PLENDIL 28CPR 5MG RP

6,78 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: FELODIPINA
  • ATC: C08CA02
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: Il farmaco contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 16/05/2009

Ipertensione arteriosa Angina pectoris stabile
Plendil 5 mg compresse a rilascio prolungato Ogni compressa contiene 5 mg di felodipina. Eccipienti con effetti noti: Ogni compressa contiene 28 mg di lattosio e 5 mg di macrogolglicerolo idrossistearato. Plendil 10 mg compresse a rilascio prolungato Ogni compressa contiene 10 mg di felodipina. Eccipienti con effetti noti: Ogni compressa contiene 28 mg di lattosio e 10 mg di macrogolglicerolo idrossistearato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

Controindicazioni

• Gravidanza, • Ipersensibilità alla felodipina o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1, • Insufficienza cardiaca non compensata, • Infarto miocardico acuto, • Angina pectoris instabile, • Ostruzione valvolare cardiaca emodinamicamente significativa, • Ostruzione dinamica dell’efflusso cardiaco.

Posologia

Posologia Ipertensione La dose deve essere adeguata su base individuale.
Il trattamento può essere iniziato con una dose di 5 mg una volta al giorno.
Quando necessario, la dose può essere ridotta a 2,5 mg o incrementata a 10 mg al giorno in base alla risposta del paziente.
Se necessario, può essere aggiunto un altro antiipertensivo.
La dose abituale di mantenimento è 5 mg una volta al giorno.
Angina pectoris La dose deve essere adeguata su base individuale.
Il trattamento deve essere iniziato con una dose di 5 mg una volta al giorno e, se necessario, aumentata a 10 mg una volta al giorno.
Popolazione anziana Deve essere considerato un trattamento iniziale con la dose minima disponibile Compromissione renale Non è necessario alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione della funzionalità renale.
Compromissione epatica I pazienti con compromissione della funzionalità epatica possono presentare concentrazioni plasmatiche elevate di felodipina e possono rispondere al trattamento con dosi più basse (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica L’esperienza acquisita dagli studi clinici sull’impiego di felodipina nei pazienti pediatrici ipertesi è limitata (vedere i paragrafi 5.1 e 5.2).
Modo di somministrazione Le compresse devono essere assunte al mattino e deglutite con acqua.
Per mantenere le proprietà di rilascio prolungato, le compresse non devono essere divise, frantumate o masticate.
Le compresse possono essere assunte senza cibo o dopo un pasto leggero povero in grassi o carboidrati.

Avvertenze e precauzioni

L’efficacia e la sicurezza di felodipina nel trattamento delle emergenze ipertensive non sono state studiate.
Felodipina può causare l’insorgenza di ipotensione significativa, con conseguente tachicardia.
Questo può causare ischemia miocardica in pazienti suscettibili.
Felodipina è eliminata attraverso il fegato.
Di conseguenza, si possono prevedere concentrazioni terapeutiche più elevate e una risposta superiore nei pazienti con una funzionalità epatica chiaramente ridotta (vedere paragrafo 4.2).
La somministrazione concomitante di medicinali che inducono o inibiscono in modo significativo gli enzimi del CYP3A4 determina, rispettivamente, una considerevole riduzione o un aumento dei livelli di felodipina nel plasma.
Pertanto la somministrazione concomitante deve essere evitata (vedere paragrafo 4.5).
Plendil contiene lattosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Plendil contiene olio di ricino, che può causare disturbi gastrici e diarrea.
È stato riportato un lieve ingrossamento gengivale nei pazienti con marcata gengivite/periodontite.
Tale ingrossamento può essere evitato o fatto regredire con un’attenta igiene dentale.
Contenuto di sodio: Plendil contiene meno di 1 mmol (23mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.

Interazioni

La felodipina viene metabolizzata a livello epatico dal citocromo P450 3A4 (CYP3A4).
La somministrazione concomitante con sostanze che interferisco con gli enzimi del CYP3A4 possono influenzare le concentrazioni plasmatiche di felodipina.
Interazioni enzimatiche Gli inibitori e gli induttori del citocromo P450 isoenzima 3A4 possono influenzare le concentrazioni plasmatiche di felodipina.
Interazioni che causano un aumento della concentrazione plasmatica di felodipina È stato dimostrato che gli inibitori enzimatici dell’enzima CYP3A4, causano un aumento delle concentrazioni plasmatiche di felodipina.
La Cmax e l’AUC della felodipina sono aumentate di 8 volte e 6 volte rispettivamente, quando la felodipina è stata somministrata con il potente inibitore del CYP3A4 itraconazolo.
Quando sono state co-somministrate felodipina e eritromicina, la Cmax e l’AUC di felodipina sono aumentate di circa 2,5 volte.
La cimetidina ha aumentato la Cmax e l’AUC di felodipina di circa il 55%.
L’associazione con potenti inibitori del CYP3A4 deve essere evitata.In caso di eventi avversi clinicamente significativi dovuti all’elevata esposizione a felodipina quando somministrata in associazione con potenti inibitori del CYP3A4, deve essere considerato l’aggiustamento della dose di felodipina e/o l’interruzione dell’inibitore del CYP3A4.
Esempi: • Cimetidina, • Eritromicina, • Itraconazolo, • Ketoconazolo, • Anti HIV/inibitori delle protesi (ad es.
ritonavir), • Certi flavonoidi presenti nel succo di pompelmo.
Le compresse di felodipina non devono essere prese insieme al succo di pompelmo.
Interazioni che causano una diminuzione della concentrazione plasmatica di felodipina È stato dimostrato che gli induttori enzimatici del sistema del citocromo P4503A4 causano una diminuzione delle concentrazioni plasmatiche di felodipina.
Quando felodipina è stata co-somministrata con carbamazepina, fenitoina o fenobarbital, la Cmax e l’AUC della felodipina sono diminuite rispettivamente dell’82% e del 96%.
L’associazione con potenti induttori del CYP3A4 deve essere evitata.
In caso di mancanza di efficacia a causa della ridotta esposizione alla felodipina, quando somministrata con potenti induttori del CYP3A4, deve essere considerato l’aggiustamento della dose di felodipina e/o l’interruzione dell’induttore del CYP3A4.
Esempi: • Fenitoina, • Carbamazepina, • Rifampicina, • Barbiturici, • Efavirenz, • Nevirapina, • Hypericum perforatum (erba di San Giovanni).
Altre interazioni Tacrolimus: la felodipina può aumentare la concentrazione del tacrolimus.
Quando assunti insieme, le concentrazioni sieriche di tacrolimus devono essere controllate e può essere necessario modificare il dosaggio del tacrolimus.
Ciclosporina: Felodipina non produce variazioni delle concentrazioni plasmatiche di ciclosporina.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza Felodipina può causare vampate, cefalea, palpitazioni, capogiri e affaticamento.
La maggior parte di queste reazioni è dose-dipendente e appare all’inizio del trattamento o dopo un aumento della dose.
Nel caso si presentassero, queste reazioni sono normalmente transitorie e diminuiscono con il passare del tempo.
I pazienti trattati con felodipina possono manifestare edema alle caviglie dose-dipendente.
Questo è dovuto alla vasodilatazione precapillare e non è correlato ad alcuna ritenzione idrica generalizzata.
È stato riportato un lieve ingrossamento gengivale nei pazienti con marcata gengivite/periodontite.
Tale ingrossamento può essere evitato o fatto regredire con un’attenta igiene dentale.
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse elencate sotto sono state identificate durante studi clinici e nella fase post-marketing.
Sono utilizzate le seguenti definizioni di frequenze: Molto comune ≥1/10; Comune ≥1/100, <1/10; Non comune ≥1/1.000, <1/100; Raro ≥1/10.000, <1/1.000; Molto raro <1/10.000.
Tabella 1: Effetti indesiderati
Classificazione per sistemi e organi Frequenza Reazione avversa
Patologie del sistema nervoso Comune Cefalea
Non comune Capogiri, parestesie
Patologie cardiache Non comune Tachicardia, palpitazioni
Patologie vascolari Comune Arrossamento improvviso/transitorio
Non comune Ipotensione
Raro Sincope
Patologie gastrointestinali Non comune Nausea, dolore addominale
Raro Vomito
Molto raro Iperplasia gengivale, gengivite
Patologie epatobiliari Molto raro Aumento degli enzimi epatici
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune Rash, prurito
Raro Orticaria
Molto raro Reazioni di fotosensibilità, vasculite leucocitoclastica
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Raro Artralgia, mialgia
Patologie renali e urinarie Molto raro Pollachiuria
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Raro Impotenza, alterazioni della sfera sessuale
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comune Edema periferico
Non comune Astenia
Molto raro Reazioni di ipersensibiltà ad es.
angioedema, febbre.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Felodipina non va somministrata in gravidanza.
In studi preclinici sulla tossicità riproduttiva sono stati riportati effetti sullo sviluppo fetale che si ritiene siano dovuti all’azione farmacologica della felodipina.
Allattamento Felodipina è stata rilevata nel latte materno, per la mancanza di dati sul potenziale effetto sul neonato il trattamento non è raccomandato durante l’allattamento.
Fertilità Non sono disponibili dati sugli effetti di felodipina sulla fertilità dei pazienti.
In uno studio preclinico sulla tossicità riproduttiva nei ratti (vedere paragrafo 5.3), sono stati riportati effetti sullo sviluppo del feto ma nessun effetto sulla fertilità alle dosi vicine a quelle terapeutiche.

Conservazione

Questo medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione.

Cerca farmaci per nome:

La fonte dei dati utilizzati e pubblicati è Banche Dati Farmadati Italia. Farmadati Italia garantisce il massimo impegno affinché la Banca dati e gli Aggiornamenti relativi a farmaci, parafarmaci, prodotti omeopatici e principi attivi siano precisi, puntuali e costantemente aggiornati. Questo materiale è fornito solo a scopo didattico e non è inteso per consulenza medica, diagnosi o trattamento e non deve in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o ad un consulto medico. Farmadati Italia e SilhouetteDonna.it non si assumono responsabilità sull’utilizzo dei dati. E’ doveroso contattare il proprio medico e/o uno specialista per la prescrizione e assunzione di farmaci. L’ultimo aggiornamento dei dati e la messa online del database da parte di Silhouette Donna è stato effettuato in data 23/12/2024.

Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.