PRILIGY 3CPR RIV 60MG
33,00 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 01/01/2015
Priligy è indicato per il trattamento dell’eiaculazione precoce (EP) in uomini adulti di età compresa tra 18 e 64 anni. Priligy deve essere prescritto solo a pazienti che soddisfano tutti i seguenti criteri: • Tempo di latenza eiaculatoria intravaginale (intravaginal ejaculatory latency time - IELT) inferiore ai due minuti; e • Eiaculazione persistente o ricorrente alla minima stimolazione sessuale, prima, durante o appena dopo la penetrazione e prima che il paziente lo desideri; e • Spiccato disagio personale o difficoltà interpersonale conseguente all’EP; e • Scarso controllo dell’eiaculazione; e • Una storia di eiaculazione precoce nella maggior parte dei rapporti sessuali nei 6 mesi precedenti. Priligy deve essere somministrato solo come trattamento su richiesta prima di una prevista attività sessuale. Priligy non deve essere prescritto per ritardare l’eiaculazione in uomini a cui non è stata diagnosticata EP.
Ogni compressa rivestita con film contiene dapoxetina cloridrato, equivalente a 30 mg o a 60 mg di dapoxetina. Eccipiente con effetto noto: lattosio. Ogni compressa da 30 mg contiene 45,88 mg di lattosio. Ogni compressa da 60 mg contiene 91,75 mg di lattosio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Condizioni patologiche significative a carico del cuore come: • Insufficienza cardiaca (NYHA classe II-IV) • Anomalie della conduzione come blocco AV o sindrome del seno malato • Cardiopatia ischemica significativa • Cardiopatia valvolare significativa.
• Storia di sincope.
Storia di mania o depressione severa.
Trattamento concomitante con inibitori delle mono-amino-ossidasi (IMAO), o entro 14 giorni dall’interruzione del trattamento con un IMAO.
Analogamente, non deve essere somministrato alcun IMAO entro 7 giorni dall’interruzione del trattamento con Priligy (vedere paragrafo 4.5).
Trattamento concomitante con tioridazina, o entro 14 giorni dall’interruzione del trattamento con tioridazina.
Analogamente, tioridazina non deve essere somministrata entro 7 giorni dall’interruzione del trattamento con Priligy (vedere paragrafo 4.5).
Trattamento concomitante con inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (selective serotonin reuptake inhibitors - SSRI), inibitori della ricaptazione di serotonina e noradrenalina (serotonin-norepinephrine reuptake inhibitors - SNRI), antidepressivi triciclici (tricyclic antidepressants - TCA) o altri prodotti medicinali/erboristici ad effetto serotoninergico [p.es., L-triptofano, triptani, tramadolo, linezolid, litio, erba di S.
Giovanni (Hypericum perforatum)] o entro 14 giorni dall’interruzione del trattamento con questi prodotti medicinali/erboristici.
Analogamente, questi prodotti medicinali/erboristici non devono essere somministrati entro 7 giorni dall’interruzione del trattamento con Priligy (vedere paragrafo 4.5).
Trattamento concomitante con potenti inibitori del CYP3A4 come ketoconazolo, itraconazolo, ritonavir, saquinavir, telitromicina, nefazodone, nelfinavir, atazanavir, ecc.
(vedere paragrafo 4.5).
Disfunzione epatica di grado moderato e grave. Posologia
- Posologia Uomini adulti (di età compresa tra 18 e 64 anni) La dose iniziale raccomandata per tutti i pazienti è di 30 mg, da assumere al bisogno, circa 1 - 3 ore prima dell’attività sessuale.
Il trattamento con Priligy non deve essere iniziato con la dose da 60 mg.
Priligy non è destinato ad uso quotidiano continuato.
Priligy deve essere assunto solo quando è prevista un'attività sessuale.
Priligy non deve essere assunto più di una volta nelle 24 ore.
Se la risposta individuale alla dose da 30 mg non è sufficiente e il paziente non ha mostrato reazioni avverse moderate o severe o sintomi prodromici indicativi di sincope, è possibile aumentare la dose fino a quella massima raccomandata di 60 mg, assunti al bisogno da 1 a 3 ore prima dell’attività sessuale.
L’incidenza di eventi avversi è superiore con la dose da 60 mg.
Se il paziente ha manifestato reazioni ortostatiche alla dose iniziale, la dose non deve essere aumentata a 60 mg (vedere paragrafo 4.4).
Un’attenta valutazione dei rischi e dei benefici di Priligy deve essere effettuata dal medico dopo le prime quattro settimane di trattamento (o dopo almeno 6 dosi di trattamento), per decidere se è opportuno continuare il trattamento con Priligy.
Dati sull'efficacia e la sicurezza di Priligy oltre le 24 settimane sono limitati.
La necessità clinica di continuare il trattamento ed il rapporto rischio/beneficio di Priligy devono essere rivalutati almeno ogni sei mesi.
Anziani (di età pari o superiore a 65 anni) L’efficacia e la sicurezza di Priligy non sono stati stabiliti nei pazienti di età pari o superiore a 65 anni (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica Considerata l’indicazione eiaculazione precoce non è previsto l’uso di Priligy in questa popolazione.
Pazienti con disfunzione renale Si raccomanda cautela nei pazienti affetti da disfunzione renale di grado lieve o moderato.
L’uso di Priligy non è raccomandato in pazienti con disfunzione renale grave (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Pazienti con disfunzione epatica L’uso di Priligy è controindicato nei pazienti con disfunzione epatica di grado moderato e grave (classe B e C di Child-Pugh) (vedere paragrafi 4.3 e 5.2).
Metabolizzatori lenti del CYP2D6 o pazienti trattati con potenti inibitori del CYP2D6 Si raccomanda cautela se si aumenta la dose a 60 mg nei pazienti noti per appartenere al genotipo dei metabolizzatori lenti del CYP2D6 o nei pazienti sottoposti a trattamento concomitante con potenti inibitori del CYP2D6 (vedere paragrafi 4.4, 4.5 e 5.2).
Pazienti trattati con potenti o moderati inibitori del CYP3A4 È controindicato l’uso concomitante di potenti inibitori del CYP3A4.
Nei pazienti sottoposti a trattamento concomitante con moderati inibitori del CYP3A4 la dose deve essere limitata a 30 mg ed è raccomandata cautela (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 4.5).
Modo di somministrazione Per uso orale.
Le compresse devono essere deglutite intere per evitare di sentire un sapore amaro.
Si raccomanda di assumere le compresse con almeno un bicchiere pieno d’acqua.
Priligy può essere assunto indipendentemente dai pasti (vedere paragrafo 5.2).
Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale Prima di iniziare il trattamento, vedere il paragrafo 4.4 per quanto riguarda l’ipotensione ortostatica. Avvertenze e precauzioni
- Raccomandazioni generali Priligy è indicato solo in uomini affetti da eiaculazione precoce che rispondono a tutti i criteri elencati ai paragrafi 4.1 e 5.1.
Priligy non deve essere prescritto a uomini ai quali non è stata diagnosticata eiaculazione precoce.
Non è stato accertato il profilo di sicurezza e non esistono dati sul ritardo dell’eiaculazione in uomini non affetti da eiaculazione precoce.
Altre forme di disfunzione sessuale Prima del trattamento, i soggetti con altre forme di disfunzione sessuale, tra cui la disfunzione erettile, devono essere attentamente esaminati dal medico.
Priligy non deve essere usato negli uomini con disfunzione erettile (DE), che stanno usando inibitori della PDE5 (vedere paragrafo 4.5).
Ipotensione ortostatica Prima di iniziare la terapia, il medico deve eseguire un’attenta visita, inclusa la valutazione in anamnesi di eventi ortostatici.
Prima di iniziare la terapia deve essere eseguito un test ortostatico (pressione sanguigna e pulsazioni in posizione supina ed in piedi).
In caso di anamnesi positiva per reazione ortostatica (documentata o sospetta), il trattamento con Priligy deve essere evitato.
Negli studi clinici è stata segnalata la comparsa di ipotensione ortostatica.
Il medico curante deve informare prima il paziente che, in caso di possibili sintomi prodromici, come sensazione di stordimento subito dopo essersi alzato in piedi, deve immediatamente distendersi in modo che la testa sia più bassa del resto del corpo o sedersi con la testa fra le ginocchia fino a che i sintomi non scompaiano.
Il medico curante deve anche informare il paziente di non alzarsi rapidamente dopo essere rimasto coricato o seduto a lungo.
Suicidio/pensieri suicidi Rispetto al placebo, gli antidepressivi, compresi gli SSRI, hanno aumentato il rischio di pensieri suicidi e di tendenze suicide negli studi a breve termine condotti in bambini ed adolescenti affetti da disturbo depressivo maggiore e da altri disturbi psichiatrici.
Gli studi a breve termine non hanno evidenziato alcun incremento del rischio di tendenze suicide negli adulti di età superiore ai 24 anni che assumevano antidepressivi rispetto al placebo.
Negli studi clinici di Priligy, per il trattamento dell’eiaculazione precoce, non c’è stata una netta evidenza di tendenze suicide associate al trattamento nella valutazione di eventi avversi possibilmente correlati al suicidio, valutati mediante Classificazione Columbia Algoritmo di Valutazione del Suicidio (C-CASA), Montgomery-Asberg Depression Rating Scale, o Beck Depression Inventory-II.
Sincope I pazienti devono essere avvertiti di evitare situazioni in cui si possano verificare possibili infortuni, tra cui guidare o usare macchinari pericolosi, dovuti a sincope o ad uno qualsiasi dei suoi sintomi prodromici come vertigini o stordimento (vedere paragrafo 4.8).
Sintomi potenzialmente prodromici come nausea, capogiri/sensazione di stordimento e diaforesi sono stati segnalati con maggior frequenza fra i pazienti trattati con Priligy rispetto a quelli del gruppo placebo.
Negli studi clinici, i casi di sincope intesi come perdita di conoscenza, con bradicardia o arresto sinusale osservati in pazienti monitorati con apparecchio Holter, sono stati ritenuti ad eziologia vasovagale e la maggior parte si è manifestata nelle prime 3 ore dall’assunzione del farmaco, dopo la prima dose o in associazione a procedure correlate allo studio clinico (come prelievo di sangue, manovre ortostatiche, misurazioni della pressione arteriosa).
I possibili sintomi prodromici, come nausea, capogiri, sensazione di stordimento, palpitazioni, astenia, confusione e diaforesi si manifestano di norma entro le prime 3 ore dall’assunzione del farmaco e precedono spesso la sincope.
I pazienti devono essere informati della possibilità di insorgenza di una sincope, con o senza sintomi prodromici, in qualsiasi momento, durante il loro trattamento con Priligy.
I medici curanti devono informare i pazienti sull’importanza di mantenere un’idratazione adeguata e su come riconoscere i segni ed i sintomi prodromici, per ridurre la probabilità di gravi lesioni associate a cadute per perdita di conoscenza.
Se il paziente avverte i possibili sintomi prodromici, deve immediatamente distendersi in modo che la testa sia più bassa del resto del corpo o sedersi con la testa fra le ginocchia fino a che i sintomi non scompaiano e prestare attenzione alle situazioni in cui potrebbe causare danni, comprese la guida e la conduzione di macchinari pericolosi, qualora si manifestassero sincope o altri effetti sul SNC (vedere paragrafo 4.7).
Pazienti con fattori di rischio cardiovascolare I soggetti con patologie cardiovascolari di base sono stati esclusi dagli studi clinici di Fase 3.
Il rischio di eventi avversi cardiovascolari derivanti dalla sincope (sincope cardiaca e sincope a diversa eziologia) è aumentato nei pazienti con patologie cardiovascolari strutturali di base (p.es., ostruzione documentata dell’efflusso, cardiopatia valvolare, stenosi carotidea e coronaropatia).
I dati sono insufficienti per determinare se questo aumento di rischio si estenda o meno alla sincope vasovagale in pazienti con patologia cardiovascolare di base.
Impiego con droghe ad uso ricreativo (recreational drugs) È necessario informare i pazienti di non assumere Priligy in associazione a droghe ad uso ricreativo (recreational drugs).
Le droghe ad uso ricreativo con attività serotoninergica come chetamina, metilendiossimetamfetamina (MDMA) e dietilammide dell’acido lisergico (lysergic acid diethylamide - LSD) possono portare a reazioni potenzialmente gravi se associate a Priligy.
Queste reazioni comprendono, a titolo esemplificativo ma non limitativo, aritmia, ipertermia e sindrome serotoninergica.
L’impiego di Priligy con droghe ricreative aventi proprietà sedative, come per esempio i narcotici e le benzodiazepine, può aumentare ulteriormente la sonnolenza e i capogiri.
Etanolo I pazienti devono essere avvertiti di non utilizzare Priligy in combinazione con l'alcool.
L’associazione di alcool e dapoxetina può aumentare gli effetti neurocognitivi dell’alcool e può anche accrescere gli eventi avversi neurocardiogeni come la sincope, aumentando pertanto il rischio di lesioni accidentali.
Si raccomanda quindi ai pazienti di evitare di bere alcool durante il trattamento con Priligy (vedere paragrafi 4.5 e 4.7).
Medicinali con proprietà vasodilatatorie Priligy deve essere prescritto con cautela in pazienti che assumono medicinali che hanno proprietà vasodilatatorie (come ad esempio antagonisti dei recettori alfa adrenergici e nitrati) a causa della possibile riduzione della tolleranza ortostatica (vedi paragrafo 4.5).
Inibitori moderati del CYP3A4 Si consiglia cautela nei pazienti che assumono inibitori moderati del CYP3A4 e la dose deve essere limitata a 30 mg (vedere paragrafi 4.2 e 4.5).
Potenti inibitori del CYP2D6 Si raccomanda cautela se si aumenta la dose a 60 mg nei pazienti che assumono potenti inibitori del CYP2D6 o se si aumenta la dose a 60 mg nei pazienti noti per appartenere al genotipo dei metabolizzatori lenti del CYP2D6, poiché questo può aumentare l’esposizione al farmaco e quindi l’incidenza e la gravità degli eventi avversi dose-dipendenti (vedere paragrafi 4.2, 4.5 e 5.2).
Mania Priligy non deve essere somministrato a pazienti con anamnesi positiva per mania/ipomania o disturbo bipolare e deve essere interrotto in quei pazienti che sviluppano i sintomi di questi disturbi.
Crisi convulsive A causa della capacità potenziale degli SSRI di ridurre la soglia convulsiva, Priligy deve essere interrotto nei pazienti che sviluppano crisi convulsive ed evitato nei pazienti con epilessia instabile.
I pazienti affetti da epilessia controllata devono essere attentamente monitorati.
Popolazione pediatrica Priligy non deve essere utilizzato nei pazienti di età inferiore ai 18 anni.
Depressione e/o disturbi psichiatrici Gli uomini con segni e sintomi depressivi di base, devono essere valutati prima di prescrivere loro il trattamento con Priligy, per escludere disturbi depressivi non diagnosticati.
Il trattamento concomitante di Priligy e antidepressivi, fra cui gli SSRI e i SNRI, è controindicato (vedere paragrafo 4.3).
Non è raccomandato sospendere il trattamento in atto per depressione o ansia, al fine di iniziare la somministrazione di Priligy per il trattamento dell’EP.
Priligy non è indicato per disturbi psichiatrici e non deve essere impiegato negli uomini affetti da disturbi come schizofrenia, o in quelli affetti da depressione concomitante, poiché non si può escludere un peggioramento della sintomatologia associata alla depressione.
Questo potrebbe essere il risultato di un disturbo psichiatrico di base o di una terapia farmacologica.
I medici devono incoraggiare i pazienti a segnalare eventuali pensieri o sensazioni di angoscia in qualsiasi momento e, se durante il trattamento si manifestano segni e sintomi depressivi, è necessario sospendere l'assunzione di Priligy.
Emorragia Con gli SSRI sono state segnalate emorragie anomale.
È pertanto necessario prestare attenzione nei pazienti che assumono Priligy, soprattutto in associazione a prodotti medicinali noti per esercitare un effetto sulla funzione piastrinica (p.es., antipsicotici atipici e fenotiazine, acido acetilsalicilico, farmaci antiinfiammatori non steroidei [FANS], antiaggreganti piastrinici) o anticoagulanti (p.es., warfarin), così come nei pazienti con un’anamnesi positiva per emorragie o disturbi della coagulazione (vedere paragrafo 4.5).
Disfunzione renale L’uso di Priligy non è raccomandato nei pazienti affetti da disfunzione renale grave e si raccomanda cautela nei pazienti con disfunzione renale di grado lieve o moderato (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).
Effetti da interruzione della somministrazione È stato segnalato che la sospensione repentina di SSRI somministrati cronicamente, impiegati per il trattamento di disturbi depressivi cronici, genera i seguenti sintomi: disforia, irritabilità, agitazione, capogiri, disturbi sensoriali (p.es., parestesia, come sensazioni da shock elettrico), ansia, confusione, cefalea, letargia, labilità emotiva, insonnia e ipomania.
Uno studio clinico in doppio cieco condotto in pazienti con EP, volto alla valutazione degli effetti dell’interruzione della terapia dopo 62 giorni di somministrazione, giornaliera o al bisogno, di una dose di Priligy da 60 mg, ha evidenziatolievi sintomi da sospensione con un’incidenza appena superiore per l’insonnia e per i capogiri nei pazienti che sono passati dalla somministrazione giornaliera al placebo (vedere paragrafo 5.1).
Disturbi dell’occhio L’uso di Priligy è stato associato ad effetti oculari come midriasi e dolore oculare.
Priligy deve essere usato con cautela in pazienti con pressione intraoculare aumentata o con rischio di glaucoma ad angolo chiuso.
Intolleranza al lattosio I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit totale di lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo farmaco.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa, cioè essenzialmente ‘senza sodio’ Interazioni
- Interazioni farmacodinamiche Possibilità di interazione con inibitori delle mono-amino-ossidasi Fra i pazienti che assumono un SSRI in associazione a un inibitore delle mono-amino-ossidasi (IMAO), sono stati segnalati casi di gravi reazioni, talvolta letali, fra cui ipertermia, rigidità, mioclonia, instabilità autonomica con eventuali fluttuazioni rapide dei segni vitali e variazioni dello stato mentale, che comprendono agitazione estrema in grado di evolvere fino al delirio e al coma.
Queste reazioni sono state segnalate anche nei pazienti che hanno iniziato ad assumere un IMAO subito dopo aver interrotto un SSRI.
Alcuni casi si sono presentati con caratteristiche analoghe alla sindrome neurolettica maligna.
I dati sugli animali, relativi agli effetti dell’associazione di un SSRI e di un IMAO, indicano che questi prodotti medicinali possono agire sinergicamente aumentando la pressione arteriosa ed evocando eccitazione comportamentale.
Pertanto, Priligy non deve essere assunto in associazione a un IMAO, o entro 14 giorni dalla sospensione del trattamento con un IMAO.
Analogamente, un IMAO non deve essere somministrato entro 7 giorni dalla sospensione del trattamento con Priligy (vedere paragrafo 4.3).
Possibilità di interazione con tioridazina La tioridazina somministrata singolarmente produce il prolungamento dell’intervallo del QTc, associato a gravi aritmie ventricolari.
I prodotti medicinali come Priligy che inibiscono l’isoenzima CYP2D6, sembrano inibire il metabolismo della tioridazina e si ritiene che il conseguente incremento dei livelli di tioridazina aumenti il prolungamento dell’intervallo del QTc.
Priligy non deve essere impiegato in associazione a tioridazina o entro 14 giorni dalla sospensione del trattamento con tioridazina.
Analogamente, tioridazina non deve essere somministrata entro 7 giorni dalla sospensione del trattamento con Priligy (vedere paragrafo 4.3).
Prodotti medicinali/erboristici con effetto serotoninergico Analogamente ad altri SSRI, la co-somministrazione di prodotti medicinali/erboristici serotoninergici (compresi IMAO, L-triptofani, triptani, tramadolo, linezolid, SSRI, SNRI, litio e preparazioni a base di erba di san Giovanni (Hypericum perforatum)) può portare ad effetti associati alla serotonina.
Priligy non deve essere impiegato in associazione ad altri SSRI, IMAO o altri prodotti medicinali/erboristici serotoninergici o entro 14 giorni dalla sospensione del trattamento con questi prodotti medicinali/erboristici.
Analogamente, questi prodotti medicinali/erboristici non devono essere somministrati entro 7 giorni dalla sospensione del trattamento con Priligy (vedere paragrafo 4.3).
Prodotti medicinali con effetto sul SNC L’impiego di Priligy in associazione a prodotti medicinali con effetto sul SNC (ad esempio antiepilettici, antidepressivi, antipsicotici, ansiolitici, ipnotici sedativi) non è stato valutato in modo sistematico nei pazienti con eiaculazione precoce.
Di conseguenza, si raccomanda cautela se è necessario co-somministrare Priligy e tali farmaci.
Interazioni farmacocinetiche Effetti della co-somministrazione di prodotti medicinali sul profilo farmacocinetico della dapoxetina Studi in vitro condotti su microsomi epatici, renali e intestinali umani, indicano che la dapoxetina è metabolizzata principalmente mediante CYP2D6, CYP3A4 e flavina monoossigenasi 1 (FMO1).
Pertanto, gli inibitori di questi enzimi possono ridurre la clearance della dapoxetina.
Inibitori del CYP3A4 Potenti inibitori del CYP3A4.
La somministrazione del ketoconazolo (200 mg due volte al dì per 7 giorni) ha aumentato Cmax e AUCinf della dapoxetina (60 mg in dose singola) rispettivamente del 35% e del 99%.
Prendendo in considerazione il contributo sia della frazione libera della dapoxetina, sia della desmetildapoxetina, la Cmax della frazione attiva può aumentare di circa il 25% e l’AUC della frazione attiva può raddoppiare, se vengono assunti potenti inibitori del CYP3A4.
L’aumento della Cmax e dell’AUC della frazione attiva può incrementare marcatamente nella fetta di popolazione che manifesta una perdita funzionale del CYP2D6, vale a dire i metabolizzatori lenti del CYP2D6, o quando il farmaco viene associato a potenti inibitori del CYP2D6.
Pertanto, l’uso concomitante di Priligy e di potenti inibitori del CYP3A4, come ketoconazolo, itraconazolo, ritonavir, saquinavir, telitromicina, nefazodone, nelfinavir e atazanavir è controindicato.
Anche il succo di pompelmo è un potente inibitore del CYP3A4 e dovrebbe essere evitato nelle 24 ore precedenti all’assunzione di Priligy (vedere paragrafo 4.3).
Inibitori moderati del CYP3A4.
L’uso concomitante di inibitori moderati del CYP3A4 (vale a dire eritromicina, claritromicina, fluconazolo, amprenavir, fosamprenavir, aprepitant, verapamil, diltiazem) può dar luogo, anch’esso, a un significativo incremento dell’esposizione a dapoxetina e desmetildapoxetina, soprattutto nei metabolizzatori lenti del CYP2D6.
Se la dapoxetina è associata a uno qualsiasi di questi farmaci, la dose massima di dapoxetina deve essere di 30 mg (vedere paragrafi 4.2, 4.4 e successivi).
Queste misure si applicano a tutti i pazienti a meno che non sia stato verificato mediante genotipizzazione o fenotipizzazione che il paziente è un metabolizzatore rapido del CYP2D6.
Nei pazienti risultati essere metabolizzatori rapidi del CYP2D6, si raccomanda la dose massima di 30 mg, se la dapoxetina è associata ad un potente inibitore del CYP3A4 e si raccomanda cautela se la dapoxetina è assunta in dosi da 60 mg insieme a un inibitore moderato del CYP3A4.
Potenti inibitori del CYP2D6 Cmax e AUCinf della dapoxetina (60 mg in dose singola) sono aumentati rispettivamente del 50% e dell’88%, in presenza della fluoxetina (60 mg/die per 7 giorni).
Prendendo in considerazione il contributo sia della frazione libera della dapoxetina, sia della desmetildapoxetina, la Cmax della frazione attiva può aumentare di circa il 50% e l’AUC della frazione attiva può raddoppiare, se vengono assunti potenti inibitori del CYP2D6.
Questi incrementi di Cmax e di AUC della frazione attiva sono simili a quelli previsti per i metabolizzatori lenti del CYP2D6 e possono risultare in una maggiore incidenza e gravità degli eventi avversi dose-dipendenti (vedere paragrafo 4.4).
Inibitori della PDE5 Priligy non deve essere somministrato in pazienti che assumono inibitori della PDE5, a causa di una possibile riduzione della tolleranza ortostatica (vedere paragrafo 4.4).
Il profilo farmacocinetico della dapoxetina (60 mg) in associazione a tadalafil (20 mg) e sildenafil (100 mg) è stato valutato in uno studio crossover con dose singola.
Tadalafil non incide sul profilo farmacocinetico della dapoxetina.
Sildenafil ha causato lievi variazioni nel profilo farmacocinetico della dapoxetina (aumento del 22% di AUCinf e del 4% di Cmax), non ritenute clinicamente significative.
L'uso concomitante di Priligy con inibitori della PDE5 può causare ipotensione ortostatica (vedi paragrafo 4.4).
L'efficacia e la sicurezza di Priligy in pazienti con eiaculazione precoce e concomitante disfunzione erettile, trattati contemporaneamente con Priligy e inibitori della PDE5 non sono state stabilite.Effetti della dapoxetina sul profilo farmacocinetico dei prodotti medicinali somministrati contemporaneamente Tamsulosina La co-somministrazione di dosi singole o multiple di dapoxetina da 30 mg o 60 mg a pazienti che assumono giornalmente tamsulosina, non ha generato variazioni del profilo farmacocinetico della tamsulosina.
La co-somministrazione di dapoxetina e tamsulosina non ha modificato il profilo ortostatico né ci sono state differenze sugli effetti ortostatici fra tamsulosina associata a dosi di dapoxetina da 30 o 60 mg e tamsulosina somministrata singolarmente.
Tuttavia, Priligy deve essere prescritto con cautela a pazienti che assumono antagonisti dei recettori alfa adrenergici, a causa di una possibile riduzione della tolleranza ortostatica (vedere paragrafo 4.4).
Prodotti medicinali metabolizzati dal CYP2D6 Dosi multiple di dapoxetina (60 mg/die per 6 giorni) seguite da una dose singola di desipramina da 50 mg, hanno aumentato la Cmax e l’AUCinf medie di desipramina, rispettivamente di circa l’11% e del 19%, rispetto alla somministrazione singola di desipramina.
La dapoxetina può dar luogo a un incremento analogo delle concentrazioni plasmatiche di farmaci metabolizzati dal CYP2D6.
È probabile che la rilevanza clinica sia esigua.
Prodotti medicinali metabolizzati dal CYP3A Dosi multiple di dapoxetina (60 mg/die per 6 giorni) hanno ridotto l’AUCinf di midazolam (8 mg in dose singola) di circa il 20% (intervallo da -60 a +18%).
La rilevanza clinica dell’effetto su midazolam è probabilmente esigua nella maggior parte dei pazienti.
L’aumento dell’attività del CYP3A può essere di rilevanza clinica in alcuni pazienti trattati contemporaneamente con un prodotto medicinale metabolizzato principalmente dal CYP3A e con una finestra terapeutica ristretta.
Prodotti medicinali metabolizzati dal CYP2C19 Dosi multiple di dapoxetina (60 mg/die per 6 giorni) non hanno inibito il metabolismo di una dose singola da 40 mg di omeprazolo.
È improbabile che la dapoxetina incida sul profilo farmacocinetico degli altri substrati del CYP2C19.
Prodotti medicinali metabolizzati dal CYP2C9 Dosi multiple di dapoxetina (60 mg/die per 6 giorni) non hanno inciso sul profilo farmacocinetico o farmacodinamico di una singola dose di glibenclamide da 5 mg.
È improbabile che la dapoxetina incida sul profilo farmacocinetico degli altri substrati del CYP2C9.
Warfarin e medicinali noti per avere effetti sulla coagulazione e/o sulla funzionalità delle piastrine Non esistono dati che valutino l’effetto dell’impiego cronico di warfarin con dapoxetina.
Occorre pertanto osservare cautela quando la dapoxetina è somministrata a pazienti che assumono warfarin in modo cronico (vedere paragrafo 4.4).
In uno studio di farmacocinetica, dapoxetina (60 mg/die per 6 giorni) non ha inciso sul profilo farmacocinetico o farmacodinamico (PT o INR) del warfarin, dopo una singola dose da 25 mg.
Sono stati riportati casi di sanguinamenti anomali con gli SSRI (vedi paragrafo 4.4) Etanolo La co-somministrazione di una singola dose di etanolo, 0,5 g/kg (circa 2 bicchieri di bevande alcoliche), non incide sul profilo farmacocinetico della dapoxetina (60 mg in dose singola).
Tuttavia, la dapoxetina in associazione all’etanolo aumenta la sonnolenza e riduce significativamente la sensazione di stato d’allerta.
Le misurazioni farmacodinamiche del deficit cognitivo (Digit Vigilance Speed, Digit Symbol Substitution Test) hanno mostrato anche un effetto additivo, quando Priligy è stato co-somministrato con etanolo.
L’uso concomitante di alcool e dapoxetina aumenta la possibilità che si verifichino reazioni avverse, come capogiri, sonnolenza, riflessi lenti, o giudizio alterato, oppure aumenta la loro gravità.
L’associazione di alcool e dapoxetina può accrescere questi effetti alcool-correlati e può anche esacerbare gli eventi avversi neurocardiogeni come la sincope, aumentando pertanto il rischio di lesioni accidentali.
I pazienti devono quindi essere avvertiti di evitare l’assunzione di alcool quando assumono Priligy (vedere paragrafi 4.4 e 4.7). Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza Negli studi clinici sono stati riportati sincope e ipotensione ortostatica (vedere paragrafo 4.4).
Le seguenti reazioni avverse sono state riportate più comunemente durante gli studi clinici di Fase III e sono risultate dose correlate: nausea (11,0% e 22,2% rispettivamente nei gruppi di pazienti che hanno assunto dapoxetina 30 mg e dapoxetina 60 mg al bisogno), capogiri (5,8% e 10,9%), cefalea (5,6% e 8,8%), diarrea (3,5% e 6,9%), insonnia (2,1% e 3,9%) e affaticamento (2,0% e 4,1%).
Gli eventi avversi più comuni che hanno portato alla sospensione del trattamento sono stati nausea (2,2% dei pazienti trattati con Priligy) e capogiri (1,2% dei pazienti trattati con Priligy).
Tabella riassuntiva delle reazioni avverse La sicurezza di Priligy è stata valutata in 4.224 pazienti affetti da eiaculazione precoce che hanno preso parte a cinque studi clinici in doppio cieco, controllati con placebo.
Su 4.224 pazienti, 1.616 pazienti hanno ricevuto una dose di Priligy da 30 mg al bisogno e 2.608 hanno ricevuto una dose di Priligy da 60 mg, al bisogno o una volta al giorno.
La Tabella 1 illustra le reazioni avverse che sono state segnalate.
Le reazioni avverse segnalate nell’estensione di 9 mesi, a lungo termine ed in aperto, di uno studio sono risultate coerenti con quelle riportate negli studi in doppio cieco e non sono state segnalate ulteriori reazioni avverse da farmaco.Tabella 1: Frequenza delle reazioni avverse (MedDRA) Classificazione per sistemi e organi Molto comune (≥ 1/10) Comune (≥ 1/100, < 1/10) Non comune (≥ 1/1.000, < 1/100) Raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000) Disturbi psichiatrici Ansia, agitazione, irrequietezza, insonnia, sogni anomali, riduzione della libido Depressione, umore depresso, umore euforico, umore alterato, nervosismo, indifferenza, apatia, stato confusionale, disorientamento, pensieri anomali, ipervigilanza, disturbi del sonno, insonnia iniziale, insonnia intermedia, incubi, bruxismo, perdita della libido, anorgasmia Patologie del sistema nervoso Capogiri, cefalea Sonnolenza, alterazione dell’attenzione, tremore, parestesia Sincope, sincope vasovagale, capogiri posturali, acatisia disgeusia, ipersonnia, letargia, sedazione, riduzione del livello di coscienza, Capogiri da sforzo, Colpi di sonno improvvisi Patologie dell’occhio Visione offuscata Midriasi (vedere paragrafo 4.4), dolore oculare, disturbi visivi Patologie dell'orecchio e del labirinto Tinnito Vertigini Patologie cardiache Arresto sinusale, bradicardia sinusale, tachicardia Patologie vascolare Vampate Ipotensione, ipertensione sistolica, vampate di calore Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Congestione sinusale, sbadiglio Patologie gastrointestinali Nausea Diarrea, vomito, costipazione, dolore addominale, dolore nella regione addominale superiore, dispepsia, flatulenza, fastidio allo stomaco, distensione dell’addome, bocca secca Fastidio addominale, fastidio epigastrico Defecazione urgente Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Iperidrosi Prurito, sudorazione fredda Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella Disfunzione erettile Mancanza di eiaculazione, disturbo dell’orgasmo maschile, parestesia degli organi genitali maschili Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Affaticamento, irritabilità Astenia, sentirsi accaldato, sentirsi nervoso, sentirsi strano, sentirsi ubriaco Esami diagnostici Aumentata pressione arteriosa Frequenza cardiaca aumentata, pressione arteriosa diastolica aumentata, pressione arteriosa ortostatica aumentata
Descrizione di reazioni avverse selezionate La sincope, intesa come perdita di conoscenza, con bradicardia o arresto sinusale osservati in pazienti portatori di monitoraggio Holter, è stata riportata negli studi clinici ed è considerata farmaco correlata.
La maggior parte dei casi si sono verificati durante le prime 3 ore dopo la somministrazione, dopo la prima dose o associati a procedure cliniche correlate allo studio (come il prelievo di sangue, manovre ortostatiche e misurazioni della pressione arteriosa).
Sintomi prodromici hanno spesso preceduto la sincope (vedi paragrafo 4.4).
Il verificarsi di sincope e possibili sintomi prodromici sembra essere dose-dipendente, come dimostrato dalla maggiore incidenza tra i pazienti trattati con dosi superiori a quelle raccomandate negli studi clinici di Fase 3.
L'ipotensione ortostatica è stata riportata negli studi clinici (vedi paragrafo 4.4).
La frequenza della sincope, intesa come perdita di conoscenza, nel programma di sviluppo clinico di Priligy, varia a seconda della popolazione studiata ed è compresa tra 0,06% (30 mg) e 0,23% (60 mg) per i pazienti arruolati negli studi clinici di Fase 3 controllati verso placebo, e 0,64% (tutte le dosi combinate) negli studi clinici di Fase 1 su volontari sani che non hanno EP.
Altre popolazioni speciali È consigliata cautela in caso di aumento della dose a 60 mg nei pazienti che assumono forti inibitori del CYP2D6 o nei pazienti metabolizzatori lenti del CYP2D6 (vedere paragrafi 4.2, 4.4, 4.5 e 5.2).
Effetti da sospensione È stato segnalato che la sospensione repentina di SSRI somministrati cronicamente, impiegati per il trattamento di disturbi depressivi cronici, genera i seguenti sintomi: disforia, irritabilità, agitazione, capogiri, disturbi sensoriali (es., parestesia come sensazioni da shock elettrico), ansia, confusione, cefalea, letargia, labilità emotiva, insonnia e ipomania.
I risultati di uno studio sulla sicurezza hanno evidenziato un’incidenza appena superiore per gli effetti da sospensione come insonnia lieve o moderata e capogiri nei pazienti che sono passati dalla somministrazione giornaliera al placebo dopo 62 giorni di somministrazione giornaliera.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse Gravidanza e allattamento
- L’uso di Priligy non è indicato nelle donne.
Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su fertilità, gravidanza o sviluppo embrionale/fetale (vedere paragrafo 5.3).
Non è noto se la dapoxetina o i suoi metaboliti siano escreti nel latte umano. Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
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Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.