811,97 €
Prezzo indicativo
Principio attivo: RILPIVIRINA
Data ultimo aggiornamento:
19/05/2022
REKAMBYS è indicato, in associazione a cabotegravir iniettabile, per il trattamento del virus dell’immunodeficienza umana di tipo 1 (HIV-1) negli adulti in soppressione virologica (HIV-1 RNA < 50 copie/mL) e in regime antiretrovirale stabile senza evidenza presente o passata di resistenza virale ad agenti della classe degli NNRTI e degli INI e senza precedenti fallimenti virologici con gli stessi (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e 5.1).
Flaconcino da 2 mL Ogni flaconcino contiene 600 mg di rilpivirina Flaconcino da 3 mL Ogni flaconcino contiene 900 mg di rilpivirina Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
REKAMBYS non deve essere somministrato in concomitanza con i seguenti medicinali, in quanto potrebbe verificarsi una riduzione significativa delle concentrazioni plasmatiche di rilpivirina (dovuta all’induzione dell’enzima CYP3A), con possibile conseguente perdita degli effetti terapeutici di REKAMBYS (vedere paragrafo 4.5): - carbamazepina, oxcarbazepina, fenobarbital, fenitoina (anticonvulsivanti) - rifabutina, rifampicina, rifapentina (antimicobatterici) - desametasone (glucocorticoide per via sistemica), ad eccezione di terapie a dose singola - iperico (Hypericum perforatum). Posologia
- Il trattamento deve essere prescritto da un medico esperto nella gestione dell’infezione da HIV.
Ogni iniezione deve essere somministrata da un operatore sanitario.
Prima di iniziare la terapia con REKAMBYS, l’operatore sanitario deve accuratamente selezionare i pazienti che accettano di sottoporsi allo schema richiesto per le iniezioni e informare i pazienti dell’importanza di rispettare le visite programmate per la somministrazione al fine di contribuire al mantenimento della soppressione virale e ridurre il rischio di rebound viremico e il potenziale sviluppo di resistenza associata alla mancata assunzione delle dosi.
Dopo l’interruzione di REKAMBYS in associazione all’iniezione di cabotegravir, è indispensabile adottare un regime antiretrovirale alternativo totalmente soppressivo non oltre un mese dopo l’ultima iniezione mensile di REKAMBYS o non oltre due mesi dopo l’ultima iniezione bimestrale di REKAMBYS (vedere paragrafo 4.4).
Per l’iniezione di cabotegravir deve essere consultato il riassunto delle caratteristiche del prodotto per il dosaggio raccomandato.
Posologia Fase di induzione orale Prima dell’inizio della terapia con REKAMBYS devono essere assunte per via orale compresse di rilpivirina, unitamente a compresse di cabotegravir, per circa 1 mese (almeno 28 giorni) al fine di valutare la tollerabilità a rilpivirina e cabotegravir (vedere paragrafo 4.4).
Una compressa di rilpivirina da 25 mg dovrà essere assunta con un pasto insieme ad una compressa di cabotegravir 30 mg una volta al giorno.
Somministrazione mensile Iniezione iniziale (900 mg corrispondenti a 3 mL) Nel giorno finale della fase di induzione orale, la dose iniziale di rilpivirina iniettabile raccomandata negli adulti è pari a una singola iniezione da 900 mg per via intramuscolare.
Iniezione di mantenimento (600 mg corrispondenti a 2 mL) Dopo l’iniezione iniziale, la dose di rilpivirina iniettabile raccomandata per il proseguimento negli adulti è pari a una singola iniezione da 600 mg per via intramuscolare con frequenza mensile.
Le iniezioni potranno essere somministrate ai pazienti fino a 7 giorni prima o dopo la data programmata per l’iniezione mensile.
Tabella 1.
Schema posologico orale di induzione e mensile raccomandato nei pazienti adulti Medicinale | Fase di induzione orale | Iniezioni iniziali i.m. | Iniezioni di mantenimento i.m. |
Durante il mese 1 (almeno 28 giorni) | Al mese 2 | Dal mese3 in poi |
Rilpivirina | 25 mg QD | 900 mg | 600 mg ogni mese |
Cabotegravir | 30 mg QD | 600 mg | 400 mg ogni mese |
i.m.=iniezione intramuscolare.
Somministrazione bimestrale Iniezioni iniziali: a 1 mese di distanza (900 mg corrispondenti a 3 mL) Nel giorno finale della fase di induzione orale, la dose iniziale di rilpivirina iniettabile raccomandata negli adulti è pari a una singola iniezione da 900 mg per via intramuscolare (mese 2).
Un mese più tardi (mese 3) dovrà essere somministrata una seconda iniezione da 900 mg per via intramuscolare.
La seconda iniezione da 900 mg potrà essere somministrata ai pazienti fino a 7 giorni prima o dopo la data programmata per la somministrazione.
Iniezioni di mantenimento: a 2 mesi di distanza (900 mg corrispondenti a 3 mL) Dopo le iniezioni iniziali, la dose di rilpivirina raccomandata per le iniezioni di mantenimento negli adulti è pari a una singola iniezione da 900 mg per via intramuscolare ogni 2 mesi a partire dal mese 5.
Le iniezioni potranno essere somministrate ai pazienti fino a 7 giorni prima o dopo la data programmata per la somministrazione bimestrale.
Tabella 2.
Schema posologico orale di induzione e bimestrale raccomandato nei pazienti adulti Medicinale | Fase di induzione orale | Iniezioni iniziali i.m. | Iniezioni di mantenimento i.m. |
Durante il mese 1 (almeno 28 giorni) | Al mese 2 e al mese 3 | Dal mese 5 in poi |
Rilpivirina | 25 mg QD | 900 mg ogni mese | 900 mg ogni 2 mesi |
Cabotegravir | 30 mg QD | 600 mg ogni mese | 600 mg ogni 2 mesi |
Raccomandazioni posologiche quando si passa dalle iniezioni mensili alle iniezioni bimestrali I pazienti che passano da un programma di iniezione di mantenimento mensile a un programma di iniezione di mantenimento bimestrale devono ricevere una singola iniezione intramuscolare da 900 mg di REKAMBYS un mese dopo l’ultima dose di iniezione di mantenimento da 600 mg di REKAMBYS e successivamente 900 mg ogni 2 mesi.
Raccomandazioni posologiche quando si passa dalle iniezioni bimestrali alle iniezioni mensili I pazienti che passano dal programma di iniezione di mantenimento bimestrale a un programma di iniezione di mantenimento mensile devono ricevere una singola iniezione intramuscolare da 600 mg di REKAMBYS due mesi dopo l’ultima dose di iniezione di mantenimento da 900 mg di REKAMBYS e successivamente 600 mg una volta al mese.
Dosi mancate I pazienti che non si presentano a una visita programmata per l’iniezione dovranno essere nuovamente sottoposti a valutazione clinica per garantire che la ripresa della terapia sia appropriata.
Vedere la Tabella 3 e la Tabella 4 per le Raccomandazioni posologiche in seguito alla mancata iniezione.
Mancata somministrazione di un’iniezione mensile (somministrazione orale in sostituzione di massimo 2 iniezioni mensili consecutive) Se un paziente prevede di non potersi sottoporre all’iniezione programmata per più di 7 giorni, è possibile ricorrere alla terapia orale giornaliera (una compressa di rilpivirina [25 mg] e una compressa di cabotegravir [30 mg]) in sostituzione di massimo 2 visite consecutive per la somministrazione dell’iniezione mensile.
La prima dose della terapia orale deve essere assunta 1 mese (± 7 giorni) dopo le ultime iniezioni di REKAMBYS e cabotegravir.
La somministrazione delle iniezioni dovrà essere ripresa l’ultimo giorno della somministrazione orale giornaliera, come raccomandato nella Tabella 3.
Nel caso in cui sia necessario sopperire alla mancanza di terapia per più di due mesi, ossia qualora vengano saltate più di due iniezioni mensili, si dovrà avviare un regime orale alternativo un mese (± 7 giorni) dopo l’ultima iniezione di REKAMBYS.
Tabella 3.
Raccomandazioni posologiche per REKAMBYS dopo mancata somministrazione di più iniezioni o terapia orale per i pazienti in terapia iniettiva mensile Tempo trascorso dall’ultima iniezione | Raccomandazione |
≤ 2 mesi: | proseguire con lo schema basato su iniezioni mensili da 600 mg non appena possibile |
> 2 mesi: | riavviare la terapia con una dose da 900 mg, quindi continuare a seguire lo schema basato su iniezioni mensili da 600 mg |
Mancata somministrazione di un’iniezione bimestrale (somministrazione orale in sostituzione di 1 iniezione bimestrale) Se un paziente prevede di non potersi sottoporre alla visita programmata per l’iniezione per più di 7 giorni, è possibile sostituire una visita programmata per l’iniezione bimestrale con una terapia orale giornaliera (una compressa [25 mg] di rilpivirina e una compressa [30 mg] di cabotegravir).
La prima dose della terapia orale dovrà essere assunta circa due mesi (± 7 giorni) dopo le ultime iniezioni di REKAMBYS e cabotegravir.
La somministrazione delle iniezioni dovrà essere ripresa l’ultimo giorno della somministrazione orale giornaliera, come raccomandato nella Tabella 4.
Nel caso in cui sia necessario sopperire alla mancanza di terapia per più di due mesi, ossia qualora venga saltata più di una iniezione bimestrale, si dovrà avviare un regime orale alternativo due mesi (± 7 giorni) dopo l’ultima iniezione di REKAMBYS.
Tabella 4.
Raccomandazioni posologiche per REKAMBYS dopo mancata somministrazione di più iniezioni o terapia orale per i pazienti in terapia iniettiva bimestrale Mancata visita per iniezione | Tempotrascorso dall’ultima iniezione | Raccomandazione (tutte le iniezioni sono da 3 mL) |
Iniezione 2 | ≤ 2 mesi | Proseguire con un’iniezione da 900 mg non appena possibile |
(mese 3) | | e continuare lo schema basato su iniezioni bimestrali. |
> 2 mesi | Riavviare la terapia con una dose da 900 mg, seguita da una seconda iniezione iniziale da 900 mg un mese dopo. Successivamente, attenersi allo schema basato su iniezioni bimestrali. |
Iniezione 3 o successive (dal mese 5 in poi) | ≤ 3 mesi | Proseguire con un’iniezione da 900 mg non appena possibile e continuare lo schema basato su iniezioni bimestrali. |
> 3 mesi | Riavviare la terapia con una dose da 900 mg, seguita da una seconda iniezione iniziale da 900 mg un mese dopo. Successivamente, attenersi allo schema basato su iniezioni bimestrali. |
Popolazioni speciali Anziani Le informazioni sull’uso di REKAMBYS nei pazienti di età > 65 anni sono limitate.
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose di REKAMBYS nei pazienti anziani (vedere paragrafi 5.1 e 5.2).
Compromissione renale Nei pazienti con compromissione renale lieve o moderata non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
Nei pazienti con compromissione renale severa o nefropatia allo stadio terminale, l’associazione di REKAMBYS e un forte inibitore di CYP3A deve essere impiegata solo se il beneficio supera il rischio.
I soggetti con clearance della creatinina stimata < 50 mL/min/1,73 m² non sono stati inclusi negli studi di Fase 3.
Non sono disponibili dati nei soggetti dializzati, sebbene non siano previste differenze nella farmacocinetica in questa popolazione (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione epatica Nei pazienti con compromissione epatica lieve o moderata (classe Child-Pugh A o B) non è richiesto alcun aggiustamento della dose, ma si consiglia cautela nei pazienti con compromissione epatica moderata.
Non sono disponibili dati nei pazienti con compromissione epatica severa (classe Child-Pugh C); pertanto, REKAMBYS non è raccomandato in questi pazienti (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di REKAMBYS nei bambini e negli adolescenti di età < 18 anni non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione Per uso intramuscolare.
Prestare attenzione per evitare l’iniezione involontaria di REKAMBYS in un vaso sanguigno.
REKAMBYS deve essere somministrato da un operatore sanitario.
Per le istruzioni sulla somministrazione, vedere le “Istruzioni per l’uso” nel foglio illustrativo.
REKAMBYS deve essere sempre somministrato in concomitanza con un’iniezione di cabotegravir.
Le iniezioni di REKAMBYS e cabotegravir devono essere praticate su sedi glutee distinte durante la stessa visita.
L’ordine in cui vengono praticate le iniezioni non è importante.
Durante la somministrazione di REKAMBYS, l’operatore sanitario deve tenere in considerazione l’indice di massa corporea (IMC) del paziente per assicurare che la lunghezza dell’ago sia sufficiente a raggiungere il muscolo gluteo.
La confezione contiene 1 ago per iniezione (vedere paragrafo 6.5).
Il flaconcino deve essere tenuto con fermezza e agitato energicamente per 10 secondi completi.
Il flaconcino deve essere capovolto e la risospensione deve essere controllata.
Deve avere un aspetto uniforme.
Se la sospensione non è uniforme, il flaconcino deve essere agitato nuovamente.
La presenza di piccole bolle d’aria è normale.
Le iniezioni devono essere somministrate in sede ventrogluteale (raccomandata) o dorsogluteale. Avvertenze e precauzioni
- Rischio di resistenza in seguito a interruzione del trattamento Per ridurre al minimo il rischio di sviluppare resistenza virale, è indispensabile adottare una terapia antiretrovirale alternativa ampiamente soppressiva non oltre un mese dopo l’ultima iniezione mensile di REKAMBYS o non oltre due mesi dopo l’ultima iniezione bimestrale di REKAMBYS.
Se si sospetta un fallimento virologico, è necessario adottare un regime alternativo il prima possibile.
Proprietà inerenti la lunga durata d’azione delle iniezioni di rilpivirina Concentrazioni residue di rilpivirina possono rimanere nella circolazione sistemica dei pazienti per periodi prolungati (fino a 4 anni in alcuni pazienti) e devono essere prese in considerazione al momento dell’interruzione della terapia con REKAMBYS (vedere paragrafi 4.5, 4.6, 4.7 e 4.9).
Fattori basali associati a fallimento virologico Prima di iniziare il regime, si deve tenere in considerazione che le analisi multivariabili indicano che una combinazione di almeno 2 dei seguenti fattori basali potrebbe essere associata a un aumento del rischio di fallimento virologico: mutazioni preesistenti di resistenza a rilpivirina, HIV-1 sottotipo A6/A1 o IMC ≥ 30 kg/m².
Nei pazienti con un’anamnesi terapeutica incompleta o incerta, senza analisi di resistenza pre-trattamento, è necessaria cautela in presenza di IMC ≥ 30 kg/m² o HIV-1 sottotipo A6/A1 (vedere paragrafo 5.1).
Reazioni post-iniezione La somministrazione parziale per via endovenosa può provocare eventi avversi dovuti a temporanee concentrazioni plasmatiche elevate.
Negli studi clinici sono state segnalate gravi reazioni postiniezione entro alcuni minuti dall’iniezione di rilpivirina, tra cui dispnea, agitazione, crampi addominali, vampate di calore, sudorazione, intorpidimento orale e variazioni della pressione arteriosa.
Questi eventi sono stati molto rari e hanno iniziato a risolversi nel giro di pochi minuti dopo l’iniezione.
Seguire attentamente le Istruzioni per l’uso durante la preparazione e la somministrazione di REKAMBYS onde evitare la somministrazione accidentale per via endovenosa.
Osservare i pazienti per un breve periodo (circa 10 minuti) dopo l’iniezione.
Se un paziente manifesta una reazione postiniezione, monitorare e trattare secondo le indicazioni cliniche.
Effetti cardiovascolari REKAMBYS deve essere usato con cautela quando somministrato in concomitanza con un medicinale che presenta un rischio noto di torsione di punta.
A dosi sovraterapeutiche (75 mg e 300 mg una volta al giorno), rilpivirina orale è stata associata a un prolungamento dell’intervallo QTc all’elettrocardiogramma (ECG) (vedere paragrafi 4.5, 4.8 e 5.2).
La rilpivirina per via orale alla dose raccomandata di 25 mg una volta al giorno non è associata a effetti clinicamente rilevanti sul QTc.
Le concentrazioni plasmatiche di rilpivirina dopo le iniezioni di REKAMBYS sono sovrapponibili a quelle della terapia con rilpivirina orale.
Co-infezione da HBV/HCV I pazienti con co-infezione da epatite B sono stati esclusi dagli studi con REKAMBYS.
L’avvio di una terapia con REKAMBYS nei pazienti con co-infezione da epatite B non è raccomandato.
Nei pazienti con co-infezione da epatite B che assumono rilpivirina orale, l’incidenza di un aumento degli enzimi epatici è risultata più elevata rispetto ai pazienti senza co-infezione da epatite B in terapia con rilpivirina orale.
I medici devono fare riferimento alle attuali linee guida terapeutiche per la gestione dell’infezione da HIV nei pazienti con co-infezione da virus dell’epatite B.
I dati disponibili nei pazienti con co-infezione da epatite C sono limitati.
Nei pazienti con co-infezione da epatite C che assumono rilpivirina orale, l’incidenza di un innalzamento degli enzimi epatici è risultata più elevata rispetto ai pazienti senza co-infezione da epatite C in terapia con rilpivirina orale.
L’esposizione farmacocinetica di rilpivirina orale e iniettabile nei pazienti con co-infezione è risultata sovrapponibile a quella dei pazienti senza infezione concomitante da epatite C.
Si raccomanda il monitoraggio della funzionalità epatica nei pazienti con co-infezione da epatite C.
Interazioni con altri medicinali REKAMBYS non deve essere somministrato con altri medicinali antiretrovirali, ad eccezione di cabotegravir iniettabile, per il trattamento dell’infezione da HIV-1 (vedere paragrafo 4.5).
Gravidanza I dati relativi all’uso di REKAMBYS in donne in gravidanza sono limitati.
REKAMBYS non è raccomandato in gravidanza a meno che il beneficio atteso giustifichi il potenziale rischio.
Sono state osservate esposizioni inferiori a rilpivirina orale durante l’assunzione di rilpivirina 25 mg una volta al giorno in gravidanza.
Negli studi di Fase III con rilpivirina orale, un’esposizione inferiore a rilpivirina, simile a quella osservata durante la gravidanza, è stata associata a un aumento del rischio di fallimento virologico; pertanto, è necessario monitorare attentamente la carica virale.
In alternativa, deve essere presa in considerazione l’adozione di un altro regime ART (vedere paragrafi 4.6, 5.1 e 5.2).
Sindrome da riattivazione immunitaria Nei pazienti con infezione da HIV e in stato di immunodeficienza severa al momento dell’inizio della terapia antiretrovirale di combinazione (CART), può insorgere una reazione infiammatoria ad agenti patogeni opportunisti asintomatici o residui, causando serie condizioni cliniche o un peggioramento dei sintomi.
Generalmente, tali reazioni sono state osservate entro le prime settimane o i primi mesi dopo l’inizio della CART.
Esempi rilevanti sono le retiniti da citomegalovirus, le infezioni da micobatteri generalizzate e/o focali e la polmonite da Pneumocystis jirovecii.
Occorre valutare eventuali sintomi infiammatori e istituire un trattamento laddove necessario.
Nel contesto dell’immunoricostituzione sono state segnalate anche patologie autoimmuni (come la malattia di Graves e l’epatite autoimmune); tuttavia, il tempo di insorgenza registrato è più variabile e questi eventi possono verificarsi molti mesi dopo l’inizio del trattamento.
Trasmissione dell’HIV Sebbene un’efficace soppressione virale con la terapia antiretrovirale abbia dimostrato di ridurre notevolmente il rischio di trasmissione sessuale, un rischio residuo non può essere escluso.
Si devono prendere precauzioni per prevenire la trasmissione in accordo con le linee guida nazionali.
Infezioni opportunistiche I pazienti devono essere informati che REKAMBYS o qualsiasi altra terapia antiretrovirale non cura l’infezione da HIV e che potrebbero sviluppare infezioni opportunistiche e altre complicazioni dell’infezione da HIV.
Pertanto, i pazienti devono essere strettamente monitorati clinicamente da un medico esperto nel trattamento di queste patologie associate all’HIV.
Eccipienti Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per iniezione, cioè essenzialmente “senza sodio” Interazioni
- REKAMBYS, in associazione a cabotegravir iniettabile, è destinato all’uso come regime terapeutico completo per il trattamento dell’infezione da HIV-1 e non deve essere somministrato con altri medicinali antiretrovirali per il trattamento dell’HIV-1.
Per tale motivo non si forniscono informazioni sulle interazioni farmacologiche con altri antiretrovirali.
Dal punto di vista delle interazioni farmacologiche, non ci sono limitazioni nell’uso di altri medicinali antiretrovirali dopo l’interruzione della terapia con REKAMBYS.
Per il trattamento durante la fase di induzione con rilpivirina orale e nel caso in cui le dosi saltate vengano sostituite dalla terapia con rilpivirina orale, fare riferimento all’RCP di rilpivirina compresse per informazioni sulle interazioni farmacologiche.
Medicinali che influenzano l’esposizione a rilpivirina Rilpivirina viene metabolizzata principalmente dal citocromo P450 (CYP)3A.
I medicinali che inducono o inibiscono il CYP3A possono quindi alterare la clearance di rilpivirina (vedere paragrafo 5.2).
Durante la co-somministrazione di rilpivirina e medicinali induttori di CYP3A è stata osservata una riduzione delle concentrazioni plasmatiche di rilpivirina che potrebbe ridurne gli effetti terapeutici.
Durante la co-somministrazione di rilpivirina e medicinali inibitori di CYP3A è stato osservato un aumento delle concentrazioni plasmatiche di rilpivirina.
Quando si usa rilpivirina per via orale l’impiego di inibitori della pompa protonica è controindicato (vedere il RCP rilpivirina compresse, paragrafo 4.3).
Medicinali che subiscono l’influenza dell’uso di rilpivirina È improbabile che rilpivirina possa avere un effetto clinicamente rilevante sull’esposizione a medicinali metabolizzati dagli enzimi CYP.
Rilpivirina inibisce la glicoproteina-P in vitro (IC50 pari a 9,2 mcM).
In uno studio clinico, l’impiego di rilpivirina orale (25 mg QD) non ha influenzato significativamente la farmacocinetica della digossina.
Rilpivirina è un inibitore in vitro del trasportatore MATE-2K con un IC50 < 2,7 nM.
Le implicazioni cliniche di questo dato non sono attualmente note.
Tabella delle interazioni Le interazioni teoriche e pratiche selezionate tra rilpivirina e medicinali somministrati in concomitanza sono elencate nella Tabella 5; si basano sugli studi condotti con rilpivirina orale oppure sono interazioni farmacologiche potenzialmente manifestabili (l’aumento è indicato da “↑”, la diminuzione da “↓”, l’assenza di variazioni da “↔”, la non applicabilità da “NA”, l’intervallo di confidenza da “IC”).
Tabella 5.
Interazioni e raccomandazioni sulla dose in associazione con altri medicinali Medicinali per area terapeutica | Interazione Variazione media geometrica (%)Ω | Raccomandazioni per la co-somministrazione |
AGENTI ANTIVIRALI |
Cabotegravir | AUC cabotegravir ↔ | Non è necessario alcun aggiustamento della dose. |
Cmin cabotegravir ↔ |
Cmax cabotegravir ↔ |
AUC rilpivirina ↔ |
Cmin rilpivirina ↓ 8% |
Cmax rilpivirina ↔ |
Ribavirina | Non studiata. Non sono previste interazioni farmacologiche clinicamente rilevanti. | Non è necessario alcun aggiustamento della dose. |
ANTICONVULSIVANTI |
Carbamazepina | Non studiata. Sono previste diminuzioni significative delle concentrazioni plasmatiche di rilpivirina. (induzione degli enzimi CYP3A) | Rilpivirina non deve essere usata in associazione a questi anticonvulsivanti, in quanto la co-somministrazione potrebbe determinare una perdita degli effetti terapeutici di rilpivirina (vedere paragrafo 4.3). |
Oxcarbazepina |
Fenobarbital |
Fenitoina |
AGENTI ANTIMICOTICI AZOLICI |
Ketoconazolo*# 400 mg QD | AUC ketoconazolo ↓ 24% | Non è necessario alcun aggiustamento della dose. |
Cmin ketoconazolo ↓ 66% |
Cmax ketoconazolo ↔ |
(induzione di CYP3A dovuta alle dosi elevate di rilpivirina nello studio) |
AUC rilpivirina ↑ 49% |
Cmin rilpivirina ↑ 76% |
Cmax rilpivirina ↑ 30% |
(inibizione degli enzimi CYP3A) |
Fluconazolo | Non studiata. L’uso concomitante di REKAMBYS con agenti antimicotici azolici potrebbe determinare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di rilpivirina. (inibizione degli enzimi CYP3A) | Non è necessario alcun aggiustamento della dose. |
Itraconazolo |
Posaconazolo |
Voriconazolo |
ANTIMICOBATTERICI |
Rifabutina* 300 mg QD† | AUC rifabutina ↔ | REKAMBYS non deve essere usato in associazione a rifabutina, in quanto non sono state stabilite specifiche raccomandazioni posologiche. È probabile che la co-somministrazione determini una perdita dell’effetto terapeutico di rilpivirina (vedere paragrafo 4.3). |
Cmin rifabutina ↔ |
Cmax rifabutina ↔ |
AUC 25-O-desacetil-rifabutina ↔ |
Cmin 25-O-desacetil-rifabutina ↔ |
Cmax 25-O-desacetil-rifabutina ↔ |
300 mg QD (+ rilpivirina 25 mg QD) | AUC rilpivirina ↓ 42% | |
Cmin rilpivirina ↓ 48% |
Cmax rilpivirina ↓ 31% |
300 mg QD (+ rilpivirina 50 mg QD) | AUC rilpivirina ↑ 16%* | |
Cmin rilpivirina ↔* |
Cmax rilpivirina ↑ 43%* |
* rispetto a rilpivirina 25 mg QD in monoterapia (induzione degli enzimi CYP3A) |
Rifampicina*# 600 mg QD | AUC rifampicina ↔ | Rilpivirina non deve essere usata in associazione a rifampicina, in quanto è probabile che la co-somministrazione determini una perdita degli effetti terapeutici di rilpivirina (vedere paragrafo 4.3). |
Cmin rifampicina NA |
Cmax rifampicina ↔ |
AUC 25-desacetil-rifampicina ↓ 9% |
Cmin 25-desacetil-rifampicina NA |
Cmax 25-desacetil-rifampicina ↔ |
AUC rilpivirina ↓ 80% |
Cmin rilpivirina ↓ 89% |
Cmax rilpivirina ↓ 69% |
(induzione degli enzimi CYP3A) |
Rifapentina | Non studiata. Sono previste diminuzioni significative delle concentrazioni plasmatiche di rilpivirina. (induzione degli enzimi CYP3A) | Rilpivirina non deve essere usata in combinazione con rifapentina, in quanto è probabile che la co-somministrazione determini una perdita degli effetti terapeutici di rilpivirina (vedere paragrafo 4.3). |
ANTIBIOTICI MACROLIDI | |
Claritromicina | Non studiata. Si prevede un aumento dell’esposizione a rilpivirina. (inibizione degli enzimi CYP3A) | Prendere in considerazione il ricorso ad alternative come azitromicina, laddove possibile. |
Eritromicina |
GLUCOCORTICOIDI O CORTICOSTEROIDI | |
Desametasone (per via sistemica, ad eccezione di una dose singola) | Non studiata. Sono previste diminuzioni dose-dipendenti delle concentrazioni plasmatiche di rilpivirina. (induzione degli enzimi CYP3A) | Rilpivirina non deve essere usata in associazione a desametasone per via sistemica (ad eccezione di una dose singola), in quanto la co-somministrazione potrebbe determinare una perdita degli effetti terapeutici di rilpivirina (vedere paragrafo 4.3). Prendere in considerazione il ricorso ad alternative, particolarmente in caso di uso a lungo termine. |
ANALGESICI NARCOTICI | |
Metadone* 60-100 mg QD, dose personalizzata | AUC R(-) metadone ↓ 16% | Non sono necessari aggiustamenti della dose quando si inizia la somministrazione concomitante di metadone e rilpivirina. Si raccomanda tuttavia il monitoraggio clinico, dato che la terapia di mantenimento con metadone potrebbe necessitare di aggiustamenti in alcuni pazienti. |
Cmin R(-) metadone ↓ 22% |
Cmax R(-) metadone ↓ 14% |
AUC rilpivirina ↔* |
Cmin rilpivirina ↔* |
Cmax rilpivirina ↔* |
* in base a controlli storici |
ANTIARITMICI | |
Digossina* | AUC digossina ↔ | Non è necessario alcun aggiustamento della dose. |
Cmin digossina NA |
Cmax digossina ↔ |
ANTIDIABETICI | |
Metformina* | AUC metformina ↔ | Non è necessario alcun aggiustamento della dose. |
Cmin metformina NA |
Cmax metformina ↔ |
PRODOTTI ERBORISTICI | |
Iperico (Hypericum perforatum) | Non studiata. Sono previste diminuzioni significative delle concentrazioni plasmatiche di rilpivirina. (induzione degli enzimi CYP3A) | Rilpivirina non deve essere usata in associazione a prodotti contenenti iperico, in quanto la co-somministrazione potrebbe determinare una perdita degli effetti terapeutici di rilpivirina (vedere paragrafo 4.3). |
ANALGESICI |
Paracetamolo*# | AUC paracetamolo ↔ | Non è necessario alcun aggiustamento della dose. |
Dose singola 500 mg | Cmin paracetamolo NA |
Cmax paracetamolo ↔ |
AUC rilpivirina ↔ |
Cmin rilpivirina ↑ 26% |
Cmax rilpivirina ↔ |
CONTRACCETTIVI ORALI |
Etinilestradiolo* 0,035 mg QD | AUC etinilestradiolo ↔ | Non è necessario alcun aggiustamento della dose. |
Cmin etinilestradiolo ↔ |
Cmax etinilestradiolo ↑ 17% |
Noretindrone 1 mg QD | AUC noretindrone ↔ |
Cmin noretindrone ↔ |
Cmax noretindrone ↔ |
AUC rilpivirina ↔* |
Cmin rilpivirina ↔* |
Cmax rilpivirina ↔* |
* in base a controlli storici |
INIBITORI DELLA HMG CO-A REDUTTASI |
Atorvastatina*# 40 mg QD | AUC atorvastatina ↔ | Non è necessario alcun aggiustamento della dose. |
Cmin atorvastatina ↓ 15% |
Cmax atorvastatina ↑ 35% |
AUC rilpivirina ↔ |
Cmin rilpivirina ↔ |
Cmax rilpivirina ↓ 9% |
INIBITORI DELLA FOSFODIESTERASI TIPO 5 (PDE-5) |
Sildenafil*# | AUC sildenafil ↔ | Non è necessario alcun aggiustamento della dose. |
Dose singola 50 mg | Cmin sildenafil NA Cmax sildenafil ↔ |
AUC rilpivirina ↔ |
Cmin rilpivirina ↔ |
Cmax rilpivirina ↔ |
Vardenafil | Non studiata. | Non è necessario alcun aggiustamento della dose. |
Tadalafil |
Ω % di aumento/diminuzione sulla base di studi di interazione farmaco-farmaco con rilpivirina orale * L’interazione tra rilpivirina e questo medicinale è stata valutata in uno studio clinico.
Tutte le altre interazioni farmaco-farmaco illustrate sono frutto di previsione.
# Questo studio di interazione è stato condotto con una dose di rilpivirina superiore alla dose raccomandata al fine di valutare l’effetto massimale sul medicinale somministrato in concomitanza.
La raccomandazione di dosaggio è applicabile alla dose raccomandata di rilpivirina 25 mg QD.
Medicinali che prolungano il QT Rilpivirina orale alla dose raccomandata di 25 mg una volta al giorno non è associata a effetti clinicamente rilevanti sul QTc.
Le concentrazioni plasmatiche di rilpivirina dopo le iniezioni di REKAMBYS alla dose raccomandata di 600 mg una volta al mese o 900 mg ogni 2 mesi sono comparabili a quelle ottenute con rilpivirina orale a una dose di 25 mg al giorno (QD).
In uno studio su soggetti sani, le dosi sovraterapeutiche di rilpivirina orale (75 mg una volta al giorno e 300 mg una volta al giorno) hanno dimostrato di prolungare l’intervallo QTc dell’ECG (vedere paragrafo 5.1).
REKAMBYS deve essere usato con cautela quando somministrato in concomitanza con un medicinale che presenta un rischio noto di torsione di punta (vedere paragrafo 4.4). Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse (AR) segnalate più frequentemente negli studi sulla somministrazione mensile sono state reazioni in sede di iniezione (fino all’84%), cefalea (fino al 12%) e piressia (10%).
Le AR segnalate più frequentemente sulla somministrazione bimestrale sono state reazioni in sede di iniezione (76%), cefalea (7%) e piressia (7%).
Tabella delle reazioni avverse Le AR identificate per rilpivirina e/o a cabotegravir sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi (SOC) e per frequenza (vedere Tabella 6).
Le frequenze sono definite come: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10) e non comune (≥1/1.000, <1/100).
Tabella 6.
Tabella delle reazioni avverse¹ Classificazione per sistemie organi (SOC) secondoMedDRA | Categoria di frequenza | AR per rilpivirina + cabotegravir |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Comune | conta dei leucociti diminuita², emoglobina diminuita ², conta piastrinica diminuita² |
Disturbi del sistema immunitario | Non comune | sindrome da riattivazione immunitaria² |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Molto comune | colesterolo totale (a digiuno) aumentato², colesterolo LDL (a digiuno) aumentato² |
| Comune | appetito ridotto²,trigliceridi (a digiuno) aumentati² |
Disturbi psichiatrici | Comune | depressione, ansia, sogni anormali, insonnia, disturbi del sonno², umore depresso² |
Patologie del sistema nervoso | Molto comune | cefalea |
Comune | capogiri |
Non comune | sonnolenza, reazioni vasovagali (in risposta alle iniezioni) |
Patologie gastrointestinali | Molto comune | amilasi pancreatica aumentata² |
Comune | nausea, vomito, dolore addominale³, flatulenza, diarrea, fastidio addominale², bocca secca², lipasi aumentata² |
Patologie epatobiliari | Non comune | epatotossicità |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Comune | eruzione cutanea4 |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Comune | mialgia |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Molto comune | reazioni in sede di iniezione (dolore e fastidio, nodulo, indurimento), piressia5 |
Comune | reazioni in sede di iniezione (tumefazione, eritema, prurigine, lividura, calore, ematoma), stanchezza, astenia, malessere |
Non comune | reazioni in sede di iniezione (cellulite, ascesso, anestesia, emorragia, alterazione del colore) |
Esami diagnostici | Comune | peso aumentato |
Non comune | transaminasi aumentate, bilirubina ematica aumentata |
1 La frequenza delle reazioni avverse (AR) identificate si basa su tutte le manifestazioni riportate degli eventi e non è limitata alle reazioni considerate almeno possibilmente correlate a giudizio dello sperimentatore.
2 Ulteriori reazioni avverse osservate con rilpivirina orale in altre sperimentazioni.
3 Dolore addominale include i seguenti preferred term MedDRA raggruppati: dolore addominale, dolore addominale superiore.
4 Eruzione cutanea include i seguenti preferred term MedDRA raggruppati: eruzione cutanea, eruzione eritematosa, eruzione cutanea generalizzata, eruzione cutanea maculare, eruzione cutanea maculo-papulare, esantema morbilliforme, eruzione cutanea papulare, eruzione cutanea pruriginosa.
5 Piressia include i seguenti preferred term MedDRA raggruppati: piressia, sensazione di caldo, temperatura corporea aumentata.
Descrizione di reazioni avverse selezionate Reazioni locali in sede di iniezione (ISR) Fino all’1% dei soggetti ha interrotto la terapia iniettiva con rilpivirina e cabotegravir a causa di ISR.
Le reazioni in sede di iniezione sono state generalmente lievi (Grado 1 nel 70-75% dei soggetti) o moderate (Grado 2 nel 27-36% dei soggetti).
Il 3-4% dei soggetti ha manifestato ISR di grave entità (Grado 3).
La durata mediana degli eventi ISR è stata di 3 giorni.
La percentuale dei soggetti che hanno riferito ISR si è ridotta nel tempo.
Peso aumentato Alla settimana 48, i soggetti partecipanti agli studi di Fase III FLAIR e ATLAS che avevano ricevuto rilpivirina più cabotegravir presentavano un aumento mediano di peso pari a 1,5 kg; i soggetti del gruppo che aveva mantenuto il proprio regime antiretrovirale in corso (CAR) presentavano un aumento mediano di peso pari a 1,0 kg (analisi aggregata).
Nei singoli studi FLAIR e ATLAS, l’aumento mediano di peso nei bracci rilpivirina più cabotegravir è stato rispettivamente di 1,3 kg e 1,8 kg, a fronte di un aumento di 1,5 kg e 0,3 kg nei bracci CAR.
Alla settimana 48, nello studio ATLAS-2M l’aumento mediano di peso in entrambi i bracci rilpivirina+cabotegravir (somministrazione mensile e bimestrale) è stato di 1,0 kg.
Variazioni nell’ematochimica di laboratorio Livelli elevati di transaminasi (ALT/AST) sono stati osservati in soggetti in terapia con rilpivirina più cabotegravir durante gli studi clinici.
Questi aumenti sono stati principalmente attribuiti a un’epatite virale acuta.
Alcuni soggetti in terapia con rilpivirina orale più cabotegravir orale hanno presentato un innalzamento delle transaminasi attribuito a sospetta epatotossicità farmaco-correlata; tali alterazioni si sono dimostrate reversibili dopo l’interruzione del trattamento.
Con la terapia a base di rilpivirina più cabotegravir sono stati osservati piccoli aumenti non progressivi della bilirubina totale (senza ittero clinico).
Queste alterazioni non sono considerate clinicamente rilevanti in quanto probabilmente rispecchiano la competizione per una via di eliminazione comune (UGT1A1) tra cabotegravir e bilirubina non coniugata.
Livelli elevati di lipasi sono stati osservati durante gli studi clinici con rilpivirina più cabotegravir.
Aumenti di lipasi di Grado 3 e 4 si sono verificati ad una più elevata incidenza con rilpivirina più cabotegravir rispetto a CAR.
Questi aumenti sono stati generalmente asintomatici e non hanno portato a interruzioni di rilpivirina più cabotegravir.
Nello studio ATLAS-2M è stato segnalato un caso di pancreatite fatale con Grado 4 di lipasi e fattori confondenti (inclusa un’anamnesi di pancreatite) per il quale la causalità del regime di iniezione non può essere esclusa.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza L’effetto di REKAMBYS sulla gravidanza negli esseri umani è sconosciuto.
Un moderato numero di dati su rilpivirina orale in donne in gravidanza (fra 300 e 1.000 gravidanze esposte) indica che rilpivirina non causa malformazioni o tossicità fetale/neonatale.
Uno studio condotto su 19 donne in gravidanza trattate con rilpivirina orale in associazione a una terapia di fondo durante il secondo e il terzo trimestre di gestazione e dopo il parto ha dimostrato esposizioni inferiori a rilpivirina orale in gravidanza; pertanto, è necessario monitorare attentamente la carica virale se REKAMBYS viene usato durante la gravidanza.
Gli studi sugli animali non mostrano una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
REKAMBYS non è raccomandato in gravidanza a meno che il beneficio atteso giustifichi il potenziale rischio.
Deve essere preso in considerazione un regime orale alternativo in accordo con le attuali linee guida di trattamento.
Dopo l’interruzione di REKAMBYS, in alcuni pazienti rilpivirina può rimanere nella circolazione sistemica fino a 4 anni (vedere paragrafo 4.4).
Allattamento Sulla base dei dati sugli animali, è prevedibile che rilpivirina sia secreta nel latte materno, sebbene ciò non sia stato confermato nell’uomo.
Dopo l’interruzione di REKAMBYS, in alcuni pazienti rilpivirina potrebbe essere presente nel latte materno fino a 4 anni.
Per evitare la trasmissione dell’HIV si raccomanda che le madri con infezione da HIV non allattino al seno i loro bambini in nessun caso.
Fertilità Non sono disponibili dati relativi agli effetti di rilpivirina sulla fertilità negli esseri umani.
Negli studi sugli animali non sono stati osservati effetti clinicamente rilevanti sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3). Conservazione
- Conservare in frigorifero (2 °C - 8 °C).
Non congelare.
Prima della somministrazione, il flaconcino deve essere portato a temperatura ambiente (non superare i 25 °C).
Il flaconcino può rimanere nell’astuccio a temperatura ambiente per un massimo di 6 ore.
Se non viene utilizzato dopo 6 ore, deve essere eliminato (fare riferimento al paragrafo 6.3).
La fonte dei dati utilizzati e pubblicati è Banche Dati Farmadati Italia. Farmadati Italia garantisce il massimo impegno affinché la Banca dati e gli Aggiornamenti relativi a farmaci, parafarmaci, prodotti omeopatici e principi attivi siano precisi, puntuali e costantemente aggiornati. Questo materiale è fornito solo a scopo didattico e non è inteso per consulenza medica, diagnosi o trattamento e non deve in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o ad un consulto medico. Farmadati Italia e SilhouetteDonna.it non si assumono responsabilità sull’utilizzo dei dati. E’ doveroso contattare il proprio medico e/o uno specialista per la prescrizione e assunzione di farmaci. L’ultimo aggiornamento dei dati e la messa online del database da parte di Silhouette Donna è stato effettuato in data 05/11/2024.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.