OVITRELLE SC 1SIR 250MCG/0,5ML
43,20 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 09/07/2009
Ovitrelle è indicato nel trattamento di: • donne adulte sottoposte a superovulazione in preparazione a tecniche di riproduzione assistita (Assisted Reproductive Technologies, ART) come la fertilizzazione in vitro (IVF): Ovitrelle viene somministrato per indurre la maturazione finale del follicolo e la luteinizzazione dopo la stimolazione della crescita follicolare; • donne adulte anovulatorie o oligo-ovulatorie: Ovitrelle viene somministrato per indurre l’ovulazione e la luteinizzazione in donne anovulatorie o oligo-ovulatorie dopo la stimolazione della crescita follicolare.
Ogni siringa preriempita contiene 250 microgrammi di coriogonadotropina alfa* (equivalenti a circa 6.500 UI) in 0,5 mL soluzione. *coriogonadotropina umana ricombinante, r-hCG, prodotta con la tecnologia del DNA ricombinante in cellule ovariche di criceto cinese (CHO). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- • Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
• Tumori dell’ipotalamo o della ghiandola pituitaria • Ingrossamento ovarico o cisti non correlate alla sindrome dell’ovaio policistico.
• Emorragie ginecologiche ad eziologia sconosciuta • Carcinoma dell’ovaio, dell’utero o della mammella • Disordini tromboembolici in atto Ovitrelle non deve essere usato in condizioni in cui non si può ottenere una risposta efficace, come: • insufficienza ovarica primitiva; • malformazioni degli organi sessuali incompatibili con la gravidanza; • fibromi uterini incompatibili con la gravidanza; • postmenopausa. Posologia
- Il trattamento con Ovitrelle deve essere eseguito sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento di problemi di fertilità.
Posologia La dose massima è 250 microgrammi.
Deve essere utilizzato il seguente schema terapeutico: • donne sottoposte a superovulazione in preparazione a tecniche di riproduzione assistita (ART) come la fertilizzazione in vitro (IVF): somministrare il contenuto di una siringa preriempita di Ovitrelle (250 microgrammi) da 24 a 48 ore dopo l’ultima somministrazione di ormone follicolo-stimolante (FSH) o gonadotropina umana della menopausa (HMG), al raggiungimento della stimolazione ottimale della crescita follicolare; • donne anovulatorie o oligo-ovulatorie: somministrare il contenuto di una siringa preriempita di Ovitrelle (250 microgrammi) da 24 a 48 ore dopo che è stata raggiunta la stimolazione ottimale della crescita follicolare.
Si raccomanda la paziente di avere rapporti sessuali a scopo procreativo sia il giorno dell’iniezione di Ovitrelle che il giorno successivo.
Popolazioni speciali Compromissione renale o epatica La sicurezza, l’efficacia e la farmacocinetica di Ovitrelle nelle pazienti con compromissione renale o epatica non sono state stabilite.
Popolazione pediatrica Non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di Ovitrelle nella popolazione pediatrica.
Modo di somministrazione Per uso sottocutaneo.
L’autosomministrazione di Ovitrelle deve essere eseguita solo da pazienti adeguatamente istruite e che possano avvalersi della consulenza di un esperto.
Ovitrelle è esclusivamente per uso singolo. Avvertenze e precauzioni
- Tracciabilità Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.
Raccomandazioni generali Prima di iniziare il trattamento, deve essere studiata l’infertilità di coppia e devono essere valutate eventuali controindicazioni alla gravidanza.
In particolare, le pazienti devono essere esaminate per verificare la presenza di ipotiroidismo, insufficienza corticosurrenalica, iperprolattinemia e tumori dell’ipofisi o dell’ipotalamo, e devono essere sottoposte a terapia specifica.
Non esiste esperienza clinica con Ovitrelle nel trattamento di altre patologie (come insufficienza del corpo luteo o patologie maschili); pertanto, Ovitrelle non è indicato per il trattamento di tali patologie.
Sindrome da iperstimolazione ovarica (Ovarian hyperstimulation syndrome, OHSS) Un determinato grado di ingrossamento ovarico è un effetto previsto della stimolazione ovarica controllata.
È più comunemente osservato nelle donne con sindrome dell’ovaio policistico e di solito regredisce senza trattamento.
A differenza dell’ingrossamento ovarico senza complicazioni, OHSS è una condizione che può manifestarsi con livelli crescenti di gravità.
Comprende marcato ingrossamento ovarico, livello sierico elevato di steroidi sessuali e aumento della permeabilità vascolare che può comportare un accumulo di liquido nelle cavità peritoneali, pleuriche e, raramente, in quelle pericardiche.
Manifestazioni lievi di OHSS possono comprendere dolori addominali, distensione e fastidio addominale e ingrossamento ovarico.
L’OHSS moderata può inoltre presentarsi con nausea, vomito, evidenza ecografica di ascite o di marcato ingrossamento ovarico.
L’OHSS severa inoltre include sintomi quali severo ingrossamento ovarico, aumento di peso, dispnea o oliguria.
La valutazione clinica potrebbe rivelare segni quali ipovolemia, emoconcentrazione, squilibrio elettrolitico, ascite, effusioni pleuriche o insufficienza polmonare acuta.
Molto raramente, l’OHSS severa può essere complicata da torsione ovarica o eventi tromboembolici, come embolia polmonare, ictus ischemico o infarto del miocardio.
Fattori di rischio indipendenti per lo sviluppo di OHSS includono l’età giovanile, la massa corporea magra, la sindrome dell’ovaio policistico, dosi più elevate di gonadotropine esogene, livelli sierici di estradiolo elevati in modo assoluto o in rapido aumento ed episodi precedenti di OHSS, numero elevato di follicoli ovarici in sviluppo e numero elevato di ovociti recuperati nei cicli di ART.
L’aderenza al dosaggio raccomandato di Ovitrelle e allo schema posologico può minimizzare il rischio di iperstimolazione ovarica.
Per un’identificazione precoce dei fattori di rischio si consiglia il monitoraggio dei cicli di stimolazione tramite ecografie, e dosaggi dell’estradiolo.
Esistono evidenze che suggeriscono che hCG gioca un ruolo chiave nell’indurre l’OHSS e che la sindrome potrebbe essere più severa e più prolungata in caso di gravidanza.
Per questo motivo, se si verificano segni di iperstimolazione ovarica, si raccomanda di evitare la somministrazione di hCG e di consigliare alla paziente di astenersi dal coito o di utilizzare metodi contraccettivi di barriera per almeno 4 giorni.
Poiché l’OHSS potrebbe progredire rapidamente (entro 24 ore) o in diversi giorni e diventare un grave evento medico, le pazienti vanno seguite per almeno due settimane dopo la somministrazione di hCG.
L’OHSS lieve o moderata di solito si risolve spontaneamente.
Se si verifica OHSS severa, si raccomanda di interrompere il trattamento con gonadotropine e di ospedalizzare la paziente e avviare una terapia appropriata.
Gravidanze multiple Nelle pazienti sottoposte ad induzione dell’ovulazione, l’incidenza di gravidanze e nascite multiple è maggiore rispetto al concepimento naturale.
Nella maggior parte dei casi i concepimenti multipli sono gemellari.
Le gravidanze multiple, specialmente di ordine elevato, sono a maggiore rischio di esiti avversi materni e perinatali.
Per minimizzare il rischio di gravidanze multiple di ordine superiore, si raccomanda di monitorare attentamente la risposta ovarica.
In pazienti sottoposte ad ART il rischio di gravidanza multipla è correlato principalmente al numero di embrioni trasferiti, alla loro qualità e all’età della paziente.
Interruzione della gravidanza L’incidenza di interruzione della gravidanza per aborto spontaneo o indotto è maggiore nelle pazienti che si sottopongono a stimolazione dello sviluppo follicolare per indurre l’ovulazione o ad ART, rispetto al concepimento naturale.
Gravidanze ectopiche Le donne con storia di precedenti disturbi alle tube sono a maggiore rischio di gravidanza ectopica, sia se la gravidanza è ottenuta con concepimento spontaneo, sia con trattamenti per l’infertilità.
In questa popolazione è stata riportata una prevalenza di gravidanze ectopiche superiore dopo ART rispetto alla popolazione generale.
Malformazioni congenite La prevalenza di malformazioni congenite in seguito ad ART può essere leggermente superiore rispetto ai concepimenti naturali.
Si ritiene che ciò sia dovuto a caratteristiche parentali (ad es.
età della madre, caratteristiche dello sperma) e alla maggiore incidenza di gravidanze multiple.
Eventi tromboembolici Nelle donne con malattia tromboembolica recente o nelle donne con fattori di rischio generalmente riconosciuti per gli eventi tromboembolici, come l’anamnesi personale o familiare, il trattamento con gonadotropine può ulteriormente aumentare il rischio di peggioramento o comparsa di tali eventi.
In queste donne, i benefici della somministrazione di gonadotropine devono essere valutati rispetto ai rischi.
Va osservato, tuttavia, che la stessa gravidanza, così come l’OHSS, comportano un aumento del rischio di eventi tromboembolici.
Neoplasie dell’apparato riproduttivo Sono stati segnalati casi di neoplasie, sia benigne che maligne, dell’ovaio o altre neoplasie dell’apparato riproduttivo in donne sottoposte a ripetuti cicli di trattamento dell’infertilità.
Non è stato ancora stabilito se il trattamento con gonadotropine incrementi o meno il rischio di questi tumori nelle donne infertili.
Interferenza con test sierologici o sulle urine Dopo la somministrazione, Ovitrelle può interferire con il saggio immunologico per la determinazione dell’hCG sierico o urinario fino a 10 giorni dopo la somministrazione, ciò può comportare un test di gravidanza falso positivo.
Le pazienti devono essere messe al corrente di tale rischio.
Contenuto di sodio Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè è essenzialmente “senza sodio”. Interazioni
- Non sono stati effettuati studi specifici d’interazione tra Ovitrelle ed altri medicinali, tuttavia non sono state riportate interazioni significative con altri medicinali durante la terapia con hCG.
Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza In studi clinici comparativi con diversi dosaggi di Ovitrelle, è stata riscontrata OHSS in associazione a Ovitrelle in maniera dose-dipendente.
L’OHSS è stata osservata in circa il 4% delle pazienti trattate con Ovitrelle.
L’OHSS di grado severo è stata riportata in meno dello 0,5% delle pazienti (vedere paragrafo 4.4).
Elenco delle reazioni avverse Le seguenti definizioni si applicano alla terminologia relativa alla frequenza utilizzata di seguito: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definite sulla base dei dati disponibili).
Disturbi del sistema immunitario. Molto raro: reazioni di ipersensibilità di grado da lieve a severo, comprendenti rash, reazioni anafilattiche e shock anafilattico.
Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea.
Patologie vascolari. Molto raro: tromboembolismo (sia in associazione, sia indipendente dalla OHSS).
Patologie gastrointestinali. Comune: dolore addominale, distensione addominale, nausea, vomito; Non comune: fastidio addominale, diarrea.
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella. Comune: OHSS di grado lieve o moderato; Non comune: OHSS severa.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione. Comune: reazione al sito di iniezione.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco, sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza Non esistono indicazioni per l'uso di Ovitrelle durante la gravidanza.
I dati su un numero limitato di gravidanze esposte non indicano alcun aumento del rischio di malformazioni o di tossicità fetale/neonatale.
Non sono stati eseguiti studi di riproduzione negli animali con coriogonadotropina alfa (vedere paragrafo 5.3).
Il rischio potenziale per gli esseri umani non è noto.
Allattamento Ovitrelle non è indicato durante l'allattamento.
Non vi sono dati relativi all’escrezione della coriogonadotropina alfa nel latte.
Fertilità L’uso di Ovitrelle è indicato per il trattamento della infertilità (vedere paragrafo 4.1). Conservazione
- Conservare in frigorifero (2°C - 8°C).
Conservare nella confezione originale.
Nel periodo di validità del prodotto, la soluzione può essere conservata per 30 giorni a temperatura non superiore a 25°C senza essere nuovamente posta in frigorifero.
In questo caso, trascorso tale periodo di 30 giorni, la soluzione, se non utilizzata, deve essere gettata.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.