ONDANSETRON KABI EV 10F 4MG2ML
47,06 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 26/11/2008
Adulti Ondansetron Kabi è indicato per il controllo di nausea e vomito causati dalla chemioterapia citotossica e dalla radioterapia. Ondansetron Kabi è indicato anche per la prevenzione ed il trattamento di nausea e vomito post-operatori (PONV). Popolazione pediatrica Ondansetron Kabi è indicato nel controllo della nausea e del vomito indotti da chemioterapia (CINV) nei bambini di età ≥ 6 mesi e per la prevenzione ed il trattamento del PONV nei bambini di età ≥ 1 mese.
1 ml di soluzione iniettabile contiene: Ondansetrone cloridrato diidrato, equivalente a 2 mg di ondansetrone. Ogni fiala da 2 ml contiene 4 mg di ondansetrone. Ogni fiala da 4 ml contiene 8 mg di ondansetrone. 1 ml di soluzione iniettabile contiene 3,34 mg di sodio come sodio citrato diidrato e sodio cloruro. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Uso concomitante di apomorfina (vedere paragrafo 4.5).
Ipersensibilità a qualsiasi componente della preparazione. Posologia
- Per iniezione endovenosa o per infusione endovenosa dopo diluizione.
Per le istruzioni sulla diluizione del prodotto prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
Nausea e vomito causati dalla chemioterapia e dalla radioterapia (CINV e RINV) Adulti Il potenziale emetogeno della terapia antitumorale varia a seconda delle dosi e delle associazioni dei regimi chemioterapici e radioterapici impiegati.
La via di somministrazione e la dose di Ondansetron Kabi deve essere flessibile nell’intervallo di 8-32 mg al giorno e scelta come mostrato sotto.
Chemioterapia e radioterapia emetogene Nei pazienti sottoposti a chemioterapia o radioterapia emetogene, l’ondansetrone può essere somministrato per via endovenosa o per via orale.
La dose endovenosa di ondansetrone raccomandata è di 8 mg somministrati come iniezione endovenosa lenta in non meno di 30 secondi subito prima del trattamento.
Si raccomanda il trattamento orale o rettale per proteggere contro l’emesi tardiva o prolungata dopo le prime 24 ore.
Per la somministrazione orale o rettale fare riferimento al RCP di ondansetrone compresse e supposte, rispettivamente.
Chemioterapia altamente emetogena, ad es.
elevate dosi di cisplatino Ondansetron Kabi può essere somministrato come una singola dose endovenosa di 8 mg subito prima della chemioterapia.
Dosi superiori a 8 mg e fino ad un massimo di 16 mg di ondansetrone possono essere somministrate solo per infusione endovenosa diluita in 50-100 ml di soluzione salina o di altro liquido per infusione compatibile e infuse nell'arco di non meno di 15 minuti.
Una singola dose maggiore di 16 mg non deve essere somministrata a causa di un aumento dose-dipendente del rischio di prolungamento dell'intervallo QT (vedere paragrafi 4.4, 4.8 e 5.1).
Per la gestione della chemioterapia altamente emetogena, una dose di 8 mg può essere somministrata attraverso iniezione endovenosa lenta in non meno di 30 secondi, seguita da due ulteriori dosi endovenose di 8 mg a 4 ore di intervallo l’una dall’altra o da un’infusione costante di 1 mg/ora fino a 24 ore.
L’efficacia di Ondansetron Kabi nella chemioterapia altamente emetogena può essere aumentata aggiungendo una singola dose endovenosa di 20 mg di desametasone fosfato sodico, somministrato prima della chemioterapia.
Si raccomanda il trattamento orale o rettale per proteggere contro l’emesi tardiva o prolungata dopo le prime 24 ore.
Per la somministrazione orale o rettale fare riferimento al RCP di ondansetrone compresse e supposte, rispettivamente.
Popolazione pediatrica CINV in bambini di età ≥ 6 mesi e negli adolescenti: La dose per il CINV può essere calcolata in base alla superficie corporea (BSA) o in base al peso - vedere sotto.
Negli studi clinici pediatrici, ondansetrone è stato somministrato per infusione endovenosa diluito in 25-50 ml di soluzione salina o di altro liquido per infusione compatibile (vedere paragrafo 6.6) e infuso in non meno di 15 minuti.
Il calcolo in base al peso comporta dosi maggiori rispetto al calcolo in base alla superficie corporea (vedere paragrafo 4.4).
Ondansetron Kabi deve essere diluito in destrosio 5% o in sodio cloruro allo 0,9% o in altre soluzioni per infusione compatibili (vedere paragrafo 6.6) e somministrato per via endovenosa in non meno di 15 minuti.
Non ci sono dati da studi clinici controllati sull'uso di Ondansetron Kabi nella prevenzione di nausea e vomito ritardati o prolungati indotti da chemioterapia.
Non ci sono dati da studi clinici controllati sull'uso di Ondansetron Kabi per nausea e vomito indotti da radioterapia nei bambini.
Dosaggio in funzione della BSA: Ondansetron Kabi deve essere somministrato immediatamente prima della chemioterapia sotto forma di una singola dose endovenosa di 5 mg/m².
La dose endovenosa non deve eccedere gli 8 mg.
La somministrazione per via orale può iniziare 12 ore dopo e può essere protratta fino a 5 giorni.
Vedere la tabella 1 sotto.
La dose totale nelle 24 ore (somministrata in dosi divise) non deve superare la dose per adulti di 32 mg.
Tabella 1: dosaggio per nausea e vomito indotti da chemioterapia in base alla BSA - Bambini di età ≥ 6 mesi e adolescentia
a Non tutte le forme farmaceutiche possono essere disponibili b La dose endovenosa non deve superare gli 8 mg c La dose totale nelle 24 ore (somministrata in dosi divise) non deve superare la dose per adulti di 32 mg.BSA Giorno 1 b,c Giorni 2-6 c < 0,6 m² 5 mg/m² e.v.
più 2 mg di sciroppo dopo 12 ore2 mg sciroppo ogni 12 ore ≥ 0,6 m² fino a ≤ 1,2 m² 5 mg/m² e.v.
più 4 mg sciroppo o compresse dopo 12 ore4 mg sciroppo o compressa dopo 12 ore ≥ 1,2 m² 5 mg/m² o 8 mg ev più 8 mg di sciroppo o compressa dopo 12 ore 8 mg sciroppo o compressa ogni 12 ore
Dosaggio in base al peso corporeo: Il dosaggio in base al peso corporeo risulta in una maggiore dose totale giornaliera in confronto al dosaggio per BSA (vedere paragrafo 4.4).
Ondansetron Kabi deve essere somministrato immediatamente prima della chemioterapia come singola dose endovenosa di 0,15 mg/kg.
La dose endovenosa singola non deve superare gli 8 mg.
Ad intervalli di 4 ore possono essere somministrate due ulteriori dosi per via endovenosa.
La dose totale nelle 24 ore (somministrata in dosi divise) non deve superare la dose per adulti di 32 mg.
Il dosaggio per via orale può iniziare 12 ore dopo e può continuare fino a 5 giorni.
Vedere la tabella 2 sotto.
Tabella 2: Dosaggio per nausea e vomito indotti da chemioterapia in base al peso corporeo - Bambini di età ≥ 6 mesi e adolescentia
a Non tutte le forme farmaceutiche possono essere disponibili b La dose endovenosa non deve superare gli 8 mg c La dose totale nelle 24 ore (somministrata in dosi divise) non deve superare la dose per adulti di 32 mg.Peso corporeo Giorno 1 b,c Giorni 2-6 c ≤ 10 kg Fino a tre dosi da 0,15 mg/kg e.v.
ogni 4 ore2 mg sciroppo ogni 12 ore > 10 kg Fino a tre dosi da 0,15 mg/kg e.v.
ogni 4 ore4 mg sciroppo o compressa ogni 12 ore
Anziani Nei pazienti dai 65 ai 74 anni di età può essere seguito lo schema posologico degli adulti.
Tutte le dosi endovenose devono essere diluite in 50-100 ml di soluzione salina o altro liquido per infusione compatibile (vedere il paragrafo 6.6) e infuse nell’arco 15 minuti.
Nei pazienti di 75 anni o più anziani, la dose endovenosa iniziale di Ondansetron Kabi non deve superare gli 8 mg.
Tutte le dosi endovenose devono essere diluite in 50-100 ml di soluzione salina o altro liquido per infusione compatibile (vedere il paragrafo 6.6) e infuse nell’arco di 15 minuti.
La dose iniziale di 8 mg può essere seguita da due ulteriori dosi endovenose di 8 mg, infuse nell’arco di 15 minuti e somministrate in non meno di 4 ore di intervallo l’una dall’altra (vedere il paragrafo 5.2).
Pazienti con danno renale Non è richiesto nessun cambiamento della dose giornaliera o della frequenza di somministrazione o della via di somministrazione.
Pazienti con compromissione epatica La clearance di Ondansetron Kabi è significativamente ridotta e l'emivita sierica significativamente prolungata in soggetti con compromissione della funzione epatica moderata o grave.
In questi pazienti non deve essere superata una dose totale giornaliera di 8 mg.
Pazienti con metabolismo lento della sparteina/debrisochina L'emivita di eliminazione dell’ondansetrone non è alterata nei soggetti classificati come metabolizzatori lenti della sparteina e della debrisochina.
Di conseguenza, in tali pazienti dosi ripetute daranno livelli di esposizione al farmaco che non differiscono da quelli della popolazione generale.
Non è richiesto nessun adeguamento della dose giornaliera o della frequenza di somministrazione.
Nausea e vomito post-operatori (PONV) Adulti: Prevenzione del PONV Per la prevenzione della nausea e del vomito post-operatorio, la dose raccomandata di Ondansetron Kabi iniettabile è di 4 mg in singola dose attraverso un’iniezione endovenosa lenta in non meno di 30 secondi somministrata all’induzione dell’anestesia.
Trattamento del PONV già in atto Per il trattamento del PONV quando si è già instaurato si raccomanda la somministrazione di una singola dose di 4 mg attraverso un’iniezione endovenosa lenta in non meno di 30 secondi.
Popolazione pediatrica Nausea e vomito post-operatorio (PONV) nei bambini di età ≥ 1 mese e adolescenti.
Per la prevenzione del PONV nei pazienti pediatrici che hanno subito un intervento chirurgico sotto anestesia generale, una singola dose di Ondansetron Kabi può essere somministrata attraverso un’iniezione endovenosa lenta (in non meno di 30 secondi) alla dose di 0,1 mg/kg fino ad una dose massima di 4 mg prima, durante o dopo l’induzione dell’anestesia.
Per il trattamento del PONV nei pazienti pediatrici dopo intervento chirurgico in anestesia generale, Ondansetron Kabi può essere somministrato in dose singola tramite un’iniezione endovenosa lenta (in non meno di 30 secondi) alla dose di 0,1 mg/kg fino ad una dose massima di 4 mg.
Non ci sono dati sull’utilizzo di Ondansetron Kabi per il trattamento del vomito post-operatorio nei bambini al di sotto dei 2 anni.
Anziani L’esperienza nell’impiego dell’ondansetrone per la prevenzione ed il trattamento della nausea e del vomito postoperatori (PONV) nella popolazione anziana è limitata, tuttavia l’ondansetrone è ben tollerato nei pazienti di età superiore ai 65 anni in trattamento chemioterapico.
Popolazioni speciali Pazienti con danno renale Non è richiesto nessun aggiustamento della dose giornaliera, della frequenza o della via di somministrazione.
Pazienti con compromissione epatica La clearance di Ondansetron Kabi è significativamente ridotta e l’emivita sierica è aumentata in maniera significativa nei soggetti con diminuzione moderata o severa della funzione epatica.
In questi pazienti la dose massima giornaliera non deve essere superiore a 8 mg (per via orale o parenterale).Pazienti con metabolismo lento della sparteina/debrisochina Nei soggetti classificati come metabolizzatori lenti della sparteina e debrisochina, l’emivita dell’ondansetrone non è alterata.
Pertanto in questi pazienti dosi ripetute non porteranno a livelli di esposizione al farmaco diversi da quelli della popolazione generale.
Non è richiesta nessuna modifica della dose giornaliera o della frequenza delle dosi. Avvertenze e precauzioni
- Reazioni di ipersensibilità sono state riscontrate nei pazienti che hanno manifestato ipersensibilità ad altri antagonisti selettivi del recettore 5-HT3.
Reazioni a livello dell'apparato respiratorio devono essere trattate a livello sintomatico e i medici devono porre ad esse particolare attenzione in quanto possono essere precursori di reazioni di ipersensibilità.
L’ondansetrone aumenta l’intervallo QT in modo dose-dipendente (vedere paragrafo 5.1).
Inoltre, durante la fase post-marketing, sono stati riferiti casi di Torsione di Punta in pazienti trattati con ondansetrone.
L’ondansetrone deve essere evitato nei pazienti con sindrome congenita del QT lungo.
L’ondansetrone deve essere somministrato con cautela ai pazienti che hanno o che possono sviluppare un prolungamento dell'intervallo QTc, compresi i pazienti con alterazioni elettrolitiche, insufficienza cardiaca congestizia, bradiaritmia o pazienti che assumono altri medicinali che portano al prolungamento del QT o ad alterazioni elettrolitiche.
Ipokaliemia ed ipomagnesemia devono essere corrette prima della somministrazione di ondansetron.
Ci sono state segnalazioni post-marketing riguardanti pazienti con sindrome serotoninergica (inclusi stato mentale alterato, instabilità autonomica e anomalie neuromuscolari) a seguito dell'uso concomitante di ondansetrone e di altri farmaci serotoninergici [compresi gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina (SNRI)].
Se il trattamento concomitante di ondansetrone con altri farmaci serotoninergici è clinicamente giustificato, si consiglia una appropriata osservazione del paziente.
Poiché è noto che l’ondansetrone aumenta il tempo di transito nell’intestino crasso, i pazienti con segni di ostruzione intestinale sub-acuta devono essere monitorati in seguito alla somministrazione.
Nei pazienti che hanno subito un intervento chirurgico adenotonsillare la prevenzione della nausea e del vomito con l’ondansetrone può mascherare un sanguinamento occulto.
Perciò questi pazienti devono essere seguiti attentamente dopo la somministrazione di ondansetrone.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per fiala, cioè è essenzialmente “senza sodio”.
Popolazione pediatrica I pazienti pediatrici che ricevono ondansetrone con agenti chemioterapici epatotossici devono essere monitorati attentamente per compromissione della funzione epatica.
CINV Quando si calcola la dose su una base mg/kg e si somministrano tre dosi a intervalli di 4 ore, la dose totale giornaliera sarà maggiore di quando si somministra una dose singola di 5 mg/m² seguita da una dose orale.
L'efficacia comparativa di questi due differenti schemi posologici non è stata investigata in studi clinici.
Un confronto crociato indica un'efficacia simile per entrambi gli schemi (vedere paragrafo 5.1). Interazioni
- Non c’è evidenza che l’ondansetrone induca o inibisca il metabolismo di altri farmaci comunemente co-somministrati.
Studi specifici hanno mostrato che non ci sono interazioni quando l’ondansetrone viene somministrato con alcool, temazepam, furosemide, alfentanil, tramadolo, morfina, lidocaina, tiopentale o propofol.
L’ondansetrone è metabolizzato da molteplici enzimi epatici del citocromo P-450: CYP3A4, CYP2D6 e CYP1A2.
A causa della molteplicità degli enzimi metabolici in grado di metabolizzare l’ondansetrone, l’inibizione dell’enzima o l’attività ridotta di un enzima (ad esempio mancanza genetica di CYP2D6) è normalmente compensata da altri enzimi e potrebbe verificarsi un piccolo o non significativo cambiamento della clearance totale dell’ondansetrone e della dose di farmaco richiesta.
Deve essere prestata attenzione quando ondansetrone viene somministrato in concomitanza a farmaci che prolungano l’intervallo QT e/o causano anomalie elettrolitiche (vedere paragrafo 4.4).
L'uso di Ondansetrone con farmaci che prolungano il QT può provocare ulteriore prolungamento dell'intervallo QT.
L'uso concomitante di ondansetrone con farmaci cardiotossici [es.
antracicline (come la doxorubicina, daunorubicina o trastuzimab)], antibiotici (come l'eritromicina), antifungini (come il ketoconazolo), antiaritmici (come amiodarone) e beta-bloccanti (come atenololo o timololo) può aumentare il rischio di aritmie (vedere paragrafo 4.4).
Ci sono state segnalazioni post-marketing riguardanti pazienti con sindrome serotoninergica (inclusi stato mentale alterato, instabilità autonomica e anomalie neuromuscolari) a seguito dell'uso concomitante di ondansetrone e di altri farmaci serotoninergici (compresi gli SSRI e gli SNRI) (vedere paragrafo 4.4).
Apomorfina Sulla base dei report che documentano ipotensione profonda e perdita di coscienza quando l’ondansetrone è somministrato con Apomorfina cloridrato è controindicato l'uso concomitante con apomorfina.
Fenitoina, carbamazepina e rifampicina Nei pazienti trattati con induttori potenti del CYP3A4 (i.e.
fenitoina, carbamazepina e rifampicina), la clearance orale dell’ondansetrone è stata aumentata e la concentrazione ematica dell’ondansetrone è stata diminuita.
Tramadolo Dati provenienti da piccoli studi indicano che l’ondansetrone può ridurre l’effetto analgesico del tramadolo. Effetti indesiderati
- Gli eventi avversi sono elencati di seguito per classe di sistemi ed organi e per frequenza.
Le frequenze sono definite come: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000) e molto raro (< 1/10.000).
Gli eventi molto comuni, comuni e non comuni sono stati generalmente determinati sulla base dei dati provenienti dagli studi clinici, considerando anche l'incidenza rilevata nel gruppo placebo.
Gli eventi rari e molto rari sono stati generalmente determinati da dati provenienti dalle segnalazioni spontanee post-marketing.
Le seguenti frequenze sono stimate sulla base delle dosi standard raccomandate di ondansetrone, in relazione alla indicazione e alla formulazione.
I profili degli eventi avversi nei bambini e adolescenti erano comparabili a quelli osservati negli adulti.
¹ Anafilassi che può essere pericolosa per la vita.Molto comune ≥ 1/10 Comune ≥ 1/100, < 1/10 Non comune ≥ 1/1.000, < 1/100 Raro ≥ 1/10.000, < 1/1.000 Molto raro < 1/10.000 Disturbi del sistema immunitario Reazioni di ipersensibilità immediata a volte gravi, inclusa anafilassi1 Patologie del sistema nervoso Cefalea Crisi convulsive, disturbi del movimento (comprese reazioni extrapiramidali come reazioni distoniche, crisi oculogire e discinesia)² Capogiri durante la somministrazione e.v.
rapidaPatologie dell'occhio Disturbi visivi transitori (e.g.
visione offuscata) soprattutto durante la somministrazione e.v.Cecità transitoria soprattutto durante la somministrazione endovenosa³ Patologie cardiache Aritmie, dolore toracico con o senza depressione del segmento ST, bradicardia Prolungamento del QTc (incluso Torsione di punta) Patologie vascolari Sensazione di calore o vampate di calore Ipotensione Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Singhiozzo Patologie gastrointestinali Costipazione Patologie epatobiliari Aumenti asintomatici nei test di funzionalità epatica4 Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione tossica cutanea (inclusa necrolisi epidermica tossica) Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Reazioni locali nel sito di iniezione e.v.
in particolare per somministrazione ripetuta
Le reazioni di ipersensibilità sono state osservate anche nei pazienti che hanno mostrato questi sintomi con altri recettori antagonisti selettivi 5-HT3. ² Osservate senza evidenza definitiva di sequele cliniche persistenti.
³ La maggior parte dei casi di cecità segnalati si è risolta entro 20 minuti.
La maggior parte dei pazienti ha ricevuto agenti chemioterapici, che includevano il cisplatino.
Alcuni casi di cecità transitoria sono stati segnalati essere di origine corticale.
4 Questi eventi sono stati osservati comunemente in pazienti sottoposti a chemioterapia con cisplatino.
Segnalazioni delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Donne in età fertile Le donne in età fertile devono prendere in considerazione l’utilizzo di misure contraccettive.
Gravidanza Sulla base di dati clinici derivanti da studi epidemiologici, si sospetta che ondansetron possa provocare malformazioni orofacciali se somministrato durante il primo trimestre di gravidanza.
In uno studio di coorte comprendente 1,8 milioni di gravidanze, l’uso di ondansetron nel primo trimestre è stato associato ad un aumento del rischio di schisi orali (3 casi aggiuntivi ogni 10 000 donne trattate; rischio relativo corretto pari a 1,24 (IC al 95% 1,03-1,48)).
Gli studi epidemiologici disponibili sulle malformazioni cardiache mostrano risultati contrastanti.
Gli studi su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva.
Ondansetron non deve essere utilizzato durante il primo trimestre di gravidanza.
Allattamento Test hanno dimostrato che l’ondansetrone passa nel latte degli animali che allattano.
Pertanto si raccomanda che le madri in trattamento con l’ondansetrone non allattino al seno i loro bambini.
Fertilità Non ci sono informazioni sugli effetti di ondansetron sulla fertilità umana. Conservazione
- Tenere le fiale nell’astuccio per proteggerle dalla luce.
Per le condizioni di conservazione dei prodotti medicinali diluiti, vedere il paragrafo 6.3.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.