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Prezzo indicativo
Principio attivo: LUSPATERCEPT
Data ultimo aggiornamento:
10/12/2021
Reblozyl è indicato negli adulti per il trattamento dell’anemia trasfusione-dipendente dovuta a sindrome mielodisplastica (SMD) a rischio molto basso, basso e intermedio (vedere paragrafo 5.1). Reblozyl è indicato negli adulti per il trattamento dell’anemia associata a beta-talassemia trasfusione-dipendente e non trasfusione-dipendente (vedere paragrafo 5.1).
Reblozyl 25 mg polvere per soluzione iniettabile Ogni flaconcino contiene 25 mg di luspatercept. Dopo la ricostituzione, ogni mL di soluzione contiene 50 mg di luspatercept. Reblozyl 75 mg polvere per soluzione iniettabile Ogni flaconcino contiene 75 mg di luspatercept. Dopo la ricostituzione, ogni mL di soluzione contiene 50 mg di luspatercept. Luspatercept è prodotto nelle cellule dell’ovaio del criceto cinese (CHO) mediante la tecnologia del DNA ricombinante. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; • Gravidanza (vedere paragrafo 4.6); • Pazienti che necessitano di trattamento per controllare la crescita di masse EMH (vedere paragrafo 4.4).
Posologia
- Il trattamento con Reblozyl deve essere iniziato da un medico esperto nel trattamento delle malattie ematologiche.
Posologia Prima di ogni somministrazione di Reblozyl, deve essere valutato il livello di emoglobina (Hb) dei pazienti.
Ai fini del dosaggio, in caso di trasfusione di globuli rossi (RBC) prima della somministrazione, si deve considerare il livello di Hb pre-trasfusione.
La dose iniziale raccomandata di Reblozyl è di 1,0 mg/kg somministrata una volta ogni 3 settimane.
• Sindromi mielodisplastiche L’intervallo di concentrazione desiderata di Hb raccomandato è compreso tra 10 g/dL e 12 g/dL.
L’aumento della dose in caso di risposta insufficiente è riportato di seguito.
Tabella 1: Aumento della dose per risposta insufficiente Dose a 1 mg/kg | Aumento della dose |
Se dopo almeno 2 dosi consecutive a 1,0 mg/kg, un paziente: | • La dose deve essere aumentata a 1,33 mg/kg |
• non è libero da trasfusioni di RBC, oppure |
• non raggiunge una concentrazione di Hb ≥ 10 g/dL e l’aumento di Hb è < 1 g/dL |
Dose a 1,33 mg/kg | Aumento della dose |
Se dopo almeno 2 dosi consecutive a 1,33 mg/kg, un paziente: | • La dose deve essere aumentata a 1,75 mg/kg |
• non è libero da trasfusioni di RBC, oppure |
• non raggiunge una concentrazione di Hb ≥ 10 g/dL e l’aumento di Hb è < 1 g/dL |
L’aumento della dose non deve avvenire con una frequenza maggiore di una volta ogni 6 settimane (2 somministrazioni) e non deve superare la dose massima di 1,75 mg/kg ogni 3 settimane.
La dose non deve essere aumentata immediatamente dopo una somministrazione ritardata.
Per i pazienti con un livello di Hb pre-dose > 9 g/dL e non ancora indipendenti da trasfusione, può essere necessario un aumento della dose a discrezione del medico; non si può tuttavia escludere il rischio di un aumento di Hb oltre la soglia target con trasfusione concomitante.
Se un paziente perde la risposta (ovvero l’indipendenza da trasfusione), la dose deve essere aumentata di un livello di dosaggio (vedere Tabella 2).
• β-talassemia trasfusione-dipendente Nei pazienti che non ottengono una risposta, definita come riduzione del carico trasfusionale di RBC di almeno un terzo dopo ≥ 2 dosi consecutive (6 settimane), alla dose iniziale di 1,0 mg/kg, la dose deve essere aumentata a 1,25 mg/kg.
La dose non deve essere aumentata oltre la dose massima di 1,25 mg/kg ogni 3 settimane.
Se un paziente perde la risposta (se il carico trasfusionale di RBC aumenta nuovamente dopo la risposta iniziale) la dose deve essere aumentata di un livello di dosaggio (vedere Tabella 3).
• β-talassemia non trasfusione-dipendente Nei pazienti che non ottengono o in quelli che non mantengono una risposta, definita come aumento dell’Hb pre-dose ≥ 1 g/dL rispetto al basale, dopo ≥ 2 dosi consecutive (6 settimane), allo stesso livello di dose (in assenza di trasfusioni, ossia almeno 3 settimane dopo l’ultima trasfusione), la dose deve essere aumentata di un livello di dosaggio (vedere Tabella 3).
La dose non deve superare la dose massima di 1,25 mg/kg ogni 3 settimane.
Aumento al livello di dosaggio successivo L’aumento al livello di dosaggio successivo sulla base della dose attuale è riportato di seguito.
Tabella 2: Aumento al livello di dosaggio successivo per la SMD Dose attuale | Dose aumentata |
0,8 mg/kg | 1 mg/kg |
1 mg/kg | 1,33 mg/kg |
1,33 mg/kg | 1,75 mg/kg |
Tabella 3: Aumento al livello di dosaggio successivo per la β-talassemia Dose attuale | Dose aumentata |
0,6 mg/kg* | 0,8 mg/kg |
0,8 mg/kg | 1 mg/kg |
1 mg/kg | 1,25 mg/kg |
* Applicabile solo per la β-talassemia non trasfusione-dipendente.
Riduzione della dose e ritardo nella somministrazione della dose In caso di aumento di Hb > 2 g/dL entro 3 settimane in assenza di trasfusione, rispetto al valore di Hb alla dose precedente, la dose di Reblozyl deve essere ridotta di un livello di dosaggio.
Se l’Hb è ≥ 12 g/dL in assenza di trasfusioni per almeno 3 settimane, la dose deve essere ritardata fino a quando l’Hb è ≤ 11,0 g/dL.
Se in concomitanza vi è anche un rapido aumento di Hb rispetto al valore di Hb alla dose precedente (> 2 g/dL entro 3 settimane in assenza di trasfusione), dopo il ritardo nella somministrazione della dose, deve essere presa in considerazione una riduzione della dose di un livello.
La dose non deve essere ridotta al di sotto di 0,8 mg/kg (per SMD o β-talassemia trasfusione-dipendente) e al di sotto di 0,6 mg/kg (per β-talassemia non trasfusione-dipendente).
La dose ridotta durante il trattamento con luspatercept è riportata di seguito.
Tabella 4: Dose ridotta per SMD Dose attuale | Dose ridotta |
1,75 mg/kg | 1,33 mg/kg |
1,33 mg/kg | 1 mg/kg |
1 mg/kg | 0,8 mg/kg |
Tabella 5: Dose ridotta per β-talassemia Dose attuale | Dose ridotta |
1,25 mg/kg | 1 mg/kg |
1 mg/kg | 0,8 mg/kg |
0,8 mg/kg | 0,6 mg/kg* |
* Applicabile solo per la β-talassemia non trasfusione-dipendente.
Modifica della dose a causa di reazioni avverse Le istruzioni sulla sospensione o riduzione della dose per reazioni avverse correlate al trattamento con luspatercept sono riportate nella Tabella 6.
Tabella 6: Istruzioni per la modifica della dose Reazioni avverse correlate al trattamento* | Istruzioni per la dose |
Reazioni avverse di Grado 2 (vedere paragrafo 4.8), inclusa ipertensione di Grado 2 (vedere paragrafi 4.4 e 4.8) | • Sospendere il trattamento |
• Riprendere alla dose precedente dopo il miglioramento della reazione avversa o ritorno al basale |
Ipertensione di Grado ≥ 3 (vedere paragrafi 4.4 e 4.8) | • Sospendere il trattamento |
• Riprendere a una dose ridotta una volta che la pressione arteriosa è sotto controllo, come da indicazioni sulla riduzione della dose |
Altre reazioni avverse di Grado ≥ 3 persistenti (vedere paragrafo 4.8) | • Sospendere il trattamento |
• Riprendere alla dose precedente o a una dose ridotta dopo il miglioramento della reazione avversa o ritorno al basale, come da indicazioni sulla riduzione della dose |
Masse di emopoiesi extramidollare (EMH) che causano complicanze gravi (vedere paragrafi 4.4 e 4.8) | • Interrompere il trattamento |
* Grado 1: lieve; Grado 2: moderato; Grado 3: severo; Grado 4: potenzialmente letale.
Dosi non somministrate In caso di mancata o ritardata somministrazione del trattamento, si deve somministrare Reblozyl al paziente non appena possibile proseguendo con le dosi prescritte, lasciando trascorrere almeno 3 settimane tra le dosi.
Pazienti che manifestano una perdita di risposta Se i pazienti manifestano una perdita di risposta a Reblozyl, devono essere valutati i fattori causali (per esempio, un evento emorragico).
Se le cause tipiche di una perdita di risposta ematologica vengono escluse, deve essere preso in considerazione un aumento della dose come descritto sopra per la rispettiva indicazione da trattare (vedere Tabella 2 e Tabella 3).
Interruzione Reblozyl deve essere interrotto se i pazienti non ottengono una riduzione del carico trasfusionale (per pazienti affetti da β-talassemia trasfusione-dipendente) o un aumento rispetto all’Hb basale in assenza di trasfusioni (per pazienti affetti da β-talassemia non trasfusione-dipendente) o una riduzione del carico trasfusionale inclusa l’assenza di aumento rispetto all’Hb basale (per pazienti affetti da SMD) dopo 9 settimane di trattamento (3 dosi) al massimo livello di dosaggio, qualora non vengano trovate spiegazioni alternative per la mancata risposta (per esempio, sanguinamento, intervento chirurgico, altre malattie concomitanti), o in qualsiasi momento se si verifica una tossicità inaccettabile.
Popolazioni speciali Anziani Non è richiesto alcun adeguamento della dose iniziale per Reblozyl (vedere paragrafo 5.2).
Sono disponibili dati limitati nei pazienti affetti da β-talassemia di età ≥ 60 anni.
Compromissione epatica Non è richiesto alcun adeguamento della dose iniziale per i pazienti con bilirubina totale (BIL) > limite superiore della norma (ULN) e/o alanina aminotransferasi (ALT) o aspartato aminotransferasi (AST) < 3 x ULN (vedere paragrafo 5.2).
A causa della mancanza di dati (vedere paragrafo 5.2) non può essere fatta alcuna specifica raccomandazione riguardante la posologia per i pazienti con ALT o AST ≥ 3 x ULN o danno epatico di Grado ≥ 3 CTCAE.
Compromissione renale Non è richiesto alcun adeguamento della dose iniziale per i pazienti con compromissione renale lieve o moderata (velocità di filtrazione glomerulare stimata [eGFR] individuale da 30 a 89 mL/min).
A causa della mancanza di dati clinici (vedere paragrafo 5.2) non può essere fatta alcuna specifica raccomandazione riguardante la posologia per i pazienti con compromissione renale severa (eGFR individuale < 30 mL/min).
È stata osservata un’esposizione più elevata nei pazienti con compromissione renale al basale (vedere paragrafo 5.2).
Di conseguenza, questi pazienti devono essere attentamente monitorati per le reazioni avverse e l’adeguamento della dose deve essere gestito di conseguenza (vedere Tabella 6).
Popolazione pediatrica Non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di Reblozyl nella popolazione pediatrica per l’indicazione delle sindromi mielodisplastiche, o in pazienti pediatrici di età inferiore a 6 anni affetti da β-talassemia.
La sicurezza e l’efficacia di Reblozyl nei pazienti pediatrici di età compresa tra 6 anni e meno di 18 anni non sono state ancora stabilite nella β-talassemia.
Per i dati preclinici, vedere paragrafo 5.3.
Modo di somministrazione Per uso sottocutaneo.
Dopo la ricostituzione, la soluzione di Reblozyl deve essere iniettata per via sottocutanea nel braccio, nella coscia o nell’addome.
L’esatto volume di dosaggio totale della soluzione ricostituita richiesto per il paziente deve essere calcolato e aspirato lentamente in una siringa dal/dai flaconcino/i monodose.
Il volume massimo raccomandato di medicinale per sede di iniezione è di 1,2 mL.
Se sono necessari più di 1,2 mL, il volume totale deve essere suddiviso in iniezioni separate di volume simile e somministrato in sedi separate, utilizzando la stessa sede anatomica ma su lati opposti del corpo.
Se sono necessarie iniezioni multiple, per ogni iniezione sottocutanea devono essere usati una nuova siringa e un nuovo ago.
Non deve essere somministrata più di una dose da un flaconcino.
Se la soluzione di Reblozyl è stata refrigerata dopo la ricostituzione, deve essere tolta dal frigorifero 15-30 minuti prima di effettuare l’iniezione, per consentire al prodotto di raggiungere la temperatura ambiente.
Questo renderà l’iniezione più agevole.
Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6. Avvertenze e precauzioni
- Tracciabilità Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.
Eventi tromboembolici Nei pazienti affetti da β-talassemia, sono stati segnalati eventi tromboembolici (TEE) nel 3,6% (8/223) dei pazienti trattati con luspatercept nella fase in doppio cieco dello studio registrativo nei pazienti trasfusione-dipendenti e nello 0,7% (1/134) dei pazienti durante la fase in aperto dello studio registrativo nei pazienti non trasfusione-dipendenti.
I TEE segnalati includevano trombosi venosa profonda (TVP), trombosi della vena porta, embolia polmonare, ictus ischemico e tromboflebite superficiale (vedere paragrafo 4.8).
Tutti i pazienti con TEE erano stati splenectomizzati e avevano almeno un altro fattore di rischio per lo sviluppo di TEE (per esempio, anamnesi di trombocitosi o uso concomitante di terapia ormonale sostitutiva).
Il verificarsi di TEE non è stato correlato ad elevati livelli di Hb.
Il potenziale beneficio del trattamento con luspatercept deve essere valutato rispetto al rischio potenziale di TEE in pazienti affetti da β-talassemia con una splenectomia e altri fattori di rischio per lo sviluppo di TEE.
In base alle attuali linee guida cliniche, la tromboprofilassi deve essere presa in considerazione nei pazienti con β-talassemia a rischio più elevato.
Nei pazienti affetti da SMD, sono stati segnalati TEE nel 3,9% (13/335) dei pazienti trattati con luspatercept.
I TEE segnalati includevano ischemia cerebrale e accidente cerebrovascolare nell’1,2% (4/335) dei pazienti.
Tutti i TEE si sono verificati in pazienti con fattori di rischio significativi (fibrillazione atriale, ictus o insufficienza cardiaca e malattia vascolare periferica) e non erano correlati a Hb elevata, livelli piastrinici o ipertensione.
Masse di emopoiesi extramidollare Nei pazienti affetti da β-talassemia trasfusione-dipendente, masse di emopoiesi extramidollare (EMH) sono state osservate nel 3,2% (10/315) dei pazienti trattati con luspatercept nello studio registrativo e nello studio di follow-up a lungo termine.
Sintomi di compressione del midollo spinale dovuta a masse EMH si sono manifestati nell’1,9% (6/315) dei pazienti trattati con luspatercept (vedere paragrafo 4.8).
Nei pazienti affetti da β-talassemia non trasfusione-dipendente, masse di emopoiesi extramidollare (EMH) sono state osservate nel 6,3% (6/96) dei pazienti trattati con luspatercept nello studio registrativo.
Compressione del midollo spinale dovuta a masse EMH si è manifestata nell’1,0% (1/96) dei pazienti trattati con luspatercept.
Durante la parte in aperto dello studio, masse EHM sono state osservate in altri 2 pazienti, per un totale di 8/134 (6,0%) pazienti (vedere paragrafo 4.8).
I pazienti con masse EMH possono manifestare un peggioramento di tali masse e complicanze durante il trattamento.
I segni e sintomi possono variare in base alla sede anatomica.
I pazienti devono essere monitorati all’inizio e durante il trattamento per rilevare eventuali sintomi e segni o complicanze derivanti da masse EMH e devono essere trattati secondo le linee guida cliniche.
Il trattamento con luspatercept deve essere interrotto in caso di complicanze gravi dovute a masse EMH.
Aumento della pressione arteriosa Negli studi registrativi su SMD e β-talassemia, i pazienti trattati con luspatercept hanno avuto un incremento medio della pressione sistolica e diastolica fino a 5 mmHg rispetto al basale (vedere paragrafo 4.8).
Un aumento dell’incidenza di ipertensione è stato osservato nei primi 12 mesi di trattamento in pazienti affetti da β-talassemia non trasfusione-dipendente trattati con luspatercept (vedere paragrafo 4.8).
Il trattamento deve essere iniziato solo se la pressione arteriosa è adeguatamente controllata.
La pressione arteriosa deve essere monitorata prima di ogni somministrazione di luspatercept.
Può essere necessario adeguare o ritardare la dose di luspatercept e i pazienti devono essere trattati per l’ipertensione in base alle attuali linee guida cliniche (vedere Tabella 6, paragrafo 4.2).
Il potenziale beneficio del trattamento con Reblozyl deve essere nuovamente valutato in caso di ipertensione persistente o esacerbazioni dell’ipertensione preesistente.
Frattura traumatica Nei pazienti affetti da β-talassemia trasfusione-dipendente, fratture traumatiche sono state osservate nello 0,4 % (1/223) dei pazienti trattati con luspatercept.
Nei pazienti affetti da β-talassemia non trasfusione-dipendente, fratture traumatiche sono state osservate nell’8,3% (8/96) dei pazienti trattati con luspatercept.
I pazienti devono essere informati del rischio di frattura traumatica.
Contenuto di sodio Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente ‘senza sodio’. Interazioni
- Non sono stati effettuati studi clinici formali d’interazione.
L’uso concomitante di agenti chelanti del ferro non ha avuto alcun effetto sulla farmacocinetica di luspatercept. Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza • Sindromi mielodisplastiche Le reazioni avverse al farmaco più frequentemente segnalate dai pazienti che assumono Reblozyl (almeno nel 15% dei pazienti) sono state stanchezza, diarrea, nausea, astenia, capogiro, edema periferico e dolore dorsale.
Le reazioni avverse al farmaco di Grado ≥ 3 più comunemente segnalate (almeno nel 2 % dei pazienti) includevano eventi di ipertensione (12,5%), sincope (3,6%), dispnea (2,7%), stanchezza (2,4%) e trombocitopenia (2,4%).
Le reazioni avverse severe al farmaco più comunemente segnalate (almeno nell’1% dei pazienti) sono state infezione delle vie urinarie (1,8 %), dispnea (1,5 %) e dolore dorsale (1,2 %).
Astenia, stanchezza, nausea, diarrea, ipertensione, dispnea, capogiro e cefalea si sono verificati più frequentemente durante i primi 3 mesi di trattamento.
L’interruzione del trattamento dovuta a un evento avverso si è verificata nel 10,1% dei pazienti trattati con luspatercept.
Il motivo più comune di interruzione del trattamento nel braccio di trattamento con luspatercept è stato la progressione della SMD di base.
Ritardi nella somministrazione della dose a causa di Hb pre-dose ≥ 12,0 g/dL si sono verificati nel 24,3 % dei pazienti trattati con luspatercept.
• β-talassemia trasfusione-dipendente Le reazioni avverse al farmaco più frequentemente segnalate dai pazienti che assumono Reblozyl (almeno nel 15% dei pazienti) sono state cefalea, dolore osseo e artralgia.
La reazione avversa al farmaco di Grado ≥ 3 più comunemente segnalata è stata l’iperuricemia.
Le reazioni avverse più severe segnalate includevano eventi tromboembolici di trombosi venosa profonda, ictus ischemico, trombosi della vena porta ed embolia polmonare (vedere paragrafo 4.4).
Dolore osseo, astenia, stanchezza, capogiro e cefalea si sono verificati più frequentemente durante i primi 3 mesi di trattamento.
L’interruzione del trattamento dovuta a una reazione avversa si è verificata nel 2,6% dei pazienti trattati con luspatercept.
Le reazioni avverse che hanno portato all’interruzione del trattamento nel braccio di trattamento con luspatercept sono state artralgia, dolore dorsale, dolore osseo e cefalea.
• β-talassemia non trasfusione-dipendente Le reazioni avverse al farmaco più frequentemente segnalate dai pazienti che assumono Reblozyl (almeno nel 15% dei pazienti) sono state dolore osseo, cefalea, artralgia, dolore dorsale, preipertensione e ipertensione.
La reazione avversa di Grado ≥ 3 più comunemente segnalata e più grave (almeno nel 2% dei pazienti) è stata la frattura traumatica.
Compressione del midollo spinale dovuta a masse EMH si è verificata nell’1% dei pazienti.
Dolore osseo, dolore dorsale, infezione delle vie respiratorie superiori, artralgia, cefalea e preipertensione si sono verificati più frequentemente durante i primi 3 mesi di trattamento.
La maggior parte delle reazioni avverse al farmaco è stata non grave e non ha richiesto l’interruzione del trattamento.
L’interruzione del trattamento dovuta a una reazione avversa si è verificata nel 3,1% dei pazienti trattati con luspatercept.
Le reazioni avverse che hanno portato all’interruzione del trattamento sono state compressione del midollo spinale, emopoiesi extramidollare e artralgia.
Tabella delle reazioni avverse La più alta frequenza per ogni reazione avversa che è stata osservata e segnalata nei pazienti negli studi registrativi su SMD, β-talassemia e nello studio di follow-up a lungo termine è illustrata nella Tabella 7 che segue.
Le reazioni avverse sono elencate di seguito secondo la classificazione per sistemi e organi e termine preferito.
Le frequenze sono definite come: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1 000, < 1/100); raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000), molto raro (< 1/10 000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 7: Reazioni avverse al farmaco (ADR) in pazienti trattati con Reblozyl per SMD e/o β-talassemia nei quattro studi registrativi Classificazione per sistemi e organi | Termine preferito | Frequenza (tutti i gradi) per SMD | Frequenza (tutti i gradi) per β-talassemia |
Infezioni ed infestazioni | Bronchite | Comune | Comunea |
Infezione delle vie urinarie | Molto comune | Comunea |
Infezione delle vie respiratorie | Comune | |
Infezione delle vie respiratorie superiori | Comune | Molto comunea |
Influenza | Comune | Molto comune |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Emopoiesi extramidollareVI | Non notaVII | Comune |
Trombocitopenia | Comune | |
Disturbi del sistema immunitario | IpersensibilitàI, VI | Comune | Comune |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Iperuricemia | Comune | Comune |
Disidratazione | Comune | |
Appetito ridotto | Comune | |
Squilibrio elettroliticoIX | Molto comune | |
Disturbi psichiatrici | Insonnia | Comune | Molto comuneb |
Ansia | Comune | Comune |
Irritabilità | | Comune |
Stato confusionale | Comune | |
Patologie del sistema nervoso | Capogiro | Molto comune | Molto comune |
Cefalea | Molto comune | Molto comune |
Emicrania | | Comuneb |
Compressione del midollo spinaleVI | | Comune |
Sincope/presincope | Comune | Comunea |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Vertigine/vertigine posizionale | Comune | Comunea |
Patologie cardiache | Fibrillazione atriale | Comune | |
Insufficienza cardiaca | Comune | |
Patologie vascolari | Preipertensione | | Molto comuneb |
IpertensioneII, VI | Molto comune | Molto comune |
Tachicardia | Comune | |
Eventi tromboemboliciIV, VI | Comune | Comune |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Tosse | Molto comune | |
Epistassi | Comune | Comuneb |
DispneaVIII | Molto comune | Comune |
Patologie gastrointestinali | Dolore addominale | Comune | Molto comuneb |
Fastidio addominale | Comune | |
Diarrea | Molto comune | Molto comunea |
Nausea | Molto comune | Molto comune |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Iperidrosi | Comune | |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Dolore dorsale | Molto comune | Molto comune |
ArtralgiaVI | Comune | Molto comune |
Dolore osseoVI | Comune | Molto comune |
Mialgia | Comune | |
Debolezza muscolare | Comune | |
Patologie renali e urinarie | Proteinuria | | Comuneb |
Albuminuria | | Comuneb |
Traumatismo del reneX | Comune | |
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione | Dolore toracico non cardiaco | Comune | |
Malattia simil-influenzale | Comune | |
Stanchezza | Molto comune | Molto comunea |
Astenia | Molto comune | Molto comune |
Reazioni in sede di iniezioneIII, VI | Comune | Comune |
Edema periferico | Molto comune | |
Esami diagnostici | Alanina aminotransferasi aumentata | Comune | ComuneV |
Aspartato aminotransferasi aumentata | Comune | Molto comuneV |
Bilirubina ematica aumentata | Comune | Molto comuneV |
Gamma-glutamil- transferasi aumentata | Comune | |
Traumatismi, intossicazioni e complicazioni da procedura | Frattura traumaticaVI | | Comuneb |
I quattro studi registrativi sono ACE-536-B-MDS-001 (SMD refrattaria o intollerante agli ESA), ACE-536-B-MDS-002 (SMD), ACE-536-B-THAL-001 (β-talassemia trasfusione-dipendente) e ACE-536-B-THAL-002 (β-talassemia non trasfusione-dipendente).
I L’ipersensibilità include edema delle palpebre, ipersensibilità a farmaci, tumefazione del viso, edema periorbitale, edema della faccia, angioedema, tumefazione del labbro, eruzione cutanea da farmaci.
II L’ipertensione include ipertensione essenziale, ipertensione e crisi ipertensiva.
III Le reazioni in sede di iniezione includono eritema in sede di iniezione, prurito in sede di iniezione, tumefazione in sede di iniezione ed eruzione cutanea in sede di iniezione.IV I TEE includono trombosi venosa profonda, trombosi della vena porta, ictus ischemico ed embolia polmonare.
V La frequenza si basa su valori di laboratorio di qualsiasi grado.
VI Vedere paragrafo 4.8 Descrizione di reazioni avverse selezionate.
VII Segnalata solo nella fase post-marketing.
VIII La dispnea include dispnea da sforzo per lo studio ACE-536-B-MDS-002.
IX Lo squilibrio elettrolitico include disturbi del metabolismo osseo, del calcio, del magnesio e del fosforo e disordini dell’equilibrio idro-elettrolitico.
X L’ADR include termini simili/raggruppati.
a ADR osservate nello studio ACE-536-B-THAL-001 sulla β-talassemia trasfusione-dipendente.
b ADR osservate nello studio ACE-536-B-THAL-002 sulla β-talassemia non trasfusione-dipendente.
Descrizione di reazioni avverse selezionate Dolore osseo Il dolore osseo è stato segnalato nel 2,4% dei pazienti affetti da SMD trattati con luspatercept; tutti gli eventi erano di Grado 1-2.
Il dolore osseo è stato segnalato nel 19,7 % dei pazienti affetti da β-talassemia trasfusione-dipendente trattati con luspatercept (placebo 8,3%); la maggior parte degli eventi (41/44) era di Grado 1-2 e 3 eventi erano di Grado 3.
Uno dei 44 eventi è stato grave e 1 evento ha portato all’interruzione del trattamento.
Il dolore osseo era più comune nei primi 3 mesi (16,6 %) rispetto ai mesi 4-6 (3,7%).
Il dolore osseo è stato segnalato nel 36,5% dei pazienti affetti da β-talassemia non trasfusione-dipendente trattati con luspatercept (placebo 6,1%); la maggior parte degli eventi (32/35) era di Grado 1-2 e 3 eventi erano di Grado 3.
Nessun paziente ha interrotto il trattamento a causa di dolore osseo.
Artralgia L’artralgia è stata segnalata nel 7,2% dei pazienti affetti da SMD trattati con luspatercept; lo 0,6 % degli eventi era di Grado ≥ 3.
L’artralgia è stata segnalata nel 19,3 % dei pazienti affetti da β-talassemia trasfusione-dipendente trattati con luspatercept (placebo 11,9%) e ha portato all’interruzione del trattamento in 2 pazienti (0,9%).
L’artralgia è stata segnalata nel 29,2 % dei pazienti affetti da β-talassemia non trasfusione-dipendente trattati con luspatercept (placebo 14,3%); la maggior parte degli eventi (26/28) era di Grado 1-2 e 2 eventi erano di Grado 3.
L’artralgia ha portato all’interruzione del trattamento in 1 paziente (1,0%).
Ipertensione I pazienti affetti da SMD e β-talassemia trattati con luspatercept hanno avuto un aumento medio della pressione sistolica e diastolica fino a 5 mmHg rispetto al basale, non osservato nei pazienti trattati con placebo.
Eventi di ipertensione sono stati segnalati nel 12,5% dei pazienti affetti da SMD trattati con luspatercept (placebo 9,2%).
Eventi di ipertensione di Grado 3 sono stati segnalati in 25/335 pazienti (7,5 %) trattati con luspatercept (placebo 3,9 %).
L’ipertensione è stata segnalata nel 19,8 % dei pazienti affetti da β-talassemia non trasfusione-dipendente trattati con luspatercept (placebo 2,0%).
La maggior parte degli eventi (16/19) era di Grado 1-2, e 3 eventi erano di Grado 3 (3,1%), nei pazienti trattati con luspatercept (placebo 0,0%).
Un aumento dell’incidenza di ipertensione è stato osservato nel tempo nei primi 8-12 mesi in pazienti con β-talassemia non trasfusione-dipendente trattati con luspatercept.
Vedere paragrafo 4.4.
L’ipertensione è stata segnalata nell’8,1 % dei pazienti affetti da β-talassemia trasfusione-dipendente trattati con luspatercept (placebo 2,8%).
Vedere paragrafo 4.4.
Eventi di Grado 3 sono stati segnalati in 4 pazienti (1,8 %) trattati con luspatercept (placebo 0,0 %).
Ipersensibilità Le reazioni da ipersensibilità includevano edema delle palpebre, ipersensibilità a farmaci, tumefazione del viso, edema periorbitale, edema della faccia, angioedema, tumefazione del labbro, eruzione da farmaci.
Le reazioni da ipersensibilità sono state segnalate nel 4,6% dei pazienti affetti da SMD (placebo 2,6 %) e tutti gli eventi sono stati di Grado 1-2 nei pazienti trattati con luspatercept.
L’edema della faccia si è verificato nel 3,1% dei pazienti affetti da β-talassemia non trasfusione-dipendente (placebo 0,0%).
Le reazioni da ipersensibilità sono state segnalate nel 4,5% dei pazienti affetti da β-talassemia trasfusione-dipendente trattati con luspatercept (placebo 1,8%) e tutti gli eventi sono stati di Grado 1-2.
L’ipersensibilità ha portato all’interruzione del trattamento in 1 paziente (0,4 %).
Reazioni in sede di iniezione Le reazioni in sede di iniezione includevano eritema in sede di iniezione, prurito in sede di iniezione, tumefazione in sede di iniezione ed eruzione cutanea in sede di iniezione.
Le reazioni in sede di iniezione sono state segnalate nel 3,6 % dei pazienti affetti da SMD.
Le reazioni in sede di iniezione sono state segnalate nel 2,2 % dei pazienti affetti da β-talassemia trasfusione-dipendente (placebo 1,8%); tutti gli eventi sono stati di Grado 1 e nessuno ha portato all’interruzione del trattamento.
Le reazioni in sede di iniezione sono state segnalate nel 5,2 % dei pazienti affetti da β-talassemia non trasfusione-dipendente (placebo 0,0%); tutti gli eventi sono stati di Grado 1 e nessuno ha portato all’interruzione del trattamento.
Eventi tromboembolici I TEE includevano trombosi venosa profonda, trombosi della vena porta, ictus ischemico ed embolia polmonare.
TEE sono stati segnalati nel 3,9% dei pazienti affetti da SMD (placebo 3,9%).
I TEE segnalati includevano ischemia cerebrale e accidente cerebrovascolare nell’1,2% dei pazienti.
Tutti i TEE si sono verificati in pazienti con fattori di rischio significativi (fibrillazione atriale, ictus o insufficienza cardiaca e malattia vascolare periferica) e non erano correlati a Hb elevata, livelli piastrinici o ipertensione.
Vedere paragrafo 4.4.
TEE si sono verificati nel 3,6% dei pazienti affetti da β-talassemia trasfusione-dipendente che ricevevano luspatercept (placebo 0,9%).
TEE (tromboflebite superficiale) si è verificato nello 0,7 % dei pazienti nella fase in aperto dello studio registrativo in pazienti affetti da β-talassemia non trasfusione-dipendente.
Tutti i TEE sono stati segnalati in pazienti che si erano sottoposti a splenectomia e avevano almeno un altro fattore di rischio.
Vedere paragrafo 4.4.
Masse di emopoiesi extramidollare Masse EMH si sono verificate in 10/315 (3,2%) pazienti affetti da β-talassemia trasfusione-dipendente trattati con luspatercept (placebo 0,0 %).
Cinque eventi erano di Grado 1-2, 4 eventi erano di Grado 3 e 1 evento era di Grado 4.
Tre pazienti hanno interrotto il trattamento a causa di masse EMH.
Vedere paragrafo 4.4.
Masse EMH si sono verificate in 6/96 (6,3 %) pazienti affetti da β-talassemia non trasfusione-dipendente trattati con luspatercept (placebo 2,0%).
La maggior parte (5/6) è stata di Grado 2 e una è stata di Grado 1.
Un paziente ha interrotto il trattamento a causa di masse EMH.
Durante la parte in aperto dello studio, masse EMH sono state osservate in altri 2 pazienti per un totale di 8/134 (6,0%) pazienti.
La maggior parte (7/8) è stata di Grado 1-2 e gestibile con la pratica clinica standard.
In 6/8 pazienti il trattamento con luspatercept è stato continuato dopo l’insorgenza dell’evento.
Vedere paragrafo 4.4.
Masse EMH possono verificarsi anche dopo il trattamento prolungato con luspatercept (ossia dopo 96 settimane).
Compressione del midollo spinale Compressione o sintomi di compressione del midollo spinale dovuta a masse EMH si sono verificati in 6/315 (1,9%) pazienti affetti da β-talassemia trasfusione-dipendente trattati con luspatercept (placebo 0,0%).
Quattro pazienti hanno interrotto il trattamento a causa di sintomi di compressione del midollo spinale di Grado ≥ 3.
Compressione del midollo spinale dovuta a masse EMH si è verificata in 1/96 (1,0%) paziente affetto da β-talassemia non trasfusione-dipendente con anamnesi di masse EMH trattato con luspatercept (placebo 0,0%).
Questo paziente ha interrotto il trattamento a causa di compressione del midollo spinale di Grado 4.
Vedere paragrafo 4.4.
Frattura traumatica Frattura traumatica si è verificata in 1 (0,4%) paziente affetto da β-talassemia trasfusione-dipendente trattato con luspatercept (placebo 0,0 %).
Frattura traumatica si è verificata in 8 (8,3 %) pazienti affetti da β-talassemia non trasfusione-dipendente trattati con luspatercept (placebo 2,0%); eventi di Grado ≥ 3 sono stati segnalati per 4 pazienti (4,2%) trattati con luspatercept e 1 paziente (2,0%) trattato con placebo.
Immunogenicità In studi clinici sulle SMD un’analisi di 395 pazienti con SMD trattati con luspatercept e valutabili per la presenza di anticorpi anti-luspatercept ha mostrato che 36 pazienti (9,1%) risultavano positivi agli anticorpi anti-luspatercept insorti con il trattamento, tra cui 18 pazienti (4,6 %) che avevano sviluppato anticorpi neutralizzanti contro luspatercept.
In studi clinici sulla β-talassemia trasfusione-dipendente e non trasfusione-dipendente un’analisi di 380 pazienti affetti da β-talassemia trattati con luspatercept e valutabili per la presenza di anticorpi anti-luspatercept ha dimostrato che 7 pazienti (1,84%) risultavano positivi agli anticorpi anti-luspatercept insorti con il trattamento, tra cui 5 (1,3%) che avevano sviluppato anticorpi neutralizzanti contro luspatercept.
La concentrazione sierica di luspatercept tendeva a diminuire in presenza di anticorpi anti-luspatercept.
Non sono state osservate reazioni da ipersensibilità sistemica severa segnalate per i pazienti con anticorpi anti-luspatercept.
Non vi è stata alcuna associazione tra reazioni da ipersensibilità o reazioni in sede di iniezione e presenza di anticorpi anti-luspatercept.
I pazienti con anticorpi anti-luspatercept insorti con il trattamento avevano una maggiore probabilità di segnalare un evento avverso grave insorto con il trattamento (69,4% [25/36] per i pazienti positivi agli anticorpi anti-luspatercept vs 45,7% [164/359] per i pazienti negativi agli anticorpi anti-luspatercept) o un evento avverso di Grado 3 o 4 insorto con il trattamento (77,8% [28/36] per i pazienti positivi agli anticorpi anti-luspatercept vs 56,8% [204/359] per i pazienti negativi agli anticorpi anti-luspatercept), rispetto ai pazienti senza anticorpi anti-luspatercept nel pool SMD TD.
Altre popolazioni speciali Pazienti affetti da SMD senza sideroblasti ad anello (RS-) I pazienti RS- hanno una maggiore probabilità di manifestare eventi avversi gravi, eventi avversi di Grado 5 insorti con il trattamento, eventi avversi che portano all’interruzione del farmaco o a una riduzione della dose, rispetto ai pazienti con sideroblasti ad anello (RS+).
Nello studio ACE-536-MDS-002, i pazienti RS- hanno evidenziato un’incidenza più elevata di alcune reazioni avverse, rispetto ai pazienti RS+, in entrambi i bracci di trattamento.
Quando si confrontano i sottogruppi RS nel braccio luspatercept, astenia, nausea, vomito, dispnea, tosse, eventi tromboembolici, alanina aminotransferasi aumentata, aspartato aminotransferasi aumentata e trombocitopenia si sono verificati con maggiore frequenza nel sottogruppo RS-.
Pazienti affetti da SMD con stato mutazionale di SF3B1 non mutato I pazienti con stato mutazionale di SF3B1 non mutato hanno una maggiore probabilità di manifestare eventi avversi di Grado 3 o 4 insorti con il trattamento, eventi avversi gravi, eventi avversi di Grado 5 insorti con il trattamento, eventi avversi che portano all’interruzione del farmaco, riduzione della dose così come interruzione della dose, rispetto ai pazienti con stato mutazionale di SF3B1 mutato.
Le reazioni avverse note a luspatercept con una frequenza ≥ 3% più elevata nel sottogruppo con SF3B1 non mutato nel braccio luspatercept includevano vomito, dispnea e ipertensione.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V. Gravidanza e allattamento
- Donne in età fertile/Contraccezione femminile Le donne in età fertile devono usare misure contraccettive efficaci durante il trattamento con Reblozyl e per almeno 3 mesi dopo l’ultima somministrazione.
Prima di iniziare il trattamento con Reblozyl, deve essere effettuato un test di gravidanza sulle donne in età fertile.
Gravidanza Il trattamento con Reblozyl non deve essere iniziato in caso di gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
I dati relativi all’uso di Reblozyl in donne in gravidanza non esistono.
Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Reblozyl è controindicato durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
In caso di gravidanza Reblozyl deve essere interrotto.
Allattamento Non è noto se luspatercept o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno.
Luspatercept è stato rilevato nel latte di ratti in allattamento (vedere paragrafo 5.3).
A causa degli effetti avversi non noti di luspatercept nei neonati/lattanti, deve essere presa la decisione se interrompere l’allattamento durante la terapia con Reblozyl e per 3 mesi dopo l’ultima somministrazione o interrompere la terapia con Reblozyl tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
Fertilità L’effetto di luspatercept sulla fertilità negli esseri umani non è noto.
Sulla base dei dati sugli animali, luspatercept può compromettere la fertilità femminile (vedere paragrafo 5.3). Conservazione
- Conservare in frigorifero (2°C - 8°C).
Non congelare.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.