ONDANSETRONE ACC 10F 2ML2MG/ML
47,06 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 12/05/2011
Adulti: Trattamento della nausea e del vomito indotti da chemioterapia citotossica e da radioterapia, prevenzione e trattamento della nausea e del vomito postoperatori (PONV). Popolazione pediatrica: Trattamento della nausea e del vomito indotti da chemioterapia in bambini di età ≥ di 6 mesi. Prevenzione e trattamento della nausea e del vomito postoperatori in bambini di età ≥ di 1 mese.
Ciascun ml di soluzione iniettabile o per infusione contiene 2 mg di ondansetrone (come ondansetrone cloridrato diidrato). Ciascuna fiala da 2 ml contiene 4 mg di ondansetrone (come ondansetrone cloridrato diidrato). Ciascuna fiala da 4 ml contiene 8 mg di ondansetrone (come ondansetrone cloridrato diidrato). Eccipienti con effetto noto: 1 ml di soluzione iniettabile o per infusione contiene 3,62 mg di sodio come sodio citrato, cloruro di sodio e sodio idrossido. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Uso concomitante con apomorfina (vedere paragrafo 4.5); Ipersensibilità a qualsiasi componente della preparazione.
Posologia
- Posologia Nausea e vomito indotti da chemioterapia e da radioterapia: Adulti: Il potenziale emetogeno del trattamento per il cancro varia secondo le dosi e le combinazioni dei regimi di chemioterapia e radioterapia utilizzati.
La via di somministrazione e la dose di ondansetrone devono essere flessibili e comprese nel range tra 8-32 mg al giorno e selezionate come descritto di seguito: Chemioterapia e radioterapia emetogene: Ondansetrone può essere somministrato per via di somministrazione rettale, orale (compresse o sciroppo), endovenosa o intramuscolare.
Per la maggior parte dei pazienti sottoposti a chemioterapia o radioterapia emetogene, 8 mg di ondansetrone devono essere somministrati mediante un’iniezione intramuscolare o iniezione endovenosa lenta (non meno di 30 secondi), immediatamente prima del trattamento seguiti da 8 mg per via orale ogni dodici ore.
Per prevenire l’emesi tardiva o prolungata dopo le prime 24 ore, il trattamento orale o rettale con l’ondansetrone deve essere continuato fino a 5 giorni dopo un ciclo di trattamento.
Chemoterapia altamente emetogena: Per i pazienti trattati con chemioterapia altamente emetogena, ad esempio, cisplatino ad alta dose, l’ondansetrone può essere somministrato per via orale, rettale, endovenosa o intramuscolare.
L’ondansetrone è risultato ugualmente efficace alle seguenti dosi nel corso delle prime 24 ore di chemioterapia.
• Una singola dose di 8 mg mediante iniezione intramuscolare o iniezione endovenosa lenta (non meno di 30 secondi) immediatamente prima della chemioterapia.
• Una dose di 8 mg mediante iniezione intramuscolare o iniezione endovenosa lenta (non meno di 30 secondi), dosi di 8 mg a distanza di due o quattro ore, o mediante infusione costante di 1 mg/ora per un massimo di 24 ore.
• Una dose massima iniziale per uso endovenoso di 16 mg diluita in 50-100 ml di soluzione fisiologica o altro fluido compatibile per infusione (vedere paragrafo 6.6) e somministrata per infusione, per almeno 15 minuti, immediatamente prima della chemioterapia.
La dose iniziale di ondansetrone può essere seguita da due dosi addizionali da 8 mg per via endovenosa (non meno di 30 secondi) o dosi intramuscolari 4 ore dopo.
• Una singola dose per via endovenosa maggiore di 16 mg non deve essere somministrata a causa dell’aumento dose-dipendente del rischio di prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafi 4.4, 4.8 e 5.1).
La scelta dello schema posologico deve essere determinata dalla gravità della prova emetogena.
L’efficacia dell’ondansetrone nella chemioterapia altamente emetogena può essere aumentata dall’aggiunta di una dose singola endovenosa di desametasone sodio fosfato, 20 mg somministrati prima della chemioterapia.
Per prevenire l’emesi tardiva o prolungata dopo le prime 24 ore, il trattamento orale o rettale con l’ondansetrone deve essere continuato fino a 5 giorni dopo un ciclo di trattamento.
Popolazione pediatrica: CINV in bambini di età ≥ di 6 mesi e adolescenti: La dose di ondansetrone per CINV può essere calcolata in base all’area di superficie corporea (BSA, Body Surface Area) o al peso - vedere sotto.
In studi clinici pediatrici, l’ondansetrone è stato dato per infusione EV diluita in 25-50 ml di soluzione fisiologica o altre soluzioni per infusione compatibili, infusi in non meno di 15 minuti.
Il dosaggio basato sul peso produce dosi totali giornaliere superiori rispetto al dosaggio basato sull’area di superficie corporea - vedere paragrafi 4.4 e 5.1.
L’ondansetrone cloridrato deve essere diluito in destrosio al 5% o sodio cloruro allo 0,9% o in altro liquido per infusione compatibile (vedere paragrafo 6.6) ed infuso per endovenosa con un tempo non inferiore a 15 minuti.
Non sono disponibili dati forniti da studi clinici controllati sull’uso di Ondansetrone Accord Healthcare nella prevenzione CINV tardivi o prolungati.
Non sono disponibili dati forniti da studi clinici controllati sull’uso di Ondansetrone Accord Healthcare per la nausea e il vomito indotti da radioterapia nei bambini.
Dosaggio basato sull’area di superficie corporea (BSA) L’ondansetrone deve essere somministrato immediatamente prima della chemioterapia come una singola dose endovenosa di 5 mg/m².
La dose singola endovenosa non deve superare 8 mg.
La somministrazione orale può iniziare dodici ore dopo e può continuare per un massimo di 5 giorni(Tabella 1).
La dose totale nelle 24 ore (somministrata come dosi suddivise) non deve superare la dose per adulti pari a 32 mg.
Tabella 1: Dosaggio basato sull’area di superficie corporea (BSA) per la chemioterapia - Bambini di età ≥ di 6 mesi e adolescenti
a La dose endovenosa non deve superare 8 mg.BSA Giorno 1a,b Giorni 2-6b <0,6 m² 5 mg/m² EV più 2 mg sciroppo dopo 12 ore 2 mg sciroppo ogni 12 ore ≥0,6 m² fino a ≤ 1,2 m² 5 mg/m² EV più 4 mg sciroppo dopo 12 ore 4 mg sciroppo o compressa ogni 12 ore >1,2 m² 5 mg/m² EV più 8 mg di sciroppo o compresse dopo 12 ore 8 mg di sciroppo o compresse dopo 12 ore
b La dose totale giornaliera nelle 24 ore (somministrata come dosi suddivise) non deve superare la dose per adulti pari a 32 mg.
Nota bene: Non tutte le forme farmaceutiche possono essere disponibili.
Dosaggio basato sul peso corporeo: Il dosaggio basato sul peso corporeo produce dosi totali giornaliere più alte rispetto al dosaggio basato sull’area di superficie corporea (BSA) - vedere paragrafi 4.4 e 5.1.
L’ondansetrone deve essere somministrato immediatamente prima della chemioterapia in una singola dose endovenosa di 0,15 mg/kg.
La dose singola endovenosa non deve superare 8 mg.
Altre due dosi endovenose possono essere somministrate ad intervalli di 4 ore.
La somministrazione orale può iniziare 12 ore dopo e può essere continuata per un massimo di 5 giorni (Tabella 2).
La dose totale nelle 24 ore (somministrata in dosi suddivise) non deve superare la dose degli adulti di 32 mg.
Tabella 2: Dosaggio basato sul peso corporeo per la chemioterapia - Bambini di età ≥ di 6 mesi e adolescenti
a La dose endovenosa non deve superare 8 mg.Peso Giorno1a,b Giorni 2-6b ≤10 kg Fino a 3 dosi di 0,15 mg/kg EV ogni 4 ore. 2 mg sciroppo ogni 12 ore > 10 kg Fino a 3 dosi di 0,15 mg/kg EV ogni 4 ore. 4 mg sciroppo o compressa ogni 12 ore
b La dose totale nelle 24 ore (somministrata come dosi suddivise) non deve superare la dose per adulti pari a 32 mg.
Nota bene: Non tutte le forme farmaceutiche possono essere disponibili.
Anziani: Nei pazienti dai 65 ai 74 anni di età, può essere seguito il dosaggio degli adulti.
Tutte le dosi per via endovenosa devono essere diluite in 50-100 ml di soluzione fisiologica o altro fluido per infusione compatibile (vedere paragrafo 6.6) e infuse nell'arco di 15 minuti.
In pazienti dai 75 anni di età ed oltre, la dose iniziale per via endovenosa di Ondansetrone Accord Healthcare non deve superare gli 8 mg.
Tutte le dosi per via endovenosa devono essere diluite in 50-100 ml di soluzione fisiologica o altro fluido per infusione compatibile (vedere paragrafo 6.6) e infuse nell'arco di 15 minuti.
La dose iniziale di 8 mg può essere seguita da due ulteriori dosi endovenose di 8 mg, infuse nell'arco di 15 minuti e somministrate in non meno di quattro ore (vedere paragrafo 5.2).
Pazienti con danno renale: non è richiesta alcuna modifica della dose giornaliera, della frequenza della dose o della via di somministrazione.
Pazienti con compromissione epatica: Nei soggetti con compromissione moderata o grave della funzionalità epatica, la clearance dell’ondansetrone è significativamente ridotta e l’emivita sierica significativamente prolungata.
In tali pazienti non deve essere superata la dose totale giornaliera di 8 mg al giorno e pertanto è raccomandata la somministrazione parenterale o orale.
Pazienti con scarso metabolismo sparteina/debrisochina: L'emivita di eliminazione dell’ondansetrone non è alterata nei soggetti classificati come metabolizzatori lenti di sparteina e debrisochina.
Di conseguenza, in tali pazienti dosaggi ripetuti non daranno livelli di esposizione al farmaco diversi da quelli della popolazione generale.
Non sono necessarie modifiche del dosaggio giornaliero o della frequenza delle somministrazioni.
Nausea e vomito postoperatori (PONV): Adulti: Per la prevenzione della nausea e del vomito postoperatori (PONV): Ondansetrone può essere somministrato per via orale o mediante iniezione endovenosa o intramuscolare.
L’ondansetrone può essere somministrato come singola dose di 4 mg mediante iniezione intramuscolare o endovenosa lenta all’induzione dell’anestesia.
Per il trattamento della nausea e del vomito postoperatori (PONV): Si raccomanda una singola dose di 4 mg somministrata mediante iniezione intramuscolare o iniezione endovenosa lenta.
Popolazione pediatrica: PONV in bambini di età ≥ di 1 mese e adolescenti.
Per la prevenzione della nausea e del vomito postoperatori (PONV) nei pazienti pediatrici sottoposti a intervento chirurgico in anestesia generale, una singola dose di ondansetrone può essere somministrata mediante iniezione endovenosa lenta (durata non inferiore a 30 secondi) ad una dose di 0,1 mg/kg fino ad un massimo di 4 mg o prima o dopo l’induzione dell’anestesia.
Non sono disponibili dati sull’uso di Ondansetrone Accord Healthcare nel trattamento del PONV nei bambini al di sotto dei 2 anni di età.
Anziani: L’esperienza è limitata nell’uso dell’ondansetrone nella prevenzione e nel trattamento di nausea e vomito postoperatori (PONV) negli anziani; l’ondansetrone è tuttavia ben tollerato nei pazienti di oltre 65 anni di età che ricevono la chemioterapia.
Pazienti con danno renale: Non sono richieste modifiche della dose giornaliera, della frequenza o della via di somministrazione.
Pazienti con compromissione epatica: La clearance dell’ondansetrone è significativamente ridotta e l’emivita sierica è significativamente prolungata nei soggetti con compromissione epatica da moderata a grave.
In questi pazienti non deve essere superata la dose totale giornaliera di 8 mg e pertanto è raccomandata la somministrazione parenterale o orale.
Pazienti con metabolismo lento della sparteina/debrisochina : L’emivita di eliminazione dell’ondansetrone non è modificata nei soggetti classificati come metabolizzatori lenti della sparteina e della debrisochina.
Pertanto in questi pazienti la somministrazione di dosi ripetute determina livelli di esposizione al farmaco che non differiscono da quelli della popolazione generale.
Non sono quindi richieste variazioni del dosaggio giornaliero o della frequenza di somministrazione.
Modo di somministrazione Tramite iniezione endovenosa o intramuscolare o infusione endovenosa dopo diluizione.
Per le istruzioni sulla diluizione del prodotto prima della somministrazione vedere il paragrafo 6.6.
I prescrittori che intendono usare l’ondansetrone nella prevenzione della nausea ritardata o vomito associati a chemioterapia o radioterapia in adulti, adolescenti o bambini devono prendere in considerazione la pratica corrente e le linee guida appropriate. Avvertenze e precauzioni
- Ondansetron è ampiamente metabolizzato nel fegato.
La clearance epatica diminuisce e l'emivita aumenta nei pazienti con funzionalità epatica compromessa.
A causa della limitata esperienza in tali pazienti, si consiglia cautela nel trattamento.
La dose giornaliera deve essere aggiustata in questi pazienti (vedere paragrafo 4.2).
Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità nei pazienti che hanno manifestato ipersensibilità per altri antagonisti selettivi del recettore 5HT3.
Gli eventi respiratori devono essere trattati sintomaticamente e i clinici devono prestare particolare attenzione a questi come precursori di reazioni di ipersensibilità.
L’ondansetrone prolunga l’intervallo QT in modo dose-dipendente (vedere paragrafo 5.1).
Inoltre, durante la fase post-marketing, sono stati riportati casi di Torsione di Punta in pazienti trattati con ondansetrone.
Evitare l’uso di ondansetrone nei pazienti con sindrome congenita del QT lungo.
Ondansetrone deve essere somministrato con cautela ai pazienti che hanno o che possono sviluppare un prolungamento dell’intervallo QTc, inclusi pazienti con alterazioni elettrolitiche, insufficienza cardiaca congestizia, bradiaritmie o pazienti che assumono altri medicinali che portano al prolungamento del QT o alterazioni elettrolitiche.
L’ipokalemia e l’ipomagnesemia devono essere corrette prima della somministrazione dell’ondansetrone.
A seguito dell’uso concomitante di ondansetrone e di altri farmaci serotoninergici (compresi gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e inibitori della ricaptazione della serotonina-noradrenalina (SNRI)), vi sono state segnalazioni successive alla commercializzazione che descrivono pazienti affetti da sindrome serotoninergica (inclusi stato mentale alterato, instabilità autonomica e anomalie neuromuscolari).
Se il trattamento concomitante con l’ondansetrone e altri farmaci serotoninergici è clinicamente giustificato, si consiglia di tenere il paziente sotto adeguata osservazione.
Poiché è noto che l’ondansetrone aumenta il tempo di transito dell’intestino crasso, i pazienti con segni di ostruzione intestinale subacuta devono essere monitorati dopo la somministrazione.
Nei pazienti sottoposti a chirurgia adenotonsillare la prevenzione della nausea e del vomito con l’ondansetrone può mascherare sanguinamento occulto.
Pertanto, tali pazienti devono essere seguiti attentamente dopo la somministrazione dell’ondansetrone.
Sono stati segnalati casi di ischemia miocardica in pazienti trattati con ondansetron.
In alcuni pazienti, specialmente nel caso di somministrazione endovenosa, i sintomi sono comparsi subito dopo la somministrazione di ondansetron.
I pazienti devono essere informati dei segni e sintomi dell'ischemia miocardica.
Questo medicinale contiene 7,24 mg di sodio per fiala da 2 ml (o 14,48 mg per fiala da 4 ml), equivalente allo 0,36% (o 0,72%) dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.
Popolazione pediatrica: I pazienti pediatrici che ricevono l’ondansetrone con agenti chemioterapici epatotossici deve essere monitorata attentamente per compromissione della funzione epatica.
CINV: Quando si calcola la dose su una base di mg/kg e si somministrano tre dosi a intervalli di 4 ore, la dose totale giornaliera sarà superiore rispetto ad una singola dose di 5 mg/m² seguita da una dose orale.
L’efficacia comparativa di questi due regimi posologici non è stata studiata in sperimentazioni cliniche.
Il confronto incrociato delle sperimentazioni indica un’efficacia simile per entrambi i regimi - vedere paragrafo 5.1. Interazioni
- Non vi è alcuna evidenza che l’ondansetrone induca o inibisca il metabolismo di altri prodotti medicinali comunemente co-somministrati con l’ondansetrone.
Studi specifici hanno dimostrato che non esistono interazioni farmacocinetiche quando l’ondansetrone viene somministrato con l’alcool, tramadolo, furosemide, propofol o temazepam.
L’ondansetrone viene metabolizzato da molteplici enzimi del citocromo epatico P-450: CYP3A4, CYP2D6 e CYP1A2.
A causa della molteplicità degli enzimi metabolici in grado di metabolizzare l’ondansetrone, l’inibizione enzimatica o la ridotta attività di un enzima (ad esempio deficit genetico di CYP2D6) è normalmente compensata dagli altri enzimi e deve produrre solo un modesto o nessun significativo cambiamento della clearance totale dell’ondansetrone o della dose necessaria di ondansetrone.
Deve essere usata cautela quando l’ondansetrone viene somministrato con farmaci che prolungano l'intervallo QT e/o che causano alterazioni elettrolitiche (vedere paragrafo 4.4).
L’uso dell’ondansetrone con farmaci che causano il prolungamento dell’intervallo QT può causare un ulteriore prolungamento dell’intervallo QT.
L’uso concomitante dell’ondansetrone con farmaci cardiotossici (ad esempio antracicline, come doxorubicina, daunorubicina o trastuzumab), antibiotici (come eritromicina), antifungini (come il ketoconazolo), antiaritmici (come amiodarone) e beta-bloccanti (come atenololo o timololo) può aumentare il rischio di aritmie (Vedere paragrafo 4.4).
Farmaci serotoninergici (es.
SSRIs and SNRIs): A seguito dell’uso concomitante di ondansetrone e di altri farmaci serotoninergici (compresi gli SSRI e gli SNRI), vi sono state segnalazioni successive alla commercializzazione che descrivono pazienti affetti da sindrome serotoninergica (inclusi stato mentale alterato, instabilità autonomica e anomalie neuromuscolari) (Vedere paragrafo 4.4).
Apomorfina: Sulla base di report di profonda ipotensione e perdita di coscienza a seguito di somministrazione concomitante di ondansetrone e apomorfina cloridrato, l'uso concomitante con apomorfina è controindicato.
Fenitoina, carbamazepina e rifampicina: In pazienti trattati con potenti induttori del CYP3A4 (ad es.
fenitoina, carbamazepina e rifampicina) la clearance orale dell’ondansetrone viene aumentata e le concentrazioni ematiche dell’ondansetrone diminuiscono.
Tramadolo: Dati da piccoli studi indicano che l’ondansetrone può ridurre l’effetto analgesico del tramadolo.
L'assorbimento di ondansetrone somministrato per via orale non è influenzato dagli antiacidi. Effetti indesiderati
- Gli eventi avversi sono elencati sotto per sistemi e organi e per frequenza.
Le frequenze sono definite come: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100 e <1/10), non comune (≥1/1.000 e <1/100), raro (≥1/10.000 e <1/1.000) e molto raro (<1/10.000).
Gli eventi molto comuni, comuni e non comuni sono stati generalmente determinati da dati di studi clinici.
È stata presa in considerazione l’incidenza sul placebo.
Gli eventi rari e molto rari sono stati generalmente determinati da dati spontanei post-marketing.
Le seguenti frequenze sono stimate alle dosi standard raccomandate di ondansetrone, secondo l’indicazione e la formulazione.
Disturbi del sistema immunitario Raro: Reazioni immediate di ipersensibilità, talvolta gravi, inclusa l’anafilassi*; Non nota: Rush, prurito.
* Vedere paragrafo 4.4.
Patologie del sistema nervoso Molto comune: Cefalea; Non comune: Convulsioni, disturbi del movimento (incluse reazioni extrapiramidali, come reazioni distoniche, crisi oculogire e discinesia) osservato senza evidenza definitiva di sequele cliniche persistenti; Raro: Capogiri durante la somministrazione endovenosa rapida.
Patologie dell’occhio Raro: Disturbi visivi transitori (ad es.
visione offuscata) soprattutto durante la somministrazione EV rapida; Molto raro: Cecità transitoria principalmente durante la somministrazione endovenosa.
La maggior parte dei casi di cecità segnalati si è risolta entro 20 minuti.
La maggior parte dei pazienti aveva ricevuto agenti chemioterapici, che includevano cisplatino.
Alcuni casi di cecità transitoria sono stati segnalati come di origine corticale.
Patologie cardiache* Non comune: Aritmie, dolore toracico con o senza depressione del tratto ST, bradicardia; Raro: Prolungamento del QTc (incluse Torsioni di Punta); Non nota: ischemia miocardica (vedere paragrafo 4.4).
* Vedere paragrafo 4.4.
Patologie vascolari Comune: Sensazione di calore o vampate; Non comune: Ipotensione.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune: Singhiozzo.
Patologie gastrointestinali Comune:Costipazione*; Raro: diarrea e dolore addominale *.
* Vedere paragrafo 4.4.
Patologie epatobiliari Non comune: Aumenti asintomatici dei test di funzionalità epatica*#.
* Vedi paragrafo 4.4.
# Questi eventi sono stati osservati comunemente nei pazienti sottoposti a chemioterapia con cisplatino.
Patologie della pelle e del tessuto sottocutaneo Molto raro: gravi reazioni cutanee bollose inclusa la sindrome di Stevens-Johnson (SJS) e la necrolisi epidermica tossica (TEN).Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune: Reazioni locali nella sede dell‘iniezione EV; Non nota: Edema.
Effetti collaterali nei bambini e negli adolescenti I profili delle reazioni avverse nei bambini e negli adolescenti sono simili a quelli osservati negli adulti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Donne in età fertile Le donne in età fertile devono prendere in considerazione l’utilizzo di misure contraccettive.
Gravidanza Sulla base di dati clinici derivanti da studi epidemiologici, si sospetta che ondansetron possa provocare malformazioni orofacciali se somministrato durante il primo trimestre di gravidanza.
In uno studio di coorte comprendente 1,8 milioni di gravidanze, l’uso di ondansetron nel primo trimestre è stato associato ad un aumento del rischio di schisi orali (3 casi aggiuntivi ogni 10 000 donne trattate; rischio relativo corretto pari a 1,24 (IC al 95% 1,03-1,48)).
Gli studi epidemiologici disponibili sulle malformazioni cardiache mostrano risultati contrastanti.
Gli studi condotti sugli animali non indica effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva.(vedere paragrafo 5.3).
Ondansetrone non deve essere utilizzato durante il primo trimestre di gravidanza.
Allattamento Non ci sono dati sull'escrezione di ondansetrone nel latte materno umano.
I test hanno dimostrato che l’ondansetrone passa nel latte degli animali che allattano.
Si raccomanda, pertanto, che le donne sottoposte a trattamento con l’ondansetrone non devono allattare al seno.
Fertilità Non ci sono informazioni in merito agli effetti di ondansetrone sulla fertilità umana.
Non vi è alcun effetto di ondansetrone sulla fertilità negli animali (vedere paragrafo 5.3). Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna condizione di temperatura particolare di conservazione. Conservare le fiale nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione del farmaco diluito, vedere paragrafo 6.3.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.