ONGENTYS 30CPS 50MG
207,95 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 26/07/2017
Ongentys è indicato come terapia aggiuntiva alle associazioni di levodopa/inibitori della DOPA decarbossilasi (DOPA decarboxylase inhibitors, DDCI) in pazienti adulti con malattia di Parkinson e fluttuazioni motorie di fine dose che non sono stabilizzate con queste associazioni.
Ongentys 25 mg capsule rigide Ogni capsula rigida contiene 25 mg di opicapone. Eccipiente(i) con effetti noti Ogni capsula rigida contiene 171,9 mg di lattosio (come monoidrato). Ongentys 50 mg capsule rigide Ogni capsula rigida contiene 50 mg di opicapone. Eccipiente(i) con effetti noti Ogni capsula rigida contiene 148,2 mg di lattosio (come monoidrato). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Feocromocitoma, paraganglioma o altre neoplasie secernenti catecolamine.
Anamnesi positiva per la sindrome neurolettica maligna e/o la rabdomiolisi non traumatica.
Uso concomitante di inibitori delle monoaminossidasi (MAO-A e MAO-B) (ad es.
fenelzina, tranilcipromina e moclobemide), salvo quelli destinati al trattamento della malattia di Parkinson (vedere paragrafo 4.5). Posologia
- Posologia La dose raccomandata è di 50 mg di opicapone.
Ongentys deve essere assunto una volta al giorno prima di andare a dormire, almeno un’ora prima o un’ora dopo le associazioni a base di levodopa.
Aggiustamento della dose della terapia antiparkinson Ongentys deve essere somministrato in aggiunta al trattamento con levodopa e potenzia gli effetti della levodopa.
Per tale ragione, spesso è necessario aggiustare la dose della levodopa allungando gli intervalli di dosaggio e/o riducendo la quantità di levodopa per dose nei primi giorni o nelle prime settimane dopo l’inizio del trattamento con opicapone in base alle condizioni cliniche del paziente (vedere paragrafo 4.4).
Dimenticanza di una dose Se si dimentica una dose, la dose successiva deve essere assunta all’ora prevista.
Il paziente non deve assumere una dose extra per compensare la dimenticanza della dose.
Popolazioni particolari Anziani Nei pazienti anziani non è necessario alcun aggiustamento della dose (vedere paragrafo 5.2).
Usare con cautela nei pazienti di età ≥ 85 anni, perché l’esperienza in questa fascia d’età è limitata.
Compromissione renale Nei pazienti con compromissione renale non è necessario alcun aggiustamento della dose, perché opicapone non è escreto per via renale (vedere paragrafo 5.2) Compromissione epatica Nei pazienti con compromissione epatica lieve (Child-Pugh classe A) non è necessario alcun aggiustamento della dose.
L’esperienza clinica nei pazienti con compromissione epatica moderata (Child-Pugh classe B) è limitata.
In questi pazienti è richiesta cautela e può essere necessario aggiustare la dose (vedere paragrafo 5.2).
Non vi è esperienza clinica nei pazienti con compromissione epatica severa (Child-Pugh classe C), quindi opicapone non è raccomandato in questi pazienti (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica Non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di Ongentys nella popolazione pediatrica con malattia di Parkinson e fluttuazioni motorie.
Modo di somministrazione Uso orale.
Le capsule devono essere deglutite intere, con un po’ d’acqua. Avvertenze e precauzioni
- Aggiustamenti della dose della terapia antiparkinson Ongentys deve essere somministrato in aggiunta al trattamento con levodopa.
Le precauzioni valide per il trattamento con levodopa devono quindi essere tenute in considerazione anche per Ongentys.
Opicapone potenzia gli effetti della levodopa.
Per ridurre le reazioni avverse dopaminergiche correlate alla levodopa (ad es.
discinesia, allucinazioni, nausea, vomito e ipotensione ortostatica), è spesso necessario aggiustare la dose giornaliera di levodopa prolungando gli intervalli di somministrazione e/o riducendo la dose di levodopa nei primi giorni o nelle prime settimane dopo l’inizio del trattamento con Ongentys, in base alle condizioni cliniche del paziente (vedere paragrafo 4.2).
Se la somministrazione di Ongentys viene interrotta, è necessario aggiustare la dose degli altri medicinali antiparkinson, in particolare della levodopa, al fine di avere un sufficiente livello di controllo dei sintomi.
Disturbi psichiatrici I pazienti e le persone che se ne prendono cura devono essere consapevoli del fatto che nei pazienti trattati con agonisti della dopamina e/o altri medicinali dopaminergici possono manifestarsi disturbi del controllo degli impulsi, tra cui gioco d’azzardo patologico, aumento della libido, ipersessualità, spese o acquisti compulsivi, alimentazione incontrollata e compulsiva.
I pazienti devono essere monitorati regolarmente in merito allo sviluppo di disturbi del controllo degli impulsi; qualora questi sintomi si presentino, si raccomanda di rivalutare il trattamento.
Altro Negli studi condotti con inibitori nitrocatecolici della catecol-O-metiltransferasi (COMT) sono stati segnalati aumenti degli enzimi epatici.
Per i pazienti che manifestano anoressia, astenia e calo ponderale progressivi in un lasso di tempo relativamente breve deve essere presa in considerazione una valutazione medica generale comprendente la funzione epatica.
Eccipienti Ongentys contiene lattosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da carenza totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Ongentys contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per capsula, cioè essenzialmente ‘senza sodio’. Interazioni
- Inibitori delle monoaminossidasi (MAO) L’associazione di opicapone con inibitori delle MAO può determinare un’inibizione della maggior parte delle vie metaboliche delle catecolamine.
Pertanto, l’uso concomitante di opicapone e inibitori delle MAO (ad es.
fenelzina, tranilcipromina e moclobemide), salvo quelli destinati al trattamento della malattia di Parkinson, è controindicato (vedere paragrafo 4.3).
È consentito l’uso concomitante di opicapone e inibitori delle MAO per il trattamento della malattia di Parkinson, ad es.
rasagilina (fino a 1 mg/die) e selegilina (fino a 10 mg/die come formulazione orale o 1,25 mg/die come formulazione ad assorbimento buccale).
Non vi è esperienza in merito all’uso concomitante di opicapone con safinamide, un inibitore delle MAO-B.
L’uso concomitante di queste sostanze deve quindi essere valutato con la dovuta cautela.
Medicinali metabolizzati tramite COMT Opicapone può interferire con il metabolismo di medicinali contenenti un gruppo catecolico metabolizzati tramite COMT, ad es.
rimiterolo, isoprenalina, adrenalina, noradrenalina, dopamina, dopexamina o dobutamina, con conseguente potenziamento degli effetti di questi medicinali.
Quando si utilizza opicapone si consiglia un attento monitoraggio dei pazienti trattati con questi medicinali.
Antidepressivi triciclici e inibitori della ricaptazione della noradrenalina L’esperienza con opicapone quando usato congiuntamente con antidepressivi triciclici e inibitori della ricaptazione della noradrenalina (ad es.
venlafaxina, maprotilina e desipramina) è limitata.
L’uso concomitante di queste sostanze deve quindi essere valutato con la dovuta cautela.
Chinidina Uno studio condotto in volontari sani ha mostrato che quando una dose singola di 50 mg di opicapone veniva co-somministrata (entro 1 ora) con una dose singola di chinidina (600 mg), l’esposizione sistemica di opicapone diminuiva del 37% (AUC0-tlast).
Pertanto, la co-somministrazione di chinidina con opicapone deve essere valutata attentamente in quanto dovrebbe essere evitata.
Substrati di CYP2C8 e OATP1B1 Opicapone è un inibitore debole in vitro di CYP2C8 e OATP1B1, mentre repaglinide è un substrato sensibile di CYP2C8 e OATP1B1.
Uno studio condotto in soggetti sani ha mostrato che non sussistevano cambiamenti nell’esposizione a repaglinide quando veniva somministrato in seguito a una somministrazione di dosi giornaliere multiple di opicapone 50 mg. Effetti indesiderati
- Sintesi del profilo di sicurezza Le reazioni avverse segnalate più comunemente sono state patologie del sistema nervoso.
La reazione avversa emergente dal trattamento segnalata più frequentemente è stata la discinesia (17,7%).
Tabella delle reazioni avverse Tutte le reazioni avverse sono riportate nella tabella seguente (Tabella 1) in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza.
Le categorie di frequenza sono definite come segue: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1 000, < 1/100), raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000), molto raro (< 1/10 000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 1 - Frequenza delle reazioni avverse (MedDRA) negli studi di fase 3 controllati verso placebo
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.Classificazione per sistemi e organi Molto comune Comune Non comune Disturbi del metabolismo e della nutrizione Appetito ridotto, ipertrigliceridemia Disturbi psichiatrici Sogni anormali, allucinazione, allucinazione visiva, insonnia Ansia, depressione, allucinazione uditiva, incubo, disturbo del sonno Patologie del sistema nervoso Discinesia Capogiro, cefalea, sonnolenza Disgeusia, ipercinesia, sincope Patologie dell’occhio Occhio secco Patologie dell’orecchio e del labirinto Congestione auricolare Patologie cardiache Palpitazioni Patologie vascolari Ipotensione ortostatica Ipertensione, ipotensione Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea Patologie gastrointestinali Stipsi, bocca secca, nausea, vomito Distensione addominale, dolore addominale, dolore addominale superiore, dispepsia Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Spasmi muscolari Contrazione muscolare, rigidità muscoloscheletrica, mialgia, dolore a un arto Patologie renali e urinarie Cromaturia, nicturia Esami diagnostici Creatinfosfochinasi ematica aumentata Peso diminuito Traumatismi, intossicazioni e complicazioni da procedura Caduta Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione Stanchezza
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza I dati relativi all’uso di opicapone in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato.
Opicapone ha attraversato la placenta nel ratto.
Gli studi sugli animali non sono sufficienti a dimostrare una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Ongentys non è raccomandato durante la gravidanza e in donne in età fertile che non usano misure contraccettive.
Allattamento I livelli di opicapone nel latte di ratti in allattamento erano equivalenti a quelli nel plasma.
Non è noto se opicapone o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno.
Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso.
L’allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con Ongentys.
Fertilità Gli effetti di opicapone sulla fertilità umana non sono stati studiati.
Gli studi sugli animali con opicapone non indicano effetti dannosi sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3). Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione.
Blister: conservare nel blister originale per proteggere il medicinale dall’umidità.
Flaconi in HDPE: tenere il flacone ben chiuso per proteggere il medicinale dall’umidità.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.