PIPERITAL IM FL 2G+F 4ML SOLV
5,36 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 01/10/2006
Trattamento delle infezioni sostenute da germi patogeni sensibili alla piperacillina in particolare: • infezioni acute e croniche delle vie respiratorie, • infezioni del rene e delle vie genito-urinarie, • infezioni sistemiche e setticemie, • infezioni ginecologiche e della cavità addominale,• infezioni della cute e dei tessuti molli, • profilassi perioperatoria.
PIPERITAL 1 g/2 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare 1 flaconcino di polvere contiene: Principio attivo: piperacillina sodica 1,04 g pari a 1 g di piperacillina. PIPERITAL 2 g/4 ml polvere e solvente per soluzione iniettabile per uso intramuscolare 1 flaconcino di polvere contiene: Principio attivo: piperacillina sodica 2,08 g pari a 2 g di piperacillina. PIPERITAL 2 g polvere per soluzione iniettabile 1 flaconcino di polvere contiene: Principio attivo: piperacillina sodica 2,08 g pari a 2 g di piperacillina. PIPERITAL 4 g polvere per soluzione per infusione 1 flacone di polvere contiene: Principio attivo: piperacillina sodica 4,16 g pari a 4 g di piperacillina. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità già nota alle penicilline e alle cefalosporine.
Ipersensibilità alla lidocaina ed altri anestetici di tipo amidico (solvente intramuscolare).
Generalmente controindicato durante la gravidanza e l’allattamento e nella primissima infanzia (vedere paragrafo 4.6). Posologia
- Posologia Orientativamente possono essere consigliate le seguenti posologie: Somministrazione intramuscolare Adulti: 2 g per 2 volte al dì Bambini di età superiore a 6 anni: 1 g per 2 volte al dì Bambini di età inferiore a 6 anni: 0.5 g per 2 volte al dì Somministrazione endovenosa Adulti: 150-300 mg/kg/die (fino a 24 g nelle 24 ore) Bambini: 100-300 mg/kg/die Queste dosi vanno suddivise in più somministrazioni a seconda della sede e della gravità dell’infezione.
In caso di insufficienza renale grave la posologia deve essere adeguata in funzione della clearance della creatinina.
Modo di somministrazione La piperacillina può essere usata sia per via intramuscolare che endovenosa diretta o in fleboclisi.
La fiala annessa alla confezione, contenente lidocaina cloridrato, va usata esclusivamente per la somministrazione intramuscolare.
Attenzione: per la somministrazione endovenosa diretta, da iniettare in un periodo di tre-cinque minuti, utilizzare acqua per preparazioni iniettabili (4 ml per flaconcino da 1 g, 8 ml per flaconcino da 2 g).
Per l'infusione possono essere utilizzati i comuni diluenti ad eccezione di quelli contenenti esclusivamente sodio bicarbonato.
Per ottenere una rapida dissoluzione del prodotto: iniettare nel flacone il solvente necessario, agitare vigorosamente per almeno 15-20 secondi, attendere finché non si ottiene una soluzione limpida (paragrafo 6.6) Avvertenze e precauzioni
- Prima di iniziare una terapia con una penicillina è necessaria una anamnesi accurata.
In caso di reazione allergica si deve interrompere la terapia ed istituire un trattamento idoneo (amine vasopressorie, antistaminici, corticosteroidi) o, in presenza di shock anafilattico, un immediato trattamento con adrenalina o altre opportune misure di emergenza.
La piperacillina sodica non offre particolari vantaggi nelle infezioni da germi sensibili alla penicillina G né é attiva sugli stafilococchi penicillinasi produttori e quindi scarsamente sensibili alla penicillina.
Reazioni di ipersensibilità e di fenomeni anafilattici gravi sono state riportate per lo più a seguito di impiego parenterale di penicillina.
L’insorgenza di tali reazioni è, comunque, più frequente in soggetti con anamnesi di ipersensibilità verso allergeni multipli di asma, febbre da fieno ed orticaria.
L’uso prolungato di penicilline, così come di altri antibiotici, può favorire lo sviluppo di microorganismi non sensibili, inclusi i funghi, che richiede l’adozione di adeguate misure terapeutiche.
Durante i trattamenti prolungati, con dosi elevate, sono raccomandabili controlli periodici della crasi ematica e della funzionalità epatica e renale.
Non impiegare per uso oftalmico topico le soluzioni di piperacillina sodica iniettabile.
Quando somministrato in pazienti sottoposti a restrizione dell’assunzione di sale, va tenuto presente che Piperital è un composto monosodico contenente circa 1,9 mEq di sodio per ogni grammo di piperacillina.
Usare con cautela nei pazienti con mononucleosi.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
Linfoistiocitosi emofagocitica (HLH) Sono stati segnalati casi di HLH in pazienti trattati con piperacillina, spesso dopo un trattamento di durata superiore a 10 giorni.
L’HLH è una sindrome da attivazione immunitaria patologica potenzialmente letale, caratterizzata da segni e sintomi clinici di infiammazione sistemica eccessiva (ad es.
febbre, epatosplenomegalia, ipertrigliceridemia, ipofibrinogenemia, ferritina sierica elevata, citopenie ed emofagocitosi).
I pazienti che manifestano i primi segni di attivazione immunitaria patologica devono essere esaminati immediatamente.
In presenza di diagnosi di HLH, il trattamento con piperacillina deve essere interrotto. Interazioni
- La piperacillina evidenzia un’azione sinergica se impiegata in associazione con antibiotici aminoglucosidici.
Tale caratteristica può essere favorevolmente sfruttata, nella pratica clinica, nelle infezioni sostenute da microorganismi patogeni gram-negativi.
Piperacillina non deve comunque essere mescolata nella stessa soluzione ma deve essere somministrata separatamente.
È possibile allergia crociata con penicillina G, penicilline semisintetiche e cefalosporine.
L’associazione con oxacillina e flucloxacillina ha un effetto sinergico o additivo.
Quando somministrato in associazione ad eparine o anticoagulanti orali o ad altri farmaci che possono influenzare il sistema della coagulazione devono essere testati più frequentemente e monitorati regolarmente.
La piperacillina può prolungare l’azione degli agenti di blocco neuromuscolare; pertanto l’anestesista deve essere informato in caso di intervento chirurgico.
Le penicilline possono ridurre l’escrezione di metotrexato.
Pertanto i livelli sierici di quest’ultimo dovrebbero essere monitorati in pazienti trattati con alte dosi terapeutiche di metotrexato.
Interazione con probenecid: 1 g di probenecid per os aumenta del 30% sia il picco sierico che l’emivita terminale, mentre diminuisce il volume di distribuzione apparente del 20% e la clearance renale del 40%.
Interazioni con i test di laboratorio: come per le altre beta-lattamine la piperacillina può dar luogo a false positività del test di Coombs. Effetti indesiderati
- Le reazioni secondarie dovute a piperacillina sodica sono rare ed abitualmente di leggera o moderata entità e in genere comuni a tutte le penicilline.
È possibile la comparsa di reazioni anafilattiche da piperacillina ed altri gravi fenomeni allergici come per le altre penicilline.
Reazioni di ipersensibilità: orticaria, febbre, eruzioni cutanee sono le manifestazioni più frequenti.
È possibile la comparsa di eosinofilia, prurito, dermatite esfoliativa, eritema multiforme, sindrome di Steven-Johnson.
Patologie gastrointestinali: nausea, vomito, flatulenza, diarrea.
Patologie del sistema emolinfopoietico: raramente ed in forma transitoria neutropenia, leucopenia, anemia, granulocitopenia, trombocitopenia e disordini della coagulazione.
La piperacillina può dar luogo a positività del test di Coombs.
Patologie renali e urinarie: raramente insufficienza renale acuta associata a nefrite interstiziale.
Patologie epatobiliari: transitori aumenti delle concentrazioni sieriche delle transaminasi, della fosfatasi alcalina, della latticodeidrogenasi, delle gammaglutamiltranspeptidasi, della bilirubina che si normalizzano alla sospensione della terapia.Patologie del sistema nervoso: vertigini, cefalea, stanchezza, allucinazioni e mioclonie.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione: dolore, eritema ed indurimento dei tessuti nella sede di iniezione intramuscolare.
Occasionalmente flebiti e tromboflebiti dopo somministrazione endovenosa.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili. Gravidanza e allattamento
- Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità e sotto il diretto controllo del medico.
Conservazione
- Nessuna particolare condizione di conservazione.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.