PARACETAMOLO SALF 30FL 100ML

171,60 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: PARACETAMOLO
  • ATC: N02BE01
  • Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 03/04/2023

Paracetamolo S.A.L.F. è indicato per il trattamento a breve termine del dolore di intensità moderata, specialmente a seguito di intervento chirurgico e per il trattamento a breve termine della febbre, quando la somministrazione per via endovenosa sia giustificata dal punto di vista clinico dall’urgente necessità di trattare il dolore o l’ipertermia e/o quando altre vie di somministrazione siano impossibili da praticare. Paracetamolo S.A.L.F. è indicato per adulti, adolescenti e bambini di peso superiore a 33 kg (circa 11 anni).
1 ml contiene 10 mg di paracetamolo. Un flacone/sacca da 100 ml, contiene 1000 mg di paracetamolo. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Paracetamolo S.A.L.F.
è controindicato: - in pazienti con ipersensibilità al paracetamolo o al propacetamolo cloridrato (profarmaco del paracetamolo) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1.
- in caso di grave insufficienza epatocellulare.

Posologia

Uso endovenoso.
L’uso di PARACETAMOLO S.A.L.F.
è limitato agli adulti, adolescenti e bambini di peso superiore a 33 Kg (circa 11 anni) Posologia: La dose è basata sul peso del paziente.
Si prega di consultare la tabella posologia sottostante:
Peso del paziente Dose per somministrazione Volume per somministrazione Volume massimo di Paracetamolo S.A.L.F.
(10 mg/ml) per somministrazione in base al limite superiore di peso del gruppo (mL)**
Massima dose giornaliera*
> 33 Kg e ≤ 50 Kg 15 mg/kg 1,5 mL/kg 75 mL 60 mg/kg senza superare i 3 g
> 50 Kg con fattori di rischio aggiuntivi per epatotossicità 1 g 100 mL 100 mL 3 g
> 50 Kg senza fattori di rischio aggiuntivi per epatotossicità 1 g 100 mL 100 mL 4 g
* Dose massima giornaliera: La dose massima giornaliera riportata nella tabella sopra è relativa a pazienti che non assumono altri prodotti contenenti paracetamolo, e dovrebbe essere modificata di conseguenza tenendo in considerazione tali prodotti.
** Pazienti di peso inferiore richiederanno volumi minori. L’intervallo minimo tra ciascuna somministrazione deve essere almeno di 4 ore.
Non devono essere somministrate più di 4 dosi nelle 24 ore.
L’intervallo minimo tra ciascuna somministrazione in pazienti con insufficienza renale grave deve essere almeno di 6 ore. Per ragioni di sicurezza, PARACETAMOLO S.A.L.F.
non deve essere usato in bambini di peso inferiore a 33 kg (approssimativamente di età inferiore a 11 anni).
Compromissione renale In caso di somministrazione di paracetamolo a pazienti con compromissione renale, si riporta l’intervallo minimo tra le singole somministrazioni nel seguente schema (vedere paragrafo 5.2):
Clearance della creatinina Intervallo tra le dosi
cl ≥50 ml/min 4 ore
cl 10-50 ml/min 6 ore
cl <10 ml/min 8 ore
Negli adulti con insufficienza epatocellulare, alcolismo cronico, malnutrizione cronica (basse riserve di glutatione epatico), disidratazione: la dose massima giornaliera non deve superare i 3 g (vedere paragrafo 4.4). Modo di somministrazione: Fare attenzione nella prescrizione e somministrazione di Paracetamolo S.A.L.F.
per evitare errori di dosaggio dovuti alla confusione tra (mg) e millilitri (mL), che possono provocare overdose accidentale e morte.
Assicurarsi che sia comunicata e dispensata la dose appropriata.
Includere nella prescrizione sia la dose totale in mg sia la dose totale in volume.
Assicurarsi che la dose sia misurata e somministrata con precisione.
La soluzione di paracetamolo viene somministrata mediante infusione endovenosa della durata di 15 minuti.
Prima della somministrazione, il prodotto deve essere ispezionato visivamente per individuare eventuali particelle e cambiamenti di colore.
Solo monouso.
Flaconcini da 100 ml: Per estrarre la soluzione, utilizzare un ago da 0,8 mm (21 gauge) e perforare verticalmente il tappo nel punto preciso indicato.Come per tutte le soluzioni per infusione contenute in flaconcini, si deve ricordare che uno stretto monitoraggio è richiesto specialmente alla fine dell’infusione, indipendentemente dalla via di somministrazione.
Tale monitoraggio alla fine della perfusione deve essere adottato specialmente nel caso di infusioni attraverso vie centrali, in modo da evitare embolia gassosa.
Per istruzioni sulla diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

Avvertenze e precauzioni

RISCHIO DI ERRORI TERAPEUTICI Fare attenzione ad evitare errori di dosaggio dovuti alla confusione tra milligrammi (mg) e millilitri (mL), che possono provocare overdose accidentale e morte (vedere paragrafo 4.2).
Avvertenze Si raccomanda l’uso di un adeguato trattamento analgesico per via orale appena questa via di somministrazione sia possibile.
Al fine di evitare il rischio di sovradosaggio, si controlli che altri farmaci somministrati non contengano né paracetamolo né propacetamolo.
Dosi più elevate di quelle raccomandate comportano il rischio di gravissimo danno epatico.
I sintomi e i segni clinici di danno epatico (incluse epatite fulminante, grave insufficienza epatica, epatite colestatica, epatite citolitica, grave anemia emolitica) non si osservano in genere prima di due giorni dall’inizio della somministrazione, con un picco massimo osservato solitamente dopo 4-6 giorni dall’inizio della somministrazione.
Il trattamento con l’antidoto deve essere somministrato prima possibile (vedere paragrafo 4.9).
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) ogni 100 ml di soluzione, cioè è essenzialmente “privo di sodio”.
Questo medicinale contiene 33 mg/ml di glucosio monoidrato.
Da tenere in considerazione in persone affette da diabete mellito.
Il paracetamolo deve essere somministrato con cautela a pazienti con insufficienza epatocellulare da lieve a moderata (compresa la sindrome di Gilbert), insufficienza epatica grave, epatica acuta, in trattamento concomitante con farmaci che alterano la funzionalità epatica, carenza di glucosio-6-fosfato deidrogenasi, anemia emolitica.
Precauzioni d’impiego Il paracetamolo deve essere usato con cautela in caso di: - insufficienza epatocellulare, - insufficienza renale grave (clearance della creatinina ≤ 30 ml/min) (vedere paragrafo 4.2 e 5.2), - alcolismo cronico, - malnutrizione cronica (bassa riserva di glutatione epatico), - disidratazione, - sindrome di Gilbert (ittero familiare non emolitico), - deficienza di glucosio-6-fasfatasi deidrogenasi (che causa anemia emolitica).
In bambini trattati con una dose giornaliera di 60 mg/kg di paracetamolo, la combinazione con un altro antipiretico non è giustificata se non in casi di inefficacia.
Si consiglia cautela se il paracetamolo viene somministrato in concomitanza con flucloxacillina a causa dell'aumentato rischio di acidosi metabolica con gap anionico elevato (HAGMA), in particolare nei pazienti con grave compromissione renale, sepsi, malnutrizione e altre fonti di carenza di glutatione (ad es.
alcolismo cronico), così come in quelli che utilizzano le dosi massime giornaliere di paracetamolo.
Si raccomanda un attento monitoraggio, inclusa la misurazione della 5-oxoprolina urinaria.

Interazioni

• Il probenecid causa una riduzione della clearance del paracetamolo di circa due volte, inibendo la sua coniugazione con acido glucuronico.
In caso di trattamento concomitante con probenecid si deve considerare una riduzione della dose di paracetamolo.
• La salicilamide può prolungare l’emivita di eliminazione del paracetamolo.
• Occorre osservare cautela in caso di assunzione concomitante di induttori enzimatici (vedere paragrafo 4.9).
• L’uso concomitante di paracetamolo (4 g al giorno per almeno 4 giorni) con anticoagulanti orali può indurre leggere variazioni nei valori INR.
In questo caso, deve essere effettuato un aumentato monitoraggio dei valori di INR durante il periodo di trattamento concomitante e per una settimana dopo la sospensione del trattamento con paracetamolo.
Contraccettivi ormonali/estrogeni: riducono i livelli plasmatici di paracetamolo, con possibile inibizione del suo effetto, a causa della possibile induzione del suo metabolismo.• Farmaci antiepilettici (fenitoina, fenobarbital, metilfenobarbital, primidone): riduzione della biodisponibilità del paracetamolo e potenziamento della epatotossicità da sovradosaggio a causa dell’induzione del metabolismo epatico.
Cloramfenicolo: potenziamento della tossicità del cloramfenicolo, forse a causa dell’inibizione del suo metabolismo nel fegato.
Flucloxacillina: Si deve prestare attenzione quando il paracetamolo è usato in concomitanza con flucloxacillina poiché l'assunzione concomitante è stata associata ad acidosi metabolica con gap anionico elevato, specialmente nei pazienti con fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4).
Lamotrigina: diminuzione della biodisponibilità della lamotrigina, con possibile riduzione del suo effetto, a causa della possibile induzione del suo metabolismo nel fegato.
Metoclopramide e domeperidone: incremento dell’assorbimento del paracetamolo nell’intestino tenue a causa degli effetti di questi medicinali sullo svuotamento gastrico.
Propanololo: incrementa i livelli plasmatici del paracetamolo, forse attraverso l’inibizione del suo metabolismo nel fegato.
Rifampicina: incrementa la clearance del paracetamolo e la formazione dei suoi metaboliti epatotossici a causa della possibile induzione del suo metabolismo nel fegato.
Zidovudina: sebbene un possibile incremento della tossicità della zidovudina (neutropenia, epatotossicità) è stato descritto in casi isolati, non sembra esserci alcun tipo di interazione cinetica tra questi due farmaci.
Interazioni con esami diagnostici Il paracetamolo può influenzare i valori delle seguenti determinazioni analitiche: • Sangue: incremento (biologico) dei livelli di transaminasi (ALT e AST), fosfatasi alcalina, ammoniaca, biliburina, creatina, lattico deidrogenasi (LDH) e urea; incremento (interferenza con l’esame) dei livelli di glucosio, teofillina e acido urico.
Incremento del tempo di protrombina (in pazienti in terapia di mantenimento con farfari, ma senza alcun significato clinico).
Riduzione (interferenza con l’esame) del livello di glucosio quando si utilizza il metodo della ossidasi-perossidasi.
Urine: possono comparire falsi incrementi dei livelli di metadrenalina e acido urico.
Test della bentiromide per la valutazione della disfunzione pancreatica: il paracetamolo, come la bentiromide, è metabolizzato in un’arilammina, e quindi la qualità apparente di acido paraaminobenzoico (PABA) recuperato è aumentata; si raccomanda che il paracetamolo venga sospeso almeno tre giorni prima della somministrazione della bentiromide.
Determinazioni urinarie dell’acido 5-idrossiindolacetico (5-HIAA): il paracetamolo può causare risultati falsi positivi nei test screening qualitativo che usano come reagente il nitroso naftolo.
Il test quantitativo rimane inalterato.

Effetti indesiderati

Come tutti i farmaci a base di paracetamolo, le reazioni avverse sono rare (>1/10.000, <1/1.000) o molto rare (<1/10.000), o non note (non possono essere definite sulla base dei dati disponibili).
Esse sono descritte di seguito:
Classificazione per sistemi e organi Raro (≥1/10.000, <1/1.000) Molto raro (<1/10.000)
Patologie del sistema emolinfopoietico Patologie delle piastrine, patologie delle cellule staminali Trombocitopenia, leucopenia, neutropenia
Disturbi del sistema immunitario Allergie (escluso l’angioedema) 
Disturbi psichiatrici Depressione, stato confusionale, allucinazioni 
Patologie del sistema nervoso Tremori, emicrania 
Patologie dell’occhio Visione alterata 
Patologie cardiache e patologie vascolari Edema, ipotensione 
Patologie gastrointestinali Emorragia, dolore addominale, diarrea, nausea, vomito 
Patologie epatobiliari Funzionalità epatica anormale, insufficienza epatica, necrosi epatica, aumento dei livelli di transaminasi epatiche Epatotossicità, ittero
Patologie renali e urinarie  Piuria sterile (urine torbide)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Prurito, rash, sudorazione, porpora, angioedema, orticaria Gravi reazioni cutanee
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Capogiri (escluse vertigini), malessere, piressia, sonnolenza, interazione tra farmaci Reazioni di ipersensibilità (richiedono l’interruzione del trattamento)
Ferite, avvelenamento e complicanze procedurali Sovradosaggio e avvelenamento 
Durante gli studi clinici, sono state segnalate frequenti reazioni avverse alla sede di somministrazione (dolore e sensazione di bruciore).
Sono stati riportati casi di eritema, arrossamento, prurito e tachicardia.
Sono stati riportati casi molto rari di reazioni di ipersensibilità, dalla semplice eruzione cutanea o orticaria allo shock anafilattico; essi richiedono l’interruzione del trattamento.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza: L’esperienza clinica sulla somministrazione endovenosa di paracetamolo è limitata.
Tuttavia, i dati epidemiologici derivanti dall’uso di dosi terapeutiche orali di paracetamolo non rivelano effetti indesiderati sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato.
Studi epidemiologici sullo sviluppo neurologico nei bambini esposti al paracetamolo in utero mostrano risultati non conclusivi.
Non sono stati effettuati, negli animali, studi riproduttivi con la forma endovenosa di paracetamolo.
Tuttavia, gli studi con la forma orale non hanno mostrato alcuna malformazione né effetti fetotossici.
Ciononostante e se clinicamente necessario, PARACETAMOLO S.A.L.F.
deve essere utilizzato durante la gravidanza solamente dopo un’attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio.
In questo caso, dovrebbe essere usato alla dose efficace più bassa per il più breve tempo possibile e con la più bassa frequenza possibile.
Allattamento: Dopo somministrazione orale, il paracetamolo è escreto nel latte materno in piccole quantità.
Non sono stati riportati effetti indesiderati nei bambini in allattamento.
Di conseguenza, PARACETAMOLO S.A.L.F.
può essere usato nelle donne che allattano al seno.

Conservazione

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.
Non refrigerare o congelare.
Conservare la sacca da 100 ml nel confezionamento esterno di alluminio.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

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