ONDANSETRON EG 6CPR RIV 4MG
26,29 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 17/01/2010
Adulti Ondansetron è indicato per il trattamento della nausea e del vomito indotti da chemioterapia antiblastica e dalla radioterapia. Ondansetron è indicato per la prevenzione della nausea e del vomito post–operatori (NVPO). Per il trattamento di NVPO, è raccomanda la somministrazione tramite iniezione. Popolazione pediatrica Ondansetron è indicato per il trattamento della nausea e del vomito indotti dalla chemioterapia (CINV) nei bambini di età ≥ 6 mesi. Non sono stati condotti studi sull’uso di ondansetron somministrato oralmente per la prevenzione e il trattamento di NVPO nei bambini di età ≥ 1 mese, la somministrazione tramite l’iniezione endovenosa è raccomandata per questo scopo.
ONDANSETRON EG 4 mg compresse rivestite con film: Ogni compressa contiene 4 mg di ondansetron (come ondansetron cloridrato diidrato 5 mg). ONDANSETRON EG 8 mg compresse rivestite con film: Ogni compressa contiene 8 mg di ondansetron (come ondansetron cloridrato diidrato 10 mg). Eccipiente(i) con effetti noti Contiene lattosio. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Uso concomitante con apomorfina (vedere paragrafo 4.5).
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Posologia
- Posologia Nausea e vomito indotti da chemioterapia e radioterapia Adulti Il potenziale emetogeno della terapia antitumorale varia a seconda delle dosi e delle combinazioni di regimi di chemioterapia e radioterapia utilizzate.
La selezione del regime posologico deve essere determinata dalla gravità dello stimolo emetogeno.
Chemioterapia e radioterapia emetogene Ondansetron può essere somministrato per via rettale, orale (compresse o sciroppo), per via endovenosa o intramuscolare.
Per la somministrazione orale: 8 mg assunti da 1 a 2 ore prima del trattamento chemioterapico o radioterapico, seguiti da 8 mg ogni 12 ore per un massimo di 5 giorni per la prevenzione dell’emesi ritardata o prolungata.
Chemioterapia altamente emetogena Da 1 a 2 ore prima della chemioterapia, può essere assunta una singola dose fino a 24 mg di ondansetron insieme a 12 mg di desametasone sodio fosfato per via orale.
Per la prevenzione dell’emesi ritardata o prolungata oltre le prime 24 ore si deve continuare il trattamento orale o rettale con ondansetron fino a 5 giorni successivi al ciclo di trattamento.
La dose raccomandata per la somministrazione orale è di 8 mg da assumere due volte al giorno.
Popolazione pediatrica CINV nei bambini con ≥ 6 mesi di età e negli adolescenti La dose per il trattamento della CINV può essere calcolata sulla base della superficie corporea (BSA) o del peso – vedi sotto.
In studi clinici pediatrici, ondansetron è stato somministrato per infusione endovenosa diluito in 25–50 ml di soluzione fisiologica o in altri liquidi di infusione compatibili e infuso nell’arco di non meno di 15 minuti.
La posologia calcolata sulla base del peso si traduce in dosi totali giornaliere più elevate rispetto al dosaggio calcolato in base alla superficie corporea (vedere paragrafo 4.4).
Non sono disponibili dati derivanti da studi clinici controllati sull’uso di ondansetron nella prevenzione della CINV ritardata o prolungata.
Non sono disponibili dati derivanti da studi clinici controllati sull’uso di ondansetron per il trattamento della nausea e del vomito indotti da radioterapia nei bambini.
Posologia calcolata sulla base della superficie corporea: Ondansetron deve essere somministrato come singola iniezione endovenosa di 5 mg/m² immediatamente prima della chemioterapia.
Il dosaggio singolo per via endovenosa non deve essere superiore a 8 mg.
La somministrazione orale può cominciare 12 ore dopo e può essere prolungata per un massimo di 5 giorni (vedere tabella 1).
Il dosaggio totale nelle 24 ore (somministrate in dosi divise) non deve superare i 32 mg previsti per gli adulti.
Tabella 1: Posologia calcolata sulla base della superficie corporea (BSA) âE.“ Bambini con ≥ 6 mesi di età e adolescenti
a Il dosaggio per via endovenosa non deve essere superiore a 8 mg.BSA Giorno 1 a,b Giorni 2–6 b < 0.6 m² 5 mg/m² e.v.
+ 2 mg sciroppo dopo 12 ore2 mg sciroppo ogni 12 ore ≤ 0.6 m² a ≤ 1.2 m² 5 mg/m² e.v.
+ 4 mg sciroppo o compressa dopo 12 ore4 mg sciroppo o compressa ogni 12 ore > 1.2m² 5 mg/m² o 8 mg e.v.
+ 8 mg sciroppo o compressa dopo 12 ore8 mg sciroppo o compressa ogni 12 ore
b Il dosaggio totale nelle 24 ore (somministrate in dosi divise) non deve superare i 32 mg previsti per gli adulti.
Nota bene: Non tutte le forme farmaceutiche sono disponibili.
Posologia calcolata sulla base del peso corporeo: La posologia calcolata sulla base del peso si traduce in dosi totali giornaliere più elevate rispetto al dosaggio calcolato in base alla superficie corporea (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
Ondansetron deve essere somministrato come singola iniezione endovenosa di 0.15 mg/kg immediatamente prima della chemioterapia.
Il dosaggio singolo per via endovenosa non deve essere superiore a 8 mg.
È possibile la somministrazione di due ulteriori dosi per via endovenosa a intervalli di 4 ore.
La somministrazione orale può cominciare 12 ore dopo e può essere prolungata per un massimo di 5 giorni (vedere tabella 2).
Il dosaggio totale nelle 24 ore (somministrate in dosi divise) non deve superare i 32 mg previsti per gli adulti.
Tabella 2: Posologia calcolata sulla base del peso corporeo âE.“ Bambini con ≥ 6 mesi di età e adolescenti
a Il dosaggio per via endovenosa non deve essere superiore a 8 mg.Peso Giorno 1 a,b Giorni 2–6 b ≤ 10 kg Fino a 3 somministrazioni da 0.15 mg/kg EV ogni 4 ore 2 mg sciroppo ogni 12 ore > 10 kg fino a 3 somministrazioni da 0.15 mg/kg EV ogni 4 ore 4 mg sciroppo o compressa ogni 12 ore
b Il dosaggio totale nelle 24 ore (somministrate in dosi divise) non deve superare i 32 mg previsti per gli adulti.
Nota bene: Non tutte le forme farmaceutiche sono disponibili.
Pazienti anziani Non è necessario alcun aggiustamento della dose orale o della frequenza di somministrazione.
Compromissione della funzionalità renale Non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio, della frequenza e della via di somministrazione.
Compromissione della funzionalità epatica La clearance di ondansetron è significativamente ridotta e l’emivita plasmatica è significativamente prolungata nei soggetti con moderata o grave compromissione della funzionalità epatica.
In tali pazienti non deve essere superata una dose totale giornaliera di 8 mg.
Pazienti con metabolizzatori lenti di sparteina/debrisochina L’emivita di eliminazione di ondansetron non è alterata in pazienti classificati come metabolizzatori lenti di sparteina e debrisochina.
Di conseguenza in tali pazienti la ripetizione del dosaggio darà livelli di esposizione al farmaco non differenti da quelli della popolazione generale.
Non è necessario alcun aggiustamento della dose orale o della frequenza di somministrazione.
Nausea e vomito post–operatori (NVPO) Adulti Per la prevenzione del NVPO Ondansetron può essere somministrato per via orale o in forma di iniezione endovenosa o intramuscolare.
Per la somministrazione orale: 16 mg assunti un’ora prima dell’anestesia.
Per il trattamento del NVPO in atto È raccomandata una somministrazione per via endovenosa o intramuscolare.
Popolazione pediatrica NVPO nei bambini con ≥ 1 mese di età e negli adolescenti Formulazione orale Non sono stati condotti studi sull’uso di ondansetron somministrato per via orale nella prevenzione o nel trattamento della nausea e del vomito post–operatori; a tale scopo è raccomandata una iniezione lenta (in non meno di 30 secondi) per via endovenosa.
Iniezione Per la prevenzione del NVPO in pazienti pediatrici sottoposti a un intervento chirurgico eseguito in anestesia generale, può essere somministrata una singola dose di ondansetron tramite iniezione endovenosa lenta (in non meno di 30 secondi) a una dose di 0,1 mg/kg fino ad un massimo di 4 mg prima, durante o dopo l’induzione dell’anestesia.
Per il trattamento di NVPO dopo l’operazione nei pazienti pediatrici sottoposti a un intervento chirurgico eseguito in anestesia generale, può essere somministrata una singola dose di ondansetron tramite iniezione endovenosa lenta (in non meno di 30 secondi) a una dose di 0,1 mg/kg fino ad un massimo di 4 mg.
Non sono disponibili dati relativamente all’uso di ondansetron per il trattamento del NVPO in bambini con meno di 2 anni di età.
Pazienti anziani L’esperienza dell’impiego di ondansetron nella profilassi e nel trattamento della nausea e del vomito postoperatori negli anziani è limitata.
Tuttavia, l’ondansetron è ben tollerato nei pazienti di età superiore ai 65 anni in trattamento chemioterapico.
Compromissione della funzionalità renale Non è necessario alcun aggiustamento del dosaggio giornaliero, della frequenza e della via di somministrazione.
Compromissione della funzionalità epatica In soggetti con compromissione di grado moderato o severo della funzionalità epatica, la clearance di ondansetron risulta significativamente ridotta e l’emivita sierica aumentata in maniera significativa.
In tali pazienti non dovrebbe essere superata la dose totale giornaliera di 8 mg.
Pazienti con metabolizzatori lenti di sparteina/debrisochina L’emivita di eliminazione dell’ondansetron non viene modificata in pazienti classificati come metabolizzatori lenti di sparteina e debrisochina.
Pertanto in tali pazienti dosi ripetute determineranno livelli di esposizione al farmaco che non differiscono da quelli della popolazione generale.
Non è quindi richiesta variazione del dosaggio giornaliero o della frequenza della somministrazione.
Modo di somministrazione Per uso orale Avvertenze e precauzioni
- Sono state segnalate reazioni di ipersensibilità in pazienti che hanno manifestato ipersensibilità nei confronti di altri antagonisti selettivi dei recettori 5–HT3.
Gli eventi respiratori devono essere trattati in modo sintomatico ed i medici li devono tenere in particolare considerazione in quanto sintomi premonitori di reazioni di ipersensibilità.
Ondansetron prolunga l’intervallo QT in modo dose–dipendente (vedere paragrafo 5.1).
Inoltre, sono stati segnalati casi post–marketing di torsioni di punta in pazienti che usano ondansetron.
Evitare la somministrazione di ondansetron in pazienti con sindrome del QT lungo.
Ondansetron deve essere somministrato con cautela in pazienti che hanno o possono sviluppare prolungamento del l’intervallo QT, compresi i pazienti con squilibrio elettrolitico, insufficienza cardiaca congestizia, bradiaritmie o pazienti che assumono altri medicinali che portano a prolungamento dell’intervallo QT o a squilibrio elettrolitico.
Ipopotassiemia e ipomagnesiemia devono essere corrette prima della somministrazione di ondansetron.
Ci sono state segnalazioni post–marketing che descrivono i pazienti con sindrome da serotonina (incluso alterazione dello stato mentale, instabilità autonomica e anomalie neuromuscolari) dopo l’uso concomitante di ondansetron e altri farmaci serotoninergici (compresi inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e inibitori della ricaptazione di serotonina e noradrenalina (SNRI)).
Se il trattamento concomitante con ondansetron e altri farmaci serotoninergici è clinicamente giustificato, si consiglia un’appropriata osservazione del paziente.
Poiché è noto che l’ondansetron aumenta il tempo di transito dell’intestino crasso, i pazienti con sintomi di ostruzione intestinale subacuta ai quali sia stato somministrato ondansetron, devono essere tenuti sotto controllo dopo la somministrazione.
Nei pazienti sottoposti a chirurgia adenotonsillare la prevenzione di nausea e vomito per mezzo di ondansetron può mascherare il sanguinamento occulto.
Dopo la somministrazione di ondansetron questi pazienti devono pertanto essere attentamente monitorati.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp–lattasi o da malassorbimento di glucosio–galattosio non devono assumere questo medicinale.
Popolazione pediatrica I pazienti pediatrici trattati contemporaneamente con ondansetron e agenti chemioterapici epatotossici devono essere attentamente monitorati al fine di identificare una compromissione della funzionalità epatica.
CINV: Il calcolo della dose in mg/kg e la somministrazione di 3 dosi ad intervalli di 4 ore determineranno una dose giornaliera totale più alta rispetto ad una dose singola di 5 mg/m² seguita da una dose orale.
L’efficacia comparativa di questi due diversi schemi posologici non è stata studiata nell’ambito di studi clinici.
Il confronto incrociato tra studi clinici indica un’efficacia simile per entrambi gli schemi posologici (vedere paragrafo 5.1). Interazioni
- Non esistono prove che l’ondansetron induca o inibisca il metabolismo di altri farmaci di solito somministrati contemporaneamente ad esso.
Studi specifici hanno dimostrato che non esistono interazioni quando ondansetron viene somministrato con alcool, temazepam, furosemide, alfentanil, tramadolo, morfina, lidocaina, tiopentale o propofol.
L’ondansetron viene metabolizzato da svariati enzimi del citocromo P–450 epatico: CYP3A4, CYP2D6 e CYP1A2.
A causa della molteplicità di enzimi metabolici in grado di metabolizzare l’ondansetron, l’inibizione enzimatica o la ridotta attività di un enzima (ad es.
deficienza genetica del CYP2D6) è normalmente compensata da altri enzimi e dovrebbe comportare una lieve o nulla alterazione nella clearance totale dell’ondansetron o aggiustamento del dosaggio.
Si deve usare cautela quando ondansetron viene somministrato con farmaci che prolungano l’intervallo QT e/o che causano alterazioni elettrolitiche (vedere paragrafo 4.4).
L’uso concomitante di ondansetron e farmaci che prolungano l’intervallo QT può causare un ulteriore prolungamento dello stesso.
L’uso concomitante di ondansetron e farmaci cardiotossici (ad es.
le antracicline (come doxorubicina, daunorubicina) o trastuzumab), antibiotici (come eritromicina), antifungini (come ketoconazolo), antiaritmici (come amiodarone) e beta bloccanti (come atenololo o timololo) può aumentare il rischio di aritmie (vedere paragrafo 4.4).
Farmaci serotoninergici (SSRI e SNRI) Sono state riportate segnalazioni post–marketing di pazienti con sindrome serotoninergica (inclusi alterazione dello stato mentale, instabilità autonomica e anomalie neuromuscolari) dopo l’uso concomitante di ondansetron con altri farmaci serotoninergici (compresi gli SSRI e SNRI) (vedere paragrafo 4.4).
Apomorfina Sulla base dei report che documentano profonda ipotensione e perdita di coscienza quando ondansetron è somministrato con apomorfina cloridrato, è controindicato l’uso concomitante con apomorfina.
Fenitoina, Carbamazepina e Rifampicina: In pazienti trattati con potenti induttori del CYP3A4 (ad es.
fenitoina, carbamazepina e rifampicina), la clearance orale dell’ondansetron è aumentata mentre le sue concentrazioni ematiche sono diminuite.
Tramadolo: I dati derivanti da studi di piccole dimensioni indicano che l’ondansetron può ridurre l’effetto analgesico del tramadolo. Effetti indesiderati
- Gli effetti indesiderati sono riportati di seguito per classe di organo e frequenza.
Le frequenze sono definite come: molto comune (≥1/10), comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000) e molto raro (<1/10.000).
Gli eventi molto comuni, comuni e non comuni sono stati generalmente stabiliti in base ai dati derivanti dalla sperimentazione clinica.
È stata tenuta in considerazione l’incidenza nel gruppo placebo.
Gli eventi rari e molto rari sono stati stabiliti in base alle segnalazioni spontanee pervenute dopo la commercializzazione.
Le seguenti frequenze sono valutate alle dosi raccomandate standard di ondansetron.
Il profilo delle reazioni avverse osservato nei bambini e negli adolescenti si è mostrato simile a quello osservato negli adulti.
1 Osservati senza evidenza definitiva di conseguenze cliniche persistenti. 2 La maggioranza dei casi di cecità segnalati si è risolto entro 20 minuti.Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Molto comune Comune Non comune Raro Molto raro Disturbi del sistema immunitario Reazioni immediate di ipersensibilità, talvolta di grave entità, inclusa l’anafilassi Patologie del sistema nervoso Cefalea Attacchi epilettici, disordini nei movimenti (incluse reazioni extrapiramidali quali reazioni distoniche, crisi oculogire e discinesia)1 Capogiri principalmente durante somministrazione EV rapida Patologie dell’occhio Disturbi transitori della visione (es.
visione offuscata) soprattutto durante la somministrazione EVCecità transitoria soprattutto durante la somministrazione EV 2 Patologie cardiache Aritmie, dolore toracico con o senza depressione del segmento ST, bradicardia Prolungamento dell’intervallo QTc (incluse Torsioni di Punta) Patologie vascolari Sensazione di calore o vampate Ipotensione Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Singhiozzo Patologie gastrointestinali Stipsi. Patologie epatobiliari Incrementi asintomatici nei test di funzionalità epatica 3
La maggior parte dei pazienti era stato trattato con farmaci chemioterapici, incluso il cisplatino.
Alcuni casi di cecità transitoria erano stati segnalati all’inizio come casi di cecità corticale. 3 Questi eventi sono stati osservati frequentemente in pazienti sottoposti a chemioterapia con cisplatino. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza La sicurezza d’uso di ondansetron durante la gravidanza nella donna non è stata accertata.
La valutazione di studi sperimentali su animali non indica effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva per quanto riguarda lo sviluppo dell’embrione, o del feto, il corso della gestazione e lo sviluppo peri e post natale.
Tuttavia, dato che gli studi sugli animali non sono sempre predittivi della risposta nell’uomo, a scopo precauzionale è preferibile evitare l’uso di ondansetron durante la gravidanza.
Allattamento Alcuni test hanno mostrato che ondansetron viene escreto nel latte degli animali che allattano.
Pertanto l’allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con ondansetron.
Fertilità Non c’è nessuna informazione sugli effetti di ondansetron sulla fertilità umana. Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.