METRONIDAZOLO BAXT EV 25FL0,5G

106,07 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: METRONIDAZOLO
  • ATC: J01XD01
  • Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: No Il farmaco non contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 01/10/2006

Trattamento di infezioni gravi sostenute da batteri anaerobi, particolarmente Bacteroides fragilis, altre specie di Bacteroides ed altri anaerobi sui quali il metronidazolo esercita azione battericida, come Fusobacteria, Eubacteria, Clostridia e Cocchi gram-positivi anaerobi. Il metronidazolo è stato impiegato con risultati favorevoli nelle setticemie, batteriemie, ascessi cerebrali, polmonite necrotizzante, osteomielite, febbre puerperale, ascessi pelvici, peritoniti e piaghe post-operatorie, nelle quali erano stati isolati uno o più dei batteri anaerobi citati. Prevenzione delle infezioni post-operatorie causate da batteri anaerobi, particolarmente Bacteroides e cocchi gram-positivi anaerobi.
Flaconi da 100 ml 100 ml di soluzione contengono: Principio attivo Metronidazolo 500 mg Eccipiente con effetti noti: Sodio 310 mg Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Posologia

Il medicamento deve essere utilizzato solamente per infusione endovenosa lenta.
Tale tipo di somministrazione è particolarmente utile nei casi di emergenza ed è indicato nei pazienti chirurgici quando: - in fase pre-operatoria sia presente o si sospetti una infezione da anaerobi, ad es.
setticemia, peritonite, ascesso subfrenico o pelvico; - durante l’intervento compaiano i segni di uno stato settico causato da germi anaerobi; - durante l’intervento vi sia la possibilità di una contaminazione da anaerobi, provenienti dal tubo gastro-enterico, dalle vie genitali femminili, dall’orofaringe.
Nei soggetti già sottoposti a terapie infusionali, il medicamento può essere diluito con volumi adeguati di soluzione fisiologica, soluzione isotonica di destrosio, soluzione di destrosio al 5% o potassio cloruro (20 mmoli/l e 40 mmoli/l).
Evitare l’aggiunta di altri farmaci, oltre al metronidazolo, nella soluzione da infondere.
Trattamento - Adulti e bambini sopra i 12 anni: 100 ml per infusione endovenosa (alla velocità di 5 ml al minuto) ogni 8 ore.
Nella maggioranza dei pazienti sono sufficienti 7 giorni di terapia, ma in alcuni casi (regioni inaccessibili al drenaggio, nuova contaminazione, ecc.) è necessario proseguire più a lungo il trattamento.
- Bambini sotto i 12 anni: Infusione di 1,5 ml/kg di peso (7,5 mg di metronidazolo/kg di peso) ogni 8 ore.
Prevenzione - Adulti e bambini sopra i 12 anni: 100 ml per infusione endovenosa immediatamente prima, durante o dopo l’intervento, seguiti dalla stessa dose ogni 8 ore.
- Bambini sotto i 12 anni: Come negli adulti, ma con infusione alla dose di 1,5 ml/kg di peso (7,5 mg di metronidazolo/kg di peso) ogni 8 ore.

Avvertenze e precauzioni

Malattia epatica: È necessaria cautela nei pazienti con grave compromissione epatica.
La dose di metronidazolo deve essere ridotta al bisogno.
È necessaria cautela nei pazienti affetti da encefalopatia epatica.
I pazienti affetti da encefalopatia epatica grave metabolizzano il metronidazolo lentamente, con conseguente accumulo di metronidazolo.
Ciò potrebbe causare un’esacerbazione degli effetti avversi a carico del SNC.
La dose di metronidazolo deve essere ridotta al bisogno.
Epatotossicità in pazienti con la Sindrome di Cockayne Con medicinali contenenti metronidazolo per uso sistemico sono stati segnalati casi di epatotossicità severa/insufficienza epatica acuta, comprendenti casi con esito fatale, con esordio molto rapido dopo l’inizio del trattamento in pazienti affetti da sindrome di Cockayne.
Pertanto, in questa popolazione metronidazolo non deve essere utilizzato a meno che il beneficio non sia considerato superiore al rischio e in mancanza di trattamenti alternativi.
Le analisi della funzionalità epatica devono essere effettuate appena prima dell’inizio della terapia, durante e dopo la fine del trattamento, fino a quando i parametri della funzionalità epatica non saranno rientrati nella norma o non saranno raggiunti i valori al basale.
Se i valori delle analisi della funzionalità epatica dovessero aumentare notevolmente durante il trattamento, il farmaco deve essere interrotto.
I pazienti affetti da sindrome di Cockayne devono essere avvisati della necessità di segnalare immediatamente al medico qualsiasi sintomo di potenziali lesioni epatiche e di interrompere il trattamento con metronidazolo (vedere paragrafo 4.8) Malattia attiva a carico del sistema nervoso centrale: Sono stati segnalati disturbi neurologici gravi (comprese crisi convulsive e neuropatie periferiche e ottiche) in pazienti trattati con metronidazolo.
Interrompere il trattamento con metronidazolo nel caso in cui si manifestino sintomi neurologici anormali, quali atassia, capogiro, confusione o qualsiasi altra reazione avversa a carico del SNC.
È stata segnalata encefalopatia in associazione con tossicità cerebellare caratterizzata da atassia, capogiro, disartria e accompagnata da lesioni del SNC osservate con risonanza magnetica (RM).
I sintomi a carico del SNC e le lesioni del SNC sono generalmente reversibili entro qualche giorno o qualche settimana dall’interruzione del metronidazolo.
Con il metronidazolo può svilupparsi meningite asettica.
I sintomi possono iniziare entro qualche ora dalla somministrazione della dose e in genere si risolvono dopo l’interruzione della terapia a base di metronidazolo (vedere paragrafo 4.8).
Discrasia ematica Il metronidazolo deve essere usato con cautela nei pazienti con evidenza o anamnesi di discrasia ematica in quanto dopo la somministrazione del metronidazolo si sono osservate agranulocitosi, leucopenia e neutropenia.
Malattia renale: I pazienti con compromissione renale, compresi i pazienti sottoposti a dialisi peritoneale, devono essere monitorati per i segni di tossicità dovuti all’accumulo potenziale di metaboliti tossici del metronidazolo.
Pazienti che seguono una dieta a basso contenuto di sodio: Questo medicinale contiene 310 mg di sodio per dose, equivalenti al 15,5% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS per il sodio.
La dose massima giornaliera di questo prodotto è equivalente al 46,5% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS per il sodio.
Metronidazolo Baxter è considerato ad alto contenuto di sodio.
Questo deve essere preso particolarmente in considerazione in quei pazienti che seguono una dieta a basso contenuto di sodio.
Alcool: Interrompere il consumo di bevande alcoliche o di prodotti contenenti alcol prima, durante e fino a 72 ore dopo la somministrazione di metronidazolo a causa di un effetto disulfiram-simile (crampi addominali, nausea, cefalea, rossore, vomito e tachicardia).
Vedere paragrafo 4.5.
Terapia intensiva o prolungata con metronidazolo Il metronidazolo ha dimostrato proprietà cancerogene negli animali in particolari condizioni sperimentali.
Da usare sotto il diretto controllo del medico.
Si consiglia di effettuare regolari controlli clinici e biologici se il trattamento viene proseguito per oltre 10 giorni.
Il medico che intende utilizzare il medicamento per periodi più lunghi di quelli raccomandati (trattamento di forme croniche) deve considerare il possibile beneficio rispetto al rischio della comparsa di neuropatia periferica.
Monitoraggio: In considerazione del maggior rischio di reazioni avverse, si consiglia il monitoraggio periodico clinico e di laboratorio (compresa la conta ematica) in caso di trattamento a dose elevata, prolungato o ripetuto, in caso di precedenti di discrasia ematica, in caso di infezione grave e in presenza di insufficienza epatica grave.

Interazioni

Terapia concomitante non raccomandata: Disulfiram: l’uso contemporaneo di metronidazolo e disulfiram può causare reazioni psicotiche e confusione.
Il metronidazolo non deve essere somministrato ai pazienti che hanno assunto disulfiram nelle ultime due settimane.
Alcool: effetto disulfiram-simile (calore, arrossamento, vomito, tachicardia).
Le bevande alcoliche e i farmaci contenenti alcool devono essere evitati.
I pazienti devono essere avvisati di non assumere alcool durante il trattamento con Metronidazolo e almeno 72 ore dopo a causa di una reazione disulfiram-simile (effetto antabuse) (rossore, vomito, tachicardia).
Terapie concomitanti che richiedono precauzioni speciali:Anticoagulanti orali (warfarin): il metronidazolo può aumentare gli effetti anticoagulanti di warfarin e di altri anticoagulanti orali, determinando un prolungamento del tempo di protrombina e un aumento del rischio di emorragia (riduzione del suo catabolismo epatico).
Nei pazienti trattati in concomitanza con metronidazolo e warfarin o altri cumarinici orali, il tempo di protrombina e il rapporto internazionale normalizzato (INR) devono essere monitorati con maggiore frequenza.
I pazienti devono essere monitorati per i segni e i sintomi di sanguinamento.
È opportuno modificare le dosi di warfarin e di altri anticoagulanti orali in casi di pazienti trattati contemporaneamente con tali farmaci e metronidazolo.
Fenitoina, barbiturici (fenobarbital): la somministrazione concomitante di farmaci che inducono l’attività enzimatica epatica microsomiale, come la fenitoina o il fenobarbital, potrebbe accelerare l’eliminazione del metronidazolo e pertanto ridurne l’efficacia.
Cimetidina: la somministrazione concomitante di farmaci che riducono l’attività enzimatica epatica microsomiale, come la cimetidina, potrebbe causare una riduzione del metabolismo e della clearance plasmatica del metronidazolo, che potrebbe determinare la tossicità del medicinale.
L’uso concomitante di metronidazolo e substrati del CYP3A4 (es.
amiodarone, tacrolimus, ciclosporina, carbamazepina e chinidina) potrebbe aumentare i livelli plasmatici dei rispettivi substrati del CYP3A4.
Potrebbe essere necessario il monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche dei substrati di CYP3A4.
Busulfan: le concentrazioni plasmatiche di busulfan possono aumentare durante il trattamento concomitante con metronidazolo e ciò può comportare una grave tossicità al busulfan come sindrome da ostruzione sinusoidale, mucosite gastrointestinale e malattia veno-occlusiva epatica.
Il metronidazolo potrebbe interferire con le determinazioni sieriche di aspartato transaminasi (AST), alanina transaminasi (ALT), lattato deidrogenasi (LDH), trigliceridi ed esochinasi del glucosio.
Il metronidazolo causa un aumento dell’assorbimento della luce ultravioletta a 340 nm, determinando valori falsamente ridotti.

Effetti indesiderati

Non sono disponibili dati sulle reazioni avverse raccolti con sperimentazioni cliniche sul metronidazolo sponsorizzate da Baxter.
Con il metronidazolo sono state segnalate le seguenti reazioni avverse, elencate in funzione della classificazione per sistemi e organi (SOC) secondo MedDRA, Termine Preferito e frequenza.
Sono utilizzate le seguenti categorie di frequenza: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi (SOC) Termine MedDRA Preferito Frequenza
Patologie del sistema emolinfopoietico Leucopenia¹ non comune
Agranulocitosi raro
Pancitopenia raro
Neutropenia raro
Trombocitopenia raro
Eosinofilia non nota
Disturbi del sistema immunitario Shock anafilattico raro
Reazione di Jarisch-Herxheimer raro
Ipersensibilità non nota
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Appetito ridotto non nota
Disturbi psichiatrici Allucinazioni raro
Depressione non nota
Stato confusionale non nota
Insonnia non nota
Patologie del sistema nervoso Disgeusia comune
Cefalea non comune
Encefalopatia raro
Meningite asettica raro
Crisi convulsiva raro
Sonnolenza raro
Neuropatia periferica² raro
Atassia raro
Capogiro raro
Disartria non nota
Ipoestesia non nota
Parestesia non nota
Patologie dell’occhio Neuropatia ottica raro
Diplopia raro
Miopia raro
Patologie cardiache Tachicardia non nota
Palpitazioni non nota
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea non nota
Patologie gastrointestinali Glossite comune
Stomatite comune
Bocca secca comune
Pancreatite raro
Dolore addominale superiore raro
Diarrea raro
Nausea raro
Vomito raro
Stipsi non nota
Alterazione del colore della lingua non nota
Patologie epatobiliari Ittero colestatico raro
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Sindrome di Stevens-Johnson raro
Necrolisi epidermica tossica raro
Angioedema raro
Eritema multiforme raro
Prurito non nota
Tumefazione del viso non nota
Orticaria non nota
Iperidrosi non nota
Eruzione cutanea non nota
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Mialgia comune
Spasmi muscolari non nota
Artralgia non nota
Patologie renali e urinarie Cromaturia³ raro
Disuria non nota
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia non comune
Infiammazione della mucosa raro
Piressia raro
Reazione in sede di iniezione non nota
Malessere non nota
Edema della faccia non nota
Edema periferico non nota
Dolore toracico non nota
Brividi non nota
Esami diagnostici Enzima epatico aumentato non nota
¹In genere normalizzatasi durante o dopo il termine del trattamento.
²Durante trattamenti intensivi e prolungati, in genere con evoluzione favorevole dopo la sospensione del trattamento o la riduzione del dosaggio.
³Urine di colore scuro dovute a un metabolita del metronidazolo Casi di epatotossicità grave irreversibile/insufficienza epatica acuta, compresi casi con esito fatale esiti con insorgenza molto rapida dopo l’inizio dell’uso sistemico di metronidazolo sono stati riportati in pazienti con sindrome di Cockayne (vedere paragrafo 4.4).
La comparsa di sintomi neurologici impone l’interruzione del trattamento.
Molto raramente sono stati segnalati vertigini, cistite, poliuria, piuria, diminuzione della libido, superinfezione da candida.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazionireazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Il metronidazolo attraversa la barriera placentare.
I dati clinici su un gran numero di gravidanze esposte e i dati sugli animali non hanno mostrato un effetto teratogeno o fetotossico.
Tuttavia, la somministrazione illimitata di nitroimidazolo alla madre può essere associata a un rischio cancerogeno o mutageno per il feto o il neonato.
Pertanto, il metronidazolo non deve essere somministrato durante la gravidanza, se non strettamente necessario.
Allattamento Il metronidazolo è escreto nel latte materno.
Durante l’allattamento, è necessario interrompere l’allattamento al seno o il metronidazolo.
Fertilità Non sono disponibili dati clinici relativi agli effetti del metronidazolo sulla fertilità.
Gli studi sugli animali hanno mostrato effetti avversi sul sistema riproduttivo maschile, che sono interamente o parzialmente reversibili dopo il ritiro dal trattamento (vedere paragrafo 5.3).

Conservazione

Conservare nel contenitore originale e nell’imballaggio esterno.
Conservare al riparo dalla luce.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.