MIFLONIDE BREEZ 60CPS 400MCG

16,80 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: BUDESONIDE
  • ATC: R03BA02
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: Il farmaco contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 24/10/2017

Miflonide Breezhaler è indicato nei pazienti asmatici di età pari o superiore ai 6 anni per il controllo antinfiammatorio a lungo termine dell’asma persistente, compresa la profilassi delle riacutizzazioni asmatiche acute.
Ciascuna capsula da 200 mcg contiene 230 mcg di budesonide e rilascia 200 mcg di budesonide a livello del boccaglio dell’inalatore quando utilizzata unitamente all’inalatore Miflonide Breezhaler nella somministrazione del prodotto. Ciascuna capsula da 400 mcg contiene 460 mcg di budesonide e rilascia 400 mcg di budesonide a livello del boccaglio dell’inalatore quando utilizzata unitamente all’inalatore Miflonide Breezhaler nella somministrazione del prodotto. Eccipiente con effetti noti: Le capsule da 200 mcg contengono 24,77 mg di lattosio monoidrato. Le capsule da 400 mcg contengono 24,54 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Non somministrare ai bambini di età inferiore a 6 anni.
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Tubercolosi polmonare attiva.

Posologia

Posologia La posologia deve essere adattata individualmente alla dose più bassa sufficiente per il controllo dell’asma.
La dose minima di una capsula singola è 200 mcg .
Se è richiesta una dose singola inferiore a 200 mcg , questo medicinale non può essere utilizzato.
Miflonide Breezhaler è controindicato nei bambini di età inferiore a 6 anni (vedere paragrafo 4.3).
Adulti Il trattamento degli adulti con asma lieve può essere iniziato alla dose minima efficace di 200 mcg una volta al giorno.
La dose giornaliera raccomandata è 200 - 1600 mcg , suddivisa in 2 somministrazioni.
La dose di mantenimento deve essere adattata alla dose più bassa sufficiente per il controllo dell’asma.
Popolazioni speciali Pazienti pediatrici (6 anni di età e superiore): A seguito della mancanza di esperienza clinica nei bambini di età inferiore a 6 anni, Miflonide Breezhaler non deve essere usato in questo gruppo di pazienti.
Il trattamento di bambini dell’età di 6 anni e superiore con asma lieve può essere iniziato con una dose di 200 mcg una volta al giorno.
La dose giornaliera usuale raccomandata è 200-400 mcg suddivisi in 2 somministrazioni giornaliere.
Nei casi di asma grave possono essere necessarie dosi giornaliere fino a 800 mcg , suddivise in più somministrazioni.
La dose di mantenimento deve essere titolata alla dose minima alla quale è mantenuto il controllo efficace dell’asma.
Pazienti in trattamento con glucocorticosteroidi orali Miflonide Breezhaler può consentire la sostituzione o la riduzione significativa della dose di glucocorticosteroidi orali, pur mantenendo il controllo dell’asma.
Durante il passaggio di terapia dagli steroidi orali a Miflonide Breezhaler, il paziente deve essere in una fase relativamente stabile.
Per circa 10 giorni deve essere somministrata una dose elevata di budesonide in associazione allo steroide orale precedentemente usato.
In seguito, la dose dello steroide orale deve essere gradualmente ridotta al livello più basso possibile (per esempio di 2,5 mg di prednisolone, o equivalente, ogni mese).
In molti casi è possibile sostituire completamente lo steroide orale con Miflonide Breezhaler.
Per ulteriori informazioni sulla sospensione dei corticosteroidi, vedere paragrafo 4.4.
Pazienti con insufficienza renale Non ci sono dati che suggeriscano un aggiustamento della dose nei pazienti con insufficienza renale.
In base ai dati di farmacocinetica con budesonide orale è improbabile che l’esposizione sistemica al farmaco sia alterata a livelli clinicamente significativi in questi pazienti (vedere paragrafo 5).
Pazienti con insufficienza epatica Non ci sono dati che suggeriscano un aggiustamento della dose nei pazienti con insufficienza epatica.
Tuttavia, poiché la budesonide è eliminata prevalentemente mediante il metabolismo epatico, si deve prestare cautela nell’uso di Miflonide Breezhaler in pazienti con grave insufficienza epatica.
In base ai dati di farmacocinetica con budesonide orale è improbabile che i pazienti con insufficienza epatica da lieve a moderata abbiano un’alterazione dell’esposizione al farmaco clinicamente significativa (vedere paragrafo 5.2).
Anziani (età superiore a 65 anni) Non c’è alcuna evidenza che suggerisca che i pazienti di età superiore a 65 anni richiedano un dosaggio diverso da quello utilizzato nei pazienti adulti più giovani.Somministrazione Nel passaggio dall’impiego di un inalatore ad un altro, la posologia deve essere adattata individualmente.
Dopo l’assunzione del medicinale si raccomanda di sciacquare bene la bocca con acqua e poi espellere l’ acqua del risciacquo per evitare la comparsa di raucedine, irritazione della gola e infezioni da Candida a livello della bocca e della gola e possibilmente ridurre il rischio di effetti sistemici.
I pazienti devono essere istruiti sul fatto che le capsule sono solo per uso inalatorio e non devono essere ingerite (vedere paragrafo 4.4).
Il contenuto della capsula deve essere inalato mediante l’utilizzo di uno speciale inalatore denominato Miflonide Breezhaler.
I pazienti devono essere istruiti sull’uso appropriato di Mflonide Breezhaler, in accordo con le istruzioni per l’uso, per assicurare che il medicinale raggiunga le aree bersaglio nei polmoni.
Per le istruzioni sull’uso del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

Avvertenze e precauzioni

Natura profilattica della terapia I pazienti devono essere a conoscenza della natura profilattica della terapia a base di budesonide per via inalatoria e che, per ottenere un adeguato controllo dell’asma, il medicinale deve essere regolarmente assunto ogni giorno, anche quando i pazienti sono asintomatici.
La budesonide non attenua il broncospasmo acuto e non è indicata nel trattamento primario dello stato asmatico o di altri episodi asmatici acuti.
Condizioni concomitanti È necessaria particolare cautela nei pazienti con patologie concomitanti, come la tubercolosi polmonare quiescente e nei pazienti con infezioni micotiche o virali delle vie respiratorie.
Quando sono trattati con Miflonide Breezhaler come terapia di mantenimento nell’asma, questi pazienti devono essere monitorati.
È necessaria cautela nel trattamento di pazienti con patologie polmonari quali bronchiectasie e pneumoconiosi a causa della possibilità di infezioni micotiche.
Riacutizzazioni asmatiche Le riacutizzazioni asmatiche possono rendere necessario un incremento della dose di budesonide o un trattamento addizionale di breve durata con corticosteroidi orali e/o antibiotico nel caso di una infezione concomitante.
Budesonide non deve essere usata per il sollievo rapido di episodi asmatici acuti, per i quali è necessario un broncodilatatore per inalazione ad azione rapida.
Broncospasmo paradosso Come per altre terapie inalatorie, in rare occasioni dopo la somministrazione può verificarsi broncospasmo paradosso con un aumento immediato dell’affanno.
Se questo si verifica, il trattamento inalatorio con Miflonide Breezhaler deve essere sospeso immediatamente, il paziente deve essere esaminato e se necessario deve essere istituita una terapia alternativa.
Si deve raccomandare ai pazienti di contattare il medico nel caso di un peggioramento dell’asma (che può manifestarsi con l’aumento della frequenza di assunzione del broncodilatatore a rapida azione o con il peggioramento dei sintomi respiratori).
Il paziente deve essere rivalutato e deve essere presa in considerazione la necessità di un aumento della terapia con antinfiammatori, mediante l’aumento della dose di corticosteroidi per somministrazione inalatoria od orale.
Effetti sistemici Si possono manifestare effetti sistemici associati alla terapia con corticosteroidi somministrati per via inalatoria, in particolare qualora la terapia prescritta preveda un prolungato periodo di trattamento con dosi elevate.
La probabilità che si manifestino questi effetti sistemici è molto inferiore con la terapia per via inalatoria rispetto alla terapia con corticosteroidi orali.
Gli eventuali effetti sistemici che possono verificarsi comprendono: iperadrenocorticismo/sindrome di Cushing, caratteristiche cushingoidi, soppressione surrenale, riduzione della velocità della crescita in bambini e adolescenti, una diminuzione della densità minerale ossea, cataratta, glaucoma e, più raramente, una serie di effetti psicologici o comportamentali che comprendono iperattività psicomotoria, disturbi del sonno, ansietà, depressione o aggressività (in modo particolare nei bambini).
è pertanto importante che la dose di corticosteroide somministrata per via inalatoria sia titolata alla più bassa dose efficace per il controllo dell’asma.
La ridotta funzionalità epatica influisce sull’eliminazione dei corticosteroidi, diminuendo la velocità di eliminazione e aumentando l’esposizione sistemica.
Si deve essere consapevoli di possibili effetti sistemici indesiderati.
Il trattamento prolungato con elevate dosi di corticosteroidi inalatori, in particolare a dosaggi più elevati di quelli raccomandati, può determinare una soppressione clinicamente significativa dell’attività delle ghiandole surrenali.
Questi pazienti possono manifestare segni e sintomi di insufficienza adrenergica quando sottoposti a grave stress.
In caso di periodi di stress o di intervento chirurgico d’elezione si deve prendere in considerazione la necessità di istituire una terapia addizionale con corticosteroidi sistemici.
La funzionalità surrenale deve essere controllata regolarmente quando la dose dello steroide sistemico è ridotta per il passaggio dei pazienti in trattamento con corticosteroidi sistemici ai corticosteroidi per via inalatoria e in quei pazienti che sono trattati con dosi elevate per periodi prolungati.
Effetto sulla crescita Si raccomanda di controllare regolarmente l’altezza dei bambini in trattamento prolungato con corticosteroidi per via inalatoria.
Se si nota una riduzione della velocità della crescita, la terapia deve essere rivalutata al fine di ridurre, se possibile, la dose del corticosteroide per inalazione alla più bassa dose efficace per il controllo dei sintomi dell’asma.
Devono essere attentamente valutati i benefici della terapia con corticosteroidi e i possibili rischi di soppressione della crescita.
Inoltre si deve prendere in considerazione se indirizzare il paziente a uno specialista pneumologo pediatrico.
Non si conoscono gli effetti a lungo termine di questo rallentamento nella crescita associato ai corticosteroidi per via inalatoria, né l’influenza sull’altezza finale dell’adulto.
Il potenziale recupero della crescita dopo interruzione del trattamento con corticosteroidi per via inalatoria orale non è stato adeguatamente studiato.
Trattamenti concomitanti Deve essere evitato l’uso concomitante con itraconazolo, ketoconazolo e ritonavir o altri potenti inibitori dell’enzima CYP3A4 (per esempio diversi antimicotici azoici, inibitori della proteasi HIV e antibiotici macrolidi) (vedere paragrafo 4.5).
Durante la terapia con corticosteroidi per via inalatoria può verificarsi candidosi orale.
Questa infezione può richiedere il trattamento con un’appropriata terapia antifungina e in alcuni pazienti può essere necessario interrompere il trattamento (vedere anche il paragrafo 4.2).
Disturbi visivi Con l’uso di corticosteroidi sistemici e topici possono essere riferiti disturbi visivi.
Se un paziente si presenta con sintomi come visione offuscata o altri disturbi visivi, è necessario considerare il rinvio a un oculista per la valutazione delle possibili cause che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (CSCR), che sono state segnalate dopo l’uso di corticosteroidi sistemici e topici.
Eccipienti I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Precauzioni d’impiego Pazienti che iniziano il trattamento con steroidi L’effetto terapeutico viene generalmente raggiunto entro 10 giorni.
I pazienti che presentano un’eccessiva secrezione mucosa bronchiale possono essere trattati inizialmente con una breve terapia addizionale (di circa 2 settimane) a base di corticosteroidi.
Pazienti steroido-dipendenti Il paziente deve essere in una fase di relativa stabilità dell’asma quando si effettua il passaggio dalla terapia con corticosteroidi orali a quella con Miflonide Breezhaler.
Per circa 10 giorni deve essere somministrata una dose elevata di budesonide in associazione con il corticosteroide orale precedentemente usato, dopodiché si deve ridurre gradualmente la dose orale (per esempio, diminuendo di circa 2,5 mg al mese la dose di prednisolone o del medicinale equivalente) fino a raggiungere il più basso dosaggio possibile.
In molti casi, è possibile sostituire completamente lo steroide orale con Miflonide Breezhaler.
Nel passare dalla terapia orale con corticosteroidi alla terapia con Miflonide Breezhaler, in un certo numero di pazienti potrà verificarsi una diminuzione degli effetti sistemici steroidei.
Possono nuovamente comparire i precedenti disturbi allergici, quali rinite ed eczema, e i pazienti possono soffrire di letargia, dolori muscolari ed articolari, talvolta nausea e vomito.
In questi casi può essere necessario il supporto del medico al fine di incoraggiare i pazienti nel continuare la terapia con Miflonide Breezhaler e interrompere la terapia orale con steroidi, a meno che questo non sia giustificato dal punto di vista medico.
Le reazioni allergiche devono essere trattate con antiistaminici e/o preparazioni topiche, comprese quelle a base di corticosteroidi.
Può anche essere giustificato aumentare temporaneamente la dose orale di steroidi.
Il trattamento integrativo con corticosteroidi sistemici o quello con budesonide non deve essere interrotto improvvisamente.
È necessario prestare particolare attenzione durante i primi mesi in cui i corticosteroidi sistemici sono sostituiti con la budesonide per inalazione, al fine di garantire che le riserve surrenali del paziente siano sempre in grado di affrontare specifiche situazioni critiche quali traumi, interventi chirurgici o infezioni gravi.
Via di somministrazione non corretta Ci sono state segnalazioni di pazienti che hanno erroneamente ingerito le capsule di Miflonide Breezhaler invece di inserire le capsule nell’inalatore.
La maggioranza di queste ingestioni non sono state associate a effetti indesiderati.
Gli operatori sanitari devono istruire il paziente sull’uso corretto di Miflonide Breezhaler (vedere paragrafo 4.2).
Se dopo la prescrizione di Miflonide Breezhaler il paziente non mostra un miglioramento della respirazione, l’operatore sanitario deve chiedere al paziente come sta utilizzando Miflonide Breezhaler.

Interazioni

Inibitori del CYP3A4 Si ritiene che il trattamento concomitante con inibitori di CYP3A, compresi medicinali contenenti cobicistat, possa aumentare il rischio di effetti indesiderati sistemici.
L’associazione deve essere evitata a meno che il beneficio non superi il maggior rischio di effetti indesiderati sistemici dovuti ai corticosteroidi; in questo caso è necessario monitorare i pazienti per verificare l’assenza di effetti indesiderati sistemici dovuti ai corticosteroidi.
La principale via di metabolizzazione della budesonide, che determina anche l’elevato metabolismo di primo passaggio, è catalizzata dal CYP3A4.
La co-somministrazione di inibitori noti del CYP3A4 (es.
itraconazolo, ketoconazolo, ritonavir, saquinovir, nelfinavir, amiodarone, claritromicina, telitromicina ed eritromicina) può aumentare considerevolmente l’esposizione sistemica alla budesonide (vedere paragrafo 4.4).
Deve essere evitato l’uso concomitante di potenti inibitori del CYP3A4.
Se questo non è possibile l’intervallo tra le somministrazioni dei due farmaci che interagiscono deve essere il più lungo possibile e deve essere monitorata la funzione della corteccia surrenalica.
Si può inoltre considerare una riduzione della dose di budesonide.
Dati limitati su questa interazione indicano che con dosi elevate di budesonide per inalazione possono verificarsi aumenti notevoli (in media di quattro volte) dei livelli plasmatici se l’itraconazolo, 200 mg una volta al giorno, è somministrato in concomitanza alla budesonide per via inalatoria (dose singola da 1000 mcg) Induttori del CYP3A4 La co-somministrazione di potenti induttori del CYP3A4 (per esempio la rifampicina) aumenta il metabolismo della budesonide e diminuisce l’esposizione sistemica alla stessa (vedere paragrafo 5.2).
Non è noto se l’esposizione polmonare ne sia influenzata.
Nelle donne trattate anche con estrogeni e contraccettivi steroidei sono stati osservati elevate concentrazioni plasmatiche e effetti aumentati dei corticosteroidi, ma non si è osservato alcun effetto con la budesonide e l’assunzione contemporanea di contraccettivi orali combinati a basso dosaggio.
Poichè la funzionalità surrenalica può essere soppressa, il test di stimolazione con ACTH per diagnosticare un’insufficienza della ghiandola pituitaria può dare risultati falsi (valori bassi).

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse sono raggruppate in base alla frequenza e sono definite come: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, e < 1/10); non comune (≥ 1/1000 e < 1/100); raro (≥ 1/10.000 e < 1/1000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
La Tabella 1 seguente contiene le reazioni avverse riportate in pazienti trattati con budesonide.
È stata compilata sulla base della classificazione MedDRA.
Tabella 1
Infezioni ed infestazioni
Comune:Candidosi orofaringea
Disturbi del sistema immunitario
Raro:Reazioni immediate o ritardate di ipersensibilità comprendenti eruzione cutanea, dermatite di contatto, orticaria, angioedema, prurito e reazione anafilattica
Patologie endocrine
RaroSegni e sintomi degli effetti sistemici dei corticosteroidi, comprendenti soppressione dell’attività delle ghiandole surrenali, riduzione della velocità della crescita*, ipoadrenocorticismo, iperadrenocorticismo, sindrome di Cushing
Disturbi psichiatrici
RaroIrrequietezza, nervosismo, modifiche comportamentali (prevalentemente nei bambini)
Non comuneAnsia, depressione**
Non notadisturbi del sonno, iperattività psicomotoria, aggressività
Patologie dell’occhio
Non comuneCataratta***, visione offuscata****
RaroGlaucoma
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
ComuneDisfonia, tosse, raucedine, irritazione della gola
RaroBroncospasmo, incluso broncospasmo paradosso
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
RaroFormazione di lividi
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Non comuneSpasmo muscolare, tremore
RaroDiminuzione della densità minerale ossea
* si riferisce alla popolazione pediatrica, come descritto di seguito
**Sono stati raggruppati studi clinici con 13.119 pazienti trattati con budesonide per via inalatoria e 7.278 pazienti trattati con placebo.
La frequenza dell’ansia è stata 0,52% per i pazienti trattati con budesonide per inalazione e 0,63% per i pazienti trattati con placebo; la frequenza della depressione è stata 0,67% per i pazienti trattati con budesonide per inalazione e 1,15% per i pazienti trattati con placebo.
*** Negli studi controllati verso placebo, la cataratta è stata ugualmente osservata con frequenza non comune nel gruppo trattato con placebo.
**** vedere anche il paragrafo 4.4.
Nei pazienti con una nuova diagnosi di BPCO che iniziano il trattamento con corticosteroidi per inalazione, c’è un aumentato rischio di polmonite.
Tuttavia, la valutazione ponderata di 8 studi clinici raggruppati che hanno coinvolto 4643 pazienti affetti da BPCO trattati con budesonide e 3643 pazienti randomizzati a trattamenti non steroidei non hanno mostrato un aumentato rischio di polmonite.
I risultati dei primi 7 di questi 8 studi sono stati pubblicati come metanalisi.
I segni o i sintomi degli effetti indesiderati dei glucocorticosteroidi sistemici possono occasionalmente verificarsi con i glucocorticosteroidi per via inalatoria, probabilmente in base alla dose, al tempo di esposizione, alla concomitante e precedente esposizione a corticosteroidi e alla sensibilità individuale.
Popolazione pediatrica A causa del rischio di un ritardo della crescita nella popolazione pediatrica, la crescita deve essere controllata regolarmente, come descritto nel paragrafo 4.4.
La raucedine e l’irritazione della gola sono disturbi reversibili e scompaiono dopo interruzione della terapia, riduzione della dose e/o riposo della voce.
Se si verificano infezioni orofaringee da Candida, si raccomanda al paziente di effettuare risciacqui del cavo orale con acqua o di pulire i denti dopo ogni somministrazione del medicinale.
Nella maggior parte dei casi questa affezione risponde alla terapia topica antimicotica senza dover interrompere il trattamento con budesonide.
Così come per altre terapie inalatorie è possibile che si verifichi broncospasmo paradosso.
In questo caso si deve interrompere il trattamento con budesonide e somministrare immediatamente broncodilatatori a rapida azione per via inalatoria e, se necessario, iniziare una terapia alternativa.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Non esistono studi adeguati e ben controllati sull’utilizzo di Miflonide Breezhaler nelle donne in gravidanza.
La maggior parte dei risultati degli studi epidemiologici prospettici e dei dati dopo la commercializzazione a livello mondiale non hanno evidenziato un aumento del rischio di reazioni avverse per il feto e il neonato a seguito dell’uso di budesonide per via inalatoria durante la gravidanza.
È importante sia per il feto sia per la madre mantenere durante la gravidanza un trattamento adeguato dell’asma.
Come per altri medicinali usati durante la gravidanza, il beneficio della somministrazione di budesonide per la madre deve essere valutato verso i rischi per il feto.
Deve essere utilizzata la dose minima efficace di budesonide necessaria a mantenere un adeguato controllo dell’asma.
I dati su circa 2000 gravidanze in pazienti esposte indicano che non vi è un aumento del rischio di teratogenicità associato all’uso di budesonide per via inalatoria.
In studi su animali i glucocorticoidi hanno indotto malformazioni (vedere il paragrafo 5.3).
Ciò non sembra rilevante per l’uomo alle dosi raccomandate per via inalatoria.
Studi su animali, a esposizioni inferiori all’intervallo di dosi teratogene, hanno anche evidenziato un effetto dell’eccesso di glucocorticoidi in età prenatale nell’aumentato rischio di ritardo di crescita intrauterina, di disturbi cardiovascolari nell’adulto e di modifiche permanenti della densità dei recettori glucocorticoidi, del turnover dei neurotrasmettitori e del comportamento.
Allattamento La budesonide è escreta nel latte materno.
Tuttavia, alle dosi terapeutiche di budesonide, non si prevedono effetti sul lattante.
La budesonide può essere usata durante l’allattamento.
La terapia di mantenimento con budesonide per inalazione (200 o 400 mcg due volte al giorno) nelle madri asmatiche che allattano ha come conseguenza una trascurabile esposizione sistemica alla budesonide del bambino allattato.
In uno studio di farmacocinetica, per entrambe le dosi è stata calcolata per il lattante una dose giornaliera pari allo 0,3% della dose giornaliera materna e, assumendo una completa biodisponibilità orale del lattante, la concentrazione media plasmatica di un lattante è stata calcolata essere 1/600 della concentrazione osservata nel plasma materno.
Le concentrazioni di budesonide nei campioni di plasma infantile sono risultate tutte inferiori al limite di quantificazione.
Sulla base dei dati della budesonide per via inalatoria e del fatto che dopo somministrazione nasale, inalatoria, orale e rettale la budesonide mostra proprietà farmacocinetiche lineari negli intervalli di dosaggio terapeutico, si prevede che l’esposizione del lattante, alle dosi terapeutiche di budesonide, sia bassa.
Fertilità Non sono disponibili dati sull’uso di budesonide e i suoi effetti sulla fertilità nell’uomo.
Nei ratti, la soministrazione di budesonide per via sottocutanea non ha avuto effetti avversi sulla fertilità.
Non ci sono raccomandazioni particolari per le donne in età fertile.

Conservazione

Non conservare a temperatura superiore a 25°C.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.