ROSUVASTATINA EZ TE 30CPR20+10
10,70 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 29/03/2024
Ipercolesterolemia primaria Rosuvastatina e Ezetimibe Teva è indicato, in aggiunta alla dieta, nel trattamento dell’ipercolesterolemia primaria come terapia sostitutiva in pazienti adulti adeguatamente controllati con i singoli principi attivi somministrati contemporaneamente allo stesso dosaggio dell’associazione fissa, ma come prodotti separati. Prevenzione di eventi cardiovascolari Rosuvastatina e Ezetimibe Teva è indicato per la riduzione del rischio di eventi cardiovascolari come terapia sostitutiva in pazienti adulti con cardiopatia coronarica (CHD) e anamnesi di sindrome coronarica acuta (ACS), adeguatamente controllati con i singoli principi attivi somministrati contemporaneamente allo stesso dosaggio dell’associazione fissa, ma come prodotti separati.
Rosuvastatina e Ezetimibe Teva 5 mg/10 mg compresse Ogni compressa contiene 5 mg di rosuvastatina (come sale di calcio) e 10 mg di ezetimibe. Eccipienti con attività nota: ogni compressa contiene 243,89 mg di lattosio monoidrato e 0.243 mg di sodio. Rosuvastatina e Ezetimibe Teva 10 mg/10 mg compresse Ogni compressa contiene 10 mg di rosuvastatina (come sale di calcio) e 10 mg di ezetimibe. Eccipienti con attività nota: ogni compressa contiene 238,39 mg di lattosio monoidrato e 0.243 mg di sodio. Rosuvastatina e Ezetimibe Teva 20 mg/10 mg compresse Ogni compressa contiene 20 mg di rosuvastatina (come sale di calcio) e 10 mg di ezetimibe. Eccipienti con attività nota: ogni compressa contiene 228,29 mg di lattosio monoidrato e 0.243 mg di sodio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Rosuvastatina e Ezetimibe Teva è controindicato: - in pazienti con ipersensibilità ai principi attivi (rosuvastatina, ezetimibe) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; - in pazienti con malattie epatiche attive, tra cui inspiegati e persistenti aumenti delle transaminasi sieriche e ogni altro aumento di transaminasi sieriche che ecceda di tre volte il limite superiore della norma (ULN); - durante la gravidanza o l’allattamento e nelle donne in età fertile che non usano le misure contraccettive appropriate; - in pazienti con danno renale grave (clearance della creatina <30 ml/min); - in pazienti affetti da miopatia; - in pazienti che assumono in concomitanza ciclosporina (vedere paragrafi 4.4, 4.5 e 5.2).
Posologia
- Posologia Rosuvastatina e Ezetimibe Teva è indicato nei pazienti adulti la cui ipercolesterolemia è adeguatamente controllata con le preparazioni a base dei monocomponenti somministrati separatamente allo stesso dosaggio della combinazione raccomandata.
Il paziente deve seguire un’appropriata dieta povera di grassi e continuare questo regime durante il trattamento con Rosuvastatina e Ezetimibe Teva compresse.
La dose giornaliera raccomandata è di una compressa del dosaggio indicato, a stomaco vuoto o pieno.
Rosuvastatina e Ezetimibe Teva non è adatto per la terapia iniziale.
L’inizio del trattamento o l’aggiustamento della dose, se necessario, deve essere compiuto solo con i monocomponenti e dopo aver stabilito le dosi opportune è possibile il passaggio all’associazione fissa del dosaggio appropriato.
Rosuvastatina e Ezetimibe Teva 5 mg/10 mg, 10 mg/10 mg e 20 mg/10 mg compresse non sono indicati per il trattamento di pazienti che richiedono una dose di 40 mg di rosuvastatina.
Rosuvastatina e Ezetimibe Teva deve essere preso o ≥2 ore prima o ≥4 ore dopo la somministrazione di un sequestrante di acidi biliari.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Rosuvastatina e Ezetimibe Teva in soggetti di età inferiore ai 18 anni non sono ancora state stabilite.
I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.
Uso negli anziani Nei pazienti sopra i 70 anni è raccomandata una dose iniziale di 5 mg di rosuvastatina (vedere paragrafo 4.4).
La combinazione non è adatta per la terapia iniziale.
L’inizio del trattamento o l’aggiustamento della dose, se necessario, deve essere compiuto solo con i monocomponenti e dopo aver stabilito le dosi opportune è possibile il passaggio all’associazione fissa del dosaggio appropriato.
Dosaggio nei pazienti con insufficienza renale Non risulta necessario un aggiustamento della dose nei pazienti con un lieve o un moderato danno renale.
La dose iniziale raccomandata è di 5 mg di rosuvastatina in pazienti con un moderato danno renale (clearance della creatinina <60 ml/min).
L’associazione fissa non è adatta per una terapia iniziale.
Le preparazioni a base dei singoli principi attivi devono essere utilizzate per iniziare il trattamento o per modificare la dose.
L’uso di rosuvastatina in pazienti con grave danno renale è controindicato a qualunque dosaggio (vedere paragrafi 4.3 e 5.2).
Dosaggio in pazienti con compromissione epatica Non è richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti con lieve insufficienza epatica (punteggio secondo Child-Pugh da 5 a 6).
Il trattamento con Rosuvastatina e Ezetimibe Teva non è raccomandato nei pazienti con disfunzione epatica moderata (punteggio Child-Pugh da 7 a 9) o grave (punteggio Child-Pugh >9) (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Rosuvastatina e Ezetimibe Teva è controindicato nei pazienti con malattie epatiche attive (vedere paragrafo 4.3).
Etnia Un’incrementata esposizione sistemica alla rosuvastatina è stata osservata in soggetti asiatici (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
La dose iniziale raccomandata è di 5 mg di rosuvastatina per i pazienti con ascendenza asiatica.
L’associazione fissa non è adatta per una terapia iniziale.
Le preparazioni a base dei singoli principi attivi devono essere utilizzate per iniziare il trattamento o per modificare la dose.
Polimorfismi genetici Sono note tipologie specifiche di polimorfismo genetico che possono portare a un incremento dell’esposizione alla rosuvastatina (vedere paragrafo 5.2).
Per i pazienti che presentano questo polimorfismo è raccomandata una dose giornaliera di Rosuvastatina e Ezetimibe Teva più bassa.
Dosaggio nei pazienti con fattori che predispongono alla miopatia La dose iniziale raccomandata in pazienti con fattori che predispongono alla miopatia è di 5 mg di rosuvastatina (vedere paragrafo 4.4).
L’associazione fissa non è adatta per una terapia iniziale.
Le preparazioni a base dei singoli principi attivi devono essere utilizzate per iniziare il trattamento o per modificare la dose.
Terapia concomitante La rosuvastatina è un substrato per varie proteine di trasporto (per esempio OATP1B1 e BCRP).Il rischio di miopatia (inclusa la rabdomiolisi) aumenta quando Rosuvastatina e Ezetimibe Teva compresse è somministrato in concomitanza con alcuni medicinali che possono aumentare la concentrazione plasmatica di rosuvastatina a causa delle interazioni con le proteine di trasporto (per esempio la ciclosporina ed alcuni inibitori delle proteasi, incluse le combinazioni di ritonavir con atazanavir, lopinavir e/o tipranavir; vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Ove possibile, si devono prendere in considerazione terapie alternative e, se necessario, interruzioni temporanee della terapia con Rosuvastatina e Ezetimibe Teva compresse.
Nelle situazioni in cui la co-somministrazione di questi medicinali con Rosuvastatina e Ezetimibe Teva compresse è inevitabile, i benefici e i rischi di questo trattamento concomitante e l’aggiustamento delle dosi di rosuvastatina devono essere attentamente considerati (vedere paragrafo 4.5).
Modo di somministrazione Per uso orale.
Rosuvastatina e Ezetimibe Teva deve essere assunto una volta al giorno, allo stesso orario, a stomaco pieno o vuoto.
La compressa deve essere inghiottita intera con un bicchiere d’acqua. Avvertenze e precauzioni
- Effetti muscoloscheletrici Sono stati segnalati effetti muscoloscheletrici come mialgia, miopatia e, raramente, rabdomiolisi in pazienti trattati con rosuvastatina con tutte le dosi, e in particolare con dosi superiori a 20 mg.
Casi di miopatia e rabdomiolisi sono stati riportati anche con ezetimibe nella fase post-marketing.
In ogni caso, la rabdomiolisi è stata segnalata molto raramente con l’utilizzo di ezetimibe in monoterapia e con l’aggiunta di ezetimibe ad altri agenti noti per aumentare il rischio di rabdomiolisi.
Se si sospetta un caso di miopatia in base a sintomi muscolari o essa viene confermata dai livelli di creatina chinasi, l’ezetimibe, qualunque statina e qualunque agente conosciuto per essere associato ad alti rischi di rabdomiolisi che il paziente sta assumendo in concomitanza deve essere interrotto immediatamente.
Tutti i pazienti devono essere invitati a riportare prontamente qualunque dolore, dolorabilità o debolezza muscolari inspiegabili (vedere paragrafo 4.8).
In pochi casi è stato segnalato che le statine inducono de novo o aggravano la miastenia gravis o la miastenia oculare preesistenti (vedere paragrafo 4.8).
In caso di peggioramento dei sintomi Rosuvastatina e Ezetimibe Teva deve essere interrotto.
Sono state segnalate recidive quando è stata (ri)somministrata la stessa statina o una statina diversa.
Misurazione della creatina chinasi La creatina chinasi (CK) non deve essere misurata in seguito a intenso esercizio fisico o in presenza di una possibile altra causa di aumento della CK che possa confondere l’interpretazione dei risultati.
Se i livelli di CK sono significativamente alti al valore basale (>5xULN), deve essere eseguito un test di conferma entro 5-7 giorni.
Se il test conferma un valore basale di CK >5xULN, il trattamento non deve essere iniziato.
Gravi reazioni avverse cutanee Gravi reazioni avverse cutanee, inclusa la sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e la reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), che potrebbero essere pericolose per la vita o fatali, sono state riportate con rosuvastatina.
Al momento della prescrizione, i pazienti devono essere informati dei segni e dei sintomi di reazioni cutanee gravi e devono essere attentamente monitorati.
Se compaiono segni e sintomi indicativi di questa reazione, Rosuvastatina e Ezetimibe Teva deve essere interrotto immediatamente e deve essere preso in considerazione un trattamento alternativo.
Se il paziente ha sviluppato una reazione grave come SJS o DRESS con l'uso di Rosuvastatina e Ezetimibe Teva, il trattamento con Rosuvastatina e Ezetimibe Teva non deve essere riavviato in questo paziente in nessun momento.
Prima del trattamento Rosuvastatina e Ezetimibe Teva, come altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, deve essere prescritto con cautela in pazienti con fattori che predispongono alla miopatia e alla rabdomiolisi.
Questi fattori includono: - danno renale - ipotiroidismo - anamnesi personale o familiare di disturbi muscolari ereditari- precedente storia di tossicità muscolare con un altro inibitore della HMG-CoA reduttasi o con fibrati - abuso di alcol - età superiore ai 70 anni - situazioni in cui potrebbe verificarsi un aumento nei livelli plasamtici (vedere paragrafo 5.2) - uso concomitante di fibrati.
In questi pazienti il rischio di trattamento deve essere considerato in relazione ai possibili benefici e si raccomanda il monitoraggio clinico.
Se i livelli di CK sono significativamente elevati al basale (>5xULN) il trattamento non deve essere iniziato.
Durante il trattamento I pazienti devono immediatamente riportare qualsiasi dolore, dolorabilità o debolezza muscolari inspiegabili, in particolare se associati a malessere e febbre.
In questi pazienti è necessario misurare i livelli di CK e la terapia deve essere interrotta se i livelli di CK risultassero marcatamente elevati (>5xULN) o i sintomi muscolari fossero gravi e causassero disagio giornaliero (anche se i livelli di CK fossero ≤5xULN).
Il monitoraggio di routine dei livelli di CK nei pazienti asintomatici non è giustificato.
Sono molto rari i casi di una miopatia necrotizzante mediata dal sistema immunitario (IMNM) durante o dopo il trattamento con statine, tra cui la rosuvastatina.
L’IMNM è clinicamente caratterizzata da debolezza muscolare prossimale e da elevati livelli sierici di creatina chinasi, che persistono nonostante l’interruzione del trattamento con statine.
Negli studi clinici non è stato riscontrato un aumento degli effetti muscoloscheletrici in un piccolo numero di pazienti trattati con rosuvastatina e con terapia concomitante.
In ogni caso, un aumento nell’incidenza della miosite e della miopatia è stato riscontrato nei pazienti che ricevevano altri inibitori della HMG-CoA reduttasi insieme ai derivati dell’acido fibrico tra cui gemfibrozil, ciclosporina, acido nicotinico, antifungini azolici, inibitori delle proteasi e antibiotici macrolidi.
Gemfibrozil aumenta il rischio di miopatia quando somministrato con inibitori della HMG-CoA reduttasi.
Pertanto, la combinazione di Rosuvastatina e Ezetimibe Teva con Gemfibrozil non è raccomandata.
Il beneficio di ulteriori alterazioni dei livelli lipidici attraverso l’uso combinato di Rosuvastatina e Ezetimibe Teva compresse con i fibrati o la niacina deve essere attentamente considerato in relazione ai potenziali rischi associati a queste combinazioni.
Rosuvastatina e Ezetimibe Teva compresse non deve essere utilizzato nei pazienti con una condizione acuta e seria che suggerisca miopatia o che predisponga allo sviluppo di un’insufficienza renale secondaria fino alla rabdomiolisi (per esempio setticemia, ipotensione, interventi chirurgici rilevanti, traumi, gravi disordini metabolici, endocrini ed elettrolitici; o convulsioni non controllate).
Effetti epatici In studi clinici di co-somministrazione controllati condotti in pazienti che ricevono ezetimibe con una statina sono stati segnalati aumenti consecutivi delle transaminasi (≥3X il limite superiore della norma [ULN]).
Si raccomanda di eseguire i test di funzionalità epatica 3 mesi dopo l’inizio del trattamento con rosuvastatina.
Il trattamento con rosuvastatina deve essere interrotto o la dose deve essere ridotta se il livello delle transaminasi sieriche risulta essere 3 volte maggiore il limite superiore della norma.
Nei pazienti con ipercolesterolemia secondaria, causata da ipotiroidismo o sindrome nefrosica, la patologia primaria deve essere trattata prima di iniziare la terapia con Rosuvastatina e Ezetimibe Teva compresse.
A causa degli effetti non noti relativi all’aumento dell’esposizione all’ezetimibe, Rosuvastatina e Ezetimibe Teva compresse non è raccomandato nei pazienti con insufficienza epatica moderata o grave (vedere paragrafo 5.2).
Effetti renali In pazienti trattati con dosi più elevate di rosuvastatina, in particolare da 40 mg, è stata osservata proteinuria, per lo più tubulare in origine, rilevata da test con strisce reattive (dipstick), e che nella maggior parte dei casi è stata transitoria o intermittente.
La proteinuria non sembra essere predittiva di malattie renali acute o progressive (vedere paragrafo 4.8).
Acido fusidico Rosuvastatina e Ezetimibe Teva compresse non deve essere co-somministrato insieme a formulazioni sistemiche di acido fusidico o entro 7 giorni dall’interruzione del trattamento con acido fusidico.
Nei pazienti in cui l’uso di acido fusidico sistemico è considerato essenziale, il trattamento a base di statine deve essere interrotto per tutta la durata del trattamento con acido fusidico.
Sono stati segnalati casi di rabdomiolisi (inclusi alcuni fatali) in pazienti trattati con acido fusidico e in associazione con statine (vedere paragrafo 4.5).
Al paziente deve essere raccomandato di rivolgersi immediatamente al medico in caso di sintomi di debolezza, dolore o dolorabilità muscolare.
La terapia a base di statine può essere reintrodotta sette giorni dopo l’ultima dose di acido fusidico.
In circostanze eccezionali, laddove sia necessaria una terapia prolungata a base di acido fusidico sistemico, per esempio, per il trattamento di infezioni gravi, la necessità di somministrare Rosuvastatina e Ezetimibe Teva compresse in concomitanza con acido fusidico sarà presa in considerazione esclusivamente caso per caso e sotto stretto controllo medico.
Etnia Studi farmacocinetici sulla rosuvastatina mostrano un aumento nell’esposizione di soggetti asiatici rispetto ai caucasici (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).
Inibitori delle proteasi Un aumento dell’esposizione sistemica alla rosuvastatina è stato osservato in soggetti a cui era stata somministrata la rosuvastatina in concomitanza con vari inibitori delle proteasi in combinazione con ritonavir.
È necessario considerare sia il beneficio della riduzione dei lipidi tramite l’uso di Rosuvastatina e Ezetimibe Teva nei pazienti affetti da HIV trattati con inibitori delle proteasi, sia la possibilità di un aumento delle concentrazioni plasmatiche della rosuvastatina all’inizio del trattamento e nella fase di aggiustamento della dose nei pazienti trattati con inibitori delle proteasi.
L’uso concomitante con alcuni inibitori delle proteasi non è raccomandato a meno che la dose di Rosuvastatina e Ezetimibe Teva non sia aggiustata (vedere paragrafi 4.2 e 4.5).Malattia polmonare interstiziale Sono stati riportati casi eccezionali di malattie polmonari interstiziali con alcune statine, specialmente durante terapie a lungo termine (vedere paragrafo 4.8).
Questa malattia si può manifestare con dispnea, tosse non produttiva e deterioramento della salute generale (affaticamento, perdita di peso e febbre).
Se si sospetta che un paziente abbia sviluppato una malattia polmonare interstiziale, la terapia con la statina deve essere interrotta.
Diabete mellito Alcune evidenze cliniche suggeriscono che le statine come classe di farmaci aumentino il glucosio nel sangue, e in alcuni pazienti ad alto rischio di sviluppare diabete possano indurre un livello di iperglicemia che richieda un trattamento clinico appropriato per il diabete.
In ogni caso, questo rischio è compensato dalla riduzione del rischio vascolare con le statine, e perciò non dovrebbe essere considerato come una ragione per interrompere il trattamento con le statine.
I pazienti a rischio (glicemia a digiuno da 5,6 a 6,9 mmol/l, BMI>30 kg/m², trigliceridi aumentati, ipertensione) devono essere clinicamente e biochimicamente monitorati secondo le linee guida nazionali.
Nello studio JUPITER la frequenza complessiva riferita per il diabete mellito è stata di 2,8% per la rosuvastatina e 2,3% per il placebo, per lo più in pazienti con glicemia a digiuno da 5,6 a 6,9 mmol/l.
Fibrati La sicurezza e l’efficacia di ezetimibe somministrata con fibrati non sono state stabilite.
Se si sospetta colelitiasi nei pazienti trattati con Rosuvastatina e Ezetimibe Teva e fenofibrato, si consigliano ulteriori analisi alla colecisti e l’interruzione della terapia (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).
Anticoagulanti Se Rosuvastatina e Ezetimibe Teva è aggiunto a warfarin, ad un altro anticoagulante cumarinico, o a fluindione, il rapporto internazionale normalizzato (INR) deve essere appropriatamente monitorato (vedere paragrafo 4.5).
Ciclosporina: vedere paragrafi 4.3 e 4.5.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Rosuvastatina e Ezetimibe Teva compresse in soggetti di età inferiore ai 18 anni non sono ancora state stabilite; perciò, il suo utilizzo è sconsigliato in questa fascia di età.
Malattie epatiche e alcol Rosuvastatina e Ezetimibe Teva deve essere utilizzato con cautela in pazienti che consumano eccessive quantità di alcol e/o hanno un’anamnesi di malattie epatiche.
Lattosio Rosuvastatina e Ezetimibe Teva compresse contiene lattosio monoidrato.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Sodio Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente “senza sodio”. Interazioni
- Controindicazioni Ciclosporina: durante il trattamento concomitante con rosuvastatina e ciclosporina, i valori AUC di rosuvastatina sono stati in media 7 volte più alti di quelli osservati in volontari sani (vedere paragrafo 4.3).
La somministrazione concomitante non ha influito sulle concentrazioni plasmatiche di ciclosporina.
La co-somministrazione di Rosuvastatina e Ezetimibe Teva con ciclosporina è controindicata (vedere paragrafo 4.3).
Durante uno studio condotto su otto pazienti sottoposti a trapianto renale, con una clearance della creatinina >50 ml/min in trattamento con una dose stabile di ciclosporina, una singola dose di ezetimibe da 10 mg ha determinato un incremento di 3,4 volte (range tra 2,3 e 7,9) della AUC media dell’ezetimibe totale rispetto a una popolazione sana di controllo, in trattamento soltanto con ezetimibe, proveniente da un altro studio (n=17).
Durante un altro studio, un paziente sottoposto a trapianto renale, con insufficienza renale grave in trattamento con ciclosporina e altri medicinali, ha mostrato un’esposizione 12 volte maggiore dell’ezetimibe totale rispetto ad altri soggetti della popolazione di controllo in trattamento soltanto con ezetimibe.
In uno studio in crossover a due periodi su 12 individui sani, la somministrazione giornaliera di 20 mg di ezetimibe per 8 giorni con una singola dose di ciclosporina da 100 mg al settimo giorno ha determinato un aumento medio del 15% della AUC della ciclosporina (range da riduzione del 10% a incremento del 51%) rispetto a una singola dose di 100 mg di ciclosporina assunta da sola.
Non è stato condotto alcuno studio controllato sull’effetto della somministrazione concomitante di ezetimibe sull’esposizione alla ciclosporina in pazienti con trapianto renale.
Combinazioni non raccomandate Inibitori delle proteasi: sebbene l’effettivo meccanismo di interazione non sia noto, l’uso concomitante di un inibitore delle proteasi può incrementare fortemente l’esposizione alla rosuvastatina (vedere la tabella al paragrafo 4.5).
Per esempio, in uno studio farmacocinetico, la co-somministrazione di 10 mg di rosuvastatina ed una combinazione di due inibitori delle proteasi (300 mg atazanavir/100 mg ritonavir) in volontari sani è stata associata a un incremento di 3 e 7 volte rispettivamente dell’AUC e della Cmax della rosuvastatina.
L’uso concomitante di rosuvastatina e alcune combinazioni di inibitori di proteasi può essere considerato dopo attenta valutazione degli aggiustamenti della dose di rosuvastatina sulla base dell’aumento previsto dell’esposizione alla rosuvastatina stessa (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e la Tabella al paragrafo 4.5).
La combinazione non è adatta per la terapia iniziale.
L’inizio del trattamento o l’aggiustamento della dose, se necessario, deve essere compiuto solo con i monocomponenti e dopo aver stabilito le dosi opportune è possibile il passaggio all’associazione fissa del dosaggio appropriato.
Inibitori dei trasportatori proteici : La rosuvastatina è un substrato per alcune proteine di trasporto, tra cui il trasportatore di anioni organici di assorbimento epatico OATP1B1 e il trasportatore di efflusso BCRP.
La somministrazione concomitante di Rosuvastatina e Ezetimibe Teva con medicinali che siano inibitori di questi trasportatori proteici può determinare un aumento nella concentrazione plasmatiche di rosuvastatina e un aumento del rischio di miopatia (vedere i paragrafi 4.2, 4.4 e la Tabella al paragrafo 4.5).
Gemfibrozil e altri prodotti ipolipemizzanti: l’uso concomitante di rosuvastatina e gemfibrozil ha determinato un aumento di 2 volte della Cmax e dell’AUC della rosuvastatina stessa (vedere paragrafo 4.4).
In base ai dati derivati da studi specifici di interazione non ci si aspetta alcuna interazione farmacocinetica rilevante con il fenofibrato, tuttavia possono verificarsi interazioni farmacodinamiche.
Gemfibrozil, fenofibrato, altri fibrati e dosi ipolipemizzanti (> o uguali a 1 g al giorno) di niacina (acido nicotinico) aumentano il rischio di miopatia quando somministrati con inibitori della HMG-CoA reduttasi, probabilmente perché possono produrre miopatia quando presi singolarmente.
In pazienti trattati con fenofibrato ed ezetimibe, i medici devono tenere in considerazione il possibile rischio di colelitiasi e di patologia della colecisti (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).
Se si sospetta la colelitiasi in un paziente a cui sono somministrati ezetimibe e fenofibrato, sono indicati ulteriori esami sulla colecisti e il trattamento deve essere interrotto (vedere paragrafo 4.8).
La somministrazione concomitante di fenofibrato o gemfibrozil determina un aumento moderato della concentrazione totale di ezetimibe (di circa 1,5 e 1,7 volte rispettivamente).
La co-somministrazione di ezetimibe con altri fibrati non è stata studiata.
I fibrati possono aumentare l’escrezione di colesterolo nella bile e per questo causare colelitiasi.
In studi condotti sugli animali, l’ezetimibe ha indotto un aumento in alcuni casi del colesterolo nella bile della colecisti, ma non in tutte le specie animali (vedere paragrafo 5.3).
Il rischio di litogenesi associato all’uso terapeutico di ezetimibe non può essere escluso.
Acido fusidico : il rischio di miopatia compresa rabdomiolisi, può essere aumentato dalla somministrazione concomitante di acido fusidico sistemico con statine.
Il meccanismo di questa interazione (che sia farmacodinamico, farmacocinetico o entrambi) non è ancora noto.
Sono stati riportati casi di rabdomiolisi (inclusi alcuni fatali) in pazienti trattati con questa associazione.
Se il trattamento con acido fusidico per via sistemica è necessario, il trattamento con rosuvastatina deve essere interrotto per l’intera durata del trattamento con acido fusidico.
Vedere anche paragrafo 4.4.
Altre interazioni Antiacido: la co-somministrazione di rosuvastatina con una sospensione di antiacido contenente alluminio e idrossido di magnesio determina la diminuzione della concentrazione plasmatica della rosuvastatina di circa il 50%.
Questo effetto è mitigato quando l’antiacido viene somministrato 2 ore dopo la rosuvastatina.
La rilevanza clinica di questa interazione non è stata studiata.
La co-somministrazione con un antiacido induce una diminuzione del tasso di assorbimento di ezetimibe, ma non presenta alcun effetto sulla biodisponibilità di ezetimibe.
La diminuzione del tasso di assorbimento non è considerata clinicamente significativa.
Eritromicina: l’uso concomitante di rosuvastatina ed eritromicina determina una diminuzione del 20% nell’AUC0-t e del 30% nella Cmax della rosuvastatina.
Questa interazione può essere causata dall’incremento nella motilità intestinale dovuto all’eritromicina.
Enzimi del citocromo P450: risultati di studi in vitro e in vivo mostrano che la rosuvastatina non è né un inibitore né un induttore degli isoenzimi del citocromo P450.
Inoltre, la rosuvastatina non è un buon substrato per questi isoenzimi.
Pertanto, non sono attese interazioni fra farmaci che derivino dal metabolismo mediato dal citocromo P450. Nessuna interazione clinicamente rilevante è stata osservata tra la rosuvastatina ed il fluconazolo (un inibitore di CYP2C9 e CYP3A4) o il ketoconazolo (un inibitore di CYP2A6 e CYP3A4).
Studi preclinici hanno mostrato che l’ezetimibe non induce gli enzimi farmaco-metabolizzanti del citocromo P450.
Non è stata rilevata alcuna interazione farmacocinetica significativa tra l’ezetimibe e farmaci metabolizzati dai citocromi P450 1A2, 2D6, 2C8, 2C9 e 3A4, o l’N-acetiltrasferasi.
Antagonisti della vitamina K : come per altri inibitori delle HMG-CoA reduttasi, l’inizio del trattamento o un incremento progressivo del dosaggio di rosuvastatina nei pazienti sottoposti a terapia concomitante con antagonisti della vitamina K (per esempio warfarin o altri anticoagulanti cumarinici) può determinare un incremento dell’indice internazionale normalizzato (INR).
L’interruzione del trattamento o la diminuzione graduale del dosaggio di rosuvastatina può comportare una diminuzione dell’INR.
In questi casi è consigliato un appropriato monitoraggio dell’INR.
La somministrazione concomitante di ezetimibe (10 mg una volta al giorno) non ha avuto effetti sulla biodisponibilità di warfarin e sul tempo della protrombina durante uno studio condotto su 12 individui maschi sani.
Tuttavia, si sono verificati casi post-marketing di un aumento dell’INR in pazienti a cui è stato somministrato ezetimibe in aggiunta a warfarin e a fluindione.
Se Rosuvastatina e Ezetimibe Teva viene somministrato in aggiunta al warfarin, a un altro anticoagulante cumarinico o al fluindione, è necessario monitorare in maniera appropriata l’INR (vedere paragrafo 4.4).
Ticagrelor: Ticagrelor potrebbe influenzare l'escrezione renale di rosuvastatina, aumentando il rischio di accumulo di rosuvastatina.
Sebbene l'esatto meccanismo non sia noto, in alcuni casi, l'uso concomitante di ticagrelor e rosuvastatina ha portato a riduzione della funzione renale, aumento del livello di CPK e rabdomiolisi.
Contraccettivi orali/ terapia ormonale sostitutiva (TOS): l’uso concomitante di rosuvastatina e dei contraccettivi orali ha determinato un incremento dell’AUC dell’etinilestradiolo e del norgestrel rispettivamente del 26% e del 34%.
Questi incrementi nei livelli plasmatici devono essere presi in considerazione quando si selezionano i dosaggi di un contraccettivo orale.
Non sono disponibili dati farmacocinetici su soggetti che assumono rosuvastatina e TOS; perciò, simili effetti non possono essere esclusi.
Tuttavia, questa combinazione è stata ampiamente utilizzata nelle donne in studi clinici ed è stata ben tollerata.
In studi clinici di interazione, l’ezetimibe non ha prodotto effetti sulla farmacocinetica dei contraccettivi orali (etinilestradiolo e levonorgestrel).
Colestiramina: la somministrazione concomitante di colestiramina determina la riduzione dell’area media sotto la curva (AUC) dell’ezetimibe totale (ezetimibe e ezetimibe glucuronide) di circa il 55%.
L’ulteriore riduzione del colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-C), dovuta dall’aggiunta di ezetimibe alla colestiramina, può essere diminuita da questa interazione (vedere paragrafo 4.2).
Ezetimibe: l’uso concomitante di rosuvastatina 10 mg ed ezetimibe 10 mg ha determinato un aumento di 1,2 volte dell’AUC della rosuvastatina in soggetti ipercolesterolemici (vedere la Tabella riportata più avanti).
Non è possibile escludere un’interazione farmacodinamica, in termini di effetti avversi, tra rosuvastatina ed ezetimibe (vedere paragrafo 4.4).
Il rischio che si verifichino questi eventi può pertanto aumentare con l’uso concomitante di ezetimibe e rosuvastatina.
Si raccomanda un monitoraggio clinico appropriato di questi pazienti.
Altri prodotti medicinali: in base a dati ottenuti da specifici studi di interazione, non sono attese interazioni clinicamente rilevanti tra la rosuvastatina e la digossina.
In studi clinici di interazione l’ezetemibe non ha mostrato effetti sulla farmacocinetica del dapsone, del destrometorfano, della digossina, del glipizide, del tolbutamide o del midazolam, durante la co-somministrazione.
La cimetidina somministrata con l’ezetimibe non ha effetti sulla biodisponibilità dell’ezetimibe.
Interazioni che richiedono un aggiustamento della dose di rosuvastatina (vedere la Tabella riportata più avanti): quando è necessario co-somministrare la rosuvastatina con altri farmaci noti per aumentare l’esposizione a rosuvastatina, la dose deve essere aggiustata.
Iniziare con una dose di 5 mg una volta al giorno se è previsto un aumento nell’esposizione alla rosuvastatina (AUC) di circa 2 volte o maggiore.
La dose massima giornaliera deve essere aggiustata in modo tale che l’esposizione prevista alla rosuvastatina non ecceda i 40 mg al giorno quando assunta senza interazioni con altri medicinali, per esempio 20 mg di rosuvastatina con gemfibrozil (aumento di 1,9 volte), e una dose di 10 mg di rosuvastatina in combinazione con atazanavir/ritonavir (aumento di 3,1 volte).
Effetto della co-somministrazione di medicinali sull’esposizione di rosuvastatina (AUC, in ordine decrescente di grandezza) da studi clinici pubblicati
* Dati forniti come variazione di X volte che rappresentano un semplice rapporto tra la co-somministrazione e la rosuvastatina presa da sola.Regime posologico del medicinale interagente Regime posologico della rosuvastatina Modifica nell’AUC della rosuvastatina* Ciclosporina da 75 mg BID a 200 mg BID, 6 mesi 10 mg OD, 10 giorni 7,1 volte ↑ Atazanavir 300 mg/ritonavir 100 mg OD, 8 giorni 10 mg, dose singola 3,1 volte ↑ Regorafenib 160 mg OD, 14 giorni 5 mg, dose singola 3,8 volte ↑ Velpatasvir 100 mg OD 10 mg, dose singola 2,7 volte ↑ Ombitasvir 25 mg/paritaprevir 150 mg/ Ritonavir 100 mg OD/ dasabuvir 400 mg BID, 14 giorni 5 mg, dose singola 2,6 volte ↑ Grazoprevir 200 mg/elbasvir 50 mg OD, 11 giorni 10 mg, dose singola 2,3 volte ↑ Glecaprevir 400 mg/pibrentasvir 120 mg OD, 7 giorni 5 mg OD, 7 giorni 2,2 volte ↑ Simeprevir 150 mg OD, 7 giorni 10 mg, dose singola 2,8 volte ↑ Lopinavir 400 mg/ritonavir 100 mg BID, 17 giorni 20 mg OD, 7 giorni 2,1 volte ↑ Clopidogrel dose di carico di 300 mg, seguita da 75 mg a 24 ore 20 mg, dose singola 2 volte ↑ Gemfibrozil 600 mg BID, 7 giorni 80 mg, dose singola 1,9 volte ↑ Eltrombopag 75 mg OD, 5 giorni 10 mg, dose singola 1,6 volte ↑ Darunavir 600 mg/ritonavir 100 mg BID, 7 giorni 10 mg OD, 7 giorni 1,5 volte ↑ Tipranavir 500 mg/ritonavir 200 mg BID, 11 giorni 10 mg, dose singola 1,4 volte ↑ Dronedarone 400 mg BID Non disponibile 1,4 volte ↑ Itraconazolo 200 mg OD, 5 giorni 10 mg, dose singola 1,4 volte ↑** Fosamprenavir 700 mg / ritonavir 100 mg BID, 8 giorni 10 mg, dose singola ↔ Aleglitazar 0,3 mg, 7 giorni 40 mg, 7 giorni ↔ Silimarina 140 mg TID, 5 giorni 10 mg, dose singola ↔ Fenofibrato 67 mg TID, 7 giorni 10 mg, 7 giorni ↔ Rifampicina 450 mg OD, 7 giorni 20 mg, dose singola ↔ Ketoconazolo 200 mg BID, 7 giorni 80 mg, dose singola ↔ Fluconazolo 200 mg OD, 11 giorni 80 mg, dose singola ↔ Eritromicina 500 mg QID, 7 giorni 80 mg, dose singola 20% ↓ Baicalin 50 mg TID, 14 giorni 20 mg, dose singola 47% ↓ Ezetimibe 10 mg OD, 14 giorni 10 mg OD, 14 giorni 1,2 volte ↑**
I dati forniti con una variazione% rappresentano la% di differenza rispetto alla rosuvastatina presa da sola.
L’incremento è indicato con il simbolo “↑”, nessun cambiamento con il simbolo “↔”, mentre la diminuzione con il simbolo “↓”.
** Diversi studi di interazione sono stati eseguiti a differenti dosaggi di rosuvastatina; la tabella mostra i rapporti più significativi.
OD = una volta al giorno; BID = due volte al giorno; TID = tre volte al giorno; QID = quattro volte al giorno.
La combinazione non è adatta per la terapia iniziale.
L’inizio del trattamento o l’aggiustamento della dose, se necessario, deve essere compiuto solo con i monocomponenti e dopo aver stabilito le dosi opportune è possibile il passaggio all’associazione fissa del dosaggio appropriato.
Popolazione pediatrica Sono stati effettuati studi d’interazione solo negli adulti. Effetti indesiderati
- Sintesi del profilo di sicurezza Le reazioni avverse osservate con rosuvastatina sono generalmente lievi e di natura transitoria.
Negli studi clinici controllati, meno del 4% dei pazienti trattati con rosuvastatina ha interrotto il trattamento a causa di questi effetti indesiderati.
Negli studi clinici di durata fino a 112 settimane, sono stati somministrati 10 mg di ezetimibe giornalieri da solo a 2396 pazienti, con una statina a 11.308 pazienti o con fenofibrati a 185 pazienti.
Anche in questi casi le reazioni avverse sono state lievi e transitorie.
L’incidenza totale degli effetti indesiderati è stata simile nei pazienti trattati con ezetimibe e con il placebo.
In modo simile, il tasso di interruzione dovuto a reazioni avverse tra ezetimibe e placebo è stato comparabile.
Secondo i dati disponibili, 1200 pazienti hanno assunto combinazioni di rosuvastatina ed ezetimibe in studi clinici.
Come riportato nei dati pubblicati in letteratura, le reazioni avverse più frequenti correlate al trattamento con combinazioni di rosuvastatina ed ezetimibe in pazienti affetti da ipercolesterolemia sono l’incremento delle transaminasi epatiche, problemi gastrointestinali e il dolore muscolare.
Queste sono reazioni avverse ben note dei principi attivi.
Tuttavia, non può essere esclusa l’interazione farmacodinamica, in termini di effetti indesiderati, tra la rosuvastatina ed ezetimibe (vedere paragrafo 5.2).
Tabella delle reazioni avverse La frequenza delle reazioni avverse è definita in base alla seguente convenzione: Comune (≥1/100, <1/10); Non comune (≥1/1.000, <1/100); Raro (≥1/10.000, <1/1.000); Molto raro (<1/10.000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
¹ La frequenza dipenderà dalla presenza o dall’assenza di fattori di rischio (glicemia a digiuno ≥5,6 mmol/L, BMI>30 kg/m², aumento dei trigliceridi, storia di ipertensione) - per la rosuvastatina.Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Comune Non comune Raro Molto raro Non nota Patologie del sistema emolinfopoietico Trombocitopenia² Disturbi del sistema immunitario Reazioni di ipersensibilità, incluso angioedema² Patologie endocrine Diabete mellito1,2 Disturbi del metabolismo e della nutrizione Appetito ridotto³ Disturbi psichiatrici Depressione2,5 Patologie del sistema nervoso Cefalea2,4, capogiro² Parestesia4 Polineuropatia², perdita di memoria² Neuropatia periferica², disturbi del sonno (inclusi insonnia e incubi)², miastenia gravis Patologie dell’occhio Miastenia oculare Patologie vascolari Vampata di calore³; ipertensione³ Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Tosse³ Dispnea2,5 Patologie gastrointestinali Stipsi², nausea², dolore addominale2,3, diarrea³, flatulenza³ Dispepsia³, malattia da reflusso gastroesofageo³, nausea³, bocca secca4, gastrite4 Pancreatite² Patologie epatobiliari Aumento delle transaminasi epatiche² Ittero², epatite² Colelitiasi5; colecistite5 Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Prurito2,4, eruzione cutanea2,4, orticaria2,4 Sindrome di Stevens-Johnson², eritema multiforme5, reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Mialgia2,4 Artralgia³; spasmi muscolari³; dolore al collo³; mal di schiena4; debolezza muscolare4; dolore a un arto4 Miopatia (inclusa miosite)², rabdomiolisi², sindrome lupus-simile², lesione muscolare² Miopatia necrotizzante immuno-mediata², disturbi tendinei, a volte complicati da rottura² Patologie renali e urinarie Ematuria² Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Ginecomastia² Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia², stanchezza³ Dolore toracico³, dolore³, astenia4; edema periferico4 Esami diagnostici Incremento della ALT e/o della AST4 Incremento della CPK ematica³; incremento della gammaglutamiltransferasi³; test di funzionalità epatica anormale³
² Il profilo delle reazioni avverse per la rosuvastatina si basa sui dati ricavati dagli studi clinici e da un’ampia esperienza post-marketing.
³ Ezetimibe in monoterapia.
Reazioni avverse osservate in pazienti trattati con ezetimibe (N=2396) e con un’incidenza maggiore del placebo (N=1159).
4 Ezetimibe co-somministrata con una statina.
Reazioni avverse osservate in pazienti con ezetimibe co-somministrata con una statina (N=11308) e con un’incidenza maggiore della statina somministrata da sola (N=9361).
5 Ulteriori reazioni avverse dell’ezetimibe, riportate nell’esperienza post-marketing.
Dato che queste reazioni avverse sono state identificate da segnalazioni spontanee, le loro reali frequenze non sono note e non possono essere stimate.
Con alcune statine sono stati segnalati i seguenti eventi avversi: • Disfunzione sessuale • Casi eccezionali di malattie polmonari interstiziali, specialmente durante terapie a lungo termine (vedere paragrafo 4.4)Come per altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, l’incidenza delle reazioni avverse tende a essere dipendente dal dosaggio.
Effetti renali: la proteinuria, individuata mediante test a strisce reattive, per lo più tubulare in origine, è stata osservata nei pazienti trattati con rosuvastatina.
Sono stati osservati spostamenti nelle proteine delle urine da nessuna o in tracce a ++ o livelli superiori in meno dell’1% dei pazienti durante il trattamento con 10 o 20 mg, e in circa il 3% dei pazienti trattati con 40 mg.
Un aumento inferiore nello spostamento, da nessuna o in tracce a +, è stato osservato con una dose di 20 mg.
Nella maggior parte dei casi, la proteinuria diminuisce o scompare spontaneamente in caso di terapia continuativa.
La revisione dei dati degli studi clinici, e dell’esperienza post-marketing fino ad oggi, non ha identificato associazioni causali tra la proteinuria ed un danno renale acuto o progressivo.
L’ematuria è stata riscontrata in pazienti trattati con rosuvastatina e i dati degli studi clinici mostrano che la frequenza è bassa.
Effetti muscoloscheletrici: gli effetti muscolo-scheletrici, come la mialgia, la miopatia (tra cui la miosite) e, raramente, la rabdomiolisi con o senza insufficienza renale acuta, sono stati riportati nei pazienti trattati con rosuvastatina con qualunque dose, ed in particolare con dosi superiori a 20 mg.
Un aumento dei livelli di CK correlato alla dose è stato riscontrato nei pazienti che assumono la rosuvastatina; nella maggior parte dei casi sono risultati lievi, asintomatici e transitori.
Se i livelli di CK sono elevati (>5xULN), il trattamento deve essere interrotto (vedere paragrafo 4.4).
Effetti epatici: come con altri inibitori delle HMG-CoA reduttasi, è stato riscontrato un incremento delle transaminasi correlato alla dose in un piccolo numero di pazienti che assumono la rosuvastatina; nella maggior parte dei casi sono stati lievi, asintomatici e transitori.
I tassi di segnalazione per la rabdomiolisi, eventi renali gravi ed eventi epatici gravi (che consistono principalmente in aumenti nelle transaminasi epatiche) sono maggiori con dosi di 40 mg di rosuvastatina.
Valori di laboratorio In studi clinici controllati in monoterapia, l’incidenza di picchi di transaminasi sieriche clinicamente rilevanti (ALT e/o AST ≥3X ULN, consecutivi) tra ezetimibe e placebo è stata molto simile (0,5% e 0,3% rispettivamente).
Negli studi di co-somministrazione, l’incidenza è stata dell’1,3% per pazienti trattati con ezetimibe somministrata con una statina e dello 0,4% per i pazienti trattati con una statina da sola.
Questi picchi sono stati generalmente asintomatici, non associati con colestasi, e sono ritornati ai livelli iniziali dopo l’interruzione della terapia o con un trattamento continuo (vedere paragrafo 4.4).
Negli studi clinici, è stato riscontrato un valore CPK >10X ULN per 4 pazienti su 1.674 (0,2%) a cui è stata somministrata solo ezetimibe vs 1 paziente su 786 (0,1%) a cui è stato somministrato il placebo, e di 1 paziente su 917 (0,1%) a cui sono stati somministrati ezetimibe e una statina vs 4 pazienti su 929 (0,4%) a cui è stata somministrata una statina da sola.
Non si è riscontrato eccesso di miopatia o rabdomiolisi associato all’ezetimibe in confronto al relativo braccio di controllo (placebo o statina da sola) (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Rosuvastatina e Ezetimibe Teva in soggetti di età inferiore ai 18 anni non sono ancora state stabilite (vedere paragrafo 5.1).
Rosuvastatina: in uno studio clinico della durata di 52 settimane sono stati riscontrati con maggiore frequenza aumenti di creatina chinasi >10xULN e sintomi muscolari a seguito di esercizio fisico o all’aumento dell’attività fisica in bambini e adolescenti rispetto agli adulti.
Il profilo di sicurezza della rosuvastatina è apparso molto simile nei bambini e negli adolescenti rispetto agli adulti.
Ezetimibe: Pazienti pediatrici (da 6 a 17 anni) In uno studio condotto su pazienti pediatrici (da 6 a 10 anni d’età) affetti da ipercolesterolemia familiare eterozigote o non familiare (n = 138), aumenti di ALT e /o AST (≥3 volte ULN, consecutivi) sono stati osservati nell’1,1% (1 paziente) dei pazienti trattati con ezetimibe rispetto allo 0% nel gruppo trattato con placebo.
Non ci sono stati aumenti di CPK (≥10 volte ULN).
Non sono stati segnalati casi di miopatia.
In uno studio separato effettuato in pazienti adolescenti (da 10 a 17 anni) con ipercolesterolemia familiare eterozigote (n=248), sono stati riscontrati aumenti di ALT e/o AST (≥3X ULN, consecutivi) nel 3% (4 pazienti) dei pazienti trattati con ezetimibe/simvastatina, rispetto al 2% (2 pazienti) nel gruppo in monoterapia con simvastatina; queste cifre sono state rispettivamente il 2% (2 pazienti) e lo 0% per l’aumento della CPK (≥10X ULN).
Non sono stati segnalati casi di miopatia.
Questi studi non erano adatti per il confronto delle reazioni indesiderate rare al farmaco.
Segnalazioni delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Rosuvastatina e Ezetimibe Teva è controindicato durante la gravidanza e l’allattamento.
Le donne in età fertile devono utilizzare opportune misure contraccettive.
Gravidanza Rosuvastatina: Dato che il colesterolo e altri prodotti della biosintesi del colesterolo sono essenziali per lo sviluppo del feto, il rischio potenziale che deriva dall’inibizione della HMG-CoA reduttasi supera il vantaggio del trattamento durante la gravidanza.
Studi condotti su animali forniscono un’evidenza limitata sulla tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Se una paziente dovesse iniziare una gravidanza durante l’uso di Rosuvastatina e Ezetimibe Teva, il trattamento deve essere interrotto immediatamente.
Ezetimibe: Non sono disponibili dati clinici sull’uso di ezetimibe in gravidanza.
Studi condotti su animali sull’uso di ezetimibe in monoterapia non hanno mostrato evidenza di effetti dannosi diretti o indiretti sulla gravidanza, sullo sviluppo embrio-fetale, sulla nascita e sullo sviluppo postnatale (vedere paragrafo 5.3).
Allattamento Rosuvastatina: La rosuvastatina è escreta nel latte dei ratti.
Non ci sono dati sull’escrezione della rosuvastatina nel latte materno (vedere paragrafo 4.3).
Ezetimibe: Studi sui ratti rivelano che l’ezetimibe è secreta nel latte.
Non è noto se questo avvenga anche nel latte materno.
Fertilità Non sono disponibili dati provenienti da studi clinici sugli effetti dell’ezetimibe sulla fertilità umana.
L’ezetimibe non ha mostrato effetti sulla fertilità in maschi o femmine di ratto (vedere paragrafo 5.3). Conservazione
- Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione.
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Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.