PROPOFOL B.BRAUN 1% 5F 20ML

38,85 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: PROPOFOL
  • ATC: N01AX10
  • Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 15/02/2023

Propofol B. Braun 10 mg/ml è un anestetico generale endovenoso ad azione rapida per: - induzione e mantenimento dell’anestesia generale, in adulti e bambini con età superiore ad 1 mese; - sedazione di pazienti ventilati con età superiore ai 16 anni in unità di terapia intensiva; - sedazione per procedure diagnostiche e chirurgiche, da solo o in combinazione con anestesia locale o regionale in adulti e bambini con età superiore a 1 mese.
Propofol B. Braun 10 mg/ml contiene:

  in 1 ml in 1 fiala da 10 ml in 1 fiala o flaconcino da 20 ml in 1 flaconcino da 50 ml in 1 flaconcino da 100 ml
Propofol 10 mg 100 mg 200 mg 500 mg 1000 mg
Eccipienti con effetti noti: 1 ml di emulsione iniettabile o per infusione contiene: olio di soia raffinato 50 mg; Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo, alla soia, alle arachidi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Propofol B.
Braun non deve essere utilizzato in pazienti di età pari o inferiore a16 anni, per sedazione per terapia intensiva (vedere paragrafo 4.4).
La sicurezza e l’efficacia per questi gruppi d’età non sono state dimostrate.

Posologia

Istruzioni generali Propofol B.
Braun deve essere somministrato solo in ospedali o in day hospital adeguatamente attrezzati da medici specialisti in anestesia o nella cura di pazienti in terapia intensiva.
Le funzioni circolatorie e respiratorie devono essere continuamente monitorate (es.
ECG, pulsossimetro) e devono essere sempre prontamente disponibili i mezzi per il mantenimento della pervietà delle vie aeree, per la ventilazione artificiale e altri mezzi di rianimazione.
Per la sedazione durante interventi chirurgici o esami diagnostici, il Propofol B.
Braun non deve essere somministrato dalla stessa persona che esegue la procedura chirurgica o diagnostica.
Generalmente in aggiunta al Propofol B.
Braun sono necessari altri medicinali analgesici.
Posologia Propofol B.
Braun si somministra per via endovenosa.
Il dosaggio viene stabilito individualmente, in base alla risposta del paziente.
Anestesia generale negli adulti Induzione dell’anestesia Per l’induzione dell’anestesia il Propofol B.
Braun deve essere titolato (20-40 mg di propofol ogni 10 secondi) in base alla risposta del paziente, fino alla comparsa dei segni clinici dell’anestesia.
Per la maggior parte dei pazienti adulti di età inferiore ai 55 anni sono necessarie solitamente dosi comprese tra 1,5 e 2,5 mg/kg di peso corporeo.
Nei pazienti di età superiore e nei pazienti appartenenti alla classe III e IV della classificazione ASA, soprattutto quelli con funzione cardiaca compromessa, il dosaggio richiesto sarà inferiore e la dose totale di Propofol B.
Braun 10 mg/ml può essere ridotta a 1 mg/kg di peso corporeo o meno.
In questi pazienti devono essere applicate velocità di somministrazione inferiori (circa 2 ml, corrispondenti a 20 mg ogni 10 secondi).
Mantenimento dell’anestesia L’anestesia può essere mantenuta somministrando Propofol B.
Braun tramite infusione continua o con iniezione di boli ripetuti.
Se si utilizza una tecnica che implica l’iniezione di boli ripetuti, si possono somministrare dosi addizionali tra 25 mg (2,5 ml di Propofol B.
Braun 1% (10 mg/ml)) e 50 mg (5,0 ml di Propofol B.
Braun 10 mg/ml, a seconda delle esigenze cliniche.
Per il mantenimento dell’anestesia con infusione continua, le dosi richieste sono solitamente comprese tra 4-12 mg/kg di peso corporeo/h.
Nei pazienti anziani, in pazienti in condizioni generali precarie oppure appartenenti alla classe III e IV della classificazione ASA, in pazienti ipovolemici e in pazienti con ipoproteinemia, il dosaggio può dover essere ridotto ulteriormente in relazione alla gravità delle condizioni del paziente e alla tecnica anestetica utilizzata.
La somministrazione di un bolo rapido (singola o ripetuta) non deve essere utilizzata negli anziani in quanto può portare a depressione cardiorespiratoria.
Anestesia generale in bambini con età superiore ad 1 mese Induzione dell’anestesia Per l’induzione dell’anestesia il Propofol B.
Braun deve essere titolato lentamente, in base alla risposta del paziente, fino alla comparsa dei segni clinici dell’anestesia.
Il dosaggio deve essere regolato in base all’età e/o al peso corporeo.
Per la maggior parte dei pazienti di età superiore a 8 anni sono necessari circa 2,5 mg/kg per peso corporeo di propofol per l’induzione dell’anestesia.
Nei bambini più piccoli, specialmente nell’età tra 1 mese e 3 anni, può essere necessaria una dose più elevata (2,5-4 mg/kg per peso corporeo).
Mantenimento dell’anestesia generale L’anestesia può essere mantenuta somministrando Propofol B.
Braun con infusione o con iniezione di boli ripetuti per mantenere l’intensità di anestesia richiesta.
La velocità di somministrazione richiesta varia considerevolmente tra pazienti, ma velocità di 9-15 mg/kg/h solitamente permettono il raggiungimento di una anestesia soddisfacente.
Nei bambini più piccoli, specialmente nell’età tra 1 mese e 3 anni, può essere necessaria una dose più elevata.
Dosaggi inferiori sono raccomandati per pazienti appartenenti alle classi di grado ASA III e IV (vedere paragrafo 4.4).
Sedazione di pazienti ventilati in unità di terapia intensiva. Per la sedazione durante terapia intensiva si raccomanda che propofol sia somministrato per infusione continua.
La velocità di infusione deve essere determinata dalla profondità di sedazione desiderata.
Nella maggior parte dei pazienti una sufficiente sedazione può essere ottenuta con un dosaggio di 0,3-4 mg/kg/h di propofol (vedere anche paragrafo 4.4).
Propofol non è indicato per la sedazione in terapia intensiva di pazienti di età pari o inferiore a 16 anni (vedere paragrafo 4.3).
La somministrazione di propofol con il sistema TCI (Target Controlled Infusion - Dispositivi di Infusione Controllata) non è consigliata per la sedazione nelle unità di terapia intensiva.
Sedazione per procedure diagnostiche e chirurgiche negli adulti Per indurre sedazione durante procedure chirurgiche e diagnostiche, le dosi e la velocità di somministrazione devono essere regolate in base alla risposta clinica.
Per la maggior parte dei pazienti è necessario somministrare 0,5-1 mg/kg di peso corporeo per 1-5 minuti affinché abbia inizio la sedazione.
Il mantenimento della sedazione può essere ottenuto titolando l’infusione di Propofol B.
Braun in accordo al livello di sedazione richiesto.
Per la maggior parte dei pazienti è necessario somministrare 1,5-4,5 mg/kg di peso corporeo/h.
L’infusione può essere integrata con la somministrazione di boli di 10-20 mg (1-2 ml di Propofol B.
Braun 10 mg/ml, qualora sia necessario un rapido aumento della profondità della sedazione.
Nei pazienti di età superiore ai 55 anni e nei pazienti appartenenti alla classe III e IV della classificazione ASA, possono essere richieste dosi più basse di Propofol B.
Braun e può essere necessario ridurre la velocità di somministrazione.
La somministrazione di un bolo rapido (singola o ripetuta) non deve essere utilizzata negli anziani in quanto può portare a depressione cardiorespiratoria.
Sedazione per procedure diagnostiche e chirurgiche in bambini di età superiore ad un mese Le dosi e la velocità di somministrazione devono essere regolate secondo l’intensità di sedazione richiesta e la risposta clinica.
La maggior parte dei pazienti pediatrici necessita di 1-2 mg per kg per peso corporeo di propofol per l’inizio della sedazione.
Il mantenimento della sedazione può essere compiuto titolando il Propofol B.
Braun come infusione al livello desiderato di sedazione.
La maggior parte dei pazienti necessita di 1,5-9 mg/kg/h di propofol.
L’infusione può essere integrata attraverso bolo di somministrazione fino a 1 mg/kg peso corporeo se è richiesto un rapido aumento dell’intensità di sedazione.
Dosaggi inferiori possono essere richiesti in pazienti appartenenti alle classi di grado ASA III e IV.
Modo e durata della somministrazione Modo di somministrazione Uso endovenoso Il Propofol B.
Braun si somministra non diluito per iniezione, o tramite infusione continua, sia non diluito che diluito con soluzione di glucosio 50 mg/ml (5% p/v) o soluzione di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9% p/v), oltre che in soluzione con sodio cloruro 1,8 mg/ml (0,18% p/v) e soluzione di glucosio 40 mg/ml (4% p/v) (vedere anche paragrafo 6.6).
I contenitori devono essere agitati prima dell’uso.
Prima dell’uso, il collo della fiala o la superficie del tappo in gomma del flaconcino devono essere puliti con alcol per uso medico (spray o tampone imbevuto).
Dopo l’uso eliminare i contenitori vuoti richiusi.
Il Propofol B.
Braun non contiene conservanti antimicrobici e può consentire un’eventuale crescita batterica.
Pertanto il Propofol B.
Braun deve essere aspirato in modo asettico in una siringa sterile subito dopo l’apertura della fiala.
La somministrazione deve avvenire immediatamente.
Le condizioni di asepsi relative a Propofol B.
Braun ed all’apparecchiatura per l’infusione devono essere garantite per tutto il periodo della somministrazione.
Gli eventuali medicinali o i fluidi aggiunti ad un’infusione in corso di Propofol B.
Braun devono essere somministrati in prossimità del sito di inserimento della cannula.
Se è previsto l’uso di set di infusione con filtri, questi devono essere permeabili ai lipidi.
Il contenuto di una fiala o di un flaconcino di Propofol B.
Braun e delle siringhe contenenti Propofol B.
Braun sono destinati ad essere impiegati una sola volta su un solo paziente.
Infusione di Propofol B.
Braun non diluito
Quando si somministra il Propofol B.
Braun mediante infusione continua, si raccomanda di usare sempre burette, contagocce, pompe a siringa o pompe a infusione volumetrica per controllare la velocità di infusione.
Come stabilito per la somministrazione per via parenterale di tutti i tipi di emulsioni lipidiche, la durata dell’infusione continua di Propofol B.
Braun da un solo sistema di infusione non deve superare le 12 ore.
La linea di infusione e il contenitore di Propofol B.
Braun devono essere eliminati e sostituiti al massimo dopo 12 ore.
Gli eventuali residui di Propofol B.
Braun al termine dell’infusione o dopo la sostituzione del sistema di infusione devono essere eliminati.
Infusione di Propofol B.
Braun diluito
Per somministrare infusioni di Propofol B.
Braun diluito, si raccomanda di usare sempre burette, contagocce, pompe a siringa o pompe a infusione volumetrica per controllare la velocità di infusione e per evitare il rischio di infusione accidentale non controllata di grossi volumi di Propofol B.
Braun diluito.
La diluizione massima non deve eccedere 1 parte di Propofol B.
Braun con 4 parti di soluzione di glucosio 50 mg/ml (5% p/v) o soluzione di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9% p/v), oppure soluzione di sodio cloruro 1,8 mg/ml (0,18% p/v) e soluzione di glucosio 40 mg/ml (4% p/v) (concentrazione minima 2 mg di propofol/ml).
La miscela deve essere preparata in condizioni asettiche immediatamente prima della somministrazione e deve essere usata entro 6 ore dalla preparazione.
Per ridurre il dolore dell’iniezione iniziale, il Propofol B.
Braun può essere mescolato a lidocaina iniettabile all’1% senza conservanti (mescolare 20 parti di Propofol B.
Braun e fino ad un massimo di 1 parte di lidocaina iniettabile all’1%).
Prima di infondere miorilassanti come atracurio o mivacurio dopo il Propofol B.
Braun attraverso la stessa linea endovenosa, si raccomanda di lavare la linea prima della somministrazione.
Propofol può anche essere utilizzato mediante TCI, dispositivi di infusione controllata.
A causa dei diversi algoritmi disponibili sul mercato in relazione alle raccomandazioni di dosaggio, si raccomanda di attenersi al libretto di istruzioni per l’uso fornite dal produttore del dispositivo.
Durata della somministrazione Propofol B.
Braun può essere somministrato per un periodo massimo di 7 giorni.

Avvertenze e precauzioni

Propofol deve essere somministrato da personale qualificato in anestesia (o, nel caso, da medici qualificati per l’assistenza ai pazienti in Terapia intensiva).
I pazienti devono essere sottoposti a un monitoraggio costante e devono essere sempre disponibili le attrezzature atte al mantenimento della pervietà delle vie aeree, per la ventilazione artificiale, per la supplementazione di ossigeno e altre attrezzature per la rianimazione.
Propofol non deve essere somministrato dalla persona che esegue le procedure diagnostiche o chirurgiche.
Sono stati segnalati l’abuso di propofol e la dipendenza da propofol, prevalentemente da parte del personale sanitario.
Come per altri anestetici generali, la somministrazione di propofol senza un supporto alle vie aeree potrebbe dare luogo a complicanze respiratorie fatali.
Quando si somministra il propofol per la sedazione cosciente, per procedure chirurgiche e diagnostiche, è necessario effettuare il monitoraggio continuo dei pazienti per rilevare eventuali segni iniziali di ipotensione, ostruzione delle vie aeree e desaturazione di ossigeno.
Come con altri agenti sedativi, l’uso di propofol per la sedazione nel corso di procedure chirurgiche può indurre la comparsa di movimenti involontari del paziente.
Durante le procedure che richiedono l’immobilità questi movimenti possono essere pericolosi per la sede su cui si opera.
Dopo l’utilizzo di propofol è necessario attendere per un tempo adeguato prima di dimettere il paziente, in modo da garantire il completo ristabilimento.
In casi rarissimi all’uso di propofol si può associare lo sviluppo di un periodo di incoscienza postoperatoria, eventualmente accompagnata da un aumento del tono muscolare.
Ciò può essere preceduto, ma non necessariamente, da una fase di vigilanza.
Il recupero avviene spontaneamente, ma si deve effettuare un’assistenza adeguata al paziente non cosciente.
La compromissione indotta da propofol di solito non è più rilevabile oltre le 12 ore.
Nel consigliare i pazienti circa: • l’opportunità di essere accompagnati nel lasciare il luogo in cui è avvenuta la somministrazione • i tempi per la ripresa di attività pericolose o che richiedono competenza, come la guida • l’uso di altri agenti potenzialmente sedativi (es.
benzodiazepine, oppioidi, alcol) si deve tenere conto degli effetti del propofol, della procedura, delle terapie concomitanti, dell’età e della condizione del paziente.
Come con altri agenti anestetici per uso endovenoso, procedere con cautela nel caso di pazienti con compromessa funzione cardiaca, respiratoria, renale o epatica, oppure in pazienti ipovolemici o debilitati (vedere anche paragrafo 4.2).
La clearance di propofol è dipendente dal flusso del sangue, quindi, trattamenti concomitanti che riducono la gittata cardiaca ridurranno anche la clearance di propofol.
Propofol non ha attività vagolitica ed è stato associato a casi segnalati di bradicardia (occasionalmente profonda) e persino di asistolia.
La somministrazione per via endovenosa di un agente anticolinergico prima dell’induzione dell’anestesia deve essere presa in considerazione, soprattutto in situazioni dove è probabile che predomini il tono vagale oppure quando propofol viene utilizzato in combinazione con altri agenti che possono provocare bradicardia.
Quando si somministra propofol a un paziente epilettico, può esserci il rischio di convulsioni.
Si deve procedere con particolare attenzione nei pazienti con disturbi del metabolismo lipidico e in altre condizioni in cui è necessaria cautela nell’utilizzo di emulsioni lipidiche I pazienti con ipoproteinemia potrebbero avere un rischio più elevato di sviluppare eventi avversi per via della frazione più elevata di propofol libero.
In questi pazienti si raccomanda una riduzione della dose (vedere anche paragrafo 4.2).
Popolazione pediatrica L’uso di propofol non è consigliato nei neonati dato che questa popolazione di pazienti non è stata studiata completamente.
I dati di farmacocinetica (vedere paragrafo 5.2) indicano che la clearance è ridotta considerevolmente nei neonati e mostra una variabilità inter-individuale molto elevata.
Il sovradosaggio relativo può manifestarsi somministrando dosi consigliate per bambini più grandi con conseguente depressione cardiovascolare grave.
Propofol non deve essere usato in pazienti di 16 anni d’età o più giovani per la sedazione in terapia intensiva in quanto la sicurezza e l’efficacia di propofol per la sedazione in questo gruppo d’età non sono state dimostrate (vedere sezione 4.3).
Raccomandazioni per la gestione nell’Unità di terapia intensiva L’uso di propofol per la sedazione in terapia intensiva è stato associato a un gruppo di disturbi metabolici e di carenze negli apparati degli organi che possono portare alla morte.
Sono state ricevute segnalazioni di associazioni delle seguenti condizioni: acidosi metabolica, rabdomiolisi, iperkaliemia, epatomegalia, insufficienza renale, iperlipidemia, aritmia cardiaca, ECG tipo Brugada (segmento ST elevato e onda T convessa) e insufficienza cardiaca rapidamente progressiva di solito non responsiva al trattamento inotropo di supporto.
Le associazioni tra questi eventi sono state indicate come sindrome da infusione di propofol. Questi eventi sono stati maggiormente visti in pazienti con ferite gravi alla testa e in bambini con infezioni del tratto respiratorio che hanno ricevuto dosi in eccesso rispetto a quelle raccomandate per gli adulti in sedazione in terapia intensiva.
Quelli che seguono sembrano essere i principali fattori di rischio per lo sviluppo di tali eventi: ridotto rilascio di ossigeno a livello tissutale; grave lesione neurologica e/o sepsi; dosaggi elevati di uno o più dei seguenti agenti farmacologici: vasocostrittori, steroidi, inotropi e/o propofol (di solito a dosi superiori a 4 mg/kg/h per più di 48 ore).
I medici prescrittori devono prestare attenzione a tali eventi in pazienti con i fattori di rischio di cui sopra e sospendere immediatamente propofol quando si sviluppano i segnali di cui sopra descritti.
Tutti gli agenti sedativi e terapeutici utilizzati nell’Unità di terapia intensiva (UTI), devono essere dosati in modo da mantenere su valori ottimali i parametri emodinamici e di rilascio dell’ossigeno.
I pazienti con elevata pressione intracranica (PIC) devono ricevere un appropriato trattamento a supporto della pressione di perfusione cerebrale durante queste modifiche del trattamento.
Si raccomanda ai medici di non superare, se possibile, il dosaggio di 4 mg/kg/h.
Adeguata attenzione deve essere adoperata in pazienti con disfunzioni del metabolismo dei lipidi e in altre condizioni in cui le emulsioni lipidiche devono essere usate cautamente.
Si raccomanda di monitorare i livelli di lipidi nel sangue se propofol è somministrato a pazienti ritenuti particolarmente a rischio particolare di sovraccarico di lipidi.
La somministrazione di propofol deve essere regolata in modo appropriato se il monitoraggio indica che i lipidi sono eliminati dal corpo in modo inadeguato.
Se il paziente sta ricevendo in concomitanza altri lipidi per via endovenosa, deve esserne ridotta la quantità in modo da considerare la quantità di lipidi infusa come parte della formulazione di propofol; 1 ml di Propofol B.
Braun contiene 0,1 g di lipidi.
Ulteriori precauzioni Deve essere impiegata cautela nel trattare pazienti con malattia mitocondriale.
Questi pazienti posso essere soggetti ad aggravamento della loro disfunzione se sottoposti ad anestesia, chirurgia e a terapia intensiva.
Il mantenimento della normotermia, dell’apporto di carboidrati e una buona idratazione sono raccomandati per questo tipo di pazienti.
La manifestazione precoce di aggravamento della malattia mitocondriale e della “sindrome da infusione di propofol” possono essere simili.
Propofol B.
Braun non contiene conservanti antimicrobici e favorisce la crescita di microorganismi.
L’aspirazione di propofol deve essere effettuata in asepsi in una siringa o in un set da infusione sterili subito dopo l’apertura della fiala o dopo la rottura del sigillo del flaconcino.
La somministrazione deve avere inizio immediatamente.
L’asepsi deve essere mantenuta per tutta la durata dell’infusione tanto per propofol quanto per l’attrezzatura per l’infusione.
Propofol e le siringhe che lo contengono sono monouso, per un singolo paziente.
In conformità con le linee guida definite per altre emulsioni lipidiche, una singola infusione di propofol non deve superare le 12 ore.
Al termine della procedura (o allo scadere delle 12 ore, se tale limite sopraggiunge prima) si devono smaltire e sostituire adeguatamente il serbatoio di propofol e la linea di infusione.
Informazioni sugli eccipienti Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per 100 ml, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.

Interazioni

Propofol è stato utilizzato in associazione con l’anestesia spinale ed epidurale e con le premedicazioni utilizzate abitualmente, con medicinali per il blocco neuromuscolare, con medicinali inalanti e analgesici senza riscontrare incompatibilità farmacologiche.
Quando l’anestesia generale o la sedazione vengono impiegate in aggiunta alle tecniche di anestesia regionale possono essere necessarie dosi ridotte di propofol.
La somministrazione concomitante di altri depressivi del SNC, quali medicinali per la premedicazione, medicinali inalatori o analgesici, può potenziare gli effetti sedativi, anestetici e di depressione cardio-respiratoria di propofol.
Ipotensione profonda è stata riportata a seguito di induzione di anestetico con propofol in pazienti trattati con rifampicina.
In pazienti che assumono valproato è stata rilevata la necessità di assumere dosi più basse di propofol.
In caso di co-somministrazione si può valutare la possibilità di una riduzione della dose.

Effetti indesiderati

L’induzione e il mantenimento dell’anestesia o della sedazione con propofol sono di solito tranquilli, con minimi segni di agitazione.
Le ADR più comunemente riportate sono effetti indesiderati farmacologicamente prevedibili per un agente anestetico/sedativo, come l’ipotensione.
La natura, la gravità e l’incidenza degli eventi avversi osservati nei pazienti che assumono propofol possono essere correlate alla condizione del ricevente e alle procedure operative o terapeutiche intraprese.
Tabella delle reazioni avverse da farmaco
Classificazione per sistemi e organi Frequenza Effetti indesiderati
Disturbi del sistema immunitario Molto raro (<1/10.000) Anafilassi fino allo shock anafilattico, che può comprendere angioedema, broncospasmo, eritema e ipotensione.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Frequenza non nota (9) Acidosi metabolica (5), iperkaliemia (5), iperlipidemia (5).
Disturbi psichiatrici Molto raro (<1/10.000) Disinibizione sessuale
Frequenza non nota (9) Euforia, abuso di farmaci e dipendenza dal farmaco (8).
Patologie del sistema nervoso Comune (1/100, <1/10) Cefalea nella fase di recupero.
Raro (1/10.000, <1/1.000) Movimenti epilettiformi, comprese convulsioni e opistotono durante l’induzione, il mantenimento e il recupero.
Molto raro (<1/10.000) Incoscienza postoperatoria.
Frequenza non nota (9) Movimenti involontari.
Patologie cardiache Comune (1/100, <1/10) Bradicardia (1).
Molto raro (<1/10.000) Edema polmonare.
Frequenza non nota (9) Aritmia cardiaca (5), arresto cardiaco, scompenso cardiaco (5), (7).
Patologie vascolari Comune (1/100, <1/10) Ipotensione (2).
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Comune (≥1/100, <1/10) Apnea transitoria durante l’induzione.
Frequenza non nota (9) Depressione respiratoria (dose-dipendente).
Patologie gastrointestinali Comune (≥1/100, <1/10) Nausea e vomito durante la fase di recupero.
Molto raro (<1/10.000) Pancreatite.
Patologie epatobiliari Frequenza non nota (9) Epatomegalia (5), epatite (12), insufficienza epatica acuta (12).
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Frequenza non nota (9) Rabdomiolisi (3), (5).
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Frequenza non nota (9) Priapismo
Patologie renali e urinarie Molto raro (<1/10.000) Alterazione del colore delle urine in seguito a somministrazione prolungata.
Frequenza non nota (9) Insufficienza renale (5).
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comune (≥1/10) Dolore locale durante l’induzione (4).
Non comune (≥1/1.000, <1/100) Trombosi e flebite al sito di iniezione
Molto raro (<1/10 000) Necrosi del tessuto (10) a seguito di accidentale somministrazione extravascolare (11).
Frequenza non nota (9) Dolore locale, gonfiore e infiammazione, a seguito di accidentale somministrazione extravascolare (11).
Esami diagnostici Frequenza non nota (9) ECG tipo Brugada (5), (6).
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura Molto raro (<1/10.000) Febbre postoperatoria.
(1) Le bradicardie gravi sono rare.
Vi sono state rare segnalazioni di progressione all’asistolia.
(2) Occasionalmente, l’ipotensione può richiedere l’uso di liquidi per via endovenosa e la riduzione della velocità di somministrazione di propofol.
(3) Sono giunte segnalazioni molto rare di rabdomiolisi in seguito a somministrazione di propofol a dosi superiori a 4 mg/kg/h per la sedazione in UTI.
(4) Può essere ridotto al minimo utilizzando le vene dell’avambraccio e della fossa antecubitale di diametro maggiore.
Con Propofol B.
Braun il dolore locale può essere ridotto al minimo anche somministrando lidocaina in concomitanza.
(5) La combinazione di questi eventi, segnalata come “sindrome da infusione di propofol”, si può osservare in pazienti gravemente ammalati che spesso presentano molteplici fattori di rischio per lo sviluppo degli eventi.
Vedere paragrafo 4.4.
(6) ECG tipo Brugada: elevazione del segmento ST e onda T convessa nell’ECG.
(7) Scompenso cardiaco rapidamente progressivo (in alcuni casi a esito fatale) in soggetti adulti.
Di solito in tali casi lo scompenso cardiaco non rispondeva al trattamento inotropo di supporto.
(8) Abuso e dipendenza da propofol, prevalentemente da parte del personale sanitario.
(9) Non nota perché non stimabile dai dati disponibili dagli studi clinici.
(10) Sono state riportate necrosi dove la vitalità del tessuto è stata alterata.
(11) Il trattamento è sintomatico e può includere l’immobilizzazione e, se possibile, il sollevamento dell’arto interessato, misure di raffreddamento, attenta osservazione e, laddove necessario, consultazione di un chirurgo.
(12) Dopo un trattamento sia a lungo sia a breve termine e in pazienti che non presentano fattori di rischio sottostanti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza La sicurezza di propofol durante la gravidanza non è stata stabilita.
Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Propofol non deve essere somministrato a donne in gravidanza se non quando assolutamente necessario.
Il propofol attraversa la placenta e può causare depressione neonatale.
Tuttavia è possibile utilizzare propofol durante l’aborto indotto.
Allattamento Studi effettuati su madri in allattamento mostrano che piccole quantità di propofol vengono escrete nel latte umano.
Quindi le donne non devono allattare per 24 ore dopo la somministrazione di propofol.
Il latte prodotto in questo lasso di tempo deve essere eliminato.
Fertilità Non ci sono dati disponibili.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.
Non congelare.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.