteriosa.
Glicosidi cardiaci Il trattamento concomitante con acebutololo e glicosidi cardiaci, reserpina, alfa-metildopa, guanetidina e guanfenacina può condurre a una severa riduzione della frequenza cardiaca o a ritardi nella conduzione.
Si può verificare arresto sinusale quando betabloccanti, incluso acebutololo, sono usati in associazione con altri farmaci noti per indurre arresto sinusale.
Fingolimod L'uso concomitante di fingolimod con i beta-bloccanti può potenziarne gli effetti bradicardici e non è raccomandato.
Ove si ritenga necessaria tale co-somministrazione, si raccomanda un opportuno monitoraggio all'inizio del trattamento, e almeno fino al mattino successivo.
Calcio-antagonisti L'uso concomitante di acebutololo e calcio-antagonisti del tipo della nifedipina può pure causare una maggiore caduta pressoria e, occasionalmente, comparsa di insufficienza cardiaca.
Occorre grande cautela con molti medicinali che inducono bradicardia.
Questo è il caso, in particolare, dei beta-bloccanti, dei calcio-antagonisti, in particolare del diltiazem.
Possono verificarsi disturbi della conduzione quali bradicardia, ipotensione e insufficienza cardiaca congestizia.
Si ritiene che le azioni farmacologiche (azioni inotrope negative, azioni soppressive sulla conduzione cardiaca, azioni ipotensive) siano ulteriormente potenziate.
Diltiazem Un aumento del rischio di depressione è stato segnalato quando i beta-bloccanti sono somministrati in concomitanza con diltiazem (vedere paragrafo 4.8).
Agenti ipoglicemizzanti I beta-bloccanti possono accentuare l’effetto ipoglicemizzante dell’insulina e dei farmaci antidiabetici orali.
In pazienti con diabete labile e insulino dipendente può essere necessario ridurre il dosaggio degli agenti ipoglicemizzanti (quali insulina e farmaci diabetici orali).
Tuttavia, i beta-bloccanti sono anche noti per attenuare l’effetto della glibenclamide.
Il blocco beta-adrenergico può anche prevenire la comparsa di sintomi di ipoglicemia (tachicardia, sudorazione e tremori) (vedere paragrafo 4.4).
Legame con proteine plasmatiche Reazioni crociate dovute allo spostamento di altri farmaci dai siti di legame con le proteine plasmatiche sono improbabili a causa del basso grado di legame alle proteine plasmatiche manifestato da acebutololo e diacetololo.
Broncodilatatori L’acebutololo può antagonizzare l’effetto di broncodilatatori simpaticomimetici e xantine.
Digossina L’uso contemporaneo di digossina e beta-bloccanti può occasionalmente indurre grave bradicardia.
Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei (FANS) Gli effetti anti-ipertensivi dei beta-bloccanti possono essere attenuati da agenti antiinfiammatori non steroidei (FANS).
L’indometacina può ridurre l’azione antipertensiva dell’acebutololo.
Antidepressivi triciclici La somministrazione contemporanea di antidepressivi triciclici, barbiturici e fenotiazine, come anche di altri agenti antiipertensivi può aumentare l’effetto ipotensivo dei beta-bloccanti.
Inibitori delle monoamino-ossidasi IMAO) Esiste un rischio teorico che la somministrazione contemporanea di inibitori delle monoamino-ossidasi (IMAO) e alte dosi di beta-bloccanti, anche se questi sono cardioselettivi, possa produrre ipertensione.
Procedure mediche e chirurgiche Occorre informare l’anestesista della terapia con acebutololo prima di un’anestesia generale (vedere paragrafo 4.4).
Se il trattamento viene continuato, è necessario porre particolare attenzione all’uso di agenti anestetici che possono provocare depressione miocardica quali etere, ciclopropano e tricloroetilene.
Alcaloidi della rauwolfia È opportuno evitare l'associazione di acebutololo con alcaloidi della rauwolfia e suoi derivati di sintesi.
Esami di laboratorio La determinazione dei 17-chetosteroidi urinari e dei derivati metossilati delle catecolamine urinarie con le usuali metodiche può evidenziarne, nei pazienti in trattamento con acebutololo, valori falsamente elevati.
Narcotici L’uso concomitante di acebutololo e narcotici può causare un aumentata caduta della pressione arteriosa.
L’azione inotropa negativa di acebutololo e narcotici può essere additiva.
Un dannoso aumento della pressione arteriosa è possibile durante la simultanea somministrazione di noradrenalina o adrenalina con acebutololo. Effetti indesiderati
- Nella tabella sottostante sono riportate per classi di sistemi e organi e in ordine decrescente di frequenza reazioni avverse associate a acebutololo osservate negli studi clinici controllati in pazienti con ipertensione, angina pectoris o aritmia (1002 pazienti esposti ad acebutololo).
Le frequenze degli eventi “anticorpo anti-nucleo” e “sindrome lupus-simile” sono state valutate in 1440 pazienti affetti da ipertensione, angina pectoris o aritmia e che hanno assunto acebutololo in studi clinici in aperto o in doppio cieco condotti negli Stati Uniti.
La frequenza delle reazioni avverse descritte di seguito è definita attraverso la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (da ≥ 1/100 a < 1/10); non comune (da ≥ 1/1.000 a < 1/100); raro (da ≥ 1/10.000 a < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000).
Quando la l’esatta frequenza di un evento non è riportata la categoria di frequenza assegnata è “non nota” (ADRs con *).
Sono anche elencate reazioni avverse riportate nell’esperienza di post-marketing.
Queste reazioni derivano da rapporti spontanei, quindi la frequenza di queste reazioni è “non nota” (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Le reazioni avverse più frequenti e gravi dell’acebutololo sono relative al blocco dell’attività beta adrenergica.
Le reazioni avverse più frequentemente riportate in clinica sono affaticamento e patologie gastrointestinali.
Le reazioni avverse più gravi sono insufficienza cardiaca, blocco atrio-ventricolare e broncospasmo.
Come per tutti i beta-bloccanti la brusca interruzione del trattamento può aggravare l’angina pectoris e un’attenzione particolare è richiesta nei pazienti con ischemia cardiaca.
(vedi paragrafo 4.4)
* Interrotta dopo la sospensione del trattamento Con acebutololo sono stati riportati casi di polmonite (la polmonite rappresenta una complicanza rara ma potenzialmente grave della terapia con beta-bloccanti).Disturbi del sistema immunitario Molto comune Anticorpo anti-nucleo che scompaiono dopo interruzione del trattamento Non comune Sindrome lupus simile Disturbi psichiatrici Comune Depressione, incubi Non nota Psicosi, allucinazioni, confusione, perdita di libido*, disturbi del sonno Patologie del sistema nervoso Molto comune Affaticamento Comune Vertigine, cefalea Non nota Parestesia*, disturbi del sistema nervoso centrale, catatonia, turbe della memoria Patologie dell’occhio Comune Indebolimento della vista Non nota Secchezza dell’occhio* Patologie cardiache Non nota Insufficienza cardiaca*, blocco atrio ventricolare di primo grado, intensificazione di un esistente blocco atrio-ventricolare, arresto sinusale in pazienti predisposti (es.
pazienti anziani o pazienti con bradicardia pre-esistente; disfunzione del nodo sinusale o blocco atrioventricolare), bradicardia*Non comune Sincope, palpitazioni Patologie vascolari Non nota Claudicatio intermittents, sindrome di Raynaud, cianosi periferiche ed estremità fredde, ipotensione* Rara Aritmia Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Comune Dispnea Non nota Polmonite, infiltrazione polmonare, broncospasmo, peggioramento dell’asma Patologie gastrointestinali Molto comune Disturbi gastrointestinali Comune Nausea, diarrea Non nota Vomito* Rara Secchezza delle fauci, anoressia, alterazioni della funzionalità epatica (aumento fosfatasi alcalina, iperbilirubinemia, aumento SGOT e SGPT) Patologie epatobiliari Non nota Aumento degli enzimi epatici, danno epatico principalmente epatocellulare Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune Rash, prurito, sudorazione Rara Psoriasi, rash psorisiforme, aggravamento della psoriasi Non nota Alopecia * Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Non nota Sindrome da sospensione (vedi paragrafo 4.4) Patologie del sistema emolinfopoietico Non nota Porpora trombocitopenica, granulocitopenia Apparato uro-genitale Rara Impotenza, riduzione della libido Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Non nota Astenia, miastenia, crampi muscolari Disturbi metabolico/funzionali Rara Ipokaliemia, diabete mellito precipitato o aggravato, iperlipidemia, riduzione HDL, ipoglicemia
La comparsa occasionale di broncospasmo, porpora trombocitopenica, granulocitopenia, rash cutaneo, richiede l'interruzione del trattamento e misure adeguate.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza Acebutololo non deve essere somministrato nelle donne durante il primo trimestre di gravidanza a meno che il medico non lo ritenga indispensabile.
In tali casi deve essere utilizzata la dose più bassa possibile.
I beta-bloccanti somministrati negli ultimi mesi di gravidanza possono dare luogo a bradicardia, ipoglicemia e complicazioni polmonari o cardiache nel feto/neonato.
I beta-bloccanti possono ridurre la perfusione placentare che può causare morte fetale intrauterina e parti prematuri e neonati immaturi.
Se il trattamento con Sectral deve essere continuato perché ne sussistono le indicazioni mediche, esso deve essere interrotto non più tardi di 48-72 ore prima di quando è attesa la nascita, perché altrimenti c’è la possibilità di bradicardia, ipotensione, ipoglicemia e depressione respiratoria (asfissia neonatale) nel neonato.
Se il trattamento con Sectral non può essere interrotto prima della nascita, il neonato deve essere accuratamente monitorato durante le prime 48-72 ore di vita.
Studi sugli animali non hanno dimostrato alcun rischio teratogeno.
Allattamento Acebutololo e il suo metabolita attivo sono escreti nel latte materno e i suoi effetti sono stati evidenziati nei neonati di madri trattate allattati al seno.
Acebutololo non deve essere usato durante l’allattamento. Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.