RASILEZ 28CPR RIV 300MG
34,96 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 22/10/2014
Trattamento dell'ipertensione essenziale negli adulti.
Rasilez 150 mg compresse rivestite con film Ciascuna compressa rivestita con film contiene 150 mg di aliskiren (come emifumarato). Rasilez 300 mg compresse rivestite con film Ciascuna compressa rivestita con film contiene 300 mg di aliskiren (come emifumarato). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- - Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
- Storia di angioedema con aliskiren.
- Angioedema ereditario o idiopatico.
- Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.6).
- L’uso concomitante di aliskiren con ciclosporina e itraconazolo, due inibitori potenti della glicoproteina-P (P-gp), e con altri potenti inibitori della P-gp (ad es.
chinidina) è controindicato (vedere paragrafo 4.5).
- L’uso concomitante di Rasilez con un inibitore dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACEI) o un antagonista del recettore per l’angiotensina II (ARB) è controindicato nei pazienti affetti da diabete mellito o compromissione renale (velocità di filtrazione glomerulare GFR < 60 ml/min/1,73 m²) (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).
- Bambini dalla nascita a meno di 2 anni (vedere paragrafi 4.2 e 5.3). Posologia
- Posologia La dose raccomandata di Rasilez è 150 mg una volta al giorno.
Nei pazienti la cui pressione non è adeguatamente controllata, la dose può essere aumentata a 300 mg una volta al giorno.
L’effetto antipertensivo è sostanzialmente presente (85-90%) entro due settimane dall’inizio della terapia con 150 mg una volta al giorno.
Rasilez può essere somministrato da solo o in associazione ad altri farmaci antipertensivi ad eccezione dell’uso in associazione con gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACEI) o con i bloccanti del recettore dell’angiotensina II (ARB) in pazienti con diabete mellito o con compromissione della funzione renale (velocità di filtrazione glomerulare (GFR) < 60 ml/min/1,73 m²) (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.1).
Popolazioni particolari Compromissione della funzione renale Non è richiesto un aggiustamento della dose iniziale nei pazienti con compromissione della funzione renale da lieve a moderata (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Aliskiren non è raccomandato in pazienti con compromissione severa della funzione renale (GFR < 30 ml/min/1,73 m²).
Compromissione della funzione epatica Non è richiesto un aggiustamento della dose iniziale nei pazienti con compromissione della funzione epatica da lieve a severa (vedere paragrafo 5.2).
Pazienti anziani di 65 anni di età e oltre Nei pazienti anziani la dose iniziale raccomandata di aliskiren è 150 mg.
Nella maggioranza dei pazienti anziani non è stata osservata una riduzione ulteriore clinicamente significativa della pressione con l’aumento della dose a 300 mg.Popolazione pediatrica Rasilez è controindicato nei bambini dalla nascita a meno di 2 anni.
Rasilez non deve essere utilizzato nei bambini di età compresa tra 2 e meno di 6 anni a causa di problematiche di sicurezza per il potenziale di sovraesposizione ad aliskiren (vedere paragrafi 4.3, 4.4, 5.2 e 5.3).
La sicurezza e l’efficacia di Rasilez nei bambini di età comprese tra 6 e 17 anni non sono state ancora stabilite.
I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2.
L’uso di Rasilez in questa popolazione non è raccomandato.
Modo di somministrazione Uso orale.
Le compresse devono essere deglutite intere con un po’ di acqua.
Rasilez deve essere assunto una volta al giorno, sempre con o sempre senza cibo, preferibilmente ogni giorno alla stessa ora.
I pazienti devono stabilire una comoda pianificazione giornaliera di assunzione del medicinale e mantenere una relazione temporale costante con l’assunzione del cibo.
Deve essere evitata la cosomministrazione con succo di frutta e/o con bevande contenenti estratti vegetali (inclusi gli infusi di erbe) (vedere paragrafo 4.5). Avvertenze e precauzioni
- Informazioni generali In caso di diarrea severa e persistente, la terapia con Rasilez deve essere interrotta (vedere paragrafo 4.8).
Aliskiren deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia severa (classe funzionale III-IV secondo New York Heart Association [NYHA]) (vedere paragrafo 5.1).
Aliskiren deve essere usato con cautela nei pazienti con insufficienza cardiaca in trattamento con furosemide o torasemide (vedere paragrafo 4.5).
Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) Ipotensione, sincope, ictus, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa insufficienza renale acuta) sono stati segnalati in individui sensibili, soprattutto in caso di associazione di medicinali che influenzano questo sistema (vedere paragrafo 5.1).
Il duplice blocco del sistema reninaangiotensina-aldosterone (RAAS) mediante somministrazione di aliskiren con un ACEI o un ARB non è pertanto raccomandato.
Se la terapia del duplice blocco è considerata assolutamente necessaria, ciò deve avvenire solo sotto la stretta supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalità renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna.
Rischio di ipotensione sintomatica Potrebbe verificarsi ipotensione sintomatica dopo l’inizio della terapia con aliskiren nei seguenti casi: - Pazienti con deplezione idrica marcata o deplezione sodica (ad es.
coloro che sono in terapia con alte dosi di diuretici) o - Uso combinato di aliskiren con altri medicinali che agiscono sul RAAS.
La deplezione di volume o di sodio deve essere corretta prima di iniziare la somministrazione di Rasilez o il trattamento deve essere iniziato sotto stretto controllo medico.
Compromissione della funzione renale Negli studi clinici aliskiren non è stato studiato in pazienti ipertesi con compromissione severa della funzione renale (creatinina sierica ≥ 150 mcmol/l o 1,70 mg/dl nelle donne e ≥ 177 mcmol/l o 2,00 mg/dl negli uomini e/o GFR stimata < 30 ml/min/1,73 m²), storia di dialisi, sindrome nefrosica o ipertensione renovascolare.
Aliskiren non è raccomandato nei pazienti con compromissione severa della funzione renale (GFR < 30 ml/min/1,73 m²).
Come con altri medicinali che agiscono sul RAAS, si deve prestare cautela quando aliskiren è somministrato in presenza di condizioni che predispongono a disfunzione renale come ipovolemia (ad es.
causata da emorragia, diarrea severa o prolungata, vomito prolungato, ecc.), malattia cardiaca, malattia epatica, diabete mellito o malattia renale.
In pazienti a rischio trattati con aliskiren nell’esperienza post-marketing è stata segnalata insufficienza renale acuta, reversibile con l’interruzione del trattamento.
Nel caso di insorgenza di qualsiasi segno di insufficienza renale, si deve prontamente interrompere il trattamento con aliskiren.
Nell’esperienza post-marketing sono stati osservati con aliskiren aumenti del potassio sierico che possono essere esacerbati dall’uso in associazione con altri medicinali che agiscono sul RAAS o con farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).
Coerentemente con la pratica medica standard, se si ritiene necessaria la co-somministrazione, si raccomanda la valutazione periodica della funzione renale inclusa quella degli elettroliti sierici.
Stenosi dell’arteria renale Non sono disponibili dati da studi clinici controllati sull’uso di aliskiren in pazienti con stenosi unilaterale o bilaterale dell'arteria renale o stenosi di rene unico.
Tuttavia, esiste un aumento del rischio di insufficienza renale, incluso insufficienza renale acuta, quando pazienti con stenosi dell’arteria renale vengono trattati con aliskiren.
Pertanto, si deve prestare cautela in questi pazienti.
Nel caso di insorgenza di insufficienza renale, il trattamento deve essere interrotto.
Reazioni anafilattiche e angioedema Nell’esperienza post-marketing sono state osservate reazioni anafilattiche in corso di trattamento con aliskiren (vedere paragrafo 4.8).
Nei pazienti trattati con aliskiren sono stati riportati angioedema o sintomi indicativi di angioedema (gonfiore della faccia, delle labbra, della gola e/o della lingua).
Una percentuale di questi pazienti ha avuto una storia di angioedema o sintomi indicativi di angioedema che, in alcuni casi seguivano l’uso di altri prodotti medicinali potenzialmente causa di angioedema, inclusi i bloccanti del RAAS (ACEI o ARB) (vedere paragrafo 4.8).
Nell’esperienza post-marketing sono stati riportati angioedema e reazioni simili all’angioedema a seguito della somministrazione di aliskiren in associazione ad ACEI e/o ARB (vedere paragrafo 4.8).
In uno studio osservazionale post autorizzazione, la somministrazione di aliskiren in combinazione con ACEI o ARB è stata associata a un rischio aumentato di angioedema.
Il meccanismo di questo effetto non è stato stabilito.
In generale, il duplice blocco del RAAS che si ha associando aliskiren con un ACEI o un ARB non è raccomandato (vedere paragrafo “Duplice blocco del sistema reninaangiotensina-aldosterone (RAAS)” ed anche i paragrafi 4.5 e 4.8).
È necessaria particolare cautela nei pazienti con predisposizione all’ipersensibilità.
I pazienti con una storia di angioedema possono avere un aumentato rischio di sviluppare angioedema durante il trattamento con aliskiren (vedere paragrafi 4.3 e 4.8).
Pertanto, si deve essere cauti nel prescrivere aliskiren a pazienti con una storia di angioedema e, tali pazienti devono essere strettamente monitorati durante il trattamento (vedere paragrafo 4.8), in particolare all’inizio del trattamento.
Nel caso di insorgenza di reazioni anafilattiche o angioedema, il trattamento deve essere prontamente interrotto e si deve instaurare una terapia appropriata nonché il monitoraggio fino a risoluzione completa e permanente dei segni e sintomi insorti.
I pazienti devono essere informati di comunicare al medico qualsiasi segno indicativo di reazioni allergiche, in particolare difficoltà a respirare o a deglutire, gonfiore del viso, delle estremità, degli occhi, delle labbra o della lingua.
Nel caso ci sia il coinvolgimento della lingua, della glottide o della laringe, si deve somministrare adrenalina.
Inoltre, devono essere adottate le misure necessarie per mantenere la pervietà delle vie respiratorie.
Popolazione pediatrica Aliskiren è un substrato della glicoproteina-P (P-gp) e vi è un potenziale di sovraesposizione ad aliskiren nei bambini con un sistema di trasporto del farmaco P-gp immaturo.
L’età alla quale il sistema trasportatore è maturo non può essere determinata (vedere paragrafi 5.2 e 5.3).
Pertanto, Rasilez è controindicato nei bambini dalla nascita a meno di 2 anni e non deve essere utilizzato in bambini di età compresa tra 2 e meno di 6 anni (vedere paragrafi 4.2 e 4.3).
La sicurezza e l’efficacia di aliskiren nei bambini di età compresa tra 6 e 17 anni non sono state ancora stabilite.
I dati al momento disponibili sono riportati nei paragrafi 4.8, 5.1 e 5.2. Interazioni
- Controindicato (vedere paragrafo 4.3) Inibitori potenti della P-gp Uno studio di interazione a dose singola condotto in volontari sani ha dimostrato che la ciclosporina (200 e 600 mg) aumenta la Cmax di aliskiren 75 mg di circa 2,5 volte e l’AUC di circa 5 volte.
L’aumento può essere superiore alle dosi più alte di aliskiren.
In volontari sani, l’itraconazolo (100 mg) aumenta l’AUC e la Cmax di aliskiren (150 mg) di 6,5 e 5,8 volte rispettivamente.
Pertanto, è controindicato l’uso concomitante di aliskiren e di inibitori potenti della P-gp (vedere paragrafo 4.3).
Non raccomandato Succo di frutta e bevande contenenti estratti vegetali La somministrazione di succo di frutta e di aliskiren ha portato ad una diminuzione dell’AUC e della Cmax di aliskiren.
La co-somministrazione di succo di pompelmo con aliskiren 150 mg ha prodotto una diminuzione del 61% dell’AUC di aliskiren e la co-somministrazione con aliskiren 300 mg ha prodotto una riduzione del 38% dell’AUC di aliskiren.
La co-somministrazione di succo di arancia o di mela con aliskiren 150 mg ha prodotto una riduzione del 62% dell’AUC di aliskiren o la riduzione del 63% dell’AUC di aliskiren, rispettivamente.
È possibile che questa riduzione sia dovuta ad una inibizione della captazione di aliskiren mediata dai polipeptidi di trasporto degli anioni organici causata da componenti del succo di frutta nel tratto gastrointestinale.
Pertanto, non si deve assumere succo di frutta insieme con aliskiren a causa del rischio di fallimento terapeutico.
L’effetto di bevande a base di estratti vegetali (inclusi gli infusi di erbe) sull’assorbimento di aliskiren non è stato investigato.
Comunque, composti potenzialmente inibenti l’assorbimento di aliskiren mediato da polipeptidi trasportatori degli anioni organici sono ampiamente presenti nella frutta, nella verdura e in molti altri prodotti vegetali.
Pertanto, le bevande contenenti estratti vegetali, inclusi gli infusi di erbe, non devono essere assunte insieme a aliskiren (vedere paragrafo 4.2.
Duplice blocco del RAAS con aliskiren, ARB o ACEI I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del RAAS attraverso l'uso combinato di ACEI, ARB o aliskiren, è associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, ictus, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa l’insufficienza renale acuta) rispetto all'uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.1).
L’uso concomitante richiede cautela Interazioni con la P-gp Dagli studi preclinici è risultato che la MDR1/Mdr1a/1b (P-gp) è il principale sistema di efflusso coinvolto nell’assorbimento intestinale e nell’escrezione biliare di aliskiren (vedere paragrafo 5.2).
In uno studio clinico la rifampicina, che è un induttore della P-gp, ha ridotto la biodisponibilità di aliskiren di circa il 50%.
Altri induttori della P-gp (erba di San Giovanni) potrebbero diminuire la biodisponibilità di aliskiren.
Anche se per aliskiren non è stato studiato questo aspetto, è noto che la Pgp controlla anche l’assorbimento tissutale di una varietà di substrati e gli inibitori della P-gp possono aumentare i rapporti di concentrazione dal tessuto al plasma.
Pertanto, i livelli tissutali possono essere aumentati dagli inibitori della P-gp in misura maggiore dei livelli plasmatici.
Il potenziale di interazioni farmacologiche a livello del sito della P-gp dipende probabilmente dal grado di inibizione di questo trasportatore. Inibitori moderati della P-gp La co-somministrazione di ketoconazolo (200 mg) o di verapamil (240 mg) e aliskiren (300 mg) ha portato rispettivamente ad un aumento del 76% o del 97% dell’AUC di aliskiren.
La variazione nei livelli plasmatici di aliskiren in presenza di ketoconazolo o di verapamil è da attendersi nell’intervallo che si raggiungerebbe se la dose di aliskiren fosse raddoppiata; dosi di aliskiren sino a 600 mg, ovvero due volte la massima dose terapeutica raccomandata, sono risultate ben tollerate negli studi clinici controllati.
Studi preclinici indicano che la co-somministrazione di aliskiren e ketoconazolo aumenta l’assorbimento gastrointestinale di aliskiren e ne diminuisce l’escrezione biliare.
Pertanto, si deve prestare attenzione quando aliskiren è somministrato con ketoconazolo, verapamil o altri inibitori moderati della P-gp (claritromicina, telitromicina, eritromicina, amiodarone).
Medicinali che alterano i livelli sierici di potassio L’uso concomitante di altri agenti che agiscono sul RAAS, di FANS o di agenti che aumentano i livelli sierici di potassio (ad es.
diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio, sostituti del sale contenenti potassio, eparina) può portare ad aumenti del potassio sierico.
È consigliabile il monitoraggio di routine dei livelli di potassio se si rende necessaria la co-somministrazione con un agente che altera i livelli del potassio sierico.
Medicinali antinfiammatori non steroidei (FANS) I FANS possono ridurre l’effetto antipertensivo di aliskiren.
In alcuni pazienti con funzione renale compromessa (pazienti disidratati o pazienti anziani) la co-somministrazione di aliskiren e FANS può portare ad un ulteriore deterioramento della funzione renale, compresa una possibile insufficienza renale acuta, che di solito è reversibile.
Pertanto, la combinazione di aliskiren con un FANS richiede cautela, in particolare nei pazienti anziani.
Furosemide e torasemide La co-somministrazione orale di aliskiren e furosemide non ha alterato la farmacocinetica di aliskiren ma ha ridotto l’esposizione alla furosemide del 20-30% (l’effetto di aliskiren sulla furosemide somministrata per via intramuscolare o endovenosa non è stato indagato).
Dopo dosi multiple di furosemide (60 mg/die) somministrate in concomitanza con aliskiren (300 mg/die) a pazienti con insufficienza cardiaca, l’escrezione urinaria di sodio e il volume delle urine si sono ridotti durante le prime 4 ore del 31% e 24%, rispettivamente, rispetto alla sola furosemide.
Il peso medio dei pazienti trattati contemporaneamente con furosemide e aliskiren 300 mg (84,6 kg) era maggiore rispetto al peso dei pazienti trattati con la sola furosemide (83,4 kg).
Con aliskiren 150 mg/die sono state osservate piccole variazioni della farmacocinetica e dell’efficacia della furosemide.
I dati clinici disponibili non hanno indicato un uso di dosi maggiori di torasemide dopo la cosomministrazione con aliskiren.
L’escrezione renale della torasemide è notoriamente mediata dai trasportatori di anioni organici (OAT).
Aliskiren è escreto in minima parte per via renale, e solo lo 0,6% della dose viene recuperata nelle urine dopo somministrazione orale (vedere paragrafo 5.2).
Comunque, poiché è stato dimostrato che aliskiren è un substrato per il polipeptide di trasporto degli anioni organici 1A2 (OATP1A2) (vedere il paragrafo “Inibitori del polipeptide di trasporto degli anioni organici (OATP)” di seguito), aliskiren potrebbe ridurre l’esposizione plasmatica alla torasemide attraverso un’interferenza con il processo di assorbimento.
Nei pazienti trattati sia con aliskiren sia con furosemide orale o torasemide, si raccomanda pertanto di controllare gli effetti della furosemide o della torasemide quando si inizia e si aggiusta la terapia con furosemide, torasemide o aliskiren per evitare variazioni del volume dei fluidi extracellulari e possibili situazioni di sovraccarico di volume (vedere paragrafo 4.4).
Warfarin L’effetto di aliskiren sulla farmacocinetica di warfarin non è stato valutato.
Interazioni con il cibo Sebbene sia stato dimostrato che i pasti (a basso o alto contenuto lipidico) riducano sostanzialmente l’assorbimento di aliskiren, l’efficacia di aliskiren si è mostrata essere simile quando assunto con un pasto leggero o senza pasto (vedere paragrafo 4.2).
I dati clinici disponibili non suggeriscono un effetto additivo dei diversi tipi di alimenti e/o bevande, comunque il potenziale di riduzione di biodisponibilità di aliskiren dovuto a questo effetto additivo non è stato studiato e non può essere pertanto escluso.
Interazione farmacocinetica con altri medicinali Le sostanze esaminate negli studi di farmacocinetica clinica comprendono acenocumarolo, atenololo, celecoxib, pioglitazone, allopurinolo, isosorbide-5-mononitrato e idroclorotiazide.
Non sono state riscontrate interazioni.
La co-somministrazione di aliskiren e metformina (↓28%), amlodipina (↑29%) o cimetidina (↑19%) ha prodotto una variazione della Cmax o dell’AUC di Rasilez compresa tra il 20% e il 30%.
In caso di somministrazione con atorvastatina, l’AUC e la Cmax di Rasilez allo stato stazionario sono aumentate del 50%.
La co-somministrazione di Rasilez non influisce significativamente sulla farmacocinetica di atorvastatina, metformina o amlodipina.
Non è quindi necessario un aggiustamento della dose di Rasilez o di questi medicinali somministrati contemporaneamente.
La biodisponibilità della digossina e di verapamil può essere leggermente diminuita da Rasilez.
Interazioni con il citocromo P450 (CYP450) Aliskiren non inibisce gli isoenzimi del CYP450 (CYP1A2, 2C8, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1 e 3A).
Aliskiren non induce il CYP3A4.
Pertanto, non sono da attendersi influenze di aliskiren sull’esposizione sistemica di sostanze che inibiscono, inducono o sono metabolizzate da questi enzimi.
Aliskiren è metabolizzato in minima parte dagli enzimi del CYP450.
Perciò non sono da attendersi interazioni dovute a inibizione o induzione degli isoenzimi del CYP450.
Tuttavia, gli inibitori del CYP3A4 di frequente influenzano anche la P-gp.
Di conseguenza ci si può attendere un aumento dell’esposizione ad aliskiren durante la co-somministrazione ddi inibitori del CYP3A4 che inibiscono anche la P-gp (vedere le interazioni con la P-gp al paragrafo 4.5).
Substrati della P-gp o inibitori deboli Non si sono osservate interazioni rilevanti con atenololo, digossina, amlodipina o cimetidina.
In caso di co-somministrazione di atorvastatina (80 mg), l’AUC e Cmax di aliskiren (300 mg) allo stato stazionario sono aumentati del 50%.
Nei modelli animali sperimentali, è stato dimostrato che la P-gp svolge un ruolo determinante nella biodisponibilità di aliskiren.
Gli induttori della P-gp (erba di San Giovanni, rifampicina) possono pertanto ridurre la biodisponibilità di Rasilez.
Inibitori dei polipeptidi di trasporto degli anioni organici (OATP) Studi preclinici indicano che aliskiren potrebbe essere un substrato dei polipeptidi di trasporto degli anioni organici.
Pertanto, esiste il potenziale per interazioni tra gli inibitori di OATP e aliskiren quando co-somministrati (vedere paragrafo “Succo di frutta e bevande contenenti estratti vegetali” sopra). Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse gravi includono reazione anafilattica ed angioedema che sono stati riportati nell’esperienza post-marketing e che possono verificarsi raramente (meno di 1 caso ogni 1.000 pazienti).
La più comune reazione avversa è la diarrea.
Elenco tabulato delle reazioni avverse: Aliskiren è stato valutato per la sicurezza in più di 7800 pazienti, inclusi 2300 trattati per più di 6 mesi e più di 1200 trattati per oltre 1 anno.
Le reazioni avverse sono classificate in base alla frequenza, elencando per prima la più frequente ed utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 1
* Casi isolati di disordini epatici con sintomi clinici ed evidenze di laboratorio di una più marcata disfunzione epatica.Disturbi del sistema immunitario Raro: Reazioni anafilattiche, reazioni di ipersensibilità Patologie del sistema nervoso Comune: Capogiro Patologie dell’orecchio e del labirinto Non nota: Vertigine Patologie cardiache Non comune: Palpitazioni, edema periferico Patologie vascolari Non comune: Ipotensione Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune: Tosse Non nota: Dispnea Patologie gastrointestinali Comune: Diarrea Non nota: Nausea, vomito Patologie epatobiliari Non nota: Disordini epatici*, ittero, epatite, insufficienza epatica** Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune: Gravi reazioni avverse cutanee (SCAR) incluso sindrome di Stevens Johnson, necrolisi epidermica tossica (TEN) e reazioni della mucosa orale, rash, prurito, orticaria Raro: Angioedema, eritema Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comune: Artralgia Patologie renali e urinarie Non comune: Insufficienza renale acuta, compromissione della funzione renale Esami diagnostici Comune: Iperkaliemia Non comune: Aumento degli enzimi epatici Raro: Diminuzione di emoglobina, diminuzione di ematocrito, aumento della creatinina plasmatica Non nota: Iponatriemia
** Incluso un caso di ‘insufficienza epatica fulminante’ osservata nell’esperienza post-marketing, per la quale non si può escludere una correlazione con aliskiren.
Descrizione di alcune reazioni avverse Reazioni di ipersensibilità incluse reazioni anafilattiche e angioedema Nell’ambito di studi clinici controllati, l’angioedema e le reazioni di ipersensibilità si sono verificati raramente durante il trattamento con aliskiren, con un’incidenza paragonabile al trattamento con placebo o con i farmaci di confronto.
Sono stati riportati casi di angioedema o sintomi indicativi di angioedema (gonfiore della faccia, delle labbra, della gola e/o della lingua) anche nell’esperienza post-marketing.
Un numero di questi pazienti ha avuto una storia di angioedema o sintomi indicativi di angioedema che, in alcuni casi era associato alla somministrazione di altri medicinali noti per causare angioedema, inclusi i bloccanti del RAAS (ACEI o ARBs).
Nell’esperienza post-marketing sono stati riportati angioedema e reazioni simili all’angioedema a seguito della somministrazione di aliskiren in associazione ad ACEI e/o ARB.
Reazioni di ipersensibilità incluse reazioni anafilattiche sono state riportate anche nell’esperienza post-marketing (vedere paragrafo 4.4).
Nel caso di qualsiasi manifestazione che possa suggerire una reazione di ipersensibilità/angioedema (in particolare difficoltà a respirare o a deglutire, rash, prurito, orticaria o gonfiore della faccia, delle estremità, degli occhi, delle labbra e/o della lingua, capogiri) i pazienti devono interrompere il trattamento e contattare il medico (vedere paragrafo 4.4).
È stata riportata artralgia nell’esperienza post-marketing.
In alcuni casi essa si è verificata come parte di una reazione di ipersensibilità.
Disfunzione renale Nell’esperienza post-marketing, sono stati segnalati disfunzione renale e casi di insufficienza renale acuta in pazienti a rischio (vedere paragrafo 4.4).
Risultati degli esami di laboratorio Negli studi clinici controllati, variazioni clinicamente rilevanti dei normali parametri di laboratorio sono risultate associate alla somministrazione di aliskiren con frequenza non comune.
Negli studi clinici su pazienti ipertesi Rasilez non ha avuto effetti clinicamente importanti sul colesterolo totale, sul colesterolo HDL (HDL-C), sui trigliceridi a digiuno, sulla glicemia a digiuno o sull’acido urico.
Emoglobina ed ematocrito Sono state osservate lievi diminuzioni di emoglobina ed ematocrito (diminuzioni medie rispettivamente di circa 0,05 mmol/l e 0,16 volume percentuale).
Nessun paziente ha sospeso la terapia a causa della comparsa di anemia.
Questo effetto è stato osservato anche con altre sostanze che agiscono sul RAAS, come ACEI e ARBs.
Potassio sierico Con aliskiren sono stati osservati aumenti del potassio sierico e questi possono essere esacerbati dall’uso concomitante di altri agenti che agiscono sul RAAS o dai FANS.
Coerentemente con la pratica medica standard, se si ritiene necessaria la co-somministrazione, si raccomanda la valutazione periodica della funzione renale inclusa quella degli elettroliti sierici.
Popolazione pediatrica Aliskiren è stato valutato per la sicurezza in uno studio randomizzato, in doppio cieco della durata di 8 settimane in 267 pazienti ipertesi di età da 6 a 17 anni, principalmente in sovrappeso/obesi, seguito da uno studio di estensione che comprendeva 208 pazienti trattati per 52 settimane.
È stato condotto un ulteriore studio di estensione osservazionale non interventistico della durata di 52-104 settimane in 106 pazienti (nessun trattamento in studio somministrato) con l’obiettivo di valutare la sicurezza a lungo termine su crescita e sviluppo nei bambini di età compresa tra 6 e 17 anni con ipertensione (primaria o secondaria) al basale nello studio principale, precedentemente trattati con aliskiren.
La frequenza, il tipo e la severità delle reazioni avverse nei bambini sono state generalmente simili a quelle osservate negli adulti ipertesi.
Dopo trattamento con aliskiren fino ad un anno in pazienti pediatrici di età da 6 a 17 anni non è stato osservato alcun impatto sfavorevole nel complesso clinicamente rilevante sulla base dello sviluppo fisico, valutato nei pazienti con ipertensione primaria o secondaria, e dello sviluppo neurocognitivo, valutato esclusivamente nei pazienti con ipertensione secondaria (19 pazienti: 9 precedentemente trattati con aliskiren e 10 precedentemente trattati con enalapril) (vedere paragrafi 4.2, 4.8, 5.1 e 5.2).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza Non vi sono dati riguardanti l’uso di aliskiren in donne in gravidanza.
Aliskiren non è risultato teratogeno nel ratto o nel coniglio (vedere paragrafo 5.3).
Altre sostanze che agiscono direttamente sul RAAS sono state associate a gravi malformazioni fetali e morte neonatale.
Come per ogni medicinale che agisce direttamente sul RAAS, aliskiren non deve essere usato durante il primo trimestre di gravidanza o in donne che pianificano una gravidanza ed è controindicato durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
I medici che prescrivono sostanze che agiscono sul RAAS devono avvisare le donne in età fertile sui rischi potenziali di queste sostanze durante la gravidanza.
Se nel corso della terapia viene accertata una gravidanza, il trattamento deve essere di conseguenza interrotto.
Allattamento Non è noto se aliskiren/metaboliti siano escreti nel latte materno.
Nei ratti che allattavano, aliskiren era escreto nel latte.
Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso.
Aliskiren non deve essere usato durante l’allattamento.
Fertilità Non vi sono dati clinici sulla fertilità. Conservazione
- Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità.
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Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.