ROSUMIBE 30CPR 40MG+10MG

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Prezzo indicativo

ROSUMIBE 30CPR 40MG+10MG

Principio attivo: ROSUVASTATINA SALE DI CALCIO/EZETIMIBE
  • ATC: C10BA06
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 16/10/2024

Ipercolesterolemia primaria Rosuvastatina/Ezetimibe è indicato come aggiunta alla dieta per il trattamento dell’ipercolesterolemia primaria come terapia sostitutiva in pazienti adulti adeguatamente controllati con i singoli principi attivi somministrati contemporaneamente allo stesso dosaggio come in una combinazione a dosaggio fisso, ma come prodotti separati. Prevenzione di eventi cardiovascolari Rosuvastatina/Ezetimibe è indicato per ridurre il rischio di eventi cardiovascolari (vedere paragrafo 5.1) come terapia sostitutiva in pazienti con malattia coronarica (CHD) e storia di sindrome coronarica acuta (ACS), che sono adeguatamente controllati con i singoli principi attivi somministrati contemporaneamente allo stesso dosaggio come in una combinazione a dosaggio fisso, ma come prodotti separati.
ROSUMIBE 15 mg/10 mg compresse Ogni compressa contiene 15.60 mg di rosuvastatina sale di calcio (equivalenti a 15 mg di rosuvastatina) e 10 mg di ezetimibe. ROSUMIBE 30 mg/10 mg compresse Ogni compressa contiene 31.20 mg di rosuvastatina sale di calcio (equivalenti a 30 mg di rosuvastatina) e 10 mg di ezetimibe. ROSUMIBE 40 mg/10 mg compresse Ogni compressa contiene 41.60 mg di rosuvastatina sale di calcio (equivalenti a 40 mg di rosuvastatina) e 10 mg di ezetimibe. Eccipienti con effetto noto: ROSUMIBE 15 mg/10 mg compresse Ogni compressa contiene 104.74 mg di lattosio monoidrato (equivalenti a 99.5 mg di lattosio). ROSUMIBE 30 mg/10 mg compresse Ogni compressa contiene 140.47 mg di lattosio monoidrato (equivalenti a 133.5 mg di lattosio). ROSUMIBE 40 mg/10 mg compresse Ogni compressa contiene 164.3 mg di lattosio monoidrato (equivalenti a 156.1 mg di lattosio). Per la lista completa degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

• in pazienti con ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; • durante la gravidanza, l'allattamento e nelle donne in età fertile che non utilizzano misure contraccettive adeguate (vedere paragrafo 4.6); • in pazienti con malattia epatica in fase attiva, inclusi inspiegabili e persistenti aumenti delle transaminasi sieriche e qualsiasi aumento delle transaminasi sieriche oltre tre volte il limite superiore di normalità (ULN); • in pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatina <30 ml/min) (vedere paragrafo 4.4); • in pazienti con miopatia (vedere paragrafo 4.4); • in pazienti che ricevono una combinazione concomitante di sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir (vedere paragrafo 4.5); • in pazienti che assumono contemporaneamente ciclosporina (vedere paragrafo 4.5).
La dose da 40 mg/10 mg è controindicata nei pazienti con fattori predisponenti alla miopatia/rabdomiolisi.
Tali fattori includono: • compromissione renale moderata (clearance della creatinina < 60 ml/min); • Ipotiroidismo; • Storia personale o familiare di disturbi muscolari ereditari; • Anamnesi precedente di tossicità muscolare con un altro inibitore della HMG-CoA reduttasi o fibrati; • Abuso di alcool; • Situazioni in cui può verificarsi un aumento dei livelli plasmatici di rosuvastatina; • Pazienti asiatici; • Uso concomitante di fibrati.
Vedere i paragrafi 4.4, 4.5 e 5.2.

Posologia

Posologia Rosuvastatina/Ezetimibe è indicato in pazienti adulti la cui ipercolesterolemia è adeguatamente controllata con preparazioni monocomponenti somministrate separatamente alla stessa dose della combinazione raccomandata.
Il paziente deve seguire una dieta ipolipidica appropriata e deve continuare con questa dieta durante il trattamento con Rosuvastatina/Ezetimibe compresse.
La dose giornaliera raccomandata è una compressa del dosaggio prescritto con o senza cibo.
Rosuvastatina/Ezetimibe compresse non è adatto per la terapia iniziale.
L'inizio del trattamento o l'aggiustamento della dose, se necessario, deve essere effettuato solo con i monocomponenti e dopo aver impostato il dosaggio corretto è possibile il passaggio alla combinazione a dose fissa del dosaggio appropriato.
Rosuvastatina/Ezetimibe 15 mg/10 mg e 30 mg/10 mg non è indicato per il trattamento di quei pazienti che richiedono dosaggio di 40 mg di rosuvastatina.
Rosuvastatina/Ezetimibe compresse deve essere preso almeno 2 ore prima o almeno 4 ore dopo la somministrazione di un sequestrante di acidi biliari.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Rosuvastatina/Ezetimibe nei soggetti di età inferiore di 18 anni non è stata ancora stabilita.
I dati al momento disponibili sono descritti nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2 ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.
Uso negli anziani Nei pazienti di età ≥ 70 anni si raccomanda una dose iniziale di 5 mg di rosuvastatina (vedere paragrafo 4.4).
La combinazione non è adatta per la terapia iniziale.
L’inizio del trattamento o l’aggiustamento della dose, se necessario, devono essere effettuati solo con i monocomponenti e dopo aver impostato le dosi appropriate è possibile il passaggio alla combinazione a dose fissa del dosaggio appropriato.
Dosaggio nei pazienti con insufficienza renale Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale da lieve a moderata.
La dose iniziale raccomandata di rosuvastatina è 5 mg nei pazienti con compromissione renale moderata (clearance della creatinina <60 ml/min).
La combinazione a dose fissa non è adatta per la terapia iniziale.
Per iniziare il trattamento o per modificare la dose devono essere utilizzate preparazioni monocomponenti.
L’uso di rosuvastatina in pazienti con grave compromissione renale è controindicato per tutte le dosi (vedere paragrafi 4.3 e 5.2).
Dosaggio in pazienti con compromissione epatica Non è richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti con insufficienza epatica lieve (punteggio Child Pugh da 5 a 6).
Il trattamento con Rosuvastatina/Ezetimibe non è raccomandato nei pazienti con disfunzione epatica moderata (punteggio Child Pugh da 7 a 9) o grave (punteggio Child Pugh >9) (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Rosuvastatina/Ezetimibe è controindicato nei pazienti con malattia epatica attiva (vedere paragrafo 4.3).
Etnia Un’aumentata esposizione sistemica è stata osservata nei soggetti asiatici (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
La dose iniziale raccomandata è rosuvastatina 5 mg per i pazienti di origine asiatica.
La combinazione a dose fissa non è adatta per la terapia iniziale.
Per iniziare il trattamento o per modificare la dose devono essere utilizzate preparazioni monocomponenti.
Polimorfismo genetico Sono noti specifici tipi di polimorfismo genetico che possono portare un aumento dell'esposizione di rosuvastatina (vedere paragrafo 5.2).
Per i pazienti che sono noti avere tali tipi specifici di polimorfismo, si raccomanda una dose giornaliera minore di Rosuvastatina/Ezetimibe.
Dosaggio nei pazienti con fattori che predispongono alla miopatia La dose iniziale raccomandata in pazienti con fattori che predispongono alla miopatia e di 5 mg di rosuvastatina (vedere paragrafo 4.4).
La dose da 40 mg di rosuvastatina è controindicata in alcuni di questi pazienti (vedere paragrafo 4.3).
La combinazione a dosaggio fisso non è adatta per una terapia iniziale.
I preparati monocomponenti devono essere utilizzati per iniziare il trattamento o per modificare la dose.
Terapia concomitante La rosuvastatina è un substrato per varie proteine di trasporto (per esempio OATP1B1 e BCRP).
Il rischio di miopatia (inclusa la rabdomiolisi) aumenta quando Rosuvastatina/Ezetimibe è somministrato in concomitanza con alcuni medicinali che possono aumentare la concentrazione plasmatica di rosuvastatina a causa dell’interazione con le proteine trasportatrici (per esempio la ciclosporina e certi inibitori proteici, incluso le combinazioni di ritonavir con atazanavir, lopinavir e/o tipranavir (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Ove è possibile, devono essere considerate terapie alternative, e, se necessario, interruzioni temporanee della terapia con ROSUMIBE.
Nelle situazioni in cui la co-somministrazione di questi medicinali con ROSUMIBE sia inevitabile, devono essere attentamente considerati i benefici e i rischi di questo trattamento concomitante e l’aggiustamento delle dosi di rosuvastatina (vedere paragrafo 4.5).
Modo di somministrazione Per uso orale.
Rosuvastatina/Ezetimibe compresse deve essere assunto una volta al giorno allo stesso orario con o senza cibo.
La compressa deve essere inghiottita intera con un bicchiere d’acqua.

Avvertenze e precauzioni

Reazioni avverse cutanee gravi Con rosuvastatina sono state segnalate reazioni avverse cutanee gravi, inclusa la sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e la reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS), che potrebbero essere pericolose per la vita o fatali.
Al momento della prescrizione, i pazienti devono essere informati dei segnali e dei sintomi di reazioni cutanee gravi ed essere attentamente monitorati.
Se compaiono segnali e sintomi indicativi di questa reazione, ROSUMIBE deve essere interrotto immediatamente e deve essere preso in considerazione un trattamento alternativo.
Se il paziente ha sviluppato una reazione grave come SJS o DRESS con l’uso di ROSUMIBE, il trattamento con rosuvastatina in questo paziente non deve mai essere ripreso.
Effetti a carico della muscolatura scheletrica Effetti sul muscolo scheletrico, ad es.
mialgia, miopatia e, raramente, rabdomiolisi sono state riportati in pazienti trattati con rosuvastatina con tutte le dosi e in particolare con dosi > 20 mg.
Come con altri inibitori della HMGCoA reduttasi, il tasso di segnalazione di rabdomiolisi associata a rosuvastatina nell’uso postmarketing è più elevato con la dose di 40 mg.
Nell'esperienza post-marketing con ezetimibe sono stati segnalati casi di miopatia e rabdomiolisi.
Tuttavia, è stata segnalata rabdomiolisi molto raramente con ezetimibe in monoterapia e molto raramente con l'aggiunta di ezetimibe ad altri agenti noti per essere associati ad un aumento del rischio di rabdomiolisi.
Se si sospetta una miopatia sulla base di sintomi muscolari o è confermata dai livelli di creatina fosfochinasi (CPK), ROSUMIBE e uno qualsiasi di questi altri agenti che il paziente sta assumendo in concomitanza devono essere immediatamente interrotti.
Tutti i pazienti che iniziano la terapia con ROSUMIBE devono essere informati del rischio di miopatia e istruiti a segnalare tempestivamente qualsiasi dolore, indolenzimento o debolezza muscolare inspiegabile (vedere paragrafo 4.8).
Dosaggio della creatinchinasi Il dosaggio della creatinchinasi (CK) non deve essere effettuato dopo intensa attività fisica o in presenza di una possibile altra causa di aumento della CK che possa confondere l’interpretazione del risultato.
Se i livelli di CK sono significativamente elevati al baseline (>5x ULN), deve essere effettuato un test di conferma entro 5-7 giorni.
Se tale test conferma un valore basale di CK superiore a 5 volte il limite ULN, il trattamento non deve essere iniziato.
Prima del trattamento È necessario prestare cautela nei pazienti con fattori predisponenti alla miopatia/rabdomiolisi.
Questi fattori includono: - danno renale; - ipotiroidismo; - storia personale o familiare di disordini muscolari ereditari;- precedente storia di tossicità muscolare con un altro inibitore di HMG-CoA reduttasi o fibrati; - abuso di alcol; - età superiore ai 70 anni; - situazioni in cui potrebbe verificarsi un aumento nei livelli del plasma (vedere paragrafi 4.2, 4.5 e 5.2); - uso concomitante di fibrati.
In questi pazienti la terapia va somministrata sotto controllo medico e dopo valutazione del rapporto rischio- beneficio.
Se i livelli di CK sono significativamente elevati al momento della determinazione basale (> 5 volte x ULN), il trattamento non deve essere iniziato.
Durante il trattamento Ai pazienti deve essere chiesto di segnalare immediatamente dolori muscolari, debolezza o crampi inspiegabili, soprattutto se associati a malessere o febbre.
In questi pazienti devono essere misurati i livelli di CK.
La terapia deve essere interrotta se i livelli di CK sono marcatamente elevati (> 5 x ULN) o se i sintomi muscolari sono gravi e causano disagio quotidiano (anche se i livelli di CK sono ≤ 5 x ULN).
Se i sintomi si risolvono e i livelli di CK ritornano normali, si deve prendere in considerazione la reintroduzione di rosuvastatina o di un inibitore alternativo della HMG-CoA reduttasi alla dose più bassa con un attento monitoraggio del paziente.
Il monitoraggio di routine dei livelli di CK nei pazienti asintomatici non è giustificato.
Sono stati segnalati casi molto rari di miopatia necrotizzante immuno-mediata (IMNM) durante o dopo il trattamento con statine, inclusa rosuvastatina.
L'IMNM è clinicamente caratterizzato da debolezza muscolare prossimale ed elevata creatinchinasi sierica, che persistono nonostante l'interruzione del trattamento con statine.
In alcuni casi è stato riportato che le statine inducono de novo o aggravano la miastenia grave o la miastenia oculare preesistente (vedere paragrafo 4.8).
ROSUMIBE deve essere interrotto in caso di aggravamento dei sintomi.
Sono state segnalate recidive quando è stata (ri)somministrata la stessa statina o una diversa statina.
Negli studi clinici non è stato evidenziato un aumento degli effetti sui muscoli scheletrici nel piccolo numero di pazienti trattati con rosuvastatina e terapia concomitante.
Tuttavia, è stato osservato un aumento dell’incidenza di miosite e miopatia in pazienti che assumevano altri inibitori della HMG-CoA reduttasi insieme a derivati dell’acido fibrico inclusi gemfibrozil, ciclosporina, acido nicotinico, antifungini azolici, inibitori della proteasi e antibiotici macrolidi.
Gemfibrozil aumenta il rischio di miopatia quando somministrato in concomitanza con alcuni inibitori della HMG-CoA reduttasi.
Pertanto, la combinazione di rosuvastatina e gemfibrozil non è raccomandata.
Il beneficio di ulteriori alterazioni dei livelli lipidici derivanti dall’uso combinato di rosuvastatina con fibrati o niacina deve essere attentamente valutato rispetto ai potenziali rischi di tali combinazioni.
La dose da 40 mg di rosuvastatina è controindicata in caso di uso concomitante di fibrati (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).
ROSUMIBE non deve essere co-somministrato con formulazioni sistemiche di acido fusidico o entro 7 giorni dalla sospensione del trattamento con acido fusidico.
Nei pazienti in cui l’uso di acido fusidico sistemico è considerato essenziale, il trattamento con statine deve essere sospeso per tutta la durata del trattamento con acido fusidico.
Sono stati segnalati casi di rabdomiolisi (inclusi alcuni decessi) in pazienti trattati con acido fusidico e statine in associazione (vedere paragrafo 4.5).
Si consigliano i pazienti di rivolgersi immediatamente al medico se manifestano sintomi di debolezza muscolare, dolore o indolenzimento.
La terapia con statine può essere reintrodotta sette giorni dopo l'ultima dose di acido fusidico.
In circostanze eccezionali, quando è necessario acido fusidico sistemico prolungato, ad es.
per il trattamento di infezioni gravi, la necessità di una co-somministrazione di ROSUMIBE e acido fusidico deve essere considerata solo caso per caso e sotto stretto controllo medico.
ROSUMIBE compresse non deve essere somministrato a pazienti che manifestino una condizione acuta, grave che possa essere indicativa di miopatia o predisporre allo sviluppo di insufficienza renale secondaria a rabdomiolisi (per esempio sepsi, ipotensione, interventi chirurgici maggiori, traumi, gravi disturbi metabolici, endocrini ed elettrolitici o convulsioni non controllate).
Effetti a carico del fegato Come con altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, ROSUMIBE deve essere usato con cautela nei pazienti che consumano quantità eccessive di alcol e/o hanno una storia di malattia epatica.Negli studi controllati di co-somministrazione in pazienti trattati con ezetimibe e statine, sono stati osservati aumenti consecutivi delle transaminasi (≥ 3 x ULN).
Si raccomanda di effettuare test di funzionalità epatica prima e 3 mesi dopo l’inizio del trattamento.
La rosuvastatina deve essere interrotta o la dose ridotta se il livello delle transaminasi sieriche è superiore a 3 volte l’ULN.
Il tasso di segnalazione di eventi epatici gravi (consistenti principalmente in aumento delle transaminasi epatiche) nell’uso post-marketing è più elevato con la dose di 40 mg.
Nei pazienti con ipercolesterolemia secondaria causata da ipotiroidismo o sindrome nefrosica, la malattia di base deve essere trattata prima di iniziare la terapia con rosuvastatina.
A causa degli effetti sconosciuti dell’aumentata esposizione all’ezetimibe in pazienti con compromissione epatica moderata o grave, ROSUMIBE non è raccomandato (vedere paragrafo 5.2).
Effetti a carico del rene Proteinuria, rilevata mediante dipstick test e per lo più di origine tubulare, è stata osservata in pazienti trattati con dosi più elevate di rosuvastatina, in particolare 40 mg, dove nella maggior parte dei casi è stata transitoria o intermittente.
Non è stato dimostrato che la proteinuria sia predittiva di malattia renale acuta o progressiva (vedere paragrafo 4.8).
Il tasso di segnalazione di eventi renali gravi nell’uso post-marketing è più elevato con la dose di 40 mg.
Durante il follow-up di routine dei pazienti trattati con una dose di 40 mg deve essere presa in considerazione una valutazione della funzionalità renale.
Diabete mellito Alcune evidenze suggeriscono che le statine come classe aumentano la glicemia e in alcuni pazienti, ad alto rischio di futuro diabete, possono produrre un livello di iperglicemia per cui è appropriata la cura formale del diabete.
Questo rischio, tuttavia, è controbilanciato dalla riduzione del rischio vascolare con le statine e pertanto non dovrebbe essere un motivo per interrompere il trattamento con statine.
I pazienti a rischio (glucosio a digiuno 5,6 - 6,9 mmol/l, BMI > 30 kg/m2, trigliceridi elevati, ipertensione) devono essere monitorati sia clinicamente che biochimicamente secondo le linee guida nazionali.
Nello studio JUPITER, la frequenza complessiva riportata di diabete mellito è stata del 2,8% nel gruppo rosuvastatina e del 2,3% nel gruppo placebo, soprattutto in pazienti con glucosio a digiuno compreso tra 5,6 e 6,9 mmol/l.
Malattia polmonare interstiziale Con alcune statine sono stati segnalati casi eccezionali di malattia polmonare interstiziale, soprattutto con la terapia a lungo termine (vedere paragrafo 4.8).
Gli effetti possono includere dispnea, tosse non produttiva e deterioramento della salute generale (affaticamento, perdita di peso e febbre).
Se si sospetta che un paziente abbia sviluppato una malattia polmonare interstiziale, la terapia con statine deve essere interrotta.
Inibitori della proteasi È stato osservato un aumento dell’esposizione sistemica alla rosuvastatina in soggetti trattati con rosuvastatina in concomitanza con vari inibitori della proteasi in combinazione con ritonavir.
Si deve prendere in considerazione sia il beneficio ipolipemizzante derivante dall’uso di ROSUMIBE nei pazienti HIV che ricevono inibitori della proteasi, sia il potenziale aumento delle concentrazioni plasmatiche di rosuvastatina quando si iniziano e si aumentano le dosi di rosuvastatina in pazienti trattati con inibitori della proteasi.
L’uso concomitante con alcuni inibitori della proteasi non è raccomandato a meno che la dose di rosuvastatina non venga aggiustata (vedere paragrafi 4.2 e 4.5).
Fibrati La sicurezza e l'efficacia di ezetimibe somministrato con fibrati non sono state stabilite (vedere sopra e paragrafi 4.3 e 4.5).Se si sospetta colelitiasi in un paziente che assume ROSUMIBE e fenofibrato, sono indicati esami della cistifellea e questa terapia deve essere interrotta (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).
Anticoagulanti Se ROSUMIBE viene aggiunto al warfarin, a un altro anticoagulante cumarinico o al fluindione, il Rapporto Internazionale Normalizzato (INR) deve essere adeguatamente monitorato (vedere paragrafo 4.5).
Ciclosporina Vedere le sezioni 4.3 e 4.5.
Etnia Gli studi di farmacocinetica di rosuvastatina dimostrano un aumento dell’esposizione nei soggetti asiatici confrontati con i caucasici (vedere paragrafi 4.2, 4.3 e 5.2).
Popolazione Pediatrica La sicurezza e l’efficacia di rosuvastatina+ezetimibe compresse nei soggetti al di sotto dei 18 anni non sono state stabilite, perciò il suo uso non è raccomandato in questo gruppo di pazienti.
ROSUMIBE contiene lattosio monoidrato e sodio I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.

Interazioni

Combinazioni controindicate Ciclosporina La somministrazione concomitante di ROSUMIBE e ciclosporina è controindicata a causa della rosuvastatina (vedere paragrafo 4.3).
Durante il trattamento concomitante con rosuvastatina e ciclosporina, i valori dell’AUC della rosuvastatina sono stati in media 7 volte più alti di quelli osservati nei volontari sani (vedere Tabella 1).
La somministrazione concomitante non ha influenzato le concentrazioni plasmatiche di ciclosporina.
In uno studio su otto pazienti post-trapianto renale con clearance della creatinina > 50 ml/min trattati con una dose stabile di ciclosporina, una dose singola di 10 mg di ezetimibe ha determinato un aumento di 3,4 volte (intervallo 2,3 - 7,9 volte) della l’AUC media per l’ezetimibe totale rispetto ad una popolazione sana di controllo, trattata con ezetimibe da solo, da un altro studio (n = 17).
In uno studio diverso, un paziente sottoposto a trapianto renale con grave insufficienza renale che stava ricevendo ciclosporina e molteplici altri farmaci, ha dimostrato un'esposizione 12 volte maggiore all'ezetimibe totale rispetto ai controlli concomitanti che ricevevano ezetimibe da solo.
In uno studio crossover a 2 periodi condotto su 12 soggetti sani, la somministrazione giornaliera di 20 mg di ezetimibe per 8 giorni con una dose singola da 100 mg di ciclosporina al giorno 7 ha determinato un aumento medio del 15% dell’AUC della ciclosporina (intervallo di diminuzione del 10% a 51 aumento percentuale) rispetto ad una dose singola da 100 mg di ciclosporina da sola.
Non è stato condotto uno studio controllato sull’effetto della co-somministrazione di ezetimibe sull’esposizione alla ciclosporina in pazienti con trapianto renale.
Gemfibrozil e altri prodotti ipolipemizzanti La dose di rosuvastatina da 40 mg è controindicata in caso di uso concomitante di un fibrato (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Combinazioni non raccomandate Gemfibrozil e altri prodotti ipolipemizzanti Nei pazienti che ricevono fenofibrato ed ezetimibe, i medici devono essere consapevoli del possibile rischio di colelitiasi e di malattie della colecisti (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).
Se si sospetta colelitiasi in un paziente che riceve ezetimibe e fenofibrato, sono indicati esami della colecisti e questa terapia deve essere interrotta (vedere paragrafo 4.8).
La somministrazione concomitante di fenofibrato o gemfibrozil ha aumentato modestamente le concentrazioni totali di ezetimibe (rispettivamente di circa 1,5 e 1,7 volte).
La co-somministrazione di ezetimibe con altri fibrati non è stata studiata.
I fibrati possono aumentare l’escrezione di colesterolo nella bile, portando alla colelitiasi.
Negli studi sugli animali, l’ezetimibe ha talvolta aumentato il colesterolo nella bile della colecisti, ma non in tutte le specie (vedere paragrafo 5.3).
Non può essere escluso un rischio litogenico associato all’uso terapeutico di ezetimibe.
L'uso concomitante di rosuvastatina e gemfibrozil ha comportato un aumento di 2 volte della Cmax e dell'AUC della rosuvastatina (vedere paragrafo 4.4).
Sulla base dei dati provenienti da studi di interazione specifici non si prevede alcuna interazione farmacocinetica rilevante con il fenofibrato, tuttavia può verificarsi un'interazione farmacodinamica.
Gemfibrozil, fenofibrato, altri fibrati e dosi ipolipemizzanti (> o uguali a 1 g/die) di niacina (acido nicotinico) aumentano il rischio di miopatia se somministrati in concomitanza con inibitori della HMG-CoA reduttasi, probabilmente perché possono produrre miopatia se somministrati da soli.
Inibitori della proteasi Sebbene l’esatto meccanismo di interazione sia sconosciuto, l’uso concomitante di inibitori della proteasi può aumentare fortemente l’esposizione alla rosuvastatina (vedere Tabella 1).
In uno studio di farmacocinetica, la co-somministrazione di 10 mg di rosuvastatina e di un prodotto di associazione di 2 inibitori della proteasi (300 mg di atazanavir/100 mg di ritonavir) in volontari sani è stato associato ad un aumento rispettivamente di circa 3 e 7 volte dell'AUC e della Cmax della rosuvastatina.
L’uso concomitante di rosuvastatina e di alcune associazioni di inibitori della proteasi può essere preso in considerazione dopo un’attenta considerazione degli aggiustamenti della dose di rosuvastatina basati sull’aumento atteso dell’esposizione a rosuvastatina (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 4.5 Tabella 1).
Inibitori della proteina di trasporto La rosuvastatina è un substrato per alcune proteine di trasporto incluso il trasportatore dell'uptake epatico OATP1B1 e il trasportatore dell'efflusso BCRP.
La somministrazione concomitante di rosuvastatina compresse con medicinali che sono inibitori di queste proteine trasportatrici può causare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di rosuvastatina e un aumentato rischio di miopatia (vedere paragrafi 4.2, 4.4, e Tabella 1 al 4.5).
Acido fusidico Non sono stati condotti studi di interazione con rosuvastatina e acido fusidico.
Il rischio di miopatia inclusa la rabdomiolisi può essere aumentato dalla somministrazione concomitante di acido fusidico sistemico e statine.
Il meccanismo di questa interazione (se sia farmacodinamico o farmacocinetico, o entrambi) è ancora sconosciuto.
Sono stati segnalati casi di rabdomiolisi (inclusi alcuni decessi) in pazienti trattati con questa combinazione.
Se è necessario il trattamento con acido fusidico sistemico, il trattamento con rosuvastatina deve essere sospeso per tutta la durata del trattamento con acido fusidico.
Vedi anche la sezione 4.4.
Altre interazioni Enzimi del citocromo P450 I risultati da studi in vitro e in vivo dimostrano che la rosuvastatina non è né un inibitore né un induttore degli isoenzimi del citocromo P450.
Inoltre, la rosuvastatina non è un buon substrato di questi isoenzimi.
Pertanto, non sono attese interazioni tra farmaci derivanti dal metabolismo mediato dal citocromo P450.
Non sono state osservate interazioni clinicamente rilevanti tra rosuvastatina e fluconazolo (un inibitore di CYP2C9 e CYP3A4) o ketoconazolo (un inibitore di CYP2A6 e CYP3A4).
In studi preclinici, è stato dimostrato che ezetimibe non induce gli enzimi del citocromo P450 coinvolti nel metabolismo dei farmaci.
Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche clinicamente significative fra l’ezetimibe ed i farmaci soggetti a metabolismo da parte dei citocromi P450 1A2, 2D6, 2C8, 2C9 e 3A4, o N-acetiltransferasi.
Antiacidi La somministrazione concomitante di antiacidi ha ridotto la velocità di assorbimento di ezetimibe, ma non ha avuto alcun effetto sulla biodisponibilità di ezetimibe.
Questa diminuzione del tasso di assorbimento non è considerata clinicamente significativa.
La somministrazione simultanea di rosuvastatina con una sospensione di antiacidi contenente idrossido di alluminio e magnesio ha determinato una diminuzione della concentrazione plasmatica di rosuvastatina di circa il 50%.
Questo effetto è stato mitigato quando l’antiacido è stato somministrato 2 ore dopo la rosuvastatina.
La rilevanza clinica di questa interazione non è stata studiata.
Colestiramina La somministrazione concomitante di colestiramina ha diminuito l’area media sotto la curva (AUC) dell’ezetimibe totale (ezetimibe + ezetimibe glucuronide) di circa il 55%.
La riduzione incrementale del colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-C) dovuta all’aggiunta di ezetimibe alla colestiramina può essere ridotta da questa interazione (vedere paragrafo 4.2).
Anticoagulanti, antagonisti della vitamina K La somministrazione concomitante di ezetimibe (10 mg una volta al giorno) non ha avuto effetti significativi sulla biodisponibilità del warfarin e sul tempo di protrombina in uno studio condotto su 12 maschi adulti sani.
Tuttavia, vi sono state segnalazioni post-marketing di aumento dell'INR in pazienti che avevano aggiunto ezetimibe a warfarin o fluindione.
Se ROSUMIBE viene aggiunto al warfarin, a un altro anticoagulante cumarinico o al fluindione, l'INR deve essere adeguatamente monitorato (vedere paragrafo 4.4).
Come con altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, l’inizio del trattamento o l’aumento della dose di rosuvastatina in pazienti trattati contemporaneamente con antagonisti della vitamina K (ad esempio warfarin o un altro anticoagulante cumarinico) può comportare un aumento dell’INR.
La sospensione o la riduzione della dose di rosuvastatina può comportare una diminuzione dell’INR.
In tali situazioni è auspicabile un monitoraggio appropriato dell’INR.
Ticagrelor Ticagrelor potrebbe influenzare l'escrezione renale di rosuvastatina, aumentando il rischio di accumulo di rosuvastatina.
Sebbene l’esatto meccanismo non sia noto, in alcuni casi, l’uso concomitante di ticagrelor e rosuvastatina ha portato ad una diminuzione della funzionalità renale, ad un aumento dei livelli di CPK e a rabdomiolisi.
Eritromicina L’uso concomitante di rosuvastatina e di eritromicina ha causato una diminuzione dell’AUC0-t del 20% e una diminuzione della Cmax del 30% di rosuvastatina.
Tale interazione sembra essere causata dall’aumento della motilità intestinale provocata dall’eritromicina.
Contraccettivi orali/terapia ormonale sostitutiva L’uso concomitante di rosuvastatina e di contraccettivi orali ha causato un aumento dell’AUC di etinil-estradiolo e di norgestrel rispettivamente del 26% e 34%.
Tale aumento dei livelli plasmatici deve essere tenuto in considerazione nella scelta delle dosi di contraccettivo orale.
Non sono disponibili dati di farmacocinetica in pazienti che assumono contemporaneamente rosuvastatina e farmaci per la terapia ormonale sostitutiva e pertanto un effetto simile non può essere escluso.
Tuttavia, negli studi clinici tale combinazione è stata ampiamente usata nelle donne ed è risultata ben tollerata.
In studi clinici di interazione, l’ezetimibe non ha prodotto effetti sulla farmacocinetica dei contraccettivi orali (etinilestradiolo e levonorgestrel).
Statine Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche clinicamente significative quando ezetimibe è stato co- somministrato con atorvastatina, simvastatina, pravastatina, lovastatina, fluvastatina o rosuvastatina.
Altri farmaci Sulla base di dati ottenuti da studi specifici di interazione, non sono attese interazioni clinicamente rilevanti tra rosuvastatina e digossina.
In studi clinici di interazione, ezetimibe non ha avuto effetti sulla farmacocinetica di dapsone, destrometorfano, digossina, glipizide, tolbutamide o midazolam nel corso della somministrazione concomitante.
La cimetidina, in somministrazione concomitante con ezetimibe, non ha avuto effetto sulla biodisponibilità di ezetimibe.
Ezetimibe/rosuvastatina L’uso concomitante di 10 mg di rosuvastatina e 10 mg di ezetimibe ha determinato un aumento di 1,2 volte dell’AUC di rosuvastatina nei soggetti ipercolesterolemici (Tabella 1).
Non si può escludere un’interazione farmacodinamica, in termini di effetti avversi, tra rosuvastatina ed ezetimibe (vedere paragrafo 4.4).
Interazioni che richiedono aggiustamenti della dose di rosuvastatina (vedere anche Tabella 1) Quando è necessario somministrare rosuvastatina con altri medicinali noti per aumentare l'esposizione a rosuvastatina, la dose deve essere aggiustata.
Iniziare con una dose giornaliera da 5 mg di rosuvastatina se l’aumento previsto dell'esposizione (AUC) è di circa 2 volte o superiore.
La dose massima giornaliera deve essere regolata in modo che l'esposizione di rosuvastatina attesa non ecceda quella di 40 mg di dose giornaliera di rosuvastatina assunta senza medicinali interagenti, ad esempio, una dose di 20 mg di rosuvastatina con gemfibrozil (aumento di 1,9 volte), e una dose di 10 mg di rosuvastatina con la combinazione di atazanavir/ritonavir (aumento di 3,1 volte).
Se si osserva che un medicinale aumenta l'AUC di rosuvastatina meno di 2 volte, la dose iniziale non deve essere diminuita, ma si deve fare attenzione se si aumenta la dose di rosuvastatina sopra 20 mg.
Tabella 1: Effetto della co-somministrazione di medicinali sull’esposizione di rosuvastatina (AUC, in ordine decrescente di grandezza) da studi clinici pubblicati
Regime di dosaggio del farmaco interagente Regime di dosaggio di rosuvastatina Modifica nell’AUC* di Rosuvastatina
Sofosbuvir/velpatasvir/voxilaprevir (400 mg-100 mg- 100 mg) + Voxilaprevir (100 mg) una volta al giorno per 15 giorni 10 mg dose singola 7.4-volte ↑
Ciclosporina da 75 mg a 200 mg BID, 6 mesi 10 mg OD, 10 giorni 7.1 - volte ↑
Darolutamide 600 mg BID, 5 giorni 5 mg, dose singola 5.2-volte ↑
Regorafenib 160 mg, OD, 14 giorni 5 mg, dose singola 3.8-volte ↑
Atazanavir 300 mg/ritonavir 100 mg OD, 8 giorni 10 mg, dose singola 3.1 - volte
Velpatasvir 100 mg OD 10 mg, dose singola 2.7-volte ↑
Ombitasvir 25 mg/paritaprevir 150 mg/ Ritonavir 100 mg OD/ dasabuvir 400 mg BID, 14 giorni 5 mg, dose singola 2.6-volte ↑
Teriflunomide Non disponibile 2.5-volte ↑
Grazoprevir 200 mg/elbasvir 50 mg OD, 11 giorni 10 mg, dose singola 2.3-volte ↑
Glecaprevir 400 mg/pibrentasvir 120 mg OD, 7 giorni 5 mg OD, 7 giorni 2.2-volte ↑
Lopinavir 400 mg/ritonavir 100 mg BID, 17 giorni 20 mg OD, 7 giorni 2.1 - volte ↑
Capmatinib 400mg BID 10 mg, dose singola 2.1 - volte ↑
Clopidogrel 300 mg di carico, seguito da 75 mg a 24 ore 20 mg, dose singola 2 - volte ↑
Fostamatnib 100 mg due volte al giorno 20 mg, dose singola 2.0-volte ↑
Aumento dell’AUC di rosuvastatina inferiore a 2 volte
Febuxostat 120mg OD 10 mg, single dose 1.9-fold ↑
Gemfibrozil 600 mg BID, 7 giorni 80 mg, dose singola 1.9 - volte ↑
Eltrombopag 75 mg OD, 5 giorni 10 mg, dose singola 1.6 - volte ↑
Darunavir 600 mg/ritonavir 100 mg BID, 7 giorni 10 mg OD, 7 giorni 1.5 - volte ↑
Tipranavir 500 mg/ritonavir 200 mg BID, 11 giorni 10 mg, dose singola 1.4- volte ↑
Dronedarone 400 mg BID Non disponibile 1.4- volte ↑
Itraconazolo 200 mg OD, 5 giorni 10 mg, dose singola 1.4- volte ↑**
Ezetimibe 10 mg OD, 14 giorni 10 mg, OD, 14 giorni 1.2-volte ↑**
Diminuzione dell'AUC della rosuvastatina
Eritromicina 500 mg QID, 7 giorni 80 mg, dose singola 20% ↓
Baicalina 50 mg TID, 14 giorni 20 mg, dose singola 47% ↓
* I dati forniti come cambiamento x-volte rappresentano un semplice rapporto tra co-somministrazione e somministrazione di rosuvastatina da sola.
I dati forniti come variazione % rappresentano la % di differenza rispetto alla sola rosuvastatina.
L'aumento è indicato come “↑”, nessuna variazione come “↔”, la diminuzione con “↓”.
** Diversi studi di interazione sono stati effettuati a differenti dosaggi di rosuvastatina, la tabella mostra il rapporto più significativo AUC= area sotto la curva; OD = una volta al giorno; BID = due volte al giorno; TID = tre volte al giorno; QID = quattro volte al giorno.
I seguenti prodotti medicinali/combinazioni non hanno avuto un effetto clinicamente significativo sul rapporto AUC di rosuvastatina in co-somministrazione: Aleglitazar 0,3 mg somministrazione per 7 giorni; fenofibrato 67 mg 7 giorni dose TID; fluconazolo 200 mg 11 giorni di dosaggio OD; fosamprenavir 700 mg/ritonavir 100 mg 8 giorni somministrazione BID; ketoconazolo 200 mg 7 giorni somministrazione BID; rifampicina 450 mg 7 giorni OD; silimarina 140 mg 5 giorni TID.
Popolazione pediatrica Studi di interazione sono stati effettuati solo negli adulti

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse al farmaco precedentemente riportate con 1 dei singoli componenti (ezetimibe o rosuvastatina) possono essere potenziali effetti indesiderati con ROSUMIBE.
Negli studi clinici della durata massima di 112 settimane, ezetimibe 10 mg al giorno è stato somministrato da solo a 2.396 pazienti, con una statina a 11.308 pazienti o con fenofibrato a 185 pazienti.
Le reazioni avverse sono state generalmente lievi e transitorie.
L'incidenza complessiva degli effetti collaterali è stata simile tra ezetimibe e placebo.
Allo stesso modo, il tasso di interruzione dovuto a esperienze avverse è stato paragonabile tra ezetimibe e placebo.
Le seguenti reazioni avverse sono state osservate nei pazienti trattati con ezetimibe (n = 2.396) e con un'incidenza maggiore rispetto al placebo (n = 1.159) o nei pazienti trattati con ezetimibe co-somministrato con una statina (n = 11.308) e con un'incidenza maggiore rispetto alla statina somministrata da sola (n = 9.361).
Le reazioni avverse post-marketing derivano da segnalazioni contenenti ezetimibe somministrato da solo o con una statina.
Le reazioni avverse osservate negli studi clinici con ezetimibe (in monoterapia o in co- somministrazione con una statina) o con ezetimibe riportati nell'uso post-marketing somministrato da solo o con una statina sono elencate nella tabella seguente.
Queste reazioni sono presentate secondo la classificazione per sistemi e organi e per frequenza.
Gli eventi avversi osservati con rosuvastatina sono generalmente lievi e transitori.
Negli studi clinici controllati, meno del 4% dei pazienti trattati con rosuvastatina hanno interrotto il trattamento a causa di eventi avversi.
Secondo i dati disponibili, negli studi clinici 1.200 pazienti hanno assunto la combinazione rosuvastatina ed ezetimibe.
Come riportato nella letteratura pubblicata, gli eventi avversi comuni più frequenti legati al trattamento combinato rosuvastatina + ezetimibe nei pazienti ipercolesterolemici sono aumento delle transaminasi epatiche, problemi gastrointestinali e dolore muscolare.
Questi sono gli effetti indesiderati noti dei principi attivi.
Tuttavia, non si può escludere un’interazione farmacodinamica, in termini di effetti avversi, tra rosuvastatina ed ezetimibe (vedere paragrafo 5.2).
Tabella delle reazioni avverse Le frequenze delle reazioni avverse sono classificate secondo la seguente convenzione: Molto comune (≥ 1/10); comune (da ≥ 1/100 a < 1/10); non comune (da ≥ 1/1.000 a < 1/100); raro (da ≥ 1/10.000 a < 1/1.000), molto rara (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi MedDRA Frequenza Effetto indesiderato
Disordini del sistema emolinfopoietico rara trombocitopenia²
non nota trombocitopenia5
Disordini del sistema immunitario rara reazioni di ipersensibilità incluso angioedema ²
non nota ipersensibilità (inclusi rash, orticaria, anafilassi e angioedema)5
Disturbi endocrini comune diabete mellito1,2
Disturbi del metabolismo e della nutrizione non comune diminuzione dell’appetito³
Disturbi psichiatrici non nota depressione2,5
Disordini del sistema nervoso comune mal di testa2,4, capogiri²
non comune parestesia4
molto rara polineuropatia², perdita di memoria²
non nota neuropatia periferica², disturbi del sonno (inclusi insonnia e incubi)², miastenia grave, capogiri5, parestesia5
Disturbi dell’occhio non nota miastenia oculare
Disturbi vascolari non comune vampate di calore³, ipertensione³
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche non comune tosse³
non nota tosse², dispnea2,5
Disordini gastrointestinali comune constipazione², nausea², dolore addominale2,3, diarrea³, flatulenza³
non comune dispepsia³, malattia da reflusso gastroesofageo³, nausea³, bocca secca4, gastrite4
rara pancreatite²
non nota diarrea², pancreatite5, constipazione5
Patologie epatobiliari rara aumento delle transaminasi epatiche²
molto rara ittero², epatite²
non nota epatite5, colelitiasi5, colecistite5
Patologie della pelle e del tessuto sottocutaneo non comune prurito2,4, Eruzione cutanea2,4, orticaria2,4
non nota Sindrome di Stevens-Johnson², eritema multiforme5, reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS)
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo comune mialgia2,4
non comune artralgia³, spasmi muscolari³, dolore al collo³, mal di schiena4, debolezza muscolare4, dolore alle estremità4
rara miopatia (inclusa miosite)², rabdomiolisi² sindrome simile al lupus, rottura muscolare
molto rara artralgia²
non nota miopatia necrotizzante immunomediata², disturbi tendinei (talvolta complicati da rottura²), mialgia5, miopatia/rabdomiolisi5 (vedere paragrafo 4.4)
Patologie renali e urinarie molto rara ematuria²
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella molto rara ginecomastia²
Investigazioni comune aumento delle ALT e/o AST 4
non comune aumento delle ALT e/o AST ³, aumento della CPK nel sangue ³, aumento della gamma- glutamiltransferasi³, test di funzionalità epatica anormale ³
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione comune astenia², fatica³
non comune dolore toracico³, dolore³, astenia4, edema periferico4
non nota edema², astenia5
¹ La frequenza dipenderà dalla presenza o dall’assenza di fattori di rischio (glicemia a digiuno ≥ 5,6 mmol/L, BMI>30kg/m², aumento dei trigliceridi, storia di ipertensione) - per la rosuvastatina.
² Il profilo della reazione avversa per la rosuvastatina basato sui dati ricavati dagli studi clinici e l’esperienza post-marketing.
³ Ezetimibe in monoterapia.
Reazioni avverse osservate in pazienti trattati con ezetimibe (N=2396) e con un’incidenza maggiore del placebo (N=1159).
4 Ezetimibe co-somministrata con una statina.
Reazioni avverse osservate in pazienti con ezetimibe cosomministrata con una statina (N=11308) e con un’incidenza maggiore della statina somministrata da sola (N=9361).
5 Reazioni avverse addizionali dell’ezetimibe, riportate nell’esperienza post-marketing (con o senza statine).
Come con altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, l’incidenza delle reazioni avverse al farmaco tende a essere dose-dipendente.
Effetti renali In pazienti trattati con rosuvastatina è stata osservata proteinuria, rilevata mediante test con stick reattivo e per lo più di origine tubulare.
Variazioni delle proteine urinarie da nessuna o tracce a ++ o più sono state osservate in < 1% dei pazienti in qualche momento durante il trattamento con 10 e 20 mg e in circa il 3% dei pazienti trattati con 40 mg.
Con la dose da 20 mg è stato osservato un lieve aumento dello spostamento (da nessuno o traccia a +).
Nella maggior parte dei casi, la proteinuria diminuisce o scompare spontaneamente continuando la terapia.
La revisione dei dati provenienti dagli studi clinici e dall’esperienza post-marketing fino ad oggi non ha identificato un’associazione causale tra proteinuria e malattia renale acuta o progressiva.
Ematuria è stata osservata in pazienti trattati con rosuvastatina e i dati degli studi clinici mostrano che l’incidenza è bassa.
Effetti sul muscolo scheletrico Effetti sul muscolo scheletrico, ad es.
mialgia, miopatia (inclusa miosite) e, raramente, rabdomiolisi con e senza insufficienza renale acuta sono state segnalate in pazienti trattati con rosuvastatina con tutte le dosi e in particolare con dosi > 20 mg.
È stato osservato un aumento dose-correlato dei livelli di CK nei pazienti che assumevano rosuvastatina; la maggior parte dei casi era lieve, asintomatica e transitoria.
Se i livelli di CK sono elevati (> 5 x ULN), il trattamento deve essere interrotto (vedere paragrafo 4.4).
Effetti sul fegato Come con altri inibitori della HMG-CoA reduttasi, in un piccolo numero di pazienti trattati con rosuvastatina è stato osservato un aumento dose-correlato delle transaminasi; la maggior parte dei casi era lieve, asintomatica e transitoria.
La percentuale di segnalazioni di rabdomiolisi, eventi renali gravi ed eventi epatici gravi (consistenti principalmente in aumento delle transaminasi epatiche) è più elevata con la dose di 40 mg.
Con alcune statine sono stati segnalati i seguenti eventi avversi: - Disfunzione sessuale; - Casi eccezionali di malattia polmonare interstiziale, soprattutto con terapia a lungo termine (vedere paragrafo 4.4).
Valori di laboratorio Negli studi clinici controllati in monoterapia, l’incidenza di aumenti clinicamente importanti delle transaminasi sieriche (ALT e/o AST ≥ 3 x ULN, consecutivi) è stata simile tra ezetimibe (0,5%) e placebo (0,3%).
Negli studi di co-somministrazione, l’incidenza è stata dell’1,3% per i pazienti trattati con ezetimibe in co-somministrazione con una statina e dello 0,4% per i pazienti trattati con una sola statina.
Questi aumenti sono stati generalmente asintomatici, non associati a colestasi e sono tornati ai valori basali dopo l’interruzione della terapia o con la prosecuzione del trattamento (vedere paragrafo 4.4).
Negli studi clinici, CPK > 10 x ULN è stato riportato per 4 pazienti su 1.674 (0,2%) a cui è stato somministrato ezetimibe da solo rispetto a 1 paziente su 786 (0,1%) a cui è stato somministrato placebo e per 1 paziente su 917 (0,1%) a cui è stato somministrato ezetimibe insieme a una statina rispetto a 4 pazienti su 929 (0,4%) a cui è stata somministrata una statina da sola.
Non è stato osservato un eccesso di miopatia o rabdomiolisi associata a ezetimibe rispetto al gruppo di controllo (placebo o statina da sola) (vedere paragrafo 4.4).
Ezetimibe co-somministrato con fenofibrato Patologie gastrointestinali: dolore addominale (comune).
In uno studio clinico multicentrico, in doppio cieco, controllato con placebo, condotto su pazienti con iperlipidemia mista, 625 pazienti sono stati trattati fino a 12 settimane e 576 pazienti fino a 1 anno.
In questo studio, 172 pazienti trattati con ezetimibe e fenofibrato hanno completato 12 settimane di terapia, e 230 pazienti trattati con ezetimibe e fenofibrato (inclusi 109 che hanno ricevuto ezetimibe da solo per le prime 12 settimane) hanno completato 1 anno di terapia.
Questo studio non è stato progettato per confrontare i gruppi di trattamento per eventi poco frequenti.
I tassi di incidenza (IC al 95%) per aumenti clinicamente importanti (> 3 X ULN, consecutivi) delle transaminasi sieriche sono stati rispettivamente del 4,5% (1.9, 8.8) e del 2,7% (1.2, 5.4) per fenofibrato in monoterapia e ezetimibe co-somministrato con fenofibrato, aggiustato per l'esposizione al trattamento.
I tassi di incidenza corrispondenti per la colecistectomia sono stati 0,6% (0.0, 3.1) e 1,7% (0.6, 4.0) rispettivamente per fenofibrato in monoterapia e per Ezetimibe co-somministrato con fenofibrato (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Popolazione Pediatrica La sicurezza e l’efficacia di ROSUMIBE nei bambini al sotto dei 18 anni non è stata ancora stabilita (vedere paragrafo 5.1).
Rosuvastatina Aumenti della creatina chinasi > 10xULN e sintomi muscolari dopo l'esercizio o una maggiore attività fisica sono stati osservati più frequentemente in uno studio clinico di 52 settimane di bambini e adolescenti rispetto agli adulti.
Per altri versi, il profilo di sicurezza della rosuvastatina è risultata simile nei bambini e negli adolescenti rispetto agli adulti.
Ezetimibe In uno studio effettuato in pazienti pediatrici (da 6 a 10 anni di età) con ipercolesterolemia familiare eterozigote o non familiare (n = 138), aumenti dei valori delle ALT e/o AST (≥3 X LSN, consecutivi) sono stati osservati nell’1,1% (1 paziente) dei pazienti del gruppo ezetimibe rispetto allo 0% dei pazienti del gruppo placebo.
Non ci sono stati aumenti dei valori di CPK (≥10 X LSN).
Non sono stati riportati casi di miopatia.
In uno studio separato effettuato in pazienti adolescenti (da 10 a 17 anni di età) con ipercolesterolemia familiare eterozigote (n = 248), aumenti dei valori delle ALT e/o AST (≥ 3 X LSN, consecutivi) sono stati osservati nel 3% dei pazienti (4 pazienti) del gruppo ezetimibe/simvastatina rispetto al 2% dei pazienti (2 pazienti) del gruppo simvastatina in monoterapia; le percentuali relative agli aumenti dei valori di CPK (≥ 10 X LSN) sono state rispettivamente del 2% (2 pazienti) e dello 0%.
Non sono stati riportati casi di miopatia.
Questi studi non sono adatti per confrontare reazioni avverse al medicinale rare.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

ROSUMIBE è controindicato durante la gravidanza e l’allattamento (vedere paragrafo 4.3).
Le donne in età fertile devono adottare idonee misure contraccettive.
Gravidanza Non sono disponibili dati clinici sull’uso di ezetimibe durante la gravidanza.
Gli studi sugli animali sull’uso di ezetimibe in monoterapia non hanno mostrato evidenza di effetti dannosi diretti o indiretti sulla gravidanza, sullo sviluppo embriofetale, sul parto o sullo sviluppo postnatale (vedere paragrafo 5.3).
Poiché il colesterolo e altri prodotti della biosintesi del colesterolo sono essenziali per lo sviluppo del feto, il potenziale rischio derivante dall’inibizione dell’HMG-CoA reduttasi supera il vantaggio del trattamento durante la gravidanza.
Gli studi sugli animali forniscono prove limitate di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Se una paziente inizia una gravidanza durante l’uso di ROSUMIBE, il trattamento deve essere interrotto immediatamente.
Allattamento Studi sui ratti hanno dimostrato che l’ezetimibe viene secreto nel latte materno.
Non è noto se l’ezetimibe venga secreto nel latte materno umano.
La rosuvastatina viene escreta nel latte dei ratti.
Non ci sono dati riguardo all’escrezione nel latte nell’uomo (vedere paragrafo 4.3).
Fertilità Non sono disponibili dati provenienti da studi clinici sugli effetti di ezetimibe o rosuvastatina sulla fertilità umana.
Ezetimibe non ha avuto effetti sulla fertilità dei ratti maschi o femmine, la rosuvastatina a dosi più elevate ha mostrato tossicità testicolare nelle scimmie e nei cani (vedere paragrafo 5.3).

Conservazione

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.