ROPIVACAINA CL ALT 5SAC 200ML

517,47 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: ROPIVACAINA CLORIDRATO MONOIDRATO
  • ATC: N01BB09
  • Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 20/04/2020

Ropivacaina cloridrato Altan Pharma 2 mg/ml è indicata negli adulti e negli adolescenti sopra i 12 anni nel trattamento del dolore acuto per: infusione epidurale continua o somministrazione in bolo intermittente - per dolore post-operatorio e nell’analgesia del parto. - blocchi del campo chirurgico. - blocco continuo dei nervi periferici per infusione continua o per iniezioni in bolo intermittenti, per esempio per il trattamento del dolore post-operatorio. Negli infanti da 1 anno e nei bambini fino a 12 anni inclusi per (peri- e post-operatorio): - blocco singolo e continuo dei nervi periferici. Nei neonati, negli infanti e nei bambini fino a 12 anni compresi per (peri- e post-operatorio): - blocco epidurale caudale. - infusione epidurale continua.
Ropivacaina cloridrato Altan Pharma 2 mg/ml soluzione per infusione 1 ml di soluzione per infusione contiene ropivacaina cloridrato monoidrato equivalente a 2 mg di ropivacaina cloridrato. Ogni sacca da 100 o 200 ml contiene ropivacaina cloridrato monoidrato equivalente a 200 mg e 400 mg di ropivacaina cloridrato. Eccipienti con effetti noti: Ropivacaina cloridrato Altan Pharma 2 mg/ml soluzione per infusione: Ciascuna sacca da 100 ml contiene 14,5 mmol (334 mg) di sodio. Ciascuna sacca da 200 ml contiene 29 mmol (669 mg) di sodio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità alla ropivacaina o verso altri anestetici locali di tipo amidico o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Bisogna tenere in considerazione le controindicazioni tipiche dell’anestesia epidurale, indipendentemente dall’anestetico locale usato.
Anestesia endovenosa regionale.
Anestesia paracervicale ostetrica.
Ipovolemia.

Posologia

Ropivacaina cloridrato Altan Pharma deve essere utilizzata solo da medici esperti in anestesia regionale o sotto la loro supervisione.
Posologia Adulti e adolescenti sopra i 12 anni di età: La tabella seguente è una guida ai dosaggi consigliati nei più comuni tipi di blocco.
La dose da utilizzare deve essere la più bassa richiesta per ottenere un blocco efficace.
La dose da somministrare deve essere scelta basandosi sull’esperienza del medico e sulla conoscenza dello stato clinico del paziente.
Tabella 1 Adulti e adolescenti sopra i 12 anni di età
  Conc. Volume Dose Inizio attività Durata
mg/ml ml mg minuti ore
TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO
Somministrazione epidurale lombare     
Infusione continua, per es.
doglie
2,0 6-10 ml/h 12-20 mg/h n/a n/a
Trattamento del dolore postoperatorio 2,0 6-14 ml/h 12-28 mg/h n/a n/a
Somministrazione epidurale toracica     
Infusione continua (trattamento del dolore post-operatorio) 2,0 6-14 ml/h 12-28 mg/h n/a n/a
Blocco del campo chirurgico     
Infusione continua o iniezione intermittente (es.: trattamento del dolore post-operatorio) 2,0 5-10 ml/h 10-20 mg/h n/a n/a
Le dosi riportate in tabella sono quelle ritenute necessarie per produrre un adeguato blocco e devono essere considerate come guida per l’uso negli adulti.
Possono tuttavia manifestarsi variazioni individuali relativamente ai tempi di inizio attività e durata.
Nella colonna “dose” sono riportati gli intervalli di dose mediamente necessari.
Testi di riferimento dovrebbero essere consultati sia riguardo agli aspetti che influiscono sulle tecniche specifiche di blocco, sia riguardo alle esigenze individuali del paziente.
In generale, l’anestesia chirurgica (per es.
per somministrazione epidurale) richiede l’uso di concentrazioni e dosaggi più elevati.
Si raccomanda l’utilizzo della formulazione 10 mg/ml per anestesie epidurali in interventi chirurgici ove sia richiesto un blocco motorio completo.
Sono consigliati concentrazioni e dosaggi più bassi per l’analgesia (per es.
per somministrazione epidurale per il trattamento del dolore acuto).
Danno renale La modificazione della dose non è normalmente richiesta nei pazienti con funzionalità renale compromessa quando vengono utilizzate dosi singole o trattamenti a breve termine (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Compromissione epatica La ropivacaina cloridrato viene metabolizzata nel fegato e deve essere usata con cautela in pazienti con gravi patologie epatiche.
Possono essere richieste dosi ripetute ridotte a causa dell'eliminazione ritardata (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Modo di somministrazione Uso perineurale ed epidurale.
Per evitare l’iniezione intravascolare si raccomanda una accurata aspirazione prima e durante l’iniezione.
Quando deve essere iniettata una dose elevata si raccomanda di effettuare una dose test di 3-5 ml di lidocaina con adrenalina (epinefrina) (lidocaina 2% con adrenalina (epinefrina 1:200.000).
Un’iniezione intravascolare accidentale può essere riconosciuta dal temporaneo aumento della frequenza cardiaca, mentre un’iniezione accidentale intratecale può essere riconosciuta dai segni di blocco spinale.
L’aspirazione deve essere eseguita prima e durante la somministrazione della dose principale, che deve essere iniettata lentamente o a dosi frazionate, alla velocità di 25-50 mg/minuto, tenendo sotto stretta osservazione i parametri vitali del paziente e mantenendo il contatto verbale.
Se si manifestassero sintomi di tossicità la somministrazione deve essere immediatamente interrotta.
Quando si effettuano blocchi prolungati, sia mediante infusione epidurale continua, sia per somministrazione in boli ripetuti, deve essere considerato il possibile rischio di raggiungere concentrazioni plasmatiche tossiche o di indurre danno neuronale a livello locale.
Dosi cumulative fino a 675 mg di ropivacaina somministrate nell’arco di 24 ore per anestesia chirurgica e analgesia nel periodo post-operatorio sono state ben tollerate negli adulti, così come infusioni epidurali continue fino a 28 mg/h per 72 ore nel periodo post-operatorio.
In un numero limitato di pazienti sono state somministrate dosi più alte fino a 800 mg/die con un numero relativamente basso di reazioni avverse.
Per il trattamento del dolore post-operatorio si raccomanda la seguente tecnica: a meno che non sia già stato indotto prima dell’intervento, si effettua un blocco epidurale con una concentrazione di 7,5 mg/ml somministrata mediante catetere epidurale.
L’analgesia viene quindi mantenuta con infusione di Ropivacaina cloridrato Altan Pharma 2 mg/ml.
Nella maggior parte dei casi di dolore post-operatorio da moderato a grave l’infusione di 6-14 ml (12-28 mg) per ora mantiene un’analgesia adeguata, soltanto con un blocco motorio lieve e non progressivo.
La durata massima del blocco epidurale è di 3 giorni.
In ogni caso, deve essere effettuato un attento monitoraggio dell’effetto analgesico al fine di rimuovere il catetere non appena l’intensità del dolore lo consenta.
Con questa tecnica si è osservata una significativa riduzione della necessità di utilizzare oppioidi.
In studi clinici, una infusione epidurale di ropivacaina 2 mg/ml da sola o miscelata con fentanil 1-4 mcg/ml è stata somministrata per il trattamento del dolore post-operatorio per un periodo fino a 72 ore.
La combinazione di ropivacaina e fentanil ha dato un miglioramento del sollievo dal dolore, ma ha causato effetti indesiderati oppioidi.
La combinazione di ropivacaina e fentanil è stata studiata solo per ropivacaina 2 mg/ml.
Quando si effettuano blocchi prolungati dei nervi periferici, sia attraverso infusione continua, sia attraverso iniezioni ripetute, deve essere valutato il rischio di raggiungere una concentrazione plasmatica tossica o di causare danni neuronali a livello locale.
Negli studi clinici effettuati, il blocco del nervo femorale è stato ottenuto con 300 mg di ropivacaina 7,5 mg/ml e il blocco interscalenico con 225 mg di ropivacaina 7,5 mg/ml, rispettivamente, prima dell’intervento chirurgico.
L’analgesia è stata poi mantenuta con ropivacaina 2 mg/ml.
Le velocità di infusione o le iniezioni intermittenti di 10-20 mg ogni ora per 48 ore hanno fornito una analgesia adeguata e sono state ben tollerate.
Nel parto cesareo non è documentato l’uso di ropivacaina a concentrazioni superiori a 7,5 mg/ml.
Prima della somministrazione, la soluzione deve essere controllata visivamente: da non utilizzare a meno che la soluzione non sia trasparente e incolore e il contenitore non sia danneggiato.
Esclusivamente monouso.
Popolazione pediatrica Tabella 2 Blocco epidurale: Pazienti pediatrici da 0 a 12 anni compresi
  Conc. Volume Dose
mg/ml ml/kg mg/kg
TRATTEMENTO DEL DOLORE ACUTO (peri- e post-operatorio)
Infusione epidurale continua.
In bambini con peso corporeo fino a 25 kg
   
Da 0 a 6 mesi.
Infusione fino a 72 ore
2,0 0,1 ml/kg/h 0,2 mg/kg/h
Da 6 a 12 mesi.
Infusione fino a 72 ore
2,0 0,2 ml/kg/h 0,4 mg/kg/h
Da 1 a 12 anni.
Infusione fino a 72 ore
2,0 0,2 ml/kg/h 0,4 mg/kg/h
La dose indicata in tabella deve essere considerata come guida per l’uso in pediatria.
Possono essere necessarie variazioni individuali.
In pazienti pediatrici con peso corporeo elevato è spesso necessaria una graduale riduzione del dosaggio che deve essere basata sul peso ideale.
Il volume per singolo blocco caudale epidurale ed il volume per le dosi in bolo epidurale non deve superare 25 ml per ogni paziente.
I testi di riferimento devono essere consultati sia riguardo agli aspetti che influiscono sulle tecniche specifiche di blocco, sia riguardo alle esigenze individuali del paziente.
L'uso di ropivacaina 7,5 mg/ml e 10 mg/ml può essere associato ad eventi tossici a livello sistemico e centrale nei bambini.
Per la somministrazione in questa popolazione sono più appropriate concentrazioni più basse (2 mg/ml).
Tabella 3 Blocchi dei nervi periferici: Infanti e bambini da 1 fino a 12 anni
  Concentrazione mg/ml Volume ml/kg Dose mg/kg
TRATTAMENTO DEL DOLOREACUTO (peri- e post-operatorio)   
Infusione continua per blocco dei nervi periferici in bambini da 1 a 12 anni.
Infusione fino a 72 ore
0,1-0,3 ml/kg/h 0,2-0,6 mg/kg/h 0,1-0,3 ml/kg/h
La dose indicata in tabella deve essere considerata come guida per l’uso in pediatria.
Possono essere necessarie variazioni individuali.
In pazienti pediatrici con peso corporeo elevato è spesso necessaria una graduale riduzione del dosaggio che deve essere basata sul peso ideale.
I testi di riferimento devono essere consultati sia riguardo agli aspetti che influiscono sulle tecniche specifiche di blocco, sia riguardo alle esigenze individuali del paziente.
Infanti e bambini da 1 fino a 12 anni: Le dosi per il blocco periferico negli infanti e nei bambini forniscono linee guida per l'uso in bambini senza malattie gravi.
Dosi più conservative ed un attento monitoraggio sono raccomandate per bambini con malattie gravi.
Infusioni continue per blocco dei nervi periferici sono raccomandate a 0,2-0,6 mg/kg/h (0,1-0,3 ml/kg/h) fino a 72 h.
Modo di somministrazione Uso perineurale ed epidurale Per evitare la somministrazione intravascolare si raccomanda una accurata aspirazione prima e durante l’iniezione.
I parametri vitali del paziente devono essere tenuti sotto stretta osservazione durante l’iniezione.
Se si manifestassero segni di tossicità, la somministrazione deve essere immediatamente interrotta.
Nella maggioranza dei pazienti, una singola iniezione epidurale caudale di ropivacaina 2 mg/ml al di sotto del livello T12 produce un’analgesia postoperatoria adeguata quando viene utilizzata una dose di 2 mg/kg in un volume di 1 ml/kg.
Il volume dell’iniezione epidurale caudale può essere adattato per raggiungere una diversa distribuzione del blocco sensoriale, come indicato nei testi di riferimento.
Nei bambini al di sopra dei 4 anni di età sono state valutate dosi fino a 3 mg/kg per una concentrazione di ropivacaina pari a 3 mg/ml.
Tuttavia, a questa concentrazione è associata un’elevata incidenza di blocco motorio.
È raccomandata una somministrazione graduale della dose calcolata di anestetico locale, qualunque sia la via di somministrazione.
L’uso di ropivacaina in bambini prematuri non è stato documentato.
Prima della somministrazione, la soluzione deve essere controllata visivamente: da non utilizzare a meno che la soluzione non sia trasparente e incolore e il contenitore non sia danneggiato.
Esclusivamente monouso.

Avvertenze e precauzioni

Le procedure di anestesia regionale devono essere sempre effettuate in aree adeguatamente attrezzate e da personale qualificato.
Inoltre devono essere a immediata disposizione gli strumenti e i farmaci necessari al monitoraggio e alla rianimazione d’emergenza.
I pazienti sottoposti a blocco maggiore devono essere in condizioni ottimali e avere un catetere endovenoso inserito prima della procedura di blocco.
L’anestesista responsabile deve adottare le adeguate precauzioni per evitare una iniezione intravascolare (vedere paragrafo 4.2 Posologia e modo di somministrazione), deve avere esperienza e conoscenze adeguate relativamente a diagnosi e trattamento degli effetti collaterali, alla tossicità sistemica e ad altre complicazioni (vedere paragrafi 4.8 Effetti indesiderati e 4.9 Sovradosaggio), come un’iniezione subaracnoidea accidentale che può portare ad un blocco spinale alto con apnea e ipotensione.
Convulsioni si sono verificate con maggiore frequenza dopo blocco del plesso brachiale e blocco epidurale.
Verosimilmente ciò deriva o da un’accidentale iniezione intravascolare o da un rapido assorbimento dal sito dell’iniezione.
Usare cautela per evitare di praticare iniezioni in zone infiammate.
Blocco a livello dei nervi maggiori periferici Il blocco dei nervi maggiori periferici può comportare la somministrazione di un volume maggiore di anestetico locale in aree altamente vascolarizzate, spesso in prossimità di grandi vasi sanguigni, dove esiste un aumentato rischio di iniezione intravascolare e/o un rapido assorbimento sistemico, che può portare a elevate concentrazioni plasmatiche.
Blocco a livello cervicale e della testa Alcune procedure di anestesia locale, come le iniezioni alle regioni della testa e del collo, possono essere associate a una più elevata frequenza di reazioni avverse serie, indipendentemente dall’anestetico locale utilizzato.
Pazienti in condizioni generali precarie I pazienti in condizioni generali precarie, a causa dell’età o di altri fattori di compromissione quali blocco parziale o completo della conduzione cardiaca, patologie epatiche in stadio avanzato o gravi alterazioni della funzionalità renale, richiedono una speciale attenzione, sebbene l’anestesia regionale sia frequentemente indicata in questi pazienti.
Effetti cardiovascolari L’anestesia epidurale (e l’anestesia intratecale somministrata accidentalmente) può portare a ipotensione e bradicardia.
L’ipotensione deve essere trattata prontamente con un vasopressore intravenoso e con adeguato riempimento vascolare.
I pazienti trattati con farmaci antiaritmici di classe III (per es.
amiodarone) devono essere attentamente controllati e un monitoraggio ECG deve essere preso in considerazione, poichè gli effetti cardiaci possono essere additivi.
Sono stati riportati rari casi di arresto cardiaco durante l’uso di ropivacaina in anestesia epidurale o nel blocco dei nervi periferici, specialmente a seguito di una somministrazione intravascolare accidentale nei pazienti anziani e nei pazienti con concomitante malattia cardiaca.
In alcuni casi la rianimazione è stata difficile.
In caso di arresto cardiaco, può essere necessario un impegno di rianimazione protratto per aumentare le possibilità di successo.
Pazienti con compromissione epatica e renale Ropivacaina viene metabolizzata dal fegato e pertanto deve essere utilizzata con cautela in pazienti con grave insufficienza epatica; la somministrazione di dosi ripetute deve essere ridotta a causa del ritardo nell’eliminazione.
Quando viene utilizzata in dose singola o per trattamenti a breve termine nei pazienti con ridotta funzionalità renale, normalmente non è necessario modificarne la dose.
L’acidosi e la diminuita concentrazione delle proteine plasmatiche, frequentemente osservate in pazienti con insufficienza renale cronica, possono aumentare il rischio di tossicità sistemica.
Porfiria acuta Ropivacaina cloridrato Altan Pharma è probabilmente porfirinogenica e nei pazienti con porfiria acuta deve essere prescritta solo quando non sono disponibili alternative più sicure.
Devono essere adottate precauzioni appropriate nei casi di pazienti vulnerabili, in accordo a quanto riportato nei testi standard di riferimento e/o consultandosi con esperti di questa malattia.
Ipovolemia I pazienti con ipovolemia, dovuta a qualsiasi causa, possono essere soggetti ad improvvisa e grave ipotensione durante l’anestesia epidurale, indipendentemente dall’anestetico locale usato.
Somministrazione prolungata Una somministrazione prolungata di ropivacaina deve essere evitata in pazienti trattati contemporaneamente con forti inibitori di CYP1A2, quali fluvoxamina ed enoxacina (vedere paragrafo 4.5).Ipersensibilità Deve essere tenuta in considerazione la possibilità di ipersensibilità crociata con altri anestetici locali di tipo amidico.
Condrolisi Ci sono state segnalazioni post-marketing di condrolisi nei pazienti che hanno ricevuto un’infusione continua intra-articolare post-operatoria di anestetici locali, tra cui ropivacaina.
La maggior parte dei casi segnalati di condrolisi ha coinvolto l'articolazione della spalla.
L’infusione continua intra-articolare non è una indicazione approvata per Ropivacaina cloridrato Altan Pharma.
L’infusione continua intra-articolare con Ropivacaina cloridrato Altan Pharma deve essere evitata, poichè l'efficacia e la sicurezza non sono state stabilite.
Eccipienti con azioni/effetti noti Ropivacaina cloridrato Altan Pharma 2 mg/ml soluzione per infusione: Questa specialità medicinale contiene 3.34 mg di sodio per ml, equivalenti a 0,17% della assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS di 2 g di sodio per un adulto.
Popolazione pediatrica Particolare attenzione va posta ai neonati a causa dell’immaturità delle vie metaboliche.
Le ampie variazioni di concentrazioni plasmatiche di ropivacaina osservate negli studi clinici condotti nei neonati, suggeriscono che ci possa essere un aumentato rischio di tossicità sistemica in questa fascia di età, soprattutto durante l’infusione epidurale continua.
Le dosi raccomandate nei neonati sono basate su dati clinici limitati.
Quando ropivacaina è utilizzata in questo gruppo di pazienti, è richiesto un regolare controllo della tossicità sistemica (per es.
segni di tossicità del sistema nervoso centrale, ECG, SpO2) e della neurotossicità locale (per es.
un recupero protratto).
A seguito della lenta eliminazione del prodotto nei neonati, il controllo deve protrarsi anche dopo la fine dell’infusione.
La sicurezza ed efficacia di ropivacaina 2 mg/ml per blocco dei campi chirurgici non sono state stabilite per bambini sotto i 12 anni.
La sicurezza e l'efficacia di ropivacaina 2 mg/ml per blocco dei nervi periferici non sono state stabilite per infanti di età inferiore ad 1 anno.

Interazioni

Ropivacaina cloridrato Altan Pharma deve essere utilizzata con cautela nei pazienti in trattamento con altri anestetici locali o sostanze strutturalmente correlate agli anestetici locali di tipo amidico, per esempio certi antiaritmici, come lidocaina e mexiletina, in quanto gli effetti tossici sistemici sono additivi.
L’uso contemporaneo di Ropivacaina cloridrato Altan Pharma con anestetici generali o oppiacei può determinare un reciproco potenziamento dei rispettivi effetti (avversi).
Non sono stati condotti studi specifici di interazione con ropivacaina e farmaci antiaritmici di classe III (per es.
amiodarone), ma in questi casi si raccomanda cautela (vedere anche paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego).
Il citocromo P450 (CYP) 1A2 è coinvolto nella formazione del maggior metabolita di ropivacaina, 3-idrossi ropivacaina.
In vivo, la clearance plasmatica di ropivacaina viene ridotta fino al 77% durante la somministrazione contemporanea di fluvoxamina, un inibitore selettivo e potente di CYP1A2.
Di conseguenza, forti inibitori di CYP1A2, come fluvoxamina ed enoxacina, possono interagire con Ropivacaina cloridrato Altan Pharma, se dati in concomitanza a una sua prolungata somministrazione.
La somministrazione prolungata di ropivacaina deve essere evitata in pazienti trattati contemporaneamente con forti inibitori del CYP1A2 (vedere anche paragrafo 4.4).
In vivo, la clearance plasmatica di ropivacaina viene ridotta del 15% durante la somministrazione contemporanea di ketoconazolo, un inibitore selettivo e potente di CYP3A4.
Tuttavia, l’inibizione di questo isoenzima non sembra avere rilevanza clinica.
In vitro ropivacaina è un inibitore competitivo di CYP2D6, ma alle concentrazioni plasmatiche raggiunte in clinica non sembra inibire questo isoenzima.

Effetti indesiderati

Generali Il profilo delle reazioni avverse di Ropivacaina cloridrato Altan Pharma è simile a quello degli altri anestetici locali di tipo amidico a lunga durata d’azione.
Le reazioni avverse da farmaco devono essere distinte dagli effetti fisiologici conseguenti al blocco del nervo, quali una diminuzione della pressione sanguigna e bradicardia durante blocco spinale/epidurale.
La percentuale di pazienti che si prevede manifestino reazioni avverse varia a seconda della via di somministrazione di Ropivacaina cloridrato Altan Pharma.
Le reazioni avverse sistemiche e locali di Ropivacaina cloridrato Altan Pharma di solito sono il risultato di dosi eccessive, assorbimento rapido o iniezione intravascolare accidentale.
Gli effetti indesiderati più frequentemente notificati, la nausea e l'ipotensione, sono molto comuni durante l'anestesia e la chirurgia in generale e non è possibile distinguere gli effetti indesiderati prodotti dallo stato clinico da quelli causati dal farmaco o dal blocco.
Le frequenze degli effetti indesiderati sotto elencati sono definite utilizzando la seguente convenzione: Molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a <1/10), non comune (da ≥1/1.000 a <1/100), raro (da ≥1/10.000 da < 1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 4 Tabella delle reazioni avverse
Classificazione per sistemi e organi Frequenza Effetti indesiderati
Disturbi del sistema immunitario Raro Reazioni allergiche (reazioni anafilattiche, shock anafilattico, edema angioneurotico e orticaria)
Disturbi psichiatrici Non comune Ansia
Patologie del sistema nervoso Comune Parestesia, capogiro, mal di testa
Non comune Sintomi di tossicità del sistema nervoso centrale (convulsioni, convulsione da grande male, crisi convulsive, sensazione di testa leggera, parestesia circumorale, intorpidimento della lingua, iperacusia, tinnito, disturbi visivi, disartria, spasmi muscolari, tremore)*, ipoestesia
Non nota Discinesia
Patologie cardiache Comune Bradicardia, Tachicardia
Raro Arresto cardiaco, aritmie cardiache
Patologie vascolari Molto Comune Ipotensione a
  Comune Ipertensione
Non comune Sincope
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune Dispnea
Patologie gastrointestinali Molto comune Nausea
Comune Vomitob
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comune Rigidità, dolore dorsale
Patologie renali e urinarie Comune Ritenzione urinaria
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Rialzo della temperatura, Brividi
Non comune Ipotermia
a L’ipotensione è meno frequente nei bambini (>1/100).
b Il vomito è più frequente nei bambini (>1/10).
* Questi sintomi si manifestano solitamente a seguito di una somministrazione intravascolare accidentale, di sovradosaggio o di rapido assorbimento, vedere paragrafo 4.9.
Reazioni avverse al farmaco correlate alla classe di appartenenza Complicazioni neurologiche Indipendentemente dall’anestetico locale utilizzato, sono state associate all’anestesia regionale neuropatie e alterazioni del midollo spinale (per es.
sindrome dell’arteria spinale anteriore, aracnoidite, sindrome della cauda equina), che in rari casi possono causare sequele permanenti.
Blocco spinale totale Il blocco spinale totale si può manifestare quando una dose epidurale viene accidentalmente somministrata per via intratecale.
Tossicità acuta sistemica Le reazioni sistemiche tossiche coinvolgono primariamente il sistema nervoso centrale (SNC) e il sistema cardiovascolare (SCV).
Queste reazioni sono causate da un’alta concentrazione ematica di anestetico locale che può essere provocata da un’iniezione intravascolare accidentale, da sovradosaggio o da un assorbimento eccezionalmente rapido da un’area molto vascolarizzata, vedere paragrafo 4.4.
Le reazioni del SNC sono simili per tutti gli anestetici locali di tipo amidico, mentre le reazioni cardiache sono maggiormente dipendenti dal farmaco, sia in termini quantitativi, sia qualitativi.
Tossicità del sistema nervoso centrale La tossicità del sistema nervoso centrale si manifesta gradualmente con sintomi e segni di severità crescente.
Inizialmente si rilevano sintomi quali: disturbi visivi o uditivi, ipoestesia periorale, capogiro, confusione mentale, vellichio e parestesia.
Gli effetti più gravi sono disartria, rigidità muscolare e spasmo muscolare e possono precedere l’instaurarsi di convulsioni generalizzate.
Questi segni non devono essere confusi con comportamento nevrotico.
Possono seguire incoscienza e crisi convulsive (grande male) che possono durare da pochi secondi a diversi minuti.
Durante le convulsioni a causa dell’aumentata attività muscolare e di una interferenza con la respirazione, possono rapidamente insorgere ipossia e ipercapnia.
Nei casi gravi si può manifestare anche apnea.
L’acidosi respiratoria e metabolica aumenta e prolunga gli effetti tossici degli anestetici locali.
Il ritorno del paziente alle condizioni cliniche iniziali è conseguente alla ridistribuzione degli anestetici locali nel sistema nervoso centrale e al successivo metabolismo ed escrezione.
Il recupero può essere rapido se non sono state somministrate grandi quantità di farmaco.
Tossicità del sistema cardiovascolare La tossicità cardiovascolare è indice di una situazione più grave.
Come risultato di elevate concentrazioni sistemiche di anestetici locali si possono generare ipotensione, bradicardia, aritmia ed anche arresto cardiaco.
Nei volontari l’infusione intravenosa di ropivacaina ha indotto una diminuzione della conduttività e della contrattilità.
Gli effetti tossici cardiovascolari sono generalmente preceduti da segni di tossicità del sistema nervoso centrale, a meno che il paziente non abbia ricevuto un anestetico generale o sia stato pesantemente sedato con benzodiazepine o barbiturici.
Popolazione pediatrica Frequenza, tipo e gravità delle reazioni avverse nei bambini si presuppone siano uguali a quelle negli adulti ad eccezione dell'ipotensione che si verifica meno spesso nei bambini (< 1 su 10) e del vomito che si verifica più spesso nei bambini (> 1 su 10).
Nella popolazione pediatrica, i primi segni di tossicità da anestetico locale possono essere difficili da individuare dal momento che bambini possono non essere in grado di esprimerli verbalmente.
Vedere anche paragrafo 4.4.
Trattamento della tossicità acuta sistemica Vedere paragrafo 4.9.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Tranne che per la somministrazione epidurale in ostetricia, non ci sono sufficienti dati sull’utilizzo di ropivacaina nella donna in gravidanza.
Gli studi sperimentali condotti negli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti riguardo la gravidanza, lo sviluppo embrionale/fetale, il parto o lo sviluppo postnatale (vedere paragrafo 5.3 Dati preclinici di sicurezza).
Allattamento Non sono disponibili dati sull’escrezione di ropivacaina nel latte materno.
Fertilità Non sono disponibili dati in relazione alla fertilità.

Conservazione

Non congelare.
Usare immediatamente dopo l’apertura.
Per le condizioni di conservazione dopo l’apertura, vedere paragrafo 6.3.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

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