ONCOTICE 3FL POLV 2ML+TAPPO
414,49 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 01/10/2006
OncoTICE è usato come trattamento del carcinoma in situ (CIS) della vescica a cellule uroteliali piatte e come trattamento coadiuvante dopo resezione transuretrale (TUR) di un carcinoma primario, o recidiva di carcinoma papillare superficiale della vescica a cellule uroteliali stadio TA (grado 2 o 3) o T1 (grado 1, 2 o 3). OncoTICE è consigliato esclusivamente nei tumori papillari allo stadio TA grado 1, quando si suppone che vi sia un alto rischio di ripresa del tumore.
Un flaconcino da 2 mL di polvere contiene 2-8 x 108 Unità Formanti Colonie (UFC) di Bacillo di Calmette-Guerin (BCG), ceppo TICE. Dopo ricostituzione con 50 mL di soluzione salina, la sospensione contiene 0,4-1,6 x 107 UFC/mL. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- • Ipersensibilità al BCG o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; • Infezioni delle vie urinarie.
In questi casi la terapia con OncoTICE deve essere interrotta fino a quando la coltura batterica urinaria non diventa negativa e la terapia con antibiotici e/o antisettici urinari è terminata; • Grave ematuria; in questi casi la terapia con OncoTICE deve essere interrotta o posticipata fin quando l’ematuria non sia stata trattata con successo o risolta; • Evidenza clinica di infezione attiva da tubercolosi.
La tubercolosi attiva deve essere esclusa nei pazienti che sono positivi al test di Mantoux (PPD) prima di iniziare il trattamento con OncoTICE (vedere anche paragrafo 4.4); • Trattamento con medicinali anti-tubercolari quali streptomicina, acido para-amino-salicilico (PAS), isoniazide (INH), rifampicina ed etambutolo; • Risposta immunitaria diminuita, indipendentemente dal fatto che questa compromissione sia congenita o causata da malattia, farmaci o altra terapia; • Positività sierologica all’HIV; • Gravidanza e allattamento. Posologia
- Posologia Il contenuto di un flaconcino di OncoTICE, ricostituito e diluito, deve essere instillato nella vescica.
• Trattamento di induzione Un’instillazione settimanale di OncoTICE durante le prime 6 settimane.
Quando è usato come terapia coadiuvante dopo TUR del carcinoma delle cellule superficiali uroteliali della vescica (vedere paragrafo 4.1), il trattamento con OncoTICE deve essere iniziato tra il Giorno 10 e il Giorno 15 dopo TUR.
Il trattamento non deve essere iniziato fino a quando le lesioni della mucosa conseguenti alla TUR non sono guarite.
• Trattamento di mantenimento Il trattamento di mantenimento è indicato in tutti i pazienti e consiste in instillazioni settimanali di OncoTICE per tre settimane consecutive al terzo, sesto e dodicesimo mese dopo l’inizio del trattamento.
La necessità di un trattamento di mantenimento ogni 6 mesi oltre il primo anno di terapia deve essere valutata sulla base della classificazione del tumore e della risposta clinica.
Modo di somministrazione La ricostituzione, la preparazione e la somministrazione della sospensione di OncoTICE per instillazione devono essere eseguite in condizioni asettiche.
• Inserire un catetere nella vescica attraverso l’uretra, e consentirne il completo svuotamento; • La sospensione da 50 mL di OncoTICE viene instillata nella vescica attraverso il catetere, per gravità (cioè attraverso un flusso naturale privo di forza o pressione aggiunta); • Dopo l’instillazione, rimuovere il catetere.
La sospensione di OncoTICE instillata deve essere trattenuta nella vescica per un periodo di 2 ore.
Durante questo periodo, assicurarsi che la sospensione di OncoTICE instillata stia sufficientemente a contatto con tutta la mucosa della vescica.
Pertanto il paziente non deve essere immobilizzato; nel caso in cui il paziente sia costretto a letto, girarlo da supino a disteso sul ventre, e viceversa, ogni 15 minuti.
Dopo che la sospensione di OncoTICE è stata trattenuta in vescica per 2 ore, il paziente deve svuotare la vescica della sospensione instillata, in posizione seduta.
Dopo il trattamento, il paziente deve svuotare la vescica in posizione seduta nelle sei ore successive, versando 2 tazze di ipoclorito di sodio per uso domestico nel water, prima di far scorrere l’acqua.
Lasciare a contatto ipoclorito di sodio e urine per 15 minuti prima di far scorrere l’acqua.
NOTA: il paziente non deve ingerire alcun liquido durante un periodo che inizia 4 ore prima dell’instillazione, fino a che la vescica non viene svuotata (cioè 2 ore dopo l’instillazione).
Per la preparazione della sospensione di OncoTICE vedere paragrafo 6.6. Avvertenze e precauzioni
- • Prima della prima instillazione di OncoTICE, si deve eseguire un test alla tubercolina (test di Mantoux).
Nel caso in cui questo test sia positivo, l’instillazione endovescicale di OncoTICE è controindicata solo se vi è un’ulteriore evidenza clinica di un’infezione tubercolotica attiva.
• La cateterizzazione traumatica o altre lesioni dell’uretra o della mucosa vescicale possono dar luogo ad un’infezione sistemica da BCG.
In tali pazienti si deve ritardare la somministrazione di OncoTICE fino a che non sia guarito il danno alla mucosa (vedere paragrafo 4.8).
• In pazienti a rischio per infezione HIV, si raccomanda di eseguire uno screening appropriato prima di iniziare la terapia.
• Dopo ogni trattamento endovescicale i pazienti devono essere controllati, per la presenza di sintomi di infezione da BCG sistemica e segni di tossicità.
• OncoTICE è ad esclusivo uso endovescicale e non deve essere somministrato per via endovenosa, sottocutanea o intramuscolare.
• Nel rispetto del partner, si raccomanda di astenersi dall’avere rapporti sessuali nella prima settimana dopo l’instillazione di OncoTICE, o di usare il profilattico.
• L’uso di OncoTICE può sensibilizzare i pazienti alla tubercolina, con positivizzazione alla PPD.
• Lo spargimento della sospensione di OncoTICE può causare contaminazione con Tice BCG.
Qualora si fosse dispersa della sospensione OncoTICE, questa deve essere pulita coprendola per almeno 10 minuti con asciugamani di carta imbevuti con disinfettanti tubercolicidi.
Smaltire tutto il materiale di pulizia come rifiuto speciale.
• Un’accidentale esposizione a OncoTice può verificarsi per auto-inoculazione, per contatto dermico attraverso ferite aperte o per inalazione o ingestione della sospensione di OncoTICE.
Il contatto con OncoTice non dovrebbe produrre significative reazioni in soggetti sani.
Tuttavia, in caso di sospetta, accidentale auto-inoculazione, si consiglia di effettuare un test di Mantoux (PPD) dopo l’incidente e 6 settimane più tardi per valutare una conversione del test stesso.
• Dopo ogni trattamento endovescicale, i pazienti devono essere monitorati per la presenza di sintomi di infezione sistemica da BCG e segni di tossicità.
Il paziente deve essere informato della possibilità di una riacutizzazione tardiva di infezioni da BCG.
Dopo l’ultima dose i sintomi possono essere ritardati di mesi o anni e i pazienti devono essere istruiti a richiedere assistenza sanitaria qualora si manifestino sintomi come febbre e calo ponderale di origine sconosciuta. Interazioni
- OncoTICE (ceppo TICE del BCG) è sensibile alla maggior parte degli antibiotici ed in particolare a medicinali anti-tubercolari usati abitualmente, quali streptomicina, acido para-amino-salicilico (PAS), isoniazide (INH), rifampicina ed etambutolo.
Pertanto l’attività anti-tumorale di OncoTICE può essere influenzata da una concomitante terapia con antibiotici.
Se il paziente è in trattamento con un antibiotico, si raccomanda di posticipare l’instillazione endovescicale dopo la conclusione del trattamento con antibiotici (vedere anche paragrafo 4.3).
Medicinali immunosoppressori e/o medicinali che deprimono il midollo osseo e/o radiazioni possono interferire sull’evoluzione della risposta immune e, di conseguenza, sull’efficacia antitumorale; essi pertanto non devono essere usati in combinazione con OncoTICE. Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza La tossicità e gli effetti collaterali di OncoTICE sembrano essere direttamente correlati al numero complessivo di UFC di BCG somministrate con le varie instillazioni.
Circa il 90% dei pazienti manifesta sintomi irritativi locali a carico della vescica.
Molto frequentemente sono state riportate pollachiuria e disuria.
La cistite e le reazioni infiammatorie tipiche (granuloma) che si verificano nella mucosa della vescica in seguito ad instillazioni di BCG, e che provocano questi sintomi, possono costituire una parte essenziale dell’attività antitumorale del BCG.
Nella maggior parte dei casi, i sintomi scompaiono entro 2 giorni dopo l’instillazione e la cistite non richiede trattamento.
Durante il trattamento di mantenimento con BCG, i sintomi di cistite possono essere più pronunciati e duraturi.
In questi casi, quando è presente una sintomatologia grave, possono essere somministrati isoniazide (300 mg/die) e analgesici, fino alla scomparsa dei sintomi.
Sono stati comunemente osservati anche malessere, rialzo termico lieve-medio e/o sintomi simil-influenzali (febbre, brividi, malessere e mialgia) che possono accompagnare le tossicità localizzate e irritative, che spesso riflettono le reazioni di ipersensibilità e che possono essere trattate in modo sintomatico.
Questi sintomi compaiono in genere entro 4 ore dopo l’instillazione e durano per 24-48 ore.
La febbre superiore ai 39 °C si risolve generalmente entro 24-48 ore quando trattata con antipiretici (preferibilmente con paracetamolo) e liquidi.
Spesso, tuttavia, non è possibile distinguere queste semplici reazioni febbrili da un’incipiente infezione sistemica da BCG e in tal caso può essere indicato il trattamento anti-tubercolare.
Una febbre oltre i 39 °C che non si risolve nel giro di 12 ore nonostante la terapia antipiretica, deve essere considerata un’infezione sistemica da BCG, che richiede conferma diagnostica clinica ed adeguato trattamento.
I seguenti effetti indesiderati sono stati riportati durante la sorveglianza post-marketing e classificati in base alla loro frequenza in: molto comune (>1/10); comune (>1/100, <1/10); non comune (>1/1 000, <1/100); raro (>1/10 000,<1/1 000); molto raro (<1/10 000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
NCA Non classificati altrove.Frequenza Classe MEDdra Termini preferiti Molto comune Patologie renali e urinarie Cistite, disuria, pollachiuria, ematuria Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione Sintomi simil-influenzali, febbre, malessere, stanchezza Comune Infezioni ed infestazioni Infezione delle vie urinarie Patologie del sistema emolinfopoietico Anemia Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Polmonite Patologie gastrointestinali Dolore addominale, nausea, vomito, diarrea Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Artralgia, artrite, mialgia Patologie renali e urinarie Incontinenza urinaria, urgenza della minzione, esame delle urine anormale Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Brividi Non comune Infezioni ed infestazioni Infezione da bacillo di Calmette-Guerin disseminata (infezioni tubercolari¹) anche con insorgenza ritardata5 Patologie del sistema emolinfopoietico Pancitopenia, trombocitopenia Patologie epatobiliari Epatite Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Irritazioni, eruzioni e esantemi NCA¹ Patologie renali e urinarie Restringimento vescicale, piuria, ritenzione di urina, ostruzione dell’uretere Esami diagnostici Enzimi epatici aumentati Raro Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Tosse Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Epididimite Molto raro Infezioni ed infestazioni Faringite, orchite, sindrome di Reiter, Lupus vulgaris Patologie del sistema emolinfopoietico Linfoadenopatia Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia Disturbi psichiatrici Stato confusionale Patologie del sistema nervoso Capogiro, disestesia³, iperestesia³, parestesia, sonnolenza, cefalea, ipertonia, nevralgia³ Patologie dell’occhio Congiuntivite Patologie dell’orecchio e del labirinto Vertigine³ Patologie vascolari Ipotensione Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Bronchite, dispnea, rinite Patologie gastrointestinali Dispepsia³, flatulenza³ Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Alopecia, iperidrosi Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Dolore dorsale Patologie renali e urinarie Insufficienza renale acuta Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Balanopostite, prostatite, fastidio vulvovaginale³ Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione Dolore toracico, edema periferico, granuloma² Esami diagnostici Antigene prostatico-specifico aumentato, peso diminuito Non nota Patologie dell’occhio Endoftalmite infettiva Patologie vascolari Vasculite3,4
¹Termine di Alto Livello invece di Termine Preferito.
²Granuloma NAS (non altrimenti specificato) è stato osservato in vari organi inclusi aorta, vescica, epididimo, tratto gastrointestinale, rene, fegato, polmoni, linfonodi, peritoneo, prostata.
³Sono stati osservati solo casi isolati durante la sorveglianza post marketing.
4L’infezione da BCG che si è manifestata come vasculite, compreso il coinvolgimento del sistema nervoso centrale, è stata osservata nella sorveglianza post marketing.
5Descritto ulteriormente di seguito al paragrafo “Descrizione delle reazioni avverse selezionate”.
Descrizione delle reazioni avverse selezionate Le infezioni sistemiche da BCG possono essere dovute a cateterizzazione traumatica, perforazione della vescica o instillazione precoce di BCG dopo TUR estensiva di un carcinoma superficiale della vescica.
Queste infezioni sistemiche possono inizialmente manifestarsi con polmonite, epatite, citopenia, aneurisma infettivo, vasculite, endoftalmite infettiva e/o sepsi, spesso dopo un periodo di febbre e malessere durante il quale i sintomi aumentano progressivamente.
I sintomi di infezioni sistemiche possono anche essere ritardati di mesi o anni dopo l’ultima dose e i pazienti devono essere istruiti a richiedere assistenza sanitaria qualora si manifestino sintomi come febbre e calo ponderale di origine sconosciuta.
I pazienti con sintomi di infezione sistemica da BCG indotta dalla terapia devono essere adeguatamente trattati con medicinali antitubercolari secondo lo schema di trattamento usato per le infezioni da tubercolosi.
In questi casi è controindicato un ulteriore trattamento con Tice BCG (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco, sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioniavverse. Gravidanza e allattamento
- L’instillazione di OncoTICE per il trattamento del carcinoma della vescica è controindicata durante la gravidanza e l’allattamento (vedere paragrafo 4.3).
Conservazione
- Conservare in frigorifero (2 °C-8 °C).
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Dal punto di vista microbiologico, a meno che il metodo di apertura/ricostituzione/diluizione del prodotto escluda il rischio di una contaminazione microbica, il prodotto deve essere usato immediatamente.
Se questo non è possibile, le condizioni ed i tempi di conservazione sono sotto la responsabilità del medico.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.