RENAGEL 180CPR RIV 800MG FL

131,98 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: SEVELAMER CLORIDRATO
  • ATC: V03AE02
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 04/02/2015

Renagel è indicato per il controllo dell’iperfosfatemia in pazienti adulti sottoposti ad emodialisi o a dialisi peritoneale. Renagel potrebbe essere usato nel contesto di un approccio multiterapeutico che potrebbe includere integratori del calcio, 1,25-diidrossi-vitamina D3 o uno dei suoi analoghi, per controllare lo sviluppo della malattia ossea renale.
Ciascuna compressa contiene 800 mg di sevelamer cloridrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

• Ipersensibilità al sevelamer o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
• Ipofosfatemia.
• Occlusione intestinale.

Posologia

Posologia Dose iniziale La dose iniziale raccomandata per sevelamer cloridrato è 2,4 g o 4,8 g al giorno, sulla base delle esigenze cliniche e dei livelli di fosfatemia.
Renagel deve essere assunto tre volte al giorno, con i pasti.
Livello del fosfato sierico in pazienti che non assumono chelanti del fosfato Dose giornaliera totale di Renagel da assumere con 3 pasti al giorno
1,76 - 2,42 mmol/L (5,5-7,5 mg/dl) 1 compressa, 3 volte al giorno
> 2,42 mmol/L (> 7,5 mg/dl) 2 compresse, 3 volte al giorno
Per pazienti che hanno assunto in precedenza leganti del fosfato, la somministrazione di Renagel deve avvenire con titolazioni incrementali di un grammo, monitorando i livelli di fosfatemia al fine di garantire il raggiungimento di dosi giornaliere ottimali.
Titolazione e mantenimento I livelli del fosfato sierico devono essere monitorati attentamente, e il dosaggio di sevelamer cloridrato deve essere titolato con incrementi di 0,8 g tre volte al giorno (2,4 g/giorno), al fine di diminuire tali livelli ad un valore uguale od inferiore a 1,76 mmol/L (5,5 mg/dl).
Il livello di fosfato sierico deve essere controllato ogni 2-3 settimane, fino ad ottenere un valore stabile, ed in seguito ad intervalli regolari.
Il dosaggio può variare da 1 a 5 compresse da 800 mg per pasto.
In uno studio clinico della durata di un anno, nella fase cronica si è usata una dose media giornaliera effettiva di 7 grammi di sevelamer.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l'efficacia di questo prodotto nei pazienti di età inferiore a 18 anni non sono state accertate.
Compromissione renale La sicurezza e l’efficacia di questo prodotto nei pazienti predializzati non sono state accertate.
Modo di somministrazione Per uso orale.
I pazienti devono assumere Renagel durante i pasti ed osservare la dieta prescritta.
Ingerire le compresse intere.
Non frantumare, masticare o rompere in pezzi prima della somministrazione.

Avvertenze e precauzioni

L’efficacia e la sicurezza di Renagel non sono state studiate in pazienti con: • disturbi della deglutizione • sindrome del colon irritabile in fase attiva • disturbi della motilità gastrointestinale, compresi gastroparesi non trattata o grave, diverticolosi e rallentato svuotamento gastrico anormalità od irregolarità dell’alvo • pazienti che hanno subito un’estesa chirurgia gastrointestinale.
Pertanto è necessario somministrare Renagel con cautela a questi pazienti.
Occlusione intestinale e ileo/subileo In rarissimi casi si sono osservati occlusione intestinale e ileo/subileo nei pazienti in trattamento con sevelamer cloridrato.
La stipsi potrebbe rappresentare un prodromo.
Durante il trattamento con sevelamer cloridrato, controllare attentamente i pazienti che soffrono di stipsi.
Rivalutare il trattamento con Renagel nei pazienti che sviluppano stipsi severa o altri sintomi gastrointestinali di grave entità.
Vitamine liposolubili A seconda della dieta, e della natura dell'insufficienza renale terminale, i pazienti dializzati potrebbero manifestare una carenza delle vitamine A, D, E e K.
Non è possibile escludere la capacità di legame di Renagel alle vitamine liposolubili contenute negli alimenti ingeriti.
Pertanto nei pazienti che non assumono queste vitamine si consiglia di controllare i livelli delle vitamine A, D ed E, e di valutare il livello di vitamina K mediante la misurazione del tempo di tromboplastina, somministrando un supplemento di tali vitamine se necessario.
Nei pazienti sottoposti a dialisi peritoneale si raccomanda un ulteriore monitoraggio di vitamine e acido folico, poiché nello studio clinico non sono stati misurati i livelli delle vitamine A, D, E e K in questi pazienti.
Carenza di folato Non vi sono attualmente dati sufficienti per escludere la possibilità della carenza di folato durante una terapia a lungo termine a base di Renagel.
Ipocalcemia/ipercalcemia Nei pazienti con insufficienza renale si potrebbero sviluppare ipocalcemia o ipercalcemia.
Renagel non contiene calcio.
Monitorare i livelli del calcio sierico come consueto per il follow-up di pazienti dializzati.
In caso di ipocalcemia, somministrare calcio elementare come integratore.
Acidosi metabolica I pazienti affetti da CKD sono predisposti a sviluppare acidosi metabolica.
È stato riferito un peggioramento dell’acidosi dopo il passaggio da altri leganti del fosfato a sevelamer in vari studi in cui si osservavano livelli inferiori di bicarbonato nei pazienti trattati con sevelamer rispetto a quelli trattati con leganti a base di calcio.
Si raccomanda pertanto un monitoraggio attento dei livelli di bicarbonato sierico.
Peritonite I pazienti dializzati sono soggetti a taluni rischi di infezione insiti nella specifica modalità di dialisi.
La peritonite è una complicanza nota nei pazienti sottoposti a dialisi peritoneale (DP), e in uno studio clinico con Renagel sono stati riferiti alcuni casi di peritonite.
Pertanto, i pazienti che ricevono DP devono essere seguiti attentamente, a garanzia dell’uso affidabile di una corretta tecnica asettica, con tempestiva identificazione e gestione di qualsiasi segno e sintomo associato alla peritonite.
Difficoltà di deglutizione e soffocamento Sono state riportate raramente difficoltà di deglutizione delle compresse di Renagel.
Molti di questi casi riguardavano pazienti con condizioni di comorbilità, tra cui disturbi della deglutizione o anomalie gastroesofagee.
Pertanto si deve usare cautela quando Renagel viene somministrato a pazienti con disfagia.
Ipotiroidismo È raccomandato un più attento monitoraggio dei pazienti affetti da ipotiroidismo ai quali vengano somministrati in concomitanza sevelamer cloridrato e levotiroxina (vedere paragrafo 4.5).
Trattamento cronico a lungo termine Poiché i dati sull’uso cronico del sevelamer per oltre un anno non sono ancora disponibili, non è possibile escludere l’assorbimento e l’accumulo potenziali di sevelamer durante il trattamento a lungo termine (vedere paragrafo 5.2).
Iperparatiroidismo Renagel da solo non è indicato per controllare l’iperparatiroidismo.
Nei pazienti affetti da iperparatiroidismo secondario, somministrare Renagel come terapia combinata associando integratori del calcio, 1,25-diidrossi-vitamina D3 o uno dei suoi analoghi, per abbassare i livelli dell'ormone paratiroideo intatto (iPTH).
Cloruro nel siero Il livello del cloruro nel siero può aumentare durante la terapia con Renagel poiché il cloruro può essere scambiato con il fosforo nel lume intestinale.
Benché non sia stato osservato alcun aumento clinicamente significativo del livello del cloruro sierico, tale livello dovrà essere monitorato come di consueto per il follow-up di pazienti dializzati.
Un grammo di Renagel contiene circa 180 mg (5,1 mEq) di cloruro.
Patologie infiammatorie gastrointestinali Sono stati segnalati casi di gravi patologie infiammatorie di diverse parti del tratto gastrointestinale (comprese gravi complicanze quali emorragie, perforazione, ulcerazione, necrosi, colite e massa colon/cecale), associati alla presenza di cristalli di sevelamer (vedere paragrafo 4.8).
Le patologie infiammatorie possono risolversi con l’interruzione di sevelamer.
Nei pazienti che sviluppano gravi sintomi gastrointestinali, il trattamento con Renagel deve essere rivalutato.

Interazioni

Dialisi Non sono stati effettuati studi di interazione nei pazienti dializzati.
Ciprofloxacina In studi di interazione effettuati su volontari sani, sevelamer cloridrato ha ridotto la biodisponibilità di ciprofloxacina di circa il 50%, nell’ambito di uno studio monodose.
Di conseguenza, Renagel non deve essere assunto simultaneamente a ciprofloxacina.
Medicinali antiaritmici e anticonvulsivanti I pazienti che assumono medicinali antiaritmici per il controllo delle aritmie e medicinali anticonvulsivanti per il controllo di disordini convulsivi sono stati esclusi dagli studi clinici.
Procedere con cautela al momento di prescrivere sevelamer cloridrato ai pazienti che assumono anche questi medicinali.
Levotiroxina Durante l’esperienza post-immissione in commercio sono stati riportati casi molti rari di aumento dei livelli di ormone tireotropo (TSH) in pazienti trattati contemporaneamente con sevelamer cloridrato e levotiroxina.
Pertanto si consiglia un monitoraggio più attento dei livelli di TSH nei pazienti che assumono entrambi i medicinali.
Ciclosporina, micofenolato mofetil e tacrolimus in pazienti trapiantati Nei pazienti sottoposti a trapianto e con somministrazione concomitante di ciclosporina, micofenolato mofetil e tacrolimus sono stati riferiti ridotti livelli di ciclosporina, micofenolato mofetil e tacrolimus senza alcuna conseguenza clinica (per esempio il rigetto del trapianto).
Non essendo possibile escludere la possibilità di un’interazione dovrebbe essere effettuato un attento monitoraggio dei livelli ematici di ciclosporina, micofenolato mofetil e tacrolimus durante l’uso dell’associazione e dopo la sua sospensione.
Digossina, warfarin, enalapril o metoprololo In studi di interazione condotti su volontari sani, Renagel non ha avuto alcun effetto sulla biodisponibilità di digossina, warfarin, enalapril o metoprololo.
Inibitori di pompa protonica Durante l'esperienza post-marketing, sono stati riportati casi molto rari di aumento dei livelli di fosfato in pazienti trattati contemporaneamente con inibitori di pompa protonica e sevelamer cloridrato.
Biodisponibilità Renagel non è assorbito e può influire sulla biodisponibilità di altri medicinali.
Al momento di somministrare qualunque medicinale, laddove un’eventuale riduzione della biodisponibilità possa avere un effetto clinicamente significativo sulla sicurezza o sull’efficacia, procedere alla somministrazione almeno un'ora prima, o almeno tre ore dopo, l'assunzione di Renagel.
In alternativa, il medico deve considerare il controllo dei livelli ematici di tale medicinale.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse che si sono verificate più di frequente (≥ 5% dei pazienti) riguardavano tutte disturbi della classe sistemica organica “alterazioni dell’apparato gastrointestinale”.
Tabella delle reazioni avverse Studi a disegno parallelo sono stati effettuati in parallelo su 244 pazienti emodializzati con una durata del trattamento fino a 54 settimane e su 97 pazienti sottoposti a dialisi peritoneale con una durata del trattamento di 12 settimane.
Le reazioni avverse emerse da questi studi (299 pazienti), dagli studi clinici non controllati (384 pazienti) e che sono state spontanamente riportate dall’esperienza post-marketing, sono elencate in ordine di frequenza nella tabella sottostante.
A seconda della frequenza di riferimento gli effetti sono classificati come molto comuni (≥ 1/10), comuni (≥ 1/100, < 1/10), non comuni (≥ 1/1.000, < 1/100), rari (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto rari (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi Molto comuni Comuni Non comuni Molto rari Non nota
Disturbi del sistema immunitario    Ipersensibilità* 
Disturbi del metabolismo e della nutrizione   Acidosi, aumento dei livelli sierici di cloruri  
Patologie gastrointestinali Nausea, vomito Diarrea, dispepsia, flatulenza, dolore all’addome superiore, stitichezza   Dolore addominale, ostruzione intestinale, ileo/subileo, diverticolite e perforazione intestinale¹, emorragia gastrointestinal e *¹, ulcerazione intestinale*¹, necrosi gastrointestinal e*¹, colite*¹, massa intestinale*¹
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo     Prurito, rash
Esami diagnostici     Deposito di cristalli nell’intestino*¹
*esperienza post-marketing ¹ Vedi Avvertenze nel paragrafo 4.4 - Patologie infiammatorie gastrointestinali Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza La sicurezza di sevelamer cloridrato non è stata stabilita nel caso di donne in gravidanza.
Negli studi sugli animali non sono state trovate prove di tossicità embrionale o fetale indotta da sevelamer.
Renagel deve essere somministrato durante la gravidanza solo se strettamente necessario e solo dopo un'attenta analisi del rapporto beneficio/rischio sia per la madre sia per il feto (Vedere paragrafo 5.3.).
Allattamento La sicurezza di sevelamer cloridrato non è stata accertata nelle donne in allattamento.
Renagel deve essere somministrato durante l’allattamento solo se strettamente necessario e solo dopo un’attenta analisi del rapporto beneficio/rischio sia per la madre sia per il neonato (Vedere paragrafo 5.3.).
Fertilità Non esistono dati sull’effetto di sevelamer sulla fertilità nell’uomo.
Studi condotti su animali hanno mostrato che sevelamer non altera la fertilità di ratti maschi e femmine a esposizioni equivalenti alla dose umana pari al doppio della massima dose della sperimentazione clinica (13 g/die), in base al confronto di relativa area di superficie corporea.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.
Tenere il flacone ben chiuso per proteggere il medicinale dall’umidità.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.