OCTANINE EV 1000UI+FL 10ML+SET

676,20 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: FATTORE IX DI COAGULAZIONE DEL SANGUE UMANO
  • ATC: B02BD04
  • Descrizione tipo ricetta: RRL - LIMITATIVA RIPETIBILE
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: No Il farmaco non contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 07/06/2011

Trattamento e profilassi dell’emorragia in pazienti con emofilia B (carenza congenita del fattore IX)
Octanine 500 UI è costituito da polvere e solvente per soluzione iniettabile, contenente nominalmente 500 UI di Fattore IX della coagulazione umana, per flacone. Il Prodotto contiene all’incirca 100 UI/ml di Fattore IX della coagulazione del sangue umano, dopo ricostituzione con 5 ml di acqua per preparazioni iniettabili (Ph Eur.) Octanine 1000 UI è costituito da polvere e solvente per soluzione iniettabile, contenente nominalmente 1000 UI di Fattore IX della coagulazione umana, per flacone. Il Prodotto contiene all’incirca 100 UI/ml di Fattore IX della coagulazione del sangue umano, dopo ricostituzione con 10 ml di acqua per preparazioni iniettabili (Ph Eur.) Il titolo (UI) viene determinato usando il test di coagulazione a fase singola della Farmacopea Europea, che ha per riferimento lo standard internazionale della Organizzazione Mondiale della Sanità. L’attività specifica di Octanine è approssivamente di 100 UI/ mg proteine. Octanine non contiene alcun agente antimicrobico o conservante. Il medicinale contiene fino a 3 mmol (o 69 mg) di sodio per 1 flacone di Octanine 500 UI, e fino a 6 mmol (o 138 mg) di sodio per 1 flacone di Octanine 1000 UI. Questo deve essere tenuto in considerazione dai pazienti sottoposti a dieta iposodica. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

– Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti – Allergia nota correlata alla riduzione di trombociti durante il trattamento con eparina.
(HIT tipo II)

Posologia

Il trattamento deve essere iniziato sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento dell’emofilia.
La dose e la durata della terapia sostitutiva dipendono dalla gravità della carenza del fattore IX, dalla sede e dall’entità dell’emorragia e dalle condizioni cliniche del paziente.
Il numero delle unità del fattore IX è espresso in Unità Internazionali (UI), che sono correlate all’attuale standard internazionale dell’OMS per i prodotti del fattore IX.
L’attività del fattore IX nel plasma è espressa in percentuale (rispetto al plasma umano normale) o in Unità Internazionali (rispetto allo Standard Internazionale per il fattore IX nel plasma).
Una Unità Internazionale (UI) dell’attività del fattore IX è equivalente alla quantità di fattore IX contenuto in un ml di plasma umano normale.
Il calcolo della dose di fattore IX richiesta si basa sul riscontro empirico che 1 UI del fattore IX per kg di peso corporeo incrementa l’attività plasmatica del fattore IX del 1% rispetto alla normale attività.
La dose richiesta è stabilita con la seguente formula: Unità richieste = peso corporeo(kg) x incremento (%) desiderato del fattore IX (UI/dl) x 0,8 La quantità da somministrare e la frequenza dell’applicazione deve sempre tener conto dell’efficacia clinica nel singolo caso.
Raramente è necessario somministrare più di una volta al giorno prodotti a base di Fattore IX.
Se compaiono i seguenti eventi emorragici, l’attività del fattore IX non deve scendere sotto il livello dato di attività plasmatica (in % rispetto al normale) per il corrispondente periodo.
La seguente tabella può essere utilizzata per indirizzare il dosaggio negli episodi emorragici e in caso di interventi chirurgici:
Episodio emorragico Tipo di intervento chirurgico Livello richiesto di Fattore IX (%) Frequenza somministrazione (ore) Durata della terapia (giorni)
Emorragie   
Emartrosi in fase precoce, emorragie muscolari o sanguinamento orale20–40Ripetere ogni 24 ore.
Almeno 1 giorno, fino alla risoluzione dell’episodio emorragico come indicato dal dolore o a guarigione avvenuta
Emartrosi o emorragie muscolari più estese o ematomi.30–60Ripetere ogni 24 ore per 3–4 giorni o più, fino a quando il dolore e la infermità acuta sono risolti.
Episodi emorragici a rischio della vita60–100Ripetere l’infusione ogni 8–24 ore sino alla scomparsa del pericolo
Trattamento Chirurgico   
Minore Compresa estrazione dentale30–60Ogni 24 ore, almeno per 1 giorno, sino a guarigione.
Maggiore80–100 pre e post operatorioRipetere l’infusione per 8–24 ore sino ad una adeguata cicatrizzazione della ferita, continuare poi la terapia per almeno altri 7 giorni per mantenere l’attività del Fattore IX al 30%–60%.
Durante il corso del trattamento si consiglia di determinare accuratamente i livelli del fattore IX per stabilire la dose da somministrare e la frequenza delle somministrazioni.
Nel caso di interventi chirurgici maggiori è indispensabile monitorare con precisione la terapia sostitutiva mediante analisi della coagulazione (attività plasmatica del fattore IX).
Singoli pazienti possono avere risposte diverse al fattore IX, raggiungendo livelli differenti di recupero in vivo ed emivite diverse.
Nel caso della profilassi a lungo termine contro l’emorragia in pazienti con grave emofilia B, si dovrebbero somministrare dosi da 20 a 30 UI di fattore IX per kg di peso corporeo (PC) 2 volte a settimana.
La posologia deve essere adattata in base alla risposta individuale.
In alcuni casi, specialmente nei pazienti più giovani, possono essere necessari intervalli di somministrazione più brevi o dosi più elevate.
In uno studio condotto su 25 bambini di età inferiore a 6 anni, la dose media somministrata per giorno di trattamento, è stata simile per la profilassi e il trattamento delle emorragie, ossia da 35 a 40 UI/kg PC I pazienti devono essere monitorati per lo sviluppo di inibitori del fattore IX.
Se non sono raggiunti i livelli attesi di attività plasmatica del fattore IX, o se l’emorragia non è controllata con una dose adeguata, deve essere eseguito un test per determinare se è presente un inibitore del fattore IX.
Nei pazienti con elevati livelli di inibitore, la terapia col fattore IX può non essere efficace e devono pertanto essere prese in considerazione altre opzioni terapeutiche.La gestione di tali pazienti deve essere condotta da medici con esperienza nella cura di pazienti affetti da emofilia.
Vedere anche il paragrafo 4.4.
Non ci sono dati sufficienti per raccomandare l’infusione continua di Octanine nelle procedure chirurgiche.
Metodo di sommnistrazione Ricostituire la preparazione come descritto al paragrafo 6.6.
Octanine deve essere somministrato per via endovenosa.
Si raccomanda di non infondere più di 2–3 ml al minuto.

Avvertenze e precauzioni

• Come con qualunque altro prodotto di natura proteica, somministrato per via endovenosa, sono possibili reazioni di ipersensibilità di tipo allergico.
Il prodotto contiene tracce di proteine umane, oltre al fattore IX e all’eparina (vedere anche i paragrafi 4.3 e 4.8).
I pazienti devono essere informati sui segni precoci di reazioni da ipersensibilità come orticaria, orticaria generalizzata, oppressione toracica, affanno, ipotensione ed anafilassi.
Se questi sintomi si verificano, i pazienti devono essere avvisati di interrompere immediatamente l’uso del prodotto e di contattare il proprio medico.
In caso di shock devono essere osservate le attuali raccomandazioni mediche standard per il trattamento dello shock.
• Le misure standard per prevenire le infezioni derivanti dall’uso di prodotti medicinali preparati da sangue o plasma umano includono la selezione dei donatori, lo screening delle donazioni individuali e dei pool di plasma per specifici marcatori di infezione e l’inclusione di fasi di produzione efficaci per l’inattivazione/rimozione dei virus.
Nonostante questo, quando sono somministrati prodotti medicinali preparati da sangue o plasma umano, la possibilità di trasmissione di agenti infettivi non può essere totalmente esclusa.
Questo vale anche per virus sconosciuti o emergenti ed altri agenti patogeni.
Le misure adottate sono considerate efficaci per virus capsulati come HIV, HBV e HCV, e per i virus HAV senza involucro.
Le misure adottate possono essere di valore limitato contro i virus senza involucro come il parvovirus B19.
L’infezione da parvovirus B19 può essere grave per le donne in gravidanza (infezione fetale) e per le persone con immunodeficienza o aumento dell’eritropoiesi (ad esempio, anemia emolitica).
• Per i pazienti sottoposti a regolari/ripetute somministrazioni di concentrati di fattore IX derivati da plasma umano devono essere previste vaccinazioni adeguate (epatite A e B).
• Dopo trattamento ripetuto con prodotti a base di fattore IX della coagulazione umana, i pazienti devono essere monitorati per lo sviluppo di anticorpi neutralizzanti (inibitori).
che devono essere quantificati in Unità Bethesda (BU) mediante appropriati esami biologici • Studi pubblicati in letteratura suggeriscono una correlazione tra lo sviluppo di inibitori del fattore IX e la comparsa di reazioni allergiche.
Pertanto, i pazienti che manifestano reazioni allergiche devono essere valutati per la presenza di un inibitore.
Va osservato, che pazienti con inibitori del fattore IX possono risultare a rischio più elevato di anafilassi dopo successive esposizioni al fattore IX.
A causa del rischio di reazioni allergiche in seguito alla somministrazione di concentrati di fattore IX, la somministrazione iniziale di fattore IX deve, a giudizio del medico curante, essere eseguita sotto osservazione medica in contesti in cui sia possibile fornire una adeguata assistenza medica in caso di reazioni allergiche.
• Dal momento che l’impiego di concentrati di complesso del fattore IX è storicamente associato allo sviluppo di complicanze tromboemboliche (con un rischio più elevato per le preparazioni a basso grado di purezza) l’impiego di prodotti contenenti fattore IX può risultare potenzialmente rischioso nei pazienti con segni di fibrinolisi e nei pazienti con coagulazione intravascolare disseminata (CID).
A causa del rischio potenziale di complicanze tromboemboliche, occorre stabilire una adeguata sorveglianza clinica per identificare i segni precoci della coagulopatia trombotica o da consumo utilizzando i test biologici più appropriati quando si somministrano questi prodotti a pazienti con patologie epatiche, pazienti sottoposti ad interventi chirurgici, neonati oppure in pazienti a rischio di fenomeni trombotici o CID.
In ognuna di queste situazioni, il beneficio che può derivare dalla somministrazione di Octanine deve essere soppesato rispetto al rischio di queste complicanze.
• Fino ad ora, non sono disponibili sufficienti risultati dagli studi in corso in ambito chirurgico condotti con OCTANINE in perfusione continua.
• Si raccomanda vivamente, ogni volta che OCTANINE viene somministrato a un paziente, di registrare il nome e il numero di lotto del prodotto al fine di mantenere un legame tra il paziente e il lotto del prodotto.

Interazioni

Non sono note interazioni tra concentrati di fattore IX della coagulazione umana ed altri medicinali.

Effetti indesiderati

Classe di sistemi e Organi Rari Molto rari
Disturbi del sistema ImmunitarioReazioni di ipersensibilitàshock anafilattico
Patologie vascolari Embolismo
Patologie renali e urinarie sindrome nefrotica
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione trombocitopenia indotta da eparina, piressia
Esami diagnostici Positività agli anticorpi anti fattore IX.
Rari (da ≥ 1/10.000 a <1/1000) Molto rari (<1/10.000), comprese segnalazioni isolate.
• Raramente sono state osservate ipersensibilità o reazioni allergiche (tra cui angioedema, bruciore e pizzicore nel sito di infusione, brividi, vampate, orticaria generalizzata, cefalea, orticaria, ipotensione, letargia, nausea, irrequietezza, tachicardia, oppressione toracica, formicolio, vomito, dispnea) in pazienti trattati con prodotti contenenti fattore IX.
In alcuni casi queste reazioni sono progredite verso una anafilassi di grado severo e si sono verificate in stretta associazione temporale con lo sviluppo di inibitori del fattore IX.
(vedere paragrafo 4.4) • Pazienti con emofilia B possono sviluppare anticorpi neutralizzanti (inibitori) verso il fattore IX.
Se si sviluppano tali inibitori, la condizione si manifesterà sotto forma di risposta clinica insufficiente.
In tal caso si raccomanda di contattare un centro specializzato in emofilia.
È stato condotto uno studio su 25 bambini affetti da emofilia B, 6 dei quali non erano stati trattati in precedenza e hanno avuto un numero medio di 38 giorni di esposizione ad OCTANINE (range 8–90).
Tutti i pazienti avevano un livello basale di inibitore del fattore IX <0,4 BU.
Nessun inibitore è stato osservato nel corso dello studio.
• È stato descritto lo sviluppo di sindrome nefrosica in seguito al tentativo di indurre la immuno tolleranza in pazienti affetti da emofilia B con inibitori del fattore IX ed anamnesi di reazioni allergiche.
• Raramente è stato osservato un aumento della temperatura corporea.
• Esiste il rischio potenziale di episodi tromboembolici in seguito alla somministrazione di preparazioni a base di fattore IX a basso grado di purezza.
L’impiego di prodotti a base di fattore IX a basso grado di purezza è stato associato con episodi di infarto del miocardio, coagulazione intravascolare disseminata, trombosi venosa ed embolia polmonare.
L’impiego di prodotti a base di fattore IX ad elevato grado di purezza come OCTANINE si associa raramente a tali effetti collaterali.
• A causa della quantità di eparina contenuta, in rari casi può essere osservata una riduzione della conta delle piastrine, improvvisa ed indotta da meccanismi di tipo allergico, al di sotto di 100.000/mcl oppure del 50% rispetto alla conta iniziale (trombocitopenia di grado II).
Nei pazienti che non avevano in precedenza mai manifestato reazioni di ipersensibilità all’eparina, questa riduzione nella conta delle piastrine può manifestarsi 6–14 giorni dopo l’inizio del trattamento.
Nei pazienti che avevano mostrato in precedenza reazioni di ipersensibilità all’eparina, questa riduzione può comparire già poche ore dopo l’inizio del trattamento.
Questa grave forma di riduzione della conta delle piastrine può accompagnarsi oppure causare fenomeni di trombosi arteriosa e venosa, tromboembolia, gravi disturbi della coagulazione (coagulopatia da consumo), necrosi cutanea nell’area dell’iniezione, emorragie simil–morso di pulce (petecchie emorragiche), porpora e melena.
Se si sviluppano reazioni allergiche del tipo descritto la somministrazione di OCTANINE deve essere interrotta immediatamente.
Il paziente deve essere informato di non utilizzare in futuro alcuna preparazione contenente eparina.
A causa di questa rara complicanza indotta dall’eparina sulla conta delle piastrine, questo parametro deve essere strettamente controllato, specialmente all’inizio del trattamento.
• Per informazioni sulla sicurezza virale si rimanda al paragrafo 4.4.

Gravidanza e allattamento

Non sono stati condotti studi sulla riproduzione animale con il fattore IX.
A causa della rara insorgenza di casi di emofilia B nelle donne, non sono disponibili dati per quanto riguarda l’uso del fattore IX durante la gravidanza e l’allattamento al seno.
Il fattore IX deve essere pertanto usato durante la gravidanza e l’allattamento soltanto se chiaramente indicato.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore a 25° C.
Non congelare.
Conservare il flacone nell’imballaggio esterno per tenerlo al riparo dalla luce.
Per le condizioni di conservazione del medicinale ricostituito, vedere paragrafo 6.3.

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