OCTREOTIDE TEVA 1FL 30MG+1SIR

1.116,45 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: OCTREOTIDE ACETATO
  • ATC: H01CB02
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 25/02/2020

Trattamento di pazienti con acromegalia in cui l’intervento chirurgico risulta inappropriato o non efficace o in attesa che la radioterapia raggiunga la massima efficacia (vedere paragrafo 4.2). Trattamento di pazienti con sintomi associati a tumori endocrini funzionanti gastro-entero-pancreatici come tumori carcinoidi con caratteristiche della sindrome carcinoide (vedere paragrafo 5.1). Trattamento di pazienti con tumori neuroendocrini in stadio avanzato dell’intestino medio o con localizzazione del tumore primitivo non nota in cui sono stati esclusi i siti estranei all’intestino medio. Trattamento di adenomi ipofisari secernenti TSH: • quando la secrezione non si è normalizzata dopo chirurgia e/o radioterapia; • in pazienti in cui la chirurgia non è appropriata;• in pazienti irradiati, fino a quando la radioterapia raggiunga l’efficacia.
Ogni flaconcino contiene octreotide acetato equivalente a 10 mg di octreotide Ogni flaconcino contiene octreotide acetato equivalente a 20 mg di octreotide Ogni flaconcino contiene octreotide acetato equivalente a 30 mg di octreotide Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Posologia

Posologia Acromegalia Si raccomanda di iniziare il trattamento con la somministrazione di Octreotide Teva 20 mg a intervalli di 4 settimane per 3 mesi.
I pazienti in trattamento con octreotide per via sottocutanea possono iniziare il trattamento con Octreotide Teva il giorno dopo l’ultima dose di octreotide per via sottocutanea.
Successive modifiche del dosaggio devono basarsi sulle concentrazioni sieriche di ormone della crescita (GH) e del fattore di crescita insulino-simile1/somatomedina C (IGF-1) e sulla sintomatologia clinica.
Nei pazienti in cui, entro il periodo di 3 mesi, sia la sintomatologia clinica che i parametri biochimici (GH; IGF-1) non risultassero controllati in modo soddisfacente (concentrazioni di GH ancora superiori a 2,5 microgrammi/L), la dose può essere aumentata a 30 mg ogni 4 settimane.
Se, dopo 3 mesi, GH, IGF-1 e/o la sintomatologia non risultassero ancora adeguatamente controllati alla dose di 30 mg, la dose può essere aumentata a 40 mg ogni 4 settimane.
Nei pazienti in cui le concentrazioni di GH si mantengono costantemente al di sotto di 1 microgrammo/L, le concentrazioni sieriche di IGF-1 si normalizzano e si ha la scomparsa della maggior parte dei segni/sintomi reversibili dell’acromegalia dopo 3 mesi di trattamento con 20 mg, può essere somministrato Octreotide Teva 10 mg ogni 4 settimane.
Comunque, particolarmente in questo gruppo di pazienti per i quali si usa questo basso dosaggio di Octreotide Teva, si raccomanda un adeguato monitoraggio delle concentrazioni sieriche di GH e IGF-1 e dei segni e sintomi clinici.
Nei pazienti trattati con una dose stabile di Octreotide Teva, si devono effettuare i controlli di GH e IGF-1 ogni 6 mesi.
Tumori endocrini gastro-entero-pancreatici Trattamento di pazienti con sintomi associati a tumori neuroendocrini gastro-entero-pancreatici funzionali Si raccomanda di iniziare il trattamento con la somministrazione di Octreotide Teva 20 mg a intervalli di 4-settimane.
I pazienti in trattamento con octreotide per via sottocutanea devono continuare il trattamento alla dose risultata in precedenza efficace per 2 settimane dopo la prima iniezione di Octreotide Teva.
Nei pazienti in cui sia la sintomatologia clinica che i parametri biologici risultassero ben controllati dopo 3 mesi di trattamento, la dose può essere ridotta a Octreotide Teva 10 mg ogni 4 settimane.
Nei pazienti in cui la sintomatologia clinica risultasse solo parzialmente controllata dopo 3 mesi di trattamento, la dose può essere aumentata a Octreotide Teva 30 mg ogni 4 settimane.Nei giorni in cui, durante il trattamento con Octreotide Teva, i sintomi associati ai tumori gastro-entero-pancreatici dovessero peggiorare, si raccomanda la somministrazione addizionale di octreotide per via sottocutanea alla dose usata prima dell’inizio del trattamento con Octreotide Teva.
Questa evenienza può verificarsi soprattutto nei primi 2 mesi di trattamento, fino a quando non vengono raggiunte le concentrazioni terapeutiche di octreotide.
Trattamento di pazienti con tumori neuroendocrini in stadio avanzato dell’intestino medio o con localizzazione del tumore primitivo non nota in cui sono stati esclusi i siti estranei all’intestino medio La dose raccomandata di Octreotide Teva è 30 mg somministrata ogni 4 settimane (vedere paragrafo 5.1).
Il trattamento con Octreotide Teva per il controllo del tumore deve essere continuato anche in assenza di progressione del tumore.
Trattamento di adenomi ipofisari secernenti TSH Il trattamento con Octreotide Teva deve essere iniziato alla dose di 20 mg a intervalli di 4 settimane per 3 mesi prima di considerare un aggiustamento della dose.
La dose sarà poi regolata sulla base della risposta del TSH e dell’ormone tiroideo.
Uso in pazienti con funzionalità renale compromessa Una funzionalità renale compromessa non modifica l’esposizione totale a octreotide (AUC) se somministrato per via sottocutanea.
Di conseguenza, non è necessario modificare la dose di Octreotide Teva.
Uso in pazienti con funzionalità epatica compromessa In uno studio in cui octreotide è stato somministrato sia per via sottocutanea che endovenosa, si è visto che la capacità di eliminazione del farmaco può essere ridotta in pazienti con cirrosi epatica, ma non in quelli con steatosi epatica.
In alcuni casi in pazienti con funzione epatica compromessa può essere richiesto un aggiustamento del dosaggio.
Uso negli anziani In uno studio con octreotide somministrato per via sottocutanea, non è stata necessaria alcuna modifica del dosaggio in soggetti con età ≥ 65 anni.
Di conseguenza, non è richiesta alcuna modifica del dosaggio di Octreotide Teva in questo gruppo di pazienti.
Uso nei bambini L’esperienza nell’uso di Octreotide Teva nei bambini è limitata.
Modo di somministrazione Octreotide Teva può essere somministrato solo tramite iniezione in sede intramuscolare profonda.
La sede per le iniezioni intramuscolari ripetute deve essere alternata tra il gluteo sinistro e quello destro (vedere paragrafo 6.6).

Avvertenze e precauzioni

Generali Poiché i tumori ipofisari GH-secernenti possono talvolta espandersi causando serie complicazioni (ad es.
alterazioni del campo visivo), è essenziale un attento monitoraggio di tutti i pazienti.
Se si riscontrano evidenze di un ingrossamento della massa tumorale, si consigliano procedure alternative.
I benefici terapeutici di una riduzione dei livelli di ormone della crescita (GH) e la normalizzazione della concentrazione del fattore di crescita insulino-simile 1 (IGF-1) nelle pazienti acromegaliche possono potenzialmente ripristinare la fertilità.
Durante il trattamento con octreotide, le pazienti in età fertile devono essere informate di utilizzare, se necessario, un’adeguata contraccezione (vedere anche paragrafo 4.6).
Nei pazienti in trattamento prolungato con octreotide deve essere monitorata la funzione tiroidea.
Durante la terapia con octreotide deve essere monitorata la funzionalità epatica.
Eventi cardiovascolari correlati Sono stati riportati casi comuni di bradicardia.
Può essere necessario un aggiustamento del dosaggio di farmaci quali beta-bloccanti, calcio-antagonisti o agenti per il controllo del bilancio idro-elettrolitico (vedere paragrafo 4.5).
Blocchi atrioventricolari (compreso il blocco atrioventricolare completo) sono stati segnalati nei pazienti che ricevono dosi elevate per infusione continua (100 microgrammi/ora) e nei pazienti che ricevono octreotide in bolo per via endovenosa (50 microgrammi in bolo seguiti da infusione continua di 50 microgrammi/ora).
La dose massima di 50 microgrammi/ora non deve pertanto essere superata (vedere paragrafo 4.2).
I pazienti che ricevono dosi elevate di octreotide per via endovenosa devono essere tenuti sotto appropriato monitoraggio cardiaco.
Colecisti ed eventi correlati La calcolosi biliare è un evento molto comune durante il trattamento con octreotide e può essere associata a colecistite e dilatazione del dotto biliare (vedere paragrafo 4.8).
Inoltre, nell’esperienza post-marketing sono stati segnalati casi di colangite come una complicanza della colelitiasi nei pazienti che assumono octreotide iniettabile a rilascio prolungato.
Un controllo ecografico della colecisti è consigliabile sia prima del trattamento che a intervalli di 6 mesi durante il trattamento con octreotide preparazione iniettabile a rilascio prolungato.
Metabolismo del glucosio Per l'azione inibitoria sull'ormone della crescita, sul glucagone e sul rilascio di insulina, Octreotide Teva può influenzare la regolazione del metabolismo del glucosio.
La tolleranza glucidica postprandiale può essere alterata.
Come segnalato in pazienti trattati con octreotide per via sottocutanea, in alcuni casi può essere indotto uno stato di iperglicemia persistente come conseguenza della somministrazione cronica del farmaco.
È stata riportata anche ipoglicemia.
Nei pazienti con concomitante diabete mellito Tipo I, è probabile che Octreotide Teva influisca sulla regolazione del glucosio e il fabbisogno di insulina potrebbe essere ridotto.
Nei pazienti non diabetici e nei pazienti con diabete Tipo II con riserve di insulina parzialmente intatte, la somministrazione per via sottocutanea di octreotide potrebbe provocare un aumento della glicemia postprandiale.
Si raccomanda quindi di monitorare la tolleranza al glucosio e il trattamento antidiabetico.
Nei pazienti con insulinoma, poiché octreotide ha una maggiore potenza relativa di inibizione della secrezione di GH e di glucagone rispetto all'insulina e poiché la durata dell'effetto inibitorio sull'insulina è minore, octreotide potrebbe aumentare la severità e prolungare la durata dell'ipoglicemia.
Questi pazienti devono essere controllati attentamente.
Funzione pancreatica In alcuni pazienti in terapia con octreotide per il trattamento dei tumori neuroendocrini gastroenteropancreatici è stata osservata insufficienza pancreatica esocrina (IPE).
I sintomi dell’IPE possono includere steatorrea, feci liquide, gonfiore addominale e perdita di peso.
Nei pazienti che manifestano tali sintomi occorre prendere in considerazione lo screening e il trattamento adeguato dell’IPE secondo le linee guida cliniche.
Alimentazione In alcuni pazienti, octreotide può alterare l’assorbimento di grassi alimentari.
Sono stati riscontrati scarsi livelli di vitamina B12 e anomalie nei test di Schilling in alcuni pazienti in trattamento con octreotide.
Si raccomanda di effettuare il monitoraggio dei livelli di vitamina B12 durante la terapia con Octreotide Teva in pazienti che abbiano avuto in precedenza episodi di carenza di vitamina B12.
Contenuto di sodio Octreotide Teva contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.

Interazioni

Può essere necessario un aggiustamento del dosaggio di farmaci quali beta-bloccanti, calcio antagonisti o agenti per il controllo del bilancio idro-elettrolitico quando Octreotide Teva è somministrato contemporaneamente (vedere paragrafo 4.4).
Può essere necessario un aggiustamento del dosaggio di insulina e farmaci antidiabetici quando Octreotide Teva è somministrato contemporaneamente (vedere paragrafo 4.4) È stato dimostrato che octreotide riduce l'assorbimento intestinale di ciclosporina e ritarda quello di cimetidina.
La somministrazione contemporanea di octreotide e bromocriptina aumenta la biodisponibilità della bromocriptina.
Limitati dati pubblicati indicano che gli analoghi della somatostatina potrebbero diminuire la clearance metabolica di composti che notoriamente sono metabolizzati dagli enzimi del citocromo P450, ciò può essere causato dalla soppressione dell'ormone della crescita.
Poiché non si può escludere che octreotide abbia questo effetto, si deve pertanto prestare cautela nell'uso di altri farmaci prevalentemente metabolizzati dal CYP3A4 e che hanno un basso indice terapeutico (ad es.
chinidina, terfenadina).

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse più frequentemente riportate durante la terapia con octreotide comprendono disturbi gastrointestinali, disturbi del sistema nervoso, disturbi epatobiliari e disturbi del metabolismo e della nutrizione.
Le reazioni avverse più comunemente riportate negli studi clinici con somministrazione di octreotide sono state diarrea, dolore addominale, nausea, flatulenza, cefalea, colelitiasi, iperglicemia e costipazione.
Altre reazioni avverse riportate comunemente sono state capogiro, dolore localizzato, fango biliare, disfunzione tiroidea (ad es.
diminuzione dell’ormone tireotropo [TSH], diminuzione del T4 totale e del T4 libero), feci liquide, alterata tolleranza al glucosio, vomito, astenia e ipoglicemia.
Tabella delle reazioni avverse Le seguenti reazioni avverse al farmaco, elencate nella Tabella 1, sono state ricavate dagli studi clinici con octreotide: Le reazioni avverse al farmaco (Tabella 1) sono elencate secondo la categoria di frequenza, riportando per prima la reazione più frequente, usando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), comprese le segnalazioni isolate.
All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
Tabella 1: Reazioni avverse al farmaco riportate negli studi clinici
Patologie gastrointestinali
Molto comune: Diarrea, dolore addominale, nausea, stipsi, flatulenza.
Comune: Dispepsia, vomito, gonfiore addominale, steatorrea, feci liquide, feci chiare.
Patologie del sistema nervoso
Molto comune: Cefalea.
Comune: Capogiro.
Patologie endocrine
Comune: Ipotiroidismo, disturbi della tiroide (diminuzione del TSH, diminuzione del T4 totale e del T4 libero).
Patologie epatobiliari
Molto comune: Colelitiasi.
Comune: Colecistite, fango biliare, iperbilirubinemia.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Molto comune: Iperglicemia.
Comune: Ipoglicemia, tolleranza al glucosio alterata, anoressia.
Non comune: Disidratazione.
Disturbi generali e alterazioni del sito di somministrazione
Molto comuni: Reazioni in sede d’iniezione.
Comune: Astenia.
Esami diagnostici
Comune: Aumento dei livelli di transaminasi.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comune: Prurito, eruzione cutanea, alopecia.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Comune: Dispnea.
Patologie cardiache
Comune: Bradicardia.
Non comune: Tachicardia.
Post-marketing Le reazioni avverse al farmaco riportate spontaneamente, presentate nella Tabella 2, sono state segnalate su base volontaria e non è sempre possibile determinare in modo affidabile la frequenza o una relazione causale con l’esposizione al farmaco.
Tabella 2: Reazioni avverse al farmaco provenienti da segnalazioni spontanee
Disturbi del sistema ematico e linfatico
Trombocitopenia.
Disturbi del sistema immunitario
Anafilassi, reazioni allergiche/da ipersensibilità.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Orticaria.
Patologie epatobiliari
Pancreatite acuta, epatite acuta senza colestasi, epatite colestatica, colestasi, ittero, ittero colestatico.
Patologie cardiache
Aritmie.
Esami diagnostici
Aumento dei livelli di fosfatasi alcalina, aumento dei livelli di gamma glutamiltransferasi.
Descrizione di reazioni avverse selezionate Colecisti ed eventi correlati Gli analoghi della somatostatina hanno dimostrato di inibire la contrattilità della colecisti e di diminuire la secrezione biliare, eventi che possono portare ad anomalie della colecisti o sabbia biliare.
Lo sviluppo di calcoli biliari è stato riscontrato nel 15-30% dei pazienti trattati a lungo termine con octreotide somministrato per via sottocutanea.
L'incidenza nella popolazione generale (dai 40 ai 60 anni) è di circa 5-20%.
L'esposizione protratta a octreotide preparazione iniettabile a rilascio prolungato di pazienti con acromegalia o tumori gastro-entero-pancreatici mostra che il trattamento con octreotide preparazione iniettabile a rilascio prolungato non aumenta l'incidenza della formazione di calcoli biliari rispetto al trattamento per via sottocutanea Se si formano calcoli biliari, di solito sono asintomatici; i calcoli sintomatici devono essere trattati o con terapia di dissoluzione con acidi biliari o con intervento chirurgico.
Patologie gastrointestinali In rari casi gli eventi avversi a carico dell’apparato gastrointestinale possono presentare le caratteristiche di un'occlusione intestinale acuta, con progressiva distensione addominale, grave dolore in sede epigastrica, dolorabilità addominale e reazione di difesa addominale.
La frequenza degli effetti indesiderati gastrointestinali è nota diminuire nel tempo con la continuazione del trattamento.
Ipersensibilità e reazioni anafilattiche Durante l'esperienza post-marketing sono state riscontrate ipersensibilità e reazioni allergiche.
Quando questi eventi si verificano, interessano prevalentemente la pelle, raramente la bocca e le vie respiratorie.
Sono stati segnalati casi isolati di shock anafilattico.
Reazioni al sito di iniezione Nei pazienti in trattamento con octreotide preparazione iniettabile a rilascio prolungato sono state comunemente riportate reazioni correlate alla sede di iniezione comprendenti dolore, rossore, emorragia, prurito, gonfiore o indurimento; comunque questi eventi non hanno richiesto, nella maggior parte dei casi, nessun intervento clinico.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Benché l’escrezione di grassi fecali misurati possa aumentare, non esiste a tutt’oggi alcuna evidenza che il trattamento a lungo termine con octreotide abbia provocato una deficienza nutrizionale dovuta a malassorbimento.
Enzimi pancreatici In casi molto rari è stata riportata pancreatite acuta entro le prime ore o i primi giorni di trattamento con octreotide per via sottocutanea che si è risolta con la sospensione del farmaco.
Inoltre, è stata riportata pancreatite indotta da colelitiasi nei pazienti in trattamento a lungo termine con octreotide per via sottocutanea.
Patologie cardiache La bradicardia è una reazione avversa comune con gli analoghi della somatostatina.
Sia in pazienti con acromegalia sia in pazienti con sindrome carcinoide sono state osservate alterazioni elettrocardiografiche come prolungamento del QT, deviazione assiale, ripolarizzazione precoce, basso voltaggio, transizione R/S, progressione precoce dell’onda R e alterazioni non specifiche dell’onda ST-T.
Non è ancora stata comunque stabilita la relazione fra questi eventi e il trattamento con octreotide acetato, in quanto molti pazienti presentano malattie cardiache concomitanti (vedere paragrafo 4.4).
Trombocitopenia Durante l'esperienza post-marketing è stata riportata trombocitopenia, in particolare durante il trattamento con octreotide preparazione iniettabile per via endovenosa in pazienti con cirrosi epatica e durante il trattamento con octreotide preparazione iniettabile a rilascio prolungato.
Questa condizione è reversibile con l’interruzione del trattamento.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato disponibile all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza I dati relativi all’uso di octreotide in donne in gravidanza sono in numero limitato (meno di 300 gravidanze esposte) e in circa un terzo dei casi i risultati della gravidanza sono sconosciuti.
La maggior parte delle segnalazioni sono pervenute dopo la commercializzazione di octreotide e oltre il 50% di gravidanze esposte sono state riportate in pazienti acromegaliche.
La maggior parte delle donne è stata esposta a octreotide durante il primo trimestre di gravidanza a dosi variabili da 100 a 1200 microgrammi/die di octreotide somministrato per via sottocutanea o iniezione di octreotide a lunga durata d'azione 10-40 mg/mese.
In circa il 4% delle gravidanze con esito noto sono state riportate anomalie congenite.
Per questi casi non è stata sospettata una relazione causale con l’octreotide.
Gli studi condotti su animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti per quanto riguarda la tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Come misura precauzionale, è preferibile evitare di usare Octreotide Teva durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.4).
Allattamento Non è noto se octreotide sia escreto nel latte materno.
Studi condotti su animali hanno dimostrato l’escrezione di octreotide nel latte materno.
I pazienti non devono allattare durante il trattamento con Octreotide Teva.
Fertilità Non è noto se l’octreotide abbia un effetto sulla fertilità umana.
Nei maschi nati da madri trattate durante la gravidanza e l’allattamento è stato osservato un ritardo nella discesa dei testicoli.
L’octreotide comunque non ha compromesso la fertilità nei ratti maschi e femmine a dosi fino a 1 mg/kg di peso corporeo al giorno (vedere paragrafo 5.3).

Conservazione

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Conservare in frigorifero (2°C - 8°C).
Non congelare.
Octreotide Teva può essere conservato a temperatura inferiore a 25°C il giorno della somministrazione.
Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione, vedere paragrafo 6.3.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.