METILTIONINIO CL PROV 5F 10ML

473,00 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: METILTIONINIO CLORURO (BLU DI METILENE)
  • ATC: V03AB17
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 01/01/2017

Trattamento sintomatico acuto della metaemoglobinemia indotta da farmaci o agenti chimici. Metiltioninio cloruro Proveblue è indicato negli adulti, negli adolescenti e nei bambini (di età compresa tra 0 e 17 anni).
Ogni ml di soluzione contiene 5 mg di metiltioninio cloruro. Ogni fiala da 10 ml contiene 50 mg di metiltioninio cloruro. Ogni fiala da 2 ml contiene 10 mg di metiltioninio cloruro. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

• Ipersensibilità al principio attivo, o a qualsiasi altra sostanza colorante tiazinica • Pazienti con deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi (G6PD), a causa del rischio di anemia emolitica • Pazienti con metaemoglobinemia indotta da nitrito durante il trattamento di avvelenamento da cianuro • Pazienti con metaemoglobinemia dovuta ad avvelenamento da clorato • Deficit di NADPH (nicotinamide adenin dinucleotide fosfato) reduttasi.

Posologia

Metiltioninio cloruro Proveblue deve essere somministrato dal un operatore.
Posologia Adulti La dose abituale è di 1 - 2 mg per chilo di peso corporeo, ossia 0,2-0,4 ml per chilo di peso corporeo, somministrata nell’arco di 5 minuti.
Si può somministrare una dose ripetuta (da 1 a 2 mg/kg di peso corporeo, ossia 0,2-0,4 ml/kg di peso corporeo) un’ora dopo la prima dose se si manifestano sintomi persistenti o ricorrenti oppure se i livelli di metaemoglobina rimangono sensibilmente superiori al normale range clinico.
La durata del trattamento solitamente non supera un giorno.
La dose cumulativa massima raccomandata per la durata del trattamento è di 7 mg/kg e non deve essere superata, dal momento che la somministrazione di una dose di Metiltioninio cloruro superiore a quella massima può provocare metaemoglobinemia nei pazienti predisposti.
Nel caso di metaemoglobinemia indotta da anilina o dapsone la dose cumulativa massima raccomandata per la durata del trattamento è di 4 mg/kg (vedere paragrafo 4.4).
I dati disponibili non sono sufficienti a raccomandare una dose in infusione continua.
Popolazioni speciali Anziani Non è necessario un aggiustamento della dose.
Compromissione renale Nei neonati di età superiore ai 3 mesi, nei bambini e negli adolescenti e negli adulti, la dose raccomandata nei pazienti con insufficienza renale moderata (eGFR 30-59 ml/min/1,73 m²) è di 12 mg/kg per peso corporeo.
Se viene somministrata una dose di 1 mg/kg, un'ora dopo la prima dose può essere somministrata una dose ripetuta di 1 mg/kg in caso di sintomi persistenti o ricorrenti o se i livelli di metaemoglobina rimangono significativamente superiori al normale intervallo clinico.
La dose cumulativa massima raccomandata per il ciclo di trattamento è di 2 mg/kg (vedere paragrafo 5.2).
Nei neonati di età superiore ai 3 mesi, nei bambini e negli adolescenti e negli adulti, la dose raccomandata nei pazienti con grave insufficienza renale (eGFR 15-29 ml/min/1,73 m²) è una dose singola di 1 mg/kg per peso corporeo.
La dose cumulativa massima raccomandata per il ciclo di trattamento è di 1 mg/kg.
Il metiltioninio cloruro deve essere usato con cautela nei bambini di 3 mesi o più piccoli e nei neonati con insufficienza renale da moderata a grave (eGFR 15-59 ml/min/1,73), poiché non ci sono dati disponibili e il metiltioninio cloruro viene eliminato prevalentemente per via renale.
Possono essere prese in considerazione dosi massime cumulative inferiori (<0,5 mg/kg di peso corporeo).
Non si raccomanda alcun aggiustamento della dose nei pazienti con insufficienza renale lieve (eGFR 60-89 ml/min/1,73m²).
La sicurezza e l'efficacia del metiltioninio cloruro nei pazienti con malattia renale allo stadio terminale con e senza dialisi non sono ancora state stabilite.
Non sono disponibili dati.
Compromissione epatica La sicurezza e l'efficacia del metiltioninio cloruro nei pazienti con insufficienza epatica non sono ancora state stabilite.
Non sono disponibili dati.
Popolazione pediatrica Lattanti di età superiore a 3 mesi, bambini e adolescenti: Stessa posologia degli adulti.
Lattanti dietà pari o inferiore a 3 mesi e neonati: La dose raccomandata è di 0,3-0,5 mg/kg di peso corporeo, ossia da 0,06 a 0,1 ml/kg di peso corporeo, somministrata nell’arco di 5 minuti.
Si può somministrare una dose ripetuta (da 0,3 a 0,5 mg/kg di peso corporeo, ossia 0,06-0,1 ml/kg di peso corporeo) un’ora dopo la prima dose se si manifestano sintomi persistenti o ricorrenti oppure se i livelli di metaemoglobina rimangono sensibilmente superiori al normale range clinico (vedere paragrafo 4.4 per informazioni importanti sulla sicurezza).
La durata del trattamento solitamente non supera un giorno.
Modo di somministrazione Per uso endovenoso.
Metiltioninio cloruro Proveblue è ipotonico e può essere diluito in 50 ml di soluzione iniettabile di glucosio 50 mg/ml (5%) per evitare il dolore locale, soprattutto nella popolazione pediatrica.
Deve essere iniettato molto lentamente nell’arco di 5 minuti.
Non somministrare tramite iniezione sottocutanea o intratecale.
Per le istruzioni sulla manipolazione e la diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.

Avvertenze e precauzioni

Generali Metiltioninio cloruro Proveblue deve essere iniettato molto lentamente nell’arco di 5 minuti per evitare elevate concentrazioni locali del composto dovute alla produzione di ulteriore metaemoglobina.
Esso conferisce alle urine e alle feci un colore blu-verde e alla pelle un colore blu che potrebbe ostacolare la diagnosi di cianosi.
Nei pazienti con metaemoglobinemia indotta da anilina, potrebbero essere necessarie dosi ripetute di metiltioninio cloruro.
Durante il trattamento con metiltioninio cloruro si deve usare particolare cautela poiché questo può esacerbare la formazione di corpi di Heinz e l’anemia emolitica.
È quindi opportuno considerare dosi inferiori, e la dose cumulativa totale non deve superare i 4 mg/kg.
Metiltioninio cloruro Proveblue può esacerbare l’anemia emolitica indotta da dapsone a causa della formazione dell’idrossilammina, metabolita reattivo del dapsone, che ossida l’emoglobina.
Si raccomanda di non superare durante il trattamento una dose cumulativa di 4 mg/kg in pazienti con metaemoglobinemia indotta da dapsone.
Nei casi di metaemoglobinemia sospetta, si consiglia di controllare la saturazione dell’ossigeno mediante la co-ossimetria se disponibile, dal momento che la pulsossimetria può fornire una falsa stima della saturazione dell’ossigeno durante la somministrazione del metiltioninio cloruro.
Gli anestesiologi devono accertare l’eventuale presenza di metaemoglobinemia nei pazienti sottoposti a terapia con dapsone e l’interferenza del BIS (indice bispettrale) con la somministrazione di Metiltioninio cloruro Proveblue.
Si deve monitorare la pressione arteriosa e il tracciato elettrocardiogramma (ECG) durante e dopo il trattamento con Metiltioninio cloruro Proveblue poiché l’ipotensione e l’aritmia cardiaca rappresentano potenziali effetti indesiderati (vedere paragrafo 4.8).
La mancata risposta al metiltioninio cloruro fa supporre un deficit di citocromo b5 reduttasi, un deficit di glucosio-6-fosfato deidrogenasi o sulfoemoglobinemia.
Si devono prendere in considerazione opzioni alternative di trattamento.
Metiltioninio cloruro può provocare sindrome serotoninergica grave o fatale quando usato in associazione a farmaci serotoninergici.
Evitare l'uso concomitante di metiltioninio cloruro con inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), inibitori della ricaptazione della serotoninanorepinefrina (SNRI), inibitori della monoamino ossidasi e oppioidi (vedere paragrafo 4.5).
I pazienti trattati con metiltioninio cloruro in associazione a farmaci serotoninergici devono essere monitorati per l'insorgenza di sindrome serotoninergica.
Se si verificano i sintomi della sindrome serotoninergica, interrompere l'uso di metiltioninio cloruro ed iniziare il trattamento di supporto.
Pazienti con iperglicemia o diabete mellito Se diluito in soluzione iniettabile di glucosio 50 mg/ml (5%), il metiltioninio cloruro deve essere utilizzato con cautela in pazienti con iperglicemia o diabete mellito, poiché tali condizioni potrebbero essere esacerbate dalla soluzione di glucosio.
Popolazione pediatrica Si deve usare particolare attenzione nel momento della somministrazione del medicinale a lattanti e neonati di età inferiore a 3 mesi, a causa delle concentrazioni inferiori di NADPH-metaemoglobina reduttasi, necessaria per ridurre la metaemoglobina a emoglobina, che rendono questi bambini più predisposti alla metaemoglobinemia causata da alte dosi di metiltioninio cloruro.
Fotosensibilità Metiltioninio cloruro può provocare una reazione di fotosensibilità cutanea in seguito ad esposizione a forti fonti luminose, come fototerapia, luce delle sale operatorie o localmente a dispositivi illuminanti come i pulsossimetri.
Consigliare ai pazienti di prendere misure protettive contro l'esposizione alla luce poiché può verificarsi fotosensibilità dopo la somministrazione di metiltioninio cloruro.

Interazioni

Il metiltioninio cloruro deve essere evitato in pazienti trattati con medicinali che favoriscono la trasmissione serotoninergica a causa della possibilità di reazioni gravi del SNC, compresa sindrome serotoninergica potenzialmente fatale.
Queste comprendono SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina), bupropione, buspirone, clomipramina, mirtazapina, e venlafaxina.
Gli oppioidi, ad esempio tramadolo, fentanil, petidina e destrometorfano, possono anche aumentare il rischio di sviluppare la sindrome da serotonina, se usati in combinazione con il metiltioninio cloruro.
Se non è possibile evitare l’uso endovenoso del metiltioninio cloruro nei pazienti trattati con medicinali serotoninergici, si deve scegliere la dose più bassa possibile osservando da vicino il paziente per riscontrare eventuali effetti sul sistema nervoso centrale (SNC) fino a 4 ore dopo la somministrazione (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).
Il metiltioninio cloruro è un potente inibitore reversibile delle monoamino ossidasi (vedere paragrafo 4.4).
Il metiltioninio cloruro è un induttore in vitro del CYP1A2.
Questa interazione non è considerata clinicamente rilevante, poiché il trattamento con metiltioninio cloruro non supera di solito un giorno.
In uno studio di interazione farmacologica, una dose singola per via endovenosa di 2 mg/kg di metiltioninio cloruro Proveblue non ha avuto un effetto clinicamente rilevante sulla farmacocinetica di midazolam (CYP3A4), caffeina (CYP1A2), omeprazolo (CYP2C19), warfarin (CYP2C9) e destrometorfano (CYP2D6).
Metiltioninio cloruro Proveblue è un potente inibitore dei trasportatori OCT2, MATE1 e MATE2-K.
Le conseguenze cliniche dell’inibizione non sono note.
La somministrazione di Metiltioninio cloruro Proveblue potrebbe aumentare in modo transitorio l’esposizione di farmaci principalmente eliminati dal trasporto renale mediante la via di OCT2/MATE, compresi cimetidina, metformina e aciclovir.
Metiltioninio cloruro Proveblue è un substrato della glicoproteina P (P-gp).
Le conseguenze cliniche sono considerate essere verosimilmente minime a causa dell’uso transitorio e a dose singola che normalmente si verifica in casi di emergenza.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse più frequentemente riportate osservate durante le sperimentazioni cliniche sono capogiro, parestesia, disgeusia, nausea, alterazione del colore della cute, cromaturia, iperidrosi, dolore al sito di iniezione e dolore alle estremità.
Occasionalmente l’iniezione endovenosa di metiltioninio cloruro ha provocato ipotensione e aritmia cardiaca, disturbi che in rare occasioni possono rivelarsi fatali.
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse elencate nella tabella seguente sono state osservate in adulti, bambini e adolescenti (da 0 a 17 anni di età) dopo somministrazione endovenosa.
La frequenza non è nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Quando indicata, la frequenza si basa su un campione molto piccolo.
Classificazione per sistemi e organi Reazioni avverse Frequenza
Patologie del sistema emolinfopoietico Metaemoglobinemia Non nota
Iperbilirubinemia¹ Non nota
Anemia emolitica Non nota
Disturbi del sistema immunitario Reazioni anafilattiche Non nota
Disturbi psichiatrici Stato confusionale Non nota
Agitazione Non nota
Patologie del sistema nervoso Capogiro Molto comune
Cefalea Comune
Ansia Comune
Tremori Non nota
Febbre Non nota
Afasia Non nota
Parestesia Molto comune
Disgeusia Molto comune
Sindrome serotoninergica con uso concomitante di farmaci serotoninergici (vedere paragrafo 4.4 e paragrafo 4.5) Non nota
Patologie dell’occhio Midriasi Non nota
Patologie cardiache Aritmia cardiaca Non nota
Tachicardia Non nota
Patologie vascolari Ipertensione Non nota
Ipotensione Non nota
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea Non nota
Tachipnea Non nota
Ipossia Non nota
Patologie gastrointestinali Nausea Molto comune
Vomito Comune
Dolori addominali Comune
Alterazione del colore delle feci (blu-verde) Non nota
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Cambiamento del colore della pelle (blu) Molto comune
Sudorazione Molto comune
Orticaria Non nota
Fototossicità / Fotosensibilità Non nota
Patologie renali e urinarie Cromaturia (blu-verde) Molto comune
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Dolore toracico Comune
Necrosi locale dei tessuti nella sede di iniezione Non nota
Dolore al sito di iniezione Comune
Esami diagnostici Calo dell’emoglobina Non nota
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Dolore alle estremità Molto comune
¹ Riportata soltanto nei lattanti Popolazione pediatrica Le reazioni avverse sono le stesse degli adulti (eccezion fatta per l’iperbilirubinemia, che è riportata esclusivamente nei lattanti).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioniavverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Non ci sono sufficienti dati relativi all’uso di metiltioninio cloruro in donne in gravidanza.
Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Non è noto il potenziale rischio per l’uomo.
Metiltioninio cloruro Proveblue non deve essere usato durante la gravidanza se non in caso di assoluta necessità, per esempio nel caso di metaemoglobinemia con rischio per la vita.
Allattamento Non è noto se il metiltioninio cloruro sia escreto nel latte materno.
L’escrezione di metiltioninio cloruro nel latte non è stata studiata negli animali.
Il rischio per il bambino allattato con latte materno non può essere escluso.
Sulla base dei dati cinetici, l’allattamento con latte materno deve essere interrotto fino a 8 giorni dopo il trattamento con Metiltioninio cloruro Proveblue.
Fertilità In vitro, il metiltioninio cloruro ha mostrato di ridurre in maniera dose-dipendente la mobilità dello sperma umano.

Conservazione

Non refrigerare o congelare.
Conservare la fiala nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.
Per le condizioni di conservazione del medicinale diluito, vedere paragrafo 6.3.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.