NORFLOXACINA ABC 14CPS 400MG

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NORFLOXACINA ABC 14CPS 400MG

Principio attivo: NORFLOXACINA
  • ATC: J01MA06
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 16/02/2022

Norfloxacina ABC è indicato per il trattamento delle infezioni delle alte e basse vie urinarie: - Cistite acuta non complicata - Uretrite, inclusi i casi dovuti a ceppi sensibili di Neisseria gonorrhoeae - Infezioni complicate delle vie urinarie (esclusa la pielonefrite complicata) - Cistite acuta complicata Nella cistite acuta non complicata, Norfloxacina ABC deve essere usata soltanto quando l’uso di altri antibatterici comunemente raccomandati per il trattamento di queste infezioni è considerato inadeguato. Con dosi normali di Norfloxacina ABC sono state trattate con successo infezioni causate da microrganismi patogeni pluriresistenti. Bisogna tenere in considerazione l’ufficiale guida locale, per esempio le raccomandazioni nazionali relative all’uso appropriato ed alla prescrizione di agenti antibatterici. Prestare attenzione alle linee guida ufficiali sull’uso corretto degli agenti antibatterici
Ogni capsula contiene: Principio attivo: Norfloxacina 400 mg Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

Controindicazioni

Ipersensibilità a qualsiasi componente di questo medicinale, a un qualsiasi antibatterico chinolonico correlato o ad uno qualsiasi degli altri eccipienti, elencati al paragrafo 6.1.
Norfloxacina è controindicata nei pazienti con anamnesi di tendinite e/o rottura del tendine correlata alla somministrazione di fluorochinoloni (vedere i paragrafi 4.4 e 4.8).
Somministrazione concomitante di norfloxacina e tizanidina (vedere paragrafo 4.5).
Uso nei bambini e negli adolescenti in crescita.
Norfloxacina ABC è controindicato nei bambini in età prepuberale e negli adolescenti in crescita.
Come con altri chinoloni, Norfloxacina ABC ha mostrato di causare artropatia negli animali immaturi.
La sicurezza di Norfloxacina ABC nei bambini non è stata adeguatamente esplorata, pertanto l'uso di Norfloxacina ABC nei bambini in età prepuberale o adolescenti in crescita è controindicato.
Uso in gravidanza e allattamento Norfloxacina non deve essere utilizzata in donne in stato di gravidanza e che stanno allattando.
Questo perché la sicurezza non è ancora stata sufficientemente stabilita in questi gruppi di pazienti (vedere paragrafo 4.6 e 5.3).
Come con altri acidi organici, Norfloxacina ABC non deve essere usato in soggetti con storia di convulsioni o fattori noti predisponenti ad attacchi epilettici (vedere paragrafo 4.8.)

Posologia

Nel trattamento delle infezioni del tratto urinario, il normale dosaggio per gli adulti è di 400 mg due volte al giorno per 7-10 giorni.
Nelle donne con cistite acuta non complicata, si è dimostrata efficace una terapia di 3-7 giorni.
La sensibilità degli agenti patogeni al farmaco deve essere testata, ma la terapia con Norfloxacina ABC può essere iniziata prima di ottenere i risultati di questi test.
Per il dosaggio nei pazienti con insufficienza renale vedere il paragrafo 4.4.
Le capsule vanno assunte un'ora prima o due ore dopo i pasti con un bicchiere d'acqua.

Avvertenze e precauzioni

L’uso di Norfloxacina ABC deve essere evitato nei pazienti che in passato hanno manifestato reazioni avverse gravi durante l’uso di medicinali contenenti chinoloni o fluorochinoloni (vedere paragrafo 4.8).
Il trattamento di questi pazienti con norfloxacina deve essere iniziato soltanto in assenza di opzioni terapeutiche alternative e dopo un’attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio (vedere anche paragrafo 4.3).
Aneurisma e dissezione dell’aorta, e rigurgito aortico e mitralico/incompetenza aortica e mitralica Studi epidemiologici indicano un rischio accresciuto di aneurisma e dissezione dell’aorta, in particolare nei pazienti anziani, nonché di rigurgito aortico e mitralico dopo l’assunzione di fluorochinoloni.Casi di aneurisma e dissezione dell’aorta, talvolta complicati da rottura (anche fatale), e di rigurgito/incompetenza di una delle valvole cardiache sono stati osservati in pazienti trattati con fluorochinoloni (vedere paragrafo 4.8).
Pertanto, i fluorochinoloni devono essere usati soltanto dopo un’attenta valutazione del rapporto beneficio/rischio e dopo aver preso in considerazione altre opzioni terapeutiche in soggetti con storia familiare positiva di aneurisma o malattia congenita delle valvole cardiache, o in pazienti con diagnosi pregressa di aneurisma e/o dissezione dell’aorta o malattia delle valvole cardiache, o in presenza di altri fattori di rischio o condizioni predisponenti: - sia per aneurisma e dissezione dell’aorta che per rigurgito aortico e mitralico/incompetenza aortica e mitralica (ad es.
disturbi del tessuto connettivo quali sindrome di Marfan o sindrome di Ehlers-Danlos, sindrome di Turner, malattia di Behçet, ipertensione, artrite reumatoide) o, in aggiunta: - per aneurisma e dissezione dell’aorta (ad es.
disturbi vascolari quali artrite di Takayasu o arterite a cellule giganti, o aterosclerosi nota o sindrome di Sjögren) o, in aggiunta: - per rigurgito aortico e mitralico/incompetenza aortica e mitralica (ad es., endocardite infettiva).
Il rischio di aneurisma e dissezione dell’aorta, e di una loro rottura, può essere accresciuto in pazienti trattati contemporaneamente con corticosteroidi sistemici.
In caso di comparsa improvvisa di dolore addominale, toracico o dorsale/lombare, si deve consigliare ai pazienti di consultare immediatamente il medico del pronto soccorso.
I pazienti devono inoltre rivolgersi immediatamente al medico in presenza di dispnea acuta, palpitazioni cardiache di nuova insorgenza o sviluppo di edema addominale o delle estremità inferiori.
Reazioni avverse al farmaco gravi, prolungate, disabilitanti e potenzialmente irreversibili Casi molto rari di reazioni avverse al farmaco gravi, prolungate (con durata di mesi o anni), disabilitanti e potenzialmente irreversibili a carico di diversi sistemi dell’organismo, talvolta multipli (muscoloscheletrico, nervoso, psichiatrico e sensorio), sono stati segnalati in pazienti che ricevevano chinoloni e fluorochinoloni, indipendentemente dall’età e da fattori di rischio preesistenti.
La somministrazione di norfloxacina deve essere interrotta immediatamente ai primi segni o sintomi di qualsiasi reazione avversa grave e i pazienti devono essere avvisati di consultare il medico prescrittore.
Reazioni di ipersensibilità Nei pazienti in terapia chinolinica sono state riferite reazioni di ipersensibilità (anafilattiche o anafilattoidi) gravi e talvolta fatali, alcune dopo la prima dose (vedere paragrafo 4.8).
In tali casi, si deve immediatamente sospendere la terapia con norfloxacina e si devono prendere appropriate misure d’emergenza (per es.
antistaminici, glucocorticosteroidi, simpaticomimetici e ventilazione se necessario).
Insufficienza epatica Casi di necrosi epatica e insufficienza epatica pericolosa per la vita sono stati riportati con norfloxacina (vedere paragrafo 4.8).
In caso di eventuali segni e sintomi di malattia epatica (come anoressia, ittero, urine scure, prurito o addome dolente), il trattamento deve essere interrotto.
Tendinite e rottura di tendine Tendiniti e rotture di tendine (in particolare, ma non solo, a carico del tendine di Achille), talvolta bilaterali, possono manifestarsi già entro 48 ore dopo l’inizio del trattamento con chinoloni e fluorochinoloni e sono state segnalate fino a diversi mesi dopo l’interruzione del trattamento.
Il rischio di tendinite e rottura del tendine è maggiore nei pazienti anziani, nei pazienti con compromissione renale, nei pazienti sottoposti a trapianto di organi solidi e in quelli trattati contemporaneamente con corticosteroidi.
Pertanto, l’uso concomitante di corticosteroidi deve essere evitato.
Ai primi segni di tendinite (per es.
gonfiore con dolore, infiammazione), il trattamento con norfloxacina deve essere interrotto e deve essere preso in considerazione un trattamento alternativo.
L’arto o gli arti devono essere adeguatamente trattati (per es.
immobilizzazione).
I corticosteroidi non devono essere usati in presenza di segni di tendinopatia.
Uso in pazienti affetti da epilessia o da altri disturbi dell'SNC Nel caso di epilettici e di pazienti con disturbi del sistema nervoso centrale (SNC) preesistenti (ad esempio, bassa soglia di convulsione, storia di convulsioni, flusso sanguigno cerebrale ridotto, alterazioni della struttura cerebrale o ictus) la norfloxacina deve essere prescritta soltanto se i benefici risultano nettamente superiori ai rischi, per la possibilità di effetti collaterali sul SNC in questi pazienti.
In rari casi, in pazienti riceventi norfloxacina, sono state riscontrate convulsioni.
Nei pazienti con noti o sospetti disordini psichiatrici, allucinazioni e/o confusione, la norfloxacina può portare all'esacerbazione e al peggioramento dei sintomi (vedere paragrafo 4.8).
Sono indicate le abituali misure di emergenza appropriate (come mantenere pervie le vie aeree e somministrare anticonvulsivanti).
Casi di polineuropatia (sulla base di sintomi neurologici come dolore, bruciore, disturbi sensoriali o debolezza muscolare, da soli o in combinazione) sono stati riportati in pazienti trattati con norfloxacina.
Il trattamento con norfloxacina deve essere interrotto nei pazienti con sintomi di neuropatia, tra cui dolore, bruciore, formicolio, intorpidimento e/o di debolezza, al fine di prevenire lo sviluppo di una condizione irreversibile (vedere paragrafo 4.8).
Colite pseudomembranosa La comparsa di diarrea grave e persistente durante o dopo la terapia può essere una prova della molto raramente osservata colite pseudo membranosa (vedere paragrafo 4.8).
In tali casi si deve interrompere immediatamente la terapia ed iniziarne un’altra appropriata (per es.
antibiotici con provata efficacia clinica).
I farmaci che inibiscono la peristalsi sono controindicati.
Patologie cardiache È necessaria cautela quando si usano fluorochinoloni, inclusa norfloxacina, in pazienti con noti fattori di rischio per il prolungamento dell’intervallo QT, quali, per esempio: - Sindrome congenita del QT lungo - Uso concomitante di farmaci noti per prolungare l’intervallo QT (ad esempio antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici) - Squilibri elettrolitici non corretti (per esempio ipopotassiemia, ipomagnesiemia) - Anziani - Malattia cardiaca (es.
insufficienza cardiaca, infarto miocardico, bradicardia) (Vedere paragrafo 4.2, paragrafo 4.5, paragrafo 4.8.
paragrafo 4.9).
Carenza di G6PD-(Glucosio-6-Fosfato-Deidrogenasi) In pazienti con una carenza latente od effettiva di G6PD, possono insorgere reazioni emolitiche se in trattamento con farmaci appartenenti alla classe dei chinoloni (vedere paragrafo 4.8).
Miastenia grave La norfloxacina può esacerbare i sintomi della miastenia grave la quale può risultare una minaccia per la vita per l'indebolimento dei muscoli della respirazione.
Adeguate contro misure devono essere prese a qualsiasi segnale di difficoltà respiratoria.
Nei pazienti trattati con norfloxacina è stato riferito smascheramento o aggravamento della miastenia grave (vedere paragrafo 4.8).
Poiché questo può comprendere un’insufficienza respiratoria con potenziale pericolo di morte, si devono avvertire i pazienti con miastenia grave di rivolgersi immediatamente al medico se si manifesta un aggravamento dei sintomi.
FANS La somministrazione concomitante di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) con chinoloni, compresa norfloxacina, può aumentare il rischio di stimolazione del SNC e crisi convulsive.
Pertanto, norfloxacina deve essere usata con cautela nei soggetti che ricevono i FANS in concomitanza.
Disturbi della vista Se la visione diventa compromessa o si manifestano effetti sugli occhi, dovrebbe essere consultato immediatamente un oculista (vedere paragrafo 4.8).
Fotosensibilità Può verificarsi fotosensibilità in pazienti che assumono norfloxacina o altri farmaci derivati del chinolone (vedere paragrafo 4.8).
Durante il trattamento è necessario evitare lunghi periodi di esposizione al sole ed esposizioni alla luce solare intensa.
Allo stesso modo deve essere vietato l'uso di solarium durante la terapia.
Nel caso di comparsa di sintomi di fotosensibilità il trattamento deve essere sospeso.
Funzione renale compromessa Nei pazienti con funzione renale gravemente compromessa, devono essere valutati attentamente i benefici e i rischi derivanti dall'uso di norfloxacina, per ogni caso individuale (vedere paragrafo 4.2).
Dal momento che l'eliminazione della norfloxacina avviene principalmente per via renale, la concentrazione urinaria di norfloxacina può essere ridotta se la funzionalità renale è gravemente compromessa.
Cristalluria In caso di trattamento prolungato si deve tenere sotto controllo la possibile comparsa di cristalluria.
Anche se non si prevede che si manifesti cristalluria in condizioni normali con una posologia di 400 mg 2 volte al giorno, come precauzione, non si deve superare la dose giornaliera raccomandata e si deve garantire un sufficiente apporto di liquidi per assicurare un’appropriata idratazione ed un’adeguata emissione urinaria.
Pielonefrite cronica complicata Medicinali per via orale contenenti norfloxacina non sono raccomandati per il trattamento della pielonefrite complicata acuta o cronica.
Neuropatia periferica Casi di polineuropatia sensoriale o sensitivo-motoria con conseguente parestesia, ipoestesia, disestesia o debolezza sono stati segnalati in pazienti trattati con chinoloni e fluorochinoloni.
I pazienti in trattamento con norfloxacina devono essere avvisati di informare il medico prima di proseguire il trattamento qualora si manifestino sintomi di neuropatia quali dolore, bruciore, formicolio, intorpidimento o debolezza, in modo da evitare l’insorgenza di una condizione potenzialmente irreversibile (vedere paragrafo 4.8).
Norfloxacina ABC contiene sodio Le capsule di Norfloxacina ABC contengono meno di 1 mmol (23 mg) di sodio, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.

Interazioni

La norfloxacina inibisce CYP 1A2 il quale può portare a interazioni con altri farmaci metabolizzati da questo enzima.
Tizanidina Tizanidina non deve essere somministrata insieme con norfloxacina (vedere paragrafo 4.3).
Negli studi clinici con altri macrolidi c'è stato un aumento della concentrazione sierica di tizanidina quando somministrata concomitantemente.
Una maggiore concentrazione nel siero di tizanidina è associata ad un effetto ipotensivo e sedativo potenziato.
Farmaci che prolungano l'intervallo QT Norfloxacina, come altri fluorochinoloni, deve essere usata con cautela nei pazienti trattati con farmaci che prolungano l'intervallo QT (ad esempio antiaritmici di classe IA e III, antidepressivi triciclici, macrolidi, antipsicotici) (vedere paragrafo 4.4).
Nitrofurantoina È stato osservato in vitro un antagonismo tra norfloxacina e nitrofurantoina.
Di conseguenza, l'uso concomitante di norfloxacina e nitrofurantoina deve essere evitato.
Probenecid Il probenecid riduce l'escrezione della norfloxacina nelle urine ma non influenza le sue concentrazioni sieriche.
Teofillina Sono state riscontrate elevate concentrazioni plasmatiche di teofillina durante l'uso concomitante di teofillina e chinoloni.
Sono state anche riportate, sporadicamente, reazioni indesiderate causate dalla teofillina durante l'assunzione contemporanea di norfloxacina e teofillina.
Di conseguenza, la concentrazione nel plasma di teofillina deve essere controllata e, se necessario, il dosaggio di teofillina deve essere aggiustato.
Didanosina I prodotti contenenti didanosina non devono essere somministrati in concomitanza, o entro 2 ore, la somministrazione di norfloxacina, in quanto i prodotti possono interferire con l'assorbimento, con conseguente diminuzione dei livelli di norfloxacina contenuta nel siero e nelle urine.
Caffeina Alcuni chinolonici, inclusa la norfloxacina, hanno anche mostrato di inibire il metabolismo della caffeina.
Questo può portare a una riduzione della clearance della caffeina e a un prolungamento della sua emivita.
Durante il trattamento con norfloxacina, l'assunzione di caffeina contenuta in medicinali (ad esempio alcuni analgesici) deve essere evitata, se possibile.
Ciclosporina Sono state segnalate elevate concentrazioni nel siero di ciclosporina con l'uso concomitante di norfloxacina.
Di conseguenza, le concentrazioni sieriche di ciclosporina devono essere controllate e, deve essere fatto un appropriato aggiustamento del dosaggio di ciclosporina.
Warfarin I chinolonici, inclusa la norfloxacina, possono aumentare gli effetti dell'anticoagulante orale warfarin o dei suoi derivati.
Se questi farmaci vengono somministrati in concomitanza, devono essere controllati attentamente il tempo di protrombina o altri opportuni esami della coagulazione.
Fenbufene In accordo con gli studi sugli animali, la concomitante somministrazione di fluorochinoloni e fenbufene può portare a convulsioni.
Di conseguenza, la somministrazione concomitante di chinoloni e fenbufene deve essere evitata.
Acido micofenolico Nei volontari sani che ricevevano un trattamento di combinazione con norfloxacina e metronidazolo è stata osservata una riduzione della biodisponibilità dell’acido micofenolico.
Contraccettivi orali È stato riferito che alcuni antibiotici diminuiscono l’effetto degli anticoncezionali orali.
Preparazioni eterogenee (preparazioni contenenti ferro o antiacidi, prodotti contenenti magnesio, alluminio, calcio, o zinco) Preparazioni multivitaminiche, preparazioni contenenti ferro o zinco, antiacidi, e sucralfato, non devono essere somministrati contemporaneamente alla norfloxacina, perché questo può ridurre l'assorbimento di norfloxacina portando alla riduzione delle concentrazioni nel siero e nelle urine.
La norfloxacina deve essere assunta 2 ore prima o almeno 4 ore dopo l’assunzione di tali prodotti.
Tale restrizione non si applica agli antiacidi del tipo antagonisti dei recettori H2.
Le soluzioni nutritive orali ed i prodotti caseari (formaggi dolci o prodotti liquidi come lo yogurt) riducono l’assorbimento di norfloxacina.
La norfloxacina pertanto deve essere assunta almeno 1 ora prima o 2 ore dopo l’assunzione di tali prodotti.

Effetti indesiderati

Le seguenti reazioni avverse sono state osservate in studi clinici o ottenute da segnalazioni post-marketing: molto comune (≥1/10); comune (da ≥1/100 a <1/10); non comune (da ≥1/1000 a <1/100); raro (da ≥1/10.000 a <1/1000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Infezioni ed infestazioni Non comune: candidosi vaginale Patologie del sistema emolinfopoietico Comune: eosinofilia, leucopenia, neutropenia Non comune: trombocitopenia, riduzione dell’ematocrito e tempo di protrombina prolungato, anemia emolitica talvolta associata a deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi Molto raro: agranulocitosi Disturbi del sistema immunitario Raro: angioedema, reazioni di ipersensibilità, vasculite, reazioni anafilattiche, dispnea, orticaria, petecchie, bolle emorragiche, papule con vasculiti Disturbi del metabolismo e della nutrizione Non comune: anoressia Disturbi psichiatrici* Non comune: depressione, disturbi del sonno, nervosismo, ansia Raro: irritabilità, euforia, i, disturbi psichici, confusione, reazioni psicotiche Patologie del sistema nervoso* Comune: cefalea, capogiri, vertigini e sonnolenza Non comune: parestesia, disorientamento, disgeusia(senso alterato del gusto), convulsioni, tremore, polineuropatia inclusa la sindrome di Guillain-Barré (simile ad epilessia), mioclono compresi esacerbazione della miastenia gravis, stanchezza, sbalzi d'umore, parestesia, insonnia, depressione, ansia,, irritabilità, allucinazioni, convulsioni, possibile esacerbazione della miastenia gravis (vedi paragrafo 4.4).
Patologie dell’occhio* Non comune: disturbi della vista, aumento della lacrimazione Patologie dell’orecchio e del labirinto* Non comune: tinnito Molto raro: perdita di capelli Patologie cardiache** Non comune: palpitazione Molto raro: è stato riportato prolungamento dell’intervallo QT Non nota: aritmia ventricolare e torsioni di punta (riportate soprattutto nei pazienti con fattori di rischio per il prolungamento dell’intervallo QT), QT prolungato sull’ECG (vedere i paragrafi 4.4 e 4.9) Patologie gastrointestinali Comune: nausea, dolori/crampi addominali Non comune: diarrea, bruciore di stomaco, vomito, pancreatiti, secchezza della bocca, flatulenza, dispepsia, disfagia, stitichezza Raro: colite pseudomembranosa Patologie epatobiliari Comune: aumento dei livelli di ALAT (SGPT), ASAT (SGOT) Raro: ittero, epatite, epatite colestatica Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune: rash Non comune: prurito, orticaria, gravi reazioni cutanee, dermatite esfoliativa, necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell) ed eritema multiforme (sindrome di Stevens-Johnson), fotosensibilità Molto raro: rabdomiolisi Non nota: vasculite leucocitoclastica, rash farmacologico con eosinofilia e sintomi sistemici (sindrome DRESS) Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo* Raro: artralgia, mialgia, artrite, tendiniti, rottura dei tendini Patologie renali e urinarie Comune: aumento della creatinina sierica Non comune: aumento di urea nel siero, cristalluria Raro: nefrite interstiziale, insufficienza renale Esami diagnostici Comune: elevata fosfatasi alcalina e LDH Molto raro: aumento della creatinina chinasi (CK) * Casi molto rari di reazioni al farmaco gravi, prolungate (con durata di mesi o anni), disabilitanti e potenzialmente irreversibili a carico di diversi sistemi dell’organismo, talvolta multipli (incluse reazioni quali tendinite, rottura del tendine, artralgia, dolore agli arti, disturbi della deambulazione, neuropatie associate a parestesia, depressione, affaticamento, compromissione della memoria, disturbi del sonno e alterazione dell’udito, della vista, del gusto e dell’olfatto), sono stati segnalati in associazione con l’uso di chinoloni e fluorochinoloni, in alcuni casi indipendentemente da fattori di rischio preesistenti (vedere paragrafo 4.4).
** Casi di aneurisma e dissezione dell’aorta, talvolta complicati da rottura (anche fatale), e di rigurgito/incompetenza di una delle valvole cardiache sono stati osservati in pazienti trattati con fluorochinoloni (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

Gravidanza e allattamento

Gravidanza La norfloxacina non deve essere prescritta in donne in gravidanza dal momento che è disponibile un’esperienza insufficiente sulla sicurezza d’uso in questa popolazione.
Sulla base dei risultati degli studi eseguiti sugli animali, non può essere escluso un danno alla cartilagine delle articolazioni negli organismi in fase di crescita.
Gli studi sugli animali non hanno mostrato alcuna evidenza di effetti teratogeni.
La Norfloxacina passa nel feto e nel liquido amniotico.
Allattamento Dal momento che altri chinolonici sono escreti nel latte materno e non sono disponibili dati nel caso della norfloxacina per le donne che allattano, in tal caso la norfloxacina non è raccomandata o l’allattamento deve essere interrotto.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna particolare precauzione per la conservazione.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.