PROPOFOL KABI 10FL 20ML 200MG
44,22 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 01/10/2006
Propofol Kabi 10 mg/ml emulsione iniettabile o per infusione è un agente anestetico endovenoso generale di breve durata per: - l’induzione e il mantenimento dell’anestesia generale negli adulti, negli adolescenti e nei bambini con più di 1 mese; - la sedazione nelle procedure diagnostiche e chirurgiche, da solo o in associazione con anestesia locale o regionale negli adulti, negli adolescenti e nei bambini con più di 1 mese; - la sedazione di pazienti di età superiore a 16 anni ventilati artificialmente nell’Unità di Terapia Intensiva.
Ogni ml di emulsione contiene 10 mg di propofol. Ogni fiala da 20 ml contiene 200 mg di propofol. Ogni flaconcino da 20 ml contiene 200 mg di propofol. Ogni flaconcino da 50 ml contiene 500 mg di propofol. Ogni flaconcino da 100 ml contiene 1000 mg di propofol. Eccipienti con effetto noto: Ogni ml di emulsione contiene: olio di semi di soia, raffinato 50 mg; sodio massimo 0,06 mg. Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Propofol è controindicato nei pazienti con ipersensibilità nota al propofol o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; Propofol Kabi contiene olio di soia e non deve essere usato nei pazienti con ipersensibilità alle arachidi o alla soia; Propofol non deve essere usato nei pazienti di 16 anni o più giovani per la sedazione in terapia intensiva (vedere paragrafo 4.4).
Posologia
- Propofol Kabi deve essere somministrato solamente negli ospedali o nelle unità di terapia diurna adeguatamente equipaggiate, da medici specializzati in anestesia o nella cura dei pazienti in terapia intensiva.
Devono essere costantemente monitorate le funzioni circolatorie e respiratorie (es.
ECG, ossimetria pulsata) e devono essere prontamente disponibili in ogni momento i mezzi per il mantenimento della pervietà delle vie aeree del paziente, per la ventilazione artificiale e altri mezzi di rianimazione.
Nella sedazione durante procedure chirurgiche e diagnostiche, Propofol Kabi non deve essere somministrato dalla stessa persona che conduce la procedura chirurgica o diagnostica.
La dose di Propofol Kabi deve essere basata individualmente sulla risposta del paziente e a seconda dei premedicamenti usati.
Sono generalmente necessari agenti analgesici supplementari in aggiunta a Propofol Kabi.
Posologia Anestesia generale negli adulti Induzione dell’anestesia: Per indurre l'anestesia, Propofol Kabi deve essere dosato (approssimativamente 20-40 mg di propofol ogni 10 secondi) sulla base della risposta del paziente fino all’evidenza clinica dell'inizio dell’anestesia.
La maggior parte di pazienti adulti di età inferiore ai 55 anni necessita generalmente da 1,5 a 2,5 mg di propofol/kg di peso corporeo.
Nei pazienti di età superiore ai 55 anni e in quelli appartenenti alle classi III e IV della classificazione ASA (American Society of Anaesthesiologists), specialmente quelli con disfunzione cardiaca, il fabbisogno sarà generalmente inferiore e la dose totale di Propofol Kabi potrà essere ridotta fino ad un minimo di 1 mg di propofol/kg di peso corporeo.
La velocità di somministrazione di Propofol Kabi 10 mg/ml emulsione iniettabile o per infusione usata deve essere inferiore (approssimativamente 2 ml di emulsione 10 mg/ml (20 mg di propofol) ogni 10 secondi).
Mantenimento dell’anestesia: L’anestesia può essere mantenuta somministrando Propofol Kabi 10 mg/ml emulsione iniettabile o per infusione sia mediante infusione continua che con boli ripetuti.
Per il mantenimento dell'anestesia generalmente deve essere somministrata una dose compresa tra 4 e 12 mg di propofol/kg di peso corporeo/h.
Una dose ridotta di mantenimento, di circa 4 mg propofol/kg di peso corporeo/h, può essere sufficiente durante procedure chirurgiche meno impegnative così come durante la chirurgia mininvasiva.
Nei pazienti anziani, pazienti in condizioni generali instabili, pazienti con disturbi cardiaci o ipovolemici e pazienti di gradi ASA III e IV, il dosaggio di Propofol Kabi può essere ridotto ulteriormente a seconda della gravità delle condizioni del paziente e della tecnica anestetica usata.
Per il mantenimento dell’anestesia con Propofol Kabi usando boli ripetuti, devono essere somministrate dosi addizionali comprese tra 25 mg e 50 mg di propofol (= 2,5-5 ml di Propofol Kabi 10 mg/ml emulsione iniettabile o per infusione) in accordo con le esigenze cliniche.
Una somministrazione rapida di boli (singoli o ripetuti) di Propofol Kabi non deve essere usata negli anziani poiché può condurre a depressione cardiorespiratoria.
Anestesia generale in bambini di età superiore ad un mese Induzione dell’anestesia: Quando usato per indurre l'anestesia, Propofol Kabi deve essere somministrato lentamente fino alla comparsa dei segni clinici dell'anestesia.
La dose deve essere calcolata in base all’età e/o al peso corporeo.
Per indurre l’anestesia nella maggior parte dei pazienti di età superiore a 8 anni sono necessari circa 2,5 mg/kg di peso corporeo di Propofol Kabi.
Nei bambini più piccoli, specialmente con età tra 1 mese e 3 anni, la dose può essere più elevata (2,5-4 mg/kg di peso corporeo).
Mantenimento dell’anestesia generale: L’anestesia può essere mantenuta somministrando Propofol Kabi mediante infusione o mediante iniezioni ripetute in bolo per mantenere l’intensità di anestesia necessaria.
La dose richiesta per la somministrazione varia considerevolmente da paziente a paziente, ma dosi tra 9-15 mg/kg/h normalmente conducono ad un’anestesia soddisfacente.
Nei bambini più piccoli, specialmente di età tra 1 mese e 3 anni, le dosi richieste possono essere più elevate.
Per pazienti ASA III e IV sono raccomandate dosi più basse (vedere il paragrafo 4.4).
Sedazione nelle procedure diagnostiche e chirurgiche in pazienti adulti Per la sedazione nelle procedure diagnostiche e chirurgiche, le dosi e la velocità di somministrazione devono essere adattate sulla base della risposta clinica.
Nella maggior parte dei pazienti sono richiesti 0,5-1 mg di propofol/kg di peso corporeo in un tempo da 1 a 5 minuti per l’insorgenza della sedazione.
Il mantenimento della sedazione deve essere effettuato dosando l'infusione di Propofol Kabi fino al livello desiderato di sedazione.
La maggior parte dei pazienti richiede da 1,5 a 4,5 mg di propofol/kg di peso corporeo/h.
L’infusione può essere integrata dalla somministrazione di 10-20 mg di propofol in bolo (1-2 ml di Propofol Kabi 10 mg/ml) se è richiesto un rapido aumento dell’intensità di sedazione.
Nei pazienti di età superiore ai 55 anni e nei pazienti appartenenti alle classi III e IV della classificazione ASA possono essere richieste dosi inferiori di Propofol Kabi e può essere necessario ridurre la velocità di somministrazione.
Sedazione nelle procedure diagnostiche e chirurgiche in bambini con più di 1 mese Le dosi e la velocità di somministrazione devono essere corrette a seconda dell’intensità di sedazione richiesta e del responso clinico.
La maggior parte dei pazienti pediatrici richiede 1-2 mg/kg di peso corporeo di propofol per l’insorgenza della sedazione.
Il mantenimento della sedazione deve essere effettuato dosando l'infusione di Propofol Kabi fino al livello desiderato di sedazione.
La maggior parte dei pazienti richiede 1,5-9 mg/kg/h di propofol.
Con Propofol Kabi 10 mg/ml emulsione iniettabile o per infusione, l’infusione può essere integrata dalla somministrazione fino ad 1 mg/kg di peso corporeo in bolo, se è richiesto un rapido aumento dell’intensità di sedazione.
Nei pazienti ASA III e IV possono essere necessari dosaggi più bassi.
Sedazione nei pazienti di età superiore ai 16 anni in terapia intensiva Per la sedazione di pazienti ventilati, in corso di terapia intensiva, si raccomanda la somministrazione di Propofol Kabi mediante infusione continua.
La dose deve essere adattata a seconda dell’intensità di sedazione necessaria.
Normalmente una sedazione soddisfacente è ottenuta con una velocità di infusione compresa tra 0,3 e 4,0 mg propofol/kg di peso corporeo/h.
Velocità di infusione maggiori di 4,0 mg di propofol/kg di peso corporeo/h non sono raccomandate (vedere paragrafo 4.4).
La somministrazione di propofol con un sistema di infusione controllata ad obiettivo (Target Controlled Infusion - TCI) non è consigliata per la sedazione nell’Unità di Terapia Intensiva.
Durata di somministrazione La durata di somministrazione non deve superare i 7 giorni.
Modo di somministrazione Per uso endovenoso.
Solamente per uso singolo.
L’emulsione non utilizzata deve essere scartata.
I contenitori devono essere agitati prima dell’uso.
Se è visibile separazione di fase dopo miscelazione l’emulsione non deve essere usata.
Usare solo preparazioni omogenee e contenitori integri.
Propofol Kabi 10 mg/ml emulsione iniettabile o per infusione può essere usato per infusione, tale e quale o diluito (per la diluizione vedere il paragrafo 6.6).
Quando Propofol Kabi 10 mg/ml emulsione iniettabile o per infusione viene infuso, si raccomanda che l’attrezzatura come burette, conta gocce, siringhe a pompa (incluso il sistema TCI) o pompe per infusione volumetrica siano sempre usati per controllare la velocità di infusione.
Prima dell’uso, il collo della fiala o la membrana di gomma devono essere puliti usando alcool in spray o un tampone imbevuto d'alcool.
Dopo l’uso, i contenitori richiusi devono essere scartati.
Propofol Kabi è un’emulsione contenente lipidi senza conservanti antibatterici e questo può comportare un rapido sviluppo di microrganismi.
L’emulsione deve essere prelevata in modo asettico con una siringa sterile e un deflussore, immediatamente dopo l’apertura della fiala o dopo rottura del sigillo del flaconcino.
La somministrazione deve iniziare subito.
L’asepsi deve essere mantenuta sia per Propofol Kabi che per i dispositivi di infusione durante tutto il periodo di somministrazione.
La somministrazione contemporanea di altri medicinali o di liquidi aggiunti alla linea di infusione di Propofol Kabi, deve essere fatta vicino alla cannula usando un dispositivo a "Y" o una valvola a tre vie.
Per le istruzioni sulla co-somministrazione del medicinale, vedere il paragrafo 6.6.
Propofol Kabi non deve essere somministrato mediante filtro microbiologico.
Propofol Kabi e ogni sistema d’infusione contenente Propofol Kabi, sono per una sola somministrazione in un singolo paziente.
Dopo l’uso, la soluzione di Propofol Kabi rimanente deve essere eliminata.
Infusione di Propofol Kabi 10 mg/ml emulsione iniettabile o per infusione non diluito: Come per le emulsioni lipidiche, l’infusione di Propofol Kabi attraverso un solo sistema di infusione non deve superare le 12 ore.
Dopo 12 ore, il sistema di infusione e il rimanente Propofol Kabi devono essere scartati o sostituiti se necessario.
Infusione di Propofol Kabi 10 mg/ml emulsione iniettabile o per infusione diluito: Per la somministrazione dell’infusione di Propofol Kabi 10 mg/ml emulsione iniettabile o per infusione diluito, le burette, il conta gocce o le pompe per infusione devono sempre essere usati per controllare la velocità di infusione e per evitare il rischio di un’accidentale infusione non controllata di grandi volumi di Propofol Kabi 10 mg/ml emulsione iniettabile o per infusione diluito.
Questo rischio deve essere tenuto in considerazione quando si decide di fare la massima diluizione nella buretta.
Per ridurre il dolore al sito di iniezione, può essere iniettata lidocaina immediatamente prima dell’uso di Propofol Kabi 10 mg/ml emulsione iniettabile o per infusione (vedere il paragrafo 4.4).
In alternativa, Propofol Kabi 10 mg/ml emulsione iniettabile o per infusione può essere miscelato, immediatamente prima dell’uso, con lidocaina iniettabile senza conservanti (20 parti di Propofol Kabi 10 mg/ml emulsione iniettabile o per infusione e fino a un massimo di 1 parte di lidocaina 1% soluzione iniettabile) in condizioni asettiche controllate e validate.
La miscela deve essere somministrata entro 6 ore dalla preparazione.
Gli agenti miorilassanti come atracurio e mivacurio devono essere somministrati solamente dopo lavaggio dello stesso sito di infusione usato per Propofol Kabi.
Se Propofol Kabi viene iniettato in una vena da pompe elettriche, deve essere assicurata una appropriata compatibilità.
Infusione controllata mirata - Somministrazione di Propofol Kabi mediante pompe (solo per la siringa in plastica da 20 ml e la siringa in plastica da 50 ml): La somministrazione di Propofol Kabi mediante un sistema di infusione controllata mirata è limitata all’induzione e al mantenimento dell'anestesia generale negli adulti.
Non è raccomandata per l'uso nella sedazione in unità di terapia intensiva o nella sedazione per le procedure chirurgiche e diagnostiche.
Propofol Kabi può essere somministrato con un sistema di infusione controllata mirata con incorporato un software appropriato per l’infusione controllata mirata.
Gli utenti devono avere dimestichezza con il manuale d’uso della pompa di infusione e con la somministrazione del Propofol Kabi attraverso infusione controllata mirata.
Il sistema permette all'anestesista o al rianimatore di ottenere e controllare la velocità desiderata di induzione e la profondità di anestesia impostando e regolando la concentrazione plasmatica target e/o l’effetto correlato.
Le diverse modalità dei vari sistemi di pompaggio devono essere tenute in considerazione, per esempio il sistema di infusione controllata mirata deve supporre che la concentrazione iniziale di propofol nel sangue nel paziente sia zero.
Pertanto, nei pazienti che hanno ricevuto prima del propofol, ci può essere la necessità di selezionare una minore concentrazione target iniziale quando inizia l’infusione controllata mirata.
Allo stesso modo, la ripresa immediata dell’infusione controllata mirata non è raccomandata se la pompa è stata spenta.
Una guida alle concentrazioni target di propofol è riportata qui sotto.
In vista di variabilità inter-individuale nella farmacocinetica e farmacodinamica di propofol, in pazienti sia premedicati che non trattati prima, la concentrazione target di propofol deve essere adattata alla risposta del paziente al fine di raggiungere la profondità di anestesia necessaria.
Induzione e mantenimento dell'anestesia generale durante l'infusione controllata mirata Nei pazienti adulti sotto i 55 anni di età l'anestesia di solito può essere indotta con concentrazioni target di propofol dell’ordine di 4-8 microgrammi/ml.
Un target iniziale di 4 microgrammi/ml è raccomandato nei pazienti premedicati e nei pazienti non trattati con preanestesia è consigliato un target iniziale di 6 microgrammi/ml.
Il tempo di induzione di tali target è generalmente nel range di 60-120 secondi.
Target più elevati consentiranno una più rapida induzione dell'anestesia, ma possono essere associati a un’emodinamica maggiormente pronunciata e alla depressione respiratoria.
Una concentrazione target iniziale inferiore deve essere usata in pazienti di età superiore a circa 55 anni e nei pazienti di gradi ASA III e IV.
La concentrazione target può essere aumentata in quantità di 0,5-1,0 microgrammi/ml a intervalli di 1 minuto per raggiungere una graduale induzione dell'anestesia.
Un’analgesia supplementare sarà generalmente richiesta e la misura in cui le concentrazioni target per il mantenimento dell'anestesia possono essere ridotte sarà influenzata dalla quantità di analgesia concomitante somministrata.
Concentrazioni target di propofol di 3-6 microgrammi/ml in genere mantengono una soddisfacente anestesia.
La concentrazione prevista di propofol al risveglio è generalmente dell'ordine di 1,0-2,0 microgrammi/ml e sarà influenzata dalla quantità di analgesico somministrato durante il mantenimento.
Sedazione durante terapia intensiva (infusione controllata mirata non consigliata) Saranno generalmente richieste concentrazioni ematiche target di propofol settate nell'intervallo tra 0,2-2,0 microgrammi/ml.
La somministrazione dovrebbe iniziare con un’impostazione ad un basso target che deve essere adattata alla risposta del paziente per raggiungere la profondità di sedazione desiderata. Avvertenze e precauzioni
- Propofol deve essere somministrato da operatori sanitari specializzati in anestesia (o, quando appropriato, da medici qualificati nel trattamento di pazienti in terapia intensiva).
I pazienti devono essere monitorati costantemente e le apparecchiature per il mantenimento della pervietà delle vie aeree, la ventilazione artificiale, la somministrazione di ossigeno e altre apparecchiature di rianimazione devono essere prontamente disponibili in qualsiasi momento.
Propofol non deve essere somministrato dalla persona che esegue la procedura diagnostica o chirurgica.
È stato segnalato l’abuso e la dipendenza da propofol, prevalentemente da parte degli operatori sanitari.
Come per altri agenti anestetici generali, la somministrazione di propofol senza alcuna gestione delle vie aeree può causare l’insorgenza di complicanze respiratorie ad esito fatale.
In caso di somministrazione di propofol per la sedazione cosciente, per procedure chirurgiche e diagnostiche, i pazienti devono essere monitorati costantemente al fine di rilevare l’eventuale comparsa di segni precoci di ipotensione, ostruzione delle vie aeree e desaturazione di ossigeno.
Come con altri agenti sedativi, quando propofol viene impiegato per la sedazione durante le procedure chirurgiche, il paziente può compiere movimenti involontari.
Durante le procedure che richiedono l’immobilità del soggetto, questi movimenti possono essere pericolosi in sede operatoria.
È necessario attendere un periodo di tempo adeguato prima di dimettere il paziente per assicurare un completo risveglio dopo l’impiego di propofol.
In casi molto rari, l’uso di propofol può essere associato alla comparsa di una fase di incoscienza postoperatoria, che può essere accompagnata da un aumento del tono muscolare.
Questo stato può essere o meno preceduto da un periodo di insonnia.
Sebbene il risveglio sia spontaneo, il paziente privo di conoscenza deve essere tenuto sotto appropriata osservazione.
In genere, la compromissione delle funzioni cognitive indotta dalla somministrazione di propofol non è rilevabile dopo 12 ore.
Si devono tenere in considerazione gli effetti di propofol, la procedura, i medicinali concomitanti, l’età e le condizioni del soggetto in merito a: - l’opportunità di essere accompagnati al momento di lasciare il luogo di somministrazione; - le tempistiche previste per la ripresa di compiti specializzati o pericolosi, come la guida di veicoli; - l’impiego di altri agenti che possono causare la sedazione (ad es.
benzodiazepine, oppiacei, bevande alcoliche).
Attacchi epilettiformi ritardati possono manifestarsi perfino nei pazienti non epilettici, che ritardano il periodo da poche ore a diversi giorni.
Gruppi particolari di pazienti Insufficienza cardiaca, circolatoria o polmonare e ipovolemia Come con altri agenti anestetici endovenosi, si deve prestare cautela nei pazienti affetti da compromissione cardiaca, respiratoria, renale o epatica o in pazienti ipovolemici o debilitati.
La “clearance” di Propofol dipende dal flusso sanguigno, pertanto un farmaco dato in concomitanza che riduce la gittata cardiaca riduce anche la clearance di propofol.
L’insufficienza cardiaca, circolatoria o polmonare e l’ipovolemia devono essere compensati prima della somministrazione di propofol.
Propofol non deve essere somministrato a pazienti con avanzata insufficienza cardiaca o affetti da gravi malattie del miocardio se non con estrema attenzione e monitoraggio continuo.
A causa di dosaggi più elevati nei pazienti con grave sovrappeso il rischio degli effetti emodinamici sul sistema cardiovascolare deve essere preso in considerazione.
Propofol non esplica alcuna attività vagolitica ed è stato associato a casi di bradicardia (sporadicamente profonda) e anche asistolia.
Si deve prendere in considerazione la somministrazione endovenosa di un agente anticolinergico prima dell’induzione o durante il mantenimento dell’anestesia, specialmente nei casi in cui prevale probabilmente il tono vagale oppure quando propofol viene impiegato in associazione con altri agenti che causano probabilmente la comparsa di bradicardia.
Epilessia Quando propofol viene somministrato a un paziente epilettico, può esserci un rischio di convulsione.
Nei pazienti epilettici si possono manifestare attacchi epilettiformi ritardati, il periodo di ritardo va da poche ore a diversi giorni.
Prima dell’anestesia di un paziente epilettico, deve essere verificato che il paziente abbia ricevuto il trattamento antiepilettico.
Sebbene diversi studi abbiano dimostrato efficacia nel trattamento dello stato epilettico, la somministrazione di propofol nei pazienti epilettici può anche aumentare il rischio di convulsioni.
Non è raccomandato l’uso di propofol con una terapia elettroconvulsiva.
Pazienti con disturbi del metabolismo lipidico Particolare attenzione deve essere utilizzata in pazienti con alterazioni del metabolismo lipidico e nelle altre condizioni in cui le emulsioni lipidiche devono essere usate con cautela.
Pazienti con elevata pressione intracranica Particolare attenzione deve essere dedicata a pazienti con elevata pressione intracranica e bassa pressione arteriosa, poiché esiste il rischio di una significativa diminuzione della pressione perfusionale intracerebrale.
Popolazione pediatrica L’uso di propofol non è raccomandato nei neonati, in quanto tale popolazione di pazienti non è stata completamente investigata.
I dati farmacocinetici (vedere paragrafo 5.2 del RCP) indicano che la clearance è considerevolmente ridotta nei neonati con variabilità inter-individuale molto alta.
Un sovradosaggio relativo potrebbe esserci somministrando dosi di farmaco raccomandate per bambini più grandi che possono causare una grave depressione cardiovascolare.
Propofol Kabi 10 mg/ml non è consigliato per l’anestesia generale in neonati con meno di un mese di età.
A causa di dati disponibili limitati l’uso di un sistema di infusione controllata mirata non è raccomandato nei bambini di età inferiore ai 2 anni.
Propofol non deve essere usato nei pazienti di 16 anni o più giovani per la sedazione in terapia intensiva poiché la sicurezza e l’efficacia di propofol per la sedazione in questo gruppo di età non è stata dimostrata (vedere paragrafo 4.3).
Consigli riguardanti la gestione dell’Unità di Terapia Intensiva L’uso di propofol emulsione per infusione per la sedazione in Unità di Terapia Intensiva è stato associato a una costellazione di anomalie metaboliche e insufficienza di sistemi d’organo che possono risultare fatali.
Sono state segnalate concomitanze dei seguenti eventi: acidosi metabolica, rabdomiolisi, iperkaliemia, epatomegalia, insufficienza renale, iperlipidemia, aritmia cardiaca, ECG tipo Brugada (sopraslivellamento del tratto ST e onda T con morfologia a cupola) e insufficienza cardiaca a progressione rapida che non risponde solitamente al trattamento di supporto con medicinali inotropi.
La concomitanza di questi eventi è stata indicata come sindrome da infusione di propofol.
Questi eventi sono stati per lo più osservati in pazienti con gravi ferite alla testa e in bambini con infezioni del tratto respiratorio che hanno ricevuto dosaggi superiori a quelli consigliati negli adulti per la sedazione nel reparto di terapia intensiva.
I fattori di rischio principali per l’insorgenza di questi eventi sembrano essere i seguenti: apporto ridotto di ossigeno ai tessuti; danni neurologici gravi e/o sepsi; dosaggi elevati di uno o più dei seguenti agenti farmacologici - vasocostrittori, steroidi, inotropi e/o propofol (solitamente in seguito ad una somministrazione a dosaggio superiore a 4 mg/kg/ora per più di 48 ore).
I medici prescrittori devono essere attenti a questi eventi nei pazienti con i fattori di rischio riportati sopra e devono sospendere immediatamente propofol quando si manifestano i suddetti segni.
Tutti gli agenti sedativi e terapeutici impiegati nell’unità di terapia intensiva (UTI) devono essere titolati per mantenere l’apporto ottimale di ossigeno e i parametri emodinamici.
I pazienti con pressione intracranica (PIC) elevata devono ricevere un trattamento appropriato per supportare la pressione di perfusione cerebrale durante queste modifiche della terapia.
Si ricorda ai medici curanti, se possibile, di non superare il dosaggio di 4 mg di propofol/kg/h.
Un’attenzione appropriata deve essere prestata nei pazienti con disturbi del metabolismo lipidico e in altre condizioni in cui le emulsioni lipidiche devono essere usate con cautela.
Si raccomanda di monitorare i livelli ematici di lipidi se propofol viene somministrato a pazienti che potrebbero essere a particolare rischio di sovraccarico lipidico.
La somministrazione di propofol deve essere regolata in modo appropriato se il monitoraggio indica che i lipidi vengono inadeguatamente eliminati dal corpo.
Se il paziente sta ricevendo altri lipidi per via endovenosa in concomitanza, deve essere fatta una riduzione nella quantità per tener conto della quantità di lipidi infusi come parte della formulazione del propofol; 1,0 ml di Propofol Kabi contiene approssimativamente 0,1 g di lipidi.
Precauzioni aggiuntive Deve essere prestata cautela quando vengono trattati pazienti con malattia mitocondriale.
Questi pazienti possono essere esposti a esacerbazioni della loro patologia quando sono sottoposti ad anestesia, chirurgia e a cure nelle unità di terapia intensiva.
Per tali pazienti sono raccomandati il mantenimento della normotermia, l’apporto di carboidrati e una buona idratazione.
Le prime manifestazioni dell’esacerbazione della malattia mitocondriale e la sindrome da infusione di propofol possono essere simili.
Propofol Kabi non contiene conservanti antimicrobici e supporta la crescita di microrganismi.
Quando propofol viene aspirato, deve essere prelevato in condizioni asettiche con una siringa sterile e con un set di somministrazione immediatamente dopo l’apertura della fiala o la rottura del sigillo del flaconcino.
La somministrazione deve iniziare subito senza indugio.
L’asepsi deve essere mantenuta sia per propofol sia per i dispositivi di infusione durante tutto il periodo di somministrazione.
Eventuali liquidi di infusione, aggiunti alla linea di propofol, devono essere somministrati a livello della cannula.
Propofol non deve essere somministrato mediante un filtro microbiologico.
Propofol e qualsiasi siringa contenente propofol devono essere utilizzati per una singola dose in un singolo paziente.
In conformità alle linee-guida stabilite per altre emulsioni lipidiche, una singola infusione di propofol non deve superare 12 ore.
Al termine della procedura o alle 12 ore, qualunque cosa accada per prima, sia il contenitore contenente propofol sia la linea di infusione devono essere eliminate e sostituite come opportuno.
Dolore nel sito di iniezione Per ridurre il dolore nel sito di iniezione durante l’induzione dell’anestesia con Propofol Kabi, la lidocaina può essere iniettata prima dell’emulsione di propofol (vedere paragrafo 4.2).
La lidocaina endovenosa non deve essere usata nei pazienti con porfiria acuta ereditaria.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per 100 ml, cioè è essenzialmente ‘privo di sodio’. Interazioni
- Propofol è stato utilizzato in associazione con l’anestesia spinale ed epidurale e comunemente utilizzato con farmaci per la premedicazione, bloccanti neuromuscolari, agenti per inalazione e analgesici; non è stata riscontrata incompatibilità farmacologica.
Dosi inferiori di propofol possono essere richieste nei casi in cui l’anestesia generale o la sedazione vengono utilizzate in aggiunta a tecniche di anestesia regionale.
È stata riportata ipotensione profonda a seguito dell’induzione di anestesia con propofol nei pazienti trattati con rifampicina.
L’uso concomitante di benzodiazepine, agenti parasimpaticolitici o anestetici per inalazione può comportare un prolungamento dell’anestesia e una riduzione della frequenza respiratoria.
È stata osservata la necessità di dosi più basse di propofol nei pazienti che assumevano midazolam.
È probabile che la somministrazione contemporanea di propofol e midazolam porti a un aumento della sedazione e della depressione respiratoria.
Quando usati insieme, deve essere presa in considerazione una riduzione della dose di propofol.
Dopo premedicazione addizionale con oppioidi, gli effetti sedativi di propofol possono essere intensificati e prolungati e possono aumentare l’incidenza e prolungare la durata dell’apnea.
Deve essere considerato che l’uso concomitante di propofol con medicinali di premedicazione, agenti per inalazione o agenti analgesici può potenziare l’anestesia e gli eventi avversi cardiovascolari.
L’uso concomitante di depressori del sistema nervoso centrale (es.
alcool, anestetici generali, analgesici narcotici) può portare ad una intensificazione dei loro effetti sedativi.
Quando Propofol Kabi è associato a farmaci depressori centrali somministrati per via parenterale, può comparire una grave depressione respiratoria e cardiovascolare.
Dopo somministrazione di fentanil, il livello di propofol nel sangue può temporaneamente aumentare con un incremento della velocità di apnea.
Bradicardia e arresto cardiaco possono presentarsi dopo trattamento con succinilcolina o neostigmina.
È stata riportata leucoencefalopatia somministrando emulsioni lipidiche come quella di Propofol Kabi in pazienti trattati con ciclosporine.
In pazienti che assumono valproato è stata rilevata la necessità di assumere dosi più basse di propofol.
In caso di cosomministrazione si può valutare la possibilità di una riduzione della dose. Effetti indesiderati
- L’induzione e il mantenimento dell’anestesia o della sedazione con propofol avvengono generalmente in modo uniforme con evidenze minime di eccitazione.
Le reazioni avverse del medicinale segnalate più comunemente sono gli effetti collaterali farmacologicamente prevedibili di un anestetico/agente sedativo come l’ipotensione.
La natura, la gravità e l’incidenza degli eventi avversi osservati nei pazienti che hanno ricevuto propofol possono essere correlate alle condizioni dei soggetti riceventi e alle procedure operative o terapeutiche attuate.
Tabella delle reazioni avverse
(1) I casi gravi di bradicardia sono rari.Classificazione per sistemi e organo Frequenza Effetti indesiderati Disturbi del sistema immunitario: Molto raro (< 1/10.000) Anafilassi (possono includere angioedema, broncospasmo, eritema e ipotensione) Disturbi del metabolismo e della nutrizione: Frequenza non nota(9) Acidosi metabolica(5), iperkaliemia(5), iperlipidemia(5) Disturbi psichiatrici: Frequenza non nota(9) Euforia, disinibizione sessuale, Abuso da farmaco e dipendenza da farmaco(8) Patologie del sistema nervoso: Comune (> 1/100, < 1/10) Mal di testa durante la fase di recupero Raro (> 1/10.000, < 1/1.000) Movimenti epilettiformi, incluse convulsioni ed epistotono durante l’induzione, mantenimento e recupero, Vertigini, brividi e sensazione di freddo durante il recupero Molto raro (< 1/10.000) Incoscienza postoperatoria Frequenza non nota(9) Movimenti involontari Patologie cardiache: Comune (> 1/100, < 1/10) Bradicardia(1) e tachicardia durante l’induzione Molto raro (< 1/10.000) Edema polmonare Frequenza non nota(9) Aritmia cardiaca(5), insufficienza cardiaca(5), (7) Patologie vascolari: Comune (> 1/100, < 1/10) Ipotensione(2) Non comune (> 1/1.000, < 1/100) Trombosi e flebite Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: Comune (> 1/100, < 1/10) Apnea transitoria, tosse e singhiozzo durante l’induzione Frequenza non nota(9) Depressione respiratoria (dose dipendente) Patologie gastrointestinali: Comune (> 1/100, < 1/10) Nausea e vomito durante la fase di recupero Molto raro (< 1/10.000) Pancreatite Patologie epatobiliari: Frequenza non nota(9) Epatomegalia(5) Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo: Frequenza non nota(9) Rabdomiolisi(3), (5) Patologie renali e urinarie: Molto raro (< 1/10.000) Alterazione del colore delle urine a seguito di una prolungata somministrazione Frequenza non nota(9) Insufficienza renale(5) Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Non nota Priapismo Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: Molto comune (> 1/10) Dolore locale all’induzione(4) Molto raro (< 1/10.000) Necrosi tessutale(10) a seguito di somministrazione accidentale extravascolare Frequenza non nota(9) Dolore locale, gonfiore, a seguito di somministrazione accidentale extravascolare Esami diagnostici Frequenza non nota(9) ECG tipo Brugada(5), (6) Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura: Molto raro (< 1/10.000) Febbre post operatoria
Sono stati segnalati casi isolati di progressione in asistolia.
(2) Occasionalmente l’ipotensione può richiedere l’impiego di fluidi per via endovenosa e la riduzione della velocità di somministrazione di propofol.
(3) Sono stati segnalati casi molto rari di rabdomiolisi quando propofol è stato somministrato a dosi superiori a 4 mg/kg/ora per la sedazione nell’UTI.
(4) Può essere ridotto al minimo utilizzando le vene maggiori dell’avambraccio o della fossa antecubitale.
Con l’impiego di propofol il dolore locale può essere ridotto al minimo anche mediante la somministrazione concomitante di lidocaina.
(5) Si può osservare concomitanza di questi eventi, descritta come “sindrome da infusione da propofol” nei pazienti gravemente malati che presentano spesso fattori di rischio multipli per l’insorgenza di tali eventi (vedere paragrafo 4.4).
(6) ECG tipo Brugada - sopraslivellamento del tratto ST e onda T con morfologia a cupola rilevati all’ECG.
(7) Insufficienza cardiaca a progressione rapida (in alcuni casi ad esito fatale) nei soggetti adulti.
In questi casi, l’insufficienza cardiaca non rispondeva in genere al trattamento di supporto con farmaci inotropi.
(8) Abuso di sostanze stupefacenti, prevalentemente da parte degli operatori sanitari.
(9) Non nota poiché la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili.
(10) Necrosi è stata riportata dove la vitalità del tessuto è stata compromessa.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza Non è stata stabilita la sicurezza di propofol durante la gravidanza.
Perciò propofol non deve essere somministrato in donne in gravidanza, se non assolutamente necessario.
Propofol attraversa la barriera placentare e può causare depressione neonatale.
Tuttavia propofol può essere usato durante un’induzione di aborto.
Dosi elevate (più di 2,5 mg di propofol/kg di peso corporeo per l’induzione o più di 6 mg di propofol/kg di peso corporeo per il mantenimento dell’anestesia), devono essere evitate.
Gli studi su animali hanno mostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Allattamento Studi condotti in madri durante l'allattamento hanno dimostrato che piccole quantità di propofol vengono escrete nel latte materno.
Perciò le donne non dovrebbero allattare per 24 ore dopo la somministrazione di propofol.
Il latte prodotto in questo periodo deve essere scartato. Conservazione
- Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.
Non congelare.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.