OCTREOTIDE SUN 5F 0,1MG/1ML
26,80 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 09/03/2012
Controllo sintomatico e riduzione dei livelli plasmatici di ormone della crescita (GH) e di IGF-1 in pazienti con acromegalia non adeguatamente controllata mediante chirurgia o radioterapia. L’octreotide è indicato inoltre per pazienti acromegalici non idonei o non disposti a sottoporsi all’intervento chirurgico o nel periodo che intercorre fino alla manifestazione di efficacia della radioterapia. Sollievo dei sintomi associati a tumori endocrini gastroenteropancreatici (GEP) funzionali, ad es. tumori carcinoidi con caratteristiche di sindrome carcinoide (vedere paragrafo 5.1). L’octreotide non è una terapia antitumorale e in questi pazienti non è curativo. Prevenzione di complicanze successive all’intervento chirurgico al pancreas. Gestione di emergenza per arrestare il sanguinamento e proteggere dalla ricomparsa del sanguinamento dovuto a varici gastroesofagee in pazienti con cirrosi. L’octreotide deve essere utilizzato in associazione con un trattamento specifico come la scleroterapia endoscopica. Trattamento di adenomi dell’ipofisi secernenti ormoni tireostimolanti (TSH): - quando la secrezione non è normalizzata dopo l’intervento chirurgico e/o la radioterapia - in pazienti in cui l’intervento chirurgico sia inappropriato - in pazienti sottoposti a radioterapia, fino a quando questa manifesti efficacia.
Una fiala da 1 ml di soluzione iniettabile contiene octreotide acetato equivalente a 0,05 milligrammi di octreotide. Una fiala da 1 ml di soluzione iniettabile contiene octreotide acetato equivalente a 0,1 milligrammi di octreotide. Una fiala da 1 ml di soluzione iniettabile contiene octreotide acetato equivalente a 0,5 milligrammi di octreotide. Un flaconcino multidose da 5 ml di soluzione iniettabile contiene octreotide acetato equivalente a 1 milligrammo di octreotide, 1 ml di soluzione contiene 0,2 milligrammi di octreotide. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità nota al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
- Posologia Acromegalia Dose iniziale: 0,05 - 0,1 mg per iniezione sottocutanea (s.c.) ogni 8 o 12 ore.
L’aggiustamento del dosaggio deve basarsi sulla valutazione mensile dei livelli di GH e IGF-1 (target: GH <2,5 ng/ml, IGF-1 entro i valori della norma), sui sintomi clinici e sulla tollerabilità.
Per la maggior parte dei pazienti, la dose giornaliera ottimale è di 0,3 mg.
Non si deve superare la dose massima di 1,5 mg al giorno.
Nei pazienti che ricevono dosi costanti di octreotide, la valutazione del GH deve essere effettuata ogni 6 mesi.
La terapia deve essere interrotta in mancanza di una rilevante riduzione dei livelli di GH e di un miglioramento dei sintomi clinici entro tre mesi dall’inizio del trattamento con ocreotide.
Tumori endocrini gastroenteropancreatici Dose iniziale: 0,05 mg una o due volte al giorno per iniezione s.c.
Sulla base della risposta clinica, l’effetto sui livelli di ormoni prodotti dal tumore (in casi di tumori carcinoidi, sull'escrezione urinaria di acido 5-idrossindolacetico) e sulla tollerabilità, il dosaggio può essere aumentato gradualmente a 0,1 - 0,2 mg 3 volte al giorno.
In casi eccezionali possono essere necessarie dosi più elevate.
Le dosi di mantenimento devono essere aggiustate individualmente.
Nei tumori carcinoidi, in assenza di risposta di beneficio entro 1 settimana di trattamento con octreotide alla dose massima tollerata, la terapia non deve essere continuata.
Complicanze successive all’intervento chirurgico al pancreas 0,1 mg 3 volte al giorno mediante iniezione s.c.
per 7 giorni consecutivi, iniziando il trattamento il giorno dell’intervento almeno 1 ora prima della laparotomia.
Sanguinamento di varici gastroesofagee 25 microgrammi/ora per 5 giorni mediante infusione endovenosa (e.v.) continua.
L’octreotide può essere utilizzato in diluizione con soluzione fisiologica.
Nei pazienti cirrotici che presentano sanguinamento delle varici gastroesofagee, l’octreotide è stato ben tollerato a dosi e.v.
continue fino a 50 microgrammi/ora per 5 giorni.
Trattamento di adenomi dell’ipofisi secernenti TSH Il dosaggio generalmente più efficace è di 100 microgrammi tre volte al giorno mediante iniezione s.c.
La dose può essere aggiustata in base alle risposte degli ormoni TSH e tiroidei.
Per valutare l’efficacia sono necessari almeno 5 giorni di trattamento.
Uso negli anziani Nei pazienti anziani trattati con octreotide non c’è evidenza di ridotta tollerabilità o necessità di modifica del dosaggio.
Popolazione pediatrica L’esperienza con l’octreotide nei bambini è limitata.
Uso nei pazienti con alterata funzionalità epaticaNei pazienti con cirrosi epatica, l’emivita del farmaco può essere aumentata e necessitare di un aggiustamento del dosaggio di mantenimento.
Uso nei pazienti con alterata funzionalità renale La funzionalità renale compromessa non influisce sull’esposizione totale (AUC; area sotto la curva) all’octreotide somministrato mediante iniezione s.c., quindi non è necessario nessun aggiustamento della dose di octreotide.
Modo di somministrazione Per uso sottocutaneo o endovenoso Octreotide SUN 0,05 mg/ 1 ml soluzione iniettabile Octreotide SUN 0,1 mg/ 1 ml soluzione iniettabile Octreotide SUN 0,5 mg/ 1 ml soluzione iniettabile Fiale: per le istruzioni sulla somministrazione per via e.v., vedere paragrafo 6.6.
Octreotide SUN 1 mg/ 5 ml soluzione iniettabile (flaconcino multidose): questo prodotto non deve essere utilizzato per somministrazione e.v.
Esclusivamente per uso sottocutaneo.
Per le istruzioni sulla somministrazione per via s.c., vedere paragrafo 6.6. Avvertenze e precauzioni
- Informazioni generali Talvolta i tumori dell’ipofisi secernenti l’ormone della crescita (GH) possono espandersi causando gravi complicanze (ad es.
difetti del campo visivo), è quindi essenziale monitorare attentamente tutti i pazienti.
In caso di evidente espansione del tumore, ricorrere a procedure alternative.
Il beneficio terapeutico di una riduzione dei livelli di ormone della crescita (GH) e di una normalizzazione della concentrazione del fattore 1 di crescita insulino-simile (IGF-1) nelle pazienti affette da acromegalia potrebbe ripristinare la fertilità.
Durante il trattamento con octreotide, raccomandare alle donne in età fertile l’uso di un adeguato metodo anticoncezionale, se necessario (vedere paragrafo 4.6).
Nei pazienti sottoposti a terapia prolungata con octreotide, controllare la funzionalità tiroidea.
Durante la terapia con octreotide è necessario monitorare la funzionalità epatica.
Eventi cardiovascolari Sono stati segnalati casi comuni di bradicardia.
Possono rendersi necessari aggiustamenti della dose di medicinali quali beta bloccanti, bloccanti dei canali del calcio o agenti per il controllo del bilancio dei liquidi e degli elettroliti (vedere paragrafo 4.5).
Sono stati segnalati blocchi atrioventricolari (incluso blocco atrioventricolare completo) in pazienti trattati con alte dosi in infusione continua (100 microgrammi/ora) e in pazienti trattati con octreotide in bolo per via endovenosa (50 microgrammi in bolo seguito da 50 microgrammi/ora in infusione continua).
Pertanto, la dose massima di 50 microgrammi/ora non deve essere superata (vedere paragrafo 4.2).
I pazienti che ricevono alte dosi di octreotide per via endovenosa devono essere tenuti sotto attento monitoraggio cardiaco.
Cistifellea ed eventi associati La calcolosi biliare è un evento molto comune durante il trattamento con octreotide e può essere associata a colecistite e dilatazione del dotto biliare (vedere paragrafo 4.8).
Inoltre, sono stati riportati casi di colangite come complicanza della calcolosi biliare in pazienti che assumono l'octreotide nel periodo post-marketing.
Si raccomanda pertanto un esame ecografico della colecisti, prima e ad intervalli di circa 6-12 mesi durante la terapia con octreotide.
Funzione pancreatica In alcuni pazienti in terapia con octreotide per il trattamento dei tumori neuroendocrini gastroenteropancreatici è stata osservata insufficienza pancreatica esocrina (IPE).
I sintomi dell’IPE possono includere steatorrea, feci liquide, gonfiore addominale e perdita di peso.
Nei pazienti che manifestano tali sintomi occorre prendere in considerazione lo screening e il trattamento adeguato dell’IPE secondo le linee guida cliniche.
Tumori GEP endocrini Durante il trattamento di tumori endocrini GEP, potrebbero verificarsi rari casi di improvvisa perdita del controllo sintomatico indotto dall’octreotide, con una rapida ricomparsa di sintomi gravi.
Se il trattamento viene interrotto, i sintomi possono peggiorare o ricomparire.
Metabolismo del glucosio A causa del suo effetto inibitore sul rilascio di ormone della crescita, di glucagone e di insulina, l’octreotide può influire sulla regolazione del glucosio.
La tolleranza postprandiale al glucosio può essere alterata e, talvolta, può essere indotto uno stato di iperglicemia persistente a seguito di somministrazione cronica.
È stata segnalata anche ipoglicemia.
Nei pazienti con insulinomi, l’octreotide, a causa della sua maggiore potenza relativa di inibizione della secrezione di GH e glucagone rispetto all’insulina, e a causa della minore durata della sua azione inibitoria sull’insulina, potrebbe aumentare l’intensità e prolungare la durata dell’ipoglicemia.
Questi pazienti devono essere monitorati attentamente durante l’inizio della terapia con octreotide e a ogni cambiamento del dosaggio.
Le fluttuazioni marcate della concentrazione ematica di glucosio potrebbero essere ridotte da dosi inferiori, somministrate con maggiore frequenza.
I fabbisogni di insulina dei pazienti in terapia per il diabete mellito di tipo I potrebbero essere ridotti dalla somministrazione di octreotide.
Nei pazienti non diabetici e in quelli affetti da diabete di tipo II con riserve di insulina parzialmente intatte, la somministrazione di octreotide può indurre aumenti post-prandiali della glicemia.
Si raccomanda quindi di monitorare la tolleranza di glucosio e il trattamento con antidiabetici.
Varici esofagee Poiché dopo gli episodi di sanguinamento da varici esofagee vi è un maggior rischio di sviluppo di diabete insulino-dipendente o di cambiamenti dei fabbisogni di insulina dei pazienti con diabete pre-esistente, è obbligatorio un adeguato monitoraggio dei livelli glicemici.
Reazioni locali In uno studio di tossicità della durata di 52 settimane condotto nei ratti, principalmente maschi, sono stati osservati sarcomi nella sede di iniezione s.c.
solo dopo la somministrazione della dose più elevata (circa 8 volte la dose massima impiegata nell’uomo in base alla superficie corporea).
Non si sono avute lesioni iperplastiche o neoplastiche nella sede di iniezione s.c.
in uno studio di tossicità condotto per 52 settimane nei cani.
In pazienti trattati con octreotide per un massimo di 15 anni con ci sono state segnalazioni di formazione di tumori nella sede di iniezione.
Tutte le informazioni attualmente disponibili indicano che i risultati osservati nei ratti sono specie specifici e non sono significativi per l’impiego del farmaco nell’uomo (vedere paragrafo 5.3).
Nutrizione In alcuni pazienti, l’octreotide può alterare l’assorbimento dei grassi assunti con la dieta.
In alcuni pazienti trattati con octreotide sono stati osservati scarsi livelli di vitamina B12 e valori anormali del test di Schilling.
Durante il trattamento con octreotide nei pazienti con anamnesi di carenza di vitamina B12 si raccomanda di monitorare i livelli di vitamina B12.
Octreotide soluzione iniettabile contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per ml di soluzione, cioè è praticamente “senza sodio”. Interazioni
- In caso di somministrazione concomitante di octreotide possono rendersi necessari aggiustamenti della dose di medicinali quali beta bloccanti, bloccanti dei canali del calcio o agenti per il controllo del bilancio dei liquidi e degli elettroliti (vedere paragrafo 4.4).
In caso di somministrazione concomitante di octreotide possono rendersi necessari aggiustamenti della dose di insulina e di medicinali antidiabetici (vedere paragrafo 4.4).
L’octreotide ha mostrato di ridurre l’assorbimento intestinale della ciclosporina e di ritardare quello della cimetidina.
La somministrazione concomitante di octreotide e bromocriptina aumenta la biodisponibilità della bromocriptina.
Un numero limitato di dati pubblicati indica che gli analoghi della somatostatina possono ridurre la clearance metabolica di composti noti per essere metabolizzati dagli enzimi del citocromo P450; ciò può essere dovuto alla soppressione dell’ormone della crescita.
Non è possibile escludere che l’octreotide abbia questo effetto, di conseguenza, altri medicinali principalmente metabolizzati dal CYP3A4 e che hanno un basso indice terapeutico devono essere impiegati con cautela (ad esempio chinina, terfenadina). Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse più frequenti segnalate durante il trattamento con octreotide comprendono disturbi gastrointestinali, disturbi a carico del sistema nervoso, disturbi epatobiliari e disturbi del metabolismo e nutrizionali.
Gli effetti indesiderati segnalati più comunemente nel corso di studi clinici sulla somministrazione di octreotide sono stati diarrea, dolore addominale, nausea, flatulenza, mal di testa, colelitiasi, iperglicemia e stipsi.
Altri effetti indesiderati segnalati comunemente sono stati capogiro, dolore localizzato, fango biliare, disfunzione tiroidea (ad es.
riduzione dell’ormone tireostimolante [TSH], del T4 totale e del T4 libero), feci molli, alterata tolleranza al glucosio, vomito, astenia e ipoglicemia.
Tabella delle reazioni avverse Gli effetti indesiderati di seguito riportati in Tabella 1 sono stati raccolti nel corso di studi clinici sull’octreotide:Le reazioni avverse (Tabella 1) sono riportati in ordine di frequenza, iniziando dalle più frequenti, in base alla seguente convenzione: molto comune (> 1/10); comune (> 1/100, < 1/10); non comune (> 1/1000, < 1/100); raro (> 1/10.000, < 1/1000) molto raro (< 1/10.000), inclusi i casi isolati.
All’interno di ogni gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono elencate in ordine di gravità decrescente.
Tabella 1 Reazioni avverse da farmaco segnalate nel corso di studi clinici
Post-marketing Le reazioni avverse illustrate in Tabella 2 sono state riferite volontariamente e non è sempre possibile stabilire in modo affidabile la frequenza o la relazione causale con l’esposizione al farmaco.Patologie endocrine Comune: Ipotiroidismo, disfunzioni tiroidee (ad esempio, riduzione del TSH, del T4 totale e del T4 libero) Disturbi del metabolismo e della nutrizione Molto comune: Iperglicemia Comune: Ipoglicemia, alterata tolleranza al glucosio, anoressia Non comune: Disidratazione Patologie del sistema nervoso Molto comune: Mal di testa Comune: Capogiri Patologie cardiache Comune: Bradicardia Non comune: Tachicardia Patologie respiratorie Comune: Dispnea Patologie gastrointestinali Molto comune: Diarrea, dolore addominale, nausea, stipsi, flatulenza Comune: Dispepsia, vomito, gonfiore addominale, steatorrea, feci molli, alterazione del colore delle feci Patologie epatobiliari Molto comune: Colelitiasi Comune: Colecistite, aggregazione eritrocitaria biliare, iperbilirubinemia Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune: Prurito, eruzione cutanea, alopecia Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comune: Reazioni nella sede dell’iniezione Comune: Astenia Esami diagnostici Comune: Elevati livelli delle transaminasi
Tabella 2 Reazioni avverse da farmaco segnalate spontaneamente
Descrizione di reazioni avverse selezionate Colecisti ed eventi correlati È stato dimostrato che gli analoghi della somatostatina inibiscono la contrattilità della colecisti e riducono la secrezione biliare, eventi che possono portare ad anomalie della colecisti o sabbia biliare.Disturbi del sistema ematico e linfatico Trombocitopenia Disturbi del sistema immunitario Anafilassi, reazioni allergiche/da ipersensibilità Patologie cardiache Aritmie Patologie epatobiliari Pancreatite acuta, epatite acuta senza colestasi, epatite colestatica, colestasi, ittero, ittero colestatico Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Orticaria Esami diagnostici Aumento dei livelli della fosfatasi alcalina, aumento dei livelli di gamma glutamil transferasi
Lo sviluppo di calcoli biliari è stato riscontrato nel 15-30% dei pazienti trattati a lungo termine con octreotide s.c..
L'incidenza nella popolazione generale (dai 40 ai 60 anni) é del 5-20%.
Se si formano calcoli biliari, di solito sono asintomatici; i calcoli sintomatici dovrebbero essere trattati o con terapia di dissoluzione con acidi biliari o con intervento chirurgico.
Patologie gastrointestinali Raramente, gli effetti collaterali gastrointestinali possono somigliare a un’ostruzione intestinale acuta con distensione addominale progressiva, grave dolore epigastrico, sensibilità addominale e contrattura di difesa della muscolatura addominale.
La frequenza degli eventi avversi gastrointestinali si riduce nel tempo con la continuazione del trattamento.
Gli effetti indesiderati gastrointestinali possono essere ridotti evitando l’assunzione di cibo intorno all’ora della somministrazione s.c.
di octreotide, ossia effettuando l’iniezione tra i pasti o all’ora di coricarsi.
Ipersensibilità e reazioni anafilattiche Durante l'esperienza post-marketing sono state riscontrate ipersensibilità e reazioni allergiche.
Quando questi eventi si verificano, colpiscono prevalentemente la pelle, raramente la bocca e le vie respiratorie.
Sono stati segnalati casi isolati di shock anafilattico.
Reazioni in sede di iniezione Dolore o sensazione di puntura, formicolio o bruciore in sede di iniezione s.c., con arrossamento e gonfiore, raramente di durata superiore ai 15 minuti.
Il disagio locale può essere ridotto portando la soluzione a temperatura ambiente prima dell’iniezione o iniettando un volume inferiore utilizzando una soluzione più concentrata.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Sebbene il quantitativo di grasso escreto nelle feci possa aumentare, non esiste al presente evidenza del fatto che il trattamento a lungo termine con octreotide induca carenza nutrizionale per malassorbimento.
Enzimi pancreatici Molto raramente è stata riferita pancreatite acuta entro le prime ore o i primi giorni del trattamento s.c.
con octreotide, che si è risolta all’interruzione del farmaco.
Inoltre, nei pazienti sottoposti a trattamento a lungo termine con octreotide s.c.
è stata segnalata pancreatite indotta da colelitiasi.
Patologie cardiache La bradicardia è una reazione avversa comune con gli analoghi della somatostatina.
Nei pazienti acromegalici o con sindrome carcinoide, sono state osservate alterazioni dell’ECG, quali prolungamento del QT, spostamento degli assi, ripolarizzazione precoce, basso voltaggio, transizione R/S, progressione precoce dell’onda R e alterazioni non specifiche dell’onda ST-T.
La correlazione tra questi eventi e l’octreotide acetato non è stata stabilita, perché molti di questi pazienti presentavano una patologia cardiaca pre-esistente (vedere paragrafo 4.4).
Trombocitopenia Durante l'esperienza post-marketing è stata riportata trombocitopenia, in particolare durante il trattamento con octreotide (e.v.) in pazienti con cirrosi epatica.
Questa condizione é reversibile dopo l’interruzione del trattamento.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse Gravidanza e allattamento
- Gravidanza Vi è un numero limitato di dati (meno di 300 esiti di gravidanza) sull’uso di octreotide in donne incinte e in circa un terzo dei casi, gli esiti della gravidanza non sono noti.
La maggior parte delle segnalazioni è stata ricevuta durante l’uso post-marketing di octreotide e oltre il 50% delle gravidanze esposte è stato segnalato in pazienti con acromegalia.
La maggior parte delle donne è stata esposta a octreotide durante il primo trimestre di gravidanza, a dosi comprese tra 100 e 1.200 microgrammi/giorno di octreotide s.c.
o tra 10 e 40 mg/mesi di octreotide LAR.
Sono state segnalate anomalie congenite in circa il 4% dei casi di gravidanza per cui è noto l’esito.
Per questi casi non si sospetta nessuna relazione causale con l’octreotide.
Gli studi condotti negli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti per quanto riguarda la tossicità della riproduzione (vedere paragrafo 5.3).
A titolo precauzionale, è preferibile evitare l’uso di octreotide durante la gravidanza (vedere paragrafo 4.4).
Allattamento Non è noto se l’octreotide venga escreto nel latte materno.
Studi condotti negli animali hanno dimostrato l’escrezione di octreotide nel latte materno.
Le pazienti non devono allattare al seno durante il trattamento con octreotide.
Fertilità Non sono noti effetti dell’octreotide sulla fertilità umana.
È stata osservata discesa tardiva dei testicoli nella prole nata da femmine gravide trattate durante la gravidanza e l’allattamento.
L’octreotide non ha tuttavia alterato la fertilità in maschi e femmine di ratto a dosi fino a 1 mg/kg di peso corporeo al giorno (vedere paragrafo 5.3). Conservazione
- Fiale non aperte: Conservare in frigorifero (2 - 8 °C).
Non congelare.
Conservare le fiale nella scatola per proteggere il medicinale dalla luce.
Le fiale possono anche essere conservate a 25 °C per un massimo di due settimane.
Per le condizioni di conservazione dopo la diluizione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.
Flaconcini multidose non aperti: Conservare in frigorifero (2 - 8 °C).
Non congelare.
Conservare il flaconcino nella scatola per proteggere il medicinale dalla luce.
I flaconcini possono anche essere conservati a 25 °C per un massimo di due settimane.
Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura del medicinale, vedere paragrafo 6.3.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.