PERINDOPRIL AM KRKA 30CPR
15,53 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 12/10/2021
Perindopril e amlodipina Krka è indicato per il trattamento dell’ipertensione essenziale negli adulti.
Perindopril e amlodipina Krka 2,85 mg/2,5 mg compresse Ogni compressa contiene 2,85 mg di perindopril tert-butilamina (pari a 2,38 mg di perindopril) e 2,5 mg di amlodipina (come amlodipina besilato). Perindopril e amlodipina Krka 5,7 mg/5 mg compresse Ogni compressa contiene 5,7 mg di perindopril tert-butilamina (pari a 4,76 mg di perindopril) e 5 mg di amlodipina (come amlodipina besilato). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- - Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti, elencati al paragrafo 6.1 - Danno renale grave (vedere paragrafi 4.2 e 4.4) - Anamnesi di angioedema associato ad una precedente terapia con ACE inibitori - Angioedema ereditario o idiopatico - Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere paragrafi 4.4 e 4.6) - Grave ipotensione - Shock, incluso shock cardiogenico - Ostruzione del tratto di deflusso del ventricolo sinistro (ad es.
stenosi aortica di grado elevato) - Insufficienza cardiaca emodinamicamente instabile dopo infarto miocardico acuto - Uso concomitante di Perindopril e amlodipina Krka con aliskiren nei pazienti con diabete mellito o danno renale (GFR <60 ml/min/1,73 m²) (vedere paragrafi 4.5 e 5.1) - Trattamenti extracorporei che portano al contatto del sangue con superfici cariche negativamente (vedere paragrafo 4.5) - Significativa stenosi bilaterale renale o stenosi dell'arteria renale in un singolo rene funzionante (vedere paragrafo 4.4) - Uso concomitante con terapia a base di sacubitril/valsartan.
Perindopril non deve essere iniziato prima che siano trascorse almeno 36 ore dall’ultima dose di sacubitril/valsartan (vedere anche paragrafi 4.4 e 4.5). Posologia
- Posologia Uso orale.
Perindopril e amlodipina Krka 2,85 mg/2,5 mg è inteso per il primo trattamento nei pazienti con ipertensione arteriosa.
La dose iniziale raccomandata di Perindopril e amlodipina Krka 2,85 mg/2,5 mg è una volta al giorno.
Dopo almeno 4 settimane, la dose può essere aumentata a 5,7 mg/5 mg una volta al giorno nei pazienti nei quali la pressione sanguigna non è adeguatamente controllata con Perindopril e amlodipina Krka 2,85 mg/2,5 mg.
Popolazioni speciali Danno renale (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.2) Perindopril e amlodipina Krka è controindicato nei pazienti con danno renale grave (clearance della creatinina <30 ml/min) (vedere paragrafo 4.3).
Nei pazienti con danno renale moderato (clearance della creatinina compreso tra <30 ml/min e <60 ml/min), la dose iniziale raccomandata di Perindopril e amlodipina Krka 2,85 mg/2,5 mg è a giorni alterni.
Nei pazienti nei quali la pressione del sangue non viene adeguatamente controllata, la dose di Perindopril e amlodipina Krka 2,85 mg/2,5 mg può essere cambiata in una volta al giorno.
Se necessario, la dose può essere aumentata nei pazienti non controllati sufficientemente.
Il consueto follow-up medico include il monitoraggio della creatinina e del potassio (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Compromissione epatica (vedere paragrafi 4.4 e 5.2) Deve essere prestata cautela quando si prescrive Perindopril e amlodipina Krka a pazienti con compromissione epatica grave.
Anziani (vedere paragrafi 4.4 e 5.2) L’efficacia e la sicurezza di Perindopril e amlodipina Krka sono state stabilite negli anziani.
Deve essere prestata cautela all’inizio della terapia a seconda della funzionalità renale.
Dopo l’inizio della terapia la funzionalità renale deve essere monitorata prima di aumentare la dose, in particolare nei pazienti di oltre 75 anni di età.
Il consueto follow-up medico include il monitoraggio della creatinina e del potassio.
Popolazione pediatrica L’efficacia e la sicurezza di Perindopril e amlodipina Krka nei bambini di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Metodo di somministrazione La compressa di Perindopril e amlodipina Krka deve essere ingerita come singola dose, preferibilmente alla mattina prima di colazione. Avvertenze e precauzioni
- Avvertenze speciali Ipersensibilità/Angioedema In pazienti trattati con ACE inibitori, incluso perindopril, è stato riferito raramente angioedema del volto, delle estremità, delle labbra, delle mucose, della lingua, della glottide e/o della laringe (vedere paragrafo 4.8).
Questo può manifestarsi in qualsiasi momento nel corso della terapia.
In questi casi, Perindopril e amlodipina Krka deve essere immediatamente sospeso e deve essere iniziato un adeguato monitoraggio, che deve essere continuato fino alla completa remissione dei sintomi.
In quei casi in cui il gonfiore sia limitato al volto e alle labbra la condizione generalmente si risolve senza trattamento, anche se gli antistaminici sono stati utili nel dare sollievo ai sintomi.
L’angioedema associato a edema laringeo può essere fatale.
Laddove vi è coinvolgimento della lingua, della glottide o della laringe, che può causare ostruzione delle vie aree, deve essere immediatamente somministrata terapia di emergenza, che può includere la somministrazione di adrenalina e/o il mantenimento della pervietà delle vie aree.
Il paziente deve essere tenuto sotto stretto controllo medico fino a completa e confermata remissione dei sintomi.
I pazienti con un’anamnesi di angioedema non correlato alla terapia con ACE inibitori possono essere a rischio maggiore di angioedema durante il trattamento con Perindopril e amlodipina Krka (vedere paragrafo 4.3).
In pazienti trattati con ACE inibitori è stato riferito raramente angioedema intestinale.
Questi pazienti presentavano dolore addominale (con o senza nausea e vomito); in alcuni casi non c’era stato precedente angioedema facciale e i livelli di esterasi C-1 erano normali.
L’angioedema veniva diagnosticato tramite procedure incluso TC addominale, o ecografia o in chirurgia e i sintomi si sono risolti dopo l’interruzione dell’ACE inibitore.
L’edema intestinale deve essere incluso nella diagnosi differenziata dei pazienti in terapia con ACE inibitori che presentano dolore addominale (vedere paragrafo 4.8).
L’uso concomitante degli ACE-inibitori e di sacubitril/valsartan è controindicato in considerazione dell’aumento del rischio di angioedema.
Il trattamento co sacubitril/valsartan non deve essere iniziato prima che siano trascorse almeno 36 ore dall’ultima dose di perindopril.
Il trattamento con perindopril non deve essere iniziato prima che siano trascorse almeno 36 ore dall’ultima dose di sacubitril/valsartan (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
L’uso concomitante di ACE-inibitori e racecadotril, inibitori di mTOR (come sirolimus, everolimus, temsirolimus) e vildagliptin può determinare un aumento del rischio di angioedema (rigonfiamento delle vie aeree o della lingua, associato o meno a difficoltà respiratorie) (vedere paragrafo 4.5).
Occorre cautela nell’iniziare la terapia con racecadotril, inibitori di mTOR (come sirolimus, everolimus, temsirolimus) e vildagliptin in un paziente che sta già assumendo un ACE-inibitore.
Reazioni anafilattoidi durante desensibilizzazione I pazienti trattati con ACE inibitori durante il trattamento con desensibilizzazione (ad es.
veleno di imenotteri) hanno manifestato reazioni anafilattoidi.
Negli stessi pazienti, queste reazioni sono state evitate quando gli ACE inibitori venivano temporaneamente sospesi, ma sono ricomparse in caso di somministrazione accidentale.
Neutropenia/agranulocitosi/trombocitopenia/anemia: In pazienti trattati con ACE inibitori sono state riferite neutropenia/agranulocitosi, trombocitopenia e anemia.
In pazienti con funzione renale normale e nessun altro fattore di complicazione, la neutropenia si verifica raramente.
Perindopril e amlodipina Krka deve essere usato con estrema cautela in pazienti con malattia vascolare del collagene, in terapia immunosoppressiva, in trattamento con allopurinolo o procainamide, o un’associazione di questi fattori di complicazione, in particolare se vi è una preesistente compromissione della funzione renale.
Alcuni di questi pazienti hanno sviluppato gravi infezioni, che in pochi casi non hanno risposto a terapia antibiotica intensiva.
Se perindopril viene usato in questi pazienti, si consiglia il monitoraggio periodico del numero di globuli bianchi e i pazienti devono essere avvertiti di riferire qualsiasi segni di infezione (per es.
mal di gola, febbre).
Duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS): Esiste l’evidenza che l'uso concomitante di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren aumenta il rischio di ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa l’insufficienza renale acuta).
Il duplice blocco del RAAS attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren non è pertanto raccomandato (vedere paragrafi 4.5 e 5.1).
Se la terapia del duplice blocco è considerata assolutamente necessaria, ciò deve avvenire solo sotto la supervisione di uno specialista e con uno stretto e frequente monitoraggio della funzionalità renale, degli elettroliti e della pressione sanguigna.
Gli ACE-inibitori e gli antagonisti del recettore dell'angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica.
Aldosteronismo primario: I pazienti con iperaldosteronismo primario generalmente non rispondono ai medicinali anti-ipertensivi che agiscono attraverso l'inibizione del sistema renina-angiotensina.
Pertanto, l'uso di questo prodotto nonè raccomandato.
Gravidanza: Perindopril e amlodipina Krka non deve essere utilizzato durante la gravidanza.
Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere a trattamenti antiipertensivi alternativi, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con Perindopril e amlodipina Krka.
Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con Perindopril e amlodipina Krka deve essere interrotto immediatamente e, se appropriato, deve essere iniziata una terapia alternativa (vedere paragrafi 4.3 e 4.6).
Uso nei pazienti con danno renale: Perindopril e amlodipina Krka è controindicato nei pazienti con danno renale grave (clearance della creatinina <30 ml/min) (vedere paragrafo 4.3).
Nei pazienti con danno renale moderato (clearance della creatinina compreso tra <30 ml/min e <60 ml/min), la dose iniziale raccomandata di Perindopril e amlodipina Krka 2,85 mg/2,5 mg è a giorni alterni (vedere paragrafo 4.2).
Il consueto follow-up medico include il monitoraggio della creatinina e del potassio (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).
In alcuni pazienti con stenosi renale bilaterale o stenosi dell’arteria di rene singolo, che sono stati trattati con ACE inibitori, sono stati osservati aumenti dell’urea ematica e della creatinina sierica, solitamente reversibili con l’interruzione della terapia.
Questo è probabile soprattutto in pazienti con insufficienza renale.
Se è presente anche ipertensione reno-vascolare c’è un aumento del rischio di grave ipotensione e insufficienza renale.
Alcuni pazienti ipertesi senza apparente malattia vascolare renale preesistente hanno sviluppato aumenti dell’urea ematica e della creatinina sierica, solitamente minori e transitori, in particolare quando perindopril è stato somministrato in concomitanza con un diuretico.
Ciò accade con maggiore probabilità in pazienti con danno renale preesistente.
Amlodipina può essere utilizzata nei pazienti con insufficienza renale a dosi normali.
Le modifiche di concentrazione di amlodipina nel sangue non sono correlate con lo sviluppo del danno renale.
L’amlodipina non è dializzabile.
Trapianto renale: Poichè non c’è esperienza riguardo la somministrazione di perindopril/amlodipina nei pazienti che hanno subito recentemente un trapianto di reni, il trattamento con Perindopril e amlodipina Krka non è raccomandato.
Ipertensione renovascolare: C’è un aumentato rischio di ipotensione e insufficienza renale quando i pazienti con stenosi bilaterale dell'arteria renale o stenosi dell'arteria in un singolo rene funzionante vengono trattati con ACE inibitori (vedere paragrafo 4.3).
Il trattamento con diuretici può essere un fattore che contribuisce.
La perdita della funzionalità renale può verificarsi solo con piccoli cambiamenti nella creatinina sierica anche nei pazienti con stenosi unilaterale dell'arteria renale.
Uso in pazienti con funzionalità epatica compromessa: Raramente, gli ACE inibitori sono stati associati ad una sindrome che inizia con ittero colestatico e progredisce fino a necrosi epatica fulminante e (a volte) morte.
Il meccanismo di questa sindrome non è stato compreso.
I pazienti trattati con Perindopril e amlodipina Krka che sviluppano itterizia o aumenti marcati di enzimi epatici devono interrompere Perindopril e amlodipina Krka e ricevere un appropriato follow-up (vedere paragrafo 4.8).
L’emivita di amlodipina viene prolungata e i valori di AIC sono maggiori nei pazienti con funzionalità epatica compromessa.
Uso negli anziani: L'inizio e l'aumento del dosaggio devono avvenire con cura nelle persone anziane, a seconda della funzionalità renale.
La funzione renale deve essere monitorata prima di aumentare il dosaggio.
Pertanto, il follow-up medico dovrebbe includere il monitoraggio del potassio e della creatinina (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).
Precauzioni per l’uso Crisi ipertensiva: La sicurezza e l’efficacia dell’amlodipina nelle crisi ipertensive non è stata dimostrata.
Uso nei pazienti con insufficienza cardiaca: I pazienti con insufficienza cardiaca devono essere trattati con cautela.
Perindopril e amlodipina Krka deve essere utilizzato con cautela nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia, poiché l'amlodipina può aumentare il rischio di futuri eventi cardiovascolari e la mortalità.
Ipotensione: Gli ACE inibitori possono causare un calo improvviso della pressione.
Raramente si osserva ipotensione sintomatica in pazienti ipertesi senza complicazioni ed è più probabile che si manifesti in pazienti con deplezione di volume per es, per terapia diuretica, dieta a restrizione di sali, dialisi, diarrea o vomito, o che soffrono di grave ipertensione renina-dipendente (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).
In pazienti a rischio elevato di ipotensione sintomatica, durante il trattamento con Perindopril e amlodipina Krka si devono monitorare da vicino la pressione sanguigna, la funzione renale e il potassio sierico.
Considerazioni simili si possono applicare ai pazienti con cardiopatia ischemica o malattia cerebrovascolare nei quali l’eccessiva caduta nella pressione sanguigna potrebbe causare un infarto miocardico o un accidente cerebrovascolare.
Se si verifica ipotensione, il paziente deve essere posto in posizione supina e, se necessario, deve essere trattato con infusione endovenosa di sodio cloruro 9 mg/ml (0,9%).
Una risposta ipotensiva transitoria non è una controindicazione per la somministrazione di dosi ulteriori, che possono essere di solito somministrate senza difficoltà una volta che la pressione sanguigna sia aumentata dopo l’espansione del volume.
Stenosi aortica e della valvola mitrale/cardiomiopatia ipertrofica: Come per gli altri ACE inibitori, perindopril deve essere somministrato con cautela in pazienti con stenosi della valvola mitrale e ostruzione del deflusso del ventricolo sinistro quali stenosi aortica o cardiomiopatia ipertrofica.
Etnia: Gli ACE inibitori causano una percentuale più elevata di angioedema nei pazienti neri rispetto ai pazienti non neri.
Gli ACE inibitori possono essere meno efficaci nella riduzione della pressione del sangue nei pazienti neri rispetti ai pazienti non neri, probabilmente a causa di una maggiore prevalenza di stati di bassa renina nella popolazione ipertesa nera.
Tosse: Con l’uso di perindopril/amlodipina è stata riferita tosse.
La tosse è di solito non produttiva, persistente e si risolve con l’interruzione della terapia.
La tosse indotta da ACE inibitori deve essere considerata come parte della diagnosi differenziale della tosse.
Chirurgia/anestesia: Nei pazienti sottoposti a chirurgia maggiore o durante l’anestesia con agenti che producono ipotensione, il perindopril può bloccare la formazione di angiotensina II secondaria al rilascio compensatorio di renina.
Perindopril e amlodipina Krka deve essere interrotto un giorno prima della chirurgia.
Se si verifica ipotensione e si ritiene che sia dovuta a questo meccanismo, può essere corretta con espansione del volume.
Iperpotassiemia: Gli ACE-inibitori possono provocare iperpotassiemia poiché inibiscono il rilascio di aldosterone.
Tale effetto non è solitamente significativo nei pazienti con una funzione renale nella norma.
Tuttavia, nei pazienti con funzionalità renale compromessa e/o nei pazienti che assumono integratori di potassio (inclusi sostituti del sale), diuretici risparmiatori del potassio, trimetoprim o co-trimossazolo anche noto come trimetoprim/sulfametossazolo e soprattutto antagonisti dell’aldosterone o bloccanti del recettore dell’angiotensina, può verificarsi iperpotassiemia.
I diuretici risparmiatori del potassio e i bloccanti del recettore dell’angiotensina devono essere usati con cautela nei pazienti in terapia con ACE-inibitori e si devono contestualmente monitorare il potassio sierico e la funzione renale (vedere paragrafo 4.5).
Pazienti diabetici: Nei pazienti diabetici trattati con agenti antidiabetici orali o insulina, durante il primo mese di trattamento con Perindopril e amlodipina Krka deve essere monitorato da vicino il controllo glicemico (vedere paragrafo 4.5).
Diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio: L’uso concomitante di Perindopril e amlodipina Krka con diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5).
Sodio: Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa, cioè essenzialmente "senza sodio". Interazioni
- I dati degli studi clinici hanno dimostrato che il duplice blocco del sistema renina-angiotensina-aldosterone (RAAS) attraverso l'uso combinato di ACE-inibitori, antagonisti del recettore dell'angiotensina II o aliskiren, è associato ad una maggiore frequenza di eventi avversi quali ipotensione, iperpotassiemia e riduzione della funzionalità renale (inclusa l’insufficienza renale acuta) rispetto all'uso di un singolo agente attivo sul sistema RAAS (vedere paragrafi 4.3, 4.4 e 5.1).
Medicinali che inducono iperpotassiemia: Alcuni medicinali o classi terapeutiche possono aumentare il verificarsi di iperpotassiemia: aliskiren, sali di potassio, diuretici risparmiatori di potassio, ACE inibitori, antagonisti dei recettori dell'angiotensina II, FANS, eparine, agenti immunosoppressori come ciclosporina o tacrolimus, trimetoprim e combinazione a dose fissa con sulfametossazolo (cotrimossazole).
La combinazione di Perindopril e amlodipina Krka con questi farmaci aumenta il rischio di iperpotassiemia.
Uso concomitante non raccomandato (vedere paragrafo 4.3): Aliskiren: Nei pazienti diabetici o con insufficienza renale, aumenta il rischio di iperpotassiemia, peggioramento della funzionalità renale e morbilità cardiovascolare e mortalità.
Trattamenti extracorporei: Trattamenti extracorporei che portano al contatto di sangue con superfici cariche negativamente come dialisi o emofiltrazione con certe membrane ad alto flusso (per es.
membrane di poli-acrilonitrile) e aferesi di lipoproteine a bassa densità con destrano solfato a causa dell'aumentato rischio di gravi reazioni anafilattoidi (vedere paragrafo 4.3).
Se è richiesto tale trattamento, si dovrebbe prendere in considerazione l'uso di un diverso tipo di membrana per dialisi o di una classe diversa di antipertensivo.
Medicinali che aumentano il rischio di angioedema L’uso concomitante di ACE-inibitori e sacubitril/valsartan è controindicato poiché aumenta il rischio di angioedema (vedere paragrafi 4.3 e 4.4).
Uso concomitante non raccomandato (vedere paragrafo 4.4): Estramustina: Rischio di aumento degli effetti avversi quali edema angioneurotico (angioedema).
Inibitori di mTOR (per es.
sirolimus, everolimus, temsirolimus): I pazienti che assumono una terapia concomitante con inibitori di mTOR possono essere maggiormente a rischio di sviluppare angioedema (vedere paragrafo 4.4).
Diuretici risparmiatori di potassio (per es.
triamterene, amiloride), potassio (sali): Sebbene il potassio sierico si mantenga generalmente nei limiti della norma, in alcuni pazienti trattati con perindopril si può sviluppare iperpotassiemia.
Diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio o sostituti del sale contenenti potassio I diuretici risparmiatori di potassio (per es.
spironolattone, eplerenone, triamterene o amiloride), gli integratori di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono determinare aumenti significativi del potassio sierico.
Occorre esercitare la debita cautela anche nel somministrare perindopril in concomitanza con altri agenti che aumentano il potassio sierico, come trimetoprim e cotrimoxazolo (trimetoprim/sulfametoxazolo), in quanto è noto che trimetoprim agisce da diuretico risparmiatore del potassio come l’amiloride.
L’associazione di perindopril con i farmaci sopra citati non è pertanto raccomandata.
Se è indicato l’uso concomitante, occorre esercitare la debita cautela e monitorare frequentemente il potassio sierico.
Ciclosporina Durante l’uso concomitante di ACE-inibitori e ciclosporina si può manifestare iperpotassiemia.
Si raccomanda il monitoraggio del potassio sierico.
Eparina Durante l’uso concomitante di ACE-inibitori ed eparina si può manifestare iperpotassiemia.
Si raccomanda il monitoraggio del potassio sierico.
Litio: Durante l’uso concomitante di ACE inibitori con litio sono stati riferiti aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche e della tossicità.
L’uso di Perindopril e amlodipina Krka con litio non è raccomandato ma se l’associazione si dimostra necessaria, si raccomanda un attento monitoraggio dei livelli sierici di litio (vedere paragrafo 4.4).
Dantrolene (infusione): Negli animali, fibrillazione ventricolare letale e collasso cardiovascolare si osservano in associazione con iperpotassiemia dopo la somministrazione di verapamil e dantrolene per via endovenosa.
A causa del rischio di iperpotassiemia, si raccomanda che la co-somministrazione di Perindopril e amlodipina Krka contenente amlodipina, come bloccante dei canali del calcio, venga evitato nei pazienti a rischio di ipertermia maligna e nella gestione della ipertermia maligna.
Uso concomitante che richiede particolare attenzione: Agenti antidiabetici (insulina, sulfamidici ipoglicemizzanti): Studi epidemiologici hanno suggerito che l'uso comcomitante di ACE inibitori e medicinali anti-diabetici (insulina, agenti orali ipoglicemici) possono causare un aumento dell'effetto ipoglicemizzante con rischio di ipoglicemia.
Questo fenomeno sembra essere più probabile che si verifichi durante le prime settimane di trattamento combinato e nei pazienti con insufficienza renale.
Baclofene: Potenziamento dell’effetto antipertensivo.
Monitoraggio della pressione sanguigna e della funzionalità renale e aggiustamento della dose dell’antipertensivo se necessario Diuretici risparmiatori di potassio: I pazienti sotto diuretici, e in particolare quelli poveri di volume e/o sale, possono manifestare un'eccessiva riduzione della pressione arteriosa dopo l'inizio della terapia con un ACE-inibitore.
La possibilità di effetti ipotensivi può essere ridotta interrompendo il diuretico, aumentando il volume o l'assunzione di sale prima di iniziare Perindopril e amlodipina Krka.
Nell'ipertensione arteriosa, quando una precedente terapia diuretica può aver causato deplezione di sale/volume, il diuretico deve essere interrotto prima di iniziare Perindopril e amlodipina Krka, nel qual caso un diuretico risparmiatore di potassio può essere successivamente reintrodotto.
La funzione renale (livelli di creatinina) deve essere monitorata durante le prime settimane di terapia con Perindopril e amlodipina Krka.
Diuretici risparmiatori di potassio (eplerenone, spironolattone): Con eplerenone o spironolattone a dosi comprese tra 12,5 mg e 50 mg al giorno e con basse dosi di ACE inibitori: Nel trattamento dell'insufficienza cardiaca di classe II-IV (NYHA) con una frazione di eiezione <40% e precedentemente trattati con ACE inibitori e diuretici dell'ansa, rischio di iperpotassiemia, potenzialmente letale, specialmente in caso di inosservanza delle raccomandazioni di prescrizione su questa combinazione.
Prima di iniziare la combinazione, verificare l'assenza di iperpotassiemia e danno renale.
Un attento monitoraggio della potassiemia e della creatininemia è raccomandato nel primo mese del trattamento una volta alla settimana all'inizio e, successivamente, mensilmente.
Anti-infiammatori non steroidei (FANS) inclusa aspirina ≥ 3 g/giorno: Quando gli ACE-inibitori vengono somministrati contemporaneamente a farmaci antinfiammatori non steroidei (cioè acido acetilsalicilico a regimi di dosaggio antinfiammatorio, inibitori COX-2 e FANS non selettivi), può verificarsi un'attenuazione dell'effetto antipertensivo.
L'uso concomitante di Perindopril e amlodipina Krka e FANS può portare ad un aumentato rischio di peggioramento della funzione renale, compresa la possibile insufficienza renale acuta, e un aumento del potassio sierico, specialmente in pazienti con scarsa funzionalità renale preesistente.
La combinazione deve essere somministrata con cautela, soprattutto negli anziani.
I pazienti devono essere adeguatamente idratati e deve essere presa in considerazione la possibilità di monitorare la funzione renale dopo l'inizio della terapia concomitante e periodicamente in seguito.
Induttori di CYP3A4 : Al momento della somministrazione concomitante di induttori noti del CYP3A4, la concentrazione plasmatica di amlodipina può variare.
Pertanto, deve essere monitorata la pressione sanguigna e deve essere valutato un possibile aggiustamento della dose sia durante sia dopo la somministrazione di farmaci concomitanti, in particolare con forti induttori del CYP3A4 (ad es.
rifampicina, Hypericum perforatum).
Inibitori di CYP3A4 : L’uso concomitante di amlodipina con inibitori forti o moderati di CYP3A4 (inibitori delle proteasi, azolo, antifungini, macrolidi come eritromicina o claritromicina, verapamil o diltiazem) possono aumentare significativamente l’esposizione ad amlodipina.
La trasposizione clinica di queste variazioni farmacocinetiche può essere maggiormente pronunciata negli anziani.
Pertanto sono richiesti monitoraggio clinico ed adattamento della dose di Perindopril e amlodipina Krka.
C'è un aumentato rischio di ipotensione nei pazienti che assumono claritromicina con amlodipina.
E' raccomandata una attenta osservazione dei pazienti quando amlodipina viene co-somministrata con la claritromicina.
Uso concomitante che richiede particolare attenzione: Agenti anti-ipertensivi (come beta-bloccanti) e vasodilatatori: L'uso concomitante di questi agenti può aumentare gli effetti ipotensivi di Perindopril e amlodipina Krka.
L'uso concomitante con nitroglicerina e altri nitrati o altri vasodilatatori può ridurre ulteriormente la pressione sanguigna e pertanto deve essere considerato con cautela.
Gliptine (linagliptina, saxagliptina, sitagliptina, vildagliptin): Aumento del rischio di angioedema, a causa della diminuita attività della dipeptidil peptidasi IV (DPP-IV) da parte della gliptina, in pazienti trattati in concomitanza con un ACE-inibitore.
Antidepressivi triciclici/Antipsicotici/Anestetici: L'uso concomitante di alcuni medicinali anestetici, antidepressivi triciclici e antipsicotici con Perindopril e amlodipina Krka può causare un'ulteriore riduzione della pressione sanguigna.
Simpaticomimetici: I simpaticomimetici possono ridurre l’effetto anti-ipertensivo di Perindopril e amlodipina Krka.
Corticosteroidi, tetracosactide: Riduzione dell’effetto antipertensivo (sale e ritenzione idrica dovuta a corticosteroidi).
Alfabloccanti (prazosina, alfuzosina, doxazosina, tamsulosina, terazosina): Aumento dell’effetto antipertensivo e aumento del rischio di ipotensione ortostatica.
Amifostina: Può potenziare l’effetto antipertensivo di amlodipina.
Oro: Reazioni nitroidi (i cui sintomi includono rossore del volto, nausea, vomito e ipotensione) sono state riferite raramente in pazienti in terapia con oro iniettabile (sodio aurotiomalato) e terapia concomitante con ACE inibitori incluso perindopril.
Succo di pompelmo: La somministrazione di Perindopril e amlodipina Krka con pompelmo o succo di pompelmo non è raccomandata poiché la biodisponibilità di amlodipina può essere aumentata in alcuni pazienti con conseguente aumento dell’effetto di abbassamento della pressione sanguigna.
Tacrolimus: C'è il rischio di aumento dei livelli ematici di tacrolimus quando co-somministrato con amlodipina.
Al fine di evitare la tossicità da tacrolimus, la somministrazione di amlodipina in un paziente trattato con tacrolimus richiede il monitoraggio dei livelli ematici di tacrolimus ed un adattamento della dose di tacrolimus quando opportuno Ciclosporina: Non sono stati condotti studi di interazione farmacologica con ciclosporina e amlodipina in volontari sani o in altre popolazioni, ad eccezione dei pazienti con trapianto renale, nei quali è stata osservata una concentrazione variabile della depressione (media dallo 0% al 40%) di ciclosporina.
Deve essere presa in considerazione la possibilità di monitorare i livelli di ciclosporina nei pazienti con trapianto renale trattati con amlodipina e le riduzioni della dose di ciclosporina devono essere effettuate secondo necessità. Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza Il profilo di sicurezza di perindopril/amlodipina è stato valutato su uno studio controllato di 6 mesi che ha coinvolto 1.771 pazienti, 887 dei quali hanno ricevuto perindopril/amlodipina, uno studio controllato di 6 settimane su 837 pazienti, 279 dei quali trattati con perindopril/amlodipina e uno studio controllato di 8 settimane con placebo su 1.581 pazienti, 249 dei quali hanno ricevuto perindopril/amlodipina.
In questi studi clinici, non sono state osservate nuove reazioni avverse significative con la combinazione rispetto agli effetti noti dei singoli monocomponenti.
Le seguenti reazioni avverse sono risultate essere le più frequentemente riportate durante gli studi clinici: capogiri, tosse ed edema.
Le reazioni avverse precedentemente riportate durante gli studi clinici e/o l'esperienza post-marketing con uno dei singoli componenti di perindopril/amlodipina sono state elencate nella tabella seguente poiché possono verificarsi con la combinazione a dose fissa.
Lista tabulata delle reazioni averse I seguenti effetti indesiderati sono stati osservati durante il trattamento con perindopril/amlodipina, perindopril o amlodipina somministrati separatamente e classificati secondo la classificazione MedDRA per classe di organi e in base alle seguenti classi di frequenza: Molto comune (≥1/10); Comune (≥1/100,<1/10); Non comune (≥1/1.000,<1/100); Raro (≥1/10.000,<1/1.000); Molto raro (<1/10.000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
* Frequenza calcolata da studi clinici per eventi avversi rilevati da segnalazioni spontanee Ulteriori informazioni sulla combinazione perindopril / amlodipina: Uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo di 8 settimane ha dimostrato che l'edema periferico, riconosciuto effetto collaterale di amlodipina, è stato osservato ad un'incidenza più bassa in pazienti che hanno ricevuto la combinazione di perindopril 3,5 mg / amlodipina 2,5 mg rispetto a quelli che hanno ricevuto solo 5 mg di amlodipina (rispettivamente 1,6% e 4,9%).Sistema MedDRA per classe d’organo Effetti indesiderati Frequenza Perindopril/ Amlodipina Amlodipina Perindopril Infezioni e infestazioni Rinite - Non comune Molto raro Patologie del sistema emolinfopoietico Eosinofilia - - Non comune* Leucopenia/neutropenia (vedere paragrafo 4.4) - Molto raro Molto raro Agranulocitosi o pancitopenia (vedere paragrafo 4.4) - - Molto raro Trombocitopenia (vedere paragrafo 4.4) Molto raro Molto raro Anemia emolitica in pazienti con una deficienza congenita di G-6PDH (vedere paragrafo 4.4) - - Molto raro Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità - Molto raro Non comune Patologie endocrine Sindrome dell’inappropriata secrezione dell’ormone antidiuretico (SIADH) - - Non nota Disturbi del metabolismo e della nutrizione Iperpotassiemia (vedere paragrafo 4.4) Non comune - Non comune* Iperglicemia Non comune Molto raro - Iponatriemia - - Non comune* Ipoglicemia (vedere paragrafi 4.4 e 4.5) - - Non comune* Disturbi psichiatrici Cambiamenti d’umore (inclusa ansia) - Non comune Non comune Insonnia - Non comune - Depressione - Non comune - Disturbi del sonno - - Non comune Stato confusionale - Raro Molto raro Patologie del sistema nervoso Capogiri (specialmente all’inizio del trattamento) Comune Comune Comune Mal di testa (specialmente all’inizio del trattamento) - Comune Comune Sonnolenza (specialmente all’inizio del trattamento) - Comune Non comune* Disgeusia - Non comune Comune Paraestesia - Non comune Comune Sincope - Non comune Non comune* Ipoestesia - Non comune - Tremore - Non comune - Ipertonia - Molto raro - Neuropatia periferica - Molto raro - Incidente cerebrovascolare probabilmente secondario ad eccessiva ipotensione in pazienti ad alto rischio (vedere paragrafo 4.4) - - Molto raro Disordini extra-piramidali (sindrome extra-piramidale) - Non nota - Patologie dell’occhio Disturbi visivi (inclusa diplopia) - Non comune Comune Patologie dell’orecchio e del labirinto Tinnito - Non comune Comune Vertigini - - Comune Patologie cardiache Palpitazioni - Comune Non comune* Tachicardia - - Non comune* Angina pectoris - - Molto raro Infarto miocardico, possibilmente secondario ad eccessiva ipotensione in pazienti a rischio elevato (vedere paragrafo 4.4) - Molto raro Molto raro Aritmia (inclusa bradicardia, tachicardia ventricolare e fibrillazione atriale) - Molto raro Molto raro Patologie vascolari Vampate - Comune - Ipotensione (ed effetti correlati all’ipotensione) - Non comune Comune Vasculite - Molto raro Non comune* Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Tosse Comune Molto raro Comune Dispnea - Non comune Comune Broncospasmo - - Non comune Polmonite eosinofila - - Molto raro Patologie gastrointestinali Dolore addominale - Comune Comune Nausea - Comune Comune Vomito - Non comune Comune Dispepsia - Non comune Comune Diarrea - Non comune Comune Constipazione - Non comune Comune Abitudini intestinali alterate - Non comune - Bocca secca - Non comune Non comune Iperplasia gengivale - Molto raro - Pancreatite - Molto raro Molto raro Gastrite - Molto raro - Patologie epatobiliari Epatite, ittero - Molto raro - Epatite sia citolitica o colestatica (vedere paragrafo 4.4) - - Molto raro Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Rash, esantema - Non comune Comune Prurito - Non comune Comune Iperidrosi - Non comune Non comune Alopecia - Non comune - Porpora - Non comune - Decoloriazione della pelle - Non comune - Pemfigoide - - Non comune* Angioedema del volto, delle estremità, delle labbra, delle mucose, della lingua, della glottide e/o della laringe (vedere paragrafo 4.4) - Molto raro Non comune Orticaria - Molto raro Non comune Reazione di fotosensibilità - Molto raro Non comune* Eritema multiforme Non comune Molto raro Molto raro Edema di Quincke - Molto raro - Sindrome di Stevens-Johnson - Molto raro - Dermatite esfoliativa - Molto raro - Necrolisi epidermica tossica - Non nota - Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Mal di schiena - Non comune - Gonfiore articolare (gonfiore alla caviglia) - Comune - Spasmo muscolare - Non comune Comune Artralgia, mialgia - Non comune Non comune* Patologie renali e urinarie Disturbi della minzione, nocturia, aumento della frequenza urinaria - Non comune - Danno renale - - Non comune Insufficienza renale acuta - - Molto raro Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Disfunzione erettile - Non comune Non comune Ginecomastia - Non comune - Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Edema Comune Comune Non comune* Affaticamento Non comune Comune - Astenia - Non comune Comune Dolore toracico - Non comune Non comune* Malessere - Non comune Non comune* Dolore - Non comune - Esami diagnostici Aumento di peso, diminuzione di peso - Non comune - Aumento dell’urea ematica - - Non comune* Aumento della creatinina sierica - - Non comune* Aumento della bilirubina sierica - - Raro Aumento degli enzimi epatici - Molto raro Raro Diminuzione dell’emoglobina e diminuzione dell’ematocrito - - Molto raro Lesioni, avvelenamento, complicanze procedurali Caduta - - Non comune*
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Considerati gli effetti dei singoli componenti di questa associazione sulla gravidanza e l’allattamento: Perindopril e amlodipina Krka non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza.
Perindopril e amlodipina Krka è controindicato durante il secondo e terzo trimestre di gravidanza.
Perindopril e amlodipina Krka non è raccomandato durante l’allattamento.
Pertanto deve essere presa una decisione se interrompere l’allattamento o interrompere Perindopril e amlodipina Krka tenendo conto dell’importanza di questa terapia per la madre.
Gravidanza: Legate al perindopril: L’uso degli ACE inibitori non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere paragrafo 4.4).
L’uso degli ACE inibitori è controindicato durante il 2° e 3° trimestre di gravidanza (vedi paragrafi 4.3 e 4.4)L’evidenza epidemiologica riguardo il rischio di teratogenicità a seguito dell’esposizione agli ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza, non è stata conclusiva; comunque, non si può escludere un piccolo aumento del rischio.
Le pazienti che intendono programmare una gravidanza devono passare a trattamenti anti-ipertensivi alternativi, che possiedano un comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che il proseguimento della terapia con ACE inibitori non sia considerata essenziale.
Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con ACE inibitori deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, deve essere intrapresa una terapia alternativa.
L’esposizione ad una terapia di ACE inibitori durante il secondo e terzo trimestre è noto indurre fetotossicità (diminuita funzionalità renale, oligoidramnios, ritardo nella ossificazione del cranio) e tossicità neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperpotassiemia) (vedere paragrafo 5.3).
Se si fosse verificata un’esposizione ad ACE inibitori a partire dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzionalità renale e del cranio.I neonati di madri che hanno assunto ACE inibitori devono essere posti sotto attenta osservazione per l’ipotensione (vedi paragrafi 4.3 e 4.4).
Legate ad amlodipina: La sicurezza di amlodipina nel genere umano, durante la gravidanza non è stata stabilita.
Negli studi animali, a dosi elevate è stata osservata tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3) .
L’uso in gravidanza è raccomandato solo se non esistono alternative più sicure e quando la malattia stessa comporta un rischio maggiore per la madre e per il feto.
Allattamento: Legate al perindopril: Poiché non sono disponibili informazioni sull’uso di perindopril durante l’allattamento, perindopril non è raccomandato ed è preferibile ricorrere a trattamenti alternativi con profilo di sicurezza meglio stabilito durante l’allattamento, specialmente quando si allatta un neonato o un neonato pretermine.
Legate ad amlodipina: L'amlodipina è escreta nel latte umano.
La proporzione della dose materna ricevuta dal bambino è stata stimata con un intervallo interquartile del 3-7%, con un massimo del 15%.
L'effetto dell’amlodipina sui neonati non è noto.
La decisione di continuare/interrompere l’allattamento al seno o continuare/interrompere la terapia con amlodipina deve essere presa tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento al seno per il bambino e il beneficio della terapia con amlodipina per la madre.
Fertilità: Legate al perindopril: Non ci sono effetti sulle capacità riproduttive o sulla fertilità.
Legate ad amlodipina: In alcuni pazienti trattati con i calcioantagonisti sono stati riferiti cambiamenti biochimici reversibili della testa degli spermatozoi.
I dati clinici sul potenziale effetto di amlodipina sulla fertilità sono insufficienti.
In uno studio sul ratto, sono stati riscontrati effetti avversi sulla fertilità maschile (vedere paragrafo 5.3). Conservazione
- Conservare a temperatura inferiore a 30 °C.
Conservare nella confezione originale per proteggere dalla luce e dall’umidità.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.