PERGOVERIS SC 1FL 150UI+75UI

93,41 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: FOLLITROPINA ALFA/LUTROPINA ALFA
  • ATC: G03GA30
  • Descrizione tipo ricetta: RRL - LIMITATIVA RIPETIBILE
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: No Il farmaco non contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 02/10/2020

Pergoveris è indicato per la stimolazione dello sviluppo follicolare in donne adulte con grave insufficienza di LH ed FSH.
Ogni penna preriempita multidose contiene 300 UI (equivalenti a 22 microgrammi) di follitropina alfa* (r-hFSH) e 150 UI (equivalenti a 6 microgrammi) di lutropina alfa* (r-hLH) in 0,48 mL di soluzione. *La follitropina alfa umana ricombinante e la lutropina alfa umana ricombinante sono prodotte in cellule ovariche di criceto cinese (Chinese hamster ovary, CHO) utilizzando la tecnologia del DNA ricombinante. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Pergoveris è controindicato in pazienti con: • ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; • tumori dell’ipotalamo e della ghiandola ipofisaria;• ingrossamento ovarico o cisti ovariche non dovute alla sindrome dell’ovaio policistico e di origine sconosciuta; • emorragie ginecologiche di origine sconosciuta; • carcinoma dell’ovaio, dell’utero o della mammella.
Pergoveris non deve essere usato anche quando non possa essere ottenuta una risposta efficace a causa di: • insufficienza ovarica primitiva; • malformazioni degli organi sessuali incompatibili con la gravidanza; • fibromi dell’utero incompatibili con la gravidanza.

Posologia

Il trattamento con Pergoveris deve essere iniziato sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento delle patologie della fertilità.
Posologia: In donne con insufficienza di LH ed FSH, l’obiettivo della terapia con Pergoveris è di favorire lo sviluppo follicolare fino ad arrivare alla maturazione finale dopo la somministrazione di gonadotropina corionica umana (hCG).
Pergoveris deve essere somministrato con iniezioni giornaliere.
Se la paziente è amenorreica e ha una ridotta secrezione endogena di estrogeni, il trattamento può iniziare in qualsiasi momento.
Il regime di trattamento ha inizio con la dose raccomandata di Pergoveris pari a 150 UI di r-hFSH/75 UI di r-hLH somministrata giornalmente.
Se si utilizza una dose giornaliera inferiore a quella raccomandata, la risposta follicolare può essere non soddisfacente, dal momento che la quantità di lutropina alfa può essere insufficiente (vedere paragrafo 5.1).
Il trattamento deve essere adattato in base alla risposta individuale della paziente che va valutata attraverso il monitoraggio ecografico delle dimensioni del follicolo e mediante il dosaggio degli estrogeni.
Se si ritiene opportuno un aumento della dose di FSH, l’adattamento del dosaggio dovrà essere effettuato utilizzando una preparazione autorizzata di follitropina alfa preferibilmente con incrementi compresi tra 37,5 UI e 75 UI ad intervalli di 7-14 giorni.
La durata della stimolazione di un ciclo può essere estesa fino a 5 settimane.
Una volta ottenuta la risposta ottimale, 24-48 ore dopo l’ultima iniezione di Pergoveris, è necessario somministrare 250 microgrammi di r-hCG oppure da 5 000 a 10 000 UI di hCG in dose unica.
Si raccomanda alla paziente di avere rapporti sessuali a scopi procreativi il giorno della somministrazione dell’hCG e il giorno successivo.
In alternativa, può essere eseguita una inseminazione intrauterina o un’altra procedura di riproduzione medicalmente assistita in base al giudizio del medico sul caso clinico in questione.
Al fine di evitare una insufficienza precoce del corpo luteo dopo l’ovulazione, dovuta alla carenza di sostanze ad attività luteotropa (LH/hCG), deve essere valutata l’opportunità di un supporto della fase luteale.
In caso di risposta eccessiva, il trattamento deve essere interrotto e l’hCG non deve essere somministrato.
Nel ciclo successivo il trattamento deve essere ripreso con dosaggi di FSH più bassi rispetto al ciclo precedente (vedere paragrafo 4.4).
Popolazioni speciali.
Anziani : Non esistono indicazioni rilevanti per l’uso specifico di Pergoveris nella popolazione anziana.
La sicurezza e l’efficacia di questo medicinale nei pazienti anziani non sono state stabilite.
Compromissione renale ed epatica : La sicurezza, l’efficacia e la farmacocinetica di questo medicinale nei pazienti con compromissione renale o epatica non sono state stabilite.
Popolazione pediatrica : Non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di questo medicinale nella popolazione pediatrica.
Modo di somministrazione: Pergoveris va somministrato per via sottocutanea.
La prima iniezione deve essere effettuata sotto diretta supervisione medica.
L’autosomministrazione deve essere effettuata unicamente da pazienti ben motivati, opportunamente addestrati e che abbiano la possibilità di consultare un esperto.
Per le istruzioni sull'uso di questo medicinale, vedere paragrafo 6.6.

Avvertenze e precauzioni

Tracciabilità: Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.
Raccomandazioni generali: Pergoveris contiene sostanze dotate di una potente azione gonadotropa in grado di causare reazioni avverse da lievi a severe e dovrebbe essere usato solo da medici esperti nei problemi di infertilità e nel loro trattamento.
Prima di iniziare il trattamento deve essere adeguatamente studiata l’infertilità di coppia e devono essere valutate le eventuali controindicazioni per la gravidanza.
In particolare, le pazienti devono essere esaminate per verificare l’eventuale presenza di ipotiroidismo, insufficienza corticosurrenalica, iperprolattinemia ed effettuare la terapia del caso.
La terapia con gonadotropine richiede un particolare impegno in termini di tempo da parte del medico e degli operatori sanitari di supporto e la disponibilità di adeguate attrezzature per il monitoraggio.
Nelle donne, l’uso sicuro ed efficace di Pergoveris richiede il monitoraggio della risposta ovarica tramite ecografia, associata preferibilmente al dosaggio dei livelli sierici di estradiolo, eseguiti regolarmente.
Può verificarsi un certo grado di variabilità individuale nella risposta all’FSH/LH, e in alcune pazienti la risposta può essere scarsa.
Deve essere utilizzata nella donna la dose minima efficace in relazione agli obiettivi del trattamento.
Porfiria: Le pazienti affette da porfiria o con familiarità per porfiria devono essere attentamente controllate durante il trattamento con Pergoveris.
In queste pazienti, Pergoveris potrebbe aumentare il rischio di un attacco acuto.
L’aggravamento o l’insorgenza di questa condizione può richiedere l’interruzione della terapia.
Sindrome da iperstimolazione ovarica ( Ovarian hyperstimulation syndrome , OHSS): Un certo grado di ingrossamento ovarico è un effetto atteso della stimolazione ovarica controllata.
È più comune nelle donne con sindrome dell’ovaio policistico e regredisce, in genere, senza alcun trattamento.
A differenza dell’ingrossamento ovarico privo di complicazioni, OHSS è una condizione che può manifestarsi con diversi gradi di gravità.
Essa comprende un ingrossamento ovarico marcato, alti livelli sierici di ormoni steroidei e un incremento della permeabilità vascolare che può evolversi in un accumulo di liquidi nel peritoneo, nella pleura e, raramente, nelle cavità pericardiache.
In casi gravi di OHSS può essere osservata la seguente sintomatologia: dolore addominale, distensione addominale, ingrossamento ovarico di grado severo, aumento di peso, dispnea, oliguria e sintomi gastrointestinali quali nausea, vomito e diarrea.
La valutazione clinica può rivelare ipovolemia, emoconcentrazione, sbilancio elettrolitico, ascite, emoperitoneo, versamenti pleurici o idrotorace, insufficienza polmonare acuta, ed eventi tromboembolici.
Molto raramente, una severa OHSS può essere complicata da torsione ovarica o eventi tromboembolici come embolia polmonare, ictus ischemico o infarto del miocardio.
I fattori di rischio indipendenti per lo sviluppo di OHSS comprendono l’età giovanile, la massa corporea magra, la sindrome dell’ovaio policistico, dosi più elevate di gonadotropine esogene, livelli sierici di estradiolo elevati in assoluto o in rapido aumento (> 900 pg/mL oppure > 3 300 pmol/L in caso di anovulazione), episodi precedenti di OHSS e un gran numero di follicoli ovarici in fase di sviluppo (3 follicoli di diametro ≥ 14 mm in caso di anovulazione).
L’aderenza alla dose e al regime terapeutico raccomandati di Pergoveris ed FSH, può ridurre al minimo il rischio di iperstimolazione ovarica.
Si raccomandano il monitoraggio ecografico dei cicli di stimolazione e la determinazione dei livelli di estradiolo per identificare tempestivamente i fattori di rischio.
Le evidenze suggeriscono che l’hCG svolga un ruolo chiave nell’induzione dell’OHSS e che la sindrome possa essere più grave e protratta in caso di gravidanza.
Pertanto, in presenza di segni di OHSS, come livelli sierici di estradiolo > 5 500 pg/mL o > 20 200 pmol/L e/o ≥ 40 follicoli in totale, si raccomanda di astenersi dalla somministrazione di hCG e di istruire la paziente ad astenersi dai rapporti sessuali o a usare metodi barriera di contraccezione per almeno 4 giorni.
L’OHSS può evolversi rapidamente (entro le 24 ore) o nell’arco di diversi giorni e diventare un evento clinico serio.
Essa compare più frequentemente dopo sospensione del trattamento ormonale e raggiunge il suo massimo a circa 7-10 giorni dal trattamento.
Generalmente si risolve spontaneamente con l’inizio delle mestruazioni.
Pertanto le pazienti devono essere tenute sotto controllo per almeno due settimane dopo la somministrazione di hCG.
Se si verifica una OHSS grave, il trattamento con gonadotropine, se ancora in corso, deve essere sospeso.
La paziente deve essere ospedalizzata, e iniziata la terapia specifica per la OHSS.
Questa sindrome si verifica con una più alta incidenza nelle pazienti affette da ovaio policistico.
Quando si presume un rischio di OHSS, deve essere valutato se interrompere il trattamento.
Torsione ovarica: La torsione ovarica è stata riportata dopo il trattamento con altre gonadrotopine.
Ciò può essere associato ad altri fattori di rischio, come OHSS, gravidanza, operazione chirurgica addominale precedente, precedenti di torsione ovarica, ciste ovarica precedente o attuale, sindrome dell’ovaio policistico.
Danni all’ovaia causati da un limitato afflusso di sangue possono essere ridotti mediante diagnosi precoce ed immediata detorsione.
Gravidanza multipla: Nelle pazienti che si sottopongono ad induzione dell’ovulazione, l’incidenza di gravidanze e nascite multiple è aumentata rispetto ai concepimenti naturali.
La maggioranza dei concepimenti multipli sono gemellari.
La gravidanza multipla, in particolare se di ordine elevato, comporta un aumento del rischio di esiti avversi materni e perinatali.
Per minimizzare il rischio di gravidanze multiple, si raccomanda un attento monitoraggio della risposta ovarica.
Prima di iniziare il trattamento, le pazienti devono essere informate del rischio potenziale di nascite multiple.
Laddove si presuma un rischio di gravidanza multipla, deve essere valutato se interrompere il trattamento.
Interruzione della gravidanza: L’incidenza di interruzione della gravidanza per aborto spontaneo prima o dopo il primo trimestre è maggiore nelle pazienti che si sottopongono a stimolazione dello sviluppo follicolare per indurre l’ovulazione rispetto alla popolazione normale.
Gravidanza ectopica: Le donne con storia di precedenti disturbi alle tube sono a rischio di gravidanze ectopiche, sia se la gravidanza è ottenuta con concepimento spontaneo che con trattamenti per l’infertilità.
Dopo le tecniche di riproduzione assistita (Assisted Reproductive Technology, ART) è stata riportata una prevalenza di gravidanze ectopiche maggiore rispetto alla popolazione generale.
Neoplasie del sistema riproduttivo: Sono stati segnalati casi di neoplasie, sia benigne che maligne, dell’ovaio o altre neoplasie dell’apparato riproduttivo in donne sottoposte a ripetuti regimi per il trattamento dell’infertilità.
Non è stato ancora stabilito se il trattamento con gonadotropine incrementi o meno il rischio di sviluppo di questi tumori nelle donne infertili.
Malformazioni congenite: La prevalenza di malformazioni congenite a seguito di ART può essere leggermente superiore rispetto ai concepimenti naturali.
Ciò si pensa sia dovuto a differenti caratteristiche parentali (es.
età materna, caratteristiche del liquido seminale) ed alle gravidanze multiple.
Eventi tromboembolici: Nelle donne con malattia tromboembolica recente o in corso o nelle donne che presentano fattori di rischio per eventi tromboembolici generalmente riconosciuti, sia personali che familiari, trombofilia o obesità grave (indice di massa corporea > 30 Kg/m²), il trattamento con gonadotropine può ulteriormente aumentare il rischio.
In tali pazienti deve essere valutato il beneficio della somministrazione di gonadotropine in rapporto al rischio.
Tuttavia va notato che la gravidanza stessa e la OHSS inducono un incremento del rischio di eventi tromboembolici.
Sodio: Pergoveris contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè è essenzialmente “senza sodio”.

Interazioni

Pergoveris soluzione iniettabile in penna preriempita non deve essere somministrato sotto forma di miscela con altri medicinali nell’ambito della stessa iniezione.
Pergoveris soluzione iniettabile in penna preriempita può essere somministrato in concomitanza con una preparazione autorizzata di follitropina alfa come iniezioni separate.

Effetti indesiderati

Riepilogo del profilo di sicurezza: Le reazioni avverse segnalate più comunemente sono cefalea, cisti ovariche e reazioni locali della sede di iniezione (ad es.
dolore, eritema, ematoma, gonfiore e/o irritazione della sede di iniezione).
OHSS lieve o moderata è stata osservata comunemente e deve essere considerata un rischio intrinseco della procedura di stimolazione.
Una OHSS grave non è comune (vedere paragrafo 4.4).
Molto raramente può verificarsi tromboembolia, in genere associata a una OHSS grave (vedere paragrafo 4.4).
Elenco schematico delle reazioni avverse: Le reazioni avverse sono elencate di seguito in base alla classificazione MedDRA per sistemi e organi e per frequenza.
Le categorie di frequenza utilizzate sono: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1 000, <1/100), raro (≥1/10 000, <1/1 000), molto raro (<1/10 000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Disturbi del sistema immunitario .
Molto raro: reazioni di ipersensibilità da lievi a gravi, comprendenti reazioni anafilattiche e shock.
Patologie del sistema nervoso .
Molto comune: cefalea.
Patologie vascolari .
Molto raro: tromboembolia, generalmente associata a OHSS grave.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche .
Molto raro: esacerbazione o peggioramento dell’asma.
Patologie gastrointestinali .
Comune: dolore addominale, distensione addominale, fastidio addominale, nausea, vomito, diarrea.
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella .
Molto comune: cisti ovariche; Comune: dolore alla mammella, dolore pelvico, OHSS lieve o moderata (con la sintomatologia associata); Non comune: OHSS grave (con la sintomatologia associata) (vedere paragrafo 4.4); Raro: complicanze della OHSS grave.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione .
Molto comune: reazioni alla sede di iniezione da lievi a gravi (ad es.
dolore, eritema, ematoma, lividi, gonfiore e/o irritazione della sede di iniezione).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette: La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco, sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza: Non vi è indicazione all’uso di Pergoveris durante la gravidanza.
I dati su un numero limitato di gravidanze esposte non indicano alcuna reazione avversa della follitropina alfa e lutropina alfa sulla gravidanza, sullo sviluppo embrionale o fetale, sul parto o sullo sviluppo postnatale a seguito di stimolazione ovarica controllata.
Negli studi sugli animali non è stato osservato alcun effetto teratogeno di tali gonadotropine.
In caso di esposizione durante la gravidanza, i dati clinici non sono sufficienti per escludere un effetto teratogeno di Pergoveris.
Allattamento: Pergoveris non è indicato in fase di allattamento.
Fertilità: Pergoveris è indicato per l’uso nell’infertilità (vedere paragrafo 4.1).

Conservazione

Conservare in frigorifero (2 °C - 8 °C).
Non congelare.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione durante l’uso, vedere paragrafo 6.3.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.